Alla fine ce l'hanno fatta. Con la frenesia che ha caratterizzato questi mesi tutti giocati a lavorare pancia a terra per tutelare gli interessi non della città, non della dignità, non dello sviluppo, non delle tradizioni, non del turismo bensì esclusivamente degli ambulanti e delle imbarazzanti e solo romane dinastie dei bancarellari.
Alla fine ce l'hanno fatta con la consueta strana, sospetta, inspiegabile foga dimostrata negli ultimi mesi. La stessa che li ha portati con una maratona incresciosa in Aula ad approvare la Riforma del Commercio (totalmente inattuata, sebbene comunque inefficace, e approvata solo in funzione Piazza Navona), la stessa foga che ha contraddistinto le riunioni angosciate negli ultimi giorni in cui i consiglieri pentastellati che più di altri hanno deciso di tutelare gli interessi degli ambulanti si sono prodotti in una maratona di incontriincessanti monopolizzando il tempo di assessorato e dipartimento fino a quando è stata trovata la soluzione per aprire i banchi.
Cosa è successo? E' successo che, al di là dello scandaloso esito del bando su Piazza Navona (da noi era stato tutto previsto addirittura a Settembre, due mesi prima dei risultati), la manifestazione è stata categorizzata come a RISCHIO MOLTO ELEVATO dalle preposte autorità riguardo ai problemi di sicurezza e terrorismo (ricordate Piazza San Carlo a Torino?). Ci sono 20 pagine di prescrizioni da parte della Prefettura - che Roma fa Schifo ha potuto leggere - che indicano cosa bisogna fare e non fare affinché la fiera possa aprire. Collocamento ambulanze, personale, agenti, metal detector, conteggi persone presenti in piazza e così via. Una roba molto costosa.
Un costo che, lo diceva chiaro e tondo il bando, i commercianti dovevano accollarsi in toto. Pur di non pagare hanno preferito aprire con due settimane di ritardo. Hanno trattato fino allo stremo. Chiaramente il Comune anche se avrebbe voluto (come vi abbiamo detto c'è una fronda totalmente prona agli interessi bancarellari, chissà poi perché) non poteva cedere: la Corte dei Conti avrebbe condannato duramente.
LA CULTURA BANCARELLARA ROMANA
C'è un clamoroso problema culturale a monte. A Roma i commercianti su suolo pubblico non sono abituati ad avere spese, ad avere conseguenze, a rendere conto a qualcuno. Ecco perché le poche migliaia di euro a operatore sembravano assurde e inaccettabili. Per loro esiste solo il guadagno. Non esiste affitto, non esistono tasse, non esiste fisco, non esiste pagare il personale in maniera corretta, non esistono oneri e obblighi che tutti i commercianti normali assolvono pena multe salatissime, non esistono costi di una materia prima di qualità. Esiste solo l'incasso da imbertarsi quasi in maniera netta. Poi ci sono senz'altro le eccezioni, ma larga parte dell'ambulantato così è nato e cresciuto nei decenni con questa forma mentis allucinante. La mia bancarella incassa 1000 euro al giorno e io pago 1000 euro all'anno di tasse comunali per il suolo. Fine. Questa è la proporzione. Neppure lo spaccio di stupefacenti e il traffico di organi garantisce guadagni simili. Unica eccezione, riservare una percentuale dell'incassato per foraggiare politici, ungere dirigenti e funzionari, pagare campagne elettorali. Non stiamo parlando nello specifico di qualche ambulante in particolare, stiamo parlando del sistema ambulantato a Roma. Che funziona così. Un sistema che oggi è molto caro ad una parte, a quanto pare assai influente, del Movimento 5 Stelle, un partito eletto esattamente per spazzare via questo sistema.
IL TRADIMENTO DEL M5S
Ma lasciamo da parte la truffa elettorale che i rappresentanti fasciogrillini stanno perpetrando ai loro elettori e torniamo al piano di sicurezza. Come è normale che sia è stata incaricata l'azienda comunale che si occupa di queste cose. La Wolf-risolvo-i-problemi della situazione, che risponde al nome di Zetema. Zetema compila il piano e dice che costa quasi 500mila euro. Diviso per tutti gli operatori su piazza veniva circa 12 mila euro a operatore. Apriti cielo. Non volevano pagare. Gli hanno dovuto concedere di organizzare loro la sicurezza e, alla fine, ieri si sono accordati e le licenze sono state ritirate: se le terranno per 9 anni impedendoci fino al 2027 di poter assegnare questi posteggi a imprenditori finalmente degni di questo luogo magico. Questa sarà una delle ignobili eredità che i pentastellati lasceranno ai nostri figli anche quando loro non esisteranno più.
