Oggi l'Assemblea Capitolina ha approvato con tutti voti positivi salvo 4 imbarazzanti consiglieri di destra e leghisti una mozione (che vale quel che vale una mozione, dunque potenzialmente molto molto poco) sullo sgombero di Casa Pound.
Speriamo che ora ci si muova per davvero: sciò!
In questi giorni si sta ad esempio sgomberando il palazzo vergognosamente occupato a Via Carlo Felice, bene. Ma lo sgombero non deve restare l'unico. Deve partire una serie di sgomberi per riportare la legalità in città in maniera integerrima. Lo schifo inquietante delle occupazioni a Roma è prosperato negli ultimi anni con la scusa e dietro l'invenzione costruita della "emergenza abitativa". Ma si tratta di un plateale raggiro.
Se hai le possibilità economiche di vivere a Roma, sei benvenuto a Roma. Se hai modo di accedere alle case popolari, sei benvenuto nelle case popolari. Se hai dei parenti e non riesci a pagarti l'affitto, vivi dai parenti come fanno migliaia di persone che rifiutano di rivolgersi all'illegalità e al mercato nero degli appartamento.
Se invece non riesci a vivere in centro, vai a vivere in estrema periferia o addirittura nell'hinterland come TANTISSIMA GENTE ONESTA che vive a Gaeta, a Pomezia, a Carsoli, a Cerveteri, a Viterbo (o altri luoghi dove gli affitti sono irrisori) e ogni giorno pendola in città prendendo il treno al mattino presto e tornando la sera verso l'ora di cena dopo il lavoro. Una cosa che a detta di queste finte associazioni benefiche che operano in nome del diritto alla casa appare come una violazione dei diritti umani, una violazione che però è la normalità per svariate centinaia di migliaia di persone che ogni mattina si mettono sul treno a Latina, a Caserta, a Terni e vengono a lavorare a Roma. Potrebbero anche loro prendere con la forza un appartamento a Via Carlo Felice, a Piazzale delle Province, a Via Santa Croce in Gerusalemme o a Piazza Vittorio senza pagare nulla e vivendo alle spalle della società, ma non lo fanno.
A questa gente che si sacrifica ogni giorno stando nella legalità dobbiamo il ripristino della civiltà negli immobili occupati illegalmente nella capitale. Questa gente non solo lavora e fatica il doppio per mantenere anche i paraculi che occupano, ma è costretta anche a pagare direttamente di tasca propria questa situazione incresciosa. I proprietari degli immobili occupati, infatti, stanno maturando il diritto di chiedere allo stato dei cospicui risarcimenti: tu non hai sgomberato? Tu non mi hai tutelato con le forze dell'ordine che io da taxpayer pago profumatamente? Tu, stato, te ne sei inpippato di ripristinare la legalità sperando di poter risolvere problemi di ordine pubblico servendoti del mio immobile? Bene, ora mi paghi. Ma i soldi dello stato sono soldi di tutti noi. I soldi che lo stato dovrà restituire ai proprietari sono soldi tolti ai servizi, agli asili nido, agli ospedali, all'assistenza degli anziani e ai trasporti pubblici proprio di quei cittadini onesti che si spaccano la schiena ogni giorno per comportarsi in maniera retta. Questo è semplicemente inaccettabile. Questo significa mettere gli uni contro gli altri i cittadini onesti che si impegnano a comportarsi seriamente con i cittadini furbi che si impegnano a trovare le falle del sistema per profittarsene. E' una guerra civile nella quale lo stato si mette dalla parte dei cattivi facendo finta di considerare i cattivi dei bisognosi: ebbene non è così, non è quasi mai così.
Al netto di alcuni casi di disagio circoscritti e agevolmente gestibili grazie a Ater e servizi sociali, NON ESISTE EMERGENZA ABITATIVA A ROMA. Si tratta appunto di un disagio indotto, di una narrazione pura e semplice, di una invenzione dei gruppi di potere che utilizzano questa scusa per gestire consenso e sacche di ricatto sulle quale da anni indaga la magistratura. E' un racket che sfrutta persone in difficoltà che in altre città, in luogo di essere sfruttate, si sarebbero organizzate diversamente. Appunto andando a vivere un po' fuori e smettendo di essere ostaggi (ostaggi!) di gruppi criminali indifferentemente di destra e di sinistra.
