Da tempo seguo Romafaschifo e desidero ringraziare per la battaglia (il cui valore è impagabile) che il sito quotidianamente conduce contro il degrado, la sciatteria ,l'incapacità, la malafede, la corruzione, e soprattutto l'assuefazione a tutto ciò, che caratterizzano la vita e la socialità di questa nostra città.
Questa sera vi scrivo, appena rientrato a casa, per raccontarvi un (piccolo?) problema che rappresenta un esempio di come viva Roma. Uso frequentemente la metro C, nel tratto Grotte Celoni-San Giovanni; negli ultimi giorni l'aria condizionata nei treni ha cessato di funzionare... Inizialmente ho pensato ad un inconveniente (qualcuno ha dimenticato di avviare il sistema?); poi ad un guasto (ora sicuramente il servizio manutenzione interverrà!); poi ad un sabotaggio (possibile che tutti i treni abbiano, contemporaneamente ed in piena estate l'aria condizionata in avaria e nessuno intervenga per ripristinarne la funzionalità?!). Fatto sta che viaggiare sulla metro C sta diventando difficile (anche pericoloso?); nei vagoni, in ora di punta, si soffoca e si ha un pò si sollievo solo in corrispondenza delle fermate, quando le porte si aprono ed entra aria dall'esterno. Alle mie segnalazioni e richieste di spiegazioni, gli addetti delle due stazioni citate mi hanno risposto, in ordine cronologico:
- "E' solo un condizionatore guasto, non possiamo fermare il treno per questo, si muova lungo il treno e si posizioni in prossimità di quelli funzionanti".
- "E' un problema noto....non so che farci e che dirle"
- "Eviti di prendere la metro"
Un solo commento: sono cittadino italiano e romano, e come decine di migliaia di concittadini pago IRPEF allo Stato, addizionale regionale, addizionale comunale (salatissime) ed ho acquistato l'abbonamento annuale Metrebus. ATAC potrebbe spiegarmi e spiegarci perché il servizio della metro C, peraltro seminuova, si trova in queste condizioni? Chi ne è responsabile? Cosa si sta facendo per ripristinare la normalità del servizio? E mi chiedo: i treni possono circolare in queste condizioni, che mettono a repentaglio la salute dei cittadini, quantomeno di quelli più deboli ed affetti da patologie del sistema pressorio/circolatorio? (A proposito: qualcuno li ha informati che entrando nei vagoni, si troveranno a viaggiare in queste condizioni?).
Per finire: se seguissimo tutti il suggerimento della cortese dipendente ATAC in servizio ieri sera (4 luglio 2018) alla stazione Grotte Celoni ("Eviti di prendere la metro") forse per qualcuno in ATAC, compresa, ma buon ultima, la dipendente stessa, diventerebbe ancor più difficile di quanto già non sia pensare di aver diritto ad uno stipendio a fine mese, quale corrispettivo del lavoro prestato.
Grazie per l'attenzione.
Sauro Fiorani
Che ATAC non funzioni non è, ovviamente, una notizia.
RispondiEliminaDovremmo tuttavia riflettere sulla INESISTENZA, a Roma, di serie e competenti associazioni/gruppi di pressione ecc. che siano in grado di agire, nelle sedi giuste, per muovere le cose.
Questo blog fa informazione, e spesso le idee del suo ideatore sono errate. Ma fa informazione, ed è già qualcosa.
Non basta.
Un caso come quello descritto dovrebbe condurre - quasi in automatico - ad una serie di denunce, e magari a risarcimenti.
Se infatti un luogo aperto al pubblico diviene pericoloso per chi ci entra (perché fa un caldo insopportabile, o perché il pavimento e scivoloso, o perché non adeguatamente illuminato, ecc. ecc. - è un obbligo per il gestore rimuovere il pericolo, oppure interdire l'ingresso.
Se non lo fa, ne deve sopportare la responsabilità, civile (forta disagio) e anche penale (se qualcuno si sente male).
