Non c'è stata alleanza più proficua, in queste prime settimane di caldo afoso, di quella tra Carola Rackete e Matteo Salvini. Capitani combattenti sui media, in realtà i due protagonisti sono stati più funzionali l'un l'altro di quanto non si possa immaginare.
In particolare il Ministro dell'Inferno si è giovato di un'arma di distrazione di massa non da poco conto. Per giorni e giorni si è parlato esclusivamente di questi 40 migranti appollaiati sulla Sea Watch (mentre decine e decine di altri ne sbarcavano nel silenzio più totale in altri punti dell'isola di Lampedusa) e così non si è parlato affatto di un paese allo stremo, di una economia che grazie al governo sta andando in rovina e dell'inefficacia totale dell'azione amministrativa dei giallo verdi.
Tra l'inefficacia totale c'è anche la gestione delle numerose illegalità che, una volta arrivato Matteo Selfini all'Interno, erano date in via di soluzione. E invece nulla di fatto: Roma era ostaggio di decine e decine di spazi occupati all'insegna della prepotenza e della sopraffazione e, nonostante le promesse, nulla è cambiato. Si sono al massimo fatte le liste degli spazi da sgomberare, ma ci si è incredibilmente fermati lì. E così, sentendosi sempre più invincibili, queste metastasi continuano a fiaccare il corpaccione ormai morente della città.
Uno dei tanti culmini si è raggiunto lo scorso 20 giugno quando al Cinema Palazzo, spazio occupato illegalmente ormai da anni (e in barba a fior di processi) nel cuore del quartiere di San Lorenzo, si è arrivati a fare autentica apologia del terrorismo invitando gli astanti di fatto a darsi alla lotta armata nel tempo libero...
Le parole di Barbara Balzerani (lì a presentare il suo libro che ha scritto invece di marcire in galera come avrebbe meritato di fare dopo ben tre ergastoli per qualche strana legge sanati a partire dal 2011) sono abbastanza inequivocabili e possono essere apprezzate nel servizio andato in onda su Quarta Repubblica, unica trasmissione ad aver affrontato la cosa nei giorni scorsi durante i quali il dibattito come dicevamo è stato monopolizzato da altro. La brigatista, che non si è mai pentita di aver ucciso tra gli altri gli innocenti che facevano da scorta a Aldo Moro e che ogni volta che ricorre la commemorazione della morte dell'ex esponente Dc prende per i fondelli sui social, ha invitato chi la ascoltava ad assecondare il conflitto con parole chiarissime. Il filmato è raggelante...
In particolare il Ministro dell'Inferno si è giovato di un'arma di distrazione di massa non da poco conto. Per giorni e giorni si è parlato esclusivamente di questi 40 migranti appollaiati sulla Sea Watch (mentre decine e decine di altri ne sbarcavano nel silenzio più totale in altri punti dell'isola di Lampedusa) e così non si è parlato affatto di un paese allo stremo, di una economia che grazie al governo sta andando in rovina e dell'inefficacia totale dell'azione amministrativa dei giallo verdi.
Tra l'inefficacia totale c'è anche la gestione delle numerose illegalità che, una volta arrivato Matteo Selfini all'Interno, erano date in via di soluzione. E invece nulla di fatto: Roma era ostaggio di decine e decine di spazi occupati all'insegna della prepotenza e della sopraffazione e, nonostante le promesse, nulla è cambiato. Si sono al massimo fatte le liste degli spazi da sgomberare, ma ci si è incredibilmente fermati lì. E così, sentendosi sempre più invincibili, queste metastasi continuano a fiaccare il corpaccione ormai morente della città.
Uno dei tanti culmini si è raggiunto lo scorso 20 giugno quando al Cinema Palazzo, spazio occupato illegalmente ormai da anni (e in barba a fior di processi) nel cuore del quartiere di San Lorenzo, si è arrivati a fare autentica apologia del terrorismo invitando gli astanti di fatto a darsi alla lotta armata nel tempo libero...
Le parole di Barbara Balzerani (lì a presentare il suo libro che ha scritto invece di marcire in galera come avrebbe meritato di fare dopo ben tre ergastoli per qualche strana legge sanati a partire dal 2011) sono abbastanza inequivocabili e possono essere apprezzate nel servizio andato in onda su Quarta Repubblica, unica trasmissione ad aver affrontato la cosa nei giorni scorsi durante i quali il dibattito come dicevamo è stato monopolizzato da altro. La brigatista, che non si è mai pentita di aver ucciso tra gli altri gli innocenti che facevano da scorta a Aldo Moro e che ogni volta che ricorre la commemorazione della morte dell'ex esponente Dc prende per i fondelli sui social, ha invitato chi la ascoltava ad assecondare il conflitto con parole chiarissime. Il filmato è raggelante...
