Il dato che emerge da questa storia incresciosa non è neppure un dato, è una conferma: Atac sta morendo. E speriamo che l'agonia non sia troppo lunga e che di questa azienda non si senta più parlare.
A dire il vero i referendum Radicali (li avete firmati, si!?) stanno contribuendo ad accelerare il processo penoso di trapasso di una azienda in decomposizione. Ogni giorno che passa, però, questo marciume lascia cadaveri sul terreno.
I due cadaveri di ieri sono stati particolarmente illustri: Enrico Stefàno, presidente della commissione mobilità del Campidoglio, e Bruno Rota, neo direttore generale di Atac.
Riavvolgiamo il nastro. Alcuni mesi fa il Movimento 5 Stelle, dopo essersi assurdamente liberato del direttore generale Rettighieri, nomina dopo una evidenza pubblica Bruno Rota al suo posto. Un grosso manager proveniente da Milano dove, tra litigiosità e scontri, era riuscito a portare l'Atm a livelli di efficienza e qualità del servizio altissimi. Europei. Rota però risultava allergico al renzismo e questo ha contribuito non poco al raffreddamento dei rapporti con Beppe Sala e col potente assesssore Maran e al rafforzamento della sua posizione a Roma quando è stato lanciato il concorso per il nuovo dg in Atac: e così Virginia Raggi e i suoi lo hanno scelto anche se magari non era la persona più adatta per Atac, anche se ha un po' un profilo da solista, da uno che funziona in contesti che funzionano e non in scenari tragicomici come quelli dell'azienda romana.
Ad ogni modo Rota è stato nominato. E dopodiché è stato tenuto due mesi a bagno maria: il presidente non gli girava le deleghe e dunque non gli consentiva di iniziare il suo lavoro da Direttore Generale: solo il 28 giugno qualcosa si è mosso. Un mese fa. Cinquanta giorni persi, fatali. Dopo soli ulteriori 10 giorni, dunque all'inizio di luglio, Rota comunque già capisce perfettamente che la situazione non è recuperabile, probabilmente neppure affrontabile. Che non c'erano insomma le condizioni minime per intervenire in Atac. E che in qualità di DG rischiava pure procedimenti legali seri. Ad ogni modo prepara un report per la sindaca, che si dimostra interessata ma che - come al solito - nulla fa e nulla decide. Tergiversando come è suo costume da mesi e mesi mentre la città crolla. Il direttore generale pazienta qualche altro giorno e poi affonda.
L'affondo arriva con due interviste taglientissime, una sul Corriere della Sera a Federico Fubini, l'altra sul Fatto Quotidiano a Gianni Barbacetto. Si tratta di interviste non concordate con il referente politico, fulmini a ciel sereno per la maggioranza.
Si tratta di lettere di dimissioni camuffate da interviste perché tra le righe si legge un attacco alla parte politica, ma soprattutto si legge (qui non serve andare tra le righe) un attacco frontale ad uno dei grandi cancri di Atac: i dipendenti. Nullafacenti, ritardatari, assenteisti, allergici alle regole, tutti col doppio lavoro, "lavorano tre ore al giorno, se ci arrivano" dice Rota sprezzante. Facendoci capire che poche migliaia di paraculati tengono in ostaggio una città, deprimono la qualità della vita dei cittadini, umiliano quando non fanno scappare i turisti e tengono alla larga gli investimenti stranieri. Una accusa probabilmente giusta, ma pesantissima in un contesto dove l'amministrazione pentastellata ha fatto dell'alleanza con questi profittatori un architrave del proprio consenso.
La reazione più veemente è quella di Enrico Stefàno, capo della Commissione Trasporti e di fatto assessore alla mobilità della città.
Dopo qualche ora dalla pubblicazione delle interviste Stefàno se ne esce come peggio non potrebbe. Invece di far buon viso a cattiva sorte e ringraziare Rota per la grande sincerità e schiettezza con cui dava una lettura trasparente e aperta dei problemi aziendali sollecitando la politica a fare il suo mestiere, ovvero a decidere, lo accusa di non essersela presa con "i dirigenti" (tra le righe si legge: il problema non sono i dipendenti, ma i dirigenti, vecchia filastrocca, quasi sempre sbagliata, del Movimento), insinua che in questi 3 mesi Rota non avrebbe fatto abbastanza (ma non aveva le deleghe!), si chiede se abbia davvero voglia di cogliere l'opportunità e ribadisce la carta bianca da parte dell'amministrazione. Ma di quale carta bianca stiamo parlando se il tuo azionista di maggioranza è una parte politica che arriva a coprirsi di ridicolo in tv pur di difendere lo scandalo dell'assenteismo? Non a caso Rota proprio sull'assenteismo puntava nelle sue interviste come prima causa della putrefazione Atac. Insomma a leggere Stefàno Rota, arrivato a Roma, si sarebbe trasformato in un somaro laddove a Milano era un manager capace. Un po' come Rettighieri, uno dei più capaci manager italiani il quale, una volta entrato nelle dinamiche pentastellate, veniva presentato come un cretino. Non c'è approccio più sbagliato.
Le cose potevano finire qui. Intervista scomposta e inaspettata. Reazione indispettita della politica. Dimissioni del tecnico e tanti saluti. Ma Rota ha pensato di non porre limiti al suo carattere particolare la cui fama così tanto lo precedeva quando era a Milano, ed ha deciso di sbracare anche lui. Perfino peggio di Stefàno. Anzi molto peggio.
Prima tutti gli osservatori hanno pensato ad un commento finto, ad un troll. Ma poi si sono tutti convinti, anche perché la smentita non arrivava: era proprio Rota a commentare. Leggendo il commento al post di Enrico Stefàno si fa fatica a credere che un grande manager di lunghissimo corso possa lasciarsi andare a siparietti di tale natura. Ma a Roma non ci si annoia mai e mai si finisce di scoprire i confini a cui arriva il genere umano e il relativo comportamento. Rota opta per il fallo di reazione: lasciare l'incarico facendosi seguire da una scia di fango e sterco sulla propria controparte politica. Senza un motivo, senza uno scopo, forse solo per il gusto gigionesco di imbrattare qualcuno (non è la prima volta che Rota accusa il prossimo di voler "mettere le mani" nel suo lavoro; lo fece anche a Milano contro Pietro Bussolati tanto per fare un esempio). In un messaggio mal scritto e dalla punteggiatura e dalla sintassi zoppicante, Rota annuncia di aver subito pressioni da Stefàno e da altri esponenti del Movimento 5 Stelle. Ma la denuncia è articolata in maniera subdola.
Leggendo con un attimo di calma si capisce chiaramente che le accuse sono inconsistenti.
Cosa avrebbe fatto Stefàno? Consigliato al DG dell'Atac di guardare una azienda innovativa magari avendogli mandato un mero sms ("Ehi dott. Rota, ha visto come hanno risolto a Vienna quella faccenda? La società che se n'è occupata è questa...")? Indicato persone in gamba e giovani tra le pochissime che si danno da fare e lavorano in azienda in modo che potessero essere valorizzate? E cosa ci sarebbe di male? Davvero pensiamo che se una persona è eletta e scova una società interessante deve astenersi e autocensurarsi dal segnalarla a chi di dovere affinché se ne possa servire per il bene di tutti? Davvero pensiamo che se un cittadino viene eletto non può aspirare che persone in gamba crescano nelle società pubbliche in modo che queste ultime lavorino meglio? Davvero un eletto non può dare consigli (perché solo di consigli si può parlare visto che poi le norme, le procedure, gli atti e le gare - tra l'altro obbligatorie per trovare fornitori - sono responsabilità di chi è in charge) ad un manger pubblico? A questo abisso di perbenismo piccolo borghese ci hanno portato decine di anni di pessima politica? La pratica della raccomandazione (come quella dell'attività di lobby) sono in tutto il mondo delle opportunità, solo da noi dei problemi. Perché solo da noi si dà per scontato che un eletto anteponga di default l'interesse personale a quello comune e collettivo. E così anche chi è in perfetta buona fede, informato, proattivo e voglioso di risolvere i problemi, finisce per starsi zitto e farsi i cavoli suoi per evitare che le proprie indicazioni, suggerimenti, consigli, aiuti, vengano strumentalizzati e scambiati per pressioni indebite. Questo è il risultato che reazioni come quella di Rota comportano.
"Che vergogna, Stefàno promuoveva una società privata" ora scrivono tutti sui social, magari anche tanti 5 Stelle contenti di aver ridotto 'alla normalità' l'unico pentastellato che appariva come un amministratore serio, preparato e spendibile. Eh beh? E allora? Dove sa il problema? Perché non potrebbe fare una cosa del genere una figura politica che di fatto rappresenta l'assessorato ai trasporti della città? A cosa serve allora la politica se non a trovare le soluzioni ai problemi? Se io amministratore trovo una soluzione devo esimermi dal segnalarla ad un mio manager per paura che poi mi sputtani su Facebook? Ma siamo impazziti? Segnalare, indicare, indirizzare (sempre nel rispetto del ruoli e delle leggi che regolano forniture e assunzioni) non solo è un diritto, ma è un dovere della parte politica. Ammesso che lo si faccia per un tornaconto di qualità e collettivo e non di mero interesse personale.
