Qualunque cittadino che segue Roma fa Schifo (è uno dei temi che più di ogni altro abbiamo approfondito in questi dieci anni), ma in realtà qualsiasi abitante della città dotato di buon senso e di occhi per guardare è in grado di mettere in fila quali siano i problemi che affliggono nella capitale il settore dell'ambulantato, del commercio su area pubblica, delle bancarelle e dei mercati.
Le bancarelle sono troppe,
migliaia e migliaia. A tal punto che trasfigurano intere strade
commerciali, anche centrali, cambiando le sembianze alla città e
trasformandola in un autentico suq. Qualcosa che non ha paralleli e
raffronti da nessuna altra parte del mondo, terzo mondo incluso in
realtà.
Le bancarelle pagano poco. Non è
rara l'equazione, in molte zone della città, del 1000-1000. Cosa
significa? Significa che molte bancarelle (ma per alcune l'algoritmo
è ancora più favorevole agli “imprenditori”) incassano 1000
euro al giorno – quasi sempre esentasse visto che per queste
attività commerciali sembrano sospesi gli obblighi fiscali che tutti
gli altri imprenditori hanno – e pagano 1000 euro all'anno di
occupazione di suolo pubblico. Insomma avere una bancarella a Via
Cola di Rienzo, la zona commerciale più lussuosa della città, costa
1000 euro all'anno, avere nella stessa strada un negozio delle
medesime dimensioni costa 30 o 40 mila euro all'anno. La differenza
la mette il Comune che rinuncia a far fruttare il suo principale
patrimonio che è il suolo pubblico. La differenza è il motivo per cui gli appetiti sull'ambulantato sono quelli che sappiamo.
Le bancarelle sono brutte, orribili, hanno un'estetica allucinante, contribuiscono al degrado urbano a
causa della loro struttura, della loro illuminazione, dei loro
ombrelli, delle loro merci.
Le bancarelle rappresentano un grumo inaudito di evasione fiscale e di lavoro nero. Ovviamente non tutte, ovviamente ci saranno chiaramente degli operatori onesti. Ma in linea di massima il problema è gigantesco.
Le bancarelle rappresentano un grumo inaudito di evasione fiscale e di lavoro nero. Ovviamente non tutte, ovviamente ci saranno chiaramente degli operatori onesti. Ma in linea di massima il problema è gigantesco.
Le bancarelle occupano i
marciapiedi, cancellano i percorsi pedonali, oscurano le insegne
e le vetrine dei negozi danneggiandoli gravemente. Le bancarelle sono anche pericolose quando obbligano i pedoni a camminare sulla strada e quando ostruiscono le vie di fuga o le uscite di sicurezza. Ci sono già stati morti.
Le bancarelle sono mal dislocate: si concentrano in alcuni punti con grappoli e cluster di punti
vendita tali da somigliare a mercati.
Le bancarelle vendono prodotti
scadenti sia per quanto riguarda oggetti e abbigliamento sia per
quanto riguarda il cibo.
Le bancarelle vivono su licenze che
sono parte di un mercato protetto, privo di concorrenza, non
contendibile – a dispetto delle normative europee! - e dunque privo
di qualità: gli operatori di eccellenza di cui hanno beneficiato
altri contesti (si pensi a Londra e ai suoi ottimi foodtruck) sono
sostanzialmente impossibilitati dall'affacciarsi in città,
dall'investire qui, dal portare qui la loro qualità.
Per quanto riguarda i mercati
rionali i problemi sono differenti: c'è un problema di orari, un
problema di possibilità di somministrare cibo (ormai solo a Roma è
vietato), c'è un problema di tante e tante strutture fuori norma per
le quali bisogna pianificare radicali trasformazioni a costo zero per
il Comune (modello Mercato di Testaccio, ovviamente con le dovute
correzioni e nell'ambito di un quadro normativo e strategico chiaro,
trasparente e di visione) e c'è infine un grandioso problema di
banchi non assegnati. Un problema che può essere girato in
opportunità andando a inserire in questo quadro l'eccesso di
bancarelle su suolo pubblico di cui sopra: molte di quelle
concessioni potrebbero essere trasferite nei mercati prendendo i
proverbiali due piccioni con una fava.
