Sulla faccenda dell'Ecopass si sta riproducendo, come sempre, il solito squallido teatrino romano che tanto male ha fatto alla città e che non è evidentemente soddisfatto dei danni effettuati fino ad oggi. Ignoranza, politici sciacalli, cittadini impauriti e completamente ignari, superstizioni a tutta callara basate sul nulla.
Stiamo parlando di un semplice provvedimento di road pricing già applicato in molte città del mondo e, in Italia, a Milano. In Europa, a Londra. Se vuoi accedere in centro, l'area più servita, più bisognosa di tutela e più agevolmente raggiungibile coi mezzi pubblici, semplicemente paghi una tariffa, un pedaggio. Non dovrebbe essere nulla di particolarmente strano, invece apriti cielo.
Il progetto è stato inserito nel PGTU da Guido Improta ai tempi della Giunta di Ignazio Marino (2015) e oggi viene portato avanti grazie al lavoro di Enrico Stefàno, capo della Commissione mobilità in Campidoglio. Stefàno è praticamente l'unico esponente politico dei Cinque Stelle che è rimasto fedele alle più alte ambizioni originarie del movimento inventato da Grillo: ambientalismo non preconcetto, raffronto con le migliori pratiche internazionali, attenzione al merito e alla qualità, zero ideologie. Mentre tutti gli altri pentastellati si sono trasformati in pentecatti all'insegna di clientele, collusioni, voti di scambio e una coltre sempre più spessa di continue menzogne e raggiri dell'elettorato, Stefàno ha continuato come nulla fosse a operare come se il tracollo umano e politico del MoVimento non fosse mai avvenuto. Grazie a lui dunque ci ritroviamo alcuni bricioli di buon governo in una città amministrata in maniera raccapricciante.
Portare avanti l'Ecopass, ad esempio, è una misura sacrosanta e utilissima. L'unico problema è che viene proposta in maniera eccessivamente soft: troppe gratuità, troppe eccezioni, troppi anni da attendere prima dell'entrata in vigore. Ci vorrebbe più coraggio, ma a Stefàno tutti nel suo partito (figurati se grillioti impresentabili come Coia o Ferrara vogliono una misura di stampo europeo come l'Ecopass!) e soprattutto fuori chiedono ancor meno coraggio. Chiedono addirittura di interrompere questo progetto che potrebbe solo far del bene alla mobilità cittadina. E in parte ci sono anche riusciti: il provvedimento è stato rinviato, probabilmente ce lo siamo giocato o probabilmente verrà ulteriormente indebolito quando invece ci sarebbe bisogno impellente di provvedimenti forti e decisi.
Vediamo quali sono le motivazioni dei detrattori e soprattutto vediamo perché sono tutte motivazioni strumentali, utili solo a fare l'unica cosa che non va fatta: lasciare tutto com'è.
1. PRIMA BISOGNA INCREMENTARE I MEZZI PUBBLICI
Questa è una tautologia. Ovvio che bisogna incrementare i mezzi pubblici, vale per tutte le città, figurarsi per Roma che è molto indietro. Ma la gerarchia degli eventi è inversa. Non è vero che bisogna prima incrementare i mezzi pubblici e poi ridurre le auto nell'area più nevralgica (e ben collegata!) della città. Bisogna fare il contrario: è vero che bisogna rinforzare bus e tram, ma per farlo è proprio sulle auto private che bisogna agire. Uno dei motivi dell'inefficienza dei mezzi è proprio l'eccessiva presenza di auto che li costringono alla congestione e ad una velocità commerciale non competitiva. Dunque l'Ecopass, indirettamente, incrementa i mezzi pubblici. E lo fa in due modi: sia riducendo uno dei principali motivi di inefficienza dei mezzi (le auto private, appunto) sia raggranellando da chi continuerà ad usare eccessivamente l'auto (chi la usa moderatamente non paga perché ci sono un tot di ingressi gratuiti) le risorse necessarie per investire ulteriormente sul trasporto pubblico locale. E' la quadratura del cerchio. Ecco perché non bisogna aspettare il 2020 a babbomorto, ma bisognerebbe avere il coraggio di agire subito. La situazione romana è così emergenziale che non si può e non si deve aspettare neanche un istante ancora per implementare misure drastiche: non c'è più tempo! Questo stato di cose ci carica miliardi (miliardi!) ogni anno di costi sociali, di inefficienze e ci costa alcune migliaia di morti in parte dovuti agli incidenti e in parte dovuti all'inquinamento. Occorre agire subito: con l'Ecopass e mettendolo assieme ad altre soluzioni che elencheremo sotto.
2. E' UNA MISURA CHE FAVORISCE I RICCHI: CHI PUO' PAGARE ENTRA
Naturalmente è vero il contrario. I poveri la macchina manco se la possono permettere, i poveri vanno coi mezzi pubblici a lavoro (quando lavorano!) e dunque non hanno che da guadagnarci. I ricchi, ovvero coloro che possiedono vetture private e sono soliti usarle smodatamente, vengono penalizzati. Peraltro con un piccolo - piccolissimo, insignificante! - obolo che va a finanziare i servizi a beneficio dei poveri. Dunque è proprio l'inverso di quanto si sente dire in giro. La misura è altamente redistributiva. Una misura di equità da applicare il prima possibile. Una misura che sposta risorse da chi usa l'auto, chiedendogli un contributo, dando risorse a chi si serve del mezzo pubblico, garantendo più investimenti. Cosa aspettiamo ad andare in questa direzione come si sta facendo in tutto il mondo civilizzato?
3. MA IO PAGO GIA' BOLLO, ASSICURAZIONE, ACCISE SULLA BENZINA
Ecco, visto che paghi tutto (per non parlare del costo dell'auto stessa, delle manutenzioni, dei tagliandi, degli pneumatici, del carburante...) non si capisce per quale motivo ti spaventi a pagare pochi euro di pedaggio. Chi sale sulla metro deve pagare un pedaggio e chi entra in centro in auto deve essere tutelato da qualsiasi esborso? Ma quando mai!? Chi è disposto a usare l'auto privata paga per tutto, ogni giorno è un salasso. E poi proprio quando si deve contribuire per la cosa più importante (rimborsare chi subisce il nostro inquinamento e l'ingombro del suolo pubblico) consideriamo il pagamento uno scandalo? Ma allora a sto punto pretendiamo che i distributori eroghino gratis il carburante, del resto è un diritto la mobilità no!? E allora perché pagare la benzina... Va da se che il diritto a muoversi gratis con l'auto privata "perché già pago tante tasse" è una scemenza sesquipedale...
4. SERVE SOLO AL COMUNE PER FARE CASSA
Ah si? Beh, bene! Cosa c'è di male a fare cassa quando si parla di una amministrazione pubblica? Anzi, il ruolo stesso di una amministrazione è fare cassa per avere poi risorse da utilizzare per dare servizi. L'enorme problema di Roma è proprio che la città non ha mai fatto cassa come invece sarebbe stato necessario fare. Fare cassa con cosa? Ma ovviamente con l'unico grande cespite (oltre alle società municipalizzate) che un ente locale possiede: il suolo pubblico. Il suolo pubblico da problema si deve tramutare in opportunità e risorsa economica: così si modula il buon governo di tutte grandi metropoli occidentali. Spiagge, tavolini all'aperto, sviluppo immobiliare, sottosuolo (parking interrati), cartellonistica, ambulanti, parcheggi blu sono tutte cose che devono consentire al Comune di "fare cassa". Fare cassa è la strada giusta, non farlo è criminogeno. Il Comune di Roma, corrotto e inefficiente da sempre, ha preferito negli ultimi cent'anni fare diversamente: si consente ai privati di fare cassa e così la cassa non la fa il Comune si tolgono risorse a tutti e ai servizi per chi ne ha bisogno e si danno a pochi imprenditori senza scrupoli ammanicati con la politica. Di più: i privati, per riconoscenza, pagano o in qualche maniera remunerano sottobanco i rappresentanti istituzionali che consentono questo scempio che ha anno dopo anno generato povertà, declino, depressione economica, debiti pubblici mostruosi.
