"Non ci vuole mica uno scienziato per togliere la monnezza da Roma" ripete Matteo Salvini per attaccare Raggi sminuendo e ridicolizzando i problemi atavici della città. Già, non ci vorrà uno scienziato, ma se hai amministratori che per anni si sono divertiti (e si divertono) a tenere artificiosamente la città in stato di difficoltà in modo così da dare potere enorme nelle mani di pochi oligarchi dei rifiut,i allora può non bastare superman. E dal momento, caro Salvini, che questi amministratori sono largamente presenti nel tuo partito e nel tuo schieramento, come fai a non vergognarti di speculare in questo modo sulla monnezza?
Se la situazione romana è questa è senz'altro colpa di Raggi (una figura surreale, caricaturale, ma che non fa affatto ridere e che è molto molto pericolosa perché sta facendo dei danni che potrebbero essere davvero profondamente irreparabili) ma è anche e soprattutto colpa della mentalità malata e affarista che l'ha preceduta a tutti i livelli, condivisa perfettamente tra la sinistra piddina e la destra forzitaliota, leghista, rampelliana e oggi in gran parte in transito verso la Lega. Questo ultimo schieramento si è sempre dimostrato pronto a tutto tutto pur di mantenere lo status quo e non modernizzare la città di un millimetro.
Il continuo battibecco tra Lega e Movimento 5 Stelle sullo sfondo delle condizioni inenarrabili della Capitale ci stimola comunque a riflettere su quale potrà essere la Roma del 2021, amministrata probabilmente da una coalizione di destra a trazione leghista.
Come spesso avviene in questa disperata città, le condizioni pessime attuali lasciano intravedere non finalmente un miglioramento, ma purtroppo un ulteriore peggioramento. In questi anni all'opposizione, infatti, così come il Pd, anche la destra non ha lavorato minimamente per migliorare ed evolvere la propria classe dirigente. I portatori di voti sono gli stessi, le cricche sono le stesse, gli interessi sono gli stessi, le lobbies sono le stesse e sono i medesimi mentalità e personaggi che sarebbero inaccettabili in qualsiasi altra città italiana. Gentaglia. Salvo qualche piccola eccezione totalmente gentaglia, qualcuno anche in cattiva fede.
Con questa classe dirigente Matteo Salvini si appresta a prendersi la città di Roma tra due anni o magari già l'anno prossimo visto che probabilmente la sciagura-Raggi non riuscirà a portare a fondo l'intero mandato.
Il punto però, come Salvini sa benissimo anche se non lo ammetterà mai, è che il problema a Roma non è ritirare la monnezza dalle strade. Quello lo si può fare in una settimana con un piano straordinario e la città può perfino profumare di violetta nel giro di pochi giorni0
Il problema in realtà è altrove. Il problema è che Roma non riuscirà mai a scongiurare la sua morte ormai conclamata se non cambierà radicalmente registro gestionale su tutto. Il cambio di prospettiva deve essere totale e profondo. E a Roma cambiare registro significa far ciò che i populisti alla Salvini e alla Meloni (ma vale anche 5 Stelle come stiamo vedendo) non vogliono assolutamente fare, ovvero interrompere le milleuno rendite di posizione che asfissiano l'economia della città.
Pur di non sfiorare nessuna rendita di posizione e nessun diritto acquisito (acquisito illegalmente, ovvio), Raggi ad esempio ha gettato la città in un olocausto economico senza fondo. E questo vale per tutti gli ambiti, dai più apparentemente (apparentemente!) piccoli come il commercio ambulante o i cartelloni pubblicitari su su fino ai grandi lavori edilizi e alle costruzioni passando per la melma dei sindacati e dei dipendenti comunali.
Un esempio? Pensate al vero motivo per cui hanno fatto saltare il progetto di Tor di Valle: a Roma non si possono realizzare degli uffici di qualità come si sta facendo da una decina d'anni a Milano (avete visto in che mostruosi obbrobri hanno sede le poche compagnie che ancora resistono in città?) perché altrimenti tutti gli uffici scadenti che sono in capo a noti palazzinari romanari perdono all'istante il loro finto valore di mercato. Le ex Torri delle Finanze all'Eur e le Tre Torri di Libeskind a Tor di Valle sarebbero state micidiali da questo punto di vista (Marino aveva preparato un bello scherzetto ai palazzinari, l'unico ad averne il coraggio), avrebbero significato la fine definitiva di un andazzo. Enormi uffici scadenti e orribili sarebbero finalmente rimasti sfitti e i terrificanti costruttori romani sarebbero stati messi davanti ad una scelta: o adeguarsi a quello che si fa in tutto il mondo - smettendola di guadagnare come trafficanti di organi, bensì come imprenditori normali - o cambiare lavoro. E con questo approccio tanti altri "andazzi" sarebbero finiti visto che Marino aveva aperto parecchi fronti.
Le riforme di Marino, però, erano state concepite proprio contro il corporativismo romanaro messo in piedi in 5 anni da Alemanno (sulla base dell'ottimo lavoro fatto da Veltroni, beninteso), lo stesso corporativismo che Salvini ripristinerà - ancor più dei 5 Stelle - una volta al potere. Basta vedere cosa hanno fatto con la Bolkestein, e capite al volo: appena arrivati al governo subito blocco degli investimenti internazionali, subito blocco della concorrenza, subito blocco della meritocrazia, subito favori alle peggiori lobbies di evasori e pseudo imprenditori che stanno affossando l'Italia da decenni. Non è un caso se una volta arrivato al potere, Salvini con la sua mentalità abbia portato il paese dalla crescita economica al declino e alla recessione: con una mentalità corporativa, protezionista, populista e anti-mercato come la sua, l'economia deperisce e così sta facendo. Pensate tutto questo applicato alla latrina di Roma: tutto accentuato, tutto peggiorato. Con Raggi va malissimo? Vero. Con Salvini andrà ancora peggio.