Dunque che si è fatto dopo giorni di stallo? Dopo giorni di stallo la cosa è stata risolta da Alfiero Tredicine, uno degli imprenditori più influenti su piazza. Gestisce lui, organizza lui, risolve lui. La società che si occuperà di approntare il piano sicurezza così come precisissimamente delineato dalla Prefettura è conoscenza sua, l'ha scelta lui, i Vigili Urbani (che non riescono a controllare nulla mai) questa volta hanno promesso che controlleranno con scrupolo (non sappiamo se sarà lo stesso per le prossime edizioni fino al 2027, ma l'importante è partire).
LA SICUREZZA LA PORTA TREDICINE (A SALDO)
La società portata dai Tredicine costerà qualcosa attorno ai 150 / 170mila euro. Un terzo della proposta di Zetema. Delle due l'una: o l'attuale proposta è scadente e rischia di mettere in pericolo turisti e cittadini rispetto alle esigenze di sicurezza palesate dalla Prefettura, oppure con il preventivo precedente Zetema ci stava marciando. Non ci può essere una terza opzione.
TREDICINE ASSESSORE
Ma ammettiamo che la società amica di Tredicine faccia un lavoro eccellente come senz'altro farà (altrimenti il piano non sarebbe stato approvato da Dipartimento, Vigili, Prefetto). Che metta tutte le risorse necessarie. Che paghi correttamente i suoi collaboratori (ma allora dove risparmia?). Che magari per il piacere di lavorare in un contesto di così ampia visibilità decida di rosicchiare un po' i suoi margini di guadagno. Mettiamo insomma che davvero le prescrizioni saranno rispettate di tutto punto. Resta un fatto: turisti, romani e bambini frequenteranno una piazza definita a RISCHIO MOLTO ELEVATO e la gestione di questo rischio molto elevato, in piena legalità e rispettando le procedure beninteso, sarà risolta da soluzioni portate dal signor Alfiero Tredicine. Visto che Adriano Meloni forse mangerà il panettone ma probabilmente non la colomba, consigliamo a questo punto per onestà intellettuale e coerenza da parte dell'amministrazione di nominare un esponente della famiglia Tredicine assessore al commercio, con le deleghe magari di vicesindaco. Almeno un po' di trasparenza.
A tutti l'invito a scaricarsi il bando originario e, con quello alla mano, di controllare se la merce esposta da questo fine settimana sulle bancarelle corrisponderà o meno. Ci sarà da divertirsi se non tanto quest'anno (il primo giorno di scuola tutti gli alunni sono disciplinati) a partire dai prossimi. E noi saremo sempre qui a ribadire le responsabilità di tutto questo.
Alla fine ce l'hanno fatta con la consueta strana, sospetta, inspiegabile foga dimostrata negli ultimi mesi. La stessa che li ha portati con una maratona incresciosa in Aula ad approvare la Riforma del Commercio (totalmente inattuata, sebbene comunque inefficace, e approvata solo in funzione Piazza Navona), la stessa foga che ha contraddistinto le riunioni angosciate negli ultimi giorni in cui i consiglieri pentastellati che più di altri hanno deciso di tutelare gli interessi degli ambulanti si sono prodotti in una maratona di incontriincessanti monopolizzando il tempo di assessorato e dipartimento fino a quando è stata trovata la soluzione per aprire i banchi.
Cosa è successo? E' successo che, al di là dello scandaloso esito del bando su Piazza Navona (da noi era stato tutto previsto addirittura a Settembre, due mesi prima dei risultati), la manifestazione è stata categorizzata come a RISCHIO MOLTO ELEVATO dalle preposte autorità riguardo ai problemi di sicurezza e terrorismo (ricordate Piazza San Carlo a Torino?). Ci sono 20 pagine di prescrizioni da parte della Prefettura - che Roma fa Schifo ha potuto leggere - che indicano cosa bisogna fare e non fare affinché la fiera possa aprire. Collocamento ambulanze, personale, agenti, metal detector, conteggi persone presenti in piazza e così via. Una roba molto costosa.
