Quello degli sfasci e gli autodemolitori è un cancro romano di cui troppo poco si parla. Salvo, ovviamente, quando qualche disastro capita come è occorso ieri in Via Battistini con uno sfascio collocato nel bel mezzo di palazzi e appartamenti ha preso fuoco o è stato incendiato provocando il blocco del traffico, danni agli edifici, nube tossica e annessi e connessi.
Ma come si è arrivati a questa situazione? Come mai anche il semplice smaltimento delle autovetture da demolire, che in qualsiasi città d'Italia e d'Europa è una opportunità di ricchiezza, riciclo e lavoro, qui a Roma è diventata terreno fertile per imprenditori senza scrupoli, mafie, illegalità, tantissimo degrado e bombe ecologiche?
A Roma, iniziamo dal dire questo, gli operatori di questo settore sono circa cento. Avete letto bene. Un servizio come questo è svolto da cento realtà. Anzi secondo le ultime relazioni centodieci! Tutte diverse. Si ripete in questo settore il dramma romano - e solo romano! - che interessa altri settori strategici dell'economia e della vita civile. E pensare che qualcuno ritiene questa configurazione industriale ed economica, che non esiste da nessuna altra parte del mondo, perfino un pregio. La situazione è paragonabile a quella dei cartelloni pubblicitari che (così resterà a vita perché dopo Marino nessuno ha intenzione di sistemare questa faccenda, men che meno i 5 Stelle) in qualsiasi altra metropoli occidentale sono operati da due, tre, massimo quattro società e che invece a Roma vedono divorarsi il territorio centinaia di dittuncole una più assurda dell'altra, ciascuna coi suoi metodi, con le sue strategie, con i suoi cartelloni di forma e colore diverso dall'altro. Un mercato non gestibile, zero interlocutori per il Comune, difficoltà enorme di sanzionare e di correre dietro all'abusivismo. Con mercati configurati in questo modo neppure le autorità svizzere riuscirebbero a far fronte. Come i cartelloni, anche gli sfasci a Roma dovrebbero essere una attività industriale gestita da pochissime società professionali (possibilmente internazionali, con spalle larghe a livello finanziario) ben controllabili, con pochissimo interesse a violare le leggi, con dipendenti in regola, con grossi investimenti tecnologici e in ricerca che nessuna piccola società può fare.
A Roma non è così. Ne nessuno ha lavorato per fare in modo che la configurazione del mercato cambiasse negli anni obbligando gli operatori o a vendere o a accorparsi. Se puoi stare nell'illegalità, se puoi ammonticchiare le macchine le une sulle altre (noi siamo abituati signori, ma esiste solo a Roma!), se puoi avere stabilimenti che trattano rifiuti delicati e tossici nel bel mezzo di parchi naturali come accade a Via dell'Almone o a Centocelle (per tacere degli sfasci presenti addirittura sotto autostrade - cosa faremo quando prenderà fuoco quello sotto al viadotto della Roma-Fiumicino? E quelli lungo la Tangenziale Est?), se puoi evitare i controlli corrompendo, se puoi sversare abusivamente inquinando le falde, se hai una politica cittadina che preferisce andare avanti con le proroghe di sei mesi in sei mesi piuttosto che pianificare allora il mercato non cambierà mai. Allora imprenditori che dovunque sono stati spazzati via dal mercato qui continuano ad essere protagonisti (magari con la scusa che danno lavoro, che c'è la crisi, che le PMI sono l'ossatura dell'economia romana, ma per favore!) con quel pizzico di prepotenza e violenza (quando si parla di non prorogarli fanno irruzione nei dipartimenti a minacciare i dipendenti, senza farselo dire due volte) che a Roma è lo standard e che il malgoverno alimenta e in qualche modo legittima e contestualizza.
In tutto il mondo chi si occupa dello smaltimento delle auto demolite sono "aziende" chiamate a rispettare stringentissime normative ambientali. Da noi sono "sfasciacarrozze" avanzi di galera per lo più. E' chiara la differenza? E' chiaro a chi è in mano uno dei passaggi più importanti della filiera dei rifiuti a Roma?
Se tu, in definitiva, sei uno sfascio magari non abusivo ma para abusivo e devi smaltire 400 pneumatici cosa fai? Fai la filiera regolare con i costi del caso o ti accordi col capo rom del campo di fianco che la notte viene con un furgone a ritirare tutto e a incenerirlo nel suo campo? Ora avete capito gran parte dei motivi dei roghi tossici in città, tra l'altro. Rifiuti difficili da smaltire e da gestire, cavi mettallici, corrugati. Roma è la capitale della "maghina", gli sfasci lavorano a tutto vapore e sono tutti disposti a scendere a patti per abbattere i costi e speculare di più. E solo a Roma una azienda che smaltisce rifiuti si ritrova
Si parte ovviamente dagli anni post boom della motorizzazione. La città si riempie di vetture e nessuno pianifica un ciufolo. Siamo a Roma! Dopo qualche anno le vetture devono essere smaltite e chi aveva comprato la macchina negli anni Sessanta pian piano, nei Settanta, inizia a doverla rottamare. Quindi c'è da smaltire centinaia di migliaia di 126, di 500 e di poi di Uno, di Y10 e Renault 5. Alla fine degli anni '90 la Regione (la competenza è sua) abbozza un regolamento per venirne fuori individuando le aree dove queste autentiche bombe ecologiche, ormai circondate dalla città, dovrebbero spostarsi. Negli anni Duemila la proposta viene pubblicata: partono le proteste dei residenti delle aree di destinazione, si appongono vincoli, gli operatori armano le proteste, si costruisce sulle aree di destinazione e salta tutto. Durante gli anni di Alemanno, che te lo dico affà, non si fa una ceppa di nulla e si procede con le proroghe. Intanto il problema viene commissariato. Il commissario risolve qualcosa? No. Nel 2014 la responsabilità torna al Comune, Giunta Marino, l'assessora Estella Marino cerca di capire cosa sta succedendo, riprende in mano la questione, pianifica una strategia diversa per aggredire il problema: non più spostamenti di massa perché tanto questi, diciamo così, "imprenditori" saldano le loro proteste e non ti fanno muovere, bensì spostamenti singoli mirati dopo aver fatto una mappa della situazione ad oggi e dopo aver richiesto alla Regione una nuova pianificazione.
