1. AVVISARE PRIMA
Se qualche giornalista volesse tirar fuori da questa storia la vera notizia dovrebbe andarsi a cercare la data in cui è stato ufficializzato lo stop della Metro A nell'agosto 2017. Quando è stata decisa questa cosa? Sei mesi fa? Un anno fa? Due anni fa? Chillosà. Ma in ogni caso, come mai il tutto è stato comunicato 5 (cinque!) giorni prima?
2. AVVISARE MEGLIO
Avvisare meglio nel senso della diffusione delle informazioni (siamo ancora al depliant, al volantino...), ma anche alla qualità delle stesse. Atac non appare in grado di produrre informazioni per i suoi clienti dotate di una grafica accettabile, capace di raggiungere l'obbiettivo.
3. BADARE MAGGIORMENTE ALLA SICUREZZA
La situazione specie alla stazione Arco di Travertino è davvero inaccettabile. Persone nei tunnel con 65 gradi centigradi percepiti anche 10 o 15 minuti ad attendere di fuoriuscire all'aperto. Per il solito miracolo non succederà qualcosa di grave, ma perché affidarsi alla buona sorte con questa sfrontatezza?
4. APPRONTARE UNA CORSIA PREFERENZIALE
L'occasione era davvero golosissima. Un solo mese, in pieno agosto. Quale chance migliore per dimostrare ai romani e ai residenti della zona quali sarebbero stati i benefici di una corsia preferenziale seria lungo tutte e due le carreggiate dell'Appia Nuova al posto del caos della sosta-a-fianco-al-marciapiede in prima o in seconda fila che sia? Sarebbe stato davvero sensazionale, educativo, dimostrativo: girare una difficoltà in opportunità! Si poteva pianificare una autentica dimostrazione dal vivo dei benefici: meno traffico, mezzi veloci, pulizia (con le auto affiancate ai marciapiedi non si riesce a pulire la città) e immediata trasformazione dell'Appia in una strada europea. Costo? Bassissimo: segnaletica e un po' di new jersey in plastica bianco-rossa. Ma per questo ci sarebbe voluta una visione da parte dell'Agenzia della Mobilità, e visioni non ne esistono e così le navette viaggiano in mezzo alla strada, in mezzo al traffico privato, schivano la doppia fila accumulando 35 o 40 minuti di tempo per coprire una tratta per la quale ci sarebbe potuto volere la metà.
Qualcuno obietterà: ma ti rendi conto quanti posti auto sarebbero andati persi? Vero. Verissimo. Ma si fanno delle scelte. Hai una strada, una, e quella è. La vuoi utilizzare per offrire sosta gratuita tramutandola in un parcheggio per macchine di cittadini che magari stanno fuori tutto il mese e hanno scambiato le strisce di sosta per il loro box privato o la vuoi utilizzare per offrire trasporto pubblico di qualità, veloce, puntuale e sicuro? La nostra risposta la conoscete alla perfezione. Ma non è la "nostra" risposta, è la risposta che danno tutte le città serie in occidente. E poi si può sempre riservare la sosta rimanente (quella nello square centrale di Via Appia) ai residenti con delle belle strisce gialle
5. APPRONTARE L'ASSERVIMENTO SEMAFORICO
Ma si poteva fare ancora di più di una preferenziale: si potevano asservire i semafori al passaggio delle navette. Metti un dispositivo gps sulla navetta, ne metti uno collegato alla gestione del semaforo e quando la navetta si appropinqua il semaforo le dà il verde. E così non vedi navette zeppe di cristiani martiri che sotto il sole aspettano di avere il verde mentre sulla traversa dei un'Appia semideserta d'agosto, magari non passa nessuno. Il colmo no!? Dice: ma per fare un sistema del genere ci vogliono appalti, gare, e mesi e mesi. Sarà anche vero, ma se avessi assunto gente in gamba invece che raccomandati avresti al tuo interno giovani ingegneri che produrrebbero sistemi simili in tre giorni di lavoro. Questo è.
6. UTILIZZARE MENO MEZZI
Tra l'altro con una corsia preferenziale (ma anche con un asservimento semaforico) il fabbisogno di mezzi necessari a coprire il disagio e l'emergenza sarebbe stato enormemente minore e si sarebbe potuto evitare, per tamponare alla chiusura della Metro A, di indebolire le già cagionevoli altre linee della città che in questi giorni sono praticamente scomparse nel quadro di una gestione caricaturale e irrispettosa di tutti gli abbonati e gli utenti Atac che non usano la tratta della Metro A.
***
Detto ciò, bisogna dire che grazie a questa esperienza tanti soloni che si riempiono la bocca della possibilità di fare a meno delle metropolitane forse smetteranno di dire cavolate. Ecco cosa succede quando una metro si chiude. Ecco quale è la differenza di offerta trasportistica tra una metropolitana e il trasporto su gomma in superficie. Ecco perché bisogna fare presto a ultimare le attuali metro in costruzione, ma soprattutto bisogna mettersi pancia a terra a costruirne di nuove facendo da subito ripartire l'iter che porti alla realizzazione della Metro D e delle altre linee che si possono ricavare dal ferro già esistente. Nel mentre, non dimenticate di firmare i referendum dei Radicali sulla liberalizzazione del trasporto pubblico a Roma!
