Fateci caso, quando fanno qualche genialata di quelle serie, la fanno sempre tutti d'accordo. Ieri l'Aula Giulio Cesare ha votato praticamente all'unanimità l'espunzione di Campo Testaccio dal Piano Urbano Parcheggi. Lì, sotto il campo che fu il glorioso stadio della Roma negli anni Trenta, non si farà più un parcheggio interrato.
La Roma ci giocò fino al '40, poi le tribune vennero smantellate, il campo diventò un orto di guerra, poi venne restaurato nel 2000 e poi finalmente messo nella lista delle aree da riqualificare con il Piano Urbano Parcheggi. Come Piazzale delle Muse, come Piazza Gentile da Fabriano, come Largo Vercelli, come Viale XXI Aprile, come Piazza Cavour. Investimenti privati e benefici pubblici, con soldi freschi nelle casse del Comune. Questa è l'opportunità che dà realizzare parcheggi interrati. A Roma questa questione strategica non è chiara e la costruzione di parcheggi sotterranei è subita dai cittadini e dagli amministratori come un male necessario, come un dente dolorante da farsi togliere non appena ce n'è un buon motivo.
Qui si è fatto proprio così. L'area è stata consegnata, la burocrazia si è messa in mezzo, i lavori non sono riusciti a partire e il Comune si è messo a litigare coi costruttori. La storia è ben sintetizzata in questo bell'articolo di Repubblica di 4 anni fa. Ebbene già 4 anni fa si favoleggiava di un nuovo Campo Testaccio presto riqualificato, presto verdeggiante, presto di nuovo attivo finalmente tolto di mano ai cattivi costruttori del parking. Con la solita retorica insopportabile dell'orgoglio del quartiere e dei bei tempi andati. Come se un'area urbanisticamente disperata (non solo Campo Testaccio, ma tutta la zona circostante con la imbarazzante bidonville di carrozzieri, marmisti e "artigiani" che su Via Caio Cestio va da Via Zabaglia a Via Marmorata e che un bel progetto chiamato Urban Ground voleva finalmente mettere in discussione).
La società che aveva ottenuto il permesso di costruire non ce l'ha fatta? Ha subito la crisi? Non ha ottenuto i finanziamenti dalle banche? Non riesce a pagare gli interessi? Non considera l'operazione più economicamente valida? Bene. Non deve capitare (bisogna fare in modo che non capiti e si può fare con fidejussioni e altro), ma può capitare. E se capita si toglie la concessione a chi la ottenuta e la si rimette in palio al migliore offerente: chi vuole realizzare oggi un parcheggio sotto al campo in tempi rapidi e con qualità? Chi offre di più al Comune per farlo? Chi dà migliori garanzie affinché tutto su realizzi non solo a costo zero per l'amministrazione ma con un ricavo consistente per l'erario pubblico e dunque per tutti?
Il primo obbiettivo non dovrebbe essere quello di lisciare il pelo alla retorica cittadina di bassa lega o favorire ideologie e narrazioni facili, il primo obbiettivo dovrebbe essere quello di ricavare risorse in ogni luogo che risorse può generare. Altrimenti, senza soldi, tutto decade, tutto deprime, tutto muore: dietro a Campo Testaccio, da settimane e a quanto pare fino a Settembre, tutto il grandissimo Parco della Rimembranza è chiuso perché ci sono degli alberi pericolanti e zero euro per controllarli. E le nuove politiche pubbliche a cosa puntano: a nuova spesa, a zero partnership coi privati, a impiegare risorse erariali che, semplicemente, non esistono se non nello storytelling politico di quart'ordine di questi mesi.
E invece cosa si è fatto? Invece ora dopo una estenuante battaglia legale per decidere di chi è la colpa e di chi la responsabilità di ripristinare i luoghi, ieri l'area è stata definitivamente espunta dal Piano Urbano Parcheggi. Ne ora ne mai qui ci sarà un parcheggio.