Certo se siamo ormai assuefatti e rassegnati a che la politica fa tutta schifo, allora è ovvio che ci auspichiamo che questa politica schifosa non suggerisca alcunché e non sponsorizzi alcunché. Ma non si può ragionare così...
Ma intendiamoci noi possiamo solo ipotizzare, affidandoci alla nostra sensibilità che raramente toppa, ma non sappiamo realmente come sono andate le cose. Magari Stefàno ha davvero fatto pressioni eccessive, magari davvero ha parenti nella società "Conduent Italia" e magari, come forse vorrebbe far intuire Rota, ha davvero degli inconfessabili interessi personali che lo muovono. Ma se così fosse perché un manager dell'esperienza di Rota che subisce pesanti pressioni politiche non lo denuncia o pubblicamente o presso la Procura della Repubblica?
Delle due l'una. La segnalazione della Conduent Italia o era un semplice suggerimento - e allora Rota doveva solo ringraziare di essere circondato di referenti politici informati e aggiornati - oppure era una pressione indebita volta a alterare la concorrenza, la normativa sugli appalti ecc. E allora Rota doveva andare di corsa a Piazzale Clodio. Non c'è una terza opzione. Non c'è l'opzione "la butto lì in un commentino meschino su Facebook".
Delle due l'una. Le segnalazioni sui giovani o erano consigli costruttivi (magari consigli chiesti insistentemente proprio da Rota, perché "non conosco l'azienda") su figure da valorizzare, magari penalizzate da anni di gestione criminale della società - e allora Rota doveva solo ringraziare e far tesoro, specie in un contesto in cui i dipendenti di qualità si contano sulle dita di una mano - oppure erano minacce, insistenze e voto di scambio da pagare. E allora Rota doveva andare di corsa a denunciare.
In ogni caso Rota ha sbagliato di grosso. Ma anche se Rota se ne va (e noi speriamo di no: speriamo che il M5S abbia la superiorità di rigettare le dimissioni e di confermare al DG la massima fiducia nonostante tutto), resta sulle spalle di tutti noi tutta la deprimente situazione dell'Atac. Una malattia incurabile che può uccidere la città e avere un impatto deflagrante su tutto il paese.
A dire il vero i referendum Radicali (li avete firmati, si!?) stanno contribuendo ad accelerare il processo penoso di trapasso di una azienda in decomposizione. Ogni giorno che passa, però, questo marciume lascia cadaveri sul terreno.
I due cadaveri di ieri sono stati particolarmente illustri: Enrico Stefàno, presidente della commissione mobilità del Campidoglio, e Bruno Rota, neo direttore generale di Atac.
Riavvolgiamo il nastro. Alcuni mesi fa il Movimento 5 Stelle, dopo essersi assurdamente liberato del direttore generale Rettighieri, nomina dopo una evidenza pubblica Bruno Rota al suo posto. Un grosso manager proveniente da Milano dove, tra litigiosità e scontri, era riuscito a portare l'Atm a livelli di efficienza e qualità del servizio altissimi. Europei. Rota però risultava allergico al renzismo e questo ha contribuito non poco al raffreddamento dei rapporti con Beppe Sala e col potente assesssore Maran e al rafforzamento della sua posizione a Roma quando è stato lanciato il concorso per il nuovo dg in Atac: e così Virginia Raggi e i suoi lo hanno scelto anche se magari non era la persona più adatta per Atac, anche se ha un po' un profilo da solista, da uno che funziona in contesti che funzionano e non in scenari tragicomici come quelli dell'azienda romana.
Ad ogni modo Rota è stato nominato. E dopodiché è stato tenuto due mesi a bagno maria: il presidente non gli girava le deleghe e dunque non gli consentiva di iniziare il suo lavoro da Direttore Generale: solo il 28 giugno qualcosa si è mosso. Un mese fa. Cinquanta giorni persi, fatali. Dopo soli ulteriori 10 giorni, dunque all'inizio di luglio, Rota comunque già capisce perfettamente che la situazione non è recuperabile, probabilmente neppure affrontabile. Che non c'erano insomma le condizioni minime per intervenire in Atac. E che in qualità di DG rischiava pure procedimenti legali seri. Ad ogni modo prepara un report per la sindaca, che si dimostra interessata ma che - come al solito - nulla fa e nulla decide. Tergiversando come è suo costume da mesi e mesi mentre la città crolla. Il direttore generale pazienta qualche altro giorno e poi affonda.
L'affondo arriva con due interviste taglientissime, una sul Corriere della Sera a Federico Fubini, l'altra sul Fatto Quotidiano a Gianni Barbacetto. Si tratta di interviste non concordate con il referente politico, fulmini a ciel sereno per la maggioranza.
Si tratta di lettere di dimissioni camuffate da interviste perché tra le righe si legge un attacco alla parte politica, ma soprattutto si legge (qui non serve andare tra le righe) un attacco frontale ad uno dei grandi cancri di Atac: i dipendenti. Nullafacenti, ritardatari, assenteisti, allergici alle regole, tutti col doppio lavoro, "lavorano tre ore al giorno, se ci arrivano" dice Rota sprezzante. Facendoci capire che poche migliaia di paraculati tengono in ostaggio una città, deprimono la qualità della vita dei cittadini, umiliano quando non fanno scappare i turisti e tengono alla larga gli investimenti stranieri. Una accusa probabilmente giusta, ma pesantissima in un contesto dove l'amministrazione pentastellata ha fatto dell'alleanza con questi profittatori un architrave del proprio consenso.
La reazione più veemente è quella di Enrico Stefàno, capo della Commissione Trasporti e di fatto assessore alla mobilità della città.
Dopo qualche ora dalla pubblicazione delle interviste Stefàno se ne esce come peggio non potrebbe. Invece di far buon viso a cattiva sorte e ringraziare Rota per la grande sincerità e schiettezza con cui dava una lettura trasparente e aperta dei problemi aziendali sollecitando la politica a fare il suo mestiere, ovvero a decidere, lo accusa di non essersela presa con "i dirigenti" (tra le righe si legge: il problema non sono i dipendenti, ma i dirigenti, vecchia filastrocca, quasi sempre sbagliata, del Movimento), insinua che in questi 3 mesi Rota non avrebbe fatto abbastanza (ma non aveva le deleghe!), si chiede se abbia davvero voglia di cogliere l'opportunità e ribadisce la carta bianca da parte dell'amministrazione. Ma di quale carta bianca stiamo parlando se il tuo azionista di maggioranza è una parte politica che arriva a coprirsi di ridicolo in tv pur di difendere lo scandalo dell'assenteismo? Non a caso Rota proprio sull'assenteismo puntava nelle sue interviste come prima causa della putrefazione Atac. Insomma a leggere Stefàno Rota, arrivato a Roma, si sarebbe trasformato in un somaro laddove a Milano era un manager capace. Un po' come Rettighieri, uno dei più capaci manager italiani il quale, una volta entrato nelle dinamiche pentastellate, veniva presentato come un cretino. Non c'è approccio più sbagliato.
Le cose potevano finire qui. Intervista scomposta e inaspettata. Reazione indispettita della politica. Dimissioni del tecnico e tanti saluti. Ma Rota ha pensato di non porre limiti al suo carattere particolare la cui fama così tanto lo precedeva quando era a Milano, ed ha deciso di sbracare anche lui. Perfino peggio di Stefàno. Anzi molto peggio.
Prima tutti gli osservatori hanno pensato ad un commento finto, ad un troll. Ma poi si sono tutti convinti, anche perché la smentita non arrivava: era proprio Rota a commentare. Leggendo il commento al post di Enrico Stefàno si fa fatica a credere che un grande manager di lunghissimo corso possa lasciarsi andare a siparietti di tale natura. Ma a Roma non ci si annoia mai e mai si finisce di scoprire i confini a cui arriva il genere umano e il relativo comportamento. Rota opta per il fallo di reazione: lasciare l'incarico facendosi seguire da una scia di fango e sterco sulla propria controparte politica. Senza un motivo, senza uno scopo, forse solo per il gusto gigionesco di imbrattare qualcuno (non è la prima volta che Rota accusa il prossimo di voler "mettere le mani" nel suo lavoro; lo fece anche a Milano contro Pietro Bussolati tanto per fare un esempio). In un messaggio mal scritto e dalla punteggiatura e dalla sintassi zoppicante, Rota annuncia di aver subito pressioni da Stefàno e da altri esponenti del Movimento 5 Stelle. Ma la denuncia è articolata in maniera subdola.