Un costo che, lo diceva chiaro e tondo il bando, i commercianti dovevano accollarsi in toto. Pur di non pagare hanno preferito aprire con due settimane di ritardo. Hanno trattato fino allo stremo. Chiaramente il Comune anche se avrebbe voluto (come vi abbiamo detto c'è una fronda totalmente prona agli interessi bancarellari, chissà poi perché) non poteva cedere: la Corte dei Conti avrebbe condannato duramente.
LA CULTURA BANCARELLARA ROMANA
C'è un clamoroso problema culturale a monte. A Roma i commercianti su suolo pubblico non sono abituati ad avere spese, ad avere conseguenze, a rendere conto a qualcuno. Ecco perché le poche migliaia di euro a operatore sembravano assurde e inaccettabili. Per loro esiste solo il guadagno. Non esiste affitto, non esistono tasse, non esiste fisco, non esiste pagare il personale in maniera corretta, non esistono oneri e obblighi che tutti i commercianti normali assolvono pena multe salatissime, non esistono costi di una materia prima di qualità. Esiste solo l'incasso da imbertarsi quasi in maniera netta. Poi ci sono senz'altro le eccezioni, ma larga parte dell'ambulantato così è nato e cresciuto nei decenni con questa forma mentis allucinante. La mia bancarella incassa 1000 euro al giorno e io pago 1000 euro all'anno di tasse comunali per il suolo. Fine. Questa è la proporzione. Neppure lo spaccio di stupefacenti e il traffico di organi garantisce guadagni simili. Unica eccezione, riservare una percentuale dell'incassato per foraggiare politici, ungere dirigenti e funzionari, pagare campagne elettorali. Non stiamo parlando nello specifico di qualche ambulante in particolare, stiamo parlando del sistema ambulantato a Roma. Che funziona così. Un sistema che oggi è molto caro ad una parte, a quanto pare assai influente, del Movimento 5 Stelle, un partito eletto esattamente per spazzare via questo sistema.
IL TRADIMENTO DEL M5S
Ma lasciamo da parte la truffa elettorale che i rappresentanti fasciogrillini stanno perpetrando ai loro elettori e torniamo al piano di sicurezza. Come è normale che sia è stata incaricata l'azienda comunale che si occupa di queste cose. La Wolf-risolvo-i-problemi della situazione, che risponde al nome di Zetema. Zetema compila il piano e dice che costa quasi 500mila euro. Diviso per tutti gli operatori su piazza veniva circa 12 mila euro a operatore. Apriti cielo. Non volevano pagare. Gli hanno dovuto concedere di organizzare loro la sicurezza e, alla fine, ieri si sono accordati e le licenze sono state ritirate: se le terranno per 9 anni impedendoci fino al 2027 di poter assegnare questi posteggi a imprenditori finalmente degni di questo luogo magico. Questa sarà una delle ignobili eredità che i pentastellati lasceranno ai nostri figli anche quando loro non esisteranno più.
Dunque che si è fatto dopo giorni di stallo? Dopo giorni di stallo la cosa è stata risolta da Alfiero Tredicine, uno degli imprenditori più influenti su piazza. Gestisce lui, organizza lui, risolve lui. La società che si occuperà di approntare il piano sicurezza così come precisissimamente delineato dalla Prefettura è conoscenza sua, l'ha scelta lui, i Vigili Urbani (che non riescono a controllare nulla mai) questa volta hanno promesso che controlleranno con scrupolo (non sappiamo se sarà lo stesso per le prossime edizioni fino al 2027, ma l'importante è partire).
LA SICUREZZA LA PORTA TREDICINE (A SALDO)
La società portata dai Tredicine costerà qualcosa attorno ai 150 / 170mila euro. Un terzo della proposta di Zetema. Delle due l'una: o l'attuale proposta è scadente e rischia di mettere in pericolo turisti e cittadini rispetto alle esigenze di sicurezza palesate dalla Prefettura, oppure con il preventivo precedente Zetema ci stava marciando. Non ci può essere una terza opzione.
TREDICINE ASSESSORE
Ma ammettiamo che la società amica di Tredicine faccia un lavoro eccellente come senz'altro farà (altrimenti il piano non sarebbe stato approvato da Dipartimento, Vigili, Prefetto). Che metta tutte le risorse necessarie. Che paghi correttamente i suoi collaboratori (ma allora dove risparmia?). Che magari per il piacere di lavorare in un contesto di così ampia visibilità decida di rosicchiare un po' i suoi margini di guadagno. Mettiamo insomma che davvero le prescrizioni saranno rispettate di tutto punto. Resta un fatto: turisti, romani e bambini frequenteranno una piazza definita a RISCHIO MOLTO ELEVATO e la gestione di questo rischio molto elevato, in piena legalità e rispettando le procedure beninteso, sarà risolta da soluzioni portate dal signor Alfiero Tredicine. Visto che Adriano Meloni forse mangerà il panettone ma probabilmente non la colomba, consigliamo a questo punto per onestà intellettuale e coerenza da parte dell'amministrazione di nominare un esponente della famiglia Tredicine assessore al commercio, con le deleghe magari di vicesindaco. Almeno un po' di trasparenza.
A tutti l'invito a scaricarsi il bando originario e, con quello alla mano, di controllare se la merce esposta da questo fine settimana sulle bancarelle corrisponderà o meno. Ci sarà da divertirsi se non tanto quest'anno (il primo giorno di scuola tutti gli alunni sono disciplinati) a partire dai prossimi. E noi saremo sempre qui a ribadire le responsabilità di tutto questo.
39 commenti | dì la tua:
Va bè ma se se succede qualcosa la responsabilità è sua, quindi peggio per lui, se non succede niente, meglio soldi risparmiati
Caro anonimo hai ragione... spero solo che se succede qualcosa succeda a qualcuno della tua famiglia....vorrò vedere poi se continui a ragionare così...tanti auguri
"..Dipartimento, Vigili e Prefetto...." allora stamo apposto...
Ha ragione anonimo 1, anche se nessuno si augura che accada qualcosa.
Magari forse è meglio comunque girare al largo da piazza Navona, il Centro Storico di Roma è grande e tutto molto bello! Inoltre ci sono tante attività, artigianali e commerciali, che operano tutto l'anno e premiarle è fare un favore a Roma e a noi romani.
Ottima notizia...torna il mercatino di Natale ! Penso di andarci questo sabato o al massimo domenica !
vengo pure io, aspettame eh.....
Non succederà nulla se qualcuno ai piani alti non vuole che succeda, che credete?
Evidentemente chi organizza la sicurezza si sente alquanto sicuro (e scusate il gioco di parole).
Io suggerisco solo una parola: BOICOTTAGGIO. Niente altro. Semplice, no?
Ormai il cittadino romano, così come il turista, è oggetto di predazione.
Non un servizio ma solo taglieggiamenti, ricatti, balzelli. Perché piazza Navona dovrebbe farne eccezione?
"7.14 Lo svolgimento della manifestazione è condizionato alla attuazione del piano di sicurezza
i cui oneri che ne derivano, la cui quantificazione sarà indicata al momento
dell' accettazione, si intendono a carico degli operatori assegnatari delle concessioni."
Quindi gli oneri non erano conosciuti al momento della presentazione della domanda. Certo è che se l'implementazione è a carico degli operatori non si capisce come il costo possa essere valutato da una struttura terza agli operatori stessi. Il paragrafo mi sembra scritto con i piedi
e la società incaricata della sicurezza sarà la Threeyousayne security ah ah ah ah ah
Ah! Gajardo! Oppure dalla Tresdicesine srl ...
La Chicago degli anni 30 del 900 era comandata da Al Capone. Alla Roma degli anni 10 per metterla sotto bastano buzzurri zingari abruzzesi Tredicine e Casomonica, con il q.i. di un bonobo, gente che in una città complessa ed evoluta non durerebbe neanche 2 giorni a fare criminalità.
A Tonelli, ma non ti va mai bene niente? Prima dicevi che la sicurezza l'avrebbero fatta pagare al comune, poi che non ci sarebbe stata più nessuna festa perché Tredicine & co. si sarebbero rifiutati di pagare le misure di sicurezza e che queste ultime non avrebbero consentito i soliti lauti guadagni.
Ora a denti stretti sei costretto ad ammettere che la sicurezza ci sarà, sarà pagata dagli esercenti (come da bando) e che sarà a norma, come da disposizioni della Prefettura.
E quindi? Fattene una ragione e rosica di meno. Sulla qualità della festa, rispetto al passato, giudicheremo DOPO averla vista. Senza pregiudizi concettuali, a differenza di RFS.
Post Scriptum:
“€ 221 milioni di risarcimento chiesto dalla Corte dei Conti a 25 tra ex amministratori, dirigenti comunali e ministeriali, oltre ai vecchi responsabili di Roma Metropolitane, per l'aumento dei costi e dei tempi di costruzione della metro C, tra cui l'ex sindaco Gianni Alemanno, l'ex potentissimo dirigente delle Infrastrutture Ercole Incalza e l'ex assessore Guido Improta, titolare dei Trasporti all'epoca di Marino”.
Ma non erano quelli bravi? E Marino non è stato a tuo dire il miglior sindaco della storia di Roma? Tonelli, venti minuti di vergogna dietro la lavagna.
@Claudio (15 dicembre, 4:58 PM): i Tredicine potrebbero pure realizzare il motore a curvatura, ma resterebbero sempre dei mafiosi.
Ti dirò di più: magari facessero qualcosa di decente, almeno oltre a far arricchire qualcuno in maniera discutibile, Roma avrebbe un motivo in più per attrarre turisti nel periodo natalizio.
Ma cosa vuoi pretendere dai re della paccottiglia?
Non è questione di preconcetti, è questione di osservare la realtà.
Basta farsi un giro per Roma per capire come andrà.
Non ho nessun problema a lasciarvi piazza Navona fino alla befana: io me la godo libera dal ciarpame e dalle mandrie di sempliciotti dai gusti facili per 11 mesi l'anno... Divertitevi!
la sicurezza sarà zero come tutti gli anni passati , il controllo sulla sicurezza da parte degli organi competenti sarà zero e pertanto tredicine e c. spenderà zero sulla sicurezza.
Tutto normale
Roma delenda est.
La sicurezza sarà al top perchè tutti i terroristi islamici wannabe si terranno al largo dalla piazza piena di porchetta natalizia! Loro odiano il maiale!! È un piano geniale quello dei tredicine, non avete capito!
Sono stato a mercati natalizi in nord Italia. Vendevano di tutto anche prodotti non di natale.merce varie, liquori, cosa da mangiare di qualsiasi tipo. Magari la porchetta che qui tanto dispreziamo.
A Torino piazza castello 2 vigili urbani e niente più. Solo qui si va un film x la sicurezza e la qualità della merce.
Siete un tantino pretestuosi.... Sicuramente girate poco.
FATE FOTO PER CONTROLLARE SE IL DISPOSITIVO DI SICUREZZA SEGUE IL CAPITOLATO.
SICURAMENTE METTERANNO LA METÀ DI TUTTO.
METÀ UOMINI
METÀ METAL DETECTOR
METÀ AUTO E MEZZI
ETC.
FOTOGRAFATE E DENUNCIATE NON AI VIGILI MA ALLA PREFETTURA.
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In uno spazio pubblico e di pregio come pochi al mondo, con un evidente rischio, è giusto che il la società che doveva gestire la sicurezza fosse scelta dal pubblico.
Ma perchè li chiama "fasciogrillini"?? Sono dei CATTO-COMUNISTI!
Come TUTTA la ciofeca politica italiana, imperante e distruttiva, compresi i Berlusconidi di pseudo-destra!
La vera dittatura italiana, da 70 anni a tutt'oggi, è il catto-comunismo, la dittatura del CAOS, dell'illegalità, del disordine, dello sporco, della disorganizzazione, della "legge del più forte", della melma zozza.
4:34 PM
al di là della stupidità degli insulti a sfondo razziale (che di questi tempi, si sa, ci stanno sempre bene...), forse non ti sei accorto che questi, con la loro intelligenza di un bonobo, tengono in scacco una "città complessa ed evoluta" da 15 anni.................. e quindi i romani non arrivano nemmeno a eguagliare i bonobo direi (visto chi votano e come cazzo si comportano)
7:11 PM
l'unica amara verità
dicembre 18, 2017 11:10 AM
Le pasticche le hai prese stamane??????? Sembra di no, visto che sragioni
povera virgy, dateLe tempo!!!!
Ciao, sono Theresa Williams Dopo essere stata in relazione con Anderson per anni, ha rotto con me, ho fatto tutto il possibile per riportarlo indietro ma tutto era invano, lo volevo così tanto indietro a causa dell'amore che ho per lui, L'ho pregato con tutto, ho fatto delle promesse ma lui ha rifiutato. Ho spiegato il mio problema alla mia amica e lei mi ha suggerito di contattare un incantatore che potrebbe aiutarmi a lanciare un incantesimo per riportarlo indietro ma io sono il tipo che non ha mai creduto nell'incantesimo, non ho avuto altra scelta che provarlo, io ho spedito il mago dell'incantatore e lui mi ha detto che non c'era alcun problema che tutto andasse bene prima di tre giorni, che il mio ex tornasse da me prima di tre giorni, ha lanciato l'incantesimo e sorprendentemente nel secondo giorno, era intorno alle 4 del pomeriggio. Il mio ex mi ha chiamato, ero così sorpreso, ho risposto alla chiamata e tutto quello che ha detto è che era così dispiaciuto per tutto quello che è successo che voleva che tornassi da lui, che mi amasse così tanto. Ero così felice e sono andato da lui che è così che abbiamo iniziato a vivere felici insieme di nuovo. Da allora, ho promesso che chiunque conosca un problema di relazione, sarebbe di aiuto a tale persona riferendola all'unico e potente incantatore che mi ha aiutato con il mio problema. email: drogunduspellcaster@gmail.com potete inviarlo via e-mail se avete bisogno della sua assistenza nella vostra relazione o in qualsiasi altro caso.
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"Io sono un morto da vaccino di cui non verrai mai a conoscenza. Rinnegato e dimenticato". Poche, pesantissime righe accompagnano l'immagine di un bimbo, di schiena, a rappresentare quanti - secondo l'associazione veneta no-vax Corvelva - sono stati danneggiati o uccisi da una dose rivelatasi letale di vaccino. Una campagna choc che l'associazione lancia in vista della decisione della Consulta sul ricorso al piano vaccinale del governo e ai suoi obblighi.
"#IONONDIMENTICO #NONFINISCEQUI. In attesa della pronuncia della Corte Costituzionale - scrive l'associazione nel post pubblicato su Facebook -, Corvelva ha deciso di lanciare una campagna pubblicitaria forte, sopra le righe, speriamo capace di far aprire gli occhi. Questa è la prima immagine/denuncia. Voltarsi dall'altra parte - concludono - non è più possibile".
A diventare 'testimonial' di questo primo lancio della campagna, è il piccolo Emiliano Rapposelli, bimbo veneto di 1 anno morto nel febbraio 2003 a pochi giorni da una vaccinazione trivalente e simbolo, secondo Corvelva, dei pericoli da vaccino e del "nesso causale" tra inoculazione del vaccino e morte.
Al termine di un processo durato 3 anni, nel 2006 alla famiglia Rapposelli era stato infatti riconosciuto dalla Commissione Medica Ospedaliera un risarcimento danni per la morte del piccolo, poiché il vaccino era stato riconosciuto come 'concausa' del decesso. "Non essendo l'eventuale anomala reazione prevedibile", il personale sanitario era invece stato assolto. Da qui la decisione di rendere il piccolo simbolo delle battaglie per la libertà vaccinale e contro ogni obbligo.
La campagna dell'associazione, come previsto e probabilmente sperato, ha subito scatenato la bufera sui social: quasi 3mila i commenti a meno di 24 ore dalla sua pubblicazione e centinaia gli utenti inferociti che si stanno raccogliendo sotto al post di lancio per criticare duramente la trovata anti vaccinista. Tra i molti che ringraziano l'associazione sono tanti, tantissimi, i medici che intervengono contro quelle che bollano come "teorie senza fondamento scientifico", "follia", "pericolosa spazzatura", "falsità". E siamo solo al primo capitolo di una campagna che, almeno nelle intenzioni, durerà tre settimane.
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