Insomma, il Comune deve fare cassa. Ogni volta che può. Con l'Ecopass, che comunque è un fare cassa blando perché le tariffe sono bassissime, la cassa fatta è davvero benvenuta: si drenano risorse da chi usa i mezzi privati e le si dirottano verso chi usa i mezzi pubblici, diminuendo il tasso di inquinamento dell'aria per tutti quanti. In più si incassano anche soldi che saranno utilizzati per dare servizi a chi non se li può permettere di tasca sua. Una misura di equità come abbiamo detto: perché se le istituzioni pubbliche fanno cassa è sempre una buona notizia per tutti, specie per i più deboli.
5. SE PIU' GENTE SI RIVERSERA' SUL TRASPORTO PUBBLICO, I MEZZI SARANNO ANCORA PIU' AFFOLLATI
Ma no, non necessariamente. Chiaramente tutto andrà calibrato e misurato. Ma il rischio di sovraffollamento sui mezzi a causa di un maggiore ricorso al mezzo pubblico potrà essere disinnescato facilmente: se ci sarà più gente sui mezzi significa automaticamente che ci sarà meno gente fuori dai mezzi; dunque meno vetture; dunque più spazio per i mezzi stessi. Che con lo stesso materiale (lo stesso numero di autobus, o di tram) potranno erogare più chilometri di servizio. Insomma il "tempo di giro" di un singolo autobus si riduce e nell'arco della giornata lo stesso mezzo passa più volte perché incontra meno ingorghi, meno congestione, meno auto in doppia fila parcheggiate sul suo percorso.
***
E' chiaro che tutto questo va affiancato con un concetto di rete e di sistema ad altre importantissime misure. In primis un'attività a tappeto sulle corsie preferenziali. Il Comune anche su questo (e sempre grazie a Stefàno bisogna dirlo) è partito ma la velocità deve essere 10 volte tanto. Quando si accende l'Ecopass i percorsi dei bus devono essere rigorosamente protetti in modo tale da dare una vera e credibile alternativa a chi deciderà di passare dall'auto al trasporto pubblico. Poi si dovrà rinforzare il controllo in maniera radicale (se si continua ad accettare che sull'autobus salga chi non ha il biglietto avremo sempre autobus affollatissimi di scrocconi). Poi si dovrà agire sulla sosta selvaggia. Sennò si rischia che chi entra, pagando, nell'Area C romana si sentirà titolato ancor più di quanto non faccia oggi a parcheggiare dove gli pare: "aho ho pagato e mo nun me rompercatzo". Bisogna dunque ventuplicare le pattuglie dello street view, chi posteggia in doppia fila e in divieto deve avere la ragionevole sicurezza di prendere contravvenzioni a raffica, anche più di una al giorno.
Poi si dovranno ripensare percorsi e fermate delle linee, anche questa cosa in parte si è fatta ma non si possono dare pillole omeopatiche ad un malato terminale di tumore: bisogna tentare con una radicale chemioterapia per vedere se si riesce a salvare il salvabile. Qui stiamo morendo male e vogliamo la chemioterapia. La vogliamo subito.
PS. Diteci le altre ridicole obbiezioni che avete sentito in giro sull'Ecopass, le aggiungiamo alla lista qui sopra e ci mettiamo la risposta più sensata da dare.
Stiamo parlando di un semplice provvedimento di road pricing già applicato in molte città del mondo e, in Italia, a Milano. In Europa, a Londra. Se vuoi accedere in centro, l'area più servita, più bisognosa di tutela e più agevolmente raggiungibile coi mezzi pubblici, semplicemente paghi una tariffa, un pedaggio. Non dovrebbe essere nulla di particolarmente strano, invece apriti cielo.
Il progetto è stato inserito nel PGTU da Guido Improta ai tempi della Giunta di Ignazio Marino (2015) e oggi viene portato avanti grazie al lavoro di Enrico Stefàno, capo della Commissione mobilità in Campidoglio. Stefàno è praticamente l'unico esponente politico dei Cinque Stelle che è rimasto fedele alle più alte ambizioni originarie del movimento inventato da Grillo: ambientalismo non preconcetto, raffronto con le migliori pratiche internazionali, attenzione al merito e alla qualità, zero ideologie. Mentre tutti gli altri pentastellati si sono trasformati in pentecatti all'insegna di clientele, collusioni, voti di scambio e una coltre sempre più spessa di continue menzogne e raggiri dell'elettorato, Stefàno ha continuato come nulla fosse a operare come se il tracollo umano e politico del MoVimento non fosse mai avvenuto. Grazie a lui dunque ci ritroviamo alcuni bricioli di buon governo in una città amministrata in maniera raccapricciante.
Portare avanti l'Ecopass, ad esempio, è una misura sacrosanta e utilissima. L'unico problema è che viene proposta in maniera eccessivamente soft: troppe gratuità, troppe eccezioni, troppi anni da attendere prima dell'entrata in vigore. Ci vorrebbe più coraggio, ma a Stefàno tutti nel suo partito (figurati se grillioti impresentabili come Coia o Ferrara vogliono una misura di stampo europeo come l'Ecopass!) e soprattutto fuori chiedono ancor meno coraggio. Chiedono addirittura di interrompere questo progetto che potrebbe solo far del bene alla mobilità cittadina. E in parte ci sono anche riusciti: il provvedimento è stato rinviato, probabilmente ce lo siamo giocato o probabilmente verrà ulteriormente indebolito quando invece ci sarebbe bisogno impellente di provvedimenti forti e decisi.
Vediamo quali sono le motivazioni dei detrattori e soprattutto vediamo perché sono tutte motivazioni strumentali, utili solo a fare l'unica cosa che non va fatta: lasciare tutto com'è.
1. PRIMA BISOGNA INCREMENTARE I MEZZI PUBBLICI
Questa è una tautologia. Ovvio che bisogna incrementare i mezzi pubblici, vale per tutte le città, figurarsi per Roma che è molto indietro. Ma la gerarchia degli eventi è inversa. Non è vero che bisogna prima incrementare i mezzi pubblici e poi ridurre le auto nell'area più nevralgica (e ben collegata!) della città. Bisogna fare il contrario: è vero che bisogna rinforzare bus e tram, ma per farlo è proprio sulle auto private che bisogna agire. Uno dei motivi dell'inefficienza dei mezzi è proprio l'eccessiva presenza di auto che li costringono alla congestione e ad una velocità commerciale non competitiva. Dunque l'Ecopass, indirettamente, incrementa i mezzi pubblici. E lo fa in due modi: sia riducendo uno dei principali motivi di inefficienza dei mezzi (le auto private, appunto) sia raggranellando da chi continuerà ad usare eccessivamente l'auto (chi la usa moderatamente non paga perché ci sono un tot di ingressi gratuiti) le risorse necessarie per investire ulteriormente sul trasporto pubblico locale. E' la quadratura del cerchio. Ecco perché non bisogna aspettare il 2020 a babbomorto, ma bisognerebbe avere il coraggio di agire subito. La situazione romana è così emergenziale che non si può e non si deve aspettare neanche un istante ancora per implementare misure drastiche: non c'è più tempo! Questo stato di cose ci carica miliardi (miliardi!) ogni anno di costi sociali, di inefficienze e ci costa alcune migliaia di morti in parte dovuti agli incidenti e in parte dovuti all'inquinamento. Occorre agire subito: con l'Ecopass e mettendolo assieme ad altre soluzioni che elencheremo sotto.