Leggendo con un attimo di calma si capisce chiaramente che le accuse sono inconsistenti.
Cosa avrebbe fatto Stefàno? Consigliato al DG dell'Atac di guardare una azienda innovativa magari avendogli mandato un mero sms ("Ehi dott. Rota, ha visto come hanno risolto a Vienna quella faccenda? La società che se n'è occupata è questa...")? Indicato persone in gamba e giovani tra le pochissime che si danno da fare e lavorano in azienda in modo che potessero essere valorizzate? E cosa ci sarebbe di male? Davvero pensiamo che se una persona è eletta e scova una società interessante deve astenersi e autocensurarsi dal segnalarla a chi di dovere affinché se ne possa servire per il bene di tutti? Davvero pensiamo che se un cittadino viene eletto non può aspirare che persone in gamba crescano nelle società pubbliche in modo che queste ultime lavorino meglio? Davvero un eletto non può dare consigli (perché solo di consigli si può parlare visto che poi le norme, le procedure, gli atti e le gare - tra l'altro obbligatorie per trovare fornitori - sono responsabilità di chi è in charge) ad un manger pubblico? A questo abisso di perbenismo piccolo borghese ci hanno portato decine di anni di pessima politica? La pratica della raccomandazione (come quella dell'attività di lobby) sono in tutto il mondo delle opportunità, solo da noi dei problemi. Perché solo da noi si dà per scontato che un eletto anteponga di default l'interesse personale a quello comune e collettivo. E così anche chi è in perfetta buona fede, informato, proattivo e voglioso di risolvere i problemi, finisce per starsi zitto e farsi i cavoli suoi per evitare che le proprie indicazioni, suggerimenti, consigli, aiuti, vengano strumentalizzati e scambiati per pressioni indebite. Questo è il risultato che reazioni come quella di Rota comportano.
"Che vergogna, Stefàno promuoveva una società privata" ora scrivono tutti sui social, magari anche tanti 5 Stelle contenti di aver ridotto 'alla normalità' l'unico pentastellato che appariva come un amministratore serio, preparato e spendibile. Eh beh? E allora? Dove sa il problema? Perché non potrebbe fare una cosa del genere una figura politica che di fatto rappresenta l'assessorato ai trasporti della città? A cosa serve allora la politica se non a trovare le soluzioni ai problemi? Se io amministratore trovo una soluzione devo esimermi dal segnalarla ad un mio manager per paura che poi mi sputtani su Facebook? Ma siamo impazziti? Segnalare, indicare, indirizzare (sempre nel rispetto del ruoli e delle leggi che regolano forniture e assunzioni) non solo è un diritto, ma è un dovere della parte politica. Ammesso che lo si faccia per un tornaconto di qualità e collettivo e non di mero interesse personale.
Certo se siamo ormai assuefatti e rassegnati a che la politica fa tutta schifo, allora è ovvio che ci auspichiamo che questa politica schifosa non suggerisca alcunché e non sponsorizzi alcunché. Ma non si può ragionare così...
Ma intendiamoci noi possiamo solo ipotizzare, affidandoci alla nostra sensibilità che raramente toppa, ma non sappiamo realmente come sono andate le cose. Magari Stefàno ha davvero fatto pressioni eccessive, magari davvero ha parenti nella società "Conduent Italia" e magari, come forse vorrebbe far intuire Rota, ha davvero degli inconfessabili interessi personali che lo muovono. Ma se così fosse perché un manager dell'esperienza di Rota che subisce pesanti pressioni politiche non lo denuncia o pubblicamente o presso la Procura della Repubblica?
Delle due l'una. La segnalazione della Conduent Italia o era un semplice suggerimento - e allora Rota doveva solo ringraziare di essere circondato di referenti politici informati e aggiornati - oppure era una pressione indebita volta a alterare la concorrenza, la normativa sugli appalti ecc. E allora Rota doveva andare di corsa a Piazzale Clodio. Non c'è una terza opzione. Non c'è l'opzione "la butto lì in un commentino meschino su Facebook".
Delle due l'una. Le segnalazioni sui giovani o erano consigli costruttivi (magari consigli chiesti insistentemente proprio da Rota, perché "non conosco l'azienda") su figure da valorizzare, magari penalizzate da anni di gestione criminale della società - e allora Rota doveva solo ringraziare e far tesoro, specie in un contesto in cui i dipendenti di qualità si contano sulle dita di una mano - oppure erano minacce, insistenze e voto di scambio da pagare. E allora Rota doveva andare di corsa a denunciare.
In ogni caso Rota ha sbagliato di grosso. Ma anche se Rota se ne va (e noi speriamo di no: speriamo che il M5S abbia la superiorità di rigettare le dimissioni e di confermare al DG la massima fiducia nonostante tutto), resta sulle spalle di tutti noi tutta la deprimente situazione dell'Atac. Una malattia incurabile che può uccidere la città e avere un impatto deflagrante su tutto il paese.
97 commenti | dì la tua:
Anche se Rota nella teplica l'ha fatta fuori dal vaso su tutto il resto ha pienamente ragione ... ATAC è un cancro che va cancellato senza pietà
Non sono d'accordo con la difesa di Stefano, qui parla di due fatti: 1) Conduent Italia e 2) "giovani da promuovere"!
La 2) è separata dalla 1).
Sono sicuro che i grillini siano fatti della stessa pasta del romano medio, ameritocratici fin nel midollo, anticoncorrenziali, nepotisti e indolenti questa "piccola" storia lo dimostra una volta di più.
Detto questo speriamo che il referendum passi, non solo per Roma ma per l'Italia intera. Potrebbe infatti essere un punto di svolta importante alla città (forse la vera ultima occasione che può avere per tentare di risollevarsi) ed avere effetto domino in tutta Italia. Se non dovesse passare (e sembra che non passerà, mancano ancora molte firme) per quanto mi riguarda riconoscerò che a Roma è in atto un disastro antropologico irrecuperabile e guarderò la mia città di origine con il medesimo estremo fastidio con cui penso a Napoli o Palermo o Il Cairo o Lagos, sperando prima o poi che la Lombardia venga annessa alla Svizzera, facendo si che la mia capitale diventi Berna e non questo schifo (evito di usare parole più forti...).
Vi allego l'ottimo Seminerio http://phastidio.net/2017/07/27/atac-decomposta-capitale-corrotta-nazione-infetta/
Oggi si firma qui
– Via Ippolito Nievo 48 8:00-11:00
– Mercato Torrevecchia 9:00-13:00
– Via Lepanto 4 10:00-13:00
– Mercato Trionfale 9:00-12:00
– Piazza Bologna 9:00-12:00
– Piazza Gimma 9:00-12:00
– Linea R Viale Europa 12:30-14:30
– Piazzale Ostiense 13:00-15:00
– Largo di Torre Argentina 17:00-20:00
– Piazza Fiume 16:00-20:00
– Eataly 18:00-21:00
– Via Casilina incrocio tor Pignattara 17:00-20:00
– Piazza Santa Emerenziana 16:30-19:30
– Viale delle Terme di Caracalla 51 19:00-21:30
– Stazione Lido di Ostia Centro 16:00-19:00
– Teatro di Ostia Antica 19:00-21:00
– Globe Theatre 19:30-21:30
– Lungotevere dell’Anguillara (angolo Ponte Garibaldi) 21:00-24:00
– Piazza dei Ravennati 21:30-1:00
– Ex Dogana 21:00-24:00
– Gay Village 22:00-1:00
– Gay Street (via di San Giovanni in Laterano) 22:30-1:30
Puoi firmare anche presso questi uffici dei municipi:
– I Municipio (Circonvallazione Trionfale 19) 8:30-12:00
– I Municipio (Via Petroselli 50) 8:30-12:00
– II Municipio (Via Dire Daua 11) 8:30-12:00
– II Municipio (Via Goito 35) 8:30-12:00
– III Municipio (Via Umberto Fracchia 45) 8:30-12:00
– IV Municipio (Via Tiburtina 1163) 8:30-12:00
– V Municipio (Via Prenestina 510) 8:30-12:00
– V Municipio (Via Torre Annunziata 1) 8:30-12:00
– VI Municipio (Via Duilio Cambellotti 11) 8:30-12:00
– IX Municipio (Viale Ignazio Silone ponte 1) 8:30-12:00
– X Municipio (Via Angelo Celli 2, ufficio di stato civile) 8:00-12:00
– XI Municipio (Via Camillo Montalcini 1) 8:30-12:00
– XII Municipio (Via Fabiola 14) 8:30-12:00
– XIII Municipio (via Aurelia 470 stanza 3) 8:30-12:00
– XIV Municipio (Piazza Santa Maria della Pietà 5 padiglione 30) 8:30-12:00
Commento totalmente ridicolo, ma c'era da aspettarselo visto che si tocca uno dei grillini più sponsorizzati da questo blog puzzolente.....