Ma a Roma esiste uno straccio di "associazione" capace di agire per le vie legali, prendendo le parti dei cittadini?
Io ho preso la metro C ieri sera alle 19 circa ed il sistema di condizionamento interno funzionava a dovere.
RispondiEliminaUso la metro C tutti i giorni per andare all’università, non ho mai e dico mai trovato l’aria condizionata spenta. Ovvio, può capitare che in orario di punta essendo la metro piena, si senta comunque caldo e/o l’aria condizionata non riesca comunque a dare quella sensazione di sollievo. Ma capita anche in autobus se è per questo, specie nelle ore di punta nei momenti centrali della giornata.
RispondiEliminaPrima di pubblicare certe cose, vi coniglio di verificare meglio le vostre fonti e soprattutto la veridicità delle informazioni riportate, perché veramente ultimamente pur di sparare a zero su tutto state toppando e neanche poco.
Confermo che ieri e oggi mi è capitato di prendere due treni con aria condizionata spenta, non era bassa, era proprio spenta. Due disabili in sedia a rotelle a bordo, anziani e bambini, era da sentirsi male, in orario di punta.
RispondiEliminaVeramente l ho trovata spenta pure io che la prendo una volta ogni tre quattro mesi...
RispondiEliminaCaro Sig. Sauro (e alcuni commentatori), invece di lamentarvi dovreste seguire il consiglio di chi sostiene che il problema non esiste. Pensateci bene, rifletteteci, e scoprirete che l'effetto "aria condizionata spenta" è solo frutto della vostra immaginazione, così come gli altri "presunti" problemi che affliggono Roma. Dopo decenni di mala gestione, da un paio d'anni Roma sta vivendo una nuova età dell'oro. Convincetevi, è così! E se proprio non potete resistere dal lagnarvi, potete utilizzare la nuovissima piattaforma di segnalazione, appena inaugurata dalla nostra beneamata SindacA (santa subito!): segnalate, segnalate... ed aspettate con fede, qualcuno vi risponderà e vi farà capire che, in realtà, il problema... siete voi!
RispondiEliminaPatetico/a. Da rinchiudere con camicia di forza.
EliminaSperiamo per lui sia ironico.... anche se il pentademente standard potrebbe scrivere le stesse cose credendoci pure.
EliminaRiescono pure a credere che a roma non ci sono buche......
Tanto adesso con Salvini la metro sarà meno affollata e un po' di caldo si potrà pure sopportare, no?
RispondiEliminaluglio 05, 2018 3:18 PM
RispondiEliminaE' un problema che mi sono posto più volte anch'io...soprattutto con Atac e Ama che sono le situazioni più penose: mi sono rivolto ad un' asoociazione di consumatori vicino casa mia sull'Appia...mi hanno risposto che avevano bisogno di prove documentate dei disservizi. Mi sono cadute le braccia. Questa città si governa solo con una giunta militare con poteri assoluti. Non vedo altre soluzioni.
Oggi anche io ho preso la metro A e lasciato la maghina a casa per far contento quello stronzo di Tonelli: serviva a mia moglie. Ho preso la metro a Porta Furba e sono sceso a Ottaviano completamente fradicio: l'aria condizionata usciva dai bocchettoni con la stessa potenza di un respiro di un malato terminale e i vagoni alle 9 erano stracolmi. Arrivato in ufficio mi sono dovuto spogliare e cambiare come se avessi fatto una maratona. Pago bollo, assicurazione, gas, manutenzione e parcheggio ma quelle merde dei mezzi pubblici non li prendo più. Metro, bus, tram e Tonelli andatevene tutti insieme affanculo.
RispondiEliminaluglio 05, 2018 5:33 PM
RispondiEliminaMerda. Da scaricare nello sciacquone del cesso e pulire con l'acido muriatico.
Zingari, affollamento, caldo tropicale, passano con la stessa frequenza della carovana dei tuareg all'oasi di cufra, scioperi ogni venerdì....W la maghina tutta la vita.
