Sta tenendo banco in questi giorni la questione degli oggettivi errori di progettazione della Nuvola di Fuksas, il nuovo centro congressi di Roma all'Eur.
Innanzitutto occorre sottolineare che si tratta indubbiamente di un errore. Marchiano e vergognoso. Come mille altri errori marchiani e vergognosi che si compiono in una città come Roma dove il valore della sciatteria, del pressappochismo, della nullafacenza superano ogni logica e ogni dignità senza che nessuno riesca ad invertire la china. Una città dove lavorare a catzo di cane è un plus, una cosa che fino, che fa figo. Se lavori bene, in maniera precisa, scrupolosa, attenta. A Roma sei uno sfigato, sei noioso, sei pedante. Qui le persone normali, sono anomale. Pensateci e ci darete ragione.
Quindi l'errore c'è, la Nuvola sta in mezzo alla via e la Lama, ovvero l'albergo, occupa più spazio tanto che per stare nelle proporzioni precedenti bisognerebbe farlo fiancheggiare da un marciapiede troppo stretto.
Lo stesso Fuksas, seppur amareggiato dall'ennesima assurdità, ha però in un'intervista a Repubblica risposto con serenità: basta pedonalizzare, basta fare un marciapiede più largo, basta cambiare i flussi della strada riducendo lo spazio per le auto (che la umiliano, specie nella parte successiva, regno incontrastato della sosta selvaggia) e riprogettando un minimo Viale Europa.
Dove sta il problema? Ma forse ad alcuni potrebbe far comodo la cagnara sull'errore di progettazione, la retorica sui "soldi buttati". Come se non fossero buttati i soldi che si stanno perdendo perché la Nuvola non ha un programma, non ha uno staff all'altezza, non ha un piano di gestione, non ha un tizio che sappia rispondere in inglese quando i clienti chiamano per prenotare un convegno.
La Nuvola oggi è uno spazio in abbandono, sebbene appena inaugurato. Privo dei servizi previsti in partenza (per misteriosi motivi non si sono realizzati i parcheggi interrati sotto Piazza Marconi, così la zona è uno sconfinato cimitero di ettari e ettari di lamiere in sosta illegale, per la gioia dei parcheggiatori che qui stazionano h24), circondato da mostruosità urbane, da palazzine immonde (andate sul lato posteriore della Nuvola, vedete cosa trovate), da piazzali metafisici, trasformati in parcheggi, dall'abbandonato cantiere dell'Acquario, dall'abbandonato cantiere - per colpa delle follie malate di questa amministrazione - delle Ex Torri delle Finanze.
L'albergo - ovviamente invenduto e abbandonato anch'esso - della Nuvola sporge di due metri rispetto al progetto originario e questo dovrebbe essere un problema grave rispetto al fatto che affaccia sulla Beirut delle Torri delle Finanze? Certo che è un problema e nessuno lo deve sminuire e chi ha sbagliato deve pagare, ma è un problema ri-sol-vi-bi-le e che, attenzione, anzi può essere girato in maniera positiva recuperando più spazio per la pedonalità e per l'utenza dolce della strada. Tutto il disastro circostante che è l'Eur, invece, appare quanto mai irrisolvibile. Avvinghiato ad un declino e ad una depressione senza scappatoia alcuna.
Innanzitutto occorre sottolineare che si tratta indubbiamente di un errore. Marchiano e vergognoso. Come mille altri errori marchiani e vergognosi che si compiono in una città come Roma dove il valore della sciatteria, del pressappochismo, della nullafacenza superano ogni logica e ogni dignità senza che nessuno riesca ad invertire la china. Una città dove lavorare a catzo di cane è un plus, una cosa che fino, che fa figo. Se lavori bene, in maniera precisa, scrupolosa, attenta. A Roma sei uno sfigato, sei noioso, sei pedante. Qui le persone normali, sono anomale. Pensateci e ci darete ragione.