In tutti i settori economici della città è necessaria invece maggiore libertà, maggior merito, maggior concorrenza, maggior afflusso di capitali internazionali per dare stimolo anche alla decotta imprenditoria locale, per provare a far restare quei pochissimi talenti che ancora non sono scappati via in posti dove merito e concorrenza sono alla base della vita civile ed economica al posto dello squallido clientelismo a tutti i livelli. La ricetta è solo quella, è solo una, non c'è una terza opzione. Tutte le città erano precipitate nel fango come Roma (anche New York, anche Milano) e tutte hanno fatto questo percorso per risollevarsi: merito, concorrenza, capitali, qualità, ignorare ogni ridicola ideologia (pensate ai centri sociali e ai movimenti di lotta per la casa a Roma), lotta alle rendite di posizione e alle piccole cricche che anchilosano lo sviluppo e sbullonamento delle parti incancrenite dell'economia. Il tutto in un contesto di chiarezza, di pulizia, di onestà, di regole limpide e di sanzioni inflessibili per chi le viola. Non c'è una terza opzione, ripetiamolo!
Questo però significa perdere i voti delle cricche e non vuole farlo il Movimento e non vuole farlo la Lega. Anche perché a Roma le cricche hanno assunto sembianze pachidermiche e la percentuale di cittadinanza che si è ormai assuefatta e vive benissimo in questo contesto infame è ingentissima. Questa è la caratteristica della città. Questo è il motivo per cui sembra impossibile riformarla. Ecco perché il passaggio di potere da Raggi a Salvini non cambierà NULLA.
E tra l'altro c'è uno spauracchio utilissimo a chi volesse arrischiarsi davvero a cambiare le cose: ci aveva provato Marino e guardate cosa sono stati capaci di fargli pur di fermarlo. Quella storia non conta in quanto tale, conta perché è un monito, un simbolo, un totem. Conta perché nessuno, adesso, si azzarderà mai più davvero a cambiarla questa città.
(PS. Come dite? Questa è una visione senza speranza? Falso: eccola qua la speranza)
Se la situazione romana è questa è senz'altro colpa di Raggi (una figura surreale, caricaturale, ma che non fa affatto ridere e che è molto molto pericolosa perché sta facendo dei danni che potrebbero essere davvero profondamente irreparabili) ma è anche e soprattutto colpa della mentalità malata e affarista che l'ha preceduta a tutti i livelli, condivisa perfettamente tra la sinistra piddina e la destra forzitaliota, leghista, rampelliana e oggi in gran parte in transito verso la Lega. Questo ultimo schieramento si è sempre dimostrato pronto a tutto tutto pur di mantenere lo status quo e non modernizzare la città di un millimetro.
Il continuo battibecco tra Lega e Movimento 5 Stelle sullo sfondo delle condizioni inenarrabili della Capitale ci stimola comunque a riflettere su quale potrà essere la Roma del 2021, amministrata probabilmente da una coalizione di destra a trazione leghista.
Come spesso avviene in questa disperata città, le condizioni pessime attuali lasciano intravedere non finalmente un miglioramento, ma purtroppo un ulteriore peggioramento. In questi anni all'opposizione, infatti, così come il Pd, anche la destra non ha lavorato minimamente per migliorare ed evolvere la propria classe dirigente. I portatori di voti sono gli stessi, le cricche sono le stesse, gli interessi sono gli stessi, le lobbies sono le stesse e sono i medesimi mentalità e personaggi che sarebbero inaccettabili in qualsiasi altra città italiana. Gentaglia. Salvo qualche piccola eccezione totalmente gentaglia, qualcuno anche in cattiva fede.
Con questa classe dirigente Matteo Salvini si appresta a prendersi la città di Roma tra due anni o magari già l'anno prossimo visto che probabilmente la sciagura-Raggi non riuscirà a portare a fondo l'intero mandato.
Il punto però, come Salvini sa benissimo anche se non lo ammetterà mai, è che il problema a Roma non è ritirare la monnezza dalle strade. Quello lo si può fare in una settimana con un piano straordinario e la città può perfino profumare di violetta nel giro di pochi giorni0
Il problema in realtà è altrove. Il problema è che Roma non riuscirà mai a scongiurare la sua morte ormai conclamata se non cambierà radicalmente registro gestionale su tutto. Il cambio di prospettiva deve essere totale e profondo. E a Roma cambiare registro significa far ciò che i populisti alla Salvini e alla Meloni (ma vale anche 5 Stelle come stiamo vedendo) non vogliono assolutamente fare, ovvero interrompere le milleuno rendite di posizione che asfissiano l'economia della città.
Pur di non sfiorare nessuna rendita di posizione e nessun diritto acquisito (acquisito illegalmente, ovvio), Raggi ad esempio ha gettato la città in un olocausto economico senza fondo. E questo vale per tutti gli ambiti, dai più apparentemente (apparentemente!) piccoli come il commercio ambulante o i cartelloni pubblicitari su su fino ai grandi lavori edilizi e alle costruzioni passando per la melma dei sindacati e dei dipendenti comunali.