Peccato che valorizzare il sottosuolo (i problemi archeologici sono marginali e anzi sono una opportunità, come il grande parcheggio del Mercato di Testaccio dimostra, non certo un ostacolo) sia l'unica e la sola strada per reperire risorse utili a riqualificare la superficie. Oltre che a togliere auto dalle strade stoccandole finalmente sottoterra dove stanno in tutto il mondo e magari usando i soldi ricavati per trasformare le strade circostanti (si pensi a Via Zabaglia) oggi ridotte a autostrade terzomondiali squallide e fatiscenti.
Viceversa il Campo Testaccio o resterà abbandonato per anni e anni ancora. Oppure otterrà dei soldi pubblici per una forzata riqualificazione dirigista con progetti fantasiosi ("facciamoci il Museo del Calcio a Roma" ha chiesto ieri un consigliere comunale di Fratelli d'Italia in spregio del ridicolo) togliendo risorse preziose ad altri cespiti: qualche asilo in meno, qualche centro anziani in meno, qualche manutenzione stradale in meno, qualche potatura o manutenzione del verde in meno per fare degli investimenti che potevano e dovevano essere effettuati da privati.
Quando ci sono progetti qualificanti e di respiro europeo (come Tor di Valle) l'amministrazione li blocca. Quando le cose sono incanalate su una china assurda e folle, come per Campo Testaccio, l'amministrazione va in totale continuità con le amministrazioni precedenti di destra e di sinistra.
Per chi aspetta un cambiamento è una trappola asfissiante. E sugli stadi della Roma siamo a due errori gravi su due.
La Roma ci giocò fino al '40, poi le tribune vennero smantellate, il campo diventò un orto di guerra, poi venne restaurato nel 2000 e poi finalmente messo nella lista delle aree da riqualificare con il Piano Urbano Parcheggi. Come Piazzale delle Muse, come Piazza Gentile da Fabriano, come Largo Vercelli, come Viale XXI Aprile, come Piazza Cavour. Investimenti privati e benefici pubblici, con soldi freschi nelle casse del Comune. Questa è l'opportunità che dà realizzare parcheggi interrati. A Roma questa questione strategica non è chiara e la costruzione di parcheggi sotterranei è subita dai cittadini e dagli amministratori come un male necessario, come un dente dolorante da farsi togliere non appena ce n'è un buon motivo.
Qui si è fatto proprio così. L'area è stata consegnata, la burocrazia si è messa in mezzo, i lavori non sono riusciti a partire e il Comune si è messo a litigare coi costruttori. La storia è ben sintetizzata in questo bell'articolo di Repubblica di 4 anni fa. Ebbene già 4 anni fa si favoleggiava di un nuovo Campo Testaccio presto riqualificato, presto verdeggiante, presto di nuovo attivo finalmente tolto di mano ai cattivi costruttori del parking. Con la solita retorica insopportabile dell'orgoglio del quartiere e dei bei tempi andati. Come se un'area urbanisticamente disperata (non solo Campo Testaccio, ma tutta la zona circostante con la imbarazzante bidonville di carrozzieri, marmisti e "artigiani" che su Via Caio Cestio va da Via Zabaglia a Via Marmorata e che un bel progetto chiamato Urban Ground voleva finalmente mettere in discussione).
La società che aveva ottenuto il permesso di costruire non ce l'ha fatta? Ha subito la crisi? Non ha ottenuto i finanziamenti dalle banche? Non riesce a pagare gli interessi? Non considera l'operazione più economicamente valida? Bene. Non deve capitare (bisogna fare in modo che non capiti e si può fare con fidejussioni e altro), ma può capitare. E se capita si toglie la concessione a chi la ottenuta e la si rimette in palio al migliore offerente: chi vuole realizzare oggi un parcheggio sotto al campo in tempi rapidi e con qualità? Chi offre di più al Comune per farlo? Chi dà migliori garanzie affinché tutto su realizzi non solo a costo zero per l'amministrazione ma con un ricavo consistente per l'erario pubblico e dunque per tutti?