Quindi l'errore c'è, la Nuvola sta in mezzo alla via e la Lama, ovvero l'albergo, occupa più spazio tanto che per stare nelle proporzioni precedenti bisognerebbe farlo fiancheggiare da un marciapiede troppo stretto.
Lo stesso Fuksas, seppur amareggiato dall'ennesima assurdità, ha però in un'intervista a Repubblica risposto con serenità: basta pedonalizzare, basta fare un marciapiede più largo, basta cambiare i flussi della strada riducendo lo spazio per le auto (che la umiliano, specie nella parte successiva, regno incontrastato della sosta selvaggia) e riprogettando un minimo Viale Europa.
Dove sta il problema? Ma forse ad alcuni potrebbe far comodo la cagnara sull'errore di progettazione, la retorica sui "soldi buttati". Come se non fossero buttati i soldi che si stanno perdendo perché la Nuvola non ha un programma, non ha uno staff all'altezza, non ha un piano di gestione, non ha un tizio che sappia rispondere in inglese quando i clienti chiamano per prenotare un convegno.
La Nuvola oggi è uno spazio in abbandono, sebbene appena inaugurato. Privo dei servizi previsti in partenza (per misteriosi motivi non si sono realizzati i parcheggi interrati sotto Piazza Marconi, così la zona è uno sconfinato cimitero di ettari e ettari di lamiere in sosta illegale, per la gioia dei parcheggiatori che qui stazionano h24), circondato da mostruosità urbane, da palazzine immonde (andate sul lato posteriore della Nuvola, vedete cosa trovate), da piazzali metafisici, trasformati in parcheggi, dall'abbandonato cantiere dell'Acquario, dall'abbandonato cantiere - per colpa delle follie malate di questa amministrazione - delle Ex Torri delle Finanze.
L'albergo - ovviamente invenduto e abbandonato anch'esso - della Nuvola sporge di due metri rispetto al progetto originario e questo dovrebbe essere un problema grave rispetto al fatto che affaccia sulla Beirut delle Torri delle Finanze? Certo che è un problema e nessuno lo deve sminuire e chi ha sbagliato deve pagare, ma è un problema ri-sol-vi-bi-le e che, attenzione, anzi può essere girato in maniera positiva recuperando più spazio per la pedonalità e per l'utenza dolce della strada. Tutto il disastro circostante che è l'Eur, invece, appare quanto mai irrisolvibile. Avvinghiato ad un declino e ad una depressione senza scappatoia alcuna.
io progettavo impianti di condizionamento per navi, se avessi cannato il dimensionamento di un gruppo frigo e avessi detto "embhè che problema c'è ne prendiamo un altro più grande de un paio de metri, spostammo un po' de robba in sala machine e tutto apposto", adesso al posto del deretano avrei un buco nero che ci passerebbe una stella nana e ci avanzerebbe lo spazio per un paio di pianeti in doppia fila.
RispondiEliminaInvece se sbaglia l'arch. Fuksas: si allarga il marciapede, ma cosa vuoi che sia, anzi, visto lo schifo che ci sta intorno se poteva allargà deppiù.
ahò basta non sia del mov5s, sennò ye famo er culo!
Grandissimo...
EliminaIl progetto di fuksas è orrendo e senza capo né coda, ma lui ha fatto la progettazione. La direzione lavori era appaltata alla ditta costruttrice che ha scelto un altro tecnico.
Eliminaè un problema ri-sol-vi-bi-le
RispondiEliminaassolutamente si. la polemica sembra fatta apposta per appoggiare la retorica contro le opere innovative e l'architettura moderna. la retorica del poraccismo, del lasciare tutto come sta, del non fare niente. I giornali fanno molto male a dare fiato alle trombe dell'errore perché pare tutto sommato marginale ed è assolutamete possibile correggerlo, tenendo conto del fatto che quel tratto di viale europa è il meno trafficato (diversamente da quello verso la scalinata con in cima la grande chiesa bianca). Piuttosto, perchè anzichè lamentarsi di mezzo metro tolto alle macchine non fanno un tram o un filobus dal palazzetto dello sport fino a porta metronia ?
fuffas è il responsabile, fuffas è un pidiota ergo è tutta colpa di renzi che ha cacciato marino che era del piddiì
RispondiEliminaScusate, ma la responsabilità è delle imprese che hanno costruito, non rispettando vincoli e misure imposte dal progetto.