Avete mancato (volutamente) la cosa più importante detta da Rota (che è grillino pure lui e non è del partito dei delinquenti) cioè che le raccomandazioni sono arrivate sempre per promuovere I SOLITI
Perché non ci si chiede chi sono i soliti?????
Scommettiamo che il prossimo DG sarà un romano ex Giunta Alemanno?
Concordo con il commento precedente, il punto grave e importante è la raccomandazione dei soliti....se sono soliti può voler dire che sono tra coloro che hanno già dato il loro contributo nell'affossare atac e la mobilità pubblica di una città. Non concordo con questa difesa ad oltranza di Enrico Stefano, le accuse del DG sono gravi e andrebbero invece approfondite.
Non è la raccomandazione per promuovere giovani manager capaci e onesti (come insinua l'articolo)....è la raccomandazione per i soliti....pure un bambino lo capisce
L'Autore di questo post sbaglia di grosso: un Rappresentante politico NON può fare raccomandazioni, di nessun genere, e meno che mai le può fare in maniera informale, con SMS o altro.
Se per ipotesi avesse competenze e capacità da mettere a disposizione di un'Azienda pubblica, dovrebbe farlo in maniera formale, come prescritto dalla legge.
Dovrebbe, cioè, incontrare gli Amministratori in una riunione formale, con tanto di verbale dell'incontro, e presentare le sue idee, proposte, richieste.
E tale verbale, per la legge sulla trasparenza, dovrebbe essere accessibile alla pubblica opinione e agli elettori.
Mi pare che anche RfS ormai cominci a sbarellare:
1. La "sensibilità che raramente toppa" di RfS si e' rivelata in tutta la sua tragicomicita invitando a votare la Raggi e la sua banda di straccioni;
2. La sensibilita si conferma nella difesa a oltranza di Stefano che, per quando sappia leggere e scrivere, non per questo deve essere automaticamente difeso:
a) se una persona ha un po di sale in zucca non si accompagna a una banda di straccioni come il M5S in generale e il M5S romano in particolare, specie dopo tutte le riprove che hanno dato nell'ultimo anno;
b) lo straccionismo di Stefano si conferma nel piu trito luogo comune del "perhce non cominceno a licenzia li dirigenti?", con il solito istinto autoassolutorio dei dipendenti (nella stragrande maggioranza corrotti come e peggio dei dirigenti)
c) piu volte lo si descrive come assessore di fatto alla mobilita, ma dove e' la trasparenza, la responsabilita politica?
d) l'allergia alla trasparenza e alla buona amministrazione si confermano nella pratica delle segnalazioni private. Se sei cosi convinto della bonta di un'impresa fai una bella gara, organizzi una tavola rotonda, una consultazione pubblica. Hai 200 modi diversi di far emergere interesse per un'idea innovativa...
3. Rota sara stronzo quanto vi pare, ma uno che si ritrova davanti a una missione impossibile e non viene ascoltato, che avrebbe dovuto fare se non dare un'intervista ? Anche dopo l'incidente della metro a Cavour nulla si e' mosso su doppi lavori e mancanza di professionalita. La Meleo ha continuato a difendere l'assenteismo. E allora ripeto, che avrebbe dovuto fare?
4. Con la morte di Rota si conferma quanto gia avvenuto con l'assessorato al bilancio (dall'esterno Minenna all'interno Mazzillo) e con il capo di gabinetto (dalle Raineri al nulla).
NESSUNO CON UN MINIMO DI QUALITA VERRA MAI PIU A ROMA DALL'ESTERNO, SOLO NULLITA INTERNE SI AVVENTURERANNO A ROMA E ROMA NON POTRA CHE AVVITARSI ANCORA DI PIU.
Per questo la sensibilita di RfS sbaglia anche questa volta: difendendo lo scarso Stefano (perche tale resta anche se circondato da una banda di menteccati ancora peggiori) si sceglie l'interno del comune quando, invece, per il bene di roma bisognerebbe appoggiare chiunque esterno.
Da un lato RfS ripete la teoria del commissariamento esterno, poi al primo scontro sulla sostanza del management della citta sceglie il politico interno.
Sensibili come al solito
"Davvero pensiamo che se una persona è eletta e scova una società interessante deve astenersi e autocensurarsi dal segnalarla a chi di dovere affinché se ne possa servire per il bene di tutti? Davvero pensiamo che se un cittadino viene eletto non può aspirare che persone in gamba crescano nelle società pubbliche in modo che queste ultime lavorino meglio?"
Sì, io lo penso.
Si tratta di un gesto molto inopportuno, che nella migliore delle ipotesi rivela sfiducia verso l'amministratore (che non sarebbe in grado di individuare ciò che è meglio per l'azianda che gestisce) ed eccessiva fiducia in se stessi (visto che si ritiene, pur facendo un altro mestiere, di esser meglio di un professionista del settore, non si capisce in base a cosa).
Nella peggiore, è un'indebita ingerenza e un inno ai favoritismi di stampo politico (come se ATAC non procedesse da decenni sulla base di uno schema del genere).
per me potete nominare chi vi pare ma queste aziende pubbliche non funzioneranno mai e poi mai. il servizio Atac fa schifo : l'azienda va chiusa, smembrata, le tratte affidata a gara a più aziende concorrenti tra loro, che si contendano i clienti a colpi di sconti, orari e comodità di viaggio. e di atac, dei suoi ritardi, delle vetture senza aria condizionata, dei suoi abbonamenti non ricaricabili e con gli scontrini cartacei (!!!!) non ne sentiremo mai più parlare e non ci ricorderemo neppure
da alcuni giorni corso rinascimento è chiuso per lavori idrici e le linee bus deviate. A parte alcuni cartelli enigmatici posti qua e la alle fermate (rigorosamente solo in italiano, nella zona turistica della città)tutto si svolge nel caos più totale : ho preso lo stesso autobus in due giorni diversi e ha seguito due percorsi diversi senza che nessuno venisse avvertito. una azienda così - assenteisti o non assenteisti - è retta da pasticcioni che non sanno gestire neppure un cambio di percorso. Vanno mandati via tutti, chiuso il portone e buttata la chiave nel tevere
Abbiamo capito che Enrico Stefàno ti piace, perché lo ritieni in gamba. Problemi tuoi.
Ma arrivare a difendere eventuali raccomandazione è suqallido e patetico. Perfino per gentaglia come voi.
Mi viene da pensare che in mezzo ai bravi giovani "segnalati" ci sia anche qualche amico vostro.
Ad ogni buon conto, FATE CAGARE
tutti geni, tutti bravi : rettighieri, rota, stefàno ... ma il servizio peggiora.
quindi questa bravura dove sta ? solo sulla carta ? basta andare al primo capolinea o aspettare a qualsiasi fermata dal 1 giugno in poi per vedere il menefreghismo e lo sfascio totale. In nessuna parte del mondo civile il trasporto pubblico locale di una città con milioni di potenziali utenti (una miniera d'oro sarebbero già solo i turisti, basterebbe pensare ad abbonamenti flessibili, pagamenti via smartphone etc) viene gestita come le corriere che collegavano i paesi dell'entroterra negli anni quaranta. Ma vadano via tutti, coi loro stipendi, mancate timbrature, beghe sindacali. Ricominciare da zero mi pare l'unica soluzione realistica
STIAMO A PARLARE DI AUTOBUS SOLO PERCHE' NON SI FANNO LE METROPOLITANE E LE TRANVIE LEGGERE : ROBA PREISTORICA AFFIDATA A SCANSAFATICHE CHE SGUAZZANO COI RITARDI DEL TRAFFICO E SALTANO LE CORSE. E BASTA !!! L'UNICA VIA PERCORRIBILE E' RADDOPPIARE LA RETE SU FERRO. LO VOGLIONO CAPIRE O NO ?
@ 11,02
L puoi pure raddoppiare e la puoi pure fare automatica, ma se poi resta gestirla ATAC e' inutile. Vedi la gestione di Metro C.
"La nostra sensibilità che raramente toppa". Ce ne vuole di coraggio dopo aver spinto la Raggi in ogni modo e maniera a dire una frase simile.
E ce ne vuole ancora di più quando lo si fa a seguito di un articolo dove, per difendere il protetto Stefàno, si giustifica una spintarella, cosa che se l'avesse fatta chiunque altro avrebbe generato qui, in questo stesso blog, ben altra reazione.
Incoerenti e di parte.
Non siete altro che il riflesso di tutto ciò che criticate.
Da sempre i 5S dichiarano di essere diversi dalla politica, di essere trasparenti, e di voler fare tutto alla luce del sole - nella fattispecie, anteporre i curricula alle spinte politiche. E poi si scopre che anche loro - lo si sapeva gia' ormai in realta' - suggeriscono, spingono, chiedono un'attenzione speciale...il tutto via telefono.