Il primo obbiettivo non dovrebbe essere quello di lisciare il pelo alla retorica cittadina di bassa lega o favorire ideologie e narrazioni facili, il primo obbiettivo dovrebbe essere quello di ricavare risorse in ogni luogo che risorse può generare. Altrimenti, senza soldi, tutto decade, tutto deprime, tutto muore: dietro a Campo Testaccio, da settimane e a quanto pare fino a Settembre, tutto il grandissimo Parco della Rimembranza è chiuso perché ci sono degli alberi pericolanti e zero euro per controllarli. E le nuove politiche pubbliche a cosa puntano: a nuova spesa, a zero partnership coi privati, a impiegare risorse erariali che, semplicemente, non esistono se non nello storytelling politico di quart'ordine di questi mesi.
E invece cosa si è fatto? Invece ora dopo una estenuante battaglia legale per decidere di chi è la colpa e di chi la responsabilità di ripristinare i luoghi, ieri l'area è stata definitivamente espunta dal Piano Urbano Parcheggi. Ne ora ne mai qui ci sarà un parcheggio.
Peccato che valorizzare il sottosuolo (i problemi archeologici sono marginali e anzi sono una opportunità, come il grande parcheggio del Mercato di Testaccio dimostra, non certo un ostacolo) sia l'unica e la sola strada per reperire risorse utili a riqualificare la superficie. Oltre che a togliere auto dalle strade stoccandole finalmente sottoterra dove stanno in tutto il mondo e magari usando i soldi ricavati per trasformare le strade circostanti (si pensi a Via Zabaglia) oggi ridotte a autostrade terzomondiali squallide e fatiscenti.
Viceversa il Campo Testaccio o resterà abbandonato per anni e anni ancora. Oppure otterrà dei soldi pubblici per una forzata riqualificazione dirigista con progetti fantasiosi ("facciamoci il Museo del Calcio a Roma" ha chiesto ieri un consigliere comunale di Fratelli d'Italia in spregio del ridicolo) togliendo risorse preziose ad altri cespiti: qualche asilo in meno, qualche centro anziani in meno, qualche manutenzione stradale in meno, qualche potatura o manutenzione del verde in meno per fare degli investimenti che potevano e dovevano essere effettuati da privati.
Quando ci sono progetti qualificanti e di respiro europeo (come Tor di Valle) l'amministrazione li blocca. Quando le cose sono incanalate su una china assurda e folle, come per Campo Testaccio, l'amministrazione va in totale continuità con le amministrazioni precedenti di destra e di sinistra.
Per chi aspetta un cambiamento è una trappola asfissiante. E sugli stadi della Roma siamo a due errori gravi su due.
26 commenti | dì la tua:
a due passi da li,gli ex mercati generali vengono mantenuti nel totale abbandono di un buca colossale con i lavori fermi da anni e anni, l'ex mattatoio - a parte qualche iniziativa qua e la - resta un immenso e degradato vuoto urbano. La zona del gazometro è quel che è. Il ponte della scienza un ponte molto bello tra il nulla e il poco. Il tram da piramide lungo la preferenziale ostiense ancora non si vede. Tutto ciò all'estero sarebbe inconcepibile : una zona centrale e di pregio a Londra sarebbe stata già riqualificata da decenni con grande guadagno per il decoro, la vivibilità, le casse pubbliche e le società private. Ma siamo a Roma e tutto è fermo o troppo lento.
parole sante : la via del cimitero acattolico (un gioiello) per un intero lato è preda di capannoni, meccanici, baracche di ogni genere. Una baraccopoli cinge anche via del monte testaccio, regno serale dei parcheggiatori abusivi, dove ci sono casette e casupole a ridosso della collina la cui stabilità è nota (terra di riporto e cocci, da cui il nome monte dei cocci, peraltro area archeologica visitabile solo previa telefonata !) e l'accampamento sulle rive del tevere (lato testaccio) resta a dispetto di ogni proclama di sgombero.
i giardini dietro alle poste di via Marmorata non meritano neanche lontanamente il nome di parco.