Andatevi a vedere il progetto Corridoio Colombo, che ancora noi abitanti della zona stiamo aspettando da anni, ma tanto grazie a questa impeccabile giunta non si farà niente perchè tanto è la solita colata di cemento o speculazione edilizia...
RispondiEliminaesatto, da qui si capisce quanto in una grande città la metropolitana sia essenziale
RispondiEliminae quanto indietro sia Roma in termini di mentalità
i disagi per la chiusura di mezza linea metro erano prevedibili anche in un periodo estivo, tuttavia sono lo specchio dell'incapacità e della pigrizia di queste aziende trasportistiche nel gestire l'ordinario. Non sanno neppure comunicare le deviazioni di una linea bus. Figurarsi se ipotizzavano una preferenziale temporanea
RispondiEliminaabbiamo un assessore alla "città in movimento". deve essere uno scherzo... mai nome di assessorato fu più beffardo
RispondiEliminami domando solo perché continuiamo a subire queste umiliazioni quotidiane e dobbiamo pure pagare un "servizio" simile
RispondiEliminanon è un caso che ne piano urbano per la mobilità sostenibile - così la chiamano - la metro C e la metro D siano ignorate. Questi pensano alle funivie ! sono degli irresponsabili se dopo un anno non hanno ancora capito che pure i cittadini che li hanno votati, e sono tanti, li ritengono degli incapaci che non vogliono correggersi e non ammettono con umiltà la propria incapacità totale, dimostrata sul campo
RispondiEliminameleo ancora dice che ora risanano Atac.
RispondiEliminacome no, anche babbo natale esiste
ma pijate la maghina no ? er probblema sarisorve da solo...
RispondiEliminache i cittadini che li hanno votati abbiano capito l'errore fatto, lo dubito fortemente, sono tutti lì a contemplare le strade nuove e le altre mirabilanti opere (?), ma nessuno della feccia puzzolente che stazionava sotto al capidoglio ai tempi di marino si è ancora visto.
RispondiEliminastanno tutti accucciati, nascosti, in attesa di ricevere la mancetta
hanno pulito le scale di accesso di alcune stazioni della Metro (lerciume da far schifo per anni) ma in compenso la linea C chiude alle 20.30 e mezza linea A è fuori servizio per mesi.
RispondiEliminaPeraltro non si capisce perché a Roma la A debba chiudere alle 23.30 anche in un periodo normale e non, per dire, alle 00.30 quando a Londra nel weekend praticamente la metro non chiude mai. E poi perché suppongano che da giugno la gente non usi più i bus, per cui tagliano le corse in modo selvaggio. Invece la città resta piena, la gente continua a usare i bus per andare a lavorare... diversamente dai dipendenti delle aziende di trasporto pubblico !
Visione anni 80 con ad agosto tutti in vacanza. I disoccupati non esistono E dire che dovevano - i 5 stalle - occuparsi delle periferie.
Eliminala rete metro di roma è ridicola, città con popolazione identica hanno molti più km.
RispondiEliminala rete tram è inferiore a quella del dopoguerra.
Rota ha detto che alcuni conducenti è tanto se lavorano tre ore effettive.
ma di che stiamo parlando ?
secondo me si divertono a sbeffeggiarci, a noi pare incapacità ma forse è scientificamente voluta . Se non fosse così qualche cosa la azzeccherebbero per le leggi dei grandi numeri, per pura questione statistica. Invece zero...
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaTra il 2009 e il 2015 ATAC ha accumulato perdite per 1,3 miliardi di euro. Nello stesso tempo riceveva un contributo pubblico di quasi 6 miliardi di euro.I ricavi che derivano dalla vendita dei biglietti ammontano a 260 milioni di euro l’anno ma Atac spende 1 miliardo e 100 milioni l’anno.
RispondiEliminaConcordato preventivo ? Trasferire Atac alle Ferrovie dello Stato ? No, chiudere tutto, subito, prima che ci trascinino nel baratro con loro.
Solo a Roma si chiude mezza Linea di metropolitana per costruire un interscambio con un'altra.
RispondiEliminaMa con quello che costa la MC non potevano usare sistemi diversi per l'interscambio tra due linee?
Altra cosa scandalosa: Possibile che non approfittino della chiusura della Linea A per mettere in sicurezza la stazione San Giovanni? La mancata sicurezza di San Giovanni MA costringerà le persone ad un interscambio più lungo di quello previsto e inoltre richiederà una ulteriore chiusura della Stazione per i lavori di ammodernamento. Lavori che potevano essere fatti approfittando della chiusura di questo mese. ORGANIZZAZIONE E PIANIFICAZIONE ZERO!!!
RispondiEliminaspero solo che si mettano una mano sulla coscienza e comincino a fare qualcosa, una qualunque, ma facciano qualcosa. questo "non-governare" sta uccidendo la città
Ieri mattina verso le 8 le navette erano piene ma tutto sommato andavano..poi a una fermata dell'appia (corrispondente a Furio Camillo - direzione Termini) un signore con bastone e girello pensando di non riuscire a entrare nel bus inizia a inveire contro personale atac e persone, arrivando a prendere a bastonate e infrangere i vetri del bus. Il personale Atac in quel momento era stato estremamente gentile ed efficiente aiutando il signore a salire attraverso la pedana per chi ha problemi di deambulazione o disabilità, alcune persone, inoltre, erano scese e andate nel bus dietro per far posto al signore, in modo che avesse lo spazio dedicato.