Data la palese contraddizione mi aspetterei che RFS deplori questa pratica che e' incivile in ogni parte del mondo, altro che lobby (altra pratica altamente incivile).
Invece fate un triplo salto carpiato per difendere l'indifendibile - Stefano che fa le raccomandazioni. Che e' esattamente la pratica che ha portato ATAC e AMA a questo punto. Abbiate il coraggio delle vostre idee, ormai a Roma sono l'unica cosa che ci resta.
Dopo il fallimento Alitalia non posso che gioire del nuovo decesso, costi quel che costi.......
Io continuo a dire che sarebbe di gran lunga meglio un serio e severo commissariamento piuttosto che la cessione di un servizio pubblico a privati.
da anni cerchiamo di mantenere in piedi - COI SOLDI NOSTRI - aziende decotte e fallite come Atac o Alitalia. Nel frattempo migliaia di imprese private sono morte, non potendo contare sulla valanga di soldi buttati nel cesso per questi enti inutili.
sarebbe di gran lunga meglio un serio e severo commissariamento piuttosto che la cessione di un servizio pubblico a privati
Il servizio è pubblico, non devono esserlo gli autobus e gli autisti. e poi non si tratta di privatizzare ma di liberalizzare, cioè di aprire alla concorrenza piena, senza aiutini in bilancio e senza clientele: si metta a gara e si affidino le tratte a dieci o quindi aziende in competizione tra loro. Poi chi vorrà salire sui bus pubblici ci salirà e chi invece vorrà prendere autobus privati lo farà. L'essenziale è non rimanere legati a questo carrozzone che svolge un servizio scadente a costi altissimi, anzi stratosferici visto il denaro dei contribuenti che ripiana da decenni i loro disastrati bilanci
in un anno i 5S non hanno saputo neppure correggere le linee più sgangherate: l'assessora ha solo partorito un piano mobilità insufficiente e che comunque è solo un bla bla sulla carta. fatti zero : andatevene a casa
12,19
ineccepibile, finalmente
Ma se non sappiamo portare un bus da un capolinea all'altro, ma se da giugno spariscono autisti e vetture come se una città con milioni di abitanti e turisti chiudesse per ferie tre mesi all'anno, ma dove cavolo vogliamo andare ? ma di che parlano ? mancano proprio i fondamentali. la svogliatezza supera di gran lunga l'incapacità
Tone', hai rigato 10 specchi con le unghiette stamattina.
Anche a me pare una perdita di tempo e soldi parlare ancora di salvare o risanare aziende che sono costruite in modo da non poter funzionare : io penso che se vengono messe a gara, come dice qualcuno, le tratte più lucrose (e ce ne sono alcune sempre stracolme che renderebbero molto, se tutti pagassero) coi ricavi si possono reggere le tratte più periferiche.
Il problema è anche che in molte linee della cintura più esterna - e vale anche per le ferrovie urbane - NESSUNO PAGA IL BIGLIETTO E NESSUNO CONTROLLA.
a proposito, ce la prendiamo con Stefàno, ma l'assessore ai trasporti esiste ? E se esiste che fa ?
Ce la prendiamo con Rota, ma Fantasia esiste ? E se esiste che fa ?
E' chiaro che è indifferibile sbaraccare ATAC, AMA e (attenzione attenzione) anche ACEA ma per motivi diversi. ATAC ed AMA sono ostaggio dei sindacati e dei parassiti messi dalla politica, ACEA ha generato utili barando.
Nei primi due casi il costo per mantenere questi carrozzoni è costato la costruzione di una linea di metropolitana in 4 anni, nel terzo gli utili sono finiti al Comune per la spesa corrente ed agli azionisti senza fare investimenti.
M5S, PD e destra sono TUTTI colpevoli, in quanto si sono venduti per voti di scambio ed altro.
Vogliamo ancora continuare ad avere un letamaio di città senza prospettive in cui è impossibile anche spostarsi per pagare decine di migliaia di dipendenti inutili?
Ma perchè dobbiamo pagare le tasse più alte d'Europa per vivere in una città di terzo mondo dove non funziona nulla e tutti scappano? perchè si deve continuare a non investire (in nuove metropolitane in primis) per invertire la tendenza. Io lavoro nel privato e se non produco mi cacciano subito. Che vadano a casa anche loro!!!!
condivido tutto l'articolo.
ma le linee di tram pianificate, quelle aggiuntive (che poi erano di marino) a che punto stanno ? sono iniziati i lavori ? se mai si inizia staremo sempre a parlare di autobus antidiluviani, inquinanti, puzzolenti, bollenti d'estate, senza controllori e dove non si può fare il biglietto a bordo. Ma perché non fanno un abbonamento ricaricabile al bancomat come qualunque scheda telefonica ? Ma tutti gli ingegneri che hanno assunto di cosa si occupano dalla mattina alla sera ?
ieri a piazza Cavour è apparsa una fermata provvisoria all'imbocco di via Ulpiano, sotto al palazzaccio : c'era scritto solo FERMATA. Nemmeno a penna avevano scritto le linee che si fermavano o passavano di là. Roba da licenziamento in tronco
linee diverse che per km fanno la stessa strada e sovrappongono le fermate; linee che dal lunedì al venerdì fanno una strada e al weekend ne fanno una diversa e cambiano persino numero; nomi delle fermate incomprensibili ai turisti e forse pure ai romani (famoso il caso Cave Ardeatine anziché Metro Piramide o Roma Lido); mancanza di bigliettazione elettronica (quando oramai col telepass paghi pure le strisce blu) ; capolinea dove gli autobus arrivano a coppie o persino in trio, in fila indiana, e poi saltano le corse quando ripartono. Ma è proprio nelle piccole cose che l'azienda fallisce. I grandi discorsi non servono a niente quando non danno fare l'ABC
Su daje...ve sta sur cazzo perché è milanese e alla portineria de Via Prenestina ariva e fa l'effetto Franca Valeri sul Vedovo...."Cosa fai Cretinetti, ridi da solo"?
Questi gne sembrava vero certe belle spaghettate e bicchieri de rosso offre Premiata Ditta Buzzi & Carminati...ma magari ve se porta via appresso tutti....sanguisughe...!
io pure sarei per liberalizzare tutto il servizio ma se preferite tenervi una azienda pubblica allora bisogna copiare - letteralmente copiare, solo copiare - quelle di londra, parigi e berlino. Solo copiando esperienze positive eviteremo di ripetere gli errori. ma questo presuppone chiudere Atac, fondare una nuova azienda e vietare di riprendere chi ci ha lavorato accumulando solo assenze e giorni di malattia fasulla, dimezzando i dirigenti e triplicando i controlli. e soprattutto informatizzando tutto, e facendo sparire quella oscena carta termica con cui ti obbligano a girare insieme alla card elettronica. Ma a che cavolo serve la tessera elettronica se mi costringi a girare con uno scontrino che sbiadisce dopo dieci giorni ? Copiamo Londra, dove ormai è superta pure l'Oyster card e il costo dell'abbonamento ti viene scalato direttamente dalla carta di credito e non è più mensile o annuale ma commisurato solo a quanto tempo e in che fasce orari usi i mezzi.
a me pare che nessun partito di quelli che stanno governando roma o l'anno governata - destra sinistra o populisti attuali - voglia liberalizzare o privatizzare o mettere a gara. Non mollano il fiume di soldi che serve a ripianare i debiti e non mollano le assunzioni, le promozioni, i cda... Ma quando mai la chiuderanno ? non a caso, come Alitalia, si sentono intoccabili. Alitalia è riuscta a mandare in rosso pure Etihad. Siamo un paese morto, dove si parla e non si agisce.
Tutti sanno quel che va fatto ma nessuno lo fa : portare i libri in tribunale, dichiarare fallimento, promuovere l'azione di responsabilità verso gli amministratori che hanno generato questa robaccia chiamata "servizio pubblico".
Che poi non è né servizio ne pubblico, perché di fatto lo (mal)gestiscono i partiti, che sono associazioni private.
Ha ragione RFS a dire che Stefàno è meno peggio di tanti altri. Ma non ha concluso niente nemmeno lui alla prova dei fatti, purtroppo lo dico con rammarico. Io prendo l'autobus tutti i giorni e ho visto solo un continuo peggioramento. Le chiacchiere stanno a zero. Siamo la barzelletta d'europa, senza acqua, senza trasporto, con la sporcizia. UN DANNO D'IMMAGINE ENORME : E CHIEDONO IMU, TARI, TASI, IRPEF ADDIZIONALE etc etc... quando si tratta di chiedere soldi sono velocissimi, quando si tratta di erogare i servizi per cui i soldi sono versati invece non si vede mai efficienza. Che delusione
Bravo luglio 28, 2017 12:27 PM infatti la mia speranza è che un refeferendum che passa magari obbliga a fare la stessa cosa per tutte le altre municipalizzate e non solo a Roma come ricorda Giannino, c'è anche il caso del secondo schifo italiano ovvero Napoli: https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=10154599765341962&id=11147196961
Lascia stare, Blogmaster, la difesa d'ufficio del grillista non ti è venuta bene
RFS, che c...zo dite??????????????????