L'intero quartiere è circondato dall'abbandono e non basta la pur lodevole liberazione della piazza col nuovo mercato a sollevarlo da una atmosfera di vecchio che vi aleggia.
e dire che sarebbe urbanisticamente la zona più promettente della città per una riqualificazione di livello internazionale.
Il che vale anche per l'Ostiense e il quadrante Rolli-Piazzale della Radio-Stazione Trastevere. Ma non c'è un fondo sovrano arabo cui regalarlo ?
Fideiussione, dal latino fides iubere, si scrive con la i e non con la j. 'gnorante!
mai mi stanchero di ripeterlo : ogni cosa di voglia fare sara' bloccata perche potrebbe funzionare e che le cose non funionziono molto giova , sempre , a sinistra e sindacati e da qui , appunto , mai stancarsi di ripetere : LA SINISTRA E' IL CANCRO
E I SINDACATI LE SUE METASTASI !
fateci caso , tutto il negativo , sempre , a chi è riconducibile ?
la feccia che occupa scuole ed edifici
che insozza i muri con scritte che non risparmiano ovviamente nessun edificio anche importante
i fancazzisti rintanati in ministei , regione , provincia , comune
deviati e pervertiti vari
attori ed attrici sempre schierati dallaa stessa parte
vabbe insomma se qualcosa dimentico , pensate voi a cio che non funziona a roma e in italia , vedrete che in qualche modo il pensiero sinistro ne sara' responsabile
Siamo sicuri che ci sia richiesta di box auto in quel punto? Perchè a me sembra alquanto decentrato rispetto al quartiere, inoltre i posti auto sotto al nuovo mercato sono stati venduti? Altrimenti non ha senso costruire qualcosa con l'dea che tanto nei prossimi 20 anni aumenterà di valore, non è un modo corretto di intendere l'intrapresa economica.
E' che Tonelli ci gode a confondere le acque: un conto sono i parcheggi PUBBLICI (ovviamente a pagamento) che tolgono macchine dalle strade, un conto i box auto, con un numero di posti per forza di cose risicato, e riservati a chi se lo può permettere o è talmente stressato dalla ricerca di parcheggio che accende un mutuo per parcheggiare una Panda che vale un quinto del box.
i parcheggi interrati costano uno sproposito e occorrono anni per costruirli. Gli USA sono pieni di parcheggi multipiano "prefabbricati" che levano le auto dei residenti (e non solo) dalle strade facilitando circolazione e spostamenti. E' cosi' complicato farli anche da noi ?
Per altro si potrebbe pensare a una formula ibrida "non solo parcheggi" con spazi commerciali, uffici, aree verdi (pensili, lo facevano i babilonesi migliaia di anni fa) che ripagherebbero parte dei costi e della gestione/manutenzione.
No facciamo 100 catacombe che costano come un attico in periferia ...
D'accordo su i parcheggi che potrebbero essere anche in struttura, pensate all'area dove attualmente sorge il parcheggio dell'università Roma TRe, su via di monte testaccio. Un parcheggio in struttura progettato da uno studio di architettura come si fa nelle altre città, in modo che diventi anche un oggetto architettonico bello da vedere, oltre che funzionale, un dono alla città. Inoltre dovrebbero essere pensati non tanto per la vendita dei box, alla quale una quota deve essere necessariamente destinate, ma tanto per i parcheggi a rotazione a pagamento, levando di mezzo TUTTI gli stalli strisce blu, come ad esempio su Via Zabaglia, e dare nuova forma e funzione allo spazio pubblico di superficie con verde, percorsi e aree pedonali, piste ciclabili, tutto a spese dei privati. Cose che sono la normalità nello sviluppo urbanisitico di altre città, da noi sono attualmente con questa mentalità molto difficili. Pensate solo all'esempio di Piazza CAvour.
roma delenda est
Senza il Capitano nulla ha piu' un senso
All'estero non sarebbe successo, è meglio londra, che dico londra, parigi, che dico parigi, bruxelles, che dico bruxelles Madrid....
