Nei disastri che sta combinando più per cattiva fede e squallida sete di potere che per inesperienza (ancora con sta storia dell'inesperienza? Ma qualcuno ci è cascato davvero?), Virginia Raggi si trova grazie al lavoro giornalistico di un giovane cronista precario de La Stampa con una freccia da scoccare capace di rimettere in carreggiata sette mesi di autentiche sciagure.
Che l'assessore Berdini fosse un perfetto idiota se non addirittura un coglione (tutti epiteti che egli ha dichiarato di se stesso oggi sui giornali, noi semplicemente riportiamo) lo abbiamo immaginato e fatto capire più e più volte anche prima della vittoria di Virginia Raggi visto che il suo nome era stato improvvidamente rivelato a qualche giorno dal ballottaggio. Con quella nomina la sindaca si è autocondannata. La sensazione di sgoverno, di depressione, di tristezza, di diffusa depressione, di perdita di ogni tipo di slancio e di speranza non è transitata nella pancia della città a causa delle vicende di Minenna, di Romeo o di Marra. Neppure a causa della storia della Muraro, che aveva senza meno degli scheletri dell'armadio come ce ne hanno molte persone che hanno avuto ruoli di responsabilità, ma che era comunque una figura competente.
Berdini è - ma speriamo di dire presto "era" - un'altra cosa. Un'altra storia, un'altra partita. Una cosa facilmente smascherabile. Il rappresentante eponimo dell'impegno civile alla romana, dell'ambientalismo alla brace, dell'urbanistica alla amatriciana. Un residuato bellico di una ideologia che, tutt'altro che marginale, è stata in realtà egemone a Roma da sempre (aho i balazzinari, aho a golada de gemendo, aho e cattedrali nel deserto) e ha portato alle condizioni che vediamo: edilizia scadente, investimenti nel real estate inferiori alla città di Tunisi, sprawl urbano nell'agro romano perché così almeno non si costruisce in altezza, contesto totalmente inospitale per i player internazionali e dunque campo libero ai peggiori palazzinari. Questo hanno fatto negli anni Berdini e i berdiniani in tesi in senso lato. Sono le persone che non hanno aperto bocca sulle speculazioni edilizie in campagna, impossibili e costosissime da servire e tragiche per gli equilibri urbani, ma che poi hanno criticato il Maxxi, l'Auditorium di Renzo Piano o il parcheggio di Via Giulia. Sono le persone che non alzerebbero un dito sul centro storico trasformato in autorimessa a cielo aperto di diecimila vetture in divieto, ma che fanno la barricata se fai il parcheggio dentro al Pincio per toglierle. Sono pochi ma efficaci. E molto convincenti. Metastasi romane che hanno fiaccato il corpaccione della città e modificato la percezione di una cittadinanza che in passato è stata sfrontata, coraggiosa, proattiva e proiettata e che oggi è solo provincia e strapaese coatto.
Nei pochi mesi di governo della città, Berdini è riuscito (altro che "non stanno facendo niente") a rendere non trasformabile urbanisticamente il recinto della ex Fiera di Roma, che poteva essere un bel quartiere di qualità (soldi al comune a pacchi e posti di lavoro a gogo, come è successo nella ex Fiera di Milano) e che invece rimarrà così, abbandonato, magari utile per ricoverare gli homeless nei pochi giorni all'anno in cui fa troppo freddo. E' riuscito a interrompere con una spregiudicatezza senza confini il progetto di riqualificazione delle Ex Torri delle Finanze all'Eur. E stava cercando di uccidere nella culla il progetto dello Stadio della Roma.
Secondo chi la pensa come Berdini, in estrema sintesi, a Roma non si possono edificare abitazioni di qualità e uffici di qualità perché questo andrebbe a ledere i patrimoni di chi in passato ha costruito abitazioni scadenti e uffici scadenti e se li ritrova sfitti. Far passare la tutela dei palazzinari romani come istanza ambientalista è stata la geniale operazione che lorsignori, in decenni di finto impegno civico, hanno affermato. Geni loro, mediocre l'opinione pubblica a non smascherarli mai. E la frittata è fatta. Il tutto tra bugie continue, solo bugie, sempre bugie. Su tutto.
il grave deficit di popolarità della Giunta Raggi è dovuto essenzialmente al fatto che - anche grazie al nostro lavoro, e non solo - molti cittadini a Roma hanno capito alla perfezione questo trucchetto. O comunque lo stanno capendo. Bloccare tutto non è una difesa del territorio, è una difesa degli interessi di chi ha operato prima. E' clientelismo, non ambientalismo. E' una tutela delle rendite di posizione. Ragionare di urbanistica in termini di "cubature" è qualcosa che non si fa più nel mondo da quarant'anni. A seguire modelli fallimentari è rimasto solo Berdini e i dieci intellettuali che hanno firmato la lettera che chiede alla sindaca di tenerselo: leggete i nomi di quelle persone e capite alla perfezione perché ogni giorno di Berdini è un giorno perso per lo sviluppo sano, competitivo, internazionale della città. Un giorno che sarà difficile se non impossibile recuperare.