RispondiEliminaOccorre organizzare una grandissima manifestazione contro ATAC, l'unico modo per farci sentire in migliaia davanti agli uffici ATAC e poi davanti al Campidoglio.
RispondiElimina"evitate di prenderla." Perchè aggiungere altro? Vi è stato chiaramente spiegato cosa fare. punto.
RispondiEliminaEd io continuo a sognarmi di spompinare Tonelli perche' c'e' l'ha grosso.
RispondiEliminaBasta con questi mezzi pubblici, generano solo traffico.
RispondiEliminaQuante lamentele romani! Ogni cosa fate una tragedia, e prima l'immondizia, e poi le buche, e la neve, e l'erba alta, e mo basta, lasciate lavorare l'amministrazione!! È estate, fa caldo, è normale, pensate agli abitanti del Benin, hanno l'aria condizionata? Non credo proprio! Si lamentano del caldo come delle mammolette? Non credo nemmeno!
RispondiEliminaluglio 05, 2018 9:08 PM
RispondiEliminaBasta non prendere più questi mezzi pubblici di merda...che poi non sono più pubblici ma privatizzati ai zingaracci che con i borseggi si fanno 2-300 euri al giorno...e prendere tutti la nostra adorata maghina con stereo, aria condizionata e ci facciamo salire chi cazzo ci pare. Fanculo all'Atac, al Cotral, alla raggi e soprattutto a Tonelli. Maghina forever...
Ho chiesto una semplice informazione a una di quelle "lavoratrici", nascoste nei gabbiotti metro, coperti da mappe e schifezze varie....di poco e mi mangiava vivo x aver disturbato il suo riposo....
RispondiEliminaCaro Sauro,
RispondiEliminaun rapido commento sulla risposta: "Eviti di prendere la metro". Il motivo per cui Atac dovrebbe portare i libri in tribunale e il trasporto pubblico assegnato ad un operatore internazionale senza vincoli politici e' che il personale Atac e' quanto di piu' distante dalla Customer Orientation. E' erede di quei carrozzoni pubblici assistenzialisti, pieni di raccomandati e imposcati, a cui il livello di servizio, la produttivita', il miglioramento continuo non interessa un fico secco
Povera Roma...
C'è poco da commentare, questa metro è stata progettata per un trasporto non da folla come sta accadendo e invece di tenere decine e decine di persone a guardare il trasbordo da una metro ad un'altra con i tornelli aperti fissi, sarebbe il caso di trasformarli in macchinisti e mettere piu' treni in quanto fare una metro ogni 12 minuti non serve a nulla. Questo è il da fare altro che reddito di cittadinanza a Roma. Due anni e mezzo senza nessun risultato. Ma ormai siamo rassegnati. Segnalare non serve a nulla se chi è preposto al funzionamento della città non interviene. Questo bel sito di romafaschifo la dice tutta, segnalano le cose che non funzionano ma nulla cambia. Basterebbe mettere una squadra di operai comunali con un responsabile che leggono qui ed intervengono!!!!!!!!!!! questo sarebbe veramente il cambiamento come gestione e come risoluzione. Leggeremo sicuramente i ringraziamenti se ciò avvenisse ma purtroppo nulla accade!!! Due anni e mezzo però passano veloci e alla prossima c'è il resoconto altro che risate di Grillo sulle buche di Roma che come dice la Lombardi, c'è poco da ridere!!!!!!!!!
RispondiEliminacome ho già scritto alcune volte, il mio sogno è una città dove l'auto privata non è necessaria.
RispondiEliminaMa devo concordare nella sostanza con i vari commentatori che pensano che i mezzi pubblici siano pressoché impraticabili. A meno che, aggiungo, una persona abbia impegni dagli orari lontani dalle ore di punta ed estremamente flessibili. E anche in quel caso diventa una corsa ad ostacoli.
Non credo riuscirò a vedere la città dei miei sogni, e mi rassegno ad usare la mia auto.