Ovviamente qualsiasi attività è ostacolata da una serie di elementi. In primis la caratura e la qualità dei dipendenti di Roma Capitale. Anche fare una mappatura degli fasci equivale alla complessità di uno sbarco su Marte. Sia perché i dipendenti sono totalmente incapaci (e le leggi italiane impediscono, chissà perché, di mandare a casa dipendenti incapaci per assumere gente in gamba), sia perché sono intimiditi dalla violenza degli operatori che non accettano il cambiamento, sia perché sono collusi e magari pure corrotti.
Alcuni operatori nel frattempo decidono di spostarsi da soli (lo possono fare) per andare in zone più adeguate e con strutture a norma. Ma incappano nella burocrazia e perdono l'investimento fatto. Il Comune ti dice che non sei a norma, non ti aiuta a spostarti quando decidi di farlo da solo, però ti riconosce un ruolo "di servizio" nella filiera dei rifiuti quindi proroga l'autorizzazione del tuo essere non a norma, ma impedisce che tu ti metti a norma in quel sito perché tanto è un sito da cui devi andar via anche se non riesci ad andartene. Quintessenza d'Italia: è pieno di cose che (non) funzionano così, a Roma praticamente tutte quelle cruciali che fanno il benessere e la ricchezza di un territorio e che invece da noi generano degrado e depressione.
Insomma riunioni, incontri, pianificazioni in fieri tra Regione e Comune finalmente ripartite ma poi nel 2015 l'esperienza della Giunta viene fatta finire da un notaio. Tutto a ramengo. "Se avremmo risolto interamente il problema in caso di durata regolare della intera consiliatura? Non posso affermarlo assolutamente" ci spiega con la consueta onestà intellettuale l'assessore all'ambiente di allora Estella Marino "risolto del tutto magari no, ma senz'altro stavamo chiudendo lo scandalo degli sfasci nelle zone vincolate e nei parchi! Per risolvere ci vogliono molti anni, ma i peggiori stavano decadendo era questione di settimane, ma prima siamo decaduti noi". Estella Marino non ci dice, ma lo aggiungiamo noi, che molti passi avanti vennero fatti grazie al fatto che l'assessore collaborò attivamente con Prefettura e Procura e così finalmente qualche dirigente che andava molto molto molto molto lento nel portare avanti le pratiche, si diede una svegliata... Ma ovviamente questo modo di lavorare, finalmente civile e orientato al servizio pubblico, non piaceva in città e la Giunta marziana venne fatta tornare da dov'era venuta.
Questa qui sopra è la lettera di passaggio di consegne di Estella Marino al Commissario Tronca. Notare prego il passaggio sulla ricettazione... Naturalmente Tronca cosa ti fece? Prorogò tutti gli sfasci. Da un anno poi i 5 Stelle. Il governo dei "ragazzi meravigliosi" che dovevano finalmente rivoluzionare le pratiche della vecchia politica non ha fatto nulla di nulla. In un anno! Ieri l'incendio a Battistini. Con la Sindaca a dire "risolveremo, faremo, vedremo, provvederemo". Nei due giorni precedenti il Consiglio Comunale pancia a terra per approvare il Regolamento che regala la città alla malavita bancarellara.
Non vi dimenticate, per concludere, che in Italia e a Roma in particolare difficilmente gli incendi e i roghi, specie in aziende, industrie e società, sono casuali. Vi ricordate Pomezia qualche settimana fa? Un bell'incendione e poi si scopre che tre giorni dopo lì doveva andare una ispezione della commissione Ecomafie. Così, per dire. Sicuaramente è stato un caso, ma un caso strano. Non ci riferiamo al povero autodemolitore di Battistini che magari è gestito anche da gente onesta e incolpevole (ma erano 10 anni che doveva andarsene da lì!), ma al settore degli autodemolitori in generale. A proposito: sul comparto c'è una indagine della Procura che va avanti da anni. Speriamo ci dia una accelerata San Pignatone da Piazzale Clodio, perché se aspettiamo la politica...
Ma come si è arrivati a questa situazione? Come mai anche il semplice smaltimento delle autovetture da demolire, che in qualsiasi città d'Italia e d'Europa è una opportunità di ricchiezza, riciclo e lavoro, qui a Roma è diventata terreno fertile per imprenditori senza scrupoli, mafie, illegalità, tantissimo degrado e bombe ecologiche?