Gggente che ha fatto dell'insulto agli avversari e dell'accusa di disonestà un po' a tutti il proprio cavaqllo di battaglia, poi me la difendi quando 2magari con un SMS" sponsorizza ditte amiche??????????????
E sulla la seconda parte del post, quella in cui Rota parla di "giovani da promuovere" niente da dire???????????????
In ultimo, vogliamo anche sottolineare la MALAFEDE di Stefàno quando parla di 3 mesi di lavoro sapendo benissimo che le deleghe le ha da NEANCHE 1 MESE??????????????
Sorry, ma questo "articolo" è fazioso, ridicolo e palesemente in malafede da parte vostra............. pessimo!!!
E gira e fai la Rota, la Rota e la Rotella ...
L'unico Sindaco decente de Roma era er primo Rutella, gli altri sono da dimenticare.
Questi se sbranano ed intanto la città si interra (letteralmente)!
"La nostra sensibilità che raramente toppa"
Che te sei fumato Toné?
Al di là di un autoincensamento francamente ridicolo (ricorda qualcuno che si è autovalutato con un bel 7,5 largamente immotivato, indovina chi è?), mi sembra che abbia toppato alla grande nell'appoggiare la candidatura della Raggi, non credi?
E poi, dopo e in totale incoerenza con le tante accuse di schifezze e disservizi vari disseminate nei vari post a volte un po' ossessivi che pubblichi su questo blog, dici che Rota "ha sbracato" addirittura "molto peggio di Stefàno" (che infatti lo ha attaccato direttamente tacciandolo acidamente di incompetenza a soli 20 giorni dalla delega in ATAC, dimenticando del tutto 1) di avercelo messo loro 2) che allora loro in 1 ANNO E MEZZO avrebbero dovuto rivoluzionare la città e 3) che lo stesso sta ancora aspettando una convocazione in Campidoglio per discutere il piano di risanamento sul quale tutto il M5Stronzi storce il naso per non toccare il bacino elettorale più forte che hanno: i disonesti dipendenti ATAC) per aver rispedito le acide e scomposte accuse al tuo adorato mittente?
Stacce Toné, manco Stefàno vale una cippa, è solo un'altra mezza sega a 5Strilli. Fattene nà ragione e non ti coprire di ridicolo con questi post inqualificabili
Tra l'altro Rota ha detto anche che la prassi dei cartellini da timbrare (una delle innovazioni per cui Marino venne fatto saltare per aria) non viene nemmeno rispettata. Bisognerebbe affidare tutto a una ditta straniera seria, qui da noi come sntono "soldi pubblici" iniziano tutti a sbavare come dei cani pregustando il parassitaggio
Questo "scambio di cortesie" fra il DG e Stefàno, oltreché qualificare (male) le persone coinvolte, prelude ad ulteriori conseguenze.
Il passaggio interessante è questo:
"Suggerisco a Stefano, nel suo interesse di lasciarmi in pace e di rispettare chi ha lavorato. "
Mi pare si lasci intendere che se il DG fosse ulteriormente attaccato dai 5S, o addirittura licenziato, oltre a reclamare un consistente risarcimento per interruzione anticipata del contratto e danni vari, denuncerebbe Stefàno per i "consigli" che questi avrebbe elargito, e che presentano probabilmente significativi profili di illiceità.
Di certo, dopo questa ennesima mostruosa débâcle, i 5S non riusciranno a trovare mai più nessuno di professionalmente competente per provare a raddrizzare la gestione delle partecipate.
Ci si dirige, senza freni, verso il fallimento di ATAC e, probabilmente, verso la decapitazione giudiziaria di ACEA.
Caro Amico
non ti arrischiare mai più a parlare di doppia morale, doppiopesismo o simili.
Hai fatto un triplo carpiato rovesciato figurato che manco Dibiasi dei tempi d'oro.
Per difendere, a prescindere, l'operato del tuo pupillo hai condannato al ridicolo un professionista che ha dimostrato in passato di saper fare il suo lavoro. Invece prendi le parti, da subito senza attendere sviluppi della vicenda ed eventuali verifiche, di un dilettante allo sbaraglio che per ora ha prodotto solo chiacchiere.
Che caduta di stile e che figura di m@@@a se esce fuori qualche "pressione" indebita.
Stammi bene.
P.S.
ricordati che andare in bici contromano è vietato oltre ad essere un atteggiamento da coatti romani come quelli che tanto disprezzi.
sbagliare è umano. Tonelli, con tutti i meriti che ha, stavolta ha preso una cantonata. Rota HA denunciato pubblicamente e non è andato in procura probabilmente perché la raccomandazione non è reato
Beh, forse la raccomandazione non sarà un reato, ma quando diventa eccessiva, totalmente nelle mani di certi gruppi di potere e porta ad assumere porci e cani senza una seria ed obiettiva selezione a monte (perchè anche questo è uno dei mali di questa azienda) e senza poi nemmeno formarli come Dio comanda certamente non va bene, e porta a non far funzionar bene l'azienda stessa. E, comunque, a mio parere o si azzera tutto, portando i libri in tribunale, o la si commissaria. Non è possibile andare avanti così.
Il punto principale, comunque, è che questa azienda è piena di debiti fino al collo. A differenza, per esempio, dell'ATM di Milano che ha i conti a posto, addirittura in leggero attivo (per inciso: quest'ultima co-gestisce anche la metropolitana di Copenaghen...).
Intanto, mentre a Roma si muore di degrado, davvero, e sotto ogni punto di vista, a Milano...
http://video.corriere.it/progetto-navigli-aperti-ecco-come-cambiera-milano/2938d214-738d-11e7-a3f5-e19bfc737a80
Tanto per dirne una, tra i mille progetti in attuazione...
E noi a Roma? Paghiamo, LE TASSE, per ricevere MERDA.
Lo scrissi più volte, ne ero certo. Lo ripeto una volta di più:
RAGGI E M5S= MORTE DI ROMA
luglio 28, 2017 5:35 PM vi ricordo che per mantenere questo stato di cose vengono agate le tasse nelle regioni produttive. Perchè un industriale brianzolo dovrebbe pagare il 65% di TTR diventando non competitivo per far si che una cubista in Atac possa fare l'amministrativa o i tranvieri possano lavorare tre ore a settimana?
La tragedia NON è solo romana, Roma e le Roma di Italia (quasi tutte al sud) stanno facendo colare a picco il paese non so se ce ne rendiamo conto.
Ignazio Marino tutta la vita.
Menomale, la vergogna locale, nazionale ed internazionale sta per avere una fine?!!!
The sooner the better, die, die die!!!!
Romani : feccia dell' Italia, incivili trogloditi, Roma è in queste condizioni solo per colpa vostra!!!
Da eliminare!!!
Voi stessi siete MERDA!!!
Siete dei loffioni invece di difendere Bruno Rota difendete Stefano (siete suoi amici, lo avete sempre pompato). Ma pensate che quelli dei 5 stelle sono diversi dagli altri?
Leggo, in un articolo di Repubblica:
"La palla passa adesso al Campidoglio che, a quanto si apprende, avrebbe già individuato il nuovo dg. In pole ci sarebbe Carlo Tosti, già ad di Atac sotto Alemanno, Giancarlo Schisano, ex direttore operativo di Alitalia, o anche Carlo Pino, ex dg dell'azienda di Trasporti di Napoli."
L'importante è che non passi la porcata della privatizzazione. La disfatta del referendum è la premessa, non risolutiva ma necessaria, per un possibile rilancio del trasporto pubblico. Una volta in mano agli squali privati, non si salverebbe più nulla, come dimostra la storia di tutte le privatizzazioni in Italia e non solo.
Questa mentalità e paralisi cerebrale mostrata qui sotto è la ragione per la quale ci troviamo in questa merda e se facciamo governare di questa gente, saremo eternamente nella Merda!
"Anonimo ha detto...
L'importante è che non passi la porcata della privatizzazione. La disfatta del referendum è la premessa, non risolutiva ma necessaria, per un possibile rilancio del trasporto pubblico. Una volta in mano agli squali privati, non si salverebbe più nulla, come dimostra la storia di tutte le privatizzazioni in Italia e non solo."
luglio 28, 2017 10:38 PM
Questa mentalità e paralisi cerebrale mostrata qui sotto è la ragione per la quale ci troviamo in questa merda e se facciamo governare di questa gente, saremo eternamente nella Merda!
"Anonimo ha detto...