2. E' UNA MISURA CHE FAVORISCE I RICCHI: CHI PUO' PAGARE ENTRA
Naturalmente è vero il contrario. I poveri la macchina manco se la possono permettere, i poveri vanno coi mezzi pubblici a lavoro (quando lavorano!) e dunque non hanno che da guadagnarci. I ricchi, ovvero coloro che possiedono vetture private e sono soliti usarle smodatamente, vengono penalizzati. Peraltro con un piccolo - piccolissimo, insignificante! - obolo che va a finanziare i servizi a beneficio dei poveri. Dunque è proprio l'inverso di quanto si sente dire in giro. La misura è altamente redistributiva. Una misura di equità da applicare il prima possibile. Una misura che sposta risorse da chi usa l'auto, chiedendogli un contributo, dando risorse a chi si serve del mezzo pubblico, garantendo più investimenti. Cosa aspettiamo ad andare in questa direzione come si sta facendo in tutto il mondo civilizzato?
3. MA IO PAGO GIA' BOLLO, ASSICURAZIONE, ACCISE SULLA BENZINA
Ecco, visto che paghi tutto (per non parlare del costo dell'auto stessa, delle manutenzioni, dei tagliandi, degli pneumatici, del carburante...) non si capisce per quale motivo ti spaventi a pagare pochi euro di pedaggio. Chi sale sulla metro deve pagare un pedaggio e chi entra in centro in auto deve essere tutelato da qualsiasi esborso? Ma quando mai!? Chi è disposto a usare l'auto privata paga per tutto, ogni giorno è un salasso. E poi proprio quando si deve contribuire per la cosa più importante (rimborsare chi subisce il nostro inquinamento e l'ingombro del suolo pubblico) consideriamo il pagamento uno scandalo? Ma allora a sto punto pretendiamo che i distributori eroghino gratis il carburante, del resto è un diritto la mobilità no!? E allora perché pagare la benzina... Va da se che il diritto a muoversi gratis con l'auto privata "perché già pago tante tasse" è una scemenza sesquipedale...
4. SERVE SOLO AL COMUNE PER FARE CASSA
Ah si? Beh, bene! Cosa c'è di male a fare cassa quando si parla di una amministrazione pubblica? Anzi, il ruolo stesso di una amministrazione è fare cassa per avere poi risorse da utilizzare per dare servizi. L'enorme problema di Roma è proprio che la città non ha mai fatto cassa come invece sarebbe stato necessario fare. Fare cassa con cosa? Ma ovviamente con l'unico grande cespite (oltre alle società municipalizzate) che un ente locale possiede: il suolo pubblico. Il suolo pubblico da problema si deve tramutare in opportunità e risorsa economica: così si modula il buon governo di tutte grandi metropoli occidentali. Spiagge, tavolini all'aperto, sviluppo immobiliare, sottosuolo (parking interrati), cartellonistica, ambulanti, parcheggi blu sono tutte cose che devono consentire al Comune di "fare cassa". Fare cassa è la strada giusta, non farlo è criminogeno. Il Comune di Roma, corrotto e inefficiente da sempre, ha preferito negli ultimi cent'anni fare diversamente: si consente ai privati di fare cassa e così la cassa non la fa il Comune si tolgono risorse a tutti e ai servizi per chi ne ha bisogno e si danno a pochi imprenditori senza scrupoli ammanicati con la politica. Di più: i privati, per riconoscenza, pagano o in qualche maniera remunerano sottobanco i rappresentanti istituzionali che consentono questo scempio che ha anno dopo anno generato povertà, declino, depressione economica, debiti pubblici mostruosi.
Insomma, il Comune deve fare cassa. Ogni volta che può. Con l'Ecopass, che comunque è un fare cassa blando perché le tariffe sono bassissime, la cassa fatta è davvero benvenuta: si drenano risorse da chi usa i mezzi privati e le si dirottano verso chi usa i mezzi pubblici, diminuendo il tasso di inquinamento dell'aria per tutti quanti. In più si incassano anche soldi che saranno utilizzati per dare servizi a chi non se li può permettere di tasca sua. Una misura di equità come abbiamo detto: perché se le istituzioni pubbliche fanno cassa è sempre una buona notizia per tutti, specie per i più deboli.
5. SE PIU' GENTE SI RIVERSERA' SUL TRASPORTO PUBBLICO, I MEZZI SARANNO ANCORA PIU' AFFOLLATI
Ma no, non necessariamente. Chiaramente tutto andrà calibrato e misurato. Ma il rischio di sovraffollamento sui mezzi a causa di un maggiore ricorso al mezzo pubblico potrà essere disinnescato facilmente: se ci sarà più gente sui mezzi significa automaticamente che ci sarà meno gente fuori dai mezzi; dunque meno vetture; dunque più spazio per i mezzi stessi. Che con lo stesso materiale (lo stesso numero di autobus, o di tram) potranno erogare più chilometri di servizio. Insomma il "tempo di giro" di un singolo autobus si riduce e nell'arco della giornata lo stesso mezzo passa più volte perché incontra meno ingorghi, meno congestione, meno auto in doppia fila parcheggiate sul suo percorso.
***
E' chiaro che tutto questo va affiancato con un concetto di rete e di sistema ad altre importantissime misure. In primis un'attività a tappeto sulle corsie preferenziali. Il Comune anche su questo (e sempre grazie a Stefàno bisogna dirlo) è partito ma la velocità deve essere 10 volte tanto. Quando si accende l'Ecopass i percorsi dei bus devono essere rigorosamente protetti in modo tale da dare una vera e credibile alternativa a chi deciderà di passare dall'auto al trasporto pubblico. Poi si dovrà rinforzare il controllo in maniera radicale (se si continua ad accettare che sull'autobus salga chi non ha il biglietto avremo sempre autobus affollatissimi di scrocconi). Poi si dovrà agire sulla sosta selvaggia. Sennò si rischia che chi entra, pagando, nell'Area C romana si sentirà titolato ancor più di quanto non faccia oggi a parcheggiare dove gli pare: "aho ho pagato e mo nun me rompercatzo". Bisogna dunque ventuplicare le pattuglie dello street view, chi posteggia in doppia fila e in divieto deve avere la ragionevole sicurezza di prendere contravvenzioni a raffica, anche più di una al giorno.
Poi si dovranno ripensare percorsi e fermate delle linee, anche questa cosa in parte si è fatta ma non si possono dare pillole omeopatiche ad un malato terminale di tumore: bisogna tentare con una radicale chemioterapia per vedere se si riesce a salvare il salvabile. Qui stiamo morendo male e vogliamo la chemioterapia. La vogliamo subito.
PS. Diteci le altre ridicole obbiezioni che avete sentito in giro sull'Ecopass, le aggiungiamo alla lista qui sopra e ci mettiamo la risposta più sensata da dare.
Il più idiota resti sempre tu, che hai invitato a votare per il M5S.
RispondiEliminaIl discorso è che si spingeva a votare un partito nuovo come il M5S perché si sperava in un cambiamento radicale che poi non c'è stato.
Elimina.
EliminaBuongiorno. il mio nome è Miriam Lavoretano, io ho beneficiato di un prestito di 15.000€ in 40 mesi presso un prestatore sig.ra Cristina Allegri che presenta offerte di prestito a ogni persona nella necessità. Quindi se siete interessato o avete una persona che è nella necessità di prestito, contattarla per maggiori informazioni:
cristinaallegri09@hotmail.it
Cordiali saluti
.
in ordine
RispondiElimina1 - diciamola bene, è che a roma è impossibile fare come si DOVREBBE, ossìa aumentare il servizio pubblico CONTEMPORANEAMENTE alla "depressione" del traffico privato. Resta quindi l'unica opzione, fare come SI PUO', ovvero fare cassa (niente di male, è vero) e dare il servizio - quello sì - a babbo morto. Nel mezzo chi vede la vita resa più difficile si ricordi la legge del menga
2 - messa così è chiaramente una idiozia. Ma è facile criticare le idiozie. Invece diciamola bene: ai facoltosi o benestanti cambierà poco, specialmente se la tariffa prescinderà da, che so, potenza fiscale o non sarà formulata con ISEE e affini.