*****
Qualsiasi riforma del mercato
dell'ambulantato a Roma, se fatta in maniera onesta e seria e per il
bene della città, non deve fare che una cosa: osservare questi
problemi e trovare la strada per risolverli. Anche Andrea Coia,
attuale capo della Commissione Commercio dell'Assemblea Capitolina (la medesima commissione che ha affossato la riforma dei cartelloni, quasi portata a termine da Marino),
la pensava allo stesso identico modo nostro. Per anni ha fatto
opposizione, nel VII Municipio (pieno di bancarelle, tra l'altro),
ripetendo questi concetti in maniera lucida e ricorsiva. Sembrava un
redattore di Roma fa Schifo. Quando il Movimento 5 Stelle ha vinto le
elezioni e quando egli è diventato capo della Commissione Commercio
il suo approccio, un giorno scopriremo anche il perché magari, è
cambiato in maniera profonda e netta dalla sera al mattino. L'ambulantato da cancro da
debellare è diventato una risorsa da tutelare al di là di ogni
vergogna e di ogni dignità. Le sue posizioni sono divenute
sovrapponibili e identiche a quelle dei vecchi volponi della politica
(contro i quali il M5S ha stravinto le elezioni) che a tutt'oggi sono
in forze alla Commissione. E così, dopo un percorso di mesi in cui il
lavoro è stato fatto “assieme ai portatori di interesse” (lo
scrive Coia su Facebook senza alcun ritegno, amettendo candidamente di aver scritto un regolamento assieme a chi dovrà esserne regolamentato), Coia a braccetto con
Orlando Corsetti e Davide Bordoni ha partorito un Regolamento delle
Attività Commerciali su Area Pubblica da fare accapponare la pelle a
chiunque trovi 20 minuti per leggersi le quaranta pagine di cui il
testo (che ora rischia di approdare in Aula) è composto.
In questo preciso momento storico, con
la Direttiva Bolkestein che sta finalmente andando in porto e con i
bandi previsti per il prossimo anno, l'amministrazione ha una
opportunità grande, unica e irripetibile per riformare in toto il
settore. È un treno che non passerà più. Se la città perderà
questo treno, come sembra voglia fare, certificherà il suo stato per
i prossimi decenni: Roma firma la sua condanna e si suicida
dichiarando, ufficialmente e inderogabilmente, che la situazione
dell'ambulantato rimarrà questa, che le bancarelle non diminuiranno,
non smetteranno di fare concorrenza sleale ai negozi, che non
smetteranno di essere di proprietà di poche famiglie, che Via
Tuscolana, Via Appia, la Stazione, Via Cola di Rienzo, Piazzale
Flaminio rimarranno delle favelas vergognose per sempre. A vita. In cambio peraltro di pochi spicci. Anche nella città dei nostri figli e dei nostri nipoti. La città,
con questa proposta, sta svendendo la sua capacità di riformare
profondamente un settore sull'altare del consenso elettorale, del
voto di scambio, del sostegno economico che queste caste e queste
lobbies hanno sempre storicamente garantito alla politica romana e
alle sue alte spese per iniziative e campagne elettorali. Se una cosa
del genere fosse successa durante il governo Alemanno ci sarebbe
stata una rivolta nazionale, visto che la porcata la fanno i grillini
sta tutto passando pian pianino in cavalleria, con ovviamente il PD e
Forza Italia ben favorevoli di fare gli interessi delle caste che li
hanno sempre sostenuti senza neppure la seccatura di doversi sporcare
le mani.
Rileggete la lista di complain che
abbiamo elencato sopra. La riforma proposta da Coia e dal Movimento 5
Stelle, che ora rischia di approdare in aula e di essere approvata
definitivamente, non risolve nessuno dei problemi in lista. Anzi
spesso considera i problemi come non problemi, ma come normalità da
certificare, da fotografare e ufficializzare. Sarebbe gravissimo di per se, ma è
doppiamente gravissimo se si pensa che ci troviamo nell'unico momento
utile per proporre una riforma davvero coraggiosa per risolvere uno
dei problemi più profondi della città. Tra sanatorie, condoni
mascherati (tutte le concessioni anomale diventano concessioni normali, praticamente il racket dei bancarellari fa bingo su tutta la linea) e regali alle categorie (il regolamento sembra proprio scritto dai
bancarellari, e sostanzialmente Coia ammette che così è), il
regolamento fotografa la raccapricciante situazione attuale e la
trasforma in regola abdicando a qualsiasi trasformazione dell'immondi status quo che fa di Roma un posto da cui viene voglia di fuggire.
Le bancarelle sono troppe abbiamo
detto. Benissimo, il Comune oggi e solo oggi potrebbe risolvere
questo grave problema. Le autorizzazioni e le concessioni scadono
tutte il prossimo anno: è la legge europea. A quel punto non sta
scritto da nessuna parte che i bandi per il rinnovo debbano essere
uguali alle concessioni scadute, possono essere di meno, le
concessioni anomale possono essere eliminate, si possono spostare
delle autorizzazioni dalla strada ai mercati, si può decidere di
indennizzare gli operatori offrendo altri cespiti (licenze taxi ad
esempio) in cambio della rinuncia alle attuali licenze. Si può fare
tutto, al di là di quello che vi raccontano una amministrazione
democraticamente eletta può fare tutto. Basta che pianifichi. Se le
decisioni sono prese nel quadro di una seria pianificazione nulla è
escluso, nulla è davvero impugnabile. Questo ci si sarebbe aspettati
dall'amministrazione a Cinque Stelle: pianificare una città
radicalmente diversa dal punto di vista del commercio ambulante. Una
città in cui le bancarelle sono molte meno, in cui i prodotti che
vendono saranno di qualità altissima, una città in cui il Comune
cede suolo pubblico a imprenditori solo in cambio di fior di denari
poi da reinvestire nell'abbattimento dell'abnorme debito che grava
sui nostri figli o nei servizi da erogare alle fasce deboli, una
città che attira in questo settore investimenti, anche dall'estero,
e che dà una opportunità ai giovani di talento che dal commercio
ambulante vogliono far partire da loro carriera (invece nel dispositivo diabolico di Coia le concessioni per itineranti sono bloccate: chi è dentro al mercato è dentro, chi è fuori non potrà entrare mai). Una città in cui un
banco di vendita su strada è motivo di riqualificazione urbana
(magari in aree che ne hanno bisogno), non di degrado urbano.
Nulla di tutto questo, neppure
lontanamente, è ricompreso nella scandalosa riforma del commercio su
strada firmata dal Movimento 5 Stelle.
Invece di proporre una visione innovativa, ricalcata sulle migliori esperienze occidentali, i grillini hanno deciso (chi ha deciso? La sindaca? Coia da solo? Giuseppe Grillo? Da chi proviene l'input politico di appiattirsi sulle posizioni delle lobbies bancarellare? Da chi?) di farsi scrivere la riforma dagli ambulanti. La prova schiacciante di questo – al di là della lettura del provvedimento di cui riporteremo qualche passo agghiacciante – è il silenzio delle categorie: se tu, amministrazione, metti mano ad un settore incancrenito, anchilosato e problematico, è normale che la tua azione sia seguita da proteste di ogni tipo. Ignazio Marino lo diceva sempre: “se non vedo gente che protesta in Piazza del Campidoglio significa che abbiamo sbagliato qualcosa durante la giornata”. Voi vedete le categorie, le lobbies, le caste che si sono divorate la città protestare in questi mesi? In realtà, dopo anni, tutto questo mondo di mezzo che andrebbe spazzato via o profondamente riformato e riportato su standar europei, collabora gomito a gomito con l'amministrazione. Nel silenzio. E così una enorme riforma dell'ambulantato sta andando a dama senza un pelo di protesta – manco finta, perché loro organizzano anche proteste finte e strumentali alla bisogna – da parte degli ambulanti. Praticamente, come durante il fascismo o come durante il medioevo, governano la città le corporazioni. Al di là della legge, delle norme europee, del buon senso e delle speranze di riscatto futuro della città.
Gli indizi che ci dimostrano come i
“portatori gli interesse” (così li chiama Coia stesso) siano
riusciti a farsi scrivere un regolamento tagliato sulle loro esigenze
sono numerosissimi. Nel Comma 4 punto 3 dell'articolo 36 (quello
sulle rotazioni) si concede solo ad alcune rotazioni – guardacaso
quelle relative alla vendita di dolciumi – di cambiare tipologia
commerciale passando anche a quella non alimentare. Si tratta
probabilmente dei camion bar che Marino e Leonori riuscirono a
togliere da Colosseo e Fori Imperiali ricollocandoli sul Lungotevere:
lì i gestori hanno sempre detto che vendere dolciumi, sorbetti (?) e bibite non
aveva senso, ora potranno vendere anche altro e così questi
posteggi, fino ad oggi lasciati vuoti, potranno essere occupati e il
Lungotevere Testaccio si potrà popolare di venditori di panciere,
calzini e mutande. Incredibile, poi, quanto fatto su Piazza Navona.
La fiera della Befana, che per fortuna da alcuni anni (anche qui
grazie a Marino) non si svolge perché era diventata una bidonville a
unico vantaggio delle pochissime famiglie bancarellare che l'avevano
conquistata negli anni trasformandola in qualcosa di riprovevole,
viene sfilata alle competenze del I Municipio e portata nell'alveo
del Comune (al I Municipio, ovviamente, silenzio!). Tra la caratteristiche per parteciparvi vince su tutto la
“anzianità” a prescindere dalla qualità. E vedrete cosa
succederà a dicembre a Piazza Navona, d'altro canto quest'anno già
Coia ci aveva provato per fortuna non riuscendoci in extremis. Anche
qui si ritorna ai tempi di Alemanno.
“Anzianità” abbiamo detto. Il
nuovo Regolamento pentastellato si sofferma molto su questo che è,
appunto, un cavallo di battaglia delle caste bancarellare a Roma in
vista delle temute gare Bolkestein. Se le gare le vince chi ha più
anzianità, ragionano i bancarellari romani, nessun nuovo soggetto di
qualità potrà entrare nel mercato e noi continueremo come nulla
fosse in barba a meritocrazia e concorrenza. Fin'ora questo
principio, probabilmente illegale e anti concorrenziale, era
contenuto in norme regionali fatte approvare, come te sbagli, dai
tempi di Francesco Storace e anche lì scritte sottobanco dalle
lobbies degli ambulanti. Da oggi, se il Regolamento-vergogna di Coia
passerà, anche il Comune sposerà questa logica. “Ma noi citiamo
solo una norma Regionale” spiega Coia sul suo Facebook “e poi se
non piaceva questa norma Zingaretti poteva anche cambiarla”. Siamo
a questo signori: le mancanze e le collusioni, che ci sono eccome,
del Governo di Nicola Zingaretti non vengono più attaccate, messe in
evidenza, pungolate, stimolate a risolversi per il bene comune. No. Vengono utilizzate come strumenti e
trampolini per favorire le proprie clientele. È un precedente
gravissimo. La vecchia politica ha fatto delle norme pessime? Vero.
Puoi decidere di combatterle e contrastarle oppure di utilizzarle e
strumentalizzarle per favorire i tuoi clientes elettorali esattamente
come la vecchia politica ha fatto per decenni. A Roma il Movimento 5
Stelle ha scelto questa squallida opzione. Si trattava di fare una battaglia in Regione per modificare norme assurde che bloccano il mercato e
condannano Roma, al contrario hanno usato queste norme assurde per
cucirci sopra un nuovo regolamento. Questo è il nuovo. Di più: se
domani la Regione, finalmente, in preda a qualche impeto d'orgoglio,
dovesse finalmente approvare la Legge Quadro sul Commercio e dovesse
eliminare le follie inserite da Storace negli anni Novanta, allora ci
troveremmo nella condizione che il Comune avrebbe comunque, nei suoi
“nuovi” regolamenti nel frattempo approvati, queste norme in
vigore. Questa autentica follia accade senza la minima opposizione, nessuno in Consiglio o in Commissione apre bocca. Totale e profondissimo consociativismo, tutti d'accordo: Grillini, Pd, Forza Italia. Non era mai successo.
Ma i paradossi non sono finiti qui. Per capire quale sia lo spirito di questo regolamento dovete assolutamente leggervi il passaggio in cui, nell'articolo 37, si dice che “gli automezzi adibiti alla vendita del settore alimentare devono essere di colore beige, o bianco, o rosso”. Incredibile, no? Per quale motivo il Comune entra nel merito della carrozzeria dei camion bar imponendo delle tonalità assolutamente a caso. Camion rossi che vendono cibo? È presto spiegato: si tratta dei furgoni (quelli fuori allo stadio o ai concerti) già esistenti, i famosi “Empori” appartenenti ad una specifica famiglia di venditori ambulanti. Ancor più incredibile il dettaglio dei venditori di alimenti nel centro storico. Secondo il regolamento i camion devono essere “beige, avere la scritta 'bibite e gelati' sulle tende e avere delle riproduzioni fotografiche dei monumenti del centro storico”. Praticamente la descrizione degli orrendi e vomitevoli camion bar romani, ora finalmente certificati da un regolamento (ci aveva già provato Alemanno con il fido Bordoni). Così magari un domani, quando le attuali famigghie che umiliano la città monopolizzando il commercio ambulante si saranno messe a fare un lavoro vero e avranno lasciato la palla ad altri, anche questi altri saranno costretti all'estetica micidiale da pseudo carretto siciliano degli attuali camion bar. Per regolamento.
Guardatevi il video che abbiamo girato (la prima parte la mattina, la seconda la sera) fuori dalla Stazione Termini ieri. L'amministrazione sta certificando che tutto rimanga così. Guardatevi il video mentre vi leggete il vero capolavoro protagonista di questo articolo: la mitologica riforma-Coia sull'ambulantato.
Ma i paradossi non sono finiti qui. Per capire quale sia lo spirito di questo regolamento dovete assolutamente leggervi il passaggio in cui, nell'articolo 37, si dice che “gli automezzi adibiti alla vendita del settore alimentare devono essere di colore beige, o bianco, o rosso”. Incredibile, no? Per quale motivo il Comune entra nel merito della carrozzeria dei camion bar imponendo delle tonalità assolutamente a caso. Camion rossi che vendono cibo? È presto spiegato: si tratta dei furgoni (quelli fuori allo stadio o ai concerti) già esistenti, i famosi “Empori” appartenenti ad una specifica famiglia di venditori ambulanti. Ancor più incredibile il dettaglio dei venditori di alimenti nel centro storico. Secondo il regolamento i camion devono essere “beige, avere la scritta 'bibite e gelati' sulle tende e avere delle riproduzioni fotografiche dei monumenti del centro storico”. Praticamente la descrizione degli orrendi e vomitevoli camion bar romani, ora finalmente certificati da un regolamento (ci aveva già provato Alemanno con il fido Bordoni). Così magari un domani, quando le attuali famigghie che umiliano la città monopolizzando il commercio ambulante si saranno messe a fare un lavoro vero e avranno lasciato la palla ad altri, anche questi altri saranno costretti all'estetica micidiale da pseudo carretto siciliano degli attuali camion bar. Per regolamento.
Guardatevi il video che abbiamo girato (la prima parte la mattina, la seconda la sera) fuori dalla Stazione Termini ieri. L'amministrazione sta certificando che tutto rimanga così. Guardatevi il video mentre vi leggete il vero capolavoro protagonista di questo articolo: la mitologica riforma-Coia sull'ambulantato.
esenti dagli obblighi fiscali? e tutte le mazzette che fanno girare cosa sono?
RispondiEliminaSe i furgoni che vendono le merendine li consideri brutti, quello è un tuo problema.
Più che le lobbies dei bancarellari si tratta delle lobbies di alcuni bancarellari, l'elite dei raccomandati di cui i derelitti senza padrini si lamentavano già una quindicina di anni fa, alla formulazione del nuovo regolamento impostato dalla sinistra.
RispondiEliminaPerò possibile che si debba oscillare tra la difesa delle corporazioni di paese e la difesa delle corporazioni internazionali?
Tra la bolkenstein, che è un modo per multinazionalizzare pure il mutandaro, e la tredicine corporation, esiste un medio che è un criterio equo di rotazione e di concessione agli italiani.
Certo, stiamo sempre là: se arrivano cinquemila africani a settimana, tu mi devi spiegare dove intendi posizionarli; a bivaccare no, nei cie no, nell'infinita espansione bancarellara no, a spacciare no, capisci da te che sempre lì è il problema.
2 commenti schifosi
RispondiEliminasu un argomento schifoso
in una citta schifosa
abitata da gente schifosa
e governata da figuri schifosi
Concordo sul termine schifoso.... Soprattutto per chi abita questa discarica chiamata città... che tristezza
EliminaSei mejo te
Eliminai rappresentanti dei 5 stelle di roma sono il prodotto di una città che fa vomitare. Alla faccia di Grillo che accusava tutto e tutti di essere collusi. E i provvedimenti e le riforme di questi signori che governano Roma cosa sono? E poi che fine ha fatto il prip? Di certo c'è solo Nomen omen.... Questa delle bancarelle è l'ennesima porcata che fanno. E la cosa ancor più ributtante sono i loro adepti che li difendono nonostante tutto dimostrando di non avere senso critico e di essere una manica di pecoroni, per non dire di peggio.
RispondiEliminaCredo che solo il boicottaggio delle bancarelle possa fare diminuire il loro effetto.... non comprare uno spillo.... bastaaaaa
EliminaSpero tu abbia un negozio da boicottare... Altrimenti ricorda di farti inserire le saccocce nella bara altrimenti spero che mentre stai x stirare le zampe possa vedere che ti stanno rubando tutti i soldi che non hai speso.... Alle bancarelle....
EliminaRoma è governata dal governo che si merita: raccomandati ignoranti poraccisti "tengofamiglia".
RispondiEliminaNessuna visione a lungo termine, nessun progetto di sviluppo, nessuna analisi di riqualificazione.
Qui serve il commissariamento ad infinitum.
h. 5.29
RispondiEliminaHai ragione, ne facciamo arrivare 10000 a settimana e li mettiamo a casa tua.
In Italia stiamo così perché ci sono più dementi che delinquenti, il che è tutto dire.
Non c'è niente da fare.
L'unica speranza è che i poraccisti si estinguano sotto qualche epidemia poichè non si vaccinano.
RispondiEliminaBancarelle che vendono prodotti cinesi, veduti da bengalesi che lavorano per famiglie di zingari. Non c'e' che dire, stiamo distruggendo Roma ed il suo decoro per proteggere l'interesse nazionale....
RispondiEliminaSarebbe interessante capire perché colare cemento a cacchio sull'agro romano come a nuova delhi per i futuribili fan di Tonelli voglia dire sviluppo, progresso, lavoro e crescita mentre le carriole semoventi e amovibili sarebbero mafia, lobby, degrado e poraccismo.
RispondiEliminaForse semplicemente sono entrambi mali tollerati perché implicano entrambi clientele e criminalità, oltre che un ormai inevitabile sfogatoio di un immigrazione ormai soverchiante.
Esattamente come l'abusivismo.
Non v è stato nulla di più brutto e inutile Delle torri sponsorizzate su questo sito. Bello il grattacielo dell' eur che si vede da ovunque, bella quella schifezza bianca a tor vergata che si vede addirittura dal Gianicolo
EliminaRidicoli. E dire poco.
E il bello è che c è gente che li segue ....
E' più facile farli estinguere a colpi di vaccino, dai retta a report.
RispondiEliminaA report hanno detto che a qualche centinaio de mocciosi j'e` venuta 'n po' d'orticaria sui braccini santi...c'hai uno strano concetto de letalita` tu e tutti i tuoi conspecifici.
EliminaConcordo, tempo fa ho visto delle apette schifose con gruppi elettrogeni a tutto gas e niente scontrini ! Veramente assurdo ! Dannate Lobby !
RispondiEliminama io te seguo fin che vuoi ...ma 1000 euro al giorno de incasso?!?!? ma dove ,ma nei sogni
RispondiEliminai mercati a roma esistono dall'antica roma non da ieri e nemmeno dall'altro ieri, ci sono aree adibite al mercato da secoli. la regolarizzazione dei posteggi dovrebbe essere una priorità, per concentrare le bancarelle in determinate aree piuttosto che spargerle in tutta la citta, come è in tutta Italia. per quello ceh riguarda la bolkestein colpisce anche tutto il resto del paese che e meno schifoso di roma e più regolamentato, quindi, fatevi leggi per voi e lasciate stare il resto dell'italia. altra cosa, bisogna essere competenti per scrivere di un certo argomento, lei non capisce un cazzo e lo esprime ogni 2/3 righe scrivendo puttanate a ruota come 1000 euro di incassi e l'esentasse, noi a torino abbiamo il suolo pubblico e l'immondizia più care d italia e vi assicuro che le tasse che paghiamo noi sono di 3/5 volte superiori a quelle che paga un comune dipendente. detto questo la invito ad informarsi di più, a parlare con i mercatari italiani e farsi spiegare come funzionano le cose.
RispondiEliminaSignor torinese adontato, le chiacchiere stanno a zero. L'erba voglio non cresce nemmeno nel giardino del re. In un paese normale se la programmazione urbana predetermina un numero e una distribuzione dell'ambulantato, va rispettato. Se non ci si rientra si cerca un altro lavoro.
RispondiEliminaMa voi bancarellari, nella vostra prepotenza spocchiosa, avete fortuna.
Infatti, non solo disponete della classe politica più pulciara e tangentofila d'Europa, ma siete anche favoriti dall'invasione dei babbuini.
Come sopra si diceva, nessuno può più intervenire contro alcun abuso commerciale, perché ci sono branchi di scimmie da impiegare col minor danno possibile.
Ringraziamo il pd, e le amiche banche.
ma, roma fa schifo per colpa dei ambulanti?ma tu cosa fai di lavoro ?un felice disoccupato?e chiaro secondo te dobbiamo lavorare tutti a 600/mese/14 ore per amazon.
EliminaCommento razzista. Rimuovere.
Elimina1:23 - questo utente che infesta il blog di commenti razzisti, riferendosi agli africani come babbuini, scimmie andrebbe allontanato. Tonelli è intollerabile che il blog sia sporcato in questo modo da commenti di questo genere. Ne abbiamo le palle piene di razzisti e di fascisti. Prego Tonelli di provvedere se non altro alla rimozione di questi commenti. Grazie
RispondiEliminaIo vorrei davvero avere la possibilità di un incontro pubblico con glii eletti pentastellati e chiedere conto di tutte le loro (non) scelte.
RispondiEliminaMa ovviamente questi signori rispondono solo al garante….mica agli elettori.
Mutandari, parchi pubblici, igiene e decoro, strade, polizia urbana, delinquenza di strada... e potrei continuare all'infinito.
Il nulla assoluto.
La politica è la sottile arte dell'inganno e so bene che per governare occorre accettare compromessi ed accordi al minimo.
Ma questi signori sono incredibili. Fossero solo incapaci uno si metterebbe il cuore in pace ma in realtà il disegno appare chiaro. Stanno facendo solo esclusivamente ciò che gli viene ordinato da coloro che da sempre hanno governato Roma. Vogliamo chiamarle lobbies ma sono solo centri di potere economico e serbatoi di voti.
Bancarellari, costruttori, tassisti, autisti Atac, dirigenti comunali, vigili urbani. Sono queste le caste che governano veramente la città ed i 5stelle, ora lo abbiamo capito bene, nelle loro diverse anime (e relative lotte intestine) rappresentano solo queste categorie.
Devo dire che stavolta ci siamo cascati bene.
Forse abbiamo perso l'unica occasione che ha avuto la città di cambiare davvero, con Marino. Purtroppo i suoi atteggiamenti a volte davvero assurdi ed imbarazzanti, lo hanno delegittimato a scapito di idee e strategie che invece erano giuste.
Ambulante 7:47
RispondiEliminaMi scusi ma quando sul marciapiede non c'è spazio per passare col passeggino o a piedi, quando i vostri gruppi elettrogeni ci appestano l'aria, quando passeggi e vedi una distesa di ombrelloni e Ducato/Transit, sa com'è: uno comincia a farsi rodere il culo.......... e sorvoliamo sulla merce venduta, confezionata in nero dai cinesi nei capannoni a Prato o in Campaniastan. Per carità, il lavoro è duro ma siete veramente TROPPI
Per me le bancarelle dovrebbero sparire TUTTE!!! A cominciare da quella improponibile che in un video di un po' di tempo fa dichiarava apertamente di "essere abbusiva da trent'anni!" e pretendeva pure che le si desse ragione. Sparite TUTTI dalle strade pubbliche ed andatevene nei mercati, alle fiere o alle sagre di paese. Trovo squallido vedere bancarelle di vestiario davanti negozi come oviesse o coin o quello che sia che vendono stessa cosa, ma trovo ancor più squallido chi ancora ci va a comprare alle bancarelle.
