Il processo Marra procede con velocità e come tutti sappiamo il 10 novembre ci sarà la sentenza. Secondo i diktat per Movimento 5 Stelle, in caso di condanna il sindaco dovrebbe dimettersi all'istante e Virginia Raggi in alcune dichiarazioni pubbliche sembra aver confermato questa impostazione che è stata ribadita anche da altri autorevoli componenti del suo partito come Roberta Lombardi: se la sindaca verrà condannata se ne deve andare.
In primo luogo speriamo che la sindaca venga assolta. Non perché ci stia particolarmente simpatica Virginia Raggi - che è stato un sindaco nefasto (forse il peggiore in assoluto) le conseguenze delle cui scelte pagheremo per quarant'anni - ma perché sarebbe opportuno che Raggi caschi per i suoi demeriti politico-amministrativi e per le sue scelte forsennate, non per le sue risibili vicende giudiziarie. A dispetto delle nostre speranze, tuttavia, le possibilità di una condanna sono elevatissime. In questo caso ci auguriamo che si possa fare qualcosa in alternativo di una immediata dimissione. Speriamo che la sindaca resista, che i consiglieri si coalizzino per rimanere e sostenerla ancora nonostante la violazione delle ridicole norme del ridicolo partito casaleggino. Assurdo e ridicolo infatti che un cittadino, eletto da centinaia di migliaia di persone, debba perdere i propri diritti politici per una condanna in primo grado quando i gradi di giudizio in Italia sono tre.
Ma vediamo i motivi per cui non ci farebbero esultare le dimissioni di Virginia Raggi a metà novembre. Procediamo per punti per venire in contro alle capacità medie di concentrazione dei nostri concittadini...
1. ENTITÀ DEL REATO
Il reato di cui è accusata Virginia Raggi è grave, ma non gravissimo. Ha detto una bugia rendendo delle dichiarazioni in aula giudiziaria. Una bugia, punto. È dunque accusata per falso. Ci piacerebbe che si parlasse delle mille dannosissime bugie che Virginia Raggi e i suoi hanno detto in questi anni per portare avanti delle scelte populiste e dannosissime, non della piccola menzognetta che ha detto per proteggere Marra. Il reato è robetta, è nulla rispetto agli autentici crimini politici che questa giunta ha perpetrato e continua purtroppo a perpetrare. Cadere per un reatuccio rischia di far scomparire i ragionamenti su tutto il resto e farà passare alla storia una giunta caduta per mano giudiziaria e non per demeriti politici che sono immensi. Alimentando peraltro il vittimismo grillino.
2. ASSENZA DI ALTERNATIVE
Una caduta della giunta è poi fuori luogo in questo momento perché non esistono alternative credibili (Carlo Calenda, dove caxxo sei?). In questi anni l'opposizione non ha fatto nulla, la destra non ha apparecchiato piattaforme programmatiche, la Lega pensa solo al consenso da quattro soldi e non al progetto e la classe dirigente è totalmente inesistente. La società civile non ha fatto nulla di nulla e l'unica cosa che è uscita fuori è la manifestazione raffazzonata del prossimo 27 ottobre all'insegna di un populismo quasi peggiore di quello pentecatto. Qui ne abbiamo parlato.
3. VANTAGGIO PER SALVINI E MELONI
Non ci vuole un analista politico del New York Times per capire che una caduta della giunta in questo preciso momento finirebbe per avvantaggiare enormemente la compagine salviniana che a Roma potrebbe prendersi tutto e fondersi con quella meloniana. Esiste qualcuno convinto che queste persone potrebbero essere migliori dei pessimi grillini? Tornerebbe la Roma di Alemanno, ve la ricordate? Una città degli anni Dieci del Duemila amministrata con la mentalità degli anni Sessanta del Novecento. Tra l'altro senza alcun nome e alcun leader se non la Meloni stessa, sempre di più immersa nella sua stucchevole retorica ciarlatana. Una ex giovane promessa della politica ridottasi a parlare di cous cous e maiale nelle mense delle scuole. Un abisso rispetto ai sindaci delle altre grandi città occidentali: pensate a Anne Hidalgo o a Sadiq Khan...
4. VANTAGGIO PER M5S O OPZIONE BERGAMO
Ma un esito siffatto della mediocre esperienza Raggi lascerebbe spazi anche al Movimento 5 Stelle. Un conto cadere per demeriti politici, un conto cadere per una risibile faccenda giudiziaria. A molti pentecatti resterà l'amaro in bocca: "se ci avessero fatto governare 5 anni, avremmo fatto bene", penseranno in molti. Pronti così a ridare di nuovo fiducia ad un'opzione casaleggina. Insomma l'esperienza non si potrebbe dire realmente chiusa e conclusa e si rimarrebbe aperti a ipotetiche e suggestive ulteriori opzioni pentastellate in purezza (il ritorno di Alessandro Di Battista, tanto per dire) e opzioni pentastellate misto-civiche (il discutibilissimo e mellifluo vicesindaco Luca Bergamo è lì pronto a prendersi tutto l'ex consenso pentastellato mescolandoci la immondizia politica che a Roma ruota attorno ai centri sociali, agli okkupatori di professione, ai "movimenti" banditeschi che da anni condizionano la vita civile di una città trasformandola in vita incivile).