Le persone più disagiate non vedranno alcun beneficio, tanto già prendevano i mezzi, e al limite un disagio: tra il maggior affollamento e il minor traffico vedremo chi vincerà. Io un'idea già ce l'ho.
Chi se la prende davvero là sono quelli che usano l'auto per lavoro (non solo per andare al posto di lavoro) e magari entrano ed escono dal centro, oppure quelli che se prendessero i mezzi ci metterebbero molto di più ma pagando ogni giorno che so, 2 euro, per i 22 giorni lavorativi al mese si trovano in difficoltà. Che poi - se si facessero un annuale ATAC avrebbero i costi fissi dell'auto e l'abbonamento.
3 - anche qui noto una tendenza a travisare le cose. Diciamola bene: finché pago per un servizio mi sta bene. Con l'auto però faccio un servizio a me stesso, e la manutenzione si suppone pagata con le tasse. Tanto che la tassa di possesso è quanto meno discutibile.
Purtroppo, come al punto 2, si tratta solo di sapere in che "fascia" si sta.
4 - ok
5 - è vero: se i mezzi non saranno affollati e non sarà cambiato niente, comunque ci saranno soldi per ATAC. Il problema sorge, come dicevo prima, se invece il traffico privato sarà fiaccato dalla tariffa. Perché i benefici si vedranno in anni, gli svantaggi subito. Come al solito.
mi mette anche molta paura, da futuro e riottoso utilizzatore ATAC, questa: "Poi si dovranno ripensare percorsi e fermate delle linee, anche questa cosa in parte si è fatta ma non si possono dare pillole omeopatiche ad un malato terminale di tumore: bisogna tentare con una radicale chemioterapia per vedere se si riesce a salvare il salvabile. Qui stiamo morendo male e vogliamo la chemioterapia. La vogliamo subito. "
Di nuovo inesorabile la legge del menga....
L'unica è diventare ricchi... :-D
Cordialità
Il discorso è che entrando con l'auto in centro crei un disagio in termini di inquinamento ed occupazione di suolo pubblico che devi pagare. Sono banali leggi di mercato in vigore in molte città europee e mondiali evolute.
EliminaAncora con sta storia che sei obbligato ad usare l'auto? Portati una bici pieghevole in auto parcheggi fuori dall'ecopass e vai in bici se guardi la mappa vedrai che si parla di max 10 km dall'estremo al centro e vuoi che con una pieghevole elettrica ci metti troppo tempo?
EliminaAlzati dal sedile della tua auto trippone e muoviti un poco che male non fa,se invece non sei un trippone e già pratichi attività fisica in questo modo risparmi tempo visto che farai una ventina di minuti al giorno di movimento.
Comunque in quelle zone ci sono metro e autobus e basta aver un po di organizzazione e riesci benissimo a spostarti veloce quasi quanto come con una bici elettrica.
Infine voglio dirti che la velocità media in quelle zone per le auto in orario lavorativo si attesta sui 15km orari di media
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EliminaBuongiorno. il mio nome è Miriam Lavoretano, io ho beneficiato di un prestito di 15.000€ in 40 mesi presso un prestatore sig.ra Cristina Allegri che presenta offerte di prestito a ogni persona nella necessità. Quindi se siete interessato o avete una persona che è nella necessità di prestito, contattarla per maggiori informazioni:
cristinaallegri09@hotmail.it
Cordiali saluti
.
Oggi i bus fanno troppe fermate, spesso a meno di 100m l'una dall'altra, con un impatto sulla velocità media notevole soprattutto con poco traffico. L'esperimento delle linee express dovrebbe essere ripetuto prativamente sull'intera rete.
RispondiEliminaIn arrivo bordate di merda e insulti.
RispondiEliminala maghina... io l'ho comprata e la voglio usare, la libbbertà, i mezzi co gli zingari, gli zingari guidano i mezzi, i mezzi sono pochi gli zingari tanti, etc etc.
arriva Roma, insomma, fate largo! Arriva la solita merda!
I "poveri" non avranno la Porsche o una macchina ex blu pagata da loro con le tasse cossicche i politici fighi possono dire: io manco possiedo un auto. Ma se io pago le tasse a Roma perche' non posso andare in centro ? Rivoltiamola, quelli che abitano a Roma centro devono pagare le tasse per sconfinare che so ? A Roma sud, casello a S.Giovanni, lei deve pagare il pedaggio per sconfinare. Londra lasciamola perdere che e' mejo anche se li' c'e una metro e mezzi pubblici che funzionano, i bus hanno orari, non come e Roma che non si sa mai quando e se arrivano.
RispondiEliminaScena tipica, la signora che ti chiede: ma e' gia' passato il xx, e si allora che sto a fa' qua ?
Esiste un bel sito su internet chiamato atac.roma in cui se cerchi trovi orari dei bus e tra quanto arriva il bus ed è un servizio molto utile e consultandolo ti stupirai di vedere che gli auto sono molto puntuali.
EliminaI telefoni oltre che per andare sui porno o chattare senza senso possono anche essere usati per vedere tra quanto passa l'autobus,poi gli autobus che si rompono può capitare o che non vengono localizzati sulla app ma sono casi rari
Ragazzi, il Tonelli è in pieno delirio onanistico, immagina multe a raffica come se gli avessero promesso un incontro con una squadra di pornostar. Non capisce più niente, confonde lo street control con lo street view e quando ha digitato "road pricing" già stava al terzo orgasmo. Qualcuno lo aiuti.
RispondiElimina
RispondiEliminacancellare tutti i "poi" dell'ultimo paragrafo e trasformarli in "prima"... e allora va bene tutto. Non è questione di controbattere a idiozie, si tratta di metodo di lavoro che stefàno non conosce. Prima si fanno parcheggi di scambio con migliaia di posti intorno al raccordo accessibili con la tessera atac, prima si fanno le preferenziali protette e POI si mette il pedaggio. Sono cose che si fanno con un budget ridicolo, se si pensa ai soldi buttati per tiberis. La canalizzazione della magliana e la preferenziale invisibile di portonaccio proprio non insegnano nulla nemmeno agli autori del blog? Anche le cose più sacrosante se fatte senza metodo falliscono creando un doppio danno: primo, i cittadini pensano che cose fondamentali come canalizzazione, preferenziali e pedaggio siano solo foriere di caos, secondo, per far smaltire il fallimento ci vogliono mesi, nuove amministrazioni e ogni volta si perdono ere geologiche per poi tornare al punto di partenza.
Roma è come Mad Max, non ce la faremo mai......
RispondiElimina" Bisogna dunque ventuplicare le pattuglie dello street view"
RispondiElimina?????????
Senza prima riformare l'ATAC l'Ecopass vuol solo dire sparare nel mucchio
RispondiEliminaSono abbastanza d'accordo in questo senso: in tutta Italia, è tanto difficile far digerire una tassa volta a migliorare il servizio pubblico, quanto migliorare il servizio stesso. Troppe volte si è vista una tassa senza alcuna miglioria corrispondente.. ATAC andrebbe (prima) rivoltata come un calzino per poi poter potenziare le varie tratte.
EliminaIo non capisco una cosa: perche' se tu abiti al centro e ti voglio venire a trovare debbo pagare e invece se tu dal centro vuoi venire a trovare me a Corviale non paghi nulla?
RispondiEliminasono un titolare di abbinamento annualae ATAC quindi mi muovo per lavoro con i mezzi.