Dopo 7 mesi di follia e bugie durante i quali la città si è divertita a cacciare via imprenditoria seria, opportunità che non si ripresenteranno e capitali (se vanno via i concorrenti internazionali e nazionali prosperano gli operatori locali, no!?), ora Virginia Raggi ha in mano il match ball. E' una notizia eccezionale. La cattiva notizia è che non ne avrà più uno. O rilancia alla grande, e ne ha modo, oppure schianta nel breve volgere di qualche settimana. Ultimo treno.
Come rilanciare? Semplicissimo. Nominare al posto di Berdini non uno, ma due figure questa volta totalmente diversi per stile, visione, idee, approccio. Non stiamo chiedendo al Movimento di sconfessare i suoi ideali, al contrario di applicarli veramente, senza farsi raggirare e senza raggirare i propri supporter. Si vuole combattere la speculazione edilizia, la rendita fondiaria, si vuole rendere la città più moderna, meno inquinata, più dotata di trasporto pubblico, si vuole combattere la disoccupazione facendo in modo che non solo i ricchi-di-famiglia possano avere una vita agiata ma che anche gli ultimi abbiano delle opportunità per riscattarsi? Ebbene allora bisogna fare l'esatto contrario di quanto fatto da Berdini. Bisogna intraprendere la filosofia opposta.
Bisogna permettere alla città di svilupparsi, di trasformarsi, di densificarsi, bisogna trasformare il costruito mediocre degli anni passati in architettura di livello, bisogna coinvolgere i privati ottenendo da loro più risorse possibile per sviluppare il bene comune. Insomma bisogna fare quello che si fa in tutto il mondo (a Roma ci stava provando Giovanni Caudo, assessore all'urbanistica della Giunta Marino. Non a caso sono stati mandati tutti via per quisquilie perché questo modo di governare, normale dovunque, a Roma è sovversivo), specie nelle città dove i nostri giovani scappano a vivere perché le percepiscono più aperte, fertili e ospitali.
Finché Roma non farà pace con la sua urbanistica e non vivrà con l'ossessione di svilupparsi, finché non si comprenderà la differenza tra le cattive costruzioni e le buone costruzioni mettendole tutte nello stesso calderone delle "colate di cemento", i palazzinari continueranno a galleggiare se non ad esultare e a godere.
Perché due persone al posto di Berdini e non una sola? Facile. Perché Berdini, pur non avendolo mai fatto (ne apprezziamo i risultati anche affacciandoci solo alla finestra), era anche Assessore ai lavori pubblici. Si tratta di un assessorato strategico a dir poco che ha a che fare con la sicurezza delle persone, con lo sviluppo economico della città (lavori pubblici, lo dice la parola stessa, sono posti di lavoro e solo un vecchio pseudo professore pensionato può vivere senza l'ossessione di crearne), con la funzionalità dei mezzi pubblici e degli altri servizi condivisi.
Un giovane e bravo urbanista. Uno che abbia fatto la propria carriera anche all'estero. Che sia apprezzato e rispettato da chi fa davvero questo lavoro, non da Asor Rosa e Tomaso Montanari o di altri personaggi grotteschi e caricaturali che hanno firmato la lettera a sostegno di Berdini.
E poi un giovane e bravo assessore ai lavori pubblici. Portatore di idee innovative e smart, non di una visione para sovietica della cosa pubblica.
Due figure capaci di dare slancio non solo ai problemi enormi che si troverebbero ad affrontare direttamente, ma a tutta la giunta. Magari mettendo a sistema le (molte) buone idee di Adriano Meloni e le (poche) buone idee di Linda Meleo per fortuna supportata dal lucido Enrico Stefàno in veste di assessore ombra. Frongia, Mazzillo e Colomban possono beneficiare anche loro di questo nuovo corso, decisamente. Rimangono all'appello le figure ad oggi folkloristiche di Laura Baldassarre e Flavia Marzano che potrebbero onestamente essere sostituite nel quadro di un rimpasto più ampio che male non farebbe affatto. Ma la sfida è sui due sostituti di Berdini. In base a quella scelta capiremo se la Giunta durerà o se morirà accanendosi ulteriormente su Roma. Di più: capiremo se la Giunta vuole bene alla città o vuole bene solo alla gestione del potere, del consenso, della clientela elettorale e alla visione ricorsiva del proprio ombellico.