Purtroppo Roma è un mero paesone da 3 milioni scarsi di abitanti, non ha un mercato immobiliare fuori controllo come le grandi capitali della finanza (Londra) o le città che generano Pil considerevoli (Parigi) e non è manco lontanamente appetibile a compratori, investitori internazionali e speculatori immobiliari come Milano. Ne consegue che il mercato degli affitti è del tutto gestibile per chi lavora, per i tanti invece che guadagnano poco è sufficiente spostarsi fuori dai quartieri più centrali per poter affrontare i costi, ed è quello che tutti fanno anche se sarebbe più comodo abitare a pochi metri dalla stazione Termini come i dritti di Casa Pound o di fronte agli scintillanti parchi del Laterano come i paraguru di Action. Se poi prendete un compasso e fate la circonferenza dei luoghi raggiungibili con un'ora o un'ora e mezza di treno (NON TRE ORE!) scoprirete località dove il costo degli affitti è semplicemente irrisorio. Irrisorio. In virtù di questo parlare di emergenza abitativa serve solo a strumentalizzare il disagio e insultare chi di fronte alle difficoltà si industria invece di lamentarsi.
Non esiste una emergenza casa ma esiste eccome una enorme emergenza legalità che tiene alla larga investimenti e investitori. Gli stessi investimenti che potrebbero dare risposte immediate e risolutive a chi oggi non si può permettere una abitazione dignitosa. Se solo la metà degli edifici occupati fossero rimessi sul mercato con seri progetti di riqualificazione urbana e rigenerazione, i posti di lavoro che si genererebbero (e gli oneri che il Comune potrebbe incamerare, poi direzionandoli all'assistenza dei più bisognosi) doppierebbero il numero di cittadini in eventuale difficoltà abitativa. Rendiamoci conto che follia surreale che è stata creata dalla pessima politica per giustificare l'esistenza di quelle che sono in tutta chiarezza mafiette romane da scalzare e stroncare quanto prima. Aiutateci. Non solo con le mozioni...
Speriamo che ora ci si muova per davvero: sciò!
In questi giorni si sta ad esempio sgomberando il palazzo vergognosamente occupato a Via Carlo Felice, bene. Ma lo sgombero non deve restare l'unico. Deve partire una serie di sgomberi per riportare la legalità in città in maniera integerrima. Lo schifo inquietante delle occupazioni a Roma è prosperato negli ultimi anni con la scusa e dietro l'invenzione costruita della "emergenza abitativa". Ma si tratta di un plateale raggiro.
Se hai le possibilità economiche di vivere a Roma, sei benvenuto a Roma. Se hai modo di accedere alle case popolari, sei benvenuto nelle case popolari. Se hai dei parenti e non riesci a pagarti l'affitto, vivi dai parenti come fanno migliaia di persone che rifiutano di rivolgersi all'illegalità e al mercato nero degli appartamento.
Se invece non riesci a vivere in centro, vai a vivere in estrema periferia o addirittura nell'hinterland come TANTISSIMA GENTE ONESTA che vive a Gaeta, a Pomezia, a Carsoli, a Cerveteri, a Viterbo (o altri luoghi dove gli affitti sono irrisori) e ogni giorno pendola in città prendendo il treno al mattino presto e tornando la sera verso l'ora di cena dopo il lavoro. Una cosa che a detta di queste finte associazioni benefiche che operano in nome del diritto alla casa appare come una violazione dei diritti umani, una violazione che però è la normalità per svariate centinaia di migliaia di persone che ogni mattina si mettono sul treno a Latina, a Caserta, a Terni e vengono a lavorare a Roma. Potrebbero anche loro prendere con la forza un appartamento a Via Carlo Felice, a Piazzale delle Province, a Via Santa Croce in Gerusalemme o a Piazza Vittorio senza pagare nulla e vivendo alle spalle della società, ma non lo fanno.
A questa gente che si sacrifica ogni giorno stando nella legalità dobbiamo il ripristino della civiltà negli immobili occupati illegalmente nella capitale. Questa gente non solo lavora e fatica il doppio per mantenere anche i paraculi che occupano, ma è costretta anche a pagare direttamente di tasca propria questa situazione incresciosa. I proprietari degli immobili occupati, infatti, stanno maturando il diritto di chiedere allo stato dei cospicui risarcimenti: tu non hai sgomberato? Tu non mi hai tutelato con le forze dell'ordine che io da taxpayer pago profumatamente? Tu, stato, te ne sei inpippato di ripristinare la legalità sperando di poter risolvere problemi di ordine pubblico servendoti del mio immobile? Bene, ora mi paghi. Ma i soldi dello stato sono soldi di tutti noi. I soldi che lo stato dovrà restituire ai proprietari sono soldi tolti ai servizi, agli asili nido, agli ospedali, all'assistenza degli anziani e ai trasporti pubblici proprio di quei cittadini onesti che si spaccano la schiena ogni giorno per comportarsi in maniera retta. Questo è semplicemente inaccettabile. Questo significa mettere gli uni contro gli altri i cittadini onesti che si impegnano a comportarsi seriamente con i cittadini furbi che si impegnano a trovare le falle del sistema per profittarsene. E' una guerra civile nella quale lo stato si mette dalla parte dei cattivi facendo finta di considerare i cattivi dei bisognosi: ebbene non è così, non è quasi mai così.