RispondiEliminaabito ad Acilia, e prendo regolarmente la linea Roma Lido il che mi pone con un occhio molto attento ai servizi pubbllici,
Potrei anche essere d'accordo, ma il problema sono i mezzi pubblici
con una servizio Metropolitane (A, B, C e Roma LIdo ed altre concesse), che termina alle 23.30 quando funziona, con servizio parcheggi di scambio inefficiente, un parco vetture che fa pietà, per diversi motivi, e che regolarmente prende fuoco, mi dite come si fa a pensare ad un servizio di Ecopass, ovvero un tributo da pagare e come sempre si fa del populismo (stipendi fissi, pensioni ed auto dove appozzare per prendere soldi) senza prima ripensare ad un servizio pubblico efficiente?
il rischio è che l'ecopass passi, ma il servizio pubblico resti lo stesso, se non peggio!
iniziamo con aumentare le ore del servizio, metro fino alle 02,00 autobus che ci siano, autisti che facciano il servizio e non che siano imbucati negli uffici, date dimostrzione che con il concordato L'ATAC metta in atto opere per avere un servizio non dico al top, ma discreto, taxi che non facciano i ladri, ed allora sarò il primo a lasciare l0auto a casa.
per inciso mi piace girare Roma la sera, e farle conosce a chi vine a trovare, parcheggio e pago, quindi prima di avere un ulteriore balzello, pretendo di vedere che almeno ci sia l'inizio di un servizio pubblico, non dico migliore, dico che ci sia perché quello di oggi non è un servizio
tanto per...devo fare come tutti gli anni il secondo abbonamento annuale all'atac, ma per avere lo sconto del 10% per i familiari, devo, (oltre a fornirmi di fotocopia del primo abbonamento, del suo documento di identità, del mio documento) andare solo in alcune stazioni, eur fermi, piramide o termini, perché le altre non sono abilitate... possono solo accettare il pagamento per intero, capite di cosa parliamo??????
F.
Le risposte alle osservazioni 2 e 5 indicano la scarsa conoscenza di Roma da parte di chi ha scritto il post. A Roma le automobili le possiedono e le usano soprattutto i poveri. Perché sono costretti ad usarle. Basta controllare l'età media del parco macchine romano. Altissima. I veri ricchi che si spostano in centro usano i taxi. O la bici per brevissimi percorsi, perché fa tanto a la page.
RispondiEliminaPensare che la riduzione del traffico privato provocherebbe un aumento delle corse dei bus, significa ignorare che l'atac è in mano ai sindacati. Gli stessi che spostano voti determinanti alle elezioni comunali Ed infatti sindaco e giunta consentono qualunque cosa ai dipendenti atac, nonostante lo stato del servizio. Se domani la sindachessa dicesse : "Ora fate due corse in più al giorno."; dopodomani tornerebbe a fare il recupero crediti a Civitavecchia.
Sticazzi dell'ecopass. Basta co ste cazzo de penalizzazioni e cazzi per il culo a chi deve sbattese pe campà. Se te vivi ar centro e giri in bici... occhio che prima o poi cadi e quarcuno te acciacca. A noi porcoddio!!!
RispondiEliminaMa con tutti i gravi problemi irrisolti di Roma ti accanisci sull'eco pass? Ho il sospetto che lo fai per sviare l'attenzione sull'incapacita' di chi governa oppure hai oscuri interessi da difendere
RispondiEliminaComunque basta con queste generalizzazioni che chi va in bici è ricco o abita in centro o la usa per fare 100 m.
RispondiEliminaIo ho 43 anni, vado da piazza dei navigatori a prati per lavoro. Sono ancora vivo e per me è comodissimo, non rompete il cazzo.
E non devo convincere nessuno, anzi, per me meno bici circolano meno traffico c'è, e meno stronzi mi ritrovo sul mio percorso!
Perciò non iniziate colla pantomima "ma io che ho 80 anni come faccio" "ma a chi hanno tagliato le gambe da piccolo??" "Io per lavoro devo andare da guidonia a fregene passando per il pantheon e accompagnare il bambino che mi ha vomitato dentro le scarpe a scuola ad Anzio, vado in bici vero??!!" "Io devo servire il the all'ambasciatore britannico e non posso arrivare sudato!" Cazzi vostri!
Perché vorresti meno ciclisti se tu dici di esserlo?
EliminaSai se più persone fanno una cosa si é più tutelati se invece è uno su un milione sei lo scemo del villaggio.
Io vado in bici quotidianamente per lavoro da Torrevecchia a viale ippocrate(zona policlinico metro b)e sono circa 20 km al giorno perché preferiresti che vado in auto?
e ppooooiiii so' tutti bboni posti de lavoro pe' ll'amici dell'amici.
RispondiEliminaE' così che si crea er lavoro qui, da nojos, in thaja
No, nessun'altra ridicola obiezione. Non concordo però sul punto 1, che è poi l'oggetto di maggiori discussioni.
RispondiEliminaPrima i mezzi pubblici, o almeno in contemporanea. Se dite che la principale causa di inefficienza degli stessi siano le auto private, vuol dire che di questa città avete capito poco. Inoltre l'eco pass non riguarderebbe solo il centro storico (ove si potrebbero anche eliminare del tutto le auto) ma tutto l'anello ferroviario.
Ad ogni modo non credo che questo provvedimento apporti cambiamenti significativi al traffico e alla vita dei cittadini.
Bene tutto quanto: SACROSANTO.
RispondiEliminaAggiungerei l'asservimento semaforico per le linee tramviarie, 8 come primo assolutamente. Datevi da fare! La gente è non stanca, di più!
Vedo tutti i giorni manifestazioni in tal senso...ma falla finita.
EliminaEcopass sarebbe sicuramente alla romana quindi inutile .
RispondiEliminaCosì daranno il colpo finale al commercio, la città sarà frequentata solo da turisti, faremo la fine di Venezia! Roma città morta!
RispondiEliminaNon hai capito una emerita cippa di chi acquista nei negozi se parli così.
EliminaSe devo andare in auto vado nei centri commerciali tipo euroma2 per acquistare se invece mi faccio una passeggiata in centro uso la metro così non ho il problema del parcheggiare la macchina
Potenziare i mezzi pubblici??!!
RispondiEliminaMa qui a Roma il sistema dei mezzi pubblici è completamente da rifare!!
Ecopass è l'ennesima dimostrazione di distrarre il cittadino dai problemi reali addossandogli pure colpe non sue (inquini, sporchi, aliment i il traffico). La verità è che se non hai la macchina a Roma sei fregato. Vivendo all'estero non ho mai avuto il bisogno di acquistarne una. A Londra avere l'auto è veramente un lusso quasi inutile! Ben vengano i pedaggi in quel caso, tanto che lamentazioni non ce ne sono poi state molte.
Qui sarebbe l'ultimo balzello medievale: quanti siete? Che portate? Dove andate?...un fiorino.
O no?
Quando i burocrati te lo vogliono mettere in quel posto scrivono in ITANGLESE.
RispondiEliminaIo non so cosa sia l'ECOPASS ... un posto dove posso sentire la mia voce riverberata? Anzi un'AREA dov'è possibile sentire l'ECO delle mie bestemmie per la nuova GABELLA?
Questi patetici GROTTESCHI burocrati scrivono in inglese per mascherare la loro ignoranza e suscitare nei SERVI (ex-cittadini) un senso di inferiorità, ma alla fine dietro l'abito itanglese appare sempre il monaco medievale che chiede dazio per entrare in città.
PS
Ignoranti-itanglesi OBIEZIONI si scrive con UNA "B"
col "carnet" di accessi gratuiti, EcoPass tutta la vita! così vi imparate ad usare la macchina il minimo indispensabile. Corsie preferenziali a morire e ciclabili protette. Non vi sta bene? Emigrate voi!!!!!
