Cari amici di Roma fa Schifo,
dopo aver venduto l'ultima casa di Roma ci stiamo accingendo a comprare per me e la mia compagna una seconda casa a Milano dove poter crescere in serenità la nostra famiglia in rapido aumento di unità.
Anche se saremo in una periferia (comunque piena di verde, servizi e strutture), senza usare la pur efficiente metro con gli altri mezzi pubblici in qualsiasi ora in 10 minuti siamo in centro e la sola macchina che abbiamo in due la usiamo raramente, giusto nei weekend per fare qualche gita fuoriporta.
Siamo entrambi scappati qualche anno fa Roma dove avevamo entrambi un buon lavoro ma eravamo perfettamente consapevoli che MAI avremo potuto fare progetti in quella città. E cosi pian piano abbiamo venduto i nostri immobili e chiesto trasferimento a Milano.
Da un rapido calcolo indicativo in 5 anni fino ad ora abbiamo "spostato" a Milano più di 700.000 euro e da ora con i soli stipendi sono quasi 70.000 euro NETTI i soldi che ogni anno spendiamo e investiamo a Milano ma che fino a qualche anno fa spendevamo a Roma.
Questi che allego sono due grafici indicativi presi da immobiliare.it alla faccia di tutti quelli che si domandano del perché ce ne siamo andati via a gambe levate...
Michele C.
*Caro Michele,
anche tu quando sai andato all'anagrafe di Milano a cambiare residenza - se l'hai già fatto ma si presume di sì - avrai avuto un rapido e simpatico dialogo col funzionario immaginiamo. E anche a te avrà detto le stesse parole: "ma perché da Roma state venendo tutti a Milano".
Roma, se non cambierà registro e non sembra avere alcuna intenzione di cambiarlo, perderà tutta la fascia media, famiglie come la tua che hanno qualche immobile e guadagnano 70mila euro l'anno, famiglie che sono l'architrave dell'economia e della civiltà di una città, famiglie che fanno figli, che fanno attività, che hanno consumi culturali, che hanno richieste di qualità, che partecipano alla vita sociale in maniera attiva e costruttiva.
Questa gente, quando può, sta letteralmente scappando andando a far ricca e bella Milano (quando non all'estero). Un declino che quel grafico rappresenta visivamente, un declino che è ancor più grave perché sembra non interessare nessuno. Un impoverimento in termini economici ma anche in termini civili. Perché il PIL perso si conta ma anche si pesa. Ma come diavolo si fa a vivere nell'unica città che non ha la minima preoccupazione del proprio sviluppo economico? Andate sul profilo della sindaca, tre giorni fa si vantava di poter tagliare le cubature del progetto di trasformazione urbanistica della ex Fiera di Roma, un'area che nessuno andrà a sviluppare perché con quei vincoli non è conveniente. Rimarrà così abbandonata mentre Milano (che ha dismesso la sua vecchia fiera negli stessi anni) sta completando brillantemente la trasformazione in CityLife generando qualità urbana, risorse economiche, attrattiva turistica e posti di lavoro di alta qualità. Ed è solo uno dei mille esempi. Una pena infinita e profonda
-RFS
dopo aver venduto l'ultima casa di Roma ci stiamo accingendo a comprare per me e la mia compagna una seconda casa a Milano dove poter crescere in serenità la nostra famiglia in rapido aumento di unità.
Anche se saremo in una periferia (comunque piena di verde, servizi e strutture), senza usare la pur efficiente metro con gli altri mezzi pubblici in qualsiasi ora in 10 minuti siamo in centro e la sola macchina che abbiamo in due la usiamo raramente, giusto nei weekend per fare qualche gita fuoriporta.
Siamo entrambi scappati qualche anno fa Roma dove avevamo entrambi un buon lavoro ma eravamo perfettamente consapevoli che MAI avremo potuto fare progetti in quella città. E cosi pian piano abbiamo venduto i nostri immobili e chiesto trasferimento a Milano.
Da un rapido calcolo indicativo in 5 anni fino ad ora abbiamo "spostato" a Milano più di 700.000 euro e da ora con i soli stipendi sono quasi 70.000 euro NETTI i soldi che ogni anno spendiamo e investiamo a Milano ma che fino a qualche anno fa spendevamo a Roma.
Questi che allego sono due grafici indicativi presi da immobiliare.it alla faccia di tutti quelli che si domandano del perché ce ne siamo andati via a gambe levate...
Michele C.
*Caro Michele,
anche tu quando sai andato all'anagrafe di Milano a cambiare residenza - se l'hai già fatto ma si presume di sì - avrai avuto un rapido e simpatico dialogo col funzionario immaginiamo. E anche a te avrà detto le stesse parole: "ma perché da Roma state venendo tutti a Milano".
Roma, se non cambierà registro e non sembra avere alcuna intenzione di cambiarlo, perderà tutta la fascia media, famiglie come la tua che hanno qualche immobile e guadagnano 70mila euro l'anno, famiglie che sono l'architrave dell'economia e della civiltà di una città, famiglie che fanno figli, che fanno attività, che hanno consumi culturali, che hanno richieste di qualità, che partecipano alla vita sociale in maniera attiva e costruttiva.
Questa gente, quando può, sta letteralmente scappando andando a far ricca e bella Milano (quando non all'estero). Un declino che quel grafico rappresenta visivamente, un declino che è ancor più grave perché sembra non interessare nessuno. Un impoverimento in termini economici ma anche in termini civili. Perché il PIL perso si conta ma anche si pesa. Ma come diavolo si fa a vivere nell'unica città che non ha la minima preoccupazione del proprio sviluppo economico? Andate sul profilo della sindaca, tre giorni fa si vantava di poter tagliare le cubature del progetto di trasformazione urbanistica della ex Fiera di Roma, un'area che nessuno andrà a sviluppare perché con quei vincoli non è conveniente. Rimarrà così abbandonata mentre Milano (che ha dismesso la sua vecchia fiera negli stessi anni) sta completando brillantemente la trasformazione in CityLife generando qualità urbana, risorse economiche, attrattiva turistica e posti di lavoro di alta qualità. Ed è solo uno dei mille esempi. Una pena infinita e profonda
-RFS