Come si è partiti? Malissimo: pare che la Sindaca, per dare avvio al "casting" per sostituire Berdini, abbia incontrato tale Emanuele Montini. Ovvero dalla padella alla brace. Un tizio che dice che a Roma non si devono costruire grattacieli "più alti di San Pietro" perché ha una identità da città orizzontale. Ovvero il cancro che sta uccidendo la capitale d'Italia raccontato come una virtù e non come una tragedia: questo è il loro gioco e tutti ci siamo cascati, per decenni. La Sindaca si deciderà a curare il cancro con la chemioterapia che appare indispensabile oppure deciderà di curarlo con dosi d'amianto uccidendo definitivamente il paziente?
Che l'assessore Berdini fosse un perfetto idiota se non addirittura un coglione (tutti epiteti che egli ha dichiarato di se stesso oggi sui giornali, noi semplicemente riportiamo) lo abbiamo immaginato e fatto capire più e più volte anche prima della vittoria di Virginia Raggi visto che il suo nome era stato improvvidamente rivelato a qualche giorno dal ballottaggio. Con quella nomina la sindaca si è autocondannata. La sensazione di sgoverno, di depressione, di tristezza, di diffusa depressione, di perdita di ogni tipo di slancio e di speranza non è transitata nella pancia della città a causa delle vicende di Minenna, di Romeo o di Marra. Neppure a causa della storia della Muraro, che aveva senza meno degli scheletri dell'armadio come ce ne hanno molte persone che hanno avuto ruoli di responsabilità, ma che era comunque una figura competente.
Berdini è - ma speriamo di dire presto "era" - un'altra cosa. Un'altra storia, un'altra partita. Una cosa facilmente smascherabile. Il rappresentante eponimo dell'impegno civile alla romana, dell'ambientalismo alla brace, dell'urbanistica alla amatriciana. Un residuato bellico di una ideologia che, tutt'altro che marginale, è stata in realtà egemone a Roma da sempre (aho i balazzinari, aho a golada de gemendo, aho e cattedrali nel deserto) e ha portato alle condizioni che vediamo: edilizia scadente, investimenti nel real estate inferiori alla città di Tunisi, sprawl urbano nell'agro romano perché così almeno non si costruisce in altezza, contesto totalmente inospitale per i player internazionali e dunque campo libero ai peggiori palazzinari. Questo hanno fatto negli anni Berdini e i berdiniani in tesi in senso lato. Sono le persone che non hanno aperto bocca sulle speculazioni edilizie in campagna, impossibili e costosissime da servire e tragiche per gli equilibri urbani, ma che poi hanno criticato il Maxxi, l'Auditorium di Renzo Piano o il parcheggio di Via Giulia. Sono le persone che non alzerebbero un dito sul centro storico trasformato in autorimessa a cielo aperto di diecimila vetture in divieto, ma che fanno la barricata se fai il parcheggio dentro al Pincio per toglierle. Sono pochi ma efficaci. E molto convincenti. Metastasi romane che hanno fiaccato il corpaccione della città e modificato la percezione di una cittadinanza che in passato è stata sfrontata, coraggiosa, proattiva e proiettata e che oggi è solo provincia e strapaese coatto.
Nei pochi mesi di governo della città, Berdini è riuscito (altro che "non stanno facendo niente") a rendere non trasformabile urbanisticamente il recinto della ex Fiera di Roma, che poteva essere un bel quartiere di qualità (soldi al comune a pacchi e posti di lavoro a gogo, come è successo nella ex Fiera di Milano) e che invece rimarrà così, abbandonato, magari utile per ricoverare gli homeless nei pochi giorni all'anno in cui fa troppo freddo. E' riuscito a interrompere con una spregiudicatezza senza confini il progetto di riqualificazione delle Ex Torri delle Finanze all'Eur. E stava cercando di uccidere nella culla il progetto dello Stadio della Roma.