RispondiElimina@4.56
RispondiEliminase sai scrivere un commento su RFS saprai anche scrivere ecopass su google e cercare di capire cos'è...forse?
Chi non la pensa come te è sempre un idiota, vero?
RispondiEliminaE comunque "obiezioni" si scrive con una sola B... :-)))))
Chi è che prende il ricavato dell'Eco pass? Il Comune forse? giammai! Andatevi a studiare come funziona.
RispondiEliminaRicorda molto l'unico pedaggio a sorpresa del raccordo, quello per uscire sulla cittadella dei caltagirone, a ponte di nona.
Leggetevi la storia della giunta scittarelli a cassino, una storiaccia accuratamente occultata dai media, dopo le intimidazioni di uno degli assessori coinvolti.
"L’accusa imputava alla Giunta di aver adottato nel 2009, con l’ausilio del segretario comunale, un atto d’indirizzo volto a raddoppiare, se non addirittura a triplicare, il compenso dovuto alla Gosaf per il servizio di riscossione dei Tributi Ici e Tarsu. Il tutto nel periodo dal 2009 al 2011, violando così le regole sulle varianti dei contratti di appalto."
Naturalmente un'accusa del genere non la campi per aria, e nel frattempo, a cittadinanza non informata, lo scittarelli group ha continuato a regnare, e delinquere.
Ecco a cosa servono i pedaggi pure per entrare al bar, a favorire le dittarelle.
L'assoluzione, misteriosissima (chi ha tempo si vada a leggere le carte, visto che i giornali tacciono)
In realtà non è che voglio meno ciclisti, ma ho il terrore che la massa di automobilisti - di cui buona parte arroganti, aggressivi e caotici - diventi massa di ciclisti (portandosi dietro tutti i difetti di quando erano automobilisti).
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaScusate è ma questa storia del "prima la gente deve prendere i mezzi e poi si aumentano" non sta né in cielo né in terra.
RispondiEliminaLa gente i mezzi non li prende perché non passano mai,sono sporchi ed affollati,se vi aspettate che la gente prenda gli autobus sovraffollati su tratte che richiederebbero delle metro,od almeno dei tram,state freschi.
Roma ha 36 km di linee tram,alcune delle quali non hanno abbastanza corrente per far funzionare i citiway,Budapest ha 156km di linee tram,Berlino 190,centro servito da metro,periferia servita da tram,e come extrema ratio gli autobus per aumentare la capillarità,senza contare che a Berlino hanno pure l's-bahn che a differenza delle ferrovie interne a Roma funzionano,le stazioni sono pulite ed i treni idem.
No,noi siamo furbi e utilizziamo gli autobus per qualsiasi cosa,senza nemmeno mettere le corsie preferenziali.
Se mi mettessero delle linee tram-metro decenti,mollerei la macchina in un secondo,a Budapest la macchina è praticamente inutile anche in periferia.
p.s. complimenti anche a federico che da del trippone ad uno che giustamente 10 km in bici non se li vuole fare,forse ti sei scordato che Roma è una città collinare,non stiamo mica a Londra che è tutta piatta.
Invece di prendersela con il comune che non mette a disposizione mezzi pubblici efficienti come in tutte le città d'europa,diamo del trippone ad uno che non vuole spendere 1000 e passa euro di bici elettrica pieghevole e che non vuole rischiare la vita per l'assenza di piste ciclabili protette.
Non avete capito che insultando chi non la pensa come voi,ottenete soltanto di radicalizzare la posizione dell'altro. C'è gente che la bici non la vuole prendere,vogliamo i tram e le metro. E basta.
Caro il mio omonimo la città non é poi così collinare come volete voi ci sono delle salite e delle discese ma con dei rapporti buoni alla bici le fai senza problemi,poi esistono quelle a pedalata assistita che vanno su da sole quindi...
EliminaSe la bici non la vuoi usare paghi l'ecopass come si fa nella città che voi tutti inneggiate alla follia Londra dove si paga sempre senza nessun carnet gratuito e si paga almeno 10sterline e dove l'abbonamento dei mezzi costa circa 5volte che da noi.
Se non vuoi ne bici ne macchina gli autobus ci stanno abbastanza solo che vi dovete sempre lamentare perché siete italiani e l'italiano sa solo fare beeee
@Federico
RispondiEliminaMuoviroma non funziona. Spesso tutti i bus spariscono dalla schermata del percorso e si torna alla vecchia abitudine di alternare preghiere e smoccolamenti vari nella lunga attesa del tram. Ancora più spesso, l'icona del bus che dovrebbe passare in pochi secondi diventa di colore rosso e, ovviamente, il mezzo non passa, perché quell'autobus non è mai esistito, serviva solo a creare l'illusione di un servizio efficiente. Infine, nei rari casi in cui il servizio funziona, le tempistiche sono sfasate di almeno 4 minuti in difetto. Quando un bus viene indicato "in arrivo", è già bello che passato almeno tre minuti prima.
capitolo bici:
RispondiEliminaspostarsi in bicicletta è bellissimo, io l'ho fatto per anni, però non sono tutte rose e fiori.
Intanto, tra salite, clima eventualmente avverso, e necessità di non sudare a meno di non avere doccia e cambio al lavoro, la velocità media che si tiene è sicuramente meno eclatante che nelle prove moto-bici-auto-bus. Poi non è che abbiamo tutti 20-30 anni...
Poi ci sono obbiettivi pericoli, tra furti di bici, impossibilità di svicolare accelerando, e veicoli guidati da persone col sangue agli occhi...
Per cui ci vorrebbe un po' di equilibrio: così come non sono dei pazzi, non è che i ciclisti siano una specie superiore che ha capito tutto. E con i "cazzi vostri" la discussione non va avanti di un millimetro (e sul lungo termine neppure la bici).
E poi, nonostante il suprematista ciclico, non è per tutti. Quindi i mezzi ci vogliono. E siccome quelli pubblici non vanno per niente bene, perché hanno passagi casuali (anche nelle cancellazioni delle corse), l'alternativa è l'automobile.
Senza fanatismi. Anzi con un pizzico di invidia per le città nelle quali si può scegliere.
Cordialità
@10, 2018 11:49 AM
RispondiElimina"con dei rapporti buoni alla bici le fai senza problemi": occhio, mai detto che non si fa in assoluto, bensì che non è peer tutti, per età, per presentabilità etc etc (tutti sudati al lavoro non ci si può andare)
"esistono quelle a pedalata assistita che vanno su da sole quindi": intanto ti direi che da sole no, se no sarebbero elettriche tout court. Ma soprattutto, qui si diceva che chi va sui mezzi difficilmente può permettersi una bici buona (se compri le ciofeche poi resti per strada e non è il caso), chi usa l'auto per spostarsi non è detto possa. Mi risultano costi di almeno 1000€.
"paghi l'ecopass come si fa nella città che voi tutti inneggiate alla follia": il blog si chiama romafaschifo, non londraèbella. Restando a Roma, mi pare che qualche problemino ci sia. E' chi scrive il post che inneggia, personalmente - e con me molti - ci basterebbe una città un po' meno surreale, coi mezzi che prendono fuoco, su cui girano abusivi e borseggiatori, dentro i quali piove etc
"dove l'abbonamento dei mezzi costa circa 5volte che da noi": sì. Ma gli stipendi sono più alti e i mezzi funzionano, mi risulta da gente che ci abita.
"gli autobus ci stanno abbastanza": sì, nelle rimesse....
https://www.youtube.com/watch?v=CeMoyDLZ-zI
Cordialità
Citta' di subumani orgogliosi. Non c'e' niente di peggio.
RispondiEliminaobiezione con una b, vi prego
RispondiEliminaOvviamente chi abita all'interno dell'area non paga niente vero? Eppero!!