Cordialità
Che ha risposto quella cretina: "Eviti di prendere la metro"? E nessuno le ha detto: "Eviti di rispondere a cazzo di cane"?
RispondiEliminaSolo che io me la prenderei sì con lei, ma anche e soprattutto con chi, negli ultimi tempi, ha asssunto una valanga di personale che, al massimo, dovrebbe andare a sturare i cessi o le fogne di questa città a mani nude, e che in una qualsiasi altra azienda di trasporto un briciolo più seria, dopo due minuti sarebbe sato licenziato a calci in culo.
Ma le varie associazioni "per i diritti degli utenti", come Assoutenti, Assoconsumatori, Assocazzo, Assoculo, Codacons, Cazzocons, ecc. dove cazzo stanno?!
Per Unknown dell'1.12, ha centrato in pieno la questione. Il problema è che, a quanto pare, si sta facendo di tutto per salvare questo malato terminale che è l'ATAC di adesso, per non perdere i voti di tutti i dipendenti che verrebbero licenziati. Finchè i voti saranno più importanti dello sviluppo e del livello qualitativo della vita di milioni di cittadini che quotidianamente prendono i mezzi pubblici, non cambierà nulla. Ringraziamo la Raggi per la situazione attuale che ci troviamo a sopportare, da due anni a questa parte, senza alcun margine di miglioramento.
RispondiEliminaAd anonimo luglio 06, 2018 3:01 PM: esatto, giusto quello che hai detto. Aggiungo poi che la procedura fallimentare più logica da adottare per questa azienda avrebbe dovuto essere simile a quella adottata a suo tempo per l'azienda nazionale aerea italiana che conosciamo: la si mandava in amministrazione controllata, nominando un commissario liquidatore. Invece no, non la si vuole far fallire come si deve, e quindi continueremo così, a vederla gestita in modo esclusivamente politico, ossia, appunto, "a cazzo di cane". Tanto le associazioni di tutela degli utenti non fanno e non faranno assolutamente un cazzo (invece di fare una denuncia al secondo, come sarebbe logico che facessero), e gli utenti continueranno ad essere trattati come sudditi.
RispondiEliminaTutto giusto quanto detto sopra.Credo sia giunto il momento di incominciare a scendere in strada coma hanno fatto al Laurentino per i rifiuti.Non vedo alternative.
RispondiEliminaAd Anonimo luglio 06, 2018 5:01 PM: esatto. Se si continua così, prima o poi ci si arriverà. Ma chi dirige questa città fa finta di non capirlo. E' inutile poi mettere quegli stupidi cartelli sugli autobus recanti la dicitura: "La violenza contro i lavoratori del trasporto è un crimine...", come se la violenza non fosse comunque un crimine a prescindere da chi la subisce. Ricordassero piuttosto al loro personale di avere modi cortesi col pubblico e di tenere una condotta conforme ai civici doveri. Che poi è ingiusto (oltre che un reato) che subiscano aggressioni è ovvio, ma devono essere anche loro a non mettersi nelle condizioni di provocarle.