RispondiEliminaPochi metri più avanti decine di esercizi commerciali, vecchi e con cibo di dubbia qualità, fanno il cazzo che gli pare, costruendo orribili gabbie in mezzo ai marciapiedi o occupando ulteriore spazio pubblico senza freni e paura..perché tanto chi controlla , una volta l'anno, è connivente. E quindi se la prende con chi magari Espone una lavagna... assurdo.
RispondiEliminaRisposta da scolpire nella pietra. Grazie.
EliminaA me non interessa difendere gli architetti quando sbagliano perché altrimenti si offre il fianco a chi non vuole grandi opere. Piuttosto che venga individuato il colpevole, anche fosse lo stesso Fuksas. Il rispetto dei contratti va sempre garantito in qualsiasi circostanza senza tatticismi.
RispondiEliminaroma è abitata al 70% da nullità e quindi gestita di conseguenza (gli amministratori sono espressione dell'elettorato)
RispondiEliminase volete vedere lavori pubblici fatti bene cambiate aria:
http://www.romafaschifo.com/2013/03/gli-incroci-madrid-sono-cosi-hanno.html
http://www.romafaschifo.com/2013/04/in-un-qualsivoglia-parco-di-madrid.html
http://www.romafaschifo.com/2012/04/valorizzare-una-strada-ci-vorrebbe.html
Hai proprio ragione, i veri problemi non sono i soldi che rapinano ai cittadini per pagare questi catafalchi mal disegnati, ma le foto stupide degli assessori su facebook.
RispondiEliminaSiccome per questo ridicolo progetto della nuvola si sono spesi centinaia di milioni di euro, e siccome l'architetto riceve l'incarico apposta per produrre esattissimi calcoli preventivi, e siccome fuksas è strapagato, magari lo sforzo di produrre dei dati attendibili è proprio il minimo che deve garantire.
Poi ci chiediamo perché crollano i ponti e cadono i cancelli.
In seconda media a educazione tecnica ti danno 4 per molto meno, e un geometra viene arrestato per molto meno.
Diciamo che le "archistar" sono la foglia di fico per giustificare progetti inutili, dispendiosi e distruttivi delle aree storicizzate, come l'Eur.
Purtroppo i banditi in giacca e cravatta non vengono percepiti come banditi, ma quali dandy che non si perdono in quisquilie come il sistema metrico decimale e il vil denaro (pubblico).
Quelli che tu definisci problemi circostanti, come le torri, sono il risultato di analoghi s-progetti civetta, inutili, sanguisuga e coperti da archistar.
Quelli che sui social network ci vanno per fare i pretini, poi vi fottono le tasse per strapagare architetti che nemmeno sanno usare autocad.
La cosa più inquietante è che parlano tutti con gli stessi giri di frase. Oggi in parlamento uno di forza Italia sembrava Tonelli, "non avete un progetto, non avete prospettiva, non avete sguardo...", ossia, ripassava in padella il nulla fritto.
RispondiEliminaD'altronde senti "grandi opere" e un brivido corre dietro la schiena, non c'è alcun bisogno di dire qualcosa di più concreto.
E corri subito a comprarti un poster di matteo renzi e di delrio.
Ah sì? Una scusa identica è stata tirata fuori da renzo piano per i tre bacherozzi del Flaminio, che hanno lasciato tutti molto perplessi. La ditta non avrebbe rispettato l'elenco dei materiali indicati dall'esimio per il capolavoro.