Un esempio? Pensate al vero motivo per cui hanno fatto saltare il progetto di Tor di Valle: a Roma non si possono realizzare degli uffici di qualità come si sta facendo da una decina d'anni a Milano (avete visto in che mostruosi obbrobri hanno sede le poche compagnie che ancora resistono in città?) perché altrimenti tutti gli uffici scadenti che sono in capo a noti palazzinari romanari perdono all'istante il loro finto valore di mercato. Le ex Torri delle Finanze all'Eur e le Tre Torri di Libeskind a Tor di Valle sarebbero state micidiali da questo punto di vista (Marino aveva preparato un bello scherzetto ai palazzinari, l'unico ad averne il coraggio), avrebbero significato la fine definitiva di un andazzo. Enormi uffici scadenti e orribili sarebbero finalmente rimasti sfitti e i terrificanti costruttori romani sarebbero stati messi davanti ad una scelta: o adeguarsi a quello che si fa in tutto il mondo - smettendola di guadagnare come trafficanti di organi, bensì come imprenditori normali - o cambiare lavoro. E con questo approccio tanti altri "andazzi" sarebbero finiti visto che Marino aveva aperto parecchi fronti.
Le riforme di Marino, però, erano state concepite proprio contro il corporativismo romanaro messo in piedi in 5 anni da Alemanno (sulla base dell'ottimo lavoro fatto da Veltroni, beninteso), lo stesso corporativismo che Salvini ripristinerà - ancor più dei 5 Stelle - una volta al potere. Basta vedere cosa hanno fatto con la Bolkestein, e capite al volo: appena arrivati al governo subito blocco degli investimenti internazionali, subito blocco della concorrenza, subito blocco della meritocrazia, subito favori alle peggiori lobbies di evasori e pseudo imprenditori che stanno affossando l'Italia da decenni. Non è un caso se una volta arrivato al potere, Salvini con la sua mentalità abbia portato il paese dalla crescita economica al declino e alla recessione: con una mentalità corporativa, protezionista, populista e anti-mercato come la sua, l'economia deperisce e così sta facendo. Pensate tutto questo applicato alla latrina di Roma: tutto accentuato, tutto peggiorato. Con Raggi va malissimo? Vero. Con Salvini andrà ancora peggio.
In tutti i settori economici della città è necessaria invece maggiore libertà, maggior merito, maggior concorrenza, maggior afflusso di capitali internazionali per dare stimolo anche alla decotta imprenditoria locale, per provare a far restare quei pochissimi talenti che ancora non sono scappati via in posti dove merito e concorrenza sono alla base della vita civile ed economica al posto dello squallido clientelismo a tutti i livelli. La ricetta è solo quella, è solo una, non c'è una terza opzione. Tutte le città erano precipitate nel fango come Roma (anche New York, anche Milano) e tutte hanno fatto questo percorso per risollevarsi: merito, concorrenza, capitali, qualità, ignorare ogni ridicola ideologia (pensate ai centri sociali e ai movimenti di lotta per la casa a Roma), lotta alle rendite di posizione e alle piccole cricche che anchilosano lo sviluppo e sbullonamento delle parti incancrenite dell'economia. Il tutto in un contesto di chiarezza, di pulizia, di onestà, di regole limpide e di sanzioni inflessibili per chi le viola. Non c'è una terza opzione, ripetiamolo!
Questo però significa perdere i voti delle cricche e non vuole farlo il Movimento e non vuole farlo la Lega. Anche perché a Roma le cricche hanno assunto sembianze pachidermiche e la percentuale di cittadinanza che si è ormai assuefatta e vive benissimo in questo contesto infame è ingentissima. Questa è la caratteristica della città. Questo è il motivo per cui sembra impossibile riformarla. Ecco perché il passaggio di potere da Raggi a Salvini non cambierà NULLA.
E tra l'altro c'è uno spauracchio utilissimo a chi volesse arrischiarsi davvero a cambiare le cose: ci aveva provato Marino e guardate cosa sono stati capaci di fargli pur di fermarlo. Quella storia non conta in quanto tale, conta perché è un monito, un simbolo, un totem. Conta perché nessuno, adesso, si azzarderà mai più davvero a cambiarla questa città.
(PS. Come dite? Questa è una visione senza speranza? Falso: eccola qua la speranza)
79 commenti | dì la tua:
davvero deludente la giunta attuale, i trasporti, il decoro e la nettezza urbana non hanno fatto alcun passo avanti. concordo anche io che nulla cambierebbe, da anni e anni una giunta si succede all'altra (destra, sinistra, centro, populisti, europeisti e chi più ne ha più ne metta) ma nulla migliora perchè non si incide sull'efficienza della amministrazione comunale, perchè si titiene che costi voti e consenso
condivido l'articolo però credo che alla fine anche la giunta Marino fosse inconcludente. E' pure vero che bisogna "interrompere le milleuno rendite di posizione che asfissiano l'economia della città" ma penso che sia una questione di provincialismo : bisogna imitare le grandi capitali mondiali, aprire l'economia, aprire il territorio all'innovazione, costruire una città moderna e all'avanguardia. Milano e New York, solo per fare l'esempio di due città che erano precipitate in una decadenza notevolissima, si sono risollevate facendo questo. Le ricette di quelli che forse vinceranno sono vecchie
Sarà un altro che umilierà Roma al grido "Me chiavo 'sta mignotta ce sbirro dentro che me frega!" sono tutti così ste merde, nessuno vuole il bene di questa città.
Bellissimo e lucidissimo grido di dolore
Ma si, ridiamo Roma in mano alla destra, cosi saremo tutti tranquilli, vivremo in una città più sicura e pulita!