5. STOP AI POCHI PROGETTO AVVIATI
Inutile dire che uno stop brusco esattamente a metà strada della giunta finirebbe per mandare a gambe all'aria anche i seppur pochi progetti avviati. Si tratta prettamente di progetti riguardanti la mobilità, dove l'unico soggetto del partito di Casaleggio dotato di qualche capacità e sopratutto visione amministrativa - Enrico Stefàno - ha fortemente contribuito a mettere in cantiere piste ciclabili, pedonalizzazioni, allargamento della ztl, riforme dei pullman turistici, ampie riqualificazioni, nuove tramvie, ripensamento delle politiche della sosta. Si tratta di poco, molto poco rispetto alle necessità, ma anche questo poco potrebbe fermarsi definitivamente proprio ora (vedi le nuove corsie preferenziali) qualche briciolina di risultato sta atterrando sul territorio.
6. ASSENZA DI UN ASSETTO NORMATIVO PER RISPONDERE ALLA SITUAZIONE
Ultimo ma non ultimo. Che facciamo cadere a fare una giunta se ancora non abbiamo riformato la governance della città che è il vero problema alla base della situazione riprovevole in cui ci troviamo? Roma deve diventare un distretto federale, il suo sindaco deve essere scelto in maniera diversa da oggi, deve essere una sorta di ministro nominato dal Governo, deve avere dei poteri totalmente diversi da oggi, deve acquisire deleghe che oggi sono assurdamente in capo alla Regione Lazio. Per arrivare a questo risultato occorrono 12 anni di commissariamento (qui abbiamo spiegato per filo e per segno) che oggi sono impossibili perché non previsti dalla norma, anni durante i quali il nuovo assetto di governo della città deve essere discusso e approvato. Nel frattempo commissariamento duro con un commissario con due attributi così e una squadra di sottocomissari con due attributi ciascuno ancora più grossi, ma questo non è all'ordine del giorno e nessuno è interessato a effettuare una forzatura simile.
Probabilmente ci vorrebbe una legge speciale, ci vorrebbe una riforma della costituzione condivisa da tutte le forze politiche per cambiare le fattezze all'Ente Roma Capitale. Un afflato riformista che oggi non esiste. Dunque si finirebbe per avere qualche mesetto di commissariamento debole per poi andare a elezioni a primavera, alla prima finestra utile.
E si ricomincerebbe da capo: un sindaco improbabile come quello che abbiamo ora, assessori imbarazzanti, un consiglio comunale fatto da consiglieri inquietanti e collusi, una classe dirigente raccapricciante sia a livello politico che a livello tecnico, una burocrazia impossibile da affrontare, problemi che dovunque hanno risolto che qui sembrano insormontabili per decenni e le solite lobbies arraffone ad avvantaggiarsi del caos. Non ha alcun senso, dunque, che questa amministrazione cada. Che arrivi fino a scadenza naturale. A quel punto verrà giudicata e, se ci sarà una alternativa che ora non esiste (Carlo Calenda dove caxxo sei un'altra volta!?), verrà sostituita.
In primo luogo speriamo che la sindaca venga assolta. Non perché ci stia particolarmente simpatica Virginia Raggi - che è stato un sindaco nefasto (forse il peggiore in assoluto) le conseguenze delle cui scelte pagheremo per quarant'anni - ma perché sarebbe opportuno che Raggi caschi per i suoi demeriti politico-amministrativi e per le sue scelte forsennate, non per le sue risibili vicende giudiziarie. A dispetto delle nostre speranze, tuttavia, le possibilità di una condanna sono elevatissime. In questo caso ci auguriamo che si possa fare qualcosa in alternativo di una immediata dimissione. Speriamo che la sindaca resista, che i consiglieri si coalizzino per rimanere e sostenerla ancora nonostante la violazione delle ridicole norme del ridicolo partito casaleggino. Assurdo e ridicolo infatti che un cittadino, eletto da centinaia di migliaia di persone, debba perdere i propri diritti politici per una condanna in primo grado quando i gradi di giudizio in Italia sono tre.
Ma vediamo i motivi per cui non ci farebbero esultare le dimissioni di Virginia Raggi a metà novembre. Procediamo per punti per venire in contro alle capacità medie di concentrazione dei nostri concittadini...
1. ENTITÀ DEL REATO
Il reato di cui è accusata Virginia Raggi è grave, ma non gravissimo. Ha detto una bugia rendendo delle dichiarazioni in aula giudiziaria. Una bugia, punto. È dunque accusata per falso. Ci piacerebbe che si parlasse delle mille dannosissime bugie che Virginia Raggi e i suoi hanno detto in questi anni per portare avanti delle scelte populiste e dannosissime, non della piccola menzognetta che ha detto per proteggere Marra. Il reato è robetta, è nulla rispetto agli autentici crimini politici che questa giunta ha perpetrato e continua purtroppo a perpetrare. Cadere per un reatuccio rischia di far scomparire i ragionamenti su tutto il resto e farà passare alla storia una giunta caduta per mano giudiziaria e non per demeriti politici che sono immensi. Alimentando peraltro il vittimismo grillino.