Cosa altro deve succedere perché spazi come questo vengano sgomberati? Ormai sono diventati incubatori di violenza. Davvero, cosa aspettiamo? Sul serio vogliamo aspettare il primo morto? Si badi bene: in città - complice uno stato di degrado fuori controllo in virtù del quale tutti si sentono legittimati a tutto - l'aria che si respira è atroce; c'è un processo di radicalizzazione feroce; gente che fino a ieri era normale si sta facendo convincere da ragionamenti, impostazioni intellettuali e comportamenti assolutamente estremistici. Questo vale per i gruppi di estrema sinistra e per quelli di estrema destra. Il prossimo passo è la violenza. Il prossimo passo è la morte. Non è una esagerazione questa, è la diretta conseguenza di una condizione cittadina difficoltosissima unita ad un lassismo totale che tende a considerare controllo e sanzione come fossero una forma eccessiva di presenza dello stato. Ebbene è vero il contrario. Se questa gentaglia non sente la presenza forte dello stato si tende a creare uno stato proprio, con proprie leggi, con propri regolamenti (di conti), con proprie sanzioni e con propri nemici da combattere. In una situazione di estremo degrado urbano, di povertà diffusa, di declino e di depressione collettiva, il passaggio dalla tristezza alla violenza è un attimo. E si manifesterà se invece di prevenire ci si limiterà a curare. NON ASPETTIAMO IL PRIMO MORTO AMMAZZATO!
Il filmato continua con scene davvero assurde. La Balzerani sul palco duetta con un tizio che - pensateci bene - sarebbe concepibile solo a Roma, chiamato Nunzio D'Erme, personaggio folkloristico da sempre punto di riferimento del mondo delle occupazioni illegali in città, ai tempi di Veltroni addirittura consigliere comunale come consigliere comunale fu successivamente Andrea "Tarzan" Alzetta.
D'Erme aggiunge le sue considerazioni inaudite. Arrivando ad affermare che gli Anni di Piombo erano anni belli, che ci si "divertiva" e che poi quando ti diverti dopo un po' arriva qualcuno che ti chiede il conto. Come se fosse la cosa più consequenziale e normale del mondo. Senza contare il senso di soddisfazione e di orgoglio parlando del commando che ha sequestrato e ucciso Moro e gli agenti della sua scorta: "il più grosso aveva 32 anni, un gruppo di giovanissimi aveva messo in scacco il capitalismo".
Si arriva insomma alla totale mistificazione della storia (le BR erano semmai lo strumento, gli utili idioti del peggiore capitalismo, della peggiore influenza statunitense sull'Italia, dei peggiori servizi segreti deviati, della parte più ignobile dello stato insomma, altro che anti-stato) pur di rendere affascinanti dei criminali. E lo si fa in un luogo dove - secondo la vulgata - si fa cultura, in un luogo secondo molti da difendere, in un luogo che perfino fior di presidenti di Municipio (che ne dice la Del Bello?) considerano una risorsa e non un problema. Tanto poi tutti i media parlano solo di Carola, tanto poi dopo c'è - come da invito - l'aperitivo popolare. Tutti amici come prima e ci rivediamo al prossimo appuntamento per indottrinare e plagiare gli ignoranti, i deboli, i fragili. Ogni giorno con quel pizzico di meschinità e doppiogioco in più del giorno prima fino al salto di qualità della 'lotta'.
Si chiudono fior di moschee - lasciando intere comunità senza luogo di culto - sulla base di semplici sospetti o frasi mal tradotte di un imam. E invece chi fa il peana degli anni di piombo la passa liscia così...
Chi non interviene si piglia una responsabilità gigantesca.
Critichi giustamente Salvini e poi parli di "marcire in galera"? Come quando invitavi a votare per la Raggi continui a non capire un cazzo
RispondiElimina??? Che voj dì ???
Eliminauna Roma che guardia indietro anzichè progredire
RispondiEliminaE' proprio vero, la questione immigrazione viene usata politicamente e ossessivamente da destra e sinistra ma solo uno ne sta approfittando. La realtà è fatta invece di quesce scene quotidiane che affossano la città e cui nessuno presta attenzione o pone rimedio
RispondiEliminaNon si capisce perchè quando si affronta una questione in Italia si fa sempre per "distrarre dai veri problemi" è un problema l'immigrazione selvaggia e come è stata gestita finora, e sono un problema altrettanto grave le occupazioni di tal genere. andrebbero affrontate tutte e due con più forza e decisione da parte dello Stato
RispondiEliminaCon queste prove video probabilmente ci sono gli estremi per una denuncia e, in caso di soggetti recidivi, di un arresto!