RispondiEliminaMa si presume che l'architetto, pure se star, non si limiti a schizzare un bozzetto sdraiato su un sofa tra racemi e pampini con un praticante che suona la cetra, bensì che supervisioni i lavori verificandone l'aderenza al progetto, visto che se ne assume anche la responsabilità statica.
Si se è lui a dirigerli ma è una cosa che in Italia col vecchio codice appalti non capitava quasi mai. Era legale pagare il vincitore del bando per il progetto e poi farlo costruire a qualcun altro (magari non proprio a caso). Ora chi presenta il progetto deve fare quello esecutivo (quello dettagliato che indichi tu) che prima non era obbligatorio ed ha automaticamente anche i lavori effettivi in mano.
RispondiEliminaRidicoli. Pedonalizziamo perché chi ha preso milioni di euro ha sbagliato. Veramente dei geni siete.
RispondiElimina....e pure quel Colosseo costruito così in cemtro, in mezzo a Via dei Fori Imperiali, mica mi convince tanto eh!
RispondiEliminaNon sono d'accordo. E' un errore grossolano e sarebbe dovuto essere scoperto e corretto molto tempo fa.
RispondiEliminaRovina la geometria del quartiere e della strada principale. Non è ammissibile che in un cantiere di tale grandezza e complessità venga compiuto un errore del genere.
Che poi ci siano molti altri problemi correlati alla nuvola e alla gestione del quartiere da parte di Eur s.p.a., ciò non fa altro che aggravare la situazione.
questa è la roma governata dal movimento 5 stelle, ovvero una città con tanti progetti di sviluppo e riqualificazione (che avrebbero potuto portare l'urbe a un livello EUROPEO) buttati al cesso, e la lasciata marcire neanche fosse una zona di guerra.
RispondiEliminaRoma sta cambiando ragazzi! (cit. Virginia raggi nel 2016)
PS: non tirate fuori la storia che prima c'era la mafia, i progetti di riqualificazione erano tutti totalmente trasparenti e legali, e la raggi stessa se ne sarebbe potuta fregiare come vero cambiamento rispetto alla vecchia gestione.
L'articolo non è un granché ma certi commenti sono veramente pietosi.
RispondiEliminaFucsas non sarà una persona molto simpatica, le sue opere potranno non piacere, ma è un architetto importante che ha presentato il progetto vincitore per il nuovo centro congressi.
E' evidente che un conto è il progetto, bel altro la realizzazione, specie se affidata ad altri soggetti.
Quando si progetta qualcosa del genere viene prima di tutto fatto un rilievo della zona per individuare il contorno del lotto in cui inserire la nuova costruzione.
La topografia è scienza abbastanza esatta per poter contenere gli errori nell'ambito dei centimetri, non certo dei metri.
Quando si apre il cantiere, sulla base del rilievo fatto, viene delimitato il perimetro con dei picchetti e vengono fissate le sagome dei fabbricati, controllando gli allineamenti con gli edifici esistenti e ci si accerta che gli assi viari siano rispettati.
Se pure il progetto iniziale fosse stato realizzato sulla base di un rilievo sbagliato, se ne sarebbero dovuti accorgere subito, prima ancora mettere la prima pietra.
Appare evidente che la responsabilità di tutto ciò è della ditta costruttrice e, in particolare, del direttore dei lavori, che, nel caso NON era Fucsas.
Ora sembra per alcuni che Fucsas sarebbe dovuto passare a controllare (a che titolo?) e magari prendere un metro a fettuccia e misurarsi la distanza tra la "lama" e Viale Europa.
Ma per piacere!
Beh, ora un errore grossolano (...ma tanto st'orrore è costato poco, quindi per caso si poteva pretendere qualcosa di meglio? ...Noooo!)diventa improvvisamente accettabile perché "basta pedonalizzare". E l'idea arriva niente meno che da Fuffas, che immagino conosca bene la realtà del trasporto pubblico romano, così efficiente da rendere l'auto inutile, dannosa e superata. Complimenti.