2. ASSENZA DI ALTERNATIVE
Una caduta della giunta è poi fuori luogo in questo momento perché non esistono alternative credibili (Carlo Calenda, dove caxxo sei?). In questi anni l'opposizione non ha fatto nulla, la destra non ha apparecchiato piattaforme programmatiche, la Lega pensa solo al consenso da quattro soldi e non al progetto e la classe dirigente è totalmente inesistente. La società civile non ha fatto nulla di nulla e l'unica cosa che è uscita fuori è la manifestazione raffazzonata del prossimo 27 ottobre all'insegna di un populismo quasi peggiore di quello pentecatto. Qui ne abbiamo parlato.
3. VANTAGGIO PER SALVINI E MELONI
Non ci vuole un analista politico del New York Times per capire che una caduta della giunta in questo preciso momento finirebbe per avvantaggiare enormemente la compagine salviniana che a Roma potrebbe prendersi tutto e fondersi con quella meloniana. Esiste qualcuno convinto che queste persone potrebbero essere migliori dei pessimi grillini? Tornerebbe la Roma di Alemanno, ve la ricordate? Una città degli anni Dieci del Duemila amministrata con la mentalità degli anni Sessanta del Novecento. Tra l'altro senza alcun nome e alcun leader se non la Meloni stessa, sempre di più immersa nella sua stucchevole retorica ciarlatana. Una ex giovane promessa della politica ridottasi a parlare di cous cous e maiale nelle mense delle scuole. Un abisso rispetto ai sindaci delle altre grandi città occidentali: pensate a Anne Hidalgo o a Sadiq Khan...
4. VANTAGGIO PER M5S O OPZIONE BERGAMO
Ma un esito siffatto della mediocre esperienza Raggi lascerebbe spazi anche al Movimento 5 Stelle. Un conto cadere per demeriti politici, un conto cadere per una risibile faccenda giudiziaria. A molti pentecatti resterà l'amaro in bocca: "se ci avessero fatto governare 5 anni, avremmo fatto bene", penseranno in molti. Pronti così a ridare di nuovo fiducia ad un'opzione casaleggina. Insomma l'esperienza non si potrebbe dire realmente chiusa e conclusa e si rimarrebbe aperti a ipotetiche e suggestive ulteriori opzioni pentastellate in purezza (il ritorno di Alessandro Di Battista, tanto per dire) e opzioni pentastellate misto-civiche (il discutibilissimo e mellifluo vicesindaco Luca Bergamo è lì pronto a prendersi tutto l'ex consenso pentastellato mescolandoci la immondizia politica che a Roma ruota attorno ai centri sociali, agli okkupatori di professione, ai "movimenti" banditeschi che da anni condizionano la vita civile di una città trasformandola in vita incivile).
5. STOP AI POCHI PROGETTO AVVIATI
Inutile dire che uno stop brusco esattamente a metà strada della giunta finirebbe per mandare a gambe all'aria anche i seppur pochi progetti avviati. Si tratta prettamente di progetti riguardanti la mobilità, dove l'unico soggetto del partito di Casaleggio dotato di qualche capacità e sopratutto visione amministrativa - Enrico Stefàno - ha fortemente contribuito a mettere in cantiere piste ciclabili, pedonalizzazioni, allargamento della ztl, riforme dei pullman turistici, ampie riqualificazioni, nuove tramvie, ripensamento delle politiche della sosta. Si tratta di poco, molto poco rispetto alle necessità, ma anche questo poco potrebbe fermarsi definitivamente proprio ora (vedi le nuove corsie preferenziali) qualche briciolina di risultato sta atterrando sul territorio.
6. ASSENZA DI UN ASSETTO NORMATIVO PER RISPONDERE ALLA SITUAZIONE
Ultimo ma non ultimo. Che facciamo cadere a fare una giunta se ancora non abbiamo riformato la governance della città che è il vero problema alla base della situazione riprovevole in cui ci troviamo? Roma deve diventare un distretto federale, il suo sindaco deve essere scelto in maniera diversa da oggi, deve essere una sorta di ministro nominato dal Governo, deve avere dei poteri totalmente diversi da oggi, deve acquisire deleghe che oggi sono assurdamente in capo alla Regione Lazio. Per arrivare a questo risultato occorrono 12 anni di commissariamento (qui abbiamo spiegato per filo e per segno) che oggi sono impossibili perché non previsti dalla norma, anni durante i quali il nuovo assetto di governo della città deve essere discusso e approvato. Nel frattempo commissariamento duro con un commissario con due attributi così e una squadra di sottocomissari con due attributi ciascuno ancora più grossi, ma questo non è all'ordine del giorno e nessuno è interessato a effettuare una forzatura simile.
Probabilmente ci vorrebbe una legge speciale, ci vorrebbe una riforma della costituzione condivisa da tutte le forze politiche per cambiare le fattezze all'Ente Roma Capitale. Un afflato riformista che oggi non esiste. Dunque si finirebbe per avere qualche mesetto di commissariamento debole per poi andare a elezioni a primavera, alla prima finestra utile.