Quanti cazzo di danni ha fatto l'erasmus dio solo lo sa. Una generazione di infelici senza patria buoni solo a lamentarsi, che quando emigrano fanno dei lavori di merda a due lire che qui non accetterebbero, che vengono trattati all'estero peggio dei marocchini in Italia e che tornano in Italia una volta l'anno per respirare e gli ritorna il sorriso. Ce ne ho una decina di amici così, laureati che se ne sono andati a vivere inculonia, in america, in svezia, in inghilterra in sud africa che si sono sposati con carneadi locali e che agognano un piatto di pasta e un arrosto fatto come cristo comanda la domenica e che si sono ridotti a frequentare i locali italiani all'estero per sentirsi meno soli cantando le canzoni di Mino Reitano. L'Italia è una merda, Roma fa schifo, ma vengono tutti qua a cagare il cazzo... chissà perché.
caro Alessandro Grammaroli,
mi sa che ti sbagli di grosso, le occupazioni scolastiche sono spesso fomentate da lotta studentensca (che è di destra), le scritte e i manifesti li attaccano pure i fascistelli del nuovo millennio di casapound, fdg etc.
di fancazzisti di destra è piena l'ama, l'atac, il comune e molti altri posti
il cancro è la mentalità romana (e italiana) basta avere un po di potere e vedi che le metastasi si sviluppano da destra, da sinistra e dalle stelle filanti
@12.10 am
meglio rimanere chiusi nel nostro piccolo mondo e fare finta che vada tutto bene?
diffida dai racconti dei tuoi amici, che sicuramente sono piu felici di quanto ti fanno credere e dci sono moti piu casi di gente che svolta all'estero con lavori migliori di quelli che uno trova qui, ma ovviamente per te basta quello che ti dicono i tuoi amici
l'erasmus ha creato cittadini del mondo, poi ci sono gli ignoranti come te che al massimo vanno al villaggio vacanze
Bravissimo 11:58!
la cultura e la conoscenza fanno paura e invidia a 'sti 4 decerebrati subperiferici e pure incapaci(la madre si è svenata per comprargli il diploma di terza media inferiore) e quindi invidiosi che coprono (cercano di coprire) il loro tragico vuoto esistenziale co'na biretta sulla smart a trastevere
Che i parcheggi interrati siano una soluzione sempre positiva mi sembra una semplificazione eccessiva e spesso falsa:
certamente ottimi quelli di p.za Cavour e L.go Vercelli
certamente pessimi quelli di p.za Cesare Baronio e via Imera (S. Giovanni). Deliberatamente incompleti e fatiscenti.
12,10
TROLL LOCALISTA E NIENTE PIU
la colpa è dei piddini, che impedendo ai banchieri di fare i vaccini, hanno di fatto protetto il padre di renzi che ha venduto le quote di banca etruria prima che le ONG portassero i soldi all'estero.
e che male c'è ad essere stupidi?
guardate me per esempio, cercavo un predicatore che pensasse per me e l'ho trovato. ora faccio parte del gregge e l'unica cosa che mi da fastidio è che fra le tante pecore si nasconde anche qualche montone che non fa una grande differenza fra maschi e femmine, ma non è un problema, basta far finta di non aggorgersene e dire che va tutto bene
anno II del regime della setta dei pentacretini
in città spira un'aria nuova
luglio 13, 2017 12:15 PM
Se l'erasmus doveva creare dei cittadini del mondo apolidi e zingari senza radici, c'è riuscito in pieno e non mi sembra che il risultato sia così sfolgorante. Io continuo a preferire di essere italiano che europeo di serie b. Venendo da scuole alte del centro di Roma, avendo frequentato sempre salotti di un certo livello e ricoprendo un buon posto (quadro e non dirigente ma mi basta per non sacrificare la mia esistenza al lavoro) nella società posso assicurarti che non sono quei 2mila euro in più al mese che ti rendono felice e questo non lo dico io ma chi ci vive all'estero. Si fanno i sacrifici con la specifica speranza di far bottino e ritornare perché per dirla a la mode come piace a voi "there's no place like home". L'errore, figlio del 68, è stato far credere a tutti che potevano fare quello che volevano, che il figlio del carpentiere poteva diventare professore universitario. Che potevi essere un professore di scienze politiche o un archeologo senza la "cassa di famiglia" che tutte le lauree erano equipollenti per la ricerca di un lavoro. Purtroppo le classi sociali esistono e al via nella corsa della vita non si parte tutti dallo stesso punto, c'è chi parte dal fondo e c'è chi parte a un metro dal traguardo e infine chi non parte per niente perché è già arrivato prima di partire. Ingiusto, brutto e cattivo? È la vita, ma qui dentro c'è gente naif che ancora crede che tutti sono uguali. All'estero non è diverso, nei paesi anglosassoni addirittura le classi sociali sono ancora più accentuate figlie della logica protestante in cui se tu stai in un posto è perché il disegno divino te l'ha imposto. Ma l'erba del vicino è sempre più verde ed essere anti-italiano e lamentarsi ormai è una moda anche molto retributiva per chi possiede dei blog. E i recenti lutti degli italiani all'estero che hanno occupato le pagine dei giornali stanno a dimostrare che questi cervelli in fuga alla fine si ritrovavano solo ad inseguire una chimera. Buon lavoro a tutti.