A Roma, iniziamo dal dire questo, gli operatori di questo settore sono circa cento. Avete letto bene. Un servizio come questo è svolto da cento realtà. Anzi secondo le ultime relazioni centodieci! Tutte diverse. Si ripete in questo settore il dramma romano - e solo romano! - che interessa altri settori strategici dell'economia e della vita civile. E pensare che qualcuno ritiene questa configurazione industriale ed economica, che non esiste da nessuna altra parte del mondo, perfino un pregio. La situazione è paragonabile a quella dei cartelloni pubblicitari che (così resterà a vita perché dopo Marino nessuno ha intenzione di sistemare questa faccenda, men che meno i 5 Stelle) in qualsiasi altra metropoli occidentale sono operati da due, tre, massimo quattro società e che invece a Roma vedono divorarsi il territorio centinaia di dittuncole una più assurda dell'altra, ciascuna coi suoi metodi, con le sue strategie, con i suoi cartelloni di forma e colore diverso dall'altro. Un mercato non gestibile, zero interlocutori per il Comune, difficoltà enorme di sanzionare e di correre dietro all'abusivismo. Con mercati configurati in questo modo neppure le autorità svizzere riuscirebbero a far fronte. Come i cartelloni, anche gli sfasci a Roma dovrebbero essere una attività industriale gestita da pochissime società professionali (possibilmente internazionali, con spalle larghe a livello finanziario) ben controllabili, con pochissimo interesse a violare le leggi, con dipendenti in regola, con grossi investimenti tecnologici e in ricerca che nessuna piccola società può fare.
A Roma non è così. Ne nessuno ha lavorato per fare in modo che la configurazione del mercato cambiasse negli anni obbligando gli operatori o a vendere o a accorparsi. Se puoi stare nell'illegalità, se puoi ammonticchiare le macchine le une sulle altre (noi siamo abituati signori, ma esiste solo a Roma!), se puoi avere stabilimenti che trattano rifiuti delicati e tossici nel bel mezzo di parchi naturali come accade a Via dell'Almone o a Centocelle (per tacere degli sfasci presenti addirittura sotto autostrade - cosa faremo quando prenderà fuoco quello sotto al viadotto della Roma-Fiumicino? E quelli lungo la Tangenziale Est?), se puoi evitare i controlli corrompendo, se puoi sversare abusivamente inquinando le falde, se hai una politica cittadina che preferisce andare avanti con le proroghe di sei mesi in sei mesi piuttosto che pianificare allora il mercato non cambierà mai. Allora imprenditori che dovunque sono stati spazzati via dal mercato qui continuano ad essere protagonisti (magari con la scusa che danno lavoro, che c'è la crisi, che le PMI sono l'ossatura dell'economia romana, ma per favore!) con quel pizzico di prepotenza e violenza (quando si parla di non prorogarli fanno irruzione nei dipartimenti a minacciare i dipendenti, senza farselo dire due volte) che a Roma è lo standard e che il malgoverno alimenta e in qualche modo legittima e contestualizza.
In tutto il mondo chi si occupa dello smaltimento delle auto demolite sono "aziende" chiamate a rispettare stringentissime normative ambientali. Da noi sono "sfasciacarrozze" avanzi di galera per lo più. E' chiara la differenza? E' chiaro a chi è in mano uno dei passaggi più importanti della filiera dei rifiuti a Roma?
Se tu, in definitiva, sei uno sfascio magari non abusivo ma para abusivo e devi smaltire 400 pneumatici cosa fai? Fai la filiera regolare con i costi del caso o ti accordi col capo rom del campo di fianco che la notte viene con un furgone a ritirare tutto e a incenerirlo nel suo campo? Ora avete capito gran parte dei motivi dei roghi tossici in città, tra l'altro. Rifiuti difficili da smaltire e da gestire, cavi mettallici, corrugati. Roma è la capitale della "maghina", gli sfasci lavorano a tutto vapore e sono tutti disposti a scendere a patti per abbattere i costi e speculare di più. E solo a Roma una azienda che smaltisce rifiuti si ritrova
Si parte ovviamente dagli anni post boom della motorizzazione. La città si riempie di vetture e nessuno pianifica un ciufolo. Siamo a Roma! Dopo qualche anno le vetture devono essere smaltite e chi aveva comprato la macchina negli anni Sessanta pian piano, nei Settanta, inizia a doverla rottamare. Quindi c'è da smaltire centinaia di migliaia di 126, di 500 e di poi di Uno, di Y10 e Renault 5. Alla fine degli anni '90 la Regione (la competenza è sua) abbozza un regolamento per venirne fuori individuando le aree dove queste autentiche bombe ecologiche, ormai circondate dalla città, dovrebbero spostarsi. Negli anni Duemila la proposta viene pubblicata: partono le proteste dei residenti delle aree di destinazione, si appongono vincoli, gli operatori armano le proteste, si costruisce sulle aree di destinazione e salta tutto. Durante gli anni di Alemanno, che te lo dico affà, non si fa una ceppa di nulla e si procede con le proroghe. Intanto il problema viene commissariato. Il commissario risolve qualcosa? No. Nel 2014 la responsabilità torna al Comune, Giunta Marino, l'assessora Estella Marino cerca di capire cosa sta succedendo, riprende in mano la questione, pianifica una strategia diversa per aggredire il problema: non più spostamenti di massa perché tanto questi, diciamo così, "imprenditori" saldano le loro proteste e non ti fanno muovere, bensì spostamenti singoli mirati dopo aver fatto una mappa della situazione ad oggi e dopo aver richiesto alla Regione una nuova pianificazione.
Ovviamente qualsiasi attività è ostacolata da una serie di elementi. In primis la caratura e la qualità dei dipendenti di Roma Capitale. Anche fare una mappatura degli fasci equivale alla complessità di uno sbarco su Marte. Sia perché i dipendenti sono totalmente incapaci (e le leggi italiane impediscono, chissà perché, di mandare a casa dipendenti incapaci per assumere gente in gamba), sia perché sono intimiditi dalla violenza degli operatori che non accettano il cambiamento, sia perché sono collusi e magari pure corrotti.