RispondiEliminaOvviamente dopo che il signore ha rotto il vetro, l'autobus è stato fermato e tutte le persone si sono riversate in quelli successivi (mai abbastanza) creando il panico. Tempo di percorrenza Furio Camillo - Termini 1h.
Non è solo colpa dell'Atac, ma anche di tutti noi indifferenti, maleducati e pretenziosi.
Verso le 18 alle scale mobili della metro A fermata Termini stazionano sempre le zingare ladre di portafogli che da li non schiodano e nessuno fa niente.
Turisti e residenti imbestialiti per i ritardi e i disagi. Non esiste un piano A e neanche per sogno un piano B di emergenza. Ma non esiste neanche un minimo di senso civico.
Ancora co ste metro? E accanna e spendi due soldi per una macchina o un motorino
RispondiElimina3:45 hai ragione ma è assurdo che una azienda con migliaia e migliaia di dipendenti si faccia bloccare da un solo passeggero (la situazione delle pedane per disabili è da sempre penosa).
RispondiEliminaNon so se ho capito male ma oltre a Rota è decaduto pure Manuel Fantasia (un nome reale, non inventato) perché il nuovo nominato, Simioni, è sia direttore che presidente del Cda. Pare però che non abbia esperienze dirette di trasporto pubblico locale. Ecco, mi pare la persona adatta....
sarebbe logico, come scrive, RFS - tramutare questa circostanza in una opportunità irripetibile per la città MA PER FAR CIO' BISOGNA LEGGERE IL BLOG, CAPIRE L'UMORE NERO DEI CITTADINI, AVERE UNA STRATEGIA. invece leggo chiacchiere su "risanare e rilanciare" l'azienda Atac. Tra 1 anno la porteranno al crac definitivo...
RispondiEliminaper una azienda monopolista ben guidata il fatto di avere uno o due milioni di persone costrette (dal monopolio) a usare i mezzi di tale azienda per muoversi dovrebbe essere fonte di enormi guadagni : invece perdono soldi a rotta di collo e ancora ne chiedono. Mai più un centesimo a costoro
RispondiEliminacomunque hanno fatto saltare i vertici di Atac.
RispondiEliminaio continuo a dire che basta copiare Londra o Parigi per vedere un enorme miglioramento.
non roba fantascientifica o invenzioni mirabolanti, basta solo copiare l'esistente in queste due capitali
mo manco li lavori di manutenzione sulle linee ad agosto se possono fa pe sti cazzo de turisti demmerda che attufano le linee. Quando ero piccolo ad agosto i romani stavano tutti ar mare cor cocomero e la fettina panata, ad agosto i musei erano chiusi, i negozi erano chiusi era tutto chiuso e nessuno rompeva li cojoni, i turisti che venivano trovavano tutto chiuso e se levavano dalle palle. Mo pe sti stronzi che vengono a squajasse al caldo tocca prevede 200 viggili sulle piazze monumentali a controllà che nun se fanno er bagno perché porelli c'hanno caldo, tocca aprije i negozzi che tanto non comprano gnente, tocca daje da magnà, tocca puro mettese a pecorona che sinnò dicono che nun zemo ospitali.
RispondiEliminasi, mandiamo via pure i turisti, staremo tutti meglio con la decrescita felicissima
RispondiEliminaInvece la Meleo ha appena detto che ATAC resta pubblica e sarà rilanciata (per l'ennesima volta).
RispondiEliminaIl che significa sprecare altri soldi pubblici, farla funzionare sempre peggio e non investire in nulla.
Bravissimi, il voto dei nullafacenti ATAC è più importante di tutto.
meno male che i M5S erano diversi dai partiti. BAH
Buona parte della responsabilità per i disagi derivanti dalla chiusura della metro A è dei delinquenti che tramano per la privatizzazione di Atac e dei babbei che appoggiano questo tentativo. Infatti si viene a sapere che un altro milione di chilometri di linee urbane è stato privatizzato. Come? Sono iniziati i lavori tra le fermate Arco di Travertino e Termini, in vista della realizzazione della congiunzione con la linea C a San Giovanni. Pertanto la linea A è stata interrotta per tutto il mese di agosto tra le due stazioni e bisognava mettere in piedi il sevizio sostitutivo con “navette”. La pensata dell’azienda (prima che il direttore generale Rota scegliesse di andarsene strepitando contro i “lavoratori che lavorano poco”) è stata decisamente “creativa”. Invece di usare i mezzi e il personale dell’Atac per coprire questo servizio temporaneo, ha chiesto a Tpl (l’azienda privata che copre già ora, in modo vergognoso, 105 linee urbane periferiche, in genere i quartieri al di là del Grande Raccordo Anulare, lasciando spesso a piedi i cittadini, e senza stipendio per mesi i dipendenti) di assumersi questo incarico. Ovviamente pagando, a spese dell’Atac. La risposta è stata completamente negativa. La Tpl si è fatta due conti e avrebbe dovuto comprare una cinquantina di autobus e assumere i relativi autisti (su tre turni) per una commessa che dura soltanto un mese. Con inevitabili licenziamenti e conflitti a partire da settembre. A quel punto i “fantasiosi” dirigenti di questa grande e massacrata azienda hanno proposto una sorta di “scambio in natura”: la Tpl si assume la coperture di questo mese di “navette” in cambio della privatizzazione definitiva di altre 6 linee. Fino alla fine del contratto di servizio con Tpl. Ossia per sempre, perché quando terminerà questo contratto ci sarà una gara per affidare il servizio a un altro gestore privato (nel caso che Tpl non volesse rinnovare). Questa proposta è stata accettata e dunque Atac ha fatto l’ennesimo “affare” a perdere, sia per l’azienda, che per i lavoratori e i cittadini. Sei linee e circa un milione di chilometri, per sempre, in cambio di un mese su una frazione (cinque-sei chilometri) di una sola tratta. Dei geni dell’economia! Eccolo qua il meraviglioso "privato" che tanto piace a mafiosi e babbei!