Tutto giusto, vorrei solo far notare che le varie mafiette, cricche e lobbies non sono coccolate e spalleggiate solo dai politici ma anche da 2/3 milioni di inqualificabili cittadini e questi non è che li puoi cambiare in cabina elettorale
E invece l'alternativa sarebbe??
Lasciate in pace questa città, lasciate che si goda il suo declino, il suo squallore, la sua agonia. E' stata grandissima e potente in passato, quando era giovane e sfrontata, ora si riposa, non je la fa più, è vecchia e non ha nessuna intenzione oltre che il tempo e la voglia di essere efficiente, pulita, ordinata, precisina. E' Roma e non potrà mai essere Amsterdam o Parigi, Londra o Helsinki.
Tutto vero purtroppo. I luogotenenti di Salvini a Roma sono i sindacalisti dell' UGL. E ho detto tutto.
la sposa di barare ricorda "suore di menare 2" di guzzanti che imitava ghezzi in fuori orario.
blob sta facendo episodi speciali per i 30 anni il primo è già uscito. così per dire, anche se sospetto che qua di romani ce ne siano pochi.
Da uomo di destra considero la destra romana il peggior precipitato di umana ignobilta' ed incompetenza del mondo occidentale.
Spero che la Lega non accetti alcuna di quelle scorie Alemmano/Polveriane/Storaciane che hanno distrutto quanto di nobile esisteva nella tradizione della destra italiana.
Avete visto il video su facebook? E' tutto a posto: neL 2021 il debito sara rinegoziato.
Siamo in puro "1984". In campagna elettorale la rinegoziazione era prevista per il giorno dopo le elezioni. Nel 2021 la giunta Raggi sarà a Malagrotta, insieme ad altri rifiuti più nobili.
Pezzo bellissimo. Sono d'accordo al 100%.
Il mio terrore di una città governata da Salvini/Meloni sta purtroppo diventando realtà. Roma sarà una città con gli stessi identici problemi ma con bande di avvoltoi famelici (palazzinari, sottobosco politico, mafiette) a fare scempio del poco che è rimasto e casapound e fasci misti liberi di prendersi la città imponendo la loro idea di società e di ordine.
Solo una presa di posizione chiara e netta del PD in supporto a questo branco di scappati di casa per aiutarli ad amministrare, può allontanare le elezioni e creare al contempo una possibile coalizione che se la possa giocare nel 2021.
Zingaretti, no ai pop corn, si al compromesso ed a sporcarsi le mani.
no grazie, il pd ha già combinato abbastanza guai ... sperare nel pd è come sperare nelle zanzare in mezzo ad una epidemia di malaria
le ricette clientelari sono fallimentari chiunque le metta in atto : Atac, Ama e baracconi simili vanno CHIUSI. Questo la Lega non lo farà
il commissariamento non ha mai storicamente risolto niente e non risoverebbe nulla nemmeno in questo caso, se non altro perchè le leggi e la costituzione lo limitano e perchè i commissari da chi sono scelti ? dalla politica... non dai cittadini o per concorso
il problema di roma ? in parte strutturale (rete di metropolitane insufficiente e rete di discariche/inceneritori inesistente ) per il resto è tutto gestionale : se gli spazzini non puliscono e le corse degli autobus saltano basta un buon drappello di avvocati giuslavoristi ed amministrativisti per preparare e appoggiare giuridicamente efficaci decisioni di giunta e far lavorare veramente bene gli stipendiati delle municipalizzate e del comune. faccio presente che già adesso molti di loro sono stufi di fare il lavoro delgli altri e quindi sarebbero ben disposti ad essere valorizzati
articolo condivisibile nella diagnosi, forse un po' meno nella terapia.
Aprire alle economie etc....sarò strano io ma ho la sensazione che sarebbe di pochissimo aiuto alla città: sia che i soldi esteri siano usati per iniziative che rispettano l'identità storica della città, sia nel caso peggiore e più probabile che non lo facciano, rimarrà un giro di denaro estero su estero, alla google.
La soluzione mi pare più politica che economica. Ma probabilmente sono punti di vista e assunzioni di partenza, diciamo così ideologiche, che mi separano da chi scrive gli articoli.
Certo non QUESTA politica, né quella a venire, che sarebbe una restaurazione del sottobosco fetente di Alemanno....
Sempre a proposito di ideologie, la cosiddetta "lotta per la casa" mi pare molto meno cretina di quello che pensa l'ineffabile autore. Semmai, fosse vero quello che dice, sarebbe la pratica ad essere censurabile. Anche se da chi vuole sempre e comunque che la soluzione arrivi dai mercati, non stupisce che per chi una casa non ce l'ha lui pensi che valga la legge del menga.
Ovviamente non sono affatto d'accordo neppure su questo, ma è un tema marginale dell'articolo odierno.