L'importante è che non passi la porcata della privatizzazione. La disfatta del referendum è la premessa, non risolutiva ma necessaria, per un possibile rilancio del trasporto pubblico. Una volta in mano agli squali privati, non si salverebbe più nulla, come dimostra la storia di tutte le privatizzazioni in Italia e non solo."
luglio 28, 2017 10:38 PM
RFS ha dapprima entusiasticamente sostenuto la Raggi come un circolo grillino durante la campagna elettorale del 2016, poi ha "promosso" la scelta della Muraro e, soprattutto, di Marra quando fu presentata la nuova squadra amministrativa capitolina, infine ha sempre difeso a spada tratta di fronte ad ogni evidenza di porcate dette e commesse nonché sponsorizzato un buffone da quattro soldi come Enrico Stefano che è in un anno ha dato il colpo di grazia al già devastato sistema di trasporto pubblico romano. L'ambiguità di questo blog (e di chi vi si cela dietro) non ha limiti.
10,38 PM
Vai sulla ghigliottina che e' ora! Avete rotto il cazzo co sta retorica da pezzenti paraculati pagati coi soldi delle tasse private. Il privato e' buono solo per pagare le tasse dei vostri stipendidi di parassiti, giusto? Ma muori
E l'evasione piu' alta d'Europa chi la fa? Il pubblico?
Anno II dell'era dei pentafessi al comando: distrutto il progetto olimpiadi 2024, distrutto il progetto tordivalle, distrutta ATAC, distrutta acea, distrutta ama, distrutti i nasoni, distrutto il verde pubblico, provato a distruggere il parco archeologico dei fori.........la lista continua
@11:17 finito di distruggere. Perché la distruzione non è iniziata l'altro ieri ma è un lento processo iniziato da un bel pò di anni dove si sono avvicendati politici di diversa ideologia, se così ancora la vogliamo chiamare, con i risultati che vediamo ogni giorno davanti ai nostri occhi. Hanno spolpato tutto quello che c'era da spolpare ed adesso non sono rimaste più neanche le ossa.
Il pesce puzza sempre dalla testa. Se hai un incarico dirigenziale NON e' che NON puoi lavorare se non hai le "deleghe". Ovvero magari aspetti 10-15-20 gg, ma NON e' stai DUE MESI senza far niente (ma a stipendio pieno). Poi i dirigenti che per prima cosa denigrano i dipendenti sono come i generali che perdono le battaglie per colpa SOLO dei soldati, NON perché non sanno comandarli. Tre ore al giorno di lavoro ? Non e' che si riferisce chesso' all'effettivo orario di guida ? Ma i mezzi non sono trottole, se stanno fermi a un capolinea rispettando un orario NON e' che l'autista non lavora. Se un meccanico "sta fermo" perché non ha i pezzi di ricambio da montare e' colpa sua ? Ma a parte i megadirigenti, c'e' tutta una catena di ranghi intermedi che se la "base" lavora poco, loro lavorano MENO. roma. italia.
9.44 Alemanno, Alitalia, Napoli. Come dire al peggio NON c'e' mai fine ....
E se invece degli squali privati lasciamo tutto agli squali pubblci che cambia?
quella di Rota mi pare più una denuncia da possibile reato penale, promuovere significa fare avanzare di livello persone già assunte dall'atac...facendo aggio su una maggioranza in consiglio comunale più che sul merito delle persone interessate, questo lo dovrebbe chiarire la magistratura
il grillino della situazione a quanto pare è Rota.
Roma Fai Schifo, forse stai mettendo le mani avanti...come si dice, Rota forse è solo uno strumento
Ottimo Rota. Stefano indifendibile. Uno dei punti più bassi (pochi) del blog.
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Luglio 28, 2017 5:35 PM vi ricordo che per mantenere questo stato di cose vengono agate le tasse nelle regioni produttive. Perchè un industriale brianzolo dovrebbe pagare il 65% di TTR diventando non competitivo per far si che una cubista in Atac possa fare l'amministrativa o i tranvieri possano lavorare tre ore a settimana?
La tragedia NON è solo romana, Roma e le Roma di Italia (quasi tutte al sud) stanno facendo colare a picco il paese non so se ce ne rendiamo conto.
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Da STRAQUOTARE.
Ho abbastanza anni per ricordare diverse sindacature.
Forse gli anni della sinistra non saranno stati specchiati, ma il crollo di Roma è iniziato con Alemanno. Ricordo con orrore un evento a Piazza del Popolo che celebrava il capodanno cinese, le fiere della porchetta, la fine della Roma culturale di Rutelli e Veltroni, che attirava turismo di qualità, turismo che spendeva bene e portava soldi alla città.
Per far entrare denaro bisogna investire anche nella cultura, sono soldi che tornano.
Dopo Alemanno Marino tentava di rimettere a posto le cose, ma si è attirato troppe inimicizie.
Ora il disastro Raggi.
Mi dispiace, Romafaschifo, ma Stefàno stavolta è indifendibile. Non si tratta di segnalazioni e basta, Rota ha parlato di "giovani da promuovere subito", i "soliti nomi". Io non credo a nessuno a scatola chiusa, ma anche tu, signor blog, dovresti fare lo stesso e non accettare la versione traballante di Stefàno a scatola chiusa.
Mi fai cascare le braccia anche tu.
Ho firmato il referendum dei radicali su atac per disperazione, anche se condivido i dubbi espressi da metroxroma, blog che invito tutti a consultare, molto tecnico e ben fatto.
Raggi disastro su tutta la linea, ora vuol rispolverare un dirigente dell'era Alemanno, la peggiore, ripeto, di tutti i tempi, per ora ancora peggio di Raggi (ma i 5stelle si stanno attrezzando per superare il record).
Povera Roma, poveri noi
grazie comunque per l'informazione completa che permette al lettore di farsi un'idea.
RFS, come tu possa pensare che di fronte a un'informazione completa noi ci si inchini di fronte, solo in quanto completa, non entrando nel merito, è una tua illusione
Marino è andato !!! la Raggi è bollita !!! e non ci sono seconde file pronte a subentrare !
mollate i Papi stranieri, ultimi tre con la loro "democrazia delle coscienze", stanno sperimentando anarchia in questo paese
occorre essere più rigorosi nella cosa pubblica, il privato si adeguerà dopo!
Visti i "fantastici" risultati economici ed operativi, direi che ATAC, ma anche AMA, andrebbe lasciata fallire e tutto il personale licenziato (dirigenti compresi), per poi costituire una società ex novo con contratto di diritto privato (dove per intendersi i licenziamenti possano essere più facili) e dove far entrare solo dirigenti capaci e personale motivato, liberandoci così della gran massa di cialtroni, parassiti e fancazzisti che infestano l'ATAC (e l'AMA).
Con questo articolo rfs perde molta autorevolezza: perfino La Stampa pone l'accento sulla frase "promuovere sempre i soliti" che qui viene bellamente ignorata.
Vabbe', un altro che ha i suoi interessi di bottega, l'importante è saperlo e ora lo sappiamo. Per certo.
Tonelli caro, bastava ammettere con sobrieta' e nonchalanche che il tuo amico Stefa'no aveva commesso una gaffe. Capita a tutti. Invece il tuo integralismo e la tua consuetudine a girare le frittate ti ha fatto fare una figura barbina. Ammettere un errore non e' peccato, anzi, e' dimostrare di essere una persona intelligente.
Stefàno ha sbagliato a rispondere, ma qualcuno è andato a vedere il sito della Conduent?
se è questo
https://www.conduent.com
mi sa che non stiamo parlando di una startup
che figura da pezzenti che ci fa il nostro amato generoso immaginifico bobbolo romano, ma fate un referendum pe' aumentà il prelievo irpef comunale e fate ripartì 'sta gloriosa azienda con la quale mio padre, il signore l'abbia in gloria, ci ha cresciuto una famiglia di ben 5 persone lavorando giorno e notte alla guida degli autobus.
Che figura de pezzenti, che poi a pensacce bene un giorno potrebbe capità a chiunque de esse assunto e recuperà qualcosa
La difesa di Stefano è indifendibile, lo avete spacciato per una persona seria, con le idee chiare (quello che si lamentava pubblicamente di aver preso una multa...), e ora che dopo la Raggi anche questo cavallo si mostra un ronzino, lo difendete ancora.
Ma poi chi se ne frega di sto ragazzino, la realtà denunciata da Rota è sotto gli occhi di tutti. Non siate ridicoli...
Stefano è assolutamente indifendibile. La politica non deve inserirsi nelle dinamiche di un'azienda le cui scelte devono essere totalmente libere. Segnalare un'azienda e'poi ancora piu'grave perche'in palese violazione con le norme che prevedono gare per l'assegnazione di un servizio (ma non erano proprio i pentastellati a segnalare il malcostume degli affidamenti diretti). Se la logica e'questa perche' scandalizzarsi quando Buzzi faceva pressioni per avere appalti
Avete bisogno di un prestito?