E si ricomincerebbe da capo: un sindaco improbabile come quello che abbiamo ora, assessori imbarazzanti, un consiglio comunale fatto da consiglieri inquietanti e collusi, una classe dirigente raccapricciante sia a livello politico che a livello tecnico, una burocrazia impossibile da affrontare, problemi che dovunque hanno risolto che qui sembrano insormontabili per decenni e le solite lobbies arraffone ad avvantaggiarsi del caos. Non ha alcun senso, dunque, che questa amministrazione cada. Che arrivi fino a scadenza naturale. A quel punto verrà giudicata e, se ci sarà una alternativa che ora non esiste (Carlo Calenda dove caxxo sei un'altra volta!?), verrà sostituita.
61 commenti | dì la tua:
La verità è che qualsiasi persona seria e preparata, con a cuore il bene comune, si caga in mano per la paura solo a pensare di governare Roma in questo momento storico.....
È uma situazione che ha raggiunto un tale livello di bassezza, di ingestibilità, anche culturale, che non so come ne usciremo fuori.
Forse saranno contenti di governare solo dei sindaci della lega, che useranno Roma per fini propagandistici, e politici, e quindi in sostanza faranno un'amministrazione di rapina.
Il Sindaco di Roma prende 4000 euro al mese. Chi se la sente di farlo per una cifra così ridicola? Neanche Stalin riuscirebbe a recuperare la situazione romana. Neanche Adolfo. Dobbiamo rassegnarci a prendere atto della situazione romana come di una partita perduta. Non credo sia possibile tornare indietro ma solo andare avanti verso un degrado di tipo africano o sudamericano.
Al netto delle fregnacce che scrive, la cosa certa è che "immondizia banditesca" è l'autore dell'articolo. Aggiungo un cordiale vaffanculo.
Tanto non se ne va manco coi forconi. Dove trova 10.000 euro al mese per i prossimi tre anni. Tonelli stai sereno.
Voglio le funivie, Virginia resta.
ma la citta non doveva essere commissariata? dove è che l'avevo letto? ah si, su romafaschifo. oggi avete cambiato idea? vabbè.. giovedi gnocchi, venerdi bastoncini di pesce... questo è il vostro livello.
Mi spiace, ma su questo articolo sono totalmente in disaccordo! Non occorrono altri due anni e mezzo di NULLA (ed è un enorme sovrastima) per arrivare alla conclusione che questa amministrazione non è assolutamente all'altezza del compito. I cittadini, i romani, questo l'hanno già capito da un pezzo e la "piccola bugia" della SindacA è solamente la ciliegina sulla torta (di m...a). E se proprio vogliamo, la piccola bugia (come l'ha definita RfS) non è affatto piccola, anzi! Dimostra, in linea di principio: a) che la millantata immacolata "onestàh" a 5S è una pura bufala; b) che la lotta ai poteri forti, ed il non immischiarsi coi vecchi sistemi corrotti è fuffa (le vicende di Marra prima e Lanzalone poi la dicono lunga).
Prolungare questa agonia per altri due anni e mezzo per arrivare allo stesso punto in cui siamo ora (anzi, sicuramente peggio) è una sorta di inutile accanimento terapeutico.
Per far cadere Marino fu scatenata una vera e propria guerra civile, mediatica e politica (di cui la Raggi, all'epoca consigliera consigliera, fu magna pars) contro un sindaco che stava provando davvero a cambiare lo status quo romano (e per questo fu fermato attraverso un vero e proprio golpe). A 3 anni esatti dalla sua caduta, abbiamo visto come per il romano medio (anche non fasciopentaleghista) tutto quello che valeva contro di lui non é mai valso per la Raggi, che materialmente passerà alla storia non tanto come distruttrice indiretta (è sempre stata soltanto una esecutrice di ordini superiori) di una città senza speranza, ma come colei che ha rovinato il futuro già corroso delle generazioni future dei suoi residenti (immaginatevi cosa diventeranno tra 20-30 anni i ragazzi delle varie periferie della Roma di oggi, in una città che socialmente sarà nient'altro che una sorta di avamposto di regno della delinquenza in stile sudamericano e avrà condizioni di miseria sociale generale, e solo chi riuscirà a scappare dopo aver conseguito un titolo di studio importante potrà forse salvarsi l'esistenza). Nessuna scusa e giustificazione potrà mai salvare la figura di questa pseudosindaca, un personaggio che ha accettato senza alcuna remora di farsi carico di un designo ben preciso ed ordito da altri ma che lei ha saputo benissimo attuare.
Enrico Stefano DEVE parlare con Toninelli. È necessario cambiare il codice della strada per cambiare qualità della vita
Ma alla fine per chi critica la Raggi ma gli altri cosa hanno fatto di meglio?
Veltroni Rutelli non mi pare con loro la città andava meglio c'era meno monnezza e le strade migliori ma era già cominciata la decrescita.
Con Alemanno poi unico di dx abbiamo veramente toccato il fondo visto gli accordi che faceva con certi romani amici suoi
Poi ci fu Marino forse l'unico sindaco che andava bene che é stato fatto fuori per rimborsi ridicoli e criticato per la macchina che non pagava le multe (mi sembra di ricordare)
Infine arrivò Tronca un bancario del livello di Monti che anche lui non fece nulla di buono.
Ora abbiamo la Raggi io non vedo tutti questi lati negativi non pensiamo alla mondezza o alle strade perché se quelli sono i problemi state messi male.