Secondo chi la pensa come Berdini, in estrema sintesi, a Roma non si possono edificare abitazioni di qualità e uffici di qualità perché questo andrebbe a ledere i patrimoni di chi in passato ha costruito abitazioni scadenti e uffici scadenti e se li ritrova sfitti. Far passare la tutela dei palazzinari romani come istanza ambientalista è stata la geniale operazione che lorsignori, in decenni di finto impegno civico, hanno affermato. Geni loro, mediocre l'opinione pubblica a non smascherarli mai. E la frittata è fatta. Il tutto tra bugie continue, solo bugie, sempre bugie. Su tutto.
il grave deficit di popolarità della Giunta Raggi è dovuto essenzialmente al fatto che - anche grazie al nostro lavoro, e non solo - molti cittadini a Roma hanno capito alla perfezione questo trucchetto. O comunque lo stanno capendo. Bloccare tutto non è una difesa del territorio, è una difesa degli interessi di chi ha operato prima. E' clientelismo, non ambientalismo. E' una tutela delle rendite di posizione. Ragionare di urbanistica in termini di "cubature" è qualcosa che non si fa più nel mondo da quarant'anni. A seguire modelli fallimentari è rimasto solo Berdini e i dieci intellettuali che hanno firmato la lettera che chiede alla sindaca di tenerselo: leggete i nomi di quelle persone e capite alla perfezione perché ogni giorno di Berdini è un giorno perso per lo sviluppo sano, competitivo, internazionale della città. Un giorno che sarà difficile se non impossibile recuperare.
Dopo 7 mesi di follia e bugie durante i quali la città si è divertita a cacciare via imprenditoria seria, opportunità che non si ripresenteranno e capitali (se vanno via i concorrenti internazionali e nazionali prosperano gli operatori locali, no!?), ora Virginia Raggi ha in mano il match ball. E' una notizia eccezionale. La cattiva notizia è che non ne avrà più uno. O rilancia alla grande, e ne ha modo, oppure schianta nel breve volgere di qualche settimana. Ultimo treno.
Come rilanciare? Semplicissimo. Nominare al posto di Berdini non uno, ma due figure questa volta totalmente diversi per stile, visione, idee, approccio. Non stiamo chiedendo al Movimento di sconfessare i suoi ideali, al contrario di applicarli veramente, senza farsi raggirare e senza raggirare i propri supporter. Si vuole combattere la speculazione edilizia, la rendita fondiaria, si vuole rendere la città più moderna, meno inquinata, più dotata di trasporto pubblico, si vuole combattere la disoccupazione facendo in modo che non solo i ricchi-di-famiglia possano avere una vita agiata ma che anche gli ultimi abbiano delle opportunità per riscattarsi? Ebbene allora bisogna fare l'esatto contrario di quanto fatto da Berdini. Bisogna intraprendere la filosofia opposta.
Bisogna permettere alla città di svilupparsi, di trasformarsi, di densificarsi, bisogna trasformare il costruito mediocre degli anni passati in architettura di livello, bisogna coinvolgere i privati ottenendo da loro più risorse possibile per sviluppare il bene comune. Insomma bisogna fare quello che si fa in tutto il mondo (a Roma ci stava provando Giovanni Caudo, assessore all'urbanistica della Giunta Marino. Non a caso sono stati mandati tutti via per quisquilie perché questo modo di governare, normale dovunque, a Roma è sovversivo), specie nelle città dove i nostri giovani scappano a vivere perché le percepiscono più aperte, fertili e ospitali.
Finché Roma non farà pace con la sua urbanistica e non vivrà con l'ossessione di svilupparsi, finché non si comprenderà la differenza tra le cattive costruzioni e le buone costruzioni mettendole tutte nello stesso calderone delle "colate di cemento", i palazzinari continueranno a galleggiare se non ad esultare e a godere.
Perché due persone al posto di Berdini e non una sola? Facile. Perché Berdini, pur non avendolo mai fatto (ne apprezziamo i risultati anche affacciandoci solo alla finestra), era anche Assessore ai lavori pubblici. Si tratta di un assessorato strategico a dir poco che ha a che fare con la sicurezza delle persone, con lo sviluppo economico della città (lavori pubblici, lo dice la parola stessa, sono posti di lavoro e solo un vecchio pseudo professore pensionato può vivere senza l'ossessione di crearne), con la funzionalità dei mezzi pubblici e degli altri servizi condivisi.
Un giovane e bravo urbanista. Uno che abbia fatto la propria carriera anche all'estero. Che sia apprezzato e rispettato da chi fa davvero questo lavoro, non da Asor Rosa e Tomaso Montanari o di altri personaggi grotteschi e caricaturali che hanno firmato la lettera a sostegno di Berdini.