RispondiEliminaAd Unknown luglio 06, 2018 1:12 PM: sì, hai ragione infatti. Aggiungo poi che le cose sono ulteriormente peggiorate in questi ultimi decenni, e non poco. Quando ero bambino, negli anni settanta ed anche ottanta, da ragazzo, me la ricordo tutta un'altra azienda, l'ATAC. Sì, non ha mai funzionato bene veramente, ma il personale dell'epoca era tutta un'altra pasta. In divisa perfetta, con tanto di gradi e mansioni indicati su mostrine e berretti. Ci teneva al suo lavoro, anzi talvolta non esitava a sopperire alle carenze organizzative aziendali. Mi ricordo una volta un autista, a piazzale Clodio, intento con dedizione a cambiare personalmente una lampadina guasta alla porta anteriore di un autobus (era un Lancia 718 Pistoiesi, mi ricordo pure marca e modello) in servizio sulla linea 78 (Clodio-Termini, soppressa poi nel 1980). Non esisteva che salivi al centro o che rompevi icoglioni sull'autobus con comportamenti scorretti, fattorino e guidatore ti sbranavano. Per salire davanti sulle vetture a tre o quattro porte (porta anteriore intendo) dovevi essere abbonato e mostrare l'abbonamento al conducente, altro che esperimento di salita solo davanti con tornello attualmente in atto. Il personale addetto al capolinea, talvolta, dava ai conducenti l'ordine di partenza col fischietto, quasi in stile ferroviario (visto al capolinea della Circonvallazione Cornelia). I controllori passavano di frequente sugli autobus, e quando salivano tremavano pure i sassi, altro che aggredirli (la società non era selvaggia come quella odierna, va detto anche questo). Purtroppo tutto questo "mondo romano" è finito.
RispondiEliminaluglio 06, 2018 8:01 PM
RispondiEliminaCondivido tutto, anche le virgole. Prendo i mezzi pubblici dal 1979, da quando ho cominciato le superiori e uno schifo simile non si è MAI visto: controllori spariti e se vedono zingari, accattoni e barboni puzzolenti che solo a passarci vicino viene da vomitargli addosso tutta la colazione si girano dall'altra parte. Con uno scatto di dignità ha deciso di prendere la maghina e non servirmi più di queste merde perché NON VOGLIO convivere nemmeno un minuto con certa gente. Per quanto mi riguarda si è ampiamente passata la linea del Piave della decenza e chi difende quelli dell'Atac, del Cotral e delle ferrovie regionali è un maiale come loro.
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Ad Anonimo luglio 09, 2018 9:16 AM: ti ringrazio che condividi il mio commento! Erano altri tempi: mi ricordo poi come gli autisti dell'epoca (anni settanta) conducevano con abilità autobus molto più difficili da condurre rispetto a quelli di oggi, e con alcuni modelli dell'epoca, come i Fiat 410 semiautomatici, all'approssimarsi alle fermate eseguivano manovre quasi da prestigiatori, azionando con un'unica mano ed in rapida sequenza le leve di apertura delle porte e quella del cambio, per rimettere la marcia inferiore così da poter partire subito una volta svolto il servizio viaggiatori. Oggi, gli autisti attuali sembrano a volte faticare a condurre gli autobus odierni, che sono ora completamente automatizzati, servoassistiti, condizionati, computerizzati...
RispondiEliminaPer inciso: gli autobus a cui mi riferisco erano questi:
http://www.tramroma.com/autobusroma/rete_urb/autobus/rotabili/autrot_41.htm
Negli anni settanta, ancora si lavorava non solo per lo stipendio, ma c'era anche un minimo di orgoglio e di senso di appartenenza all'azienda per cui si lavorava, nonchè un minimo di passione nello svolgere il proprio lavoro. Mi ricordo anche di un fatto: nel 1975 l'ATAC mise in servizio un modello di autobus, il Fiat 421, molto innovativo per l'epoca, anche se poi aveva diversi difetti intrinseci. In particolare la serie 421 AL (numeri ATAC 6000-6119) era infatti la prima versione di autobus dotata di ben quattro porte anzichè tre, al fine di diminuire al minimo i tempi di salita e discesa dei viaggiatori. All'epoca (ero bambino) avevo uno zio conducente ATAC che mi portò a vedere, al capolinea di via Giovanni Giolitti, uno di questi nuovi autobus. Beh, mi ricordo che, quando arrivammo, il bus era letteralmente circondato di autisti che, molto interessati alla novità, ne valutavano le caratteristiche tra loro, e uno di loro disse, con entusiasmo, questa frase: "Porca miseria, sulla salita di viale Medaglie d'Oro, manco le Giulia mi sorpassano!", essendo anche autobus molto potenti, per l'epoca. Oggi i nuovi autobus entrano in servizio tra l'indifferenza generale del personale, ed anche questo fa capire quanto le cose siano peggiorate.