Cordialità
ma gli assessori prendono l'autobus ? i sindaci (dal 2000 a oggi) girano in strada ? se non fanno la vita dei cittadini oppure se la fanno ma poi appena eletti se la dimenticano, come possono amministrare bene le cose pubbliche ? a Roma i problemi sono tanti, è vero, ma sono tutti problemi elementari. Il debito è una grande scusa : se non sappiamo stendere l'asfalto non è colpa del debito, se non sappiamo tinteggiare le strisce pedonali non è colpa del debito, se i cassonetti e le strade non vengono mail lavate non è colpa del debito ma di chi non lavora bene e di chi non controlla. poi però lo stipendio a fine mese lo prendono ! nelle strutture private questo non accadrebbe
in questa città si fa la lotta contro i pullman che portano turisti (e denaro) ma non contro le bancarelle ammucchiate sui marciapedi in modo da impedire il passaggio dei disabili o le vie di fuga. Si fanno proclami contro "tavolino selvaggio" ... beh il rispetto delle regole deve essere assoluto ma è meglio veder elocali aperti con gente ai tavoli come in tutti i centri europei o lamiere di macchine in doppia fila o cestini dei rifiuti mai svuotati ? ma lo vedete che agli angoli delle strade del centro i ristoratori un paio di volte al giorno buttano l'immondizia per strada perchè li c'è l'accordo che passi il camioncino dell'AMA ? ma che decoro urbano è questo ? che raccolta porta a porta è questa ? credo che a parte questo blog i mezzi di informazione abbiano grandi colpe nell'aver dato priorità a cose farlochhe anzichè a problemi concreti, che si sono infatti aggravti puntualmente e inesorabilmente
secondo me non bisogna più parlare di "comune di roma", ma di distretto della città metropolitana capitale. Roma deve diventare una regione autonoma come tanti altre capitali e poter legiferare. per me anche Milano avrebbe diritto a farlo perchè non ha senso - nell'epoca in cui tutto il mondo dipende dalle città - limitare il potere d'azione dei centri più importanti in termini di peso sociale, economico e culturale. pensare che l'aeroporto sia nel comune di Fiumicino o in quello di Ciampino, che il porto sia nel comune di Civitavecchia o in quello di Fiumicino, insomma che Roma non possa governare in modo sistemico le proprie infrastrutture su cui decine di milioni di passeggeri viaggiano annualmente perchè sono diretti non a Ciampino, Fiumicino o Civitavecchia ma a Roma, è una follia che toglie risorse al sistema urbano. Esiste la città metroplitana ? usiamola e aboliamo tutti i comuni che ne fanno parte
Roma avrebbe una grande risorsa : il mare. ma guardate a chi e come l'anno abbandonata
Roma ha grandissimo punti di forza che infatti le danno ancora un livello economico elevato : beni artististici, culturali, architettonici, sedi di imprese del terziario e amministrative. è una delle maggiori mete turistiche del mondo. in poche parole una miniera d'oro. se la gestissero manager di ogni parte del mondo farebbe la fortuna di chiunque. Ma non sanno che farsene quelli che la "amministrano". hanno messo una Ferrari in mano a chi non ha nemmno il patentino per lo scooter
Roma avrebbe bisogno di amministrazioni con un respisto, una prospettiva, una impostazione di tipo mondiale. Londra non è amministrata con le logiche (rispettabilissime) di un villaggio della Cornovaglia e New York non è trattata come una cittadina del Dakota, ovviamente. La Lega garantisce una visione così globale e moderna ? A me pare invece molto populista e legata a logiche iperprovinciali. Naturalmente i cittadini romani, avendo sperimentato ogni colore politico possibile con risultati tutti pessimi saranno pronti a buttarsi nell'ennesima avventua disperata. Ma vale per l'Italia intera. Non vi siete accorti che ad ogni elezione nazionale gli elettori scelgono sempre quello più lontano da chi governa fino a quel momento ? Perchè fanno tutti fiasco e ci costano pure un sacco di soldi in tasse
La citta' metropolitana in Italia e' solo una boiata, soprattutto a Roma, dove si estende per mezzo Lazio inglobando centinaia di kmq di campagne. E' solo una provincia che ha cambiato nome, non e' mica la Metropole du Grand Paris: e' gia' troppo grande il comune, figuriamoci la citta' metropolitana. E poi il mare fra qualche anno diventera' il mare di Ostia, non piu' di Roma, visto che gli ostiensi vogliono diventare comune autonomo perche' non ne possono piu' di essere inclusi in una buffonata di citta' grande come una regione dove per attoppare una buca occorrono aspettare anni di burocrazia. Separata da Ostia, la gia' bassa densita' abitativa della "megalopoli" romana si abbassera' a livello di steppa sovietica. Comunque Salvini ha detto una cosa giusta: non si faranno piu' regali a Roma, non e' giusto nei confronti degli altri comuni italiani. Preparatevi a rincorrere i topi, e poi a farveli anche arrosto.
Tra la fine degli anni 80 e i primi anni 90 Milano ha conosciuto un fortissimo declino. Eppure ha saputo riprendersi con una creatività tutta italiana, non a caso i settori che tirano non sono più l'industria tradizionale. Ma a Milano la Lega non sfonda, ha avuto solo un sindaco e non ce l'ha più dal 1997. Da allora non c'è più stato un sindaco leghista a Milano
domandine agli aspiranti governanti leghisti di roma :
1) cosa volete fare dell'area degli ex mercati generali ?
2) cosa volete fare dell'area dell'ex fiera ?
3) cosa volete fare per le linee A, B, B1,C e soprattutto D della metropolitana ?
4) Roma deve avere 3 o 4 termovalorizzatori ?
5) cosa volete fare con la rete autorbus e la società che li gestisce ?
6) cosa volete fare con pedonalizzazioni, sosta in doppia fila e parcheggi ?
7) cosa volete fare con l'attuale situazione delle bancarelle degli ambulanti ?
io non ho pregiudizi (ne abbiamo viste di tutti i colori) ma servono risposte brevi e precise
8) posso farlo anch'io di rubare e poi restituire in comode rate per 60 anni?
al contrario io penso che le città metropolitane siano troppo piccole e che bisogna dimezzare le regioni, l'area urbana di Roma, come quelle di Milano e Napoli, va ben al di là della sola privincia. l'area urbana di Milano, ad esempio, ingloba buona parte delle aree di Monza e Lodi - che sono province diverse
piccolo particolare : perchè possiamo eleggere il sindaco del comune e non possiamo eleggere il sindaco della città metropolitana che pure ha poteri su servizi di cui come cittadini usufruiamo e per cui paghiamo le tasse ? la legge non prevede l'elezione popolare, non mi pare una cosa democratica
Per anonimo 6.38 p.m.