Al netto di alcuni casi di disagio circoscritti e agevolmente gestibili grazie a Ater e servizi sociali, NON ESISTE EMERGENZA ABITATIVA A ROMA. Si tratta appunto di un disagio indotto, di una narrazione pura e semplice, di una invenzione dei gruppi di potere che utilizzano questa scusa per gestire consenso e sacche di ricatto sulle quale da anni indaga la magistratura. E' un racket che sfrutta persone in difficoltà che in altre città, in luogo di essere sfruttate, si sarebbero organizzate diversamente. Appunto andando a vivere un po' fuori e smettendo di essere ostaggi (ostaggi!) di gruppi criminali indifferentemente di destra e di sinistra.
Purtroppo Roma è un mero paesone da 3 milioni scarsi di abitanti, non ha un mercato immobiliare fuori controllo come le grandi capitali della finanza (Londra) o le città che generano Pil considerevoli (Parigi) e non è manco lontanamente appetibile a compratori, investitori internazionali e speculatori immobiliari come Milano. Ne consegue che il mercato degli affitti è del tutto gestibile per chi lavora, per i tanti invece che guadagnano poco è sufficiente spostarsi fuori dai quartieri più centrali per poter affrontare i costi, ed è quello che tutti fanno anche se sarebbe più comodo abitare a pochi metri dalla stazione Termini come i dritti di Casa Pound o di fronte agli scintillanti parchi del Laterano come i paraguru di Action. Se poi prendete un compasso e fate la circonferenza dei luoghi raggiungibili con un'ora o un'ora e mezza di treno (NON TRE ORE!) scoprirete località dove il costo degli affitti è semplicemente irrisorio. Irrisorio. In virtù di questo parlare di emergenza abitativa serve solo a strumentalizzare il disagio e insultare chi di fronte alle difficoltà si industria invece di lamentarsi.
Non esiste una emergenza casa ma esiste eccome una enorme emergenza legalità che tiene alla larga investimenti e investitori. Gli stessi investimenti che potrebbero dare risposte immediate e risolutive a chi oggi non si può permettere una abitazione dignitosa. Se solo la metà degli edifici occupati fossero rimessi sul mercato con seri progetti di riqualificazione urbana e rigenerazione, i posti di lavoro che si genererebbero (e gli oneri che il Comune potrebbe incamerare, poi direzionandoli all'assistenza dei più bisognosi) doppierebbero il numero di cittadini in eventuale difficoltà abitativa. Rendiamoci conto che follia surreale che è stata creata dalla pessima politica per giustificare l'esistenza di quelle che sono in tutta chiarezza mafiette romane da scalzare e stroncare quanto prima. Aiutateci. Non solo con le mozioni...
24 commenti | dì la tua:
Concordo che non esiste nessuna emergenza abitativa, ma il diritto alla casa è un diritto che va tutelato NELLA PROPRIA CITTA' (non nella propria regione!): ogni comune lo deve garantire per i residenti del proprio territorio.
@anonimo del 29gen 6pm: lo deve garantire? in base a quali risorse? In base a quali regole? Chi decide qual'è la TUA città? Se c'è disponibilità di case popolari bene, altrimenti mettiti in fila come altre migliaia di persone. PUNTO
at
Pensate ai zingari prima.
Non fate i soliti communisti.
Ci sono molti soldi buttati ad esempio per i partigiani ma a cosa servono le associazioni dei partigiani ormai rimane solo qualche vecchietto rimbambito di quelle persone.
Casapound ha tutto il diritto di restare dove sta se prima non sgomberate tutti gli stranieri dalle loro case abusive,spesso sottratte con la forza a poveri cittadini che gli spetta la popolare.
Pensa ai casamonica che si sono messi in lista per la casa popolare e lascia perdere articoli contro chi fa del bene agli italiani.
Ricordiamo che siamo un paese Europeo ma si chiama ITALIA
Non è "chi fa del bene agli italiani", sono semplicemente ladri. E il paese è in difficoltà perché è pieno di delinquenti, di ladri come quelli di casapound, di mafiosi come gli italiani casamonica o spada, esattamente quanto di ladri rumeni o polacchi o di mafiosi nigeriani. Non c'è una precedenza per nessuno. Se proprio vi piace il salviniano "prima gli italiani" allora si sbattano in galera prima i criminali italiani, come quelli che rubano palazzi e c'attaccano la scritta sopra.