RispondiEliminal'immigrazione "selvaggia" non è un problema in se', almeno non esiste numericamente. il problema è che in quel settore come negli altri non si fanno rispettare le leggi (altrettanto selvaggio è l'abusivismo commerciale, altrettanto selvaggia l'evasione fiscale, altrettanto selvaggio l'abusivismo edilizio, selvaggia è la sosta in doppia fila e così proseguendo) o meglio chi le rispetta rimane fregato perché chi le viola viene condonato
RispondiEliminaStanding ovation!
RispondiEliminaA volta il Nostro ha una lucidità, politica e storica, sorprendente.
La velata ironia è dovuta al fatto che altrove si lascia andare alle fastidiose accuse "ai romani", facendo inconsapevolmente il verso alle accomodanti trasmissioni della tv pentastellata in cui a un buon servizio televisivo sulla monnezza democraticamente divisa in tutti i quartieri, poi da studio si precisa che la colpa è fifty fifty con la maleducazione "dei romani".
Per caso ho assistito alla presentazione del libro in questione e posso dire in tutta coscienza che il montaggio travisa ampiamente il senso dei contenuti espressi. Davvero un cattivo servizio alla verità, un'operazione che crea inutilmente un caso, in definitiva un modo di riportare i fatti che proprio non definirei giornalismo.
RispondiEliminaMANETTE, MANETTE, VOGLIAMO VEDERE LE MANETTE!!!! Eccolo, il meschino avvoltoio a somiglianza della feccia di Lampedusa (isola con un popolo di ben altra levatura) che scrive scempiaggini senza entrare nel merito e ripetendo come un pappagalletto le vaccate troppo grosse persino per un vittoriofeltri de noantri. Nunzio D'Erme non sarà un fine politologo né un raffinato affabulatore, ma non sbaglia di una virgola la sostanza dell'analisi. Storicamente è dimostrato che i brigatisti (tutta gente del popolo, altro che radical chic! Si veda , appunto, chi ha agito in via Fani) sono stati gli ultimi ad avere fatto preoccupare i potenti, quelli che determinano le condizioni di vita delle persone e solo dei servi in malafede portano ancora avanti le favole su inesistenti "burattinai". La verità è che i servi e i padroni della società hanno ancora paura, una paura fottuta, di un'esperienza finita più di 30 anni fa. Chissà, magari hanno ragione di farsela sotto, visto che per un po' ti diverti, ma prima o poi arriva qualcuno che ti presenta il conto.
RispondiEliminaconfidiamo nella Digos che, forse, è l'unica cosa che funziona ancora in questo Paese.
RispondiEliminaanonimo delle 3:27 l'analisi è una sola : che gli ergastolani e tanto più gli eventuali condannati per assassinio in genere non danno lezioni a nessuno perchè meditano sulle mostruosità compiute, altrimenti vuol dire che la pena espiata non ha avuto l'effetto costituzionalmente previsto di recupero sociale del reo.
RispondiEliminaQuanto al "meschino avvoltoio a somiglianza della feccia di Lampedusa (isola con un popolo di ben altra levatura)" a chi ti riferisci ? a quelli che speronano le motovedette della GdF ?
estrapolare singole frasi non è mai esaustivo ma i telegiornali e i giornali sono fatti così, altrimenti i notiziari durerebbero l'intera giornata e i quotidiani sarebbero dei bollettini di discorsi ufficiali. Si fa un sunto su ciò che a ciascuno pare più significativo poi chi vuole si legge il documento o si guarda il video intero così ci si fa una idea completa
RispondiEliminaPer anonimo luglio 01, 2019 3:05 PM
RispondiEliminadato che, a quanto ha riportato (e non ho ragioni per dubitarne), il video ed il suo contenuto sono stati estrapolati con l'intento di travisarne il senso, potrebbe, cortesemente, colmare la lacuna? Grazie.
Difficile spiegare in modo articolato nel breve spazio di un commento in fondo a un post. In estrema sintesi, dove dal video appare che si stia inneggiando alla lotta armata e si ragioni sul modo di ridare impulso a percorsi e modalità sconfitti dalla Storia, si stava in realtà parlando dei movimenti sociali degli anni '60 e '70 e su come rivitalizzare la rivendicazione di diritti e l'affermazione di solidarietà sociale in un tempo storico in cui il pensiero di destra si fa egemome. Il montaggio rende un cattivo servizio alla verità e solleva una polémica capziosa dal nulla. Questo blog, riprendendo quel discorso, fa altrettanto. Grazie
Eliminanon per travisarne il senso, ma per evidenziare ciò che si ritiene più rilevante. è un concetto ben diverso da travisare. poi può essere opinabile. peraltro, se le frasi sono state effettivamente dette - come pare di capire - c'è poco da travisare
RispondiElimina@ 3:38 sul fatto che la pena nelle carceri italiane sia abitualmente in violazione della Costituzione e che, nei fatti, non miri e non abbia gli effetti costituzionalmente previsti sono assolutamente d'accordo; ritengo che che di solito la detenzione in carcere sia usata come semplice vendetta, il più delle volte contro chi non ha i mezzi per sostenere la propria difesa e che spesso, nelle sue modalità, travalichi abbondantemente i limiti della civiltà, basti pensare alle carceri speciali inventate proprio per i brigatisti o al regime cosiddetto "41 bis" imposto ancora oggi. Anche, ma non solo, per questo, mi fanno schifo quelli che inneggiano alle manette, non quelli che, al di là della legge, cercano giustizia. D'altra parte, a certa gente, "vagli a spiegare che è primavera e poi lo sanno ma preferiscono
RispondiEliminavederla togliere a chi va in galera"...