5:56
Fascismo monarchico becero pariolino di ritorno. Per fortuna in gran parte del mondo civile pragmaticamente conta più il merito e le capacità dell'individuo che la italica famigghia mafiosetta, secredente altolocata ma invece solo con un ridicolo rimasuglio di puzza sotto al naso.
Ecco perché molti ragazzi italiani, figli anche di semplici famiglie perbene hanno successo all'estero e non qui , in mezzo a 'ste cariatidi decrepite e attaccate come sanguisughe al loro decaduto blasone.
Ma vattelapijanderc. te e la zietta cò la corona
Non vorrei dissentire ma chi ha successo all'estero, ha frequentato le buone scuole, ha una laurea alla Luiss o alla Ca' Foscari o alla Normale e viene da famiglie già di buona posizione, è raro e da prima pagina sui giornali trovare chi viene da una scuola di periferia con una laurea in una università anonima che trova un posto da dirigente o in una università prestigiosa dell'estero. In america se non sei delle big12 manco ti sfrociano, in inghilterra men che meno. Il classismo della logica protestante luterana e ancor più se calvinista è una realtà talmente forte che in determinati posti manco ti ci fanno appizzare. In confronto l'Italia è un paese socialista e il socialismo è livellante, scarsamente meritocratico, farraginoso e inefficiente, ma da comunque tantissime possiblità che altrimenti verrebbero precluse ai più. Se preferite l'efficienza protestante accomodatevi, ma poi siate consapevoli che 80% dei vostri figli non si avvicinerà mai neanche per sbaglio a qualsiasi progressione sulla scala sociale.
Confermo invito finale di 11:25 AM
Guarda il socialismo in italia lo vedi solo tu. Vero in italia il povero si laurea, ma poi? Prova a intraprendere un’attivita’ redditizia (che a roma vuol dire libero professionista) senza avere uno studio di notaio, medico o commercialista di famiglia alle spalle. Classimo per classismo, meglio quello anglosassone, almeno produce un mondo del lavoro piu’ efficiente.
Parcheggi, parcheggi interrati,soldi...perché devo pagare per posteggiare la mia auto?io ho risolto con lo scooter e parcheggio dove,quando e perché voglio. E sempre e ovunque e dovunque.
Ma non dite cazzate. La sinistra si è svenduta l'Italia dai tempi dello stragismo mafioso.
Com'è che alla merkel e a macron non glielo vai a dire che sono fascisti? Ridicolo servo.
Siamo gli unici che incamerano negri, e anche di fronte all'evidenza dell'assurdità del caso, e di un'Italia che va a chiedere il permesso a tutti gli altri stati per avere il diritto, come tutti gli altri stati, di avere dei confini nazionali, si vede dire no da tutti.
Naturalmente è una sceneggiata di renzi e gentiloni, visto che la svendita è una iniziativa di casa loro.
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