RispondiEliminaLe citazioni vanno messe tra virgolette per onestà intellettuale. Daje con contropiano
EliminaSicurezza, comunicazione, rispetto dell'utente. Ma con questa banda di scappati di casa ringraziamo il cielo che non c'è ancora scappato il morto.
RispondiEliminaCredo che il commento delle 4:47 meriti una riflessione e, se non veritiero, una precisazione. Tonelli ci sei?
RispondiEliminain un paese normale il "mercato" non lo fanno Atac-Tpl. Lo fanno aziende libere in libera competizione sulle linee, i costi e gli orari, fermi restando gli obblighi imposti dals ervizio pubblico (periferie: l'esatto opposto di quel che accade ora, dove le periferie sono in mano al privato).
RispondiEliminama se voleve tenervi Atac pagate voi le spese e non le accollate a noi
peraltro TPL è un privato particolare : credo sia una cooperativa, quindi con regime giuridico e fiscale ben diverso da quello che intendiamo di solito come privato
RispondiEliminama perchè confondere privatizzazione con liberalizzazione e concorrenza ?
RispondiEliminaanonimo 4:47 ha messo il dito nella piaga. Oltretutto il persoale (soprattutto viaggiante9 di ATAC ci sta mettendo del proprio per filare la corda con cui si impiccherà. quando buona parte di esso si troverà senza lavoro voglio essere in prima fila in tutti i cortei di solidarietà che immagino numerosi e affollati.
RispondiEliminaATAC E' IL CANCRO DI QUESTA CITTA'.
RispondiEliminaSBRIGATEVI A FIRMARE.
http://mobilitiamoroma.it/
Personalmete sono stanco di una città di persone inconcludenti
RispondiEliminasiamo tutti attenti ai ns diritti, nessuno pensa ai doveri che abbiamo, il massimo che i romani sanno fare è lamentarsi in un blog presentando il proprio punto di vista, postato senza nessuna conoscenza reale del problema, ma che però ci fà sentire tanto importanti.
Nessuno, dico nessuno che protesti veramente contro chi ha la responsabilità di governare la città e di trovare soluzioni, i romani si accontenano di plateali promesse di un futuro migliore, fatte all'unico scopo di non far capire che idee non ce ne sono, ma d'altra parte che possono fare? tanto la colpa è degli altri.
Sono cittadino romano da sempre, ma sono finalmente riuscito a staccarmi dalla mia Roma, userò le ferie per trasferirmi in un'altra città.
Ovviamente questo è solo il mio modesto modo di vedere le cose, mio padre mi ha sempre insegnato ad agire, per chi non la pensa come me non ha che da scegliersi il blog giusto, è sicuramente più facile che prendere una decisione di cambiamento
@9.11PM
RispondiEliminaVUOI AGIRE, ALLORA AGISCI!!!
http://mobilitiamoroma.it/
La domanda vera è un'altra. Era proprio indispensabile chiudere la metro per un mese? Non si potevano fare i lavori di notte, magari fermando le corse un'ora prima, e continuare con l'esercizio?
RispondiEliminami ricorda tanto "il sol dell'avvenire"
RispondiEliminaIo so per la ricostituzione dell'ente altro che privatizzazione. Atac deve rientrare nel settore pubblico, solo così i dirigenti non seguiranno ottusi obiettivi. Altro che privatizzazione, ma privatizzatevi il cervello voi e quegli ammazzati de canne dei radicali.
RispondiElimina@10.01 Pm, certo che dovevano chiudere, senno come fanno ad andare in spiaggia?
RispondiElimina...e dire che ci sono migliaia di giovani volenterosi pronti a lavorare che sono costretti ad andarsene per colpa di questa manica di sfaticati.
