Una lunga storia di occupazione di suolo pubblico: i furgoni-cantina

22 gennaio 2024

 


Cara Roma fa Schifo,


era da un po' che vi volevo raccontare una storia che, almeno secondo me, rende perfettamente l'idea di come a Roma, in fondo, sia possibile disporre a proprio piacimento del suolo pubblico, anche grazie alla collaborazione della sempre 'solerte' polizia municipale.

Questa storia, in particolare, inizia tanto tempo fa, per la verità addirittura più di venti anni fa, quando in Piazza Madonna del Cenacolo, nella signorile Balduina, qualcuno decide che tutto quello spazio (che in città normali sarebbe stato usato per verde pubblico) poteva avere un altro scopo, ovvero ospitare un vecchio malandato furgone da utilizzare come cantina personale.

Passano gli anni, cambia tutto, dall'asfalto della piazza (rifatto due volte) all'edicola vicina (ormai chiusa), ma quel furgone resta sempre lì (compare anche nella prima foto di Google Street View), anzi, tanto per rendere la cosa più interessante, intorno al 2010 il proprietario, forse desideroso di contribuire all'estetica della piazza, decide di sostituirlo con un altro. Ovviamente stessa posizione e stessa funzione di cantina personale.


Arriviamo così ai giorni nostri, in cui quel furgone si erge ancora lì fiero monumento dell'incuria romana. Gomme sgonfie, carrozzeria arrugginita, ultima revisione probabilmente fatta nel '15/'18, muschio che cresce ovunque e, al di sotto, l'asfalto che ha lentamente ceduto il passo alla terra e alla vegetazione infestante; ma no, non c'è modo da farlo schiodare, neanche il divieto di sosta apposto in questi giorni per realizzare il cantiere necessario per effettuare il rifacimento della strada che, ovviamente, si è adattato ad un momento di tale importanza.

Anzi, a rendere tutto ancor più divertente è il fatto che, nel tracciare la zona di divieto di sosta, la sempre 'solerte' polizia municipale abbia addirittura prestato omaggio ad un'opera di tal rilievo, di fatto ponendo i segnali in modo da tale da non ricomprenderlo.


Insomma, viste come sono andate le cose sinora sono sicuro che tra diversi decenni probabilmente potrò mostrare 'fiero' un simile monumento ai miei nipotini e dire loro "Questo furgone era qui quando era ragazzo e resterà qui quando voi diventerete adulti, a dimostrazione del fatto che a Roma tutto è eterno, anche l'inciviltà dei suoi cittadini e l'inutilità delle sue istituzioni".

Un saluto pieno di tristezza per lo stato di questa città,
FEDERICO

p.s.
Pensavate fosse finita e invece no, perché, da quel che posso intuire, il proprietario del furgone in tempi recenti ha deciso di ampliare la cantina con un altro mezzo, un fuoristrada enorme, anche se, facendo una gentilissima concessione al quartiere, ogni tanto lo sposta... giusto quei 3/4 giorni all'anno in cui ha evidentemente necessità di andare in guerra col suo mezzo altrimenti adibito a cantina 2.0.

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