il 41-bis è stato giudicato pienamente costituzionale dalla Consulta. Di solito la regola è chi sbaglia paga e chi è pericoloso va isolato. Se invece vogliamo criticare i manettari io sono anche d'accordo ma a una condizione : in Italia nessuno viene arrestato senza che un giudice poi non ne debba convalidare l'arresto. In quella sede ciascuno può far valere i propri diritti ed essere difeso da un professionista.
RispondiEliminaPer quello i proclami del tipo "Liberate Carola" sono da analfabeti: perchè non spetta a gente che scrive o grida ma a giudici applicare la legge. E se riterranno che la legge consente di non ritenere sussistenti i requisiti per la custodia cautelare la libereranno come accade tutti i giorni in tanti altri casi. Non possono essere i giornalisti o i manifestanti ad imporre ad un giudice chi deve essere liberato e chi no. Se rispettiamo la Costituzione...
non è la prima volta che si tengono incontri simili in Italia. Peraltro all'estero è pure peggio. Almeno qui qualcuno ha scontato le pene. Mentre alcuni altri se ne stanno ancora all'estero
RispondiEliminaSi chiudono fior di moschee - lasciando intere comunità senza luogo di culto - sulla base di semplici sospetti o frasi mal tradotte di un imam. E invece chi fa il peana degli anni di piombo la passa liscia così...
RispondiEliminala storia, il passare del tempo, dovrebbe sempre offrire una prospettiva più ampia sugli eventi. la cronaca li distorce. basta vedere il grottesco spettacolo di questi giorni : io, che sono di sinistra e ho sempre difeso l'assoluta autonomia della magistratura, devo assistere a gente che si definisce di sinistra che vuole imporre ai giudici di liberare questo o quell'arrestato (in particolare una tizia straniera che su una nave straniera dopo aver meritoriamente salvato alcune persone pretendeva di sbarcarle solo ed unicamente in un dato porto italiano tra i tanti disponibili nel mediterraneo). come ha scritto giustamente caselli i magistrati hanno ritenuto sussistere delle ipotesi di reato, altri magistrati le vaglieranno liberamente ed in piena autonomia. il giornalismo gridato e la politica gridata stanno colando a picco l'Italia e di questo modo di fare forsennato non se ne può davvero più
RispondiEliminama vi pare che una città che non è in grado di gestire i rifiuti e gli autobus sia in grado di ospitare riflessioni equilibrate su qualsiasi periodo storico ?
RispondiEliminameglio occuparsi subito del presente e ripulire la città dall'immondizia strabordante e far circolare autobus decenti. Ma la cosa più urgente è chiudere l'amministrazione comunale e mandare tutti a casa : dal sindaco all'ultimo impiegato assenteista, altro che attribuire premi sganciati dal merito. A casa e per sempre.
50 sfigati (molti in età da pensione gli altri fancazzisti) che stanno a sentire le demenze di un ergastolana...e di un'altro soggetto salito agli onor di cronaca per il mucchio di letame davanti palazzo grazioli
RispondiEliminascrivendogli gli hai fatto solo un favore purtroppo
sta gente va lasciata nell'anonimato a farsi le seghe tra di loro
così gli dai importanza
infatti chi non ha capito niente in passato non vedo come possa dare lezioni oggi
RispondiEliminanon solo sembrano molto presi da se stessi e dalle proprie illustri convinzioni, ma si vedono immagini di tizi e tizie beatamente sorridenti che pontificano. ma che avranno da ridere nella situazione in cui stiamo ?
RispondiEliminala locandina dice si tratta dell' "ultimo libro" della ex terrorista. Speriamo mantenga questa promessa.
RispondiEliminaD'altra parte il titolo ("L'ho sempre saputo") ci fa domandare : ma se lo sapeva da prima perchè ha combinato quel che ha combinato ?
Nunzio D'Erme ha fatto un ragionamento serio, circostanziato e storicamente inecepibile. Tonelli (non so manco il nome) blatera di cose che non sa, si atteggia a paladino della legalitá e poi una riga dopo afferma "marcire in carcere", "non si sa bene per quale strana legge".
