In tutte le città del mondo, ma in realtà anche in tutte le città italiane, la costruzione di una nuova linea della metropolitana ha rappresentato non solo ulteriori e interessanti opportunità per la mobilità cittadina, ma anche la chance di ridisegnare la città dove la linea transita. Ripartire, insomma, da strade aperte e ferite, piazze chiuse per anni dai cantieri, aree occupate per molto tempo da gru ed escavatori per ridisegnare gli spazi pubblici, restituirli più nuovi, al passo coi tempi, contemporanei, in linea con le attuali esigenze di una città.
Roma è l'unica città dove tutto questo non è avvenuto. Per una precisa scelta politica nessuno ha chiesto al Consorzio Metro C (e il Consorzio ne sarà stato felicissimo, avendo potuto risparmiare) di progettare per davvero le aree sopra le nuove stazioni e sopra i nuovi cantieri.
La città, una volta passata la talpa che ha scavato e sta scavando la metro, è stata riconsegnata ai cittadini pressoché com'era prima. Ovvero disegnata, male, dopo la guerra o negli anni Sessanta. A uso e consumo di una società che, si pensava all'ora, si sarebbe spostata solo in automobile. Da questo nasce questa nostra riflessione su Piazza Lodi.
c'erano anche proposte interessanti: http://www.abitarearoma.net/apertura-la-fermata-della-metro-c-san-giovanni-la-rivoluzione-della-viabilita-del-quartiere-appio/
RispondiEliminaPiazza Lodi resta così e invece noi fortunelli del quartiere San Giovanni siamo costretti a veder "ridisegnata" la viabilità di viale Castense e della parte iniziale di via La Spezia, che inevitabilmente contribuiranno a congestionare ulterioremente il quadrante e far scoppiare piazza Re di Roma di traffico e smog più di quanto non lo sia già adesso.
RispondiEliminaBeati voi che abitate a piazza Lodi, fidatevi.
RispondiEliminaQualcnhe sia pur minima critica al vostro ex amico Marino, da RFS idolatrato ora che non è più in auge, e all'ex assessore Giovanni Caudo, definito da Tonelli addirittura il miglior assessore del dopoguerra, no?
Chi ha negoziato il contratto con il Corsorzio Metro C (e Astaldi, General Contractor)? Babbo Natale?
Veramente il progetto della MetroC e relativi contratti risalgono a ben prima di Marino-Caudo. Perche parlare tanto per parlare?
RispondiEliminaI cantieri sono iniziati nel 2007, come si può pensare che le trattative le abbiano condotte Marino e Caudo che hanno governato nel 2013-2015?
RispondiEliminaRoma non è mai stata un'alpha city nè mai lo sarà. Che ci aspettiamo? Già tanto che ci resta la Roma, qualcosa da magnà e da beve e l'acqua delle fontanelle. Questa è Roma. Il resto sono pippe mentali.
RispondiEliminaDunque, se i contratti sono stati firmati nel 2007, il responsabile dovrebbe essere l'allora sindaco Veltroni, del PD. Ma tu guarda un po'..
RispondiEliminaAh, uno de quelli bravi allora, no un grillino. Me pareva..
Eliminache dio ci aiuti....
RispondiEliminaRoma e' tutta cosi', anche peggio.......
RispondiEliminaSarà colpa de Veltroni, marino, caudo tutto quello che volete, ma tutta la merda che c'è in giro oggi non si è mai vista a Roma, è solo merito dei pentacretini
RispondiEliminaMe sa che negli ultimi 30 anni t'eri fatto 'na bella dormita... O hai problemi de memoria. Capita, nun te sta a preoccupa'...
EliminaQuinto mondoh
RispondiEliminaLodi, La spezia, magna grecia, cilicia, marco polo (occhio al velox) piramide, tutte appalla e arrivo al lavoro in un quarto d'ora. Ciclisti ve piscio in testa e ve caco in panza. Viva gli ottani, c'ho l'aria condizionata in macchina, io in giacca e cravatta bello fresco, voi puzzate e al massimo potete portamme da magnà con foodora.
RispondiEliminaAnonimo 11.03 PM , al di là delle parole volgari, è la realtà: chi è ricco usa la macchina, se ne fotte della metro e va al lavoro elegante e profumato, chi ha le pezze al sedere, neanche lo ha un impiego in ufficio, ma si arrangia con lavoretti in bicicletta, tipo foodora.
RispondiEliminaTriste, ma vero. L'Italia, non solo Roma, vede aumentare a dismisura i poveri e le diseguaglianze sociali
Metro sotterranee: lungaggini, spese infinite, tempi biblici, complicazioni archeologiche, invasività ambientale e impossibilità di apportare modifiche.
RispondiEliminaMETRO SOPRAELEVATE: lavori controllabili dai cittadini, percorsi panoramici, invasività ambientale assente, nessuno scavo, nessun conflitto archeologico, costi bassi e smontabili all'occorrenza. Pochi parlano di questa fantastica ipotesi
ecco un esempio italiano https://www.youtube.com/watch?v=wlpCohwVtzc
"All'ora" per dire a quel tempo co' l'apostrofo, no Toné...nun ce la faccio stabbotta...un corpo ar core
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