Sono TIZIANA NICOLETTI, madre di famiglia con due figli a carico e senza sostiene finanziere dopo la morte del mio marito. Ero fortemente indebitato ed eravamo sul punto di essere espulso dell'affitto, ero nel disperazione totale quando un'amica mi ha dato il contatto del signor FRANCESCO BONI.
Infatti, il signor BONI mi ha conceduto un prestito di 18.000 euro e me ha permise di rimborsare i miei debiti. Quindi ho pagato il proprietario della casa e cominciare una piccola attività a potere garantire le necessità dei miei due bambini.
Per tutte le vostre necessità di finanziamento vi consiglio di contattare questo signor e troverete soddisfazione.
Per informazioni recapiti via mail a questo indirizzo: prestitopertutti@mail.com
Grazie di passare il messaggio.
La risposta di Rota è davvero infantile.
Attendiamo urgentemente querela di Stefàno.
Intanto Raggi dice di querelare Renzi per le sue parole.
Se Renzi avesse querelato tutti i 5stelle che lo ingiuriano quotidianamente i tribunali italiani sarebbero del tutto bloccati.
Vorrei tanto sapere quali sono "i soliti nomi" a cui Rota allude
"Certo se siamo ormai assuefatti e rassegnati a che la politica fa tutta schifo, allora è ovvio che ci auspichiamo che questa politica schifosa non suggerisca alcunché e non sponsorizzi alcunché. Ma non si può ragionare così..."
Ma se sono i 5stelle che ci hanno costruito sopra la loro carriera politica su questo pensiero unico! E adesso dobbiamo fare sconti proprio a loro?
"Eh beh? E allora? Dove sa il problema? Perché non potrebbe fare una cosa del genere una figura politica che di fatto rappresenta l'assessorato ai trasporti della città? A cosa serve allora la politica se non a trovare le soluzioni ai problemi?"
Ecco, intanto il problema è che questo signore NON è l'assessore ai trasporti ma si comporta come se lo fosse, quindi già travalica il suo ruolo istituzionale.
Secondo, la politica non deve sovrapporsi ai managers, deve nominarli e lasciarli lavorare. Se Rota è tanto bravo, sa certamente trovare da solo una società di bigliettazione.
No, avete puntato sul cavallo sbagliato, e dopo l'imbarazzante endorsement alla Raggi non lo volete confessare.
Limitatevi a documentare i cassonetti rotti, fin lì siete efficacissimi.
Come sta Ferdinando Chiovelli, nominato responsabile della linea ferroviaria Roma-Viterbo solo perché cugino di un m5s? Stefàno ci potrebbe far sapere come vanno le cose sulla Roma-Viterbo, ora che c'è Lui.
Sono sicuro che i grillini siano fatti della stessa pasta del romano medio, ameritocratici fin nel midollo, anticoncorrenziali, nepotisti e indolenti questa "piccola" storia lo dimostra una volta di più.
Bat21 spiegami come fai ad avere questa #InscalfibileSicurezza...magari anche in privato
Carlo Marchesiello
Certo luglio 30, 2017 5:21 PM .
Il mio è un ragionamento semplice, il popolo italiano (andrebbe differenziato tra nord e sud ma semplifichiamo immaginando un "pensiero unico") esprime nella media una mentalità e dei valori culturali di quel tipo. Non chiediamo allo stato le condizioni per esprimerci al meglio ma chiediamo direttamente allo stato le risorse per vivere oppure la protezione per produrre lontano dalla competizione. Non è un caso se ci troviamo in un paese in cui fare business è difficilissimo e contemporaneamente più del 50% del Pil è intermediato dallo stato. Con i cinque stelle ci si avvicina il più possibile al popolo medio italiano che è purtroppo fatto cosi.
Appena finirà questa buffonesca farsa di "stiamo facendo finta di discutere mentre ognuno di noi sa che se stiamo qui - su uno scranno ministeriale, parlamentare, comunale, dirigenziale, in una redazione, in una una conferenza e pure a spalare la calce - è solo perché abbiamo promesso di fare i desiderata della mega associazione a delinquere che si è formata nel 1970 e di cui facciamo parte", lo pseudo-dibattito che ne scaturisce sarà meno patetico.
Vedi, quando la mafia, che non è altro che una rete di gestori delle commesse militari da cui dipendono i vari traffici leciti o illeciti a scalare, ha cominciato a organizzare questa grottesca pagliacciata che siete voi, ha avuto un solo vero colpo di genio: dare lo scettro del potere alla vera monnezza.
Perché come diceva nietszche, gli uomini inferiori saranno sempre in vantaggio su quelli superiori: non avendo dignità né onore, nulla li tocca.
Mentre uno come giuliano ferrara o come sallusti sputa calunnie sbavando e dimenandosi come un orco, chi può opporgli qualcosa che lo faccia vergognare? E'già all'ultimo gradino della piramide subumana, da cui non si può più scendere.
Le menti raffinatissime hanno capito che la feccia è inaffondabile.
Una come la bonino, che rimarrà alla storia per essersi fatta immortalare con un barattolo in mano davanti a una donna a cosce aperte, ma di cosa può avere paura? Una così è veramente pronta a tutto. Non ha proprio niente da perdere, nemmeno la faccia, figurati se teme che sia unanime il giudizio sulla spregevole qualità della sua persona, e il fastidio fisico che produce mentre ripete con tono militaresco e ossessivo le cazzate che le scrivono i trafficanti d'armi da 30 anni.
e che dire del povero bordin, preso dall'osteria numero zero, rivestito a festa e messo a fare il giornalista poco meno bene di come potrebbe farlo bombolo o alvaro vitali?
Cosa ha da perdere, se non la pensione qualora si preoccupasse più dell'orgoglio che di essere servo fino in fondo?
I radicali, e i loro seguaci, sono gente che sfida il ridicolo e l'abiezione perché è già il ridicolo e l'abiezione allo stato puro.
E nella vita mentire e sostenere un sistema di assassini è davvero quanto di meglio potesse capitare loro.
Quindi suvvia, non la fate lunga a far finta di creare er dibbattito, perché er dibbattito l'avete perso in partenza tanto è assurdo quello che proponete, sia dal punto di vista economico che istituzionale.
Un cesso a pedali è sempre in vantaggio su una Triumph: è il grande paradosso della mafia.
Ciao, sono Theresa Williams. Dopo anni di rapporti con Anderson, mi ha interrotto, ho fatto tutto il possibile per riportarlo indietro, ma tutto era inutile, lo volevo tornare così a causa dell'amore che ho per lui, Gli ho pregato con tutto, ho fatto promesse ma lui ha rifiutato. Ho spiegato il mio problema al mio amico e lei ha suggerito che dovrei piuttosto contattare un incantesimo che potrebbe aiutarmi a lanciare un incantesimo per riportarlo indietro, ma sono il tipo che non credo mai in magia, non avevo altra scelta che provarlo. Inviò il coclea di incantesimi e mi disse che non c'era nessun problema che tutto andrà bene prima di tre giorni, che il mio ex tornerà da me prima di tre giorni, lancia l'incantesimo e, sorprendentemente, nel secondo giorno, era alle 16.00. Il mio ex mi ha chiamato, sono stato così sorpreso, ho risposto alla chiamata e tutto quello che ha detto era che lui era così dispiaciuto per tutto quello che è accaduto che voleva che me ne tornassi, che mi ama tanto. Sono stato così felice e sono andato a lui che è stato come abbiamo iniziato a vivere insieme felicemente di nuovo. Da allora, ho promesso che chiunque conosco che abbia un problema di relazione, sarei d'aiuto a tale persona facendogli riferimento all'unico vero e potente cronometro che mi ha aiutato con il mio problema. Email: drogunduspellcaster@gmail.com potrai inviarlo via email se hai bisogno della sua assistenza nel tuo rapporto o in qualsiasi altro caso.
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"E stai tranquillo che uno come Montanelli lo potevi corrompere ma non portare a sputarsi in faccia: i nuovi mostri fanno qualunque cosa, e non solo per i soldi, ma proprio per il gusto di essere disprezzati: fare schifo è il loro unico grande potere".
L'importante è che non passi la porcata della privatizzazione.
la vera "porcata" è tenersi aziende pubbliche così
E l'evasione piu' alta d'Europa chi la fa? Il pubblico?
si, non controllando
il crollo di Roma è iniziato con Alemanno
sbagli, è iniziato con la seconda giunta Veltroni, con Alemanno si è toccato il fondo e da allora abbiamo iniziato a scavare. ora simo vicini al centro della terra
la fa il pubblico:
1) tutta lagente che usa i mezzi senz apagare non sono privati, sono il bobolo;
2) il pubblico non controlla e se lo puo permettere perche intanto poi aumenta le tasse o non paga i buffi. Il privato deve sempre pagare
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