RispondiEliminaDai Tonelli, potremmo pedonalizzare tutta Roma. Macchine (anzi, "maghine", come le chiami tu) brutte brutte cattive cattive cacca cacca uffa uffa.
Ri-di-co-li.
maggio 04, 2017 8:26 AM infatti. Ed è possibile che il dipartimento dei lavori pubblici della capitale non si sia accorto di nulla?
RispondiEliminasi risolve facile.....
RispondiEliminaquel tratto di viale europa può rimanere senza marciappiede, basta aprire ai pedoni lo spazio tra la nuvola e la lama, cosi tutti potranno ammirare gli obrobri da vicino.
... si potrebbe anche tirare giù quello schifo di lama, ovviamente a costo di coloro che hanno sbagliato a costruire e a controllare.
RispondiEliminaPrima parlate di come a Roma si lavori con pressapochismo "alla catzo di cane", per citarvi, POI appoggiate il pressappochismo di Fuffas in una risposta dai toni riduttivi e faciloni. Questo giusto per farvi notare l'incoerenza.
RispondiEliminaSe poi vogliamo parlare del progetto iniziale e del realizzato, troviamo un abisso: la "nuvola" e' sparita dentro a quella che hanno ribattezzato "teca" per addolcire un po' quel casino di travi che i poveri ingegneri hanno dovuto inventarsi per reggere una visione facilona della struttura.
Inoltre esistono tipologie di vetro veramente trasparenti e piu' adatti allo scopo iniziale che potevano recuperare parte dell'originaria "visione".
Inoltre parliamo della "lama", che toglie quel po' di visibilita' alla "teca" con "nuvola" di cui aveva bisogno per avere senso.
BAH!
Vorrei aggiungere che il progetto e' stato approvato sotto rutelli e la costruzione cominciata circa 10 anni fa, quindi parlare di pd, destra generica o m5s e' un discorso un po' del cavolo.
RispondiEliminaLa Raggi non c'entra quindi va bene così,è un piccolo problema risolvibilissimo
RispondiEliminaroma è abitata al 70% da nullità e quindi gestita di conseguenza (gli amministratori sono espressione dell'elettorato)
RispondiEliminama che vuol dire ?
Quelli che avrebbero dovuto accorgersene prima erano evidentemente troppo impegnati a intascarsi milioni e milioni....altro che Fuksas e Fuksas....
RispondiEliminaAhhhhhh che bello il doppiopesismo!
RispondiEliminaUn assessore posta una foto di una bicicletta con dietro un murale? ORRORE!!! DISGUSTO!!! AL ROGO!!!
Un costruttore costruisce nel posto sbagliato? Eh vabbè che volete che sia! Non fa niente, è un NON PROBLEMA!!!
Roma fa schifo soprattutto per questo atteggiamento ipocrita.
Non è mica tanto semplice risolvere con "pedonalizzazione" o soluzioni simili. Abbiamo un enorme problema di natura urbanistico e amministrativo.
RispondiEliminaL'opera risulta non conforme ai progetti, alla disciplina urbanistica e alla strumentazione urbanistica comunale.
E non mi sembra che esistano vie praticabili per sanare/condonare l'abuso, ne parlo in questo articolo:
https://www.studiotecnicopagliai.it/nuvola-di-fuksas-traslata/
sequela di cose senza senso, basta uno strumento urbanistico comunale che ridisegni viale Europa inglobando quel parcheggio e la situazione è sanata perché prevale l'interesse pubblico al nuovo ass Tor del suolo pubblico che ovviamente comprende il marciapiede. Alternativamente si può restringere il marciapiede lato strada e allargarlo lato Lama, con passarella nel secondo tratto perché c'è un dislivello su cui non si può incidere per ragioni strutturali, di questa soluzione che escluderebbe ogni tema dava atto anche Repubblica. Critiche sì ma enfatizzare gettando fango nel ventilatore è degrado anch'esso
EliminaCerto, se l’architetto di zagarolo ti disegna la villetta al mare, e poi ti accorgi che si è sbagliato di qualche metro per cui la facciata coincide col piano cancello e tu non hai più il giardino, poi ti dice: “va bè signò basta che vai ar comune e di cui je chiedi de spostà li margiabiede”, tu sorridi e gli rispondi: “Bene, mi sembra un problema risolvibilissimo”.
RispondiEliminaIl concetto di "grande architetto" rientra ampiamente nell'opinabile talora nel clientelare, a meno che non si parli di Borromini o di figure storicamente vagliate, e comunque non esula le eminenze così designate dal rispetto della legge.
Ora, la differenza tra la costruzione fantasmagorica di un architetto e quella di Paolino dell'asilo nido di Via Pontremoli, è che l'architetto disegna ragionando in termini di statica e di possibilità di realizzazione all'interno di un contesto, donde gliene deriva la responsabilità legale, mentre Paolino butta sul foglio a vanvera ciò che la fantasia gli detta.
Per questo l'architetto lo si paga mentre Paolino non viene pagato, anche quando disegna una cosa straordinariamente apprezzabile.
Se fucsas ha inventato questo gomitolo di ferraglia senza garantire un'efficiente leggibilità progettuale – come pare, visti i tempi di realizzazione e le varianti in corso d’opera - o l'inserimento congruente all'interno dello spazio urbano, la prossima volta chiamate Paolino, che non costa nulla, inventa cose ben più straordinarie della Nuvola, e poi lasciate a caltagirone la briga di renderlo esecutivo.
Tra parentesi. I "grandi architetti" non si sa perché, non devono partecipare ai bandi come tutti i comuni mortali.
4500 anni fa costruivano le piramidi con errori di calcolo praticamente nulli.
RispondiEliminaOggi si sbaglia di 2 metri la posizione di un fabbricato che dovrebbe rappresentare l'avanguardia architettonica.
Che vuol dire? che io non lo so di chi è la colpa e perchè sia successo, ma una cosa è certa: come razza ci siamo involuti e meritiamo di tornare nelle caverne. Magari non progettate da Fuksas. Grazie
Che straordinario ottimismo, che invidiabile acume, che ammirevole capacità di analisi, che perle di saggezza:
RispondiElimina"Lo stesso Fuksas, seppur amareggiato dall'ennesima assurdità, ha però in un'intervista a Repubblica risposto con serenità: basta pedonalizzare, basta fare un marciapiede più largo, basta cambiare i flussi della strada riducendo lo spazio per le auto (che la umiliano, specie nella parte successiva, regno incontrastato della sosta selvaggia) e riprogettando un minimo Viale Europa.
Dove sta il problema?"
"...ma è un problema ri-sol-vi-bi-le e che, attenzione, anzi può essere girato in maniera positiva"
Facciamo così, caro Tonelli: tagliamoci tutti il braccio destro!
Dove sta il problema? E' ri-sol-vi-bi-le! Capito, bambini? RI-SOL-VI-BI-LE! Mirabile dictu!!!
E, anzi, può essere girato in maniera positiva: potremo, finalmente, imparare a scrivere con la mano sinistra!!!
Nell'articolo scrivi "Dove sta il problema?". Il problema e' che tutti gli assi prospettici dell'eur sono stati rigorosamente progettati dal grandissimo Raffaele De Vico e quello in questione (viale Europa) e' caratterizzato da un doppio muro di tigli, la cui geometria e rigore sono stati alterati vergognosamente.
RispondiEliminaPer quanto riguarda le PALAZZINE IMMONDE, ma dove vivi? Ti ricordo che sono splendidi esempi di palazzine romane anni 50 progettate a completamento degli isolati per l'esposizione del 53. Sono organizzate simmetricamente a formare dei propilei davanti all'archivio dello stato e organizzano le visuale prospettiva di viale Europa. MA COME FAI A SCRIVERE UNA COSA DEL GENERE????? Poi parli di pressapochismo ma qui ho e' ignoranza la tua o paraculaggine, per aver un click in piu'.
I tigli sarebbe meglio sfoltirli perché non si vede nemmeno che negozi ci sono. Cercavo un operatore internet l'altro giorno non lo trovavo. Dico ma che problemi avete con sto verde.
RispondiEliminaI pentascemi andrebbero messi in galera perche stanno distruggendo tutto. Sembrano degli invasati figli dei fiori senza arte ne parte. Una cosa è esatta che l'eur fa schifo al cazzo e ricordatevi che quella è la zona business di una capitale e voi pensate solo ai tigli. Io butterei giù pure la nuvola che a poco serve in una città dove si fanno congressi ovunque ma almeno è una bella costruzione in mezzo a palazzi degli anni 50.
Dateve a svegliata state fori fori di brutto. Mettete i pentaminchie in galera perché con loro morirete di fame. Forse ancora non v'è chiaro.
Roma fa schifo e nessuno se ne vergogna.
Meno pippe e stronzate più lavoro. Costruire gente non bloccare. Siete pazzi
RispondiElimina
RispondiEliminaE' tutta colpa dei penta....! Boh. C'è da rabbrividire per la pretestuosità di certe MINCHIATE assolute. E forse "clientelari" dei partiti succhia-sangue tipici di questo sporco Paese.
Costruite, costruite, cementificate a tutto spiano.... Così dopo ci respiriamo il cemento anzichè l'ossigeno prodotto SOLO con l'ausilio del verde e degli alberi, secondo le leggi della NATURA!!!
Io direi un'altra cosa invece a 'sti rimbambiti cementisti (dei due post sopra): LASCIATE STARE LA DROGA, INVASATI ASSASSINI DELL'UMANITA'!
O quanto meno cambiate spacciatore: quello attuale (il PD?, Alemanno? la Sboldrina? ...o chiunque sia) ve la dà tagliate male, avvelenata di IDIOZIA incommensurabile, di lobotomizzazione dei vostri cervelli già abbastanza annacquati e NON-PENSANTI.
Sono un architetto e abito vicino al nuovo centro congressi "Nuvola". Trovo l'articolo che avete scritto sul restringimento di viale Europa sconcertante e ancora più sconcertante sono le posizioni del progettista del centro congressi.
RispondiEliminaOccorre innanzi tutto dire che l'Eur è stato progettato sul modello dell'accampamento romano (come molte altre città o quartieri di epoca razionalista) quindi organizzato da assi perpendicolari con andamento nord-sud ( Cardo) e est-ovest (Decumano). Viale Europa è, insieme a viale della Civiltà del Lavoro, uno dei decumani sui quali si organizza il quartiere. Sono viali concepiti come una prospettiva centrale con quadri prospettici ben definiti: la basilica dei Santi Pietro e Paolo e l'archivio di Stato; e per quanto riguarda viale della Civiltà del lavoro il palazzo dei congressi di Libera e il palazzo della Civiltà Italiana. In particolare viale Europa è costituita da due corsie centrali per ogni senso di marcia e da una corsia di servizio per ciascun lato destinata alla sosta dei veicoli con doppia fila di alberature. In pratica uno dei viali più belli di Roma. Ebbene questo viale è stato irrimediabilmente deturpato dal mancato allineamento del complesso Centro Congressi e annesso albergo. Infatti sotto l'albergo non potrà più essere realizzata la corsia di servizio, che caratterizza il resto di viale Europa, perché tutta la fascia è stata edificata con manufatti di servizio del garage interrato della "Nuvola". Ne consegue che il mancato allineamento in realtà non è di due metri ma di oltre 12 metri, basta andare su google maps per rendersene conto.
Infine è fuori luogo parlare di pedonalizzazione dato che l’Eur è stato concepito come centro direzionale, ad oggi l’unico esistente a Roma, dando vita a un quartiere moderno progettato per le automobili e non per essere percorso a piedi come fosse un centro storico medievale.