RispondiEliminaE infatti Nunzio D'Erma è da decenni un riferimento politico centrale a molte migliaia di persone, parla in piazza e ha ricoperto delicati ruoli istituzionali. Tonelli scrive su feibuc e sul blog dei carciofi, anonimamente e senza alcun coraggio. Ma che sfigato.
Ma tanto tra 10 anni Nunzio D'Erme ancora sará impegnato in incontri pubblici, Tonelli manco sapremo più se era davvero tutto pelato o solo parzialmente.
Aspettando la vostra estinzione,
Riccardo Bortoni
a mio parere, per quello che conta, il servizio era permeato da un'opposizione a certe dinamiche culturali e storiche e probabilmente, tramite il montaggio e la voce fuori campo, avrà cercato di rafforzare questa opposizione negli spettatori.
RispondiEliminaPersonalmente detesto il terrorismo come metodo, rispetto alla sollevazione di un popolo sia pure violenta.
Però la signora ha ragione, la storia prende forma (anche) dal conflitto: sia teoricamente, per alcuni, vedi Hegel, sia sui libri di storia (quella redatta dai vincitori, peraltro), il conflitto è uno dei motori più forti. Non credo che stesse inneggiando al conflitto armato di pochi quanto a una resistenza intellettuale di molti, cui mi pareva fare riferimento anche il signore che parlava dopo.
Non ci vedo nessun reato, è una esposizione di opinioni.
No, perché allora, un attimo dopo aver sbattuto in galera questi due, via coi carri armati a via napoleone III, 8, luogo di falsità (ci sono persone molto lontane dal bisogno) e di violenza assai più marcate e fattive.
Invece c'è ancora libertà di opinione.
Concludo plaudendo a luglio 01, 2019 2:40 PM.
Cordialità
Il problema è che chi ha commesso omicidi come quella lurida bastarda dovrebbe stare in galera a vita a pane ed acqua, non andare in giro a pubblicare libri come se nulla fosse successo. Anzi, gente simile meriterebbe di essere impiccata ogni mattina, per dieci anni di seguito, non scrivere libri o roba simile, gettando fango su vittime innocenti come gli appartenti alla scorta. Fossi un familiare delle vittime, mi incazzerei come una bestia.
RispondiEliminamigliaia di persone.....milioniiiii
RispondiEliminamiliardi
coprite la testa con un cappello che rischi l'insolazione
Ad Anonimo luglio 02, 2019 4:20 PM: vorrei vedere se fossi un familiare di una delle vittime di merde come questa cosa diresti. Io li ho vissuti quegli anni, e ne so qualcosa. Eliminavano poliziotti e carabinieri come fossero mosche. Pena di morte tramite impalamento per gente del genere, altro che libri.
RispondiEliminaSegnalato alla Polizia Postale. Aspettati un'informazione di garanzia. Non si possono scrivere queste cose e restare impuniti.
EliminaQuando ad un'assassina che si è lordata le mani di sangue viene concessa la libertà non solo di parlare in pubblico, ma anche di teorizzare sul conflitto sociale, è inutile tentare di filosofeggiare riguardo la teoria di Hegel . Dovrebbe stare semplicemente muta, e al limite scrivere e parlare delle ricette di cucina che ha imparato in galera. Il che sarebbe comunque irritante e irrispettoso per chi, a causa sua e dei compagni, è morto. L'unica consolazione, guardando certi personaggi, è che oramai sono solo una brutta copia impallidita di quelli che erano e per alcuni il tempo è oramai agli sgoccioli. Due badilate sulle gengive, però, darebbero una grandissima soddisfazione, ma ci si abbasserebbe ai loro livelli. Ultimi colpi di coda di vecchi cani feriti...
RispondiElimina@luglio 02, 2019 4:50 PM
RispondiEliminaripeto, detesto il terrorismo. E sì, galera. Ma non per le opinioni espresse nel video, in quanto tutto sommato condivisibili nel quadro generale: che il conflitto sia un motore della storia c'è anche sui libri. Poi se lei ha opinioni contrarie le esponga e le argomenti. Ma il diritto a esprimerle a mio avviso è sacro.
Semmai, anzi magari, galera per i reati commessi. Come è giusto che sia: per tutti i reati peraltro. Nello specifico ammetto di non conoscere la storia processuale di questa persona, se ha pagato il suo debito oppure no. E addirittura mi potrei chiedere se è possibile pagare un debito così alto (se non è filosofeggiare, si capisce). Ma se sì, fosse anche per un tribunale, torniamo al punto di partenza: sono opinioni, e guai a censurarle, semmai combattiamole se non le riteniamo giuste.
Altrimenti in galera anche altri, ben più violenti e fattivi. E però occhio perché a sfuggir di mano ci mette pochissimo, questa cosa. Spero di esserle meno di fastidio citando Martin Niemöller, visto che non è un filosofo:
"Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare"
Cordialità.