RispondiEliminacome al solito……
Facciamo una cosa seria allora. La barriera vale in tutte e due le direzioni, sia che entri o che esci dall'area ecopass. Per tutti uguale. Allora possiamo parlare.
P.S.
E poi ho scoperto che in centro a Roma i mezzi pubblici funzionano ottimamente !!!
MADDECHE??? DA QUANDO???
Saluti
Ah vabbè ho capito siete romani e siete su questa pagina per criticare sempre Roma ok.
RispondiEliminaNon lo so se commenterò ancora qui visto che le mie idee sono per voi un po balsane.
Londra io ci ho lavorato dal 2010 al 2014 e non so se oggi é migliorata molto ma ai tempi gli autobus che si rompevano per strada o le metro bloccate per incendi ne succedevano all'incirca come qua,la copertura data dagli autobus non é molto capillare visto che chi ci abita o ci ha abitato avrà visto la grande mole di persone che cammina per strada per raggiungere il luogo di lavoro di solito gli autobus non si usano ma si usa solo la metro ma con costi esorbitanti.
Capisco che in determinate situazioni la bici non si può usare anche se come già detto con una a pedalata assistita e fidatevi non sudate chissà quanto poi al lavoro tutti hanno il bagno vi portate un ricambio anche se io in banca ho degli spogliatoi ma vabbè non siete tutti come me.
Avete scritto che una bici 1000€ mi sembra esagerato le trovi anche a 500€ nuove ma comunque in due anni senza mezzi pubblici te la ripaghi.
Lasciamo stare il fatto di bici o no.
Io sono per l'intermodalitá cioè usare prima l'auto privata se sto fuori Roma e poi raggiungere il punto più vicino all'ecopass ed usare la bici.
Quella é la mia idea di come é giusto muoversi io gli autobus non li sopporto prendo solo la metro e poi a piedi se per motivi personali mi trovo più comodo a non usare la bici o mi trovo in un punto in cui non posso andare con la macchina.
A Roma serve la metro c e la metro d per andare benino in termini di servizi.
Poi sul fatto del costo della macchina non sono d'accordo c'è chi come me spende anche di più di 10 000€ annui per cambiarla ogni 4-5anni e tenerla in ordine ma ai tempi quando ero giovane lavoravo come pony per una pizzeria e mi mantenevo scooter e macchina con neanche 1000€ all'anno quindi non è vero che i ricchi hanno la macchina ma la macchina la ha chi per necessità esce fuori da Roma e non puoi di certo contare sul cotral.
Il primo punto è totalmente sbagliato. Prima aumenti i mezzi pubblici, poi chiedi alle persone di lasciare le macchine a casa. Non il contrario. Anche perchè, altrimenti, i mezzi pubblici non saranno mai aumentati.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaOk,non guardiamo la tanto odiata Londra,guardiamo Budapest,156 km di linee tram,4 linee metro+autobus,c'è ragazzi ma di cosa stiamo parlando?
RispondiEliminaPure Rotterdam che ha 600 mila abitanti ha 3 volte le linee tram di Roma,Berlino ne ha 190 di km più ovviamente la metro in centro,sono tutti stupidi?
Noi siamo furbi ad utilizzare gli autobus,sempre senza corsie protette,con le auto che bloccano parcheggiate in doppia,tripla e ventesima fila.
Voi continuate a sperare che la gente faccia la sardina negli autobus,finirà che in centro non ci va nessuno,andranno tutti all'Eur,ad Ostia o ai castelli.
E forse è meglio così perché il centro è di un degrado che non finisce mai.
Non volevo più scrivere ma quando si parla delle linee tram bisogna precisare che Roma ha avuto un immensa rete più grande di Budapest e Rotterdam messe insieme.
EliminaLo smantellamento delle linee tram é dovuto al fatto che per alcuni era uno spreco perché bastava l'autobus complice il calo degli utenti dovuto al boom economico e quindi la conseguente motorizzazione di massa.
Se non credete a ciò che vi dico basta che andate su Wikipedia e troverete che ai tempi del duce la linea di Roma misurava al 31 dicembre 1929 la rete tranviaria romana: 800 motrici e 280 rimorchi circolavano su 59 linee con 140 km di impianti e 400 km di lunghezza d'esercizio
E nell'800 A.C. Roma non esisteva nemmeno.
RispondiEliminaCosa voglio dire con questo? Che se continuiamo a vivere nel passato il futuro continuerà a sfuggirci di mano,con i tram che furono non ci facciamo nulla.
Oggi ci sono 30km di linee,ed alcune non hanno nemmeno abbastanza corrente per far funzionare i citiway con l'aria condizionata,sottostanno ad i semafori come tutte le auto normali e non sia mai che gli danno una pulita dentro. Cosa vogliamo fare al riguardo?
@10, 2018 10:36 PM - mi pare che tu abbia qualche difficoltà spaziotemporali, senza offesa si capisce.
RispondiEliminaIntanto ti ripeto che il blog parla di Roma non di Londra, sicché interessanti i confronti, però senza dati ufficiali stiamo a "io ci ho vissuto" "mio cugino" etc un mio conoscente ci ha fatto famiglia, ha trovato lavoro senza raccomandazione al comune, va coi mezzi che è una bellezza e prende uno stipendio inimmaginabile. Costi alti, servizi buoni. Ma non è che così riesco (né voglio, d'altronde) a convincerti. Quindi parliamo di Roma, è meglio.
Poi, sì, enorme rete, ma nel 1920. E' passato un po' di tempo. Parlerei del presente, o al limite del futuro, se no non se ne esce (e già così ho i miei dubbi).
E poi precisiamo: a quanto pare i motivi per la razionalizzazione della rete tranviaria (dal 1930) furono la maggiore flessibilità logistica degli autobus nelle vie del centro e gli albori del traffico privato, poi negli anni 60 la motorizzazione di massa.
Però, NEL PRESENTE, quest'ultima è cresciuta fuori controllo esiamo arrivati ad avere 3 automobili ogni 4 abitanti. Sarebbe d'uopo potenziare il mezzo pubblico (specie su rotaia) per millemila motivi (non esclusi quelli "ideologici"). Se non è stato fatto le ragioni sono tante e nessuna buona.
Ma appunto, realisticamente, sic rebus stantibus, a Roma l'auto è il mezzo per eccellenza NONOSTANTE TUTTO. Saranno/saremo mica tutti cretini, no?
Personalmente ho girato in bici, poi ho subito un furto che mi ha azzoppato (è una metafora :-D), e anche per girare nel traffico la bici deve essere BUONA, se si sgancia la marcia mentre si va sono cavoli. Devi spendere almeno 400€. Per una elettrica, te lo ripeto, che sia degna di nota stai sui 1000. E sono QUATTRO abbonamenti annuali, non due. Elettrica o no, è un mezzo splendido, ma non per tutti, in vari sensi. Se poi uno pensa che quello che fa lui è giusto perché lo fa lui, sicuramente avremo difficoltà a intenderci.
E su UNA cosa hai ragione, non tutti hanno gli spogliatoi.
Io spendo già per l'auto e me la tengo, personalmente vorrei fare altro ma non ho scelta (e come me tanti)...che sia una pessima scelta sono d'accordo, ma appunto l'unica.
E gradirei non venissero applicati ulteriori esborsi, che trovo punitivi in assenza di alternative. Poi ognuno è libero di pensarla come vuole.
Cordialità
Comunque sto allisciamento del pelo a Stefano comincia ad essere un pò stucchevole. Soprattutto perchè, come l'affaire ecopass conferma nuovamente, non c'è alcuna visione comune tra il suo assessorato e quello della Meleo che dovrebbero invece andare a braccetto, anzi, non dovrebbero proprio essere due assessorati a se stanti.