Il discorso è complesso e ci sarebbero da dire tante cose, ma c'è un fatto a monte che nessuno vuole ammettere. Da alcuni studi e ricerche fatte anni fa dall'UTP (associazione Utenti Trasporto Pubblico) la metro A fu fatta, tra San Giovanni ed Anagnina, su un percorso in parte sbagliato, nel senso che fu realizzata su un tracciato coincidente alle linee tramviarie Termini-Capannelle e Termini-Cinecittà, anzichè aggiungersi, almeno in parte ad esse su un tracciato distinto, come era in origine previsto, mantenendo le tramvie, le quali, opportunamente ammodernate, potevano trasformarsi quasi in metropolitane di superficie a capacità di trasporto media, e la metropolitana pesante (la A appunto) avrebbe arricchito il patrimonio di infrastrutture su rotaia. Tramvie che poi, tra l'altro, una volta servivano i Castelli Romani, e vennero ingiustamente chiuse negli anni cinquanta e sessanta anzichè potenziarle e ammodernarle. In pratica, per fare 14 chilometri di metropolitana, furono abbandonati circa 73 chilometri di binari tramviari che potevano, appunto, benissimo essere ammodernati trasformandoli in metropolitane leggere intercomunali (alcuni esempi ve ne sono a Milano, ad esempio, per non parlare poi di nazioni Come Svizzera, Austria o Germania.) Inoltre, poichè l'originale tracciato della metro A sarbbe stato più vicino alla stazione Roma Tuscolana delle FS, avrebbe altresì realizzato un migliore interscambio con essa. Tale errore concettuale si è ripetuto con la metro C, realizzata anch'essa "mangiandosi" in parte la ferrovia Roma-Pantano Borghese (ez tratta urbana della ferrovia Roma-Genazzano-Fiuggi-Alatri), anzicheè aggiungersi ad essa su un tracciato distinto (esempio Tor Vergata). Il discorso finale è che a Roma le metropolitane, a causa del difficile sottosuolo, sono di complessa e costosa realizzazione, e non ci sarà mai un sitema a maglie fite come Londra o Parigi. Ciò premesso, eventuali linee nuove si devono fare in aggiunta a linee su rotaia già esistenti, e non devono sostiuirle, altrimenti un "effetto rete" di linee su ferro a Roma non ci sarà mai.
RispondiEliminaQuella delle 4.47 sarà pure una citazione, però non fa una piega. I pirati stanno facendo di tutto per mangiarsi l'atac...
RispondiEliminaL'ATAC ormai è come un malato terminale, che vive se attaccato ad una macchina e, se la stacchi, muore. Solo che la macchina non la si vuole staccare perchè a "morire" sarebbe non solo l'ATAC, ma tutto ciò che "ronza" intorno ad essa. Ma lo stesso discorso vale, almeno parzialmente, perl'AMA e per la polizia locale romana, tutte istituzioni che andrebbero sciolte e completamente ricostruite, partendo da zero, perchè non hanno alcun obiettivo di efficacia del servizio che dovrebbero erogare, ma hanno ben altri obiettivi finali. Che poi, se andiamo a vedere, andrebbe sciolto e duramente commissariato tutto il comune di Roma, lo si è detto tante e tante volte in questo sito.
RispondiEliminaSì, che poi pensano di risolvere il problema "ataccaro" cambiando un dirigente al mese. Non hanno capito che bisogna dichiararla fallita e portare i libri in tribunale. Più esattamente, non è che non lo hanno capito, è che non lo vogliono fare, vuoi per mancanza di determinazione e coraggio, vuoi per chissà per quali altri motivi. Ma questa agonia dovrà prima o poi terminare. Non ha senso tenere in piedi un baraccone che fa acqua da tutte le parti e che non serve a nulla, ormai.
RispondiEliminaC'è poi un'altra cosa che qui a Roma non si vuol capire. Questa città, oggi come oggi, non si svuota più come una volta. Tanto tempo fa già ai primi di agosto Roma era praticamente deserta, turisti a parte, fino quasi alla fine del mese. Oggi si limita a svuotarsi parzialmente tra il 10 ed il 20 agosto, ma nulla di più. Ecco perchè (a parte un discorso di lavori straordinari) i servizi vari più di tanto non vanno ridotti.
RispondiEliminaQuesto è vero. Ne parla molto bene questo articolo di tre anni esatti or sono:
RispondiEliminahttp://www.lastampa.it/2014/08/01/societa/cera-un-volta-lesodo-caro-agosto-non-ti-riconosco-pi-ay5bGNuhmKXYPAbA0cln0M/pagina.html
A proposito della metro C (che è causa della chiusura attuale della metro A): può essere molto interessante leggere questa relazione qui:
RispondiEliminahttp://www.tramroma.com/att_roma/att_2008_1.htm
Non è finita. Anchse un tantino off-topic, leggete qui:
RispondiEliminattp://www.tramroma.com/att_roma/proclami/metro_c.htmhe
e anche qui:
http://www.tramroma.com/att_roma/proclami/promesse.htm
Tanto per ricordare come veniamo sempre presi in giro...
Errata corrige link su cronologia tempi metro C:
RispondiEliminahttp://www.tramroma.com/att_roma/proclami/metro_c.htm
Il discorso finale è che a Roma le metropolitane, a causa del difficile sottosuolo, sono di complessa e costosa realizzazione
RispondiEliminaQUESTA E' UNA BALLA COLOSSALE, OGGI ESISTONO LE TECNOLOGIE CHE 10,20,30 ANNI FA NON ESISTEVANO E CONSENTONO DI SUPERARE OGNI OSTACOLO.