La citazione è inappropiata e fuorviante, la Balzarani e c. non erano i presi ma i carnefici.
EliminaLe rispondo: qui non stiamo parlando del sacrosanto diritto di esprimere le proprie opinioni liberamente, senza andare a scomodare la famosa frase erroneamente attribuita a Voltaire, ma dell'opportunita' anche solo a sconfinare verbalmente nel contesto della lotta di classe da parte di chi ne e' stato protagonista diretto, delittuoso e mai pentito. Trovo assurdo ricorrere in continuazione al solito spettro della dittatura per evitare, nel modo piu' facile e banale, di affrontare il vero problema: l'assoluta mancanza di rispetto che casi come questi continuano ad infierire nei confronti delle vittime reali e non solo invenzioni cartacee di quelli che sono, in definitiva, vigliacchi assassini. Non c'e' argomentazione filosofica che regga, mi dispiace.
RispondiEliminaMa quale Voltaire, pelatone. La frase era stata attribuita arroneamente a Brecht.
EliminaPoi ti chiedi perchè parlano.
E' proprio vero: la madre degli idioti e' sempre incinta...
EliminaTone', potevi attribuirla al Califfo. Almeno ci facevamo due risate. Manco quella facolta' inutile di scienze della comunicazione t'ha insegnato qualcosa. Ricomincia dall'asilo please.
EliminaSegnala anche 'sto cazzo alla polizia postale, visto che ci sei!
RispondiEliminaContinua, così oltre che istigazione alla violenza ti becchi qualche altro capo d'imputazione. Il tuo IP è in chiaro, come il provider hosting ha giá precisato stamattina.
EliminaCattivone! Non farmi paura sai, che mi metto a tremare come una foglia!
EliminaDenunciato. Hai rotto il cazzo abbastanza.
EliminaRichieste rimborso TARI: https://codacons.it/tari-boom-di-richieste-di-rimborsi-ora-anche-roma-nord-in-guerra/
RispondiEliminaMah, non è mia intenzione fare apologia di qualcosa, non penso nemmeno che tutti quelli che sono stati ammazzati dai brigatisti o dagli appartenenti alle altre decine di organizzazioni armate se lo meritassero, eppure mi chiedo chi altri abbia destato qualche preoccupazione seria tra i potenti, tra coloro che determinano la nostra esistenza, tra chi si mette al soldo di quelli, dopo la fine di quel ciclo. Oh, non ne trovo e, guardandomi attorno, nonostante l'indubbia sconfitta della lotta armata e i decenni di galera scontati da chi l'ha praticata, non mi pare che stiamo messi bene...
RispondiEliminaNon certo criminali come questi di cui di sta parlando, anzi ! Pannella con le battaglie sul divorzio, DiPietro con mani pulite, Dalla Chiesa,Falcone ecc contro la mafia. Questi hanno dato fastidio, gli altri hanno solo aiutato a mantenere intatto un potere corrotto.
Eliminano, no, la filosofia lasciamola stare, visto che apparentemente le dà l'orticaria: stavo dicendo che a me quella della Balzarani sembrava un'opinione espressa civilmente e pure condivisibile (la storia mossa dal conflitto - intendendo ovviamente in senso latissimo questa parola...che quindi lascia spazio a ingiustizie).
RispondiEliminaCome tale, a mio parere quella persona ha tutto il diritto di esprimerla. A quanto pare lei pensa di no. E secondo me fa un errore sesquipedale. Addirittura qualcuno , forse proprio lei e comunque con il suo tacito appoggio, parlava di badilate nei denti, il che se mi permette chiama in causa esattamente il diritto di opinione.
E allora non stupisce il silenzio sul mio fare esempi di altri molto più fattivi e violenti nel nostro PRESENTE.
Se invece davvero ne fa una questione limitata al buon gusto/rispetto, come pare:
"l'assoluta mancanza di rispetto che casi come questi continuano ad infierire nei confronti delle vittime reali e non solo invenzioni cartacee di quelli che sono, in definitiva, vigliacchi assassini"
bisogna considerare che esso, come tale, è un insieme di azioni PIU' PICCOLO di quello dei diritti delle persone. In altre parole, posso anche essere d'accordo sulla rabbia dei parenti delle vittime e sul fatto che persone come gli ex terroristi potrebbero chiedersi l'opportunità di fare certe azioni, però se rimangono nella legalità (la signora ha pagato il suo debito con la giustizia, parla in generale etc) i loro diritti restano inviolabili, anche se nell'esercitarli mancano di rispetto etc
E le badilate NON sono ammissibili mai, né per punire le opinioni, né tantomeno per ristabilire il rispetto. Altrimenti pretendo, lo riririripeto, che chi le auspica da oggi giri per strada col badile e faccia il suo dovere (peraltro illegale, ma vabbeh, vuoi mettere l'importanza del rispetto?).