Con i 5stelle si sta provando a far cambiare direzione nei trasporti in una città autocentrica (auto primo mezzo) si sta provando a incentivare altre forme di mobilità in linea con gli altri paesi sviluppati, se parliamo di Londra o Parigi vediamo che li i ciclisti sono aumentati e di molto quindi se li dobbiamo imitare su questo la giunta sta andando nel verso giusto.
Poi vorrei dirvi la mia su chi darò il mio voto
Allora io ero prima Lega ma ad oggi io voterei 5 stelle perché credo che a Roma riportare la destra significherebbe immobilismo del cambiamento di mobilità avviato da questa giunta, poi la Meleo e Enrico Stefanó li trovo giovani con esperienza sufficiente e soprattutto tanta voglia di fare senza ricevere mazzette come faceva Alemagno
Quando dico che state messi male é per dire che non bisogna vedere solo quelle due cose per dire se una città va bene o no
Ma vedere anche
Sicurezza (campi rom li vogliono togliere)
Incentivare tpl e ciclabili
Gare chiare e trasparenti
Lotta corruzione
Mah, a me se cadesse questa giunta non dispiacerebbe affatto, invece. A condizione però di aver,e in sua vece, un commissariamento straordinario, tecnico, apolitico, duro e deciso di Roma Capitale per almeno cinque anni (meglio ancora dieci), affidando al commissario pieni poteri decisionali su tutto. Ovviamente il commissario deve avere le palle delle dimensioni una del pianeta Giove, l'altra di Saturno, con tanto di anelli che vi girano intorno. Solo così cambierebbe qualcosa, forse, qui a Roma.
Basta cazzate.
1. Al Capone è stato incarcerato per evasione fiscale, non per le decine di omicidi. La nemesi di una che, al pari degli altri pentecatti, ha reclamato doti che sapeva di non avere è di essere punita proprio per una "leggerezza" che, ai suoi occhi, l'avesse commessa un altro tale non sarebbe stata.
2. Quindi teniamoci gli incapaci e mandiamo la città ancora più a fondo. Se la verginella dovesse dimettersi, il Campidoglio sarebbe commissariato: forse si vedrebbe qualcosa.
3. Alemanno vinse al secondo turno dopo che Rutelli sembrava dovesse avere la strada spianata. Chissà cosa potrebbe succedere. Questo "motivo" è quello che tiene la virginella dov'è: meglio non fare niente che sbagliare. Per inciso, l'esempio giusto è Barcellona, non Parigi o Londra, che non deve aver visitato di recente. A Barcellona si vede il "cambiamento".
4. Vedi il punto 2. Quanto a "risibile faccenda giudiziaria", vogliamo parlare della Panda e degli scontrini? E delle iniziative di Marino che sono l'unica realizzazione della verginella? Peraltro, il sindaco dovrebbe rappresentare la città; quindi se dovesse toccare a Bergamo vorrebbe dire che i romani preferiscono farsi cojonare all'infinito.
5. Le piste ciclabili erano uno dei tanti progetti di Marino. Non diciamo cazzate.
6. Si dice "infine, ma non da ultimo" tanto per cominciare. Quanto alla "governance", con i governi nazionali che ci aspettano quando si potrebbero mai cambiare le regole nel senso auspicato. Roma ha bisogno di soluzioni adesso, non fra altri dodici anni. Con i mezzi disponibili, non finendo di mandarla a puttane aspettando quelli che non verranno.
Sì appunto, il sindaco dovrebbe cadere per le sue incapacità politico-amministrative, non per un piccolo illecito del quale ha anche riconosciuto l'errore. Lo stesso che dicevo del vostro caro Marino, è stato fatto dimettere, in modo molto sporco, con la scusa di scontrini e di un'auto mal parcheggiata, e non per la sua cattiva amministrazione.
Dunque spero che la Raggi se ne vada per altri motivi ma non prima di aver trovato un'alternativa. Una sua caduta adesso rischierebbe perfino di far tornare di nuovo il M5S al Campidoglio!
nemmeno Marino doveva dimettersi ma questa è la politica: quando l'orologio suona la sveglia i sogni finiscono e si torna a casa. La condanna sta per arrivare e lei si dimetterà, ci godremo qualche mese di commissario speciale e nel frattempo speriamo che Calenda si decida a candidarsi...
Marino non si è dimesso, è stato costretto a decadere anche dai suoi, con un simpatico quanto lurido golpe. Questa è una delle tante macchie del PD che non potranno essere cancellate.
Regalare la città a Meloni e Casa Pound? No grazie. Mi tengo la Raggi.
Se penso a quel pover'uomo che, dopo aver visto le erbacce sul marciapiede mentre passeggiava col figlio, ha deciso di diventare un paladino della legalita' mi vien da piangere.
Roma fa schifo basta, siete brontoloni e nemici della contentezza, ecco! Invece di baciare la terra dove passa Virginia nostra salvatrice!
Ma veramente l’articolista propone Calenda come Sindaco di Roma in alternativa a Virginia Raggi ?
Ma stiamo su scherzi a parte ......!?!?