RispondiEliminaGli autobus di cui parlo erano questi:
http://www.tramroma.com/autobusroma/rete_urb/autobus/rotabili/autrot_51.htm
luglio 09, 2018 9:46 PM
RispondiEliminaCarissimo...Apprezzo molto che la butti sul sentimentale, anche con qualche dettaglio tecnico che non guasta mai....io sono più spiccio: IL SERVIZIO DEVE FUNZIONARE, sennò si chiude o si dà in appalto a chi lo sa fare....ben vengano i Cinesi, i Coreani, i Francesi o le Ferrovie dello Stato, sennò prendo la maghina...non voglio aspettare 20-30 minuti alla fermata ed entrare in un carro merci in mezzo ai zingari.
Ad Anonimo luglio 10, 2018 9:34 AM: Sì certo, infatti concordo con quello che hai scritto. Però, essendo io uno studioso di trasporti e mobilità, ho ritenuto opportuno scendere in questi dettagli per far avere una visione un po' più ampia del problema, e dare il mio modesto contributo per far capire che il servizio a Roma funziona male (anzi malissimo) per tutta una serie di ragioni, incluse quelle alle quali ho accennato nel mio commento, forse apparentemente insignificanti ma che hanno la loro importanza, in una visione globale del problema.
RispondiEliminaQuesto forum fa di tutta un erba un fascio,a me è capitato più volte di osservare alcuni autisti educati anche se sono pochi di aspettare in fermata persone anziane,disabili ecc senza chiudere le porte in faccia,quindi non tutti devono pulire i cessi,ho avuto anche modo di dialogare con qualche conducente chiedendo anche delle informazioni sono stati sempre garbati educati,ci saranno anche tanti ignorantoni però come ripeto non facciamo di tutta un erba un fascio
RispondiEliminaAd Anonimo luglio 11, 2018 12:47 PM: Non è una questione di fare tutta l'erba un fascio. E' questione che il personale di oggi romano non è come quello di una volta, in termini di professionalità e quant'altro.. Come studioso di trasporti su rotaie, ho potuto osservare i "dietro le quinte" di molte aziende di trasporto italiane, sia del nord Italia che del sud, e posso affermare che la sciatteria, il qualunquismo, la scarsità di prefessionalità e di cortesia che vedo nelle aziende di trasporto romane non l'ho vista da nessun'altra parte, o almeno non ai livelli romani. Poi chi si salva c'è pure qui, ma questo è un altro discorso. Del resto, il personale attuale è figlio della scoità romana odierna, che è quello che è, a parte poi il fatto che queste aziende romane hanno molto mollato, negli anni, sulla selezione del personale e sulla formazione, perchè a Roma è tutto gestito a colpi di pura politica.
RispondiEliminaVorrei poi fare una precisazione ulteriore, a scanso di equivoci. Come ho accennato nel mio commento soprastante questo, anche nelle aziende romane c'è personale (e li conosco pure) che lavora con dedizione, professionalità (che perfeziona magari anche da solo) e un minimo di attaccamento al servizio e di cortesia col pubblico; il problema è che, non essendo questi la maggioranza, finiscono col diventare le "pecore nere" dell'azienda, arrivando addirittura a dar fastidio alla maggioranza che, invece, per mentalità o per spalle troppo coperte da garanzie inopportune, lavora a cazzo di cane. E di conseguenza, all'atto pratico, finiscono prima o poi per lavorare anche loro più superficialmente, o addirittura, se possono, se ne vanno per andare a lavorare in un'altra azienda più basata sull'efficacia del servizio che sull'asservimento alla politica, ai sindacati e quant'altro.