Poi vabbeh, abbiamo avuto un presidente del consiglio che andava a prositute minorenni spacciandole per nipoti di capi di stato esteri, il badilatore avrebbe un'agenda fittissima.
In definitiva, giusta la notazione sull'opportunità, ma occhio che scivolare da questo ad altro è un attimo (e si invocano badilate, etc etc etc). E' storia. Poi se oltre alla filosofia vogliamo gettare via anche quella...non c'è modo di intendersi, temo.
Cordialità
Diciamo anche che hanno avuto la grassa fortuna di esercitare i loro diritti all'interno dello stesso sistema democratico che volevano sovvertire con la violenza. Devono ringraziare la legge Gozzini e lo stato di diritto, invece continuano senza vergogna a farsi beffe della società civile, in cui ora sguazzano allegramente ed in modo squallidamente ipocrita. Ripeto, qui non si tratta di mettere in discussione i diritti di alcuno, solo dell'opportunità di certi atteggiamenti e manifestazioni. L'unico godimento personale sta nel compiacermi dell'assoluto fallimento della loro ideologia, oggi anacronistica ma che purtroppo è stata la base di una delle peggiori dittature storiche al livello mondiale, purtroppo ancora presente in qualche nazione per lo più isolata...
RispondiElimina"Diciamo anche che hanno avuto la grassa fortuna di esercitare i loro diritti all'interno dello stesso sistema democratico che volevano sovvertire con la violenza"
RispondiEliminaVerissimo. Credo del resto che all'essenza della democrazia concorra anche il tentativo di riabilitare come cittadini le persone che violano la legge, e in caso di successo etc etc etc
D'altronde sono in ottima compagnia, visto che a casapau sono tutti a piede libero, purtroppo. E parlano, straparlano e menano pure (in certi casi pare anche che stuprino, ma ho perso contezza dell'indagine a VT). E quanto a fallimenti dell'ideologia, direi che in Italia non sono secondi a nessuno.
Che poi Marx dicesse di sé stesso di non essere marxista, è filosofia quindi non lo ricorderò, ma ho comunque forti dubbi che in Russia dopo il 1924 (morte di Lenin) si possa parlare di ideologia marxista. Ma è storiografia politica e temo la sua ira.
Quindi ripeto, verissimo erga omnes. E al limite, a denti stretti ("io li odio, i nazisti dell'Illinois"), va bene così.
Cordialità
PS se può, mi tolga una curiosità, tanto siamo tra noi (tutti anonimi): era lei il badilatore in pectore?
Sara' anche vero che la storia si scrive con il sangue, ma mi piace pensare che da quando sono finite le dittature politiche e ideologiche (di qualsiasi sponda esse siano state) e abbiamo concepito l'idea dello stato di diritto e della convivenza civile, ogni forma di deriva violenta e di estremismo andrebbe stigmatizzata e respinta. Lo stesso vale anche per la religione. Se il termine badilate sui denti le risulta troppo forte, diciamo che e' stato un rigurgito dettato dalla rabbia nell'osservare la mancanza di vergogna di fronte ai morti del passato di cui si e' stati diretta concausa, senza che ci fosse neanche una condizione di guerra e l'altro fosse un nemico in trincea, ma solo chi faceva il proprio lavoro. Un bel calcio nel culo nei confronti di certi soggetti sarebbe comunque meno invalidante fisicamente, ma di altrettanta soddisfazione. Nella piena consapevolezza che non sarebbe mio diritto farlo, proprio per le motivazioni di cui sopra. Se poi dietro ci vuole per forza vedere l'ombra dei randelli e dell'olio di ricino, faccia pure, ma e' completamente fuori strada.
RispondiEliminaSi parlava di conflitto. In cui purtroppo rientra anche la violenza, cui però nel video non si fa cenno. E quello che piace a lei piace anche a me, infatti scrissi che detesto il terrorismo e la violenza sempre attuale di chi sappiamo bene. Tanto che, anche sperando che siano solo provocazioni da tastiera, Le badilate e i calci nel sedere li lascio dare a lei che in questa sua contraddizione con la condanna della violenza pare starci bene.
RispondiEliminaChe cosa ci sia dietro, nella sua testa, non lo so e neppure lo voglio sapere. Mi sono limitato ad osservare che ogni cedimento alla violenza (sia pure all'idea del ricorso a) ci avvicina un po' di più all'abisso che si intravede in fondo alla strada, un po' come in "EAA" di Bennato.
A questo punto, da questa strada, meglio essere fuori. Che lei ne veda la fine o come nel testo di Bennato non si renda conto di quello che l'aspetta.