LA VERITA' E' CHE UNA SOLA VETTURA DI METRO VALE COME 50 AUTOBUS, VALE A DIRE 50 ASSUNZIONI IN MENO DI AUTISTI, AMMINISTRATIVI E CONTROLLORI, MENO CLIENTELISMO, MENO RACCOMANDAZIONI, MENO VOTI.
la metro A fu fatta, tra San Giovanni ed Anagnina, su un percorso in parte sbagliato
RispondiEliminastiamo a criticare il percorso di una metro fatta decenni fa ? ma pensiamo piuttosto a fare nuove linee metro nelle zone dove questo servizio non esiste : tutto il quadrante ovest, il nord della città. se la metro A non eistesse via Appia Nuova, via Tuscolana e l'Anagnina sarebbero un enorme ingorgo di automobili ferme in entrata su roma.
Atac deve rientrare nel settore pubblico, solo così i dirigenti non seguiranno ottusi obiettivi. Altro che privatizzazione
RispondiEliminaAtac è pubblica già oggi (100% del comune) e proprio per questo è lo schifo che è. se tu quando hai il raffreddore preferisci fartelo passare esponendoti alla tramontana, allora in breve il raffreddore non l'avrai più e ti ritroverai con la polmonite. Segui la tua ricetta di Atac pubblica ed entro un paio d'anni ti ritroverai con una azienda fallita e chiusa. Ed in ogni caso liberalizzare un servizio non significa privatizzarlo, stai sereno su questo
basta piangersi addosso ! prendete la mappa del traporto metro di roma e confrontatelo con quello di altre capitali. poi capiremo che stare ancora a parlare di autobus è ridicolo e preistorico.
RispondiEliminaA Roma servono 2/3 linee metro per connettere l'hinterland scoperto dalla rete e 10 linee di tram aggiuntive nell'area urbana, dopodiché con tutte le ferrovie urbane che già oggi esistono avremmo una rete quasi perfetta .
gli autobus in circolazione bastano e avanzano - se non saltassero le corse con mille scuse farlocche.
si, io direi che avete tutti ragione, però l'assessora Meleo ha dichiarato che tutto è sotto controllo e sta andando bene.
RispondiEliminaquindi noi abbiamo le allucinazioni e il trasporto pubblico a roma è una meraviglia.
A questo punto sarebbe più utile asfaltare le gallerie di metro A e B e farle diventare ciclabili sotterranee. Bici, pattini, skateboards, rollerblades...
RispondiElimina:D
Per confrontare metro e bus di superficie basta vare il prodotto capienza per frequenza di passaggio. Ma bisognerebbe che chi pianifica sapesse fare le moltiplicazioni.
RispondiEliminail fatto è che chi sta ai posti di comando ha tutt'altro per la testa : la qualità del prodotto, la soddisfazione dei cittadini sembrano le ultime preoccupazioni
RispondiEliminaLinee metro sotterranee equivalgono a lungaggini, ruberie grande impatto ambientale conflitti archeologici, aria sotterranea insalùbre.
RispondiEliminaNUOVE LINEE METRO SOPRAELEVATE: costi minori, bel panorama per i passeggeri, possibilità di snelli lavori di manutenzione e di osservare i lavori di costruzione e in caso di necessità sono facilmente smantellabili e modificabili (si smantellano le impalcature). Inoltre nessun problema archeologico.
ecco un esempio di progetto milanese: https://www.youtube.com/watch?v=wlpCohwVtzc
Se, fanno storie per i palazzoni figurati per le linee sospese, che ostruisci "er paesaggio". Comunque sul serio, installare linee sopraelevate alle strade non è una cattiva idea in città normali come Milano, a Roma tra ritardi proteste e vincoli farlocchi non le completi più
EliminaPer l'ATAC la soluzione è una sola: il fallimento con successiva chiusura definitiva.
RispondiEliminaPoi si crea una nuova società con nuovi mezzi e nuovo personale assunto per concorso.
Unico requisito per la partecipazione al concorso: NON ESSERE MAI STATO DIPENDENDENTE ATAC O PARENTE DI DIPENDENTE ATAC FINO AL SETTIMO GRADO DI PARENTELA.
AD anonimo agosto 02, 2017 8:42 AM: forse non hai capito il senso del mio discorso. Che va un po' off-topic, ma sono considerazioni da fare per capire meglio la natura di certi problemi cronici di Roma. La metropolitana, qui nella Capitale italiana, certamente sarebbe utile, ma poichè il sottosuolo romano è molto difficile (nonchè per altri motivi che non approfondisco), realizzarle è costosissimo e richiede parecchio tempo, quindi non sarà mai un sistema a maglie fitte, come Londra o Parigi, e dovrà essere sempre coadiuvata da un sistema di trasporti di superficie. Poichè l'autobus è un mezzo adatto a domande di trasporto basse, su alcuni direttrici di penetrazione occorrerebbero delle tramvie moderne in sede propria, mezzo di trasporto molto usato in moltissime città europee e mondiali (ma anche a Milano e Torino). Tra l'altro, i fondi per realizzare metropolitane sono difficili da reperire, e quando ci sono vanno usati bene. Quindi, le nuove metropolitane vanno fatte dove servono, non dove c'è già qualcosa su rotaia. Premesso questo, forse non sai o non ti ricordi che sulla via Appia nuova funzionava, fino al 1980, una linea tramviaria che collegava Cinecittà e Capannelle con Termini, tutta in sede propria, residuo della tramvia dei Cstelli Romani, che collegaava fino al 1965 Roma con molte zone castellari (Genzano fu l'ultima ad essere chiusa). Ora, la metro A era originariamente prevista su un tracciato parallelo a quello di tale tramvia, intersecante meglio, tra l'altro, la stazione Tuscolana, ed era previsto di realizzarla su tale tracciato, mantenendo le tramvie. Poi, invece, cosa si fece? Si realizzò sullo stesso percorso delle tramvie, eliminandole. Ora, se fosse stato realizzato il primitivo progetto, ora avremmo una metropolitana più due linee tramviarie su rotaia ad alta capacità di trasporto, che avrebbero anche consentito, tra l'altro, di non caricare un'area vastissima su una sola direttrice (ecco anche perchè la A "scoppia" di traffico), ma di ripartirla con altri vettori. beh, non sarebbe stato meglio?