Alcuni operatori nel frattempo decidono di spostarsi da soli (lo possono fare) per andare in zone più adeguate e con strutture a norma. Ma incappano nella burocrazia e perdono l'investimento fatto. Il Comune ti dice che non sei a norma, non ti aiuta a spostarti quando decidi di farlo da solo, però ti riconosce un ruolo "di servizio" nella filiera dei rifiuti quindi proroga l'autorizzazione del tuo essere non a norma, ma impedisce che tu ti metti a norma in quel sito perché tanto è un sito da cui devi andar via anche se non riesci ad andartene. Quintessenza d'Italia: è pieno di cose che (non) funzionano così, a Roma praticamente tutte quelle cruciali che fanno il benessere e la ricchezza di un territorio e che invece da noi generano degrado e depressione.
Insomma riunioni, incontri, pianificazioni in fieri tra Regione e Comune finalmente ripartite ma poi nel 2015 l'esperienza della Giunta viene fatta finire da un notaio. Tutto a ramengo. "Se avremmo risolto interamente il problema in caso di durata regolare della intera consiliatura? Non posso affermarlo assolutamente" ci spiega con la consueta onestà intellettuale l'assessore all'ambiente di allora Estella Marino "risolto del tutto magari no, ma senz'altro stavamo chiudendo lo scandalo degli sfasci nelle zone vincolate e nei parchi! Per risolvere ci vogliono molti anni, ma i peggiori stavano decadendo era questione di settimane, ma prima siamo decaduti noi". Estella Marino non ci dice, ma lo aggiungiamo noi, che molti passi avanti vennero fatti grazie al fatto che l'assessore collaborò attivamente con Prefettura e Procura e così finalmente qualche dirigente che andava molto molto molto molto lento nel portare avanti le pratiche, si diede una svegliata... Ma ovviamente questo modo di lavorare, finalmente civile e orientato al servizio pubblico, non piaceva in città e la Giunta marziana venne fatta tornare da dov'era venuta.
Questa qui sopra è la lettera di passaggio di consegne di Estella Marino al Commissario Tronca. Notare prego il passaggio sulla ricettazione... Naturalmente Tronca cosa ti fece? Prorogò tutti gli sfasci. Da un anno poi i 5 Stelle. Il governo dei "ragazzi meravigliosi" che dovevano finalmente rivoluzionare le pratiche della vecchia politica non ha fatto nulla di nulla. In un anno! Ieri l'incendio a Battistini. Con la Sindaca a dire "risolveremo, faremo, vedremo, provvederemo". Nei due giorni precedenti il Consiglio Comunale pancia a terra per approvare il Regolamento che regala la città alla malavita bancarellara.
Non vi dimenticate, per concludere, che in Italia e a Roma in particolare difficilmente gli incendi e i roghi, specie in aziende, industrie e società, sono casuali. Vi ricordate Pomezia qualche settimana fa? Un bell'incendione e poi si scopre che tre giorni dopo lì doveva andare una ispezione della commissione Ecomafie. Così, per dire. Sicuaramente è stato un caso, ma un caso strano. Non ci riferiamo al povero autodemolitore di Battistini che magari è gestito anche da gente onesta e incolpevole (ma erano 10 anni che doveva andarsene da lì!), ma al settore degli autodemolitori in generale. A proposito: sul comparto c'è una indagine della Procura che va avanti da anni. Speriamo ci dia una accelerata San Pignatone da Piazzale Clodio, perché se aspettiamo la politica...
Passato ieri a Centocelle dopo anni che mancavo. Manco alla periferia di Calcutta......
RispondiEliminaMa come prima dici che sono avanzi di galera e poi scrivi: Non ci riferiamo al povero autodemolitore di Battistini che magari è gestito anche da gente onesta e incolpevole
RispondiEliminaLascia perdere. Ancora gli rispondi?
EliminaIo abito all'EUR e ne ho uno a due passi da casa, sotto il viadotto del ponte della Magliana: è da quel dì che sono preoccupata
RispondiEliminaDite quello che vi pare. Virginia Raggi oltre che brava é bellissima.
RispondiEliminaBel visino, capelli lunghi e lisci, seno acerbo, portamento elegantissimo, gambe affusolate sorrette da splendidi piedini (unghie pittate di smalto nero). Insomma diciamo che tutti noi che l'abbiamo votata abbiamo anche solo una volta covato la fantasia di possederla fisicamente, di amoreggiare con lei. Bella Virginia, bellissima ragazza che sei fresca come un fiore: regalaci ancora una volta un voto d'amore.
Ciao Virgi
Un ammiratore
Hai sbagliato pagina! Vai sul profilo Facebook della Raggi, forse ti darà un occasione!
EliminaBat21 ma che vuol dire? È un amore platonico si condivide con gli amici!
EliminaA me sembra tanto una faccia da quadro antico, ti accontenti con poco!
EliminaDe gustibus...
EliminaMeno male che c'è il grande bat a dire sempre la verità! Non mollare mai!
Elimina> Manco alla periferia di Calcutta......
RispondiEliminaNon sei mai stato a Calcutta se dici una cosa del genere. Non sarai neppure mai uscito dall'Europa. Vergognati profondamente per quello che dici. Vergogna!
Raggi ha appena detto che sono incompatibili con i centri abitati, e questa sarà l'unica amministrazione dopo decenni di chiacchiere a elaborare una soluzione reale, come per i campi rom, alla faccia di quelli che starnazzano soltanto e poi magari hanno pure la faccia da culo di criticare tutto il possibile e di lagnarsi di tutto. Scommettiamo???