Cordialità
Nessuna contraddizione. Solo la profonda convinzione che un calcio in culo ben assestato a certa gente sia piu' produttivo di una salita in cattedra per giustificare l'ingiustificabile. Ma anche la consapevolezza che, pur di non sfiorare le orride bassezze cui alcuni omuncoli/donnuncole ci hanno fatto assistere, ed in virtu' dei sacrosanti diritti che fondano la nostra societa' civile, l'idea di sollevare con la punta della mia scarpa destra (non sono mancino, non me ne voglia) di mezzo metro da terra le chiappe di chi continua a prendere in giro spudoratamente la memoria dei morti, rimarra' cullata nella mia mente e non trovera' applicazione reale. Cosi' deve giustamente essere per non sprofondare nel baratro. Credo comunque che il difettare di empatia e l'allontanamento dal sentire comune (che badi bene NON e' il basilare istinto) sia il problema dei pensieri ed atteggiamenti radical schic che sono i genitori naturali ed i veri responsabili dell'esistenza di quelle che vengono considerate le derive populiste che oggi ci affliggono.
EliminaSarò scemo, di vedute limitate o borghesotto io. Mettetela come vi pare. Mi chiedo solo che senso ha parlare di filosofia e politica in una città che non gestisce nemmeno le cose basilari. Io, da sciocco quale sono, preferirei concentrarmi che so, sull'evitare che delle metro siano chiuse per mesi oggi.
RispondiEliminaBarberini ? Tanto a Virginia con mezzo milione di euro in tasca per 5 anni da sindaco nullafacente non importa un c...o.
EliminaAllucinante
RispondiElimina"Credo comunque che il difettare di empatia e l'allontanamento dal sentire comune (che badi bene NON e' il basilare istinto) sia il problema dei pensieri ed atteggiamenti radical schic che sono i genitori naturali ed i veri responsabili dell'esistenza di quelle che vengono considerate le derive populiste che oggi ci affliggono." - un po' come il punk figlio ribelle del progressive....
RispondiEliminaMi perdonerà ma se pure ci possa essere un po' di verità temo che la questione sia assai più complessa.
Che non sia mancino si vede, non tema :-D E beato lei che la contraddizione non la vede. Ma almeno è pacifico, nei fatti. Il che non è poco, coi tempi che corrono.
@luglio 04, 2019 11:12 PM
non credo che parlare di una cosa escluda l'altra, anzi mi sa che si presuppongano a vicenda,proprio per il fatto che parlare deve servire come guida per il fare, ché la azione per l'azione non mi pare ottimale.
Per il resto, veda lei
Cordialità
Ma cosa c'entrano i brigatisti e Nunzio d'Erme con i radical chic. Ve siete imparati sta parola e la usate tipo prezzemolo.
EliminaSi chiamano militanti, con una precisa connotazione politica (diversa per altro nei due soggetti) e idee radicate da almeno 40 anni.
Infatti loro non c'entrano niente, radical chic sono le dissertazioni su chi sarebbero i veri cattivoni, fatte tanto per allontanare l'attenzione dalla vera natura di certi soggetti, cioe' merde senza cuore. Ergo, la conferma di quanto sostenevo circa l'allontanamento dalla base da parte di certi intellettualoidi narcisisti. Con buona pace dei populisti.
RispondiEliminaScusate ma con la monnezza alta come palazzi ancora state sparando cazzate anni 70. Manco Moretti ci crede più.
RispondiEliminaMovimenti politici morenti che vivono nei ricordi di 50 anni fa ed auto-convinti della loro superiorità in un mondo che li ignora e li supera,cercano e trovano spazio in una città morente che vive nei ricordi di 50anni fa auto-convinta dell a sua superiorità in un mondo che la ignora e la supera. Sono anime gemelle.
RispondiEliminaOnore al compagno del video in questione e a Sara. Un vecchio "milanese" (ci siamo capiti)
RispondiElimina@luglio 05, 2019 2:34 PM
RispondiEliminasentendo odor di badilatore da tastiera, mi auguro che non si riferisse a me. Intanto perché come ho detto detesto la violenza e quindi i terroristi. Poi se uno vuole giudicare le persone ci può stare - ammesso che sia lecito - ma io mi appuntavo sulle loro parole, il che mi pare più corretto, non trovandoci alcunché di illegale, irrispettoso, pericoloso.
E non si tratta di cattivoni, quando indico altre persone dalle opinioni ben più pericolose, ma di fatti ATTUALI. Ed è strana questa reticenza ad affrontare questo tema.
E poi perché, di nuovo, giudicare ME dalle mie PAROLE su un caso particolare rischia di essere fallace (uso un educato eufemismo). Se mi conoscesse tutto direbbe di me tranne che sono radical chic. Personalmente non mi sento neppure intellettuale, semmai uno che cerca di ragionare e ha studiato un po', e di certo non sono narcisista. Ma appunto, così come giudica persone da un video, le risulta inevitabile fare con me.
Contento lei (se pure), faccia con comodo, ho le spalle larghe, MOLTO. Però si sbaglia.
Cordialità
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