RispondiEliminaInoltre, va anche detto che una buona parte di colpa ce l'hanno i dirigenti attuali, purtroppo lontani dalla mentalità e dalla capacità dei loro predecessori di tanti anni fa, i quali ultimi erano ingegneri con i controcazzi, con una tale competenza da essere in grado, in alcune occasioni, di progettare loro stessi i mezzi necessari allo svolgimento del servizio che la loro azienda era chiamata a svolgere. Si pensi ad esempio all'ing. Mario Urbinati, direttore di esercizio della allora STEFER, che progettò la rivoluzionaria "giostra Urbinati", brevettata con la ditta Stanga di Padova ed applicata per la prima volta al mondo su un tram romano, il cui modello (la motrice 404) è visibile al Parco Museo della stazione di Porta San Paolo della ferrovia Roma-Lido (e dalla quale derivano gli ottimi tram "Stanga" ancora oggi in servizio sulle linee 19, 5 e 14), oppure all'ing. Roberto Saglio dell'allora ATAG, che progettò il tram tipo "MRS", di cui un paio di esemplari sono tuttora funzionanti per fini storici. Chiaramente, questi dirigenti ed i loro successori trasmettevano la loro passione, competenza e quant'altro anche ai dipendenti, cosa che si è protratta almeno fino agli anni novanta. Da questi ultimi in poi, questa tradizione comprendente una competenza tecnica notevole, con il ricambio generazionale via via sempre meno valido avvenuto e con il sempre maggiore asservimento alla politica di queste aziende romane, ecco che si è arrivati alla situazione odierna.
In ogni caso, in conclusione di tutto questo discorso (che è poi molto complesso), io sono d'accordo con quanto scritto nella relazione "La crisi dell'ATAC, le scelte sbagliate e le soluzioni possibili", scritto da un ex assessore alla mobilità romana che ci capiva molto in materia (scrisse anche alcuni libri al riguardo), e che consiglio vivamente di leggere. Si trova su questo stesso sito: ecco il link:
RispondiEliminahttp://www.romafaschifo.com/2018/04/lagonia-di-atac-e-il-colpo-di-grazia.html
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Beh certo, il problema è rappresentato dal tono della risposta, non dal fatto che l'azienda metta in circolazione un mezzo con l'impianto di condizionamento guasto...
RispondiEliminaAvete sempre bisogno del colpevole su cui riservare le vostre frustrazioni che, solitamente, è quello che ne ha di meno e semmai paga per quelle degli altri....
Per non parlare dell'abitudine a porvi su un piedistallo, ritenendovi sempre migliori di ciò che giudicate e disprezzate, senza esserlo MAI!
A Roma, la qualità dei servizi è coerente con il livello di civiltà del cittadino medio......
Ad anonimo luglio 16, 2018 12:07 PM: guarda che non è questione di mettersi su un piedistallo. Semplicemente si vorrebbe un servizio migliore, a livello non dico di Londra o Monaco di Baviera, ma almeno tipo quello di Milano, ad esempio. In fondo stiamo parlando della Capitale d'Italia, che credo meriterebbe un trasporto pubblico efficiente e competitivo con le altri capitali non dico mondiali ma almeno europee, che servirebbe anche per ridurre inquinamento e congestione delle strade. Non credo che sia chiedere troppo. Anche perchè i debiti e le inefficienze dell'attuale azienda pesano sulle tasche di tutti noi cittadini e peseranno anche su quelle dei nostri figli, casomai qualcuno se lo fosse dimenticato.
RispondiEliminaInoltre, fino a prova contaria, viviamo in una democrazia, dove tutto è criticabile. E tra l'altro, l'allora ATAG, negli anni trenta, riceveva proteste e critiche sul suo operato anche sotto quel certo regime; figuriamoci quindi se non si ha diritto di farlo oggi.
...tra l'altro vorrei anche aggiungere che, a parte le inefficienze organizzative ed operative dell'azienda, anche il personale ha il preciso dovere di usare modi cortesi con l'utenza, evitando di rispondere a vanvera o, peggio, con scortesia o arroganza, specialmente di fronte a domande legittime e poste con correttezza (anche se, indubbiamente, il rispetto lavoratore-utente dovrebbe comunque essere anche reciproco). E nell'articolo in oggetto mi pare anche giusto che si faccia una piccola critica anche su questo punto, forse secondario rispetto al problema principale esposto, ma che comunque ha la sua importanza, in una visione globale dei mali attuali di questa azienda.