RispondiEliminaDare dell'avanzo di galera senza nemmeno conoscere le persone è da persona ignorante. Sei sa querelare per diffamazione
RispondiEliminafinamente oggi la raggi è stata contestata pubblicamente-
RispondiEliminabisogna insistere ed aumentare la dose, se ne devono tornare a fare quello che facevano prima, che detto fra noi è quello che stanno facenddo adesso (cioè niente) però ben coperti di soldi nostri
Lo so ma non penso che le freghi tanto. Visto che la attaccano tutti i giornali sia italiani che stranieri e lei non fa na piega!
Eliminatranquilli! la raggi ha detto che "farà"
RispondiEliminaCapitano ci mancherai!
RispondiEliminai pneumatici si possono riciclare facendone polvere x asfalti durevoli e silenziosi
RispondiEliminailresto della macchina si può anche riciclare e rivendere il materiale riciclato
La banale verità è che un romano può dire di vivere in centro, spostarsi in bici e magari avere un attico. Fa quasi sicuramente finta (per farsi fico), ma importa poco.
RispondiEliminaSe la città è così sporca, è così degradata, la sua qualità della vita sarà sempre inferiore a quella di un cittadino di una città più evoluta, che guadagna meglio di lui, che si sposta davvero in bicicletta, che ha una casa bella più o meno come la sua, che frequenta gente più civile ed educata. Prendiamo per esempio un milanese e un romano. Il romano fa il fico, fa il guappo, il pupazzo di cartone: il milanese vive bene.
Purtroppo è così, e sarà così sempre di più. Roma sprofonda al sud, Milano va in Europa. La povera beta beta city africana (con rispetto per l'Africa) vs un'alpha city attractive.
Evvai, un bel commento con contorno di aria fritta.
EliminaMilano fa schifo è inutile fare confronti con Roma, fattene una ragione! Sempre i soliti luoghi comuni, non hai argomenti seri, la stessa persona che su ogni articolo scrive le stesse cazzate. Lo fa per giustificare la sua scelta sbagliata, ovvero di vivere a Milano. Ci dispiace sei messo male!
EliminaAnonimo 12.14 am non ti giustificare, sei quello dell'altro ieri che diceva di vivere bene a Milano, inventando cazzate tipo 4 mila euro mese ecc. Io ho veramente un attico e giro in bicicletta, sono pieno di soldi e incontro molta più gente di te civile ed educata di quanto tu non faccia nella tua squallida casa di 30 mq nella periferia milanese. La vita è fatta di occasioni a te è andata male, fattene una ragione!
EliminaAnonimo 12,14 am fatti un giro in Europa e vedi veramente come si vive. Quando tornerai ti renderai conto di come è arretrata Milano. Buon viaggio
RispondiEliminaBat21 e troll da te creati, sei un cazzaro, non perdo tempo nemmeno a risponderti
RispondiEliminaSempre di più su queste pagine constatiamo la guerra tra poveri. In questo caso con molta probabilità nè il primo (provocatore) ha come dice una vita magnifica a Milano nè tantomeno il signore che gli risponde ha "un attico ed è pieno di soldi" (e se pure fosse?). Si fanno la guerra come due poveracci, mentre dovremmo discutere dei problemi della Capitale. E ripugnante, fatemelo dire, questa continua ripicca con Milano. Bat, sappiamo tutti che Milano non ha i problemi che ha Roma, ha senso continuarlo a ripeterlo?
RispondiEliminaGianfranco
Si demente hai ragione sei ripugnante ed un poveraccio, come del resto bat21
EliminaNo Gianfranco non ti stancare a ripeterlo, grazie per il tuo sostegno alla mia lotta per dimostrare sempre che Milano è meglio di Roma!
EliminaChe bella Milano non mi stancherò mai di ammirare la città che Berlusconi ha reso grande nel mondo. Lunga vita a Silvio!!!!
EliminaSempre più su queste pagine si trova gente come Gianfranco frustrato per la sua vita che da del poveraccio agli altri non sapendo che di Milano a me non frega un cazzo. Se non sei in grado di leggere quello che ho scritto lascia stare.
RispondiEliminaUn ricco romano
Ah Gianfrà sei un viscido, prima provochi e poi moralizzi? Ma quanti anni hai? 10!
RispondiEliminaMassì, offenda pure. Alle mia età troppe ne ho già viste per offendermi!
RispondiEliminaGranfranco
Dai Gianfranco hai preso una cantonata, come Tonelli con la Raggi, non te la prendere se poi qualcuno si offende.
Elimina1:38pm cosa vuol dire, perché l'essere ricco presuppone cultura o educazione, ah forse lei è quello di prima che vive a Milano!
Elimina12:26 PM Da come ti esprimi più che un ricco romano mi pare un buzzurrone di borgata, piantala dai
RispondiEliminacittà di merca, gestita da politici di merda, in cui anche i commentatori del blog sono una merda.
RispondiEliminaperchè solo le merde si scannano tra di loro invece di scendere in piazza e chiedere al Comune di iniziare a lavorare davvero.
Qui si deve costruire un movimento vero di protesta, non i soliti papponi, ma tutti i cittadini stufi di questo schifo. Una specie di marcia dei quarantamila di Torino.
Ma in questo blog venite solo ad insultarvi, quindi non farete un cazzo.
Si ovviamente anche lei non farà nulla, sennò non perderebbe tempo su un blog che invece di parlare seriamente di Roma, senza montature, parla del fatto che Milano sia meglio di Roma come se questa affermazione risolvesse i problemi! Stesso dicasi per i continui insulti verso tutti i romani!
EliminaIo mi sento offeso dal paragone con Calcutta del primo commento!! È una cosa che mi ferisce profondamente, che Calcutta venga paragonata a Roma, Calcutta è una città bellissima, civile, pulita, dove ci si può muovere coi mezzi in tutta sicurezza, o coi taxi senza ogni volta pagare 20 euro.