RispondiEliminaSe vuoi vedere com'era il tram sua via Appia Nuova, ti posto un link ad un sito che ne parla.
http://www.tramroma.com/tramroma/rete_ext/stfer/cast_ind.htm
Circa invece il discorso sulla metro C, che avrà effetti di traffico anche sulla linea A(la sovraccaricherà ulteriormente a San Giovanni), leggiti questo articolo qui:
http://www.tramroma.com/att_roma/att_2008_1.htm
Ad Anonimo agosto 02, 2017 8:39 AM: Vedi, nel tuo criticare ciò che scrivo a spada tratta, c'è una cosa che ti sei scordato di dire sull'argomento costi e tempi di realizzazione delle metropolitane a Roma. Sì, è vero che oggi esistono sistemi di realizzazione delle metropolitane più moderni, ma comunque costano, e molto. E non è solo quello il problema, ma ce n'è un altro: non solo il sottosuolo di Roma è difficile e unico al mondo, ma al primo rudere che gli scavi incontrano interviene la Sovrintendenza (che ha fortissimi poteri decisionali al riguardo) che puntualmente ti blocca tutto per diverso tempo, forse anni. Questo è il problema principale di fondo di Roma. E questo aumenta tempistica e, conseguentemente, costi di realizzazione di tali linee.
RispondiEliminaIo faccio parte da trent'anni di una associazione romana di tecnici e studiosi di trasporti pubblici, in particolare quelli su rotaia, quindi queste cose le dico perchè le conosco bene.
Sempre Ad Anonimo agosto 02, 2017 8:39 AM: guarda che anche metropolitane nuove richiedono personale, anche se non occorrono più i macchinisti, non ti pensare. Tra dirigenti movimento, tecnici, maestranze, addetti di stazione e quant'altro, serve comunque diversa gente per gestirla. Anzi, fare metropolitane pesanti fa gola a molta gente, non hai idea.
RispondiEliminaVedete, c'è un altro discorso da fare, più pratico, che ancora qui non è stato fatto: ci si preoccupa tanto dei problema di come gestire le navette, situazione che tanto durerà un mese e basta, ma non ci si preoccupa affatto di un problema ben più grave: quando la metro C arriverà a San Giovanni, riverserà ulteriore utenza sulla metro A (ci si deve ricordare che la direttrice Casilina gravita su Termini), e non è stato affatto previsto un parallelo potenziamento di quest'ultima. Ed è grave, perchè la linea A già adesso è satura, e non è in grado di reggere carichi ulteriori se non la si potenzia. E per potenziarla, bisognerebbe intanto acquistare ulteriori treni (oltre poi a sottoporre a revisione generale gli attuali), poi servirebbe modificare il sistema di segnalamento per poter consentire passaggi dei treni nelle ore di punta ad un minuto di distanza l'uno dall'altro, se non di trenta secondi addirittura. Per un ulteriore potenziamento, occorrerebbe anche trasformarla come la C, ossia a guida automatica (si riducono fortemente i tempi di sosta ai capolinea, non occorrendo più che il macchinista effettui il cambio banco, cosa che richiede qualche minuto). Se non si farà così...che Dio ci aiuti.
RispondiEliminaComunque, per tutti coloro che desiderassero approfondire l'argomento "Trasporti pubblici a Roma", per una visione più ampia ed obiettiva di tale argomento, consiglio vivamente di leggere questo interessante documento fatto proprio da una associazione di studiosi di trasporti pubblici. Ecco il link:
RispondiEliminahttps://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwjAtauiyLnVAhUCXBoKHVI1B3YQFggtMAA&url=http%3A%2F%2Fwww.wwfroma11.it%2Fdocumenti%2FUTP%25202006.pdf&usg=AFQjCNHHkH2OdNiauVmFU4DmGGUb_U5HyQ
Un consiglio a Virginia Raggi: la prossima volta che stai per nominare un nuovo assessore PRIMA fai cancellare il suo profilo Facebook POI fai la nomina. Altrimenti ti fanno subito TANA!