Innanzitutto cominciamo col dire che tra Milano, Napoli e Roma, quella romana e' l'area urbana piu' piccola, anche se i confini amministrativi direbbero il contrario.
A Milano Monza e Brianza non e' nient'altro che un quadrante satellite, anche se tecnicamente e' una provincia; la parte meridionale della provincia di Varese sono sobborghi di Milano, 4,5 milioni di abitanti ci sono tutti.
A Napoli la citta' metropolitana ha la densita' abitativa piu' alta in Italia, così come il comune; parte delle province di Caserta e Salerno non sono nient'altro che sobborghi, e anche quì si sfiorano i 4 milioni.
Roma che area urbana ha ? L'agro Romano che tecnicamente fa parte del comune ha una densita' abitativa bassissima, si estende per circa 1000 kmq e conta nemmeno 800 mila abitanti; per non parlare poi di oltre i confini comunali, perche' quì come ha detto qualcuno sopra, si scende a livelli di steppa sovietica.
Quali? Sentiamo...
Non si può sostituire Atac ed Ama con niente altro. Gli si possono solo affiancare altre società. Le società che possono affiancarle sono poi pochissime. La parola concorrenza a Roma non è applicabile.
Spiace per chi crede il contrario o cerca altrove modelli da replicare a Roma
Vero, Vallo però a dire a chi criticava il Sindaco Marino per essere andato a San Francisco, a vedere "come fanno" ad avere una raccolta differenziata al 95%, la più alta del mondo. Così si fa, copiando chi lo fa nel modo migliore fino ad essere i migliori.
Giustissimo
Salvini ha SEMPRE detto "niente soldi a Roma.
È dal '94 che abbiamo governi milanocentrici e se ne vedono i risultati.
Non serve a nulla negarlo.
Già, ma ci sono stati governi che non hanno detto NO ad una pioggia di finanziamenti.
80 anni, amico mio, 80 anni!
Roma non fu fatta in un giorno e nemmeno i danni fatti negli ultimi 30 anni sono risolvibili in una legislatura. Quello che si può e si deve fare e CAMBIARE LE REGOLE. Proprio come tentò di fare il Sindaco Ignazio Marino, per esempio con il regolamento scavi. Penoso promettere "asfalteremo tutta Roma" come ha fatto Raggi per poi non fare nulla. Sacrosanto invece, nonché giustissimo, dire "da oggi si fa così!". E da allora chi fa un lavoro DEVE riasfaltare completamente l'intero tratto di strada. No, non ci vuole uno scienziato, solo buon senso per invertire la tendenza.
AMA e ATAC sono carrozzoni. Il problema che qualsiasi ente, se ci metti dentro i lavoratori ed i dirigenti romani, diventa un carrozzone. Bisognerebbe chiamare lavoratori e dirigenti tedeschi
La raggi, salvini, c'è poco da astrarre le responsabilità. In tempo di crisi è emerso il romano degli anni '00. Un romano consapevole, consapevole del fatto che in famiglia tutti hanno un fancazzista all'ama o all'atac o imboscato in qualche pidocchioso baraccone ministeriale, o magari un vigile che si fa csppuccio e brioche gratis se non fa le multe davanti al bar. Tutti vogliono parcheggiare in doppia fila e buttare la cicca per terra. Nessuno, se trova i bidoni pieni, va all'isola ecologica, ma li butta sopra il mucchio, e non vuole la multa con la fototrappola. La crisi ha accentuato le paure: se ho l'appartamento affittato al nero a due studenti, non le voglio le olimpiadi che mi lasceranno uno studentato da 2500 posti. Se lavoro per caltagirone non li voglio gli uffici della roma. Non contano niente le elezioni, ormai a roma la maggioranza dei votanti è consapevole di avere dei privilgi cialtroneschi e riconosce chi non li intaccherà. A roma o viene messo un commissario che decida di operare non col bisturi, ma con motosega e granate, o non cambierà niente perché ormai i romani che hanno interesse personale nel tenere la città nella merda sono più del 50% di quelli che vanno a votare.
Ai romani dovrebbero toglierlo il diritto di voto, non ampliarlo!
Salvini, Roma sarà la tua Campagna di Russia, anzi forse preferisci chiamarla il tuo Fronte Orientale
nessun romano (se intendete quelli che abitano o lavorano a Roma forse 2/3 sono "non romani") ha interesse a che la città non funzioni. si sono prese cattive abitudini ? si cambia. però distinguiamo bene i casi : se qualcuno è pagato per organizzare e far funzionare i servizi e non lo fa, questa non è una cattiva abitudine, ma significa "rubare lo stipendio". per questo quando l'amministrazione non funziona si vota e la si manda a casa : è successo al pd, alla destra di Alemanno e ora toccherà alla giunta attuale, che sarà mandata all'opposizione alla prima occasione in cui si voterà
credo che le grandi città vadano sganciate dalle regioni di cui finora fanno parte.
E' evidente che certi servizi (es. reti di trasporto ma anche gestione rifiuti o distretti produttivi/aree industriali) possono essere gestiti a livello di flussi solo su scala vasta e allora forse, più che di "città metropolitana" si deve parlare di "area metropolitana" : uno è un concetto amministrativo astratto, l'altro una rete connessa di strade, servizi, edifici pressochè continua. Quindi Fiumicino, Ostia, i Castelli Romani, Tivoli, Pomezia, Ciampino, Monterotondo, Formello etc... sono tutti comuni sicuramente facenti dell'area urbana di Roma senza soluzione di continuità e quindi non ha senso che abbiano amministrazioni a parte, altrimenti diventa impossibile coordinare i servizi, visto che comunque tutto gravita su Roma come centro economico e lavorativo
se osserviamo i dati vediamo che un certo populismo va forte in provincia non in città : ad esempio Brexit vince nella campagna inglese ma perde a Londra, Trump ha ottenuto più voti quasi ovunque ma non a Los Angeles, New York e Washington e anche la Lega vince in Lombardia ma non a Milano. Mi pare chiaro che il modo di vivere delle città, caotico ma moderno, non si sposi con idee di chiusura. Le città sono fatte per essere aperte. E Roma è una città moderna o si ritroverà provinciale ?
Se i cittadini volessero davvero cambiare, potrebbero semplicemente votare per candidati e forze politiche davvero nuovi, con proposte radicalmente differenti da quanto sinora sperimentato. Alle amministrative del 2016, per esempio, si era candidato un giovane certamente estraneo e ferocemente contrario a tutte le lobby che devastano la città e che, sicuramente, avrebbe dato una svolta all'andazzo che imperversa da decenni; mi riferisco ad Alessandro Mustillo del Partito Comunista. Purtroppo, i radical-chic di destra e di sinistra vedono come il fumo negli occhi la possibilità di un cambiamento vero, nell'interesse della maggior parte della popolazione, quindi preferiscono alternative fasulle come i 5 Stelle, neofascisti alla Salvini o, addirittura, il perpetuarsi del neoliberismo piddino. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
non scenderei nel merito dei singoli programmi politici perchè pure il comunismo non mi suona nuovissimo... in ogni caso a Roma i principali servizi non sono all'altezza di una grande capitale moderna ma le tasse si. questo non può continuare oltre
mi pare che la lega non sia contraria alle tasse locali che si sono moltiplicate negli ultimi anni e tantomeno al perpetuarsi di queste regioni, della cui utilità pratica personalmente dubito, vista anche la confusione di competenze tra stato, regioni e comuni che paralizza ogni seria iniziativa e conseguentemente ogni attribuzione di responsabilità. ciò detto condivido quasi ogni parola dell'articolo, soprattutto dove evidenzia che Roma non attrae come invece dovrebbe e potrebbe investitori internazionali
Molto condivisibile il fatto che tutti i topolini della barca di centrodestra stiano salendo sul barcone della Lega......
Già mi immagino i "little thirteen" diventare leghisti! Nei loro chioschi, anzichè caldarroste, smerceranno poenta e osej e la grappa Julia al posto delle boccette di acqua minerale. I mutandari venderanno solo boxer verdi con stampato Alberto da Giussano sul davanti (perchè mettere la sua faccia sul culo è mancanza di rispetto); i cartellonari continueranno ad installare paline abusive, ma con scritto "prima gli abusivi italiani"; i vigili.....no, loro continueranno a cazzeggiare in romanaro perchè so' coerenti, però hanno già regalato una loro divisa al buon Matteo che potrà arricchire la sua collezione; le buche.....beh, quelle già sono grosse come la Val Padana e profonde come il Lago di Garda, per cui non servono grossi sforzi per intonarle all'Onda Verde; I rifiuti scompariranno sotto una coltre di nebbia portata apposta dalla bassa padana; il Tevere verrà ribattezzato Piavere; Solo Papa Frenzis ha storto il naso quando Mattew ha detto che Sant'Ambreus, essendo italiano, l'è meglio de Pietro il quale era galileo, quindi pure extra-comunitario, oltre che arrivato col barcone.....
Chi vivrà, vedrà. Io intanto imparo a fare la cassoela, che non si sa mai.........
@Anonimo aprile 17, 2019 5:39 PM
"I mutandari venderanno solo boxer verdi con stampato Alberto da Giussano sul davanti (perché mettere la sua faccia sul culo è mancanza di rispetto);"
Eh già, perché invece la faccia sul davanti sarebbe proprio un complimento! ;-)
TUTTO BENE, MA L'ALTERNATIVA ALLA LEGA OGGI A ROMA QUALE SAREBBE ? PARLO DI UNA ALTERNATIVA REALISTICA E COMPETITIVA
si parla dei voti delle corporazioni, cricche, lobbies etc. vero, ma facciamo un ragionamento : se esistesse un interesse poniamo dei farmacisti, sarebbe logico che questi lo difendessero. ma un farmacista, una volta uscito dalla farmacia, è anche un cittadino come gli altri, con le esigenze di tutti gli altri. se vincono sempre le logiche corporative o dei piccoli settori alla fine ne perde la qualità della vita di tutti, compresa quella di chi ritiene di aver conservato un privilegio su un fonte, perdendone dieci su tutti gli altri fronti. l'eccesso di furbizia porta alla stupidità. mi attenderei che tutti rinunciassero ad una briciola dei propri ipotetici diritti acquisiti per consentire alla comunità di essere più libera e vivere meglio perchè poi in quella comunità ci viviamo tutti
in effetti quale è la proposta della lega per rendere pulite le strade di roma ? mi sarò distratto ma mi sfugge. qualcuno lo sa ?
se guardiamo alle ultime inchieste (sanità in Umbria ieri, eolico in Sicilia stamattina) c'è da mettersi le mani nel capelli su tutti i fronti
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Penso che un buon manager del personale farebbe molto, perchè temo che se ci concentriamo solo sui politici ci sfuggono le disfunzioni organizzative. Per organizzare occorre però sapere delle cose... quanti sono i dipendenti del comune di roma ? sono troppi o pochi in rapporto ad altre grandi città europee ? quante ore lavorano e quanto sono retribuiti e, soprattutto, sono ben organizzati ? in altre parole : quelli che sono assunti come autisti o netturbini sono effettivamente tutti all'opera o sono negli uffici vari ? Credo che ci siano margini di miglioramento e anche valorizzazione del personale
quali grandi città sono governate da sindaci leghisti ?