RispondiEliminaE quindi? Ora ti senti realizzato? Che pena!
EliminaHa ragione, a Calcutta ci sono dei bambini di cinque anni che puliscono benissimo le strade. Non parliamo poi di come fanno le raccolta differenziata, con le agili manine direttamente nei secchi.
RispondiEliminaSpeculum multinationalum.
Dai non esageri con la cattiveria!
EliminaGianfranco
Io credo che tonelli sia seriamente da ascoltare. Bisogna concentrare la corruzione in poche solide mani.
RispondiEliminaGuardate il caso dell'ilva. Ha assiderato per decenni una provincia, provocato tumori in quantità industriale - è il caso di dirlo - mancato al rispetto di ogni norma, eppure resta lì inamovibile. E che dire della thyssen krup? E breda? E moretti? E andrea agnelli, che da papabile imputato di 'ndrangheta diventa testimone? E' questo che salva l'economia. L'impunità delle aziende.
E quanto più si amplia la caratura delle aziende, tanto più diventano fortini a prova di magistratura e di proteste.
Vogliamo continuare a soccombere agli uffici di igiene? E' ora che tutto ciò che resta dell'iniziativa privata finisca nella sacca delle multinazionali.
E i diritti della cittadinanza?
Cittadinanza schiava
zitta e lava
No dai a Milano non è così!
Eliminacalcutta è splendida, grazie a un oculato sfruttamento del lavoro, che si ferma un attimo prima che la macchina uomo soccomba al carico, il più miserabile degli occidentali può sentirsi un pascià con quattro lire in tasca
RispondiEliminatu pensa se lì cominciassero a fare storie per il lavoro infantile, i vecchi che non vanno in pensione, gli operai che dormono sei ore a notte sotto i portici, per stipendi da fame, Calcutta sarebbe un luogo insopportabile
E' per questo che l'India è il nuovo modello sul quale si va configurando la popolazione europea.
Non l'avevate capito?
Quando fanno il g7 le strade devono essere lucidate a sangue, e da gente che a fine lavoro non ha nemmeno la forza di telefonare a un avvocato.
Per fortuna io vivo a Milano e qui è tutto diverso mica è Roma
RispondiEliminaChe grande città Milano, non c'è dubbio non ha i problemi di Roma! Deve diventare la capitale d'Italia! Vero bat?
RispondiEliminaGianfranco
Ma incapace sarai te. Tra l'altro gli enti sono colonizzati da personale privato.
RispondiEliminaQuali sarebbero poi i dipendenti comunali che avrebbero dovuto mappare gli sfasciacarrozze?
Nel cantiere metro c dell'amico tuo sì che ci stanno gli incapaci: 300 milioni di euro di varianti - ossia di pessima progettazione, mancati sondaggi e studi storici - solo per l'area di Piazza Lodi, in perfetto stile fuksas.
Sarebbe interessante capire a che titolo io cittadino devo pagare gli errori degli ingegneri idioti, e/o delinquenti, scelti brevi manu da ansaldo, e poi bisogna assistere a queste ridicole esecuzioni sommarie per gente che si va a prendere la camomilla al bar.
Il responsabile dell'ufficio informazioni di metro c su Via La Spezia era perennemente in vacanza altro che al bar.
Dai non te la prendere a Milano è tutto diverso!
EliminaGianfranco
Grande Gianfranco!
EliminaDai ma non è amico di Tonelli, che ha sempre criticato la MC, dai non litighiamo tra di noi.
EliminaApprofitto ciao Gianfranco.
Paolo
Bè gli incendi naturali sono come i gay e i suicidi, non esistono.
RispondiEliminaLo story telling dell'ennesimo avvocato buffone di mafia capitale, tale intrieri, traduce l'indagare su carminati come "la persecuzione di un uomo nella ricerca di un reato pur che sia" [...triplo sic], ci ricorda come la mafia non esista a meno che non si staglino resti di uno sbudellato su uno sfondo di fichi d'India, e precisa che non bisogna temere chi riesce a monopolizzare gli appalti e svuotare i caveau, ma di "certe agenzie investigative" (ossia le forze dell'ordine. Quadruplo sic), temo che di questi incendi ne vedrai ancora parecchi, salvo bonifiche a tappeto dei cialtroni iscritti all'albo degli avvocati italiani, e in generale dell'opinione su copione.
A Roma come a Ostia non c'è la mafia, quindi non ci sono neanche gli incendi mafiosi, fattene una ragione.
Ok va bene!
RispondiEliminaEx concittadini non perdete tempo fate come me, trasferitevi a Milano. Roma è senza speranza!
RispondiEliminaSi è sexy, atractive smart City una sola parola la CAPITALE!
RispondiEliminae tu dov'eri quando renzi rubava le oche del campidoglio?
RispondiEliminae oltretutto si è anche sbagliato a contarle, una gli è scappata
Ottima ricostruzione storica! No c'è che dire merita un premio!
Eliminasono in procinto di trasferirmi e la mia scelta èstata milano-
RispondiEliminami sono informato bene, è pulita,abitata da gente civile, piena di opportunità
l'unica difficoltà è che dovrò imparare il rispetto, ma sono sicuro di riuscirci, anche perchè mi hanno detto che non amano mo i furbi
Si infatti hanno un sindaco PD, che non è per niente furbo! Che troll penoso!
EliminaGrande, grande Milano
RispondiEliminaNoto con dispiacere che qualcuno (chissà, forse il milanese dalla "bella vita", o il riccone romano con l'attico e le buone frequentazioni - ma il lessico carente) ha usato il mio nome per firmare commenti provocatori. Ad ogni modo, non ci cade nessuno.