E poi un giovane e bravo assessore ai lavori pubblici. Portatore di idee innovative e smart, non di una visione para sovietica della cosa pubblica.
Due figure capaci di dare slancio non solo ai problemi enormi che si troverebbero ad affrontare direttamente, ma a tutta la giunta. Magari mettendo a sistema le (molte) buone idee di Adriano Meloni e le (poche) buone idee di Linda Meleo per fortuna supportata dal lucido Enrico Stefàno in veste di assessore ombra. Frongia, Mazzillo e Colomban possono beneficiare anche loro di questo nuovo corso, decisamente. Rimangono all'appello le figure ad oggi folkloristiche di Laura Baldassarre e Flavia Marzano che potrebbero onestamente essere sostituite nel quadro di un rimpasto più ampio che male non farebbe affatto. Ma la sfida è sui due sostituti di Berdini. In base a quella scelta capiremo se la Giunta durerà o se morirà accanendosi ulteriormente su Roma. Di più: capiremo se la Giunta vuole bene alla città o vuole bene solo alla gestione del potere, del consenso, della clientela elettorale e alla visione ricorsiva del proprio ombellico.
Come si è partiti? Malissimo: pare che la Sindaca, per dare avvio al "casting" per sostituire Berdini, abbia incontrato tale Emanuele Montini. Ovvero dalla padella alla brace. Un tizio che dice che a Roma non si devono costruire grattacieli "più alti di San Pietro" perché ha una identità da città orizzontale. Ovvero il cancro che sta uccidendo la capitale d'Italia raccontato come una virtù e non come una tragedia: questo è il loro gioco e tutti ci siamo cascati, per decenni. La Sindaca si deciderà a curare il cancro con la chemioterapia che appare indispensabile oppure deciderà di curarlo con dosi d'amianto uccidendo definitivamente il paziente?
47 commenti | dì la tua:
Qui mi trovo in disaccordo radicale. Ma come pensate che si possa rilanciare la giunta se le idee che hanno questi soggetti rimangono sempre le stesse? Morto un Berdini ne faranno un altro e i problemi cronici faranno andare alla fine in cancrena la città. E allora forse ci sarà spiraglio per l unica vera soluzione: un commissario con carta bianca e tanta voglia di sterminare pubblico e parapubblico romano per provare a far capire al romano che efficienza e sostenibilità economica non sono semplici parole di un vocabolario ma qualcosa che devono finalmente applicare nella vita reale
Concordo. La colpa di tutto quello che sta (NON) succedendo a Roma sarebbe di Berdini?
Quindi io aspetto bus, metro, inciampo, etc solo per colpa di Berdini?
L'emergenza abitativa esiste per colpa di Berdini?
I 4 amici al bar, e tutto ciò che ne sta uscendo, è colpa di Berdini?
Fosse come dite, andrebbe messo in galera, lontano da tutto e da tutti, così che non solo Roma ma l'Italia tutta potrà rinascere, come la più bella araba fenice mai esistita.
La vera soluzione? Tronca
MOntini dixit: " per 70 anni, a partire dal dopoguerra, si è inteso garantire a Roma altezze tali da non mettere in discussione la sua identità di città orizzontale, magnificamente distesa nella valle del Tevere."
Quindi l'edilizia degli ultimi 70 anni e' stata una garanzia per la citta magnificamente distesa nella valle del tevere?
Ma che cazzo a bevuto!? Gli ultimi 70 anni sono stati borgate, abusivismo, sanatorie, palazzine dei geometri. E sto scempio per questo sarebbe la garanzia di Roma!?
Non è stata una colata di cemento,
ma di MERDA ABUSIVA e NO che ha distrutto lo spettacolare Agro Romano ridotto a oscena distesa di casacce orrende considerate villettine sò arivato, recinzioni , battuti di cemento, nani di gesso, garage, stradacce, superstiti pezzi di terraccia inaridita in attesa del prossimo geometra del municipio da corrompere, riarsa e piena di monnezza
reso impossibile i collegamenti e i servizi più elementari
e ora imbarbarito la città e i suoi abitanti ormai senza speranze.