RispondiEliminaLa cosa triste è che ormai questo schifo (e molti altri) sono agli occhi di tutti come è agli occhi di tutti il fatto che nessuno fa nulla per intervenire, come stava effettivamente facendo il Sindaco Ignazio Marino che ora molti rimpiangono, forse il Miglior Sindaco che avremmo potuto mai avere.
Invito vivamente tutti i criticoni, professori, benpensanti, radicalchic, frequentatori di salotti alla moda, sceriffi etc.etc.a fare solo un mese del lavoro che facciamo noi quotidianamente con tutte le difficoltà che ne conseguono poi vediamo.... Eppoi dico.... Fenomenoneeee se tu pensi che noi incassiamo 1000 euro al giorno senza pagare il becco di un quattrino.... Mi dispiace dirti di buttare quella penna / tastiera e di unirti alla banda bassotti xchè hai sbagliato lavoro..... Visto che ci calcoli come milionari....
RispondiEliminaPost che centra perfettamente il problema. Da anni, ANNI qui a ROMA non si vive più ANCHE per colpa di questa vera e propria VERGOGNA di immonde, sozze, indecenti bancarelle. Mutande, robaccia cinese, "vestiti" di dubbia "qualità", spazi occupati su percorsi protetti per paraplegici e ipovedenti, vie di emergenza ostruite, strisce pedonali non rispettate nell'occupazione, furgoni scassati perennemente in doppia fila con grave compromissione della sicurezza stradale (decessi e ferimenti documentati), esazione fiscale IRRISORIA, scontrini fiscali emessi (MA QUANDO???), lavoratori dalla dubbia, molto dubbia regolare assunzione (italiani? No... cingalesi e altro...), vomitevole disprezzo per una qualsivoglia MINIMA considerazione del decoro e del rispetto del codice della strada, e si può continuare per ore.
RispondiEliminaEcco, ho votato M5S ma se non regolamentano in maniera FERREA questo SCHIFO IMMONDO, il mio voto se lo scordano. Roma E? STUFA di vivere nello SCHIFO, chiaro?
A mio avviso in questa sede non si dovrebbe parlare di immigrazione, di qualita' della merce venduta, di chi la vende, di chi la.produce e di chi la compra. Assodato ed evidente a tutti o quasi che le bancarelle creano i problemi ben descritti sopra, ai cittadini, ai turisti, agli immigrati stessi, ai pedoni, agli automobilisti, ecc., andrebbero in una prima fase a mio avviso tutte rimosse dalle strade e spostate in altre aree (ce ne sono a iosa). Poi dopo aver fatto questo ci sarebbe tutto il tempo per ragionare per i prossimi decenni di massimi sistemi come l'immigrazione, la bolkestein, i bandi, il fisco, gli oneri, i posti di lavoro, ecc.,.che competono ai governi. Almeno il.sindaco risolverebbe subito un problema da sindaco. Altro tema e': perche' il M5S clamorosamente e contro buona parte della.propria base ora appoggia la cd lobby dei mutandari? Voti? Quanto cubano assieme alle loro famiglie in termini di voti gli addetti al settore? Puo' un sindaco che ha preso centinaia di migliaia di preferenze temere di perdere una manciata di voti, tra l'altro accrescendo il consenso generale? Senz'altro no. Quindi mi sento di dire che c'e' qualcosa di grave che succede in Comune che noi non sappiamo, che obbligherebbe giunta e/o dirigenti a prendere questa posizione, oltretutto impopolare. Materia per la magistratura e non per la politica.
RispondiEliminaGrazie RFS per questa opera di denuncia del malaffare, degli squallidi interessi personali anteposti ad ogni bene comune, alle repentine trasformazioni di paladini di sto cazzo, ai quali, appena gli offri un piatto di lenticchie, venderebbero la madre indossando una maglietta con scritto sopra "Mamma è una gran mignotta". Grazie RFS perché i giornali sono collusi e conniventi con questi signori, i quali hanno interesse che tutto resti insabbiato, dato che è tutta cosa loro e nessun cittadino onesto deve immischiarsi. Mortacci loro e l'HONESTAH!
RispondiEliminahttps://www.comune.roma.it/PCR/resources/cms/documents/Corsetti_cv.pdf
RispondiEliminaVi prego...andatevi a leggere il CV di Corsetti, nemmeno un'indicazione giusto sul "da - a" è riuscito a dare.
Miserevole.
Diciamo che i 5S, appena messe le terga su quelle poltrone, si sono adeguati all'andazzo.
RispondiEliminaVabé io quando compro le mutande onestamente vado dal mutandaro, mica alla standa. Mi é tanto comodo e il ragazzo bangladese simpaticissimo e mi fa pure lo sconticino ogni tanto. Dai su ragazzi Roma non é Stoccolma, mettiamoci di buon grado a convivere con tutti, w la tolleranza... ben vengano insomma i mercatini spontanei, la vita di piazza. E poi oh, se un negoziante fallisce... un bancarellaro fiorisce, cosí si dice. Che sempre famiglie e bocche da sfamare sono. Dai forza!
RispondiEliminaMutandaro e cartellonaro pentafesso, concreta espressione della merda in cui è sprofondata Roma
RispondiEliminaurlatelo al vento, urlatelo a tutta italia. è ormai sotto gli occhi di tutti che grillo, i grillini, la raggi e la sua giunta appoggiano le lobbies romane di bancarellari e cartellonari. questi sono i 5stelle alla faccia dei sondaggi nazionali. l'Italia deve saperlo in che mani si sta mettendo... e la base dei cinque stelle che dice? si indigna o è anch'essa collusa? vergognatevi. roma con voi cambia, in peggio
RispondiEliminax anonimo delle 2,42
RispondiEliminaRoma non è Stoccolma per colpa di gente (subumani) come te.
Filo di scozia, tre paia di calzini 5 euro. Mettece na' pezza. Andate voi a dare i soldi a Tezenis.
RispondiEliminaSe tu prendi qualunque iniziativa contro questa marmaglia, ti bloccano Roma a colpi di molotov e di scimmie.
RispondiEliminaNon puoi sganciare il problema decoro dai problemi di ordine pubblico.
E' lo stesso discorso dei centri sociali; fino a che non si fa applicare la legge, arrestando sul fatto gli occupanti abusivi, non puoi pensare di regolamentare in alcun modo il fenomeno, perché non hai nemmeno la forza della deterrenza.
Dietro il commercio, ambulantato o impresa, c'è la camorra. Se tu non recidi a monte la sua forza numerica - fermando l'immigrazione - e la sua forza espansiva - applicando le regole, con che strumenti vorresti esercitare la coercizione?
Cari romani, non avete pensato a dare un bel calcio nel sedere a chi dovere come si faceva una volta con i ragazzini stupidi? Mugugnavano un pochino, ma poi smettevano di urlare e lasciavano ai grandi il tempo ed il modo di lavorare ed alle persone di provata esperienza di prendere le decisioni del caso.
RispondiEliminaOppure,in alternativa, potete continuare a lamentarvi, i motivi non vi mancano, anche se di risultati ne avrete forse meno. Non vi viene mai il dubbio su quello che volete veramente? Se la risposta e` "vogliamo lamentarci" siete gia` totalmente realizzati (e sono poche le persone che possono vantare un risultato tanto grande).
Ciao, sono Theresa Williams. Dopo anni di collaborazione con Anderson, mi ha interrotto, ho fatto tutto il possibile per riportarlo indietro, ma tutto era inutile, lo volevo tornare così a causa dell'amore che ho per lui, Gli ho pregato con tutto, ho fatto promesse ma lui ha rifiutato. Ho spiegato il mio problema al mio amico e lei ha suggerito che dovrei piuttosto contattare un incantesimo che potrebbe aiutarmi a lanciare un incantesimo per riportarlo indietro, ma sono il tipo che non credo mai in magia, non avevo altra scelta che provarlo. Inviò il coclea di incantesimi e mi disse che non c'era nessun problema che tutto andrà bene prima di tre giorni, che il mio ex tornerà da me prima di tre giorni, lancia l'incantesimo e, sorprendentemente, nel secondo giorno, era alle 16.00. Il mio ex mi ha chiamato, sono stato così sorpreso, ho risposto alla chiamata e tutto quello che ha detto era che lui era così dispiaciuto per tutto quello che è accaduto che voleva che me ne tornassi, che mi ama tanto. Sono stato così felice e sono andato a lui che è stato come abbiamo iniziato a vivere insieme felicemente di nuovo. Da allora, ho promesso che chiunque conosco che abbia un problema di relazione, sarei d'aiuto a tale persona facendogli riferimento all'unico vero e potente cronometro che mi ha aiutato con il mio problema. Email: drogunduspellcaster@gmail.com potrai inviarlo via email se hai bisogno della sua assistenza nel tuo rapporto o in qualsiasi altro caso.
RispondiElimina1) Incantesimi d'amore
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6) Incantesimi di rottura
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Contattare questo grande uomo se hai problemi per una soluzione duratura
Tramite drogunduspellcaster@gmail.com
E' bello leggerti perché argomenti con pacatezza e grande profondità.
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RispondiEliminaAlla fine tra tutti i commenti qua sopra quello più serio è quello di Theresa Williams.
RispondiEliminatuttapposta raga'
RispondiEliminale foto nun sono de roma
Romani svegliatevi. Ribellatevi. Tornate a ripulire la città.
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