Sono certo che la destra romana vorrà dare buon esempio di onestà e di rispetto per le leggi, abbandonando l'immobile abusivamente occupato. A Via delle Terme di Traiano non hanno battuto ciglio e hanno lasciato il rudere che occupavano da anni. Vero ?
ma taci.
Casapound ha tutto il diritto di restare dove sta se prima non sgomberate tutti gli stranieri dalle loro case abusive.
Mi spiace ma sta partendo la derattizzazione, dovranno tornare nei tombini
Gianni vai a cagher... da Milano. Idiota!
E' vero che le situazioni di illegalità vadano debellate. E' altrettanto vero però che una metropoli occidentale, al passo con le migliori politiche pubbliche urbane contemoporanee, potenzialmente ricca di risorse come Roma, debba essere in grado di mettere in piedi delle politiche abitative adeguate, dando la possibilità a chi vuole abitarci di poterci abitare, anche nelle zone centrali o più ricche. Regolazione degli affitti: assente. Programmi di costruzione di case popolari: assenti. Freno al fenomeno predatorio dell'airbinbismo: assente. Politica incentivante all'inclusione di quote di edilizia pubblica o housing sociale nelle trasformazioni urbane promosse da privati: assente. Se la Roma auspicata da RFS è quella di una città che esclude, non è una Roma nella quale mi piacerebbe vivere, perchè sarebbe una Roma che sostituisce il male (le occupazioni) con il peggio (la ghettizzazione delle povertà).
È dal 1943 che l’Italia s’è messa dalla parte dei banditi, non vedo dove sta la novità
In questi giorni si sta ad esempio sgomberando il palazzo vergognosamente occupato a Via Carlo Felice, bene. Ma lo sgombero non deve restare l'unico. Deve partire una serie di sgomberi per riportare la legalità in città in maniera integerrima. Lo schifo inquietante delle occupazioni a Roma è prosperato negli ultimi anni con la scusa e dietro l'invenzione costruita della "emergenza abitativa". Ma si tratta di un plateale raggiro.
Ma ziocane per gente come voi deve sempre piovere manna dal cielo? Cioè, adesso tu stai dicendo che non solo lo Stato deve garantirti una casa, ma che deve garantirtela dove fa comodo a te.
Ma diocane.
Concordo che non esiste nessuna emergenza abitativa, ma il diritto alla casa è un diritto che va tutelato NELLA PROPRIA CITTA' (non nella propria regione!): ogni comune lo deve garantire per i residenti del proprio territorio.
Your article is very useful, the content is great, I have read a lot of articles, but for your article, it left me a deep impression, thank you for sharing.
I've ordered from Rankmywriter service a couple of times already. They are my first and number one choice for online paper writing. You can easily find anything you need in terms of school/college assignments and there will always be a set of options to reduce the price or speed up the writing process.
Sono Peter di Milano... Alcuni dicono che l'incantesimo d'amore non funziona, ma ho visto che l'incantesimo d'amore funziona tutto a causa del dottor ADELEKE il miglior lanciatore che ha lanciato un incantesimo per me e ha riportato mio marito a me e ora stiamo vivendo come una famiglia tutto grazie al dottor ADELEKE. È possibile contattarlo su WhatsApp: +27740386124 o inviarlo via e-mail: ( aoba5019@gmail.com )
What is Slope?
Slope is a game that's played on a two-dimensional platform. You control a character who slides down a slope, trying to stay alive as long as possible. The goal is to make it to the bottom of the slope before time runs out. There are different levels of Slope, each with its own challenges and bonuses. The first level is easy, and you can play it as often as you like. After that, the difficulty increases in each level, until you reach the final level, which is incredibly hard. The gameplay of Slope is very simple; all you need to do is slide your character down the slope and hope he makes it to the bottom alive. However, the game has a lot of strategy potential. For example, you can use your environment to help or hinder your character's progress. You can also use your character's speed and agility to try and stay alive for as long as possible.
You have touched some pleasant factors here.
Any way keep up wrinting. Feel free to visit my website;
It’s perfect time to make a few plans for the future and it is time to be happy.
I’ve read this post and if I may I want to suggest you some attention-grabbing things or suggestions.
È importante che tali questioni vengano discusse tenendo conto di tutti gli aspetti, compresi quelli economici, sociali e giuridici. Le vostre argomentazioni contro le occupazioni e le azioni illegali sono evidenti, ma vale anche la pena online games considerare le opinioni e le esigenze di coloro che si trovano in situazioni difficili.
Posta un commento