Se tutti i partiti sono consorterie, e non può cambiare nulla, non capisco per quale ragione alla fine la diagnosi di questo blog sia riaffidarsi al Pd. Oddio, in realtà un po' lo capisco :). Come scritto da altri, il problema di Roma è che oltre metà del suo elettorato vive di clientelismo. Prendiamone pure atto, e a quel punto non ha più senso neanche questo blog. La politica romana è espressione del demos.
Ci manca solo che votiate quella ameba di salvini, così potete chiudere baracca e burattini!!!
stanno già litigando quelli al governo e minacciano di far cadere tutto dopo le elezioni europee ma anche le maggioranze alternative sono accozzaglie di gruppi litigiosi. prendiamo atto che di Roma e direi pure dell'Italia a questi partiti non importa granchè. E' come se una squadra di calcio avesse allenatori e giocatori completamente disinteressati ad ottenere buoni risultati. che fanno i tifosi, cioè i cittadini ?
Monza e Brianza e' una metropoli: 405 kmq, 872.000 ab.
Ormai chiunque la spara più grossa a livello di propaganda populistica, vince.
Inutile presentare idee o piani concreti, non servono perché nessuno elettore li leggerebbe o li ascolterebbe.
Vittoria facile ed un paio d'anni almeno di: "magnamo pure noi".
La giunta attuale ha vinto così, e se si va avanti così per tutti questi anni significa che al cittadino gli va bene.
Fuori la Raggi avanti il prossimo, poi il successivo e così via fino a che o non cresce l'elettore/cittadino o non finisce la roba da mangiare (più probabile quest'ultima mi sa).
Invece con la Lega cambierà Roma, eccome se la cambierà, perchè la finiranno di spolpare....e ce n'è ancora di trippa, caspita!!!! Roma è una vacca grassa, molto grassa e zozza.
Dai su essi bono, Riccardo Magi. Ma che davero?
ridateci marino, qui ci vogliono gommoni per tutti per uscire di casa.
no Marino no grazie... guardiamo al futuro non al passato
Voglio SALVINI SINDACOOOOOOOOOOOOOO
Ma mettete chi volete come sindaco, da Salvini/Raggi alla tigre della Malesia. Come se a qualche elettore interessasse davvero cambiare qualcosa a Roma (vedasi referendum atac).
Per il romano a Roma non deve cambiare niente, niente può essere migliorato e va bene così, è il resto del mondo che sbaglia. E se proprio c'è l'evidenza di un problema c'è sempre il caro vecchio "ma sticazzi".
Mettetevi l’anima in pace, piDocchi 😊
Roma è MERAVIGLIOSA senza mafiosi pidioti di “destra e sinistra”.
Roma resterà 5 Stelle ⭐️
Poveretti voi, chi vi vota e chi vi subisce, un bambino di 8 anni ha più sale in zucca dei vs elettori
Ma nessuno di voi è mai stato a fare un giro al Nord, nelle regioni leghiste? Io ci vado spesso per lavoro (sono Tosco/Romano, vivo a Siena), e si vede benissimo come i Maroni, i Fontana, gli Zaia, i Fedriga hanno amministrato e stanno amministrando le loro terre: un altro mondo rispetto alle nostre parti, ospedali efficienti, trasporti efficienti, smaltimento dei rifiuti efficienti, e così via.
E poi, chi ha fatto fare a Milano il salto di qualità? Certamente le amministrazioni Albertini e Moratti, certamente non quei due cadaveri di Pisapia e Sala, capaci solo di riempirla di feccia piovuta da ogni parte del mondo.
In conclusione, io la Lega a Roma, sarei davvero curioso di vederla all'opera! Sarà mai la volta buona che cambi davvero qualcosa?
Auguri a tutti, specialmente agli amici Romani.
Senza campanilismo si vede che non sei di Milano non ne hai azzeccata una, solo con la moratti le strade e i trasporti erano come lì avete voi adesso
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Sono Peter di Milano... Alcuni dicono che l'incantesimo d'amore non funziona, ma ho visto che l'incantesimo d'amore funziona tutto a causa del dottor ADELEKE il miglior lanciatore che ha lanciato un incantesimo per me e ha riportato mio marito a me e ora stiamo vivendo come una famiglia tutto grazie al dottor ADELEKE. È possibile contattarlo su WhatsApp: +27740386124 o inviarlo via e-mail: ( aoba5019@gmail.com )
"Salvini si prenderà Roma, ma per Roma non cambierà nulla. Nulla!" is a powerful and thought-provoking Italian statement, suggesting that despite political changes, fundamental aspects remain unchanged. This review evokes contemplation on the enduring nature of societal structures and the limited impact of political maneuvers on deeper issues. It challenges readers to consider the complexities of governance and societal transformation beyond superficial changes. abogado para reclamo flsa
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