Non avevamo parlato praticamente per nulla dell'oziosa e antipatica situazione del Liceo Virgilio. Le cose stavano andando per il loro verso senza la 'necessità' del nostro intervento: i fatti, il dibattito giornalistico, la giusta indignazione per gli eccessi, le riflessioni sul ruolo della scuola, le varie posizioni.
Poi è arrivato lui. E allora abbiamo deciso di intervenire. Lui è il fumettista-perbenista par excellence, uno dei simboli e simulacri della Roma di oggi. Il funnel entro il quale transita tutto il peggio della mentalità fascista, perbenista, fancazzista, benaltrista che ha reso Roma un luogo da cui fuggire via e dal quale tutte le persone (e le aziende) per bene che possono permetterselo scappano via a gambe levate. Incredule di quanto sta capitando.
Lui è Zerocalcare, al secolo Michele Rech, e su tutti questi -ismi abbiamo voluto costruire la risposta al suo nuovo fumetto che la Repubblica ha ritenuto opportuno ripubblicare ieri. Il fumetto lo trovate qui sotto, la nostra risposta successivamente modulata in punti. Il quotidiano diretto da Mario Calabresi si piglia davvero una grande responsabilità a sposare gli scritti di un personaggio così tanto seguito e idolatrato dai giovani e che di fatto seppur indirettamente incita al consumo di droghe ("le canne? Sticazzi", fumatele pure), alla complicità con la malavita che al traffico di quelle droghe sovraintende e al menefreghismo più ignobile e abietto. Ma tant'è: ci è sembrato davvero necessario rispondere e non ingoiare l'ennesimo rospo di fronte a tante sciocchezze. Del resto questo blog nasce anche per cercare di demolire la enorme e ingiusta credibilità che certi ambiti, in città, si sono costruiti esclusivamente per assenza di contraddittorio. Una credibilità non ben riposta. Ovviamente non abbiamo i mezzi di Zerocalcare e non possiamo contare su pagine e pagine di Repubblica (invero non abbiamo neppure il suo talento di disegnatore e di - subdolo, a nostro avviso - comunicatore), ma nel nostro piccolo proviamo a leggere le cose da un altro verso. Dunque seguitevi la striscia e poi gli ismi che, a nostro modesto avviso, la demoliscono.
1. PERBENISMO
Il perbenismo borghese che trasuda da questo pezzo non ha comparazioni e limiti. Dovunque e in ogni singola parola disegnata. Si inizia dalla primissima riga in cui col solito mood radical chic il nostro Zerocalcare tiene enormemente a farci sapere che lui non è che sta difendendo il liceo dei potenti del centro per qualche motivo di appartenenza: perché lui sta a Rebibbia, sta in periferia. Sapete quella posa di dieci o quindici anni fa che c'era a Roma in virtù della quale chi stava in periferia te lo faceva pesare, ti faceva capire che tu non potevi immaginarti, ti sottolineava che lui viveva la vita vera e tu eri privilegiato? Ecco. Uguale. Però 15 anni dopo. Nel frattempo la città si è livellata, il centro sembra una bidonville, alcune aree di Roma Est sono dieci volte più pulite del cuore nobile della città, c'è più struscio a Via di Torpignattara che a Corso Vittorio e gli affitti dei negozi a Centocelle superano una Piazza Bologna massacrata da monnezza e bancarelle. Eppure, dopo che il mondo è cambiato, lui poverino è ancora rimasto a "ehi ehi, io vivo in periferia eh, io sono vero, io...".
2. COMPLOTTISMO
"Si sono inventati tutto, non è vero niente, lo fanno per non parlare di altro, è tutto finto, in realtà se approfondisci non è successo niente". Secondo Zerocalcare la gente si diverte a parlar male di un liceo romano, così giusto per... Magari, come ha scritto qualche studente in pieno delirio, perché vogliono far chiudere il liceo e fare una speculazione edilizia nell'edificio trasfomandolo in case. Sul serio eh... Inutile sottolineare - ormai abbiamo imparato a decifrare certi atteggiamenti - che il perbenismo di cui abbiamo già scritto, il complottismo, il fascismo, il benaltrismo e altri ismi di cui parleremo sommati e ben shackerati formano un altro ismo che non sfugge a chi legge il disegno: il grillismo.
3. FASCISMO
Esclusivamente sotto il Fascismo si era arrivati ad un tentativo di delegittimazione così sistematico e profondo della stampa. Per carità, come tutti coloro che lavorano anche i giornalisti sbagliano e sbagliano tanto. Ma da qui a farli passare come malati con la bava alla bocca, impegnati esclusivamente per raccontare menzogne e inventarsi realtà parallele ce ne corre. Lo fanno i grillini e lo fanno quelli come Zerocalcare. Tutti e due sanno perfettamente che l'istanza in questione è un'istanza fascista. Semplicemente fascista. In realtà sulla faccenda del Virgilio hanno lavorato tanti giornalisti, alcuni bravi alcuni meno bravi, alcuni speculatori altri corretti. Come sempre accade. Ma viva la stampa libera, viva la stampa plurale, abbasso chi sta convincendo la gente che la stampa è falsa e inutile a prescindere: è fascismo signori. E un fascismo peloso, ambiguo e scorretto quello di chi insulta i giornali e poi vende, speriamo per lui a caro prezzo, i lavori a Repubblica. Poi fatture e bonifici non olezzano...
E poi magari, dopo aver contribuito a generare un clima di odio attorno ai giornalisti, quando avremo un Di Maio al governo e quando i giornali inizieranno a essere chiusi (perché questo capiterà) allora avremo il buon Zerocalcere, buonista e borghese come al solito, a alzare il ditino a favore della libertà di stampa.
4. BENALTRISMO
"Aho i probbblemi so arrrtri. State a parlà de du piskelli (con la k, ovvio), i giornalisti cerchino le notizie vere non queste". Zerocalcare ci fa tanto ricordare l'imitazione che Caterina Guzzanti (disclaimer: Paolo Guzzanti ha tre figli, due straordinari attori e una terza per fortuna sotto processo per aver rubato un immobile a San Lorenzo) faceva di un'ipotetica ragazzina di Casa Pound la quale ad ogni obiezione ci pensava su una frazione di secondo e poi se ne usciva con: "e allora le foibbbe???". Come se la tragedia degli infoibati potesse legittimare qualsiasi nefandezza successiva all'insegna del "voi ci avete fatto ben altro". Sul benaltrismo e su come abbia massacrato le nostre chance di diventare un posto civile abbiamo scritto fiumi di parole e dunque anche basta. E poi aho "e che sarà mai, mica è Bagdad".
5. QUALUNQUISMO
"Ma ragazzi, tranquilli, così fan tutti". Tutto il pezzo è percorso da un qualunquismo insopportabile. "Eh vabe, tanto fanno così in tutta Roma eh". La mentalità che ha ucciso la città e in parte l'Italia. Discorso a parte merita la tirata contro le forze dell'ordine, sempre presente nelle farneticazioni di Rech. Anche qui una scorciatoia perbenista e radical chic. Vuoi mettere quanto è pià facile, rivolgendosi ai giovani, parlare male delle "guardie". E' un passepartout, no!?, non sbagli mai. E infatti Zero non si esime: la polizia rappresenta i cattivi e i ragazzi rappresentano i buoni. Ah quanta nostalgia dei tempi ribelli del liceo per questo "ragazzo" di ormai 33 anni. La realtà è distante dall'impostazione intellettuale dei figli di papà alla Zerocalcare: Polizia e Carabinieri, al netto degli eccessi che capitano in tutti i settori e che tuttavia vanno repressi e puniti, sono garanzia di rispetto e sicurezza rispetto alle prepotenze proprio per le popolazioni più deboli, periferiche, in difficoltà. I ricchi o i figli di papà hanno le ville e le guardie giurate a controllare, così come la maggior parte dei liceali iscritti al Virgilio rampolli della Roma affluente dei professionisti, dei giornalisti, degli intellettuali, dei funzionari e dei notabili che considerano cafona la scuola privata e che dunque vogliono trasformare in privata una scuola pubblica; e dunque Polizia e Carabinieri sono proprio il baluardo pubblico a vantaggio di chi non può provvedere da solo e privatamente alla propria sicurezza e difesa. Questi sono i ragionamenti che uno si aspetterebbe di leggere su Repubblica; il Corriere, con Pier Paolo Pasolini, ci era arrivato 50 anni fa. Repubblica utilizza Zerocalcare come fosse il suo Pasolini alla matriciana, ha davvero senso?
6. GIUSTIFICAZIONISMO
Non sappiamo se nella storia del Virgilio ci sono stati davvero episodi di sopraffazione, illegalità e di violenza. Ma se mai ci fossero stati chi li avesse perpetrati si sentirebbe abbondantemente giustificato dalle parole di Rech. Aho regà, avete letto? Non semo noi che semo fiji de na mignotta, è tutta Roma che è così, è tutta la società che è così, è tutto il monno che è così. E allora potemo continutà e pure fa de peggio. Un danno enorme. Ma Repubblica ritiene che sia corretto divulgare questa tipologia di concezione. De resto, come dice Zerocalcare utilizzando una frase fatta che ormai si fa fatica a sentire anche nel parrucchiere di nostra zia, "la scuola è lo specchio della società". Diteci voi se uno che si pone come maitre à penser, influencer e intellettuale può parlare così... "lo specchio della società". Poteva scrivere "di mamma ce n'è una sola" o "si stava meglio quando si stava peggio". O al limite poteva spiegarci che "non ci sono più le mezze stagioni".
Tra l'altro non è affatto vero: la scuola non è ne deve essere lo specchio della società. La scuola, per il suo ruolo, deve essere assai meglio della società. Specie quando la società è in crisi di identità come in questo periodo. Se ne è lo specchio, è totalmente inutile nel suo ruolo educativo e di crescita. Ma vallo a spiegà a Rebibbia...
7. BUONISMO
Il buonismo e la melassa che percorre tutto il lavoro è stucchevole a dir poco. Si cala davvero nel ridicolo del... "karma". Sembriamo tornati negli anni Novanta. Non bisogna esagerare, ci vuole "senso della misura", non bisogna parlar chiaro ne parlar male di nessuno. Ma dai infondo "so ragazzi" suvvia. Una roba intollerabile. Chissà dove era finito il buonismo e il senso della misura del buon Rech quando durante una intervista paragonava Roma fa Schifo a Massimo Carminati... Peccato che la mentalità zerocalcariana (o, semplicemente, romana) abbia fatto cinquecento volte più danni di tutte le Mafie Capitali messe insieme. E peccato che per chi propugna questa mentalità, benché devastante, non sia previsto il carcere di massima sicurezza come accade per i criminali ufficialmente codificati.
8. MENEFREGHISMO
"Ragazzi, fregatevene, ad una certa accannano". Questo è lo stile di Zerocalcare. C'è un conflitto, c'è una polemica, ci sono dei motivi di confronto. Si possono scegliere due strade: o si decide di fottersene aspettando che passi la buriana (Zerocalcare & Roma style) oppure si può decidere di prendere il meglio, di capire se ci sono insegnamenti da trarre per crescere, migliorare, confrontarsi. Specie se si è giovani e si va a scuola. Ma il consiglio di Michele Rech e di Repubblica è chiaro: fregatevene di tutto e andate avanti a farvi le vostre canne che tanto poi il circo mediatico torna ad occuparsi di altro. Poco importa se, anche quando il focus sarà passato, le sostanze contenute nelle canne sempre dalla Camorra casertana continueranno ad essere commercializzate e sempre la Camorra casertana continuerete a rinforzare ad ogni tocco di fumo squagliato. Poco importa quanto sia falsa la posa per cui la cocaina fa male e il fumo no, scientificamente falsa non tanto in assoluto quanto nella specifica età in cui le cellule cerebrali sono ancora in sviluppo e dunque proprio negli anni delle scuole superiori. Ma vuoi mettere quanto è più facile, immediato, comunicativo e fico dire: aho ragà sfonnateve de canne che tanto non fanno niente, basta che non pippate cocaina. Come se fosse vero, come se una cosa non rischiasse di implicare l'altra.
***
Quando si tratta di difendere prepotenti, aggressivi, prevaricatori, spacciatori, Camorra, movimenti fuorilegge il nostro fumettista è sempre sul pezzo. Quando si tratta di attaccare le forze dell'ordine è sempre in prima linea. Quando si tratta di spiegare che i media stanno travisando la verità è sempre lì a spiegarci. Ma se fosse lui a travisare la verità di questa città? Se fosse lui a parlare di tutto fuorché dei problemi veri che ci fanno vivere in una situazione di disagio che non ha eguali in nessuna altra metropoli del mondo. Avete mai sentito Zerocalcare sensibilizzare i giovani su cartelloni abusivi (business criminale da 800 milioni l'anno), sosta selvaggia (cancro della città da 300 morti e 40mila feriti l'anno, come una guerra civile), ambulantato (mafia autentica che ha assassinato l'economia della città sia quella privata sia quella pubblica)? E ancora il clientelismo di Atac, lo scandalo dello Stadio della Roma (di oggi la notizia che le opere pubbliche le faranno pagare a noi cittadini facendo il più grande regalo ad un palazzinaro che si sia mai fatto a Roma), il blocco di tutti i cantieri che significa povertà e disoccupazioni proprio per quelle classi che Zerocalcare finge di sostenere. Ma queste sono probabilmente facezie per chi è impegnato nel fondamentale ruolo di difendere gli spacciatori di fumo, infangare giornalisti e forze dell'ordine e parteggiare per i gruppetti di comando mafiosetti degli studenti aggressivi che giocano a fare i gangster e che si cementano in tutti i licei romani sperimentando dinamiche di potere che andrebbero stroncate, non incoraggiate. D'altro canto gli intellettuali influenti della Roma di oggi che pubblica su la Repubblica sono lo "specchio della città", no?
Poi è arrivato lui. E allora abbiamo deciso di intervenire. Lui è il fumettista-perbenista par excellence, uno dei simboli e simulacri della Roma di oggi. Il funnel entro il quale transita tutto il peggio della mentalità fascista, perbenista, fancazzista, benaltrista che ha reso Roma un luogo da cui fuggire via e dal quale tutte le persone (e le aziende) per bene che possono permetterselo scappano via a gambe levate. Incredule di quanto sta capitando.
La prima copertina di Scomodo, il caso editoriale dell'ultima stagione. I liceali romani pensano e realizzano un magazine cartaceo, ovviamente la prima copertina è di Zerocalcare |
Lui è Zerocalcare, al secolo Michele Rech, e su tutti questi -ismi abbiamo voluto costruire la risposta al suo nuovo fumetto che la Repubblica ha ritenuto opportuno ripubblicare ieri. Il fumetto lo trovate qui sotto, la nostra risposta successivamente modulata in punti. Il quotidiano diretto da Mario Calabresi si piglia davvero una grande responsabilità a sposare gli scritti di un personaggio così tanto seguito e idolatrato dai giovani e che di fatto seppur indirettamente incita al consumo di droghe ("le canne? Sticazzi", fumatele pure), alla complicità con la malavita che al traffico di quelle droghe sovraintende e al menefreghismo più ignobile e abietto. Ma tant'è: ci è sembrato davvero necessario rispondere e non ingoiare l'ennesimo rospo di fronte a tante sciocchezze. Del resto questo blog nasce anche per cercare di demolire la enorme e ingiusta credibilità che certi ambiti, in città, si sono costruiti esclusivamente per assenza di contraddittorio. Una credibilità non ben riposta. Ovviamente non abbiamo i mezzi di Zerocalcare e non possiamo contare su pagine e pagine di Repubblica (invero non abbiamo neppure il suo talento di disegnatore e di - subdolo, a nostro avviso - comunicatore), ma nel nostro piccolo proviamo a leggere le cose da un altro verso. Dunque seguitevi la striscia e poi gli ismi che, a nostro modesto avviso, la demoliscono.
1. PERBENISMO
Il perbenismo borghese che trasuda da questo pezzo non ha comparazioni e limiti. Dovunque e in ogni singola parola disegnata. Si inizia dalla primissima riga in cui col solito mood radical chic il nostro Zerocalcare tiene enormemente a farci sapere che lui non è che sta difendendo il liceo dei potenti del centro per qualche motivo di appartenenza: perché lui sta a Rebibbia, sta in periferia. Sapete quella posa di dieci o quindici anni fa che c'era a Roma in virtù della quale chi stava in periferia te lo faceva pesare, ti faceva capire che tu non potevi immaginarti, ti sottolineava che lui viveva la vita vera e tu eri privilegiato? Ecco. Uguale. Però 15 anni dopo. Nel frattempo la città si è livellata, il centro sembra una bidonville, alcune aree di Roma Est sono dieci volte più pulite del cuore nobile della città, c'è più struscio a Via di Torpignattara che a Corso Vittorio e gli affitti dei negozi a Centocelle superano una Piazza Bologna massacrata da monnezza e bancarelle. Eppure, dopo che il mondo è cambiato, lui poverino è ancora rimasto a "ehi ehi, io vivo in periferia eh, io sono vero, io...".
2. COMPLOTTISMO
"Si sono inventati tutto, non è vero niente, lo fanno per non parlare di altro, è tutto finto, in realtà se approfondisci non è successo niente". Secondo Zerocalcare la gente si diverte a parlar male di un liceo romano, così giusto per... Magari, come ha scritto qualche studente in pieno delirio, perché vogliono far chiudere il liceo e fare una speculazione edilizia nell'edificio trasfomandolo in case. Sul serio eh... Inutile sottolineare - ormai abbiamo imparato a decifrare certi atteggiamenti - che il perbenismo di cui abbiamo già scritto, il complottismo, il fascismo, il benaltrismo e altri ismi di cui parleremo sommati e ben shackerati formano un altro ismo che non sfugge a chi legge il disegno: il grillismo.
3. FASCISMO
Esclusivamente sotto il Fascismo si era arrivati ad un tentativo di delegittimazione così sistematico e profondo della stampa. Per carità, come tutti coloro che lavorano anche i giornalisti sbagliano e sbagliano tanto. Ma da qui a farli passare come malati con la bava alla bocca, impegnati esclusivamente per raccontare menzogne e inventarsi realtà parallele ce ne corre. Lo fanno i grillini e lo fanno quelli come Zerocalcare. Tutti e due sanno perfettamente che l'istanza in questione è un'istanza fascista. Semplicemente fascista. In realtà sulla faccenda del Virgilio hanno lavorato tanti giornalisti, alcuni bravi alcuni meno bravi, alcuni speculatori altri corretti. Come sempre accade. Ma viva la stampa libera, viva la stampa plurale, abbasso chi sta convincendo la gente che la stampa è falsa e inutile a prescindere: è fascismo signori. E un fascismo peloso, ambiguo e scorretto quello di chi insulta i giornali e poi vende, speriamo per lui a caro prezzo, i lavori a Repubblica. Poi fatture e bonifici non olezzano...
E poi magari, dopo aver contribuito a generare un clima di odio attorno ai giornalisti, quando avremo un Di Maio al governo e quando i giornali inizieranno a essere chiusi (perché questo capiterà) allora avremo il buon Zerocalcere, buonista e borghese come al solito, a alzare il ditino a favore della libertà di stampa.
4. BENALTRISMO
"Aho i probbblemi so arrrtri. State a parlà de du piskelli (con la k, ovvio), i giornalisti cerchino le notizie vere non queste". Zerocalcare ci fa tanto ricordare l'imitazione che Caterina Guzzanti (disclaimer: Paolo Guzzanti ha tre figli, due straordinari attori e una terza per fortuna sotto processo per aver rubato un immobile a San Lorenzo) faceva di un'ipotetica ragazzina di Casa Pound la quale ad ogni obiezione ci pensava su una frazione di secondo e poi se ne usciva con: "e allora le foibbbe???". Come se la tragedia degli infoibati potesse legittimare qualsiasi nefandezza successiva all'insegna del "voi ci avete fatto ben altro". Sul benaltrismo e su come abbia massacrato le nostre chance di diventare un posto civile abbiamo scritto fiumi di parole e dunque anche basta. E poi aho "e che sarà mai, mica è Bagdad".
5. QUALUNQUISMO
"Ma ragazzi, tranquilli, così fan tutti". Tutto il pezzo è percorso da un qualunquismo insopportabile. "Eh vabe, tanto fanno così in tutta Roma eh". La mentalità che ha ucciso la città e in parte l'Italia. Discorso a parte merita la tirata contro le forze dell'ordine, sempre presente nelle farneticazioni di Rech. Anche qui una scorciatoia perbenista e radical chic. Vuoi mettere quanto è pià facile, rivolgendosi ai giovani, parlare male delle "guardie". E' un passepartout, no!?, non sbagli mai. E infatti Zero non si esime: la polizia rappresenta i cattivi e i ragazzi rappresentano i buoni. Ah quanta nostalgia dei tempi ribelli del liceo per questo "ragazzo" di ormai 33 anni. La realtà è distante dall'impostazione intellettuale dei figli di papà alla Zerocalcare: Polizia e Carabinieri, al netto degli eccessi che capitano in tutti i settori e che tuttavia vanno repressi e puniti, sono garanzia di rispetto e sicurezza rispetto alle prepotenze proprio per le popolazioni più deboli, periferiche, in difficoltà. I ricchi o i figli di papà hanno le ville e le guardie giurate a controllare, così come la maggior parte dei liceali iscritti al Virgilio rampolli della Roma affluente dei professionisti, dei giornalisti, degli intellettuali, dei funzionari e dei notabili che considerano cafona la scuola privata e che dunque vogliono trasformare in privata una scuola pubblica; e dunque Polizia e Carabinieri sono proprio il baluardo pubblico a vantaggio di chi non può provvedere da solo e privatamente alla propria sicurezza e difesa. Questi sono i ragionamenti che uno si aspetterebbe di leggere su Repubblica; il Corriere, con Pier Paolo Pasolini, ci era arrivato 50 anni fa. Repubblica utilizza Zerocalcare come fosse il suo Pasolini alla matriciana, ha davvero senso?
6. GIUSTIFICAZIONISMO
Non sappiamo se nella storia del Virgilio ci sono stati davvero episodi di sopraffazione, illegalità e di violenza. Ma se mai ci fossero stati chi li avesse perpetrati si sentirebbe abbondantemente giustificato dalle parole di Rech. Aho regà, avete letto? Non semo noi che semo fiji de na mignotta, è tutta Roma che è così, è tutta la società che è così, è tutto il monno che è così. E allora potemo continutà e pure fa de peggio. Un danno enorme. Ma Repubblica ritiene che sia corretto divulgare questa tipologia di concezione. De resto, come dice Zerocalcare utilizzando una frase fatta che ormai si fa fatica a sentire anche nel parrucchiere di nostra zia, "la scuola è lo specchio della società". Diteci voi se uno che si pone come maitre à penser, influencer e intellettuale può parlare così... "lo specchio della società". Poteva scrivere "di mamma ce n'è una sola" o "si stava meglio quando si stava peggio". O al limite poteva spiegarci che "non ci sono più le mezze stagioni".
Tra l'altro non è affatto vero: la scuola non è ne deve essere lo specchio della società. La scuola, per il suo ruolo, deve essere assai meglio della società. Specie quando la società è in crisi di identità come in questo periodo. Se ne è lo specchio, è totalmente inutile nel suo ruolo educativo e di crescita. Ma vallo a spiegà a Rebibbia...
7. BUONISMO
Il buonismo e la melassa che percorre tutto il lavoro è stucchevole a dir poco. Si cala davvero nel ridicolo del... "karma". Sembriamo tornati negli anni Novanta. Non bisogna esagerare, ci vuole "senso della misura", non bisogna parlar chiaro ne parlar male di nessuno. Ma dai infondo "so ragazzi" suvvia. Una roba intollerabile. Chissà dove era finito il buonismo e il senso della misura del buon Rech quando durante una intervista paragonava Roma fa Schifo a Massimo Carminati... Peccato che la mentalità zerocalcariana (o, semplicemente, romana) abbia fatto cinquecento volte più danni di tutte le Mafie Capitali messe insieme. E peccato che per chi propugna questa mentalità, benché devastante, non sia previsto il carcere di massima sicurezza come accade per i criminali ufficialmente codificati.
8. MENEFREGHISMO
"Ragazzi, fregatevene, ad una certa accannano". Questo è lo stile di Zerocalcare. C'è un conflitto, c'è una polemica, ci sono dei motivi di confronto. Si possono scegliere due strade: o si decide di fottersene aspettando che passi la buriana (Zerocalcare & Roma style) oppure si può decidere di prendere il meglio, di capire se ci sono insegnamenti da trarre per crescere, migliorare, confrontarsi. Specie se si è giovani e si va a scuola. Ma il consiglio di Michele Rech e di Repubblica è chiaro: fregatevene di tutto e andate avanti a farvi le vostre canne che tanto poi il circo mediatico torna ad occuparsi di altro. Poco importa se, anche quando il focus sarà passato, le sostanze contenute nelle canne sempre dalla Camorra casertana continueranno ad essere commercializzate e sempre la Camorra casertana continuerete a rinforzare ad ogni tocco di fumo squagliato. Poco importa quanto sia falsa la posa per cui la cocaina fa male e il fumo no, scientificamente falsa non tanto in assoluto quanto nella specifica età in cui le cellule cerebrali sono ancora in sviluppo e dunque proprio negli anni delle scuole superiori. Ma vuoi mettere quanto è più facile, immediato, comunicativo e fico dire: aho ragà sfonnateve de canne che tanto non fanno niente, basta che non pippate cocaina. Come se fosse vero, come se una cosa non rischiasse di implicare l'altra.
***
Quando si tratta di difendere prepotenti, aggressivi, prevaricatori, spacciatori, Camorra, movimenti fuorilegge il nostro fumettista è sempre sul pezzo. Quando si tratta di attaccare le forze dell'ordine è sempre in prima linea. Quando si tratta di spiegare che i media stanno travisando la verità è sempre lì a spiegarci. Ma se fosse lui a travisare la verità di questa città? Se fosse lui a parlare di tutto fuorché dei problemi veri che ci fanno vivere in una situazione di disagio che non ha eguali in nessuna altra metropoli del mondo. Avete mai sentito Zerocalcare sensibilizzare i giovani su cartelloni abusivi (business criminale da 800 milioni l'anno), sosta selvaggia (cancro della città da 300 morti e 40mila feriti l'anno, come una guerra civile), ambulantato (mafia autentica che ha assassinato l'economia della città sia quella privata sia quella pubblica)? E ancora il clientelismo di Atac, lo scandalo dello Stadio della Roma (di oggi la notizia che le opere pubbliche le faranno pagare a noi cittadini facendo il più grande regalo ad un palazzinaro che si sia mai fatto a Roma), il blocco di tutti i cantieri che significa povertà e disoccupazioni proprio per quelle classi che Zerocalcare finge di sostenere. Ma queste sono probabilmente facezie per chi è impegnato nel fondamentale ruolo di difendere gli spacciatori di fumo, infangare giornalisti e forze dell'ordine e parteggiare per i gruppetti di comando mafiosetti degli studenti aggressivi che giocano a fare i gangster e che si cementano in tutti i licei romani sperimentando dinamiche di potere che andrebbero stroncate, non incoraggiate. D'altro canto gli intellettuali influenti della Roma di oggi che pubblica su la Repubblica sono lo "specchio della città", no?
69 commenti | dì la tua:
ogni tanto ci prendi ma oggi sarebbe stato meglio se te ne fossi andato a fare una gita in montagna. Magari facendoti pure un bel cannone cosi ti si placano l'astio e il livore alla travaglio de roma nord
Già alla frase "incita il consumo di droghe" lascia intendere che non si è capito nulla. Che poi ha anche scritto a caratteri cubitali che lui è straight Edge, ossia non fuma, non beve e non usa droghe. In ogni caso bastava leggere il fumetto senza paraocchi per capire che Calcare si scaglia contro chi solo oggi si rende conto che i licei è una vita che sono così, mentre parte della stampa ha ricostruito la vicenda come se il Virgilio fosse a se stante dal testo di Roma (e ha anche fatto presente che di prove neanche ce ne erano).
Detto questo, Calcare si sa bene che ideologie abbia, quindi è normale parli di ciò che gli sta più a cuore
zerocalcare è un artista impegnato nel sociale ! Che il Tonelli cerchi pubblicità attraverso lui ci può stare...
mah, ogni tanto Zero sbaglia, e questo fumetto imho è piuttosto infelice.
Da li a dargli del radical chich, incitatore alla droga, etc etc ci corre un oceano; ha creato e crea fumetti intelligenti, utili, divertenti.
Fare di tutta l'erba un fascio, come avete fatto in questo caso, fa passare dalla parte del torto.
Peccato.
Inutile livore e vignetta di Zerocalcare assolutamente non capita. Dott. Tonelli questa volta ha completamente sbagliato bersaglio.
A volte leggendola, ho l'impressione di rivedere i pezzi carichi di retorica e spirito reazionario, di Nantas Savalaggio di trenta anni fa. Memorabile e terrificante il pezzo su Vasco Rossi.
Ecco. Dott. Tonelli lei oggi mi ha fatto pensare a questo genere di giornalista. Veramente un pezzo da ottuagenario.
Stavolta, per me, hai toppato completamente. Sia nel caso particolare, sia nell'inquadrare ZeroCalcare. Non che sia un'icona da non toccare. Semplicemente, nylon ci hai capito granché. E sembra semplicemente che ti stia sulle palle, e cerchi disperatamente di razionalizzare con "argomenti" , nessuno dei quali ha un senso o un aggancio con la realtà.
“Talento di disegnatore”... aripjate RFS.
Talento è Richard Corben, Segrelles, Charles Burns, Jimenez, Moebus. ZeroCalcare può essere letto e adulato dalle recenti generazioni che hanno oramai la cultura e la capacità di analisi di un criceto dopo un ictus.
Vabbe comunque piskelletto co la k nun se usa più, mo va de moda scrive bene
Caro Tonelli, leggo spesso rfs ma questa volta (e altre), come han detto, ha completamente sbagliato il bersaglio.
Sarebbe sempre bene parlare di cose che si conoscono, e questo vale per questo pezzo e per la stampa.
Livore verso Zerocalcare: non solo è tanto, ma che c'entra con la faccenda "Virgilio"? Rfs voleva togliersi lo sfizio di dare addosso a un disegnatore?
"Magari, come ha scritto qualche studente in pieno delirio, perché vogliono far chiudere il liceo e fare una speculazione edilizia nell'edificio". Forse, trattandosi della prima volta che sui giornali (Messaggero, Corriere) si propone e si chiede di *chiudere* il liceo in questione (non pare ci siano state richieste di questo tipo in nessuno dei tanti casi sparsi per l'Italia di violenze vere sui professori, ad esempio, o di spaccio di droghe pesanti continuato e quotidiano, o di bullismo che spinge al suicidio), e visto che la situazione (conoscendola, ma informarsi di persona e sul posto costa fatica) è sideralmente distante da quanto riportato dai suddetti giornali, il dubbio viene. Poi sarà un eccesso di complottismo, ma delle due una: o i giornali che han lanciato l'allarme su fatti inesistenti sono ben poco professionali, o sono imbeccati. Per inciso: il servizio di "Porta a porta" (non esattamente l'organo delle multinazionali dell'hashish) sembra un esempio di giornalismo equilibrato e professionale (certo, con le solite furberie, ma è il mestiere) rispetto ai due quotidiani sopra citati (interessante che il Corriere si stia sfilando...)
"I ricchi o i figli di papà hanno le ville e le guardie giurate a controllare, così come la maggior parte dei liceali iscritti al Virgilio [...]" Scusi Tonelli, ma che ricchi conosce? Da Berlusca in su? E tutti questi mandano i figli al Virgilio? Ci deve essere un gran traffico di guardie giurate all'uscita da scuola.
La frase "ci vuole "senso della misura" [...]" diventa lo spunto di una tirata contro il buonismo. Forse, invece, sì: ci vuole senso della misura. Che non significa buonismo. Confido che la sua intelligenza la aiuti a capire la differenza (suggerimento: cominciamo con la differenza fra una sanzione disciplinare e la forca; o fra una prepotenza e la mafia).
""Ragazzi, fregatevene, ad una certa accannano". Questo è lo stile di Zerocalcare. " No, questo è quello che succede _sempre_ sui giornali: quando il titolo non tira più, appunto, "si accanna". E si passa a qualche altro titolone (o svarione, talvolta). Forse (chissà) ci si può leggere una velatissima critica a un giornalismo non proprio integerrimo e professionale? Non mi pare invece di aver letto "tornate a farvi le canne".
"D'altro canto gli intellettuali influenti della Roma di oggi che pubblica su la Repubblica sono lo "specchio della città", no?" No, forse no. Intanto perché gli "intellettuali influenti" sono un lontano ricordo. Poi non mi risulta che una anche debole parvenza di vita intellettuale aiuti a essere influente, anzi mi pare - come detto molto spesso su rfs- che cialtroneria, ignoranza, disprezzo della cultura costituiscano il tratto dominante della Roma che ci circonda. O forse ho letto male gli ultimi tre anni di rfs?
Molti dispositivi hanno un mirino, Tonelli, se ne faccia prestare uno.
Cordialmente
come per i grillini, anche per questi (che non saprei più definire, mi vengono parolacce ma meglio di no) appena ne attacchi uno arrivano tutti i compari a mettere commenti negativi. sempre più patetici.
Forse qualcuno è più informato rispetto ad altri: provato a considerare questa possibilità?
Subito i papà dei figli di papà a difendere l'andazzo sessantottino al quale non sono riusciti a partecipare e cercano di farlo ora per interposta persona...Roma è una città senza speranza.
Pensate anche che Zerocalcare non è scomodo per niente, anzi è comodissimo per tutti perchè muove un sacco di lettori e un sacco di soldi
Bah, sarà che la droga per le scuole è sempre girata, chi la voleva sapeva dove prenderla e chi non la voleva non la prendeva, sarà che le autogestioni e le occupazioni ci sono sempre state a volte con danni alla cosa pubblica, sarà che il collettivo studentesco che comandava una occupazione era composto sempre da 4-5 persone che erano poi i rappresentanti studenteschi più in auge (chi ha vissuto la propria adolescenza in un liceo classico o scientifico sa di cosa parlo), tutte queste chiacchiere ora ci sono solo perché c'è internet e l'eccessiva esposizione delle notizie, che prima non occupavano neanche un trafiletto. Se poi il messaggero e i suoi simili alla ricerca del clickbaiting per campare (visto che il giornale cartaceo non se lo compra più nessuno) diventa peggio della peggior rivista scandalistica hai voglia ad inneggiare alla stampa libera. Nell'ultimo mese ci hanno riempito la testa con Anna Frank, Weinstein e ora il Virgilio e mai che non siano andati oltre al sensazionalismo, mai un approfondimento, questo è il giornalismo 2.0 da marketing marchetta e se permettete se arrivo a sperare nella morte per inedia della carta stampata e di tutti i giornalisti che la compongono per poi avere una sua risurrezione disciplinata da un Ministero della Cultura Popolare con le sue belle veline, sarò diventato fascista, ma non è stato per colpa mia, ma di chi ha preso la sua deontologia professionale ci ha cacato sopra e poi l'ha messa ad appassire al sole.
RFS sei di una mediocrità spaventosa, hai rotto il cazzo con questo stadio di tor di valle.
invece di pensare ai giocattoli come un bambino di 2 anni , pensa alle cose importanti
le strade i marciapiedi le fogne i trasporti
mediocre e infantile, degno cittadino di una città disastrata
Tone'...."Un'altro co l'apostrofo?????" Noooooooooooooooooooooooooooo fio mio e daje....nun poi!!!! Nun poi!!!!!!
Future classi dirigenti......
Questa storia mi ricorda il film "Caterina va in città" dove una ragaazza semplice si trasferisce con la famiglia dalla provincia alla città di Roma. Qui è "corteggggiata" a scuola, a fasi alterne, dai figli dei ricchi di centro sinistra, e dai figli dei ricchi di centro destra, che cercano ognuno di tirarsela dalla propria parte.
Vent'anni dopo quello che appare evidente è che quelle distinzioni (liceali di centro sinistra e di centro destra) non esistono più e Caterina forse si sarebbe trovata totalmente spaesata nella nostra città...
Ritorno su un vecchio post Tredicine e Piazza Navona per segnalare che anche altri danno ragione al blog mica a certi stupidi commentatori
http://www.ilfoglio.it/roma-capoccia/2017/11/26/news/coia-e-il-degrado-del-mercatino-della-befana-165039/
Questo articolo è il classico caso di "non ho capito un cazzo, ma devo commentare per partito preso".
Il fumetto dice tutt'altra cosa rispetto a come è stato letto qui
Con tre disegni ci campa senza nessuna qualità, schierato paraculo politicamente, pessimo narratore, è solo un figlio di papà che ha avuto una schiera di ignoranti che lo seguono e gli riempiono il portafoglio.
Almeno disegna, e' un artista. Io mi concentrerei su chi prende un euro a click per spargere veleno senza lavorare, su chi fomenta le persone per proprio tornaconto, su chi campa sull'altrui malessere buttando benzina sul fuoco per guadagnare.
Siete dei sfasciacazzi repressi, tipo le zitelle, mamma che pena che fate.
il virgilio non è il liceo dei figli di papà, ci vanno ragzzi di tutti i quartieri.
piuttosto come è il livello dell'insegnamento ? davveromerita di parlare di questo istitutio o non è in decadenza come tutti gli altri ? praticamente indistinguibile, come le vie intorno a piazza bologna rispetto a quelle di centocelle
Studenti italiani, le piu' zappe al Mondo. Occupate, occupate che andrete a fare i camerieri nelle case dei sudcoreani......
http://www.ilgiornale.it/news/i-nostri-studenti-i-pi-fannulloni-e-ignoranti-tutto-mondo-1467469.html
Ho smesso di leggere quando ho letto parole come "perbenismo" e "radical chic".
Dette da uno che fa uno scandalo di qualunque strozzata, che definisce "pezzi di merda" ed augura la morte a chi parcheggia in divieto, che risponde dando dell'"emerito deficiente" ad uno che civilmente aveva espresso un disaccordo su un post.
Chiudete sta pagina de frustrati!
Tone', ovviamente li hai pagati i diritti d'autore per la pubblicazione integrale del fumetto, vero?
repubblica ormai è poco meno di un tabloid.
Anonimo novembre 25, 2017 11:45 PM scrive:
"RFS sei di una mediocrità spaventosa, hai rotto il cazzo con questo stadio di tor di valle.
invece di pensare ai giocattoli come un bambino di 2 anni , pensa alle cose importanti
le strade i marciapiedi le fogne i trasporti
mediocre e infantile, degno cittadino di una città disastrata."
forse lei non si è accorto che i soldi per fare il ponte di Traiano non li caccia Parnasi ma lo STATO e quindi soldi di tutti che servirebbero per le strade, le fogne e i trasporti. E le scuole, aggiungo io, finiscono a fare opere pubbliche per una impresa privata. Si dia una svegliata invece di prendersela con Tonelli
Concordo con chi ha considerato questo articolo come testimonianza di scarsa comprensione. Le etichette affibbiate a Zerocalcare sono lontane dalla verita'. Gli accostamenti fascista-radical chic sono piuttosto ridicoli e forzati.
Zerocalcare non le azzecca tutte, ma nemmeno RFS ...
Posso anche essere d'accordo con Zerocalcare sull'uso sensazionalistico e strumentale delle vicende del Virgilio da parte della stampa. Ma questo di fatto non sposta di un millimetro l'esistenza di fondo di una realtà, comune a tutte le scuole pubbliche romane: l'occupazione mascherata da pseudo ideologie di facciata voluta esclusivamente da fancazzisti per mettere ancora di più in pausa il cervello rispetto al quotidiano. Ma non c'è da stupirsi in un'epoca in cui il ruolo istituzionale degli insegnanti è messo in discussione prima di tutto dagli stessi genitori che invece di prendere a calci in culo i propri figli per il loro vuoto mentale e disinteresse per lo studio, li difendono diventandone complici nel considerare i professori come il nemico da combattere. Da sbellicarsi poi quando certe azioni vengono ancora considerate "di sinistra" o di "destra", senza tener conto della morte per autoimplosione delle ideologie di un tempo.
Mi dispiace ma stavolta non sono daccordo, per me il senso del fumetto era più un attacco ai giornali che tendono a creare sempre tragedie. Il succo del discorso era che cio' che succede al Virgilio succede in tutti i licei di Roma.
Il Tonelli ha rosicato perche' si e' sentito preso in giro dalla striscia numero 7. Effettivamente, con sottigliezza e sarcasmo, il buon Michele l'ha bastonato mettendolo alla stregua di un professore (il professore almeno lavora) che ha una classifica di idiosincrasie da risolvere.
@ novembre 27, 2017 11:02 AM
secco, duro, spietato...ma perspicuo assai...
Cordialità
Caro signore, è evidente che lei NON frequenta quelle zone di Roma che necessitano di interventi sulla viabilità da anni e anni e ben venga il ponte già ora !!!!
Magari lo Stato spendesse i nostri soldi in questo modo
Seguo e apprezzo RFS ma stavolta dissento.
A rifletterci il Professor ARISTOGITONE - Alto Gradimento - che gli anziani come me forse ricordano, non aveva tutti i torti
Hanno ragione sia Zero che Rfs e vai a trovare la via di mezzo...Ma temo che Zero sia rimasto 20 anni indietro. Sai, finché non hai figli adolescenti...
Zerocalcare = braccia rubate all'agricoltura ..
E i marò allora???
Mi spiace ma stavolta non c'hai capito nulla.
Peccato ... di solito sei più lucido. Sarà per la prossima, nessuno è perfetto.
Purtroppo la realtà è che l'istruzione serve soltanto ad acuire la forbice sociale, altrimenti avrebbe tutto l'interesse a fermare questi fenomeni e a fanculizzare i genitori sindacalisti dei figli fancazzisti.
Questo post è frutto solo di vecchie ruggini, per una volta non sono assolutamente d'accordo con RFS e con i toni sopra le righe dell'articolo. Firmato UN CANE SCIOLTO
Da paura! Grazie della striscia Tone' non l'avevo ancora letta :)
Ho trovato il sorriso è grazie al signore. Muscolino Giovanni che ho ricevuto un prestito di 43.000€, e due dei miei colleghi hanno anche ricevuto prestiti di quest'uomo senza alcune difficoltà con un tasso di 3% all'anno. È con il signore. Muscolino Giovanni, che la vita il mio sorrida nuovamente è un uomo di cuore semplice e molto comprensivo. Ecco il mio e-mail: muscolinogiovanni61@gmail.com
Zerocalcare lo leggo sempre con piacere. A tratti mi fa ridere. Sempre mi ricorda quel blog sfigatissimo degli interisti adesso chiuso per disperazione: gente che non vincera' mai davvero niente nella vita
Il suo intervento su zerocalcare rappresenta in modo inequivocabile che non ci sono pagine di informazione scevre da interpretazioni errate e oserei dire demagogiche. Tacciare i messaggi fumettati di zerocalcare come buonisti e addirittura fascisti la rende trasmettitore di pericolose bufale alla stregua di coloro che critica. Personalmente credo che stavolta si è reso alquanto ridicolo. Concentriamoci sulle cose importanti come appunto le suggerisce zericalcare.
Bisogna togliersi il cappello per chi non solo legge zero calcare, ma lo capisce perde tempo a fornirne una esegesi.
Ciò fa capire tante, tante cose.
Saltando perciò a piè pari la questione zerocalcare, la cui poetica è stata magistralmente sviscerata e quasi eviscerata, forse è il caso di ricordare che a prescindere dal Virgilio, di cui non frega niente a nessuno e che sarà effettivamente un'accolita di drogatelli come peraltro il resto dei licei romani, e da zerocalcare, sul quale stenderei un pietoso silenzio, i giornali italiani non sono "plurali" (ma l'italiano dove l'avete imparato, sul Messaggero?) ma sono gli organi di personaggi come berlusconi, caltagirone, elkann, cairo e de benedetti, e non hanno altro scopo che non sia quello di veicolare notizie mistificate allo scopo di condizionare la politica.
Sono talmente poco "plurali" che in sostanza dicono tutti le stesse frescacce, pro domo industriali piduisti.
zerocalcare dice bene, il modello proposto al cittadino italiano dalle associazioni a delinquere che gestiscono i media è quello della scimmia, per cui un adolescente che va in giro "fatto come una pigna" e che si accoppia nel sacco a pelo dell'occupazione, praticamente in pubblico, è il perfetto esemplare del futuro servo della gleba, l'homunculus di huxley, promiscuo e rincretinito, abbastanza abbrutito da non fare più nessuna resistenza
L'unico problema di zc è che essendo sortito dal trattamento, ridursi così a lui sembra cosa sommamente desiderabile
Quando Zerocalcare produrrà una storia in cui si vedono i genitori radical chic suggerire ai loro figli di organizzare manifestazioni e occupazioni "perché fa curriculum" per loro e per pargoli, allora avrà il mio rispetto.
Possibile che non si sappia ancora che le virgiliate di oggi servono a selezionare la futura classe dirigente della sinistra romana?
Tutto questo scritto da Tonelli, che su SSC dichiaró: "aho ma che volete? Io me candido col PD perché er PD ma ha offerta aaa candidatura".
Franza o Spagna purché se magna? Poi scoprì er blogghe, a voce libera e indipendente de uno che si candida co' chiunque.
Secondo me je rode che quelli come zerocalcare a scuola lo smerdavano un giorno sí e l'altro pure.
Ah Toné, pensa solo alle buche da bravo monomaniaco, che l'antiproibizionismo non è robba per te. Ah Toné, curate! Ah Toné, ripijate! Ammazza che viscido... l'antropologo del decoro!
Chiunque ricordi gli interventi di Tonelli su SSC sa che la minima presa in giro gli faceva venire la bava alla bocca, al punto che scriveva lenzuolate di post per dimostrare che chiunque osasse prenderlo in giro era un nemico di Roma.
Una persona totalmente priva di senso dell'umorismo, come glielo avessero amputato alla nascita.
Poi l'hanno giustamente sfanculato pure su SSC.
Personalmento pensavo fosse un mezzo matto di 70 anni ossessionato dal decoro, poi mi hanno raccontato la sua storia.
porco zio come stai messo male
Vedi come funziona la vera mafia? Un mezzo leso come zerocervello viene blandamente criticato, e in realtà più che altro lodato per una presunta qualità espressiva, e subito montano tutti i sicari della sinistra militante, fatta di semideficienti incolti collocati dai sindacati - ex brigate rosse - nei gangli del potere.
E poi ci ritroviamo così, coi criminali non eletti al governo, gli zerocalcare di vent'anni fa.
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Avete completamente frainteso il significato della striscia di Zerocalcare.
Non ci fate bella figura con questa acredine...
Aho, vecchia mignotta pelata, l'hai demolito proprio bene. ZeroCalcare nun ce sta a dormi'.
Ahahah.
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Prima criticichi la generalizzazione poi lo fai a tua volta.
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