RispondiEliminaluglio 16, 2018 7:14 PM
RispondiEliminaBeh...pretendi troppo eh? Cortesia dal personale dei merdosi mezzi pubblici e dei merdosissimi vigili urbani è come pretendere di trovare della birra fresca gratis in mezzo al deserto del Sahara.
Eh già, forse è pretendere troppo in un ambiente come questo. Solo che i soldi dei loro stipendi glieli paghiamo noi, questo è il punto. Ecco perché mi ci rode.
RispondiEliminaAnche non doversi preoccupare della "gentile clientela" è diventata una pretesa eccessiva, vista la frequenza con la quale si ripetono episodi di aggressione ai danni del personale, che hanno per protagonisti garbati e cortesi individui, affetti da infiammazioni locali e che profumano di mughetto...
RispondiEliminaChe il personale non debba essere aggredito è giustissimo. Ma vogliamo parlare pure di quegli autisti che minacciano i viaggiatori di alzare le mani su di loro per pure e semplici critiche fatte nella giusta misura? In aziende serie si è licenziati per molto meno. E comunque torno a ribadire che né al nord né al sud vedo una situazione di degrado da parte delle aziende di trasporto locali come a Roma. E ho potuto visitare i dietro le quinte di molte di esse, facendo parte di una associazione di tecnici ed esperti di trasporti e mobilità.
EliminaArticolo che getta fango inutile e rovina l'opinione di chi si informa sui mezzi a Roma solo per sentito dire o da fakenews bene io prendo spesso la metro c e non ho mai avuto problemi di caldo anzi sempre temperature gradevoli mentre invece sulla metro b li si ci sono seri problemi ma è solo sui treni vecchi che vanno in direzione rebibbia visto che per jonio ci sono sempre quelli nuovi con il raffresca mento.
RispondiEliminaIl dipendente atac che ti dice eviti la metro sarebbe da licenziare immediatamente visto che se io non pio la metro che ce sta a fa sta tizia a lavora?
Poi andando un po' fuori tema ma quando l'aria condizionata non esisteva ne in auto ne in metro come si faceva? Forza signori un po di saune gratis fanno bene
Siamo d'accordo ma sui mezzi di una volta i finestrini erano apribili. Se non lo sono l'aria condizionata è d'obbligo. Questo è il punto. Le aziende di trasporto romane non sono difendibili attualmente, su andiamo.
EliminaIl fango l'ATAC se lo getta addosso da sola, con la sua valanga di debiti e il suo servizio scadente. Certo, la colpa non è solo sua, ma questo è un altro discorso.
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Ad Anonimo luglio 19, 2018 1:13 AM: Una piccola nota storica, che non guasta. Nella seconda metà degli anni venti l'allora ATAG mise in servizio alcuni autobus (Lancia Omicron) che avevano una scarsissima aerazione interna, insopportabile d'estate. Le forti proteste del pubblico (nonostante il regime di quell'epoca...) fecero sì che l'ATAG provvedesse in tempi brevi ad applicare dei piccoli ventilatori ai finestrini, per migliorare l'aerazione. Ora, tornando ad oggi, siamo d'accordo che, forse, ci siamo un po' "viziati" nel viaggiare climatizzati, pressurizzati, condizionati, liofilizzati, informatizzati, con pavimenti ribassati, ecc. ecc. , però obiettivamente, in estate, se i finestrini non sono apribili (come ad esempio quelli dei treni della C ma anche dei treni CAF delle linee A e B), mi pare evidente che l'aria condizionata deve funzionare correttamente, specie in casi di affollamento elevato.
RispondiEliminaGreat article and interesting, thank you for sharing.
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