Eliminaquando la metro C arriverà a San Giovanni, riverserà ulteriore utenza sulla metro A (ci si deve ricordare che la direttrice Casilina gravita su Termini), e non è stato affatto previsto un parallelo potenziamento di quest'ultima
RispondiEliminahai ragione, infatti servono più linee metro, almeno altre due, lo dicono tutti gli studi sui flussi di traffico
Ma infatti è questo il punto. Se fossero state mantenute sia le Tramvie dei Castelli Romani che la ferrovia Roma-Fiuggi, certamente ammodernandole radicalmente, realizzando al tempo stesso le metropolitane A e C su percorsi in parte diversi, aggiungendosi appunto alle dianzi citate linee, oggi si avrebbe una rete ferrotramviaria molto più estesa, tra l'altro anche extraurbana, importante soprattutto oggi, dove il pendolare classico tende ad abitare ai Castelli (o comunque fuori Roma) ed a spostarsi quotidianamente a Roma per il lavoro.
RispondiEliminaLa metropolitana certamente è importante ed utile, ma deve avere il suo campo di utilizzo, al di fuori del quale servono anche altri vettori, come appunto moderne tramvie urbane e suburbane, come accade ad esempio a Milano e Torino, mentre gli autobus devono sparire dalle linee a forte traffico per rientrare in quello che deve essere il suo giusto campo di utilizzo, ossia linee a bassa frequentazione, possibilmente con adduzione agli assi principali di trasporto, che devono essere su rotaie.
Guardate, ad esempio, che tramvia moderna suburbana che ha Torino, addirittura con fermata in galleria:
http://www.tramditorino.it/falchera.htm
Oppure guardate anche Milano, che non solo ha quattro linee di metropolitana (la più estesa d'Italia) ma ha anche moderne tramvie come questa, che arriva pure fuori Milano:
RispondiEliminahttps://it.wikipedia.org/wiki/File:Cinisello_tram_1.jpg
Ad Anonimo agosto 03, 2017 11:55 AM: sì, ma il discorso è un po' più complesso. Dai un'occhiata a questo documento di una associazione di studiosi di trasporti pubblici e mobilità, leggermente datato ma ancora valido. Il link è un po' lungo, ma non è sbagliato, ho controllato bene. Copiandolo completamente, manda direttamente ad un file in pdf, liberamente consultabile:
RispondiEliminahttps://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwjAtauiyLnVAhUCXBoKHVI1B3YQFggtMAA&url=http%3A%2F%2Fwww.wwfroma11.it%2Fdocumenti%2FUTP%25202006.pdf&usg=AFQjCNHHkH2OdNiauVmFU4DmGGUb_U5HyQ
Rientrando in argomento, sul discorso metro A e metro C a San Giovanni (che è poi la causa dell'interruzione di cui si parla in questo articolo) leggete anche qui, è interessante sapere anche questi dettagli:
RispondiEliminahttp://www.tramroma.com/common/letteratura/docs/alesse.htm
AD Anonimo agosto 03, 2017 11:55 AM: sì, ma forse non mi sono spiegato bene. La direttrice Casilina ha una forte domanda di trasporto che gravita su Termini, ma non tale da giustificare una metropolitana pesante. Per soddisfare tale domanda era sufficiente la preesistente ferrovia a scartamento ridotto Roma-Laziali-Pantano Borghese, già tratta urbana della ferrovia Roma-Genazzano-Fiuggi-Alatri-Frosinone e diramazioni, oggi ridotta al moncone Laziali-Centocelle. Naturalmente andava completamente ammodernata, sia negli impianti fissi che nei treni, nonchè prolungata a Termini, in prossimità di piazza dei Cinquecento (in superficie, ma anche in sotterraneo si poteva fare, certamente con un costo maggiore). Inoltre, con costi non astronomici, a suo tempo si era pensato anche (progetto ACOTRAL) alla possibilità di riaprire tale ferrovia almeno fino a San Cesareo, dove esisteva all'epoca (anni ottanta-novanta) ancora la concessione. La metro C andava certamente realizzata, ma su un percorso almeno in parte diverso da quello della predetta ferrovia, mandandola ad esempio a Tor Vergata.
RispondiEliminaEsiste un breve articolo che afferma questo, leggermente datato ma valido; si può leggere qui:
http://www.tramroma.com/att_roma/att_2008_1.htm
Sono di ritorno da una vacanza a Mosca e ho avuto la fortuna di viaggiare sulla sua meravigliosa metropolitana, alcuni numeri: sviluppo rete 350 km, 12 linee, più di 200 stazioni di cui 44 classificate patrimonio culturale, la più antica stazione aperta nel 1935, le più recenti nel 2016 con apertura futura di altre 70 stazioni per 160 km di rete in più entro il 2020. Questo miracolo trasporta giornalmente dagli 8 ai 9 milioni di passeggeri al giorno con tempi di attesa medi nelle ore di punta di 90 sec. Questi gli scarni numeri statistici, altra cosa è rendersi conto di persona e restare a bocca aperta per le architetture e gli arredi che trovi, il livello di efficienza e pulizia quasi maniacale, il controllo costante ai tornelli, l'impossibilità di evasione, ogni stazione di solito è provvista di due accessi che regolano il flusso in entrata e in uscita dei viaggiatori cosi come i corridoi di interscambio sono divisi da transenne eleganti in modo che i due flussi non si intralcino a vicenda...mi viene da piangere solo a ricordare tutte queste cose adesso che ho ripreso a servirmi di quella che chiamano metropolitana di Roma! purtroppo non ho la possibilità di postare le foto che ho fatto ma bisogna andarci di persona per rendersi conto del livello di organizzazione ed efficienza della METRO MOSCOVITA.
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