RispondiEliminaTrovo scandalosa la situazione degli sfasciacarrozze romani: sono anni che lo ripeto, è la stessa logica di altre corporazioni (benzinai, tassisti, ecc.). Cosa fare? Indagini, ispezioni, razionalizzazione - siamo sicuri che la sindaca Raggi avrà intenzione di intraprendere questo percorso? Io credo di no.
(Un saluto a voi, Paolo e Bat).
Cordialmente, Gianfranco
Non scarichi la responsabilità su altri, se la pensa così! Nessuno ha usato il Suo nome per farle dire cose che non voleva, il Suo primo commento era molto chiaro, gli altri sono stati logica conseguenza.
EliminaHo la fortuna di essere ricco, ma se uno come Lei mi fa arrabbiare, so anche essere volgare. Non credo comunque che Lei abbia un lessico migliore del mio!
Pur non essendo ricco conosco da vicino la categoria - lei può avere tutti i soldi che vuole, tutt'al più può essere un riccastro, un parvenu. Per come li sbatte in faccia agli altri, per i suoi modi, rientra a pieno nel novero dei buzzurri - e tale resta. Quanto alle provocazioni, mi pare sia lei quello che impesta questa pagina di commenti offensivi. Si sente chiamato in causa - si chiama coda di paglia.
RispondiEliminaSi scaldi pure, con lei non parlerò più. Mi concentrerò su chi è dotato di buon senso e di buone maniere. Mi insulti pure, faccia. Del resto siamo in un paese libero.
Gianfranco
Gianfranco lei è un frustrato lo ripeto, che passa le giornate a dire che Milano è meglio di Roma, ad osannare il suo amico bat. Non sa nulla di me eppure mi giudica! Io ho risposto ad una persona che vaneggiava e lei si è intromesso, non so con quale autorità, dandomi del poveraccio! Se per me la soluzione ai problemi di Roma non è come dice lei che Milano è meglio di Roma, ma è un altra strada, la democrazia in cui viviamo porta al rispetto verso le persone che la pensano in maniera diversa! Continui pure se le fa piacere, ma non accusi gli altri di usare il Suo nome, quando è quello che pensa.
EliminaVa bene, le chiedo scusa se mi sono intromesso. Ad ogni modo è vero che è stato usato il mio nome per firmare commenti non miei (per es. quello delle 3:29 e precedenti) e questo mi pare francamente scorretto. Ma fa niente, ho le spalle larghe.
RispondiEliminaBuona serata
Gianfranco
Ps. Un'altra strada - con l'apostrofo :)
Avete parlato con un troll fino ad adesso. Questo è il mio primo commento sul thread :D
RispondiEliminaSi troll uno che dice quello che pensi tu! Sei poco credibile!
EliminaPensa. Ben 100 ditte, tutte diverse le une dalle altre. Con cento intestatari diversi! Se si continua con questa libertà d'impresa, ma dove andremo a finire?
RispondiEliminaE non parliamo dei bar, solo a Roma sono gestiti da tante persone, tutte diverse!
Va bè che un bravo attore sa farti piangere anche se legge l'elenco del telefono, ma scrivere castronerie e sperare di inculcarle col tono di un economista di Oxford è più difficile.
Non c'è niente da fare, per risolvere i problemi di Roma l'unica è la GBU-43 MOAB...
RispondiEliminala colpa è del PD.
RispondiEliminaquando renzi rubava i soldi a tutti noi per comprare delle case da intestare al babbo tiziano, Letta con la complicità di verdini pagava i poteri forti così Mentana
con il suo tg la7 poteva sputtanare i m5s sulla legge elettorale, ma la Raggi ha scperto tutto e adesso chiede i soldi al governo, oltretutto renzi sta dicendo che milano è meglio di roma, tengo a precisare che io voto m5s (per chi non l'avesse capito)
Si hai ragione la Raggi vuole mangiare anche lei, i soldi ricevuti dai bancarellari sono stati pochi.
Eliminanon si può fareum confronto frà 2 città,ci sono sicuramente settori dove Milano eccelle e tanti altri dove Roma fa letteralmente schifo, però si può continuare a negare l'evidenza o ancora meglio propagandare i grandi suuccessi raggiunti dai grillini
RispondiEliminaSi infatti indubbiamente i grillini insieme al PD sono bravissimi a mangiare, non si può negare l'evidenza!
Eliminala raggi ha già avuto tanti successi, il maggiore e nesssuno lo può contestare, perchè l'hanno scritto sui giornali, è che ha detto che "farà" e dopo un solo anno di governo direi che di più non possiamo chiederle.
RispondiEliminaNon essere così cattivo con la Raggi, è riuscita dove gli altri hanno fallito, sanare le bancarelle abusive!
EliminaAnonimo 12.11 pm 12.33pm 12.46 pm tradurre in italiano comprensibile! Troll penoso!
RispondiEliminaIl PD ha fatto affari d'oro a Roma e ora sta continuando a Milano, dove può mangiare ancora meglio con banche e multinazionali, pronte a sfruttare i dipendenti e ad elargire grosse mance per non essere controllate. Si Milano è meglio di Roma!
RispondiEliminaanonimoo 66:10
RispondiEliminaè sempre colpa del PD, a presscindere, è molto più facile e ti aiuta a non pensare
Qui a Milano c'è il Pd cosa posso farci?
Eliminaanonimo 6,10
RispondiEliminati sei dimenticato le lobbies, i poteri forti ela mafia, ti aiuto perchè adesso forse riusccirai andare fra le brccia di morfeo
anonimo 5,46
RispondiEliminaa proposito di italiano, la parola "troll" ha un significato e vuoi solo sembrare intelligiente oppure speri solo di farti sentire meglio?