Calenda, il figlio d’arte divenuto padre a 16 anni, bocciato in primo liceo, perennemente aiutato dalle lobby per lavorare e messo alla Ferrari come responsabile delle relazioni internazionali di cui nessuno lamenta la partenza .... Quel Calenda che non è stato eletto con Monti alle politiche del 2013 ma poi è andato a Bruxelles per fare il responsabile della rappresentanza Italiana e allontanato a calci in culo dopo tre mesi dai diplomatici. Messo a fare il ministro del MISE per due anni dove non ha risolto una crisi che è una, vedi quella dell’Ilva risolta da Di Maio in tre mesi....
Quel fenomeno lì ?
No, non può essere lui, deve essere un altro.
Si tratterà di Mario Calenda, un parente.
Io preferisco Marino ma ad oggi se la Raggi cadrebbe andrebbe su la Meloni che ha come unico problema fare le strade asfaltate e non fare le ciclabili perché secondo alcuni leghisti di Prato quelle le usano i migranti.
Marino ha dato il via al cambiamento di mentalità sulla mobilità e far cadere la Raggi e far tornare il centro destra toglierebbe tutte le idee del marziano in primis riaprirebbero alle auto i fori imperiali e anche via del corso.
In sintesi Raggi avanti tutta fino a che il pd non risalga di voti.
Io sono leghista ma non mi piace la visione auto primo mezzo di trasporto e quindi preferisco votare altro non a destra infatti voto 5stelle
Dai forse é Antonio Calenda un regista teatrale nato nel 1939
No, è "Calenda Greca"... nel senso di "campa cavallo"!
... ma ad oggi se la Raggi cadrebbe... ???
Casaleggio ha capito che Roma è una battaglia persa che porta al MoVimento solo rogne. la capitale non è salvabile. troppi debiti, pochi soldi, situazioni stagnanti e incancrenite. meglio cedere il passo. La Raggi sarà condannata in primo giudizio e si dimetterá. con lei a casa tutta la giunta pentastellata. Arrivederci e grazie. Però verrá assolta tra un anno in secondo e poi definitivamente in terzo grado e i 5 stelle potranno parlare di giustizia ad orologeria, la cittá che gli è stata scippata e le loro solite castronerie grilline. Rimane il fatto che la Raggi piace , sia come donna che come voce del MoVimento e per lei non sará difficile riciclarsi e prendere un posto in parlamento o senato. dovrá solo apparire sporadicamente e avere un pó di pazienza.
A Roma arriverà un nuovo commissariamento proprio come il dopo Marino. l'interregno si occuperá , esattamente come fece Tronca, solo di firmare le scartoffie burocratiche senza alcun potere decisionale o politico. praticamente non fará un emerito cazzo a parte farsi scoppiare tra le mani la bomba ATAC. un deja vu che i romani gia conoscono.
Alle prossime amministrative i 5 stelle che hanno imparato la lezione e non vogliono per nessun motivo riprendersi Roma presenteranno un candidato fantoccio. Un Pico de Paperis che si scontrerá e ovviamente perderá contro mamma Meloni e i seguaci leghisti. Il PD salta ancora un giro visto lo stato comatoso.
Ci ritroveremo quindi nuovamente la destra cartellonara Bordoniana con i vari 13ne e compagnia cantante con i loro affari.
In soldoni chi se la prenderá nel culo saranno solo i romani, tra monnezza e servizi indecenti,ma loro sono contenti cosi.. forse sbloccano lo stadio.
Ad onor del vero il marino fu silurato dal notaio dei suoi amici
brontoloni, siete dei brontoloni!
E in arrivo.....6000 autobus nuovi, tiè!
Articolo personalistico totalmente privo di analisi oggettiva e storica di quello che è stata la politica a Roma. Il COMUNE DI ROMA o ROMA CAPITALE che dir si voglia E' LA TOMBA DELLA POLITICA ITALIANA. Ditemi un sindaco che ha governato Roma negli ultimi 30 anni che abbia avuto un seguito in politica ......
RUTELLI, VELTRONI, ALEMANNO e MARINO che potevano avere un seguito politico decente sono TUTTI INESORABILMENTE SCOMPARSI. E non sono decrepiti .. per la politica Italiana.
E chi si ricorda di Giubilo, Carraro e Signorello ?
E comunque, i danni più grandi li ha fatti in assoluto Veltroni con l'urbanistica, soprattutto con il Piano Regolatore Comunale (variante delle certezze), piano casa, ecc. Un vero schifo. Poi ha completato il lavoro Alemanno con gli amici delle cooperative ....
monumentale spot per un appartenente al partito degli ex comunisti, che si sono poi uniti ai sedicenti cattolici per fare il pd e che hanno governato la città dal 1976, salvo la parentesi Alemanno, fino all'arrivo della Raggi, che sarà un'incapace, come i suoi compagni di partito e di governo, ma che davanti al disastro lasciato dai suoi predecessori cattocomunisti ha qualche attenuante....si invoca Calenda e di conseguenza il ritorno del pd....al peggio non c'è mai fine...
Ricapitolando. Nel 2016 hai invitato a votare la Raggi. Stai sempre a piagne che la Raggi è una incapace. E mo' non si dovrebbe dimettere se condannata?
Pensavo che fossi semplicemente stupido e arrogante (ma soprattutto stupido). Ora ho capito che sei solo bipolare. E' ubn disturbo serio. Hai tutta la mia comprensione.
sempre meglio questa poveretta che il merdosissimo PD, vero nemico di Roma.
Raggi! La senti sta voce? Li senti sti botti? Sai chi è?
È Giove Pluvio che s'è incazzato e intima a te e ai tuoi pupazzi d'anna' affanculo e lasciare libera Roma!!!
sarà. io l'ho pure votata la raggi. guarda tante volte la disperazione….. però appena se ne va, stappo quello bono. E' una incapace. Peggio, è una ideologizzata. Una fanatica. Dio ce ne scampi e liberi. Meglio, molto meglio, perfino un ladro, capace però, che mentre ruba, trovi anche il tempo di sistemare qualcosa. non è che pretendo tanto, eh, il minimo sindacale, aiuole e prati rasati, un po' di pulizia, di tanto in tanto l'ama che raccoglie i sacchetti della differenziata…..
ah, naturalmente, se l'alternativa è il PD, risparmiamose la fatica del voto, non ci vedo grandi differenze...
Insomma, comunque vada, siamo nella merda.
Dolorosamente, mi trovo d'accordo.
Anonimo ha detto...
sempre meglio questa poveretta che il merdosissimo PD, vero nemico di Roma.
ottobre 21, 2018 8:51 PM
NO!!!
meglio qualcuno che un minimo di esperienza la ha. e che non venga a fare il sindaco pensando sia la stessa cosa di fare le fotocopie per lo studio legale. soprattutto meglio qualcuno che non sia un pagliaccio che faccia dirette facebook. ve prego. tutto ma no i pentecatti. sono la feccia di una societa' disintegrata.
Calenda?!?!?!? Calenda?!?!?
Presto, lo stiamo perdendo!!! (Tonelli, non Calenda). O forse è sempre stato così, il che è ancora peggio...
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Caro Tonelli, non perdi occasione di parlare male solo di Alemanno. È indubbio che non è stato un buon Sindaco,ma bisogna avere l'onestà intellettuale di ammettere che questa città non è stata mai amministrata bene.Del resto quella di Alemanno è stata solo una parentesi.Dal dopo guerra in poi, Roma ha avuto sindaci di centro sinistra.Per cui le pessime periferie,con i vari serpentoni sono stati creati dagli architetti di sinistra,che si rifacevano ai modelli della ex unione sovietica.Abbi il coraggio di ammetterlo.
Non ha stato colpa sua, ingrati! Quelli di prima dove hanno passato sono distrutto tutto, tutto sono distrutto! Sai capito? E comunque hanno arrivando 6000 autobi, o erano vaporetti? Vabbè, comunque hanno arrivandi.
ma sta un po'' zitto, va...
Raggi va a lavora all'ama....forse da spazzina te riesce mejo ....se nn eri capace potevi lascià perde.....mica te ce avevo chiamato....un fallimento a 360 gradi
Vorrei rispondere alla domanda "chi ha ridotto così etc etc"
I ROMANI
ottobre 21, 2018 8:16 PM
commento ineccepibile. L'autore di questi post a volte solleva questioni interessanti, a volte pare Fabrizio Bocca, il giornalista sportivo di Repubblica, che ogni volta che scrive pare giochi a "spiazzare" i lettori con ipotesi il più delle volte paradossali che nell'articolo dopo puntualmente sconfessa (obbligato dai risultati sportivi) con altri paradossi e via così.
Nel merito, mie opinioni per quello che valgono:
1) "Ci piacerebbe che si parlasse delle mille dannosissime bugie che Virginia Raggi e i suoi hanno detto in questi anni per portare avanti delle scelte populiste e dannosissime" - direi che basta questo a far desiderare che se ne vada, quale che sia la ragione o addirittura il pretesto (vd. Marino)
2) in effetti è vero, così come al tempo dell'ultima elezione. Ma qualcuno comincia ad invocare il commissariamento, personalmente comincio ad essere d'accordo.
3) vd. punto 2
4) vd. punto 2
5) vd. punto 2 nel senso che non necessariamente il commissario dovrà buttare via tutto. Ma si spera cambierebbe la serietà.
6) vd. punto 2 nel senso che nel frattempo che chi di dovere cambi la forma giuridica, il commissario governa. Ripeto, sperando meglio....
Ma questo sindaco e i suoi collaboratori cominciano ad essere imbarazzanti...
A cominciare da prima delle elezioni "c'è un complotto per farci vincere". Da lì si capiva subito come sarebbe andata :-D
Cordialità
ottobre 22, 2018 12:09 PM
Me la sbatto l'esperienza...il merdosissimo PD è il partito che ha distrutto l'Ama, l'Atac, ha consentito ai vari Casamonica, Spada e Triassi di fare i padroni a Roma e ha dato ai loro compagnucci casa a 8 euri/mese con vista Colosseo. Va ostracizzato dalla Città Eterna e dichiarato nemico dei Romani.
Poveretto
E certo, è colpa del pd
l'articolo sul commissariamento di 12 anni non è male. penso la stessa cosa da anni, senza aver mai letto di questa idea sul web. ma non solo per roma, per l'italia intera. possibilmente, pensavo io, commissari stranieri. svedesi, norvegesi, (tedeschi no che fa un po' impressione)..
Sono un abitante del X municipio. Acilia Ostia tanto per intenderci. Piccolo commento sulle biciclette: ti spuntano come i funghi quando meno te lo aspetti. Le regole della strada sono superflue. L'estate scorsa ho incontrato una bici contromano in corsia di sorpasso sulla Cristoforo Colombo. Non ci siamo ammazzati per puro miracolo. Su un territorio così vasto non è la bici la soluzione ma Roma Lido, autobus e magari un ponte per arriare all'autostrada per Fiumicino. Il X municipio a seconda delle fonti conta almeno 300000 residenti, la maggior parte dei capoluoghi di provincia in Italia sono più piccoli.
Poi ovviamente i soliti problemi di tutta Roma, alberi in caduta libera, topi, zanzare tigre, fossi sul manto stradale che si riformano in qualche giorno,strade totalmente scure di notte e luci accese di giorno,spazzatura in mezzo alla strada. Sono più di 4 mesi che devo buttare una confezione di vernice e le varie isole ecologiche non la accettano,la raccolta su appuntamento degli oggetti ingombranti è pura utopia. Neanche con Alemanno il territorio era in uno stato del genere. Anche il commissario tedesco mi va bene, ma basta Raggi!
Anche con Alemanno si stava meglio. Io a Roma ci vivo. Caro Unknown lei invece dove vive?
Cosa hanno fatto di meglio gli altri a Roma? Bhe tanto per cominciare ROMA era decisamente più pulita. Io vivo nel X municipio. Qui topi e zanzare tigre sono oggi la normalità. La corruzione va combattuta ma la sanità pubblica viene prima. Con quelli di prima sx o dx questa situazione non c'era.
non sono d'accordo con questo articolo. se si dimettesse sarebbe un successo per roma. qualunque fosse il motivo.
trovo stupido ritardare ulteriormente quella che al momento e' una lenta sofferenza verso un coma irreversibile.
via la raggi ora. e' chiaro che e' un'incapace. non serve la conferma dei pentecatti (conferma che per definizione non rilasceranno mai)
siamo arrivati al ridicolo
ne hanno dette di tutti i colori su Marino (andate a vedere quello che ha fatto nel periodo in cui era Sindaco) sono riusciti a farlo cadere per una bottiglia di vino rosso (ipocrisia allo stato puro) e ora stiamo cercando di non far dimettere la Raggi? che fenomeni che siamo. continuiamo a comportarci da Tafazzi.
ps
per il predicatore fatti un nuovo giro per Roma con la macchina, ti consiglio di aprire il tetto che per i sobbalzi postresti partire come un missile sai ci si mettono in mezzo alla strada anche i sacchetti della mondezza e con le buche vicino il comune potrebbe far pagare il biglietto per le montagne russe.
Ovvio che la colpa maggiore ce l'ha il Pd...nelle sue infinite forme (Pci-Pds-Ds e ora appunto Pd..) dai tempi di Argan (1976) è il partito che ha governato di più. Le occupazioni, gli zingari, i Casamonica, le buche, la monnezza, l'inefficienza di Atac, Ama, Acea e vigili urbani....i mutandari, le case affittate a 8 euri/mese, sono problemi che nascono e si cronicizzano con decenni e ai quali si può solamente fare fronte con un commissario prefettizio in carica per una decina d'anni e con pieni poteri. Normale che chi ha casa a 8 euri/mese con vista Colosseo, un funzionario del comune che per decenni ha taglieggiato onesti cittadini, uno che lavora all'atac, all'ama o vigili urbani che va a lavorare una volta alla settimana e gli altri sei giorni fa il secondo lavoro in nero, uno che ha occupato casa nel centro storico senza pagare un tubo..Tutti questi parassiti temono come la peste il benché minimo cambiamento...vivono benissimo nella loro merda perché oramai hanno il naso assuefatto e non hanno alcun orgoglio e nessuna voglia di migliorare, ergo chi rivuole il merdosissimo Pd è una merda anch'egli che va ostracizzato da questa città perché la odia e vuole vederla morire seppellendola appunto di merda.
Dimenticavo....tutte le sedi del vomitoso Pd sono morose, una addirittura di 170mila euri. I Casamonica a confronto sono San Francesco...
l'avevamo capito dal "se la Raggi cadrebbe" che votavi 5 Stelle.
Beh? Ho votato 5stelle e oggi voterei Lega. Allora? Io amo questa città e non voglio metterla in mano a chi l'ha umiliata riempiendola di bestie tollerando occupazioni. Vatti a fare un giro a Piazza Vittorio (capolavoro architettonico della Roma umbertina) anche in pieno giorno. Se non senti un minimo di disagio a passare sui giardini o sotto i portici vuol dire che sei una merda come chi ci sta e chi l'ha ridotta così..Ovvio che se al bacarozzo gli levi la merda muore.
Ancora con questa storia? Chi ha fatto meglio?
Diciamo che, per essere generosi, la Raggi è tale e quale ai cattivi che l'hanno preceduta.
Ma allora mi tenevo Marino che almeno qualcosa l'ha tentata!
ottobre 28, 2018 10:11 AM
Vero, difatti appena ha tentato di fare qualcosa di diverso subito il merdosissimo Pd orfinianrenziano l'ha fatto fuori.
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