RispondiEliminaErgo, con le buone intenzioni dell'assessore strabico ci sventoliamo allegramente le parti basse se poi manca il numero legale in aula, le iniziative vengono sconfessate dai suoi stessi colleghi e la Sindaca, su un questione di tale importanza, non ritiene di dover dire nemmeno una parola.
Se sto Stefano è davvero tutto di un pezzo denunci l'immobilismo, denunci i boicottaggi, denunci l'unico obiettivo che interessa a questa amministrazione, ovvero la tenuta del consenso, anche a costo del bene della collettività.
Ma magari fosse un provvedimento che favorisce i ricchi. Invece saranno i poveri, drogati de maghina e sguteroni, con le loro insulse auto diesel comprate a rate a continuare ad infestare il centro.
RispondiElimina"Ma magari fosse un provvedimento che favorisce i ricchi. Invece saranno i poveri, drogati de maghina e sguteroni, con le loro insulse auto diesel comprate a rate a continuare ad infestare il centro.
RispondiEliminasettembre 11, 2018 11:13 AM"
ma magari fosse un'intuizione che squarcia le nuvole dell'ignoranza per illuminarci col sole della saggezza. Peccato che senza una spiegazione rimanga un po' appesa.
Non so chi ha scritto che col pedaggio entrerà anche chi non ne ha motivo di residenza e/o lavoro, quindi il traffico aumenterà. Potrebbe essere.
Come ho già scritto, i ricchi saranno del tutto indifferenti, potranno pagare senza problemi.
Vedremo.
Cordialità
Io dico che sei i "poveri" riescono a comprarsi (e ci riescono, eccome) un iphone da 1000 euro e cambiarlo ogni due anni allora possono pure spendere due euro di pedaggio. Dei poveri, quelli veri, non interessa mai niente a nessuno, ma per la questione ecopass improvvisamente si sentono tutti animati da un insolito fervore sociale e solidaristico.
RispondiEliminaCava signova delle 10:02, lei ha pevfettamente vagione con tutti questi finti povevi non se ne può più! Si lamentano, si lamentano ma tvattovie, pizzevie e vistovanti sono sempve pieni, la dvoga se la compvano a chili e spendono puve pev le mondane e i gvatta e vinci, poi pvetendono di venive a detuvpave gvatis le stvade chic con le lovo macchinacce vecchie e magavi a gasolio. Ova basta, pevdinci!
RispondiEliminaVoglio l'ecopass anche al contrario.
RispondiEliminaInvece dell'ecopass, anche per favorire l'occupazione, si potrebbe mettere a un tot di incroci una coppia di gabellieri che fermano ogni veicolo:
RispondiElimina-Alt! chi siete?
-Siamo due che...
-Cosa fate? Cosa portate?
-Niente, roba...
-Sì ma quanti siete?
-Due, siamo io e lui...
-Un fiorino!!
-Si paga?
-Un fiorino!!
Oltretutto i veicoli rallenterebbero e ci sarebbe più sicurezza.
Il blogger autore dell'articolo dà per scontanto che ogni obiezione all'introduzione dell'ecopass sia un'idiozia e che tutti coloro che hanno opinioni diverse delle sue siano dei cretini, tutto ciò a prescindere dalle obiezioni e dai contenuti. Lui dà per
RispondiEliminascontanto che le sue opinioni siano sempre e solo giuste e che quelle altrui siano sem
pre e solo sbagliate. Lui è convinto di avere tutte le risposte in tasca, come discutere civilmente con chi pensa che tu dici cose sbagliate e inutili, a prescindere? Ora ho capito chi è l'autore dell'articolo: è un discendente del conte Tacchia! Ovvero: io so io e voi non siete un cazzo! Bene! Bravo! Continua così!
Si continua a guardare il dito e non la luna, e questo, mi spiace, vale per i contrari come per i favorevoli all'Ecopass. La luna è che Roma NON HA una rete metropolitana degna della sua estensione territoriale. Senza una RETE metropolitana che faccia da dorsale al TPL e di cui le linee di autobus e tram fungano solo come supporto e adduzione, come succede in tutte le città del mondo almeno quello la cui civilizzazione è successiva all'età del bronzo, ogni terapia sarà solo una cura omeopatica per citare il blogger, dalle corsie preferenziali all'aumento delle corse degli autobus. E per realizzare una rete metropolitana in una città così indietro come Roma ci vogliono anni, tanti, soldi, tanti, volontà politica, tanta, un programma ben preciso, lungimirante, almeno trentennale, che venga realizzato negli anni a prescindere dai cambi di colore della Giunta, insomma serve tutto quello che a Roma non c'è
RispondiEliminaNelle grandi citta occorre entrare nell ottica che tutti devono pagare qualcosa x circolare. Anche i pedoni. Tutti! Ripeto. Tutti.
RispondiElimina.
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Senza polemica. Per quello che ne so , nella ztl, l'Ecopass c'è da molti anni. Nel senso che, se hai una "motivazione di lavoro", pagando una tassa annuale adeguatamente sostanziosa (mi pare tra i 1.000 e 2000 euro) entri già. E basta vedere il traffico che c'è per rendersene conto. QUindi, a meno che io mi sbagli, tutta questa categoria di persone , continuando a pagare, continuerà ad entrare. In piu' se ne aggiungera' un altro TOT che entrerà spot pagando la tassa giornaliera. Quindi, in buona sostanza, avremo un aumento della circolazione in centro e non una diminuzione. Questo per quello che ho capito io. Gradirei un suo commento su questa mia valutazione. Se avessi non ben compreso la situazione attuale sarei ben felice di cambiare idea. grazie
RispondiEliminaIo non sono l'autore ma tanto lui non risponde.
EliminaIl numero di auto dovrebbe diminuire o al massimo essere uguale visto che esiste la logica se non ci passo evito di pagare.
Il problema al massimo potrebbe nascere che avremmo più traffico sul raccordo visto che molti che passano al centro per fare prima passeranno sul raccordo per non pagare l'ecopass.
Poi va diversificato ora ci sono aree ztl che rimarranno altri balzelli per chi paga l'ecopass perché una cosa é l'anello ferroviario corrispondente al pagare ecopass un altra cosa sono le zone più centrali in cui già si paga quei 1500-2000€annui.
Io credo che rimangono due tariffe separate cioè quella che già c'è la si lascia così paghi i tuoi 2000€ annui ed entri ecopass e odierna ztl
Poi si aggiunge l ecopass in cui paghi un certo balzello anche se poi ci sono i carnet quindi un tot di entrate non le paghi e con esso entri solo nell area dellecopass non compresa delle odierne ztl che sono altra cosa.
Spero di essere stato chiaro nel dire quale sarà la direzione presa e sono sicuro di ciò visto che altrimenti zone come corso vittorio o Trastevere o il tridentino verrebbero sommerse dalle auto con la solita feccia romana in auto che parcheggerebbe pure sulle scalinate dell'altare della patria
Your writing is great, it helps my work a lot, thank you
RispondiEliminaNon ci vedo nulla di male al provvedimento, purché venga affiancato all'eliminazione di varchi ztl altrimenti si creerebbe un "doppio binario" completamente inutile.
RispondiEliminaTuttavia, ciò che veramente è da biasimare è questa aperta guerra ai mezzi privati come se fossero la causa di ogni male nel mondo: ormai sono anni (dall'entrata in vigore della normativa antinquinamento euro 4 nel 2006) che le auto non emettono più percentuali pericolose di ossidi di carbonio e di azoto, ma ciò in Italia non interessa a nessuno (politica in primis) perché condannare l'utilizzo delle auto fa molto mainstream. Però il fatto che gli autobus di linea vecchi di decenni e con milioni di km alle spalle, che inquinano come una centrale a carbone, vengano poi rivenduti e reimmatricolati di proposito per celare l'età, questo va bene... Ma va'. Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.