Si più di un demente come te che fa tre interventi che ognuno contraddice l'altro
EliminaAnonimo 9.14am non ti offendere questa è la realtà non cambiare discorso!
RispondiEliminaEd ora che l'avete buttata in caciara cosa avete risolto?? I troll sono fatti apposta per deviare le discussioni e renderle inconcludenti.
RispondiEliminaSi bravo, sei un genio!
EliminaArticolo troppo lungo e non leggibile a lungo. Un pò di sintesi non guasterebbe.Commenti buttati in caciara. Peccato l'argomentoè interessante anche perché sulla Palmiro Togliatti campeggia uno striscione in cui si dice che gli autodemolitori vogliono andare via e nessuno li vuole via da lì. Sarà vero?
RispondiEliminaMannatece quel'artro cojone che si c'è scritto Cheope e legge "Sciopé" a far er sinnaco de Roma no...? Che poracci...
RispondiEliminaTrammy
Ma che dici? Trammy poveraccio
EliminaPS.
RispondiEliminaAutodemolitori = Rifiuti speciali (batterie, plastiche etc.)
Immondizia, rifiuti opedalieri, rifiuti speciali, STOCCAGGIO, TRATTAMENTO devono solo essere GESTITI DALLO STATO E MILITARIZZATI!
STOP
Tutto il resto è silenzio (W. Shakespeare)
Ci mancavano altri troll!
EliminaAttento non è un troll, è quello che fa l'esperto di trasporti e insulta i tranvieri! Ma si sono arrabbiati!
Eliminaa milano c'è il pd? peccato! beati voi che avete i m5s che vi fanno stare tanto bene
RispondiEliminaSi si mangi pure tu con Sala vero?
RispondiElimina
RispondiEliminabella gara fra l'eccellenza milanese e la schifezza romana, chi vincerà?
per 4,43
RispondiEliminail fatto è che vi invidio veramente, non è da tutti farsi prendere per il sedere e dare la colpa agli altri, io e ne sono convinto, un leggero bruciore lo sentirei, ma forse dipenderebbe dal fatto che non ci sono abituato
Si lo so che sei abituato a gente come Sala, portaborse Pd. Lo so che voi siete abituati alle tangenti.
EliminaL'eccellenza milanese, qualche esempio oltre a luoghi comuni?
RispondiEliminascusami seti correggo 4,56,
RispondiEliminanon è questione di abittudine, ma di predisposizione
Si 5.01 pm voi siete predisposti per natura a rubare, non ci sono dubbi!
Eliminaper 5,00
RispondiEliminanessuno, avete vinto voi
Dai nel merito su di qualcosa, se sei capace!
Eliminasù sù, vedreteche poi vi passa!
RispondiEliminaSi a me si a te con Sala no.
EliminaAncora un impianto di rifiuti che va a fuoco. di chi le vere le responsabilità?
RispondiEliminaCiascuno parli di ciò che conosce, per certo.
Nel momento in cui scriviamo l'incendio di via Battistini è ancora in corso. Non conosciamo, e non possiamo conoscere, le cause che l'hanno scatenato; non compete a noi indagare.
Non ci possiamo sottrarre, però, dal fare alcune riflessioni.
Quando accadono incidenti come quello di oggi è sempre colpa degli Operatori? Non disporre di adeguati e moderni sistemi di sicurezza e di prevenzione è sempre e solo responsabilità del Titolare/Gestore dell'impianto?
La mia risposta è no.
Il caso degli impianti di autodemolizione e rottamazione romani è eclatante e paradossale allo stesso tempo: la quasi totalità di essi è "fuori legge per legge!"
Da quasi trent'anni, infatti, agli impianti romani è impedito, per legge, di poter realizzare qualsiasi intervento od opera utile e necessaria per migliorare la sicurezza e la salvaguardia ambientale.
Da quasi trent'anni l’Amministrazione dice loro che devono "delocalizzarsi" in aree poste all'esterno del raccordo anulare; pertanto, è vietato investire per rendere più efficiente e sicuro l'impianto.
Da quasi trent'anni si indicano nuovi e diversi siti in relazione ai quali gli Operatori vengono “obbligati” a redigere e presentare costosi progetti.
Da quasi trent'anni, puntualmente, nessuno dei siti indicati risulta essere, all'atto pratico, accessibile, disponibile od idoneo per consentire lo spostamento di alcuno degli impianti previsti.
Ed intanto, gli impianti sono rimasti dove si trovavano, e si trovano, nelle condizioni in cui si stavano.
Se oggi ci sono incidenti così frequenti la, responsabilità non può essere circoscritta solo e soltanto agli Operatori. Gli incidenti sono spesso conseguenza del disinteresse, dell'incapacità di agire o dell'impreparazione sinora mostrata da Amministratori e Dirigenti comunali e regionali.
Siamo sicuri che gli Operatori siano sempre e solo "Carnefici" e non, invece, anche o semplicemente "vittime"?
Una cosa è certa, lo ripetiamo da tempo immemore: nessuno "inquilino" spenderà mai denaro per ristrutturare l'appartamento in cui vive sapendo che da un momento all'altro arriverà il già decretato sfratto esecutivo.
Cozzigno
La verità è che questa notizia di fuoco mi rende molto triste. Per fortuna era solo nella discarica e non ci sono stati feriti o morti. Hanno dovuto combatterlo con le attrezzature antincendio che queste aziende devono avere per legge, che si tratti di bidoni, estintori (extintores) portatili, ecc. Se viene utilizzato, la maggior parte delle catastrofi dovute agli incendi che si verificano non si verificano.
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