Come a Napoli il VESUVIO, l'unica speranza di rivedere fra millanni bellezza e vivibilità deriva dal risveglio contemporaneo del Vulcano sabatino da Nord e del Vulcano laziale da Sud chè nemmeno la prossima guerra nucleare riuscirebbe a sanificare cotanta SCHIFEZZA
Io continuo a non capire. C'è un overbuilt con immobili che non si vendono perché cari, orribili ed in posti impossibili, e qui si continua a scrivere che bisogna costruire di più. Complimenti, io sarei dell'avviso di buttare giù qualche milione di metri cubi, invece
A, per la cosa della città orizzontale o verticale, alazate un po' la testa quando passate per il centro ma anche per il semicentro: ogni palazzo ha il suo bravo attico e superattico abusivo, non vi preoccupate
Complimenti per l'articolo che condivido in pieno.Fra l'altro, il solo fatto che tra i firmatari del documento a sostegno di Bernini ci sia anche quel settario e livoroso del prof.Asor Rosa non fa che accrescere la mia convinzione della bontà dell'articolo.
3:28
Bè mò BERNINI !!! Re della Roma Barocca a confronto cò 'sti poracci ....
Sono anonimo 3.28,è ovvio che intendevo BERDINI, è stato solo un errore di battitura.
il tuo astio verso Berdini dimostra tutto il tuo infantilismo
ti levano il giocattolo dello stadio della roma e tu sbraiti e fai i capricci come un bambino di 2 anni
ma perchè tu di rms non hai un pò di fantasia?
qualcosa di più utile per tutti e non solo per i tifosi ci arrivi a concepirlo ?
un enorme parco con orti non sarebbe più bello, visto che a roma di stadi ce ne sono già 2?
oppure anche tu sei tifoso cioè uno inconsapevole che se la sua squadra vince o perde non cambia nulla nella sua vita di merda; cambia forse per gli 11 miliardari che stanno in campo che guadagnano soldi in più mentre te tifoso magari fatichi ad arrivare a fine mese , vivi magari pure in affitto e ti fai le seghe, quando invece i tuoi idoli hanno megaville e si scopano le donne più belle e hanno le macchine più belle mentre te magari vai in giro con un catorcio e ti devi pagare il mutuo e sei cosi demente che x quegli 11 miliardari ti ci scanni pure a morte quando a loro di te non glie ne frega una mazza; ma poi questo stadio di libeskind fa veramente schifo esteticamente e quei grattacieli sembrano 3 telefoni satellitari. un vomito assoluto
Bisogna trovare subito un nuovo assessore che assicuri una decrescita sostenuta: lo hanno chiesto gli elettori romani dopotutto. Buona decrescita!
lo stadio della roma, una delle squadre piu' seguite d'italia, NON puo' piu' essere in un quartiere come il flaminio. Andava bene negli anni 60 quando il calcio non era il fenomeno di massa che è oggi e quel quartiere era considerato quasi periferia. Oggi e' un quartiere sovraffollato e conosco persone che durante certe partite della Roma (la Lazio crea meno problemi), non possono uscire di casa. Per questo che lo stadio della Roma VA fatto, tor di valle, tor vergata, sulla luna, dove vuoi basta che sia fuori dal raccordo anulare e cmq collegato in maniera adeguata.
Inoltre, aggiungo che fare SOLO lo stadio oggi non ha piu' senso. Attorno al calcio ci sono interessi che vanno oltre la semplice partita, quindi va bene il roma store, il museo della roma e il ristornate della roma, ma anche mediare sulle cubature che richiede la roma per poter fare le cose senza farci pagare i soldi alla collettività..
Volevo ringraziare questo sito per avermi aperto gli occhi su Berdini prima ancora della sua nomina. Grazie!
AD
Roma non è mai stata così serena ed efficiente.
Niente cantieri inutili a ogni passo, niente tombini smottati apposta dalla mafia di metro C e del dipartimento urbanistica, niente distese di zulu, niente ingorghi, niente manifestazioni capestro un giorno sì e un giorno no di sindacati, immigrati, occupanti abusivi, niente concerti del trio strapponi affamati intifada in piazza San Giovanni.
Sì, lei è un'infiltrata del pd, ma fa niente, se ne occuperà la Magistratura.
Roma va alla grande, malgrado il lavaggio del cervello che le schiere telecomandate di unicredit - calatapippone stanno operando.
Ai tempi di marino non si poteva uscire di casa.
lo stadio risolverà tutti i problemi di Roma, come a Rio de Janeiro.
sottoscrivo, ma sono pessimista.
Speriamo di iniziare a vedere qualcosa di buono in questa città. Per adesso gran parte chicchiere, scandali e gossip
Articolo pregevole e drammaticamente veritiero, se non per il fatto che quei cialtroni arroganti e incapaci dei PandiStelle non riusciranno a raddrizzare la nave che affonