Oggi dopo un paio di giorni siamo tornati sul "luogo del delitto" di Via dei Colli Portuensi. Ovvero nell'esatto punto in cui la Smart di una persona drogata e privata della patente (oltre che con precedenti penali) ha investito cinque persone spedendone all'ospedale alcuni in codice rosso.
Nella parte a monte della strada sono state ripittate in fretta e furia le strisce pedonali. L'ipocrisia romana che cerca di pulirsi la coscienza andando a sistemare la città solo dopo che accade qualche fatto delittuoso.
L'incrocio dove è avvenuto il fatto, tra l'altro, non è stato neppure riqualificato e ancora versa in condizioni di grave pericolo con strisce completamente cancellate. Cancellate come saranno cancellate quelle ridipinte ieri vista la qualità della vernice: durano 10 giorni al massimo perché a Roma (solo a Roma) si usa una specie di vernice spray laddove dovunque in Italia e in Europa si va avanti a strisce in termoplastico.
Abbiamo notato che nulla è cambiato. Quasi ci scappano dei morti, l'incidente è assurto ai disonori delle cronache ma niente. Tutto uguale. Auto che corrono a alta velocità, niente autovelox o sistemi di calming della velocità e del traffico, sosta selvaggia assolutamente criminale addirittura macabramente sopra la zona dei rilievi dell'incidente e pedoni cui non viene data la precedenza sulle strisce.
Invece di sistemare la città, rendere sicure le strade e gli attraversamenti pedonali (su questo l'amministrazione è riuscita a non fare nulla di nulla in un anno), i consiglieri sono stati tutta la notte, per ben 15 ore, a cercare di approvare il Regolamento che regala definitivamente la città alle lobbies dei bancarellari mettendo la parola fine su ogni speranza futura e remota di riqualificazione delle strade di questa città. Si muore come cani sulle strade (solo l'altro ieri 8 pedoni travolti, stamattina un altro a Testaccio), ma chi amministra pensa a come aggraziarsi i voti delle lobbies, delle mafie, delle cricche. Facendo anche di corsa perché c'è da restituire ai suoi "proprietari" la Fiera della Befana di Piazza Navona che dopo alcuni anni di sacrosanta sospensione a dicembre, grazie ai figuri che ci amministrano, tornerà in mano agli operatori che l'hanno resa vomitevole
Nella parte a monte della strada sono state ripittate in fretta e furia le strisce pedonali. L'ipocrisia romana che cerca di pulirsi la coscienza andando a sistemare la città solo dopo che accade qualche fatto delittuoso.
L'incrocio dove è avvenuto il fatto, tra l'altro, non è stato neppure riqualificato e ancora versa in condizioni di grave pericolo con strisce completamente cancellate. Cancellate come saranno cancellate quelle ridipinte ieri vista la qualità della vernice: durano 10 giorni al massimo perché a Roma (solo a Roma) si usa una specie di vernice spray laddove dovunque in Italia e in Europa si va avanti a strisce in termoplastico.
Abbiamo notato che nulla è cambiato. Quasi ci scappano dei morti, l'incidente è assurto ai disonori delle cronache ma niente. Tutto uguale. Auto che corrono a alta velocità, niente autovelox o sistemi di calming della velocità e del traffico, sosta selvaggia assolutamente criminale addirittura macabramente sopra la zona dei rilievi dell'incidente e pedoni cui non viene data la precedenza sulle strisce.
Invece di sistemare la città, rendere sicure le strade e gli attraversamenti pedonali (su questo l'amministrazione è riuscita a non fare nulla di nulla in un anno), i consiglieri sono stati tutta la notte, per ben 15 ore, a cercare di approvare il Regolamento che regala definitivamente la città alle lobbies dei bancarellari mettendo la parola fine su ogni speranza futura e remota di riqualificazione delle strade di questa città. Si muore come cani sulle strade (solo l'altro ieri 8 pedoni travolti, stamattina un altro a Testaccio), ma chi amministra pensa a come aggraziarsi i voti delle lobbies, delle mafie, delle cricche. Facendo anche di corsa perché c'è da restituire ai suoi "proprietari" la Fiera della Befana di Piazza Navona che dopo alcuni anni di sacrosanta sospensione a dicembre, grazie ai figuri che ci amministrano, tornerà in mano agli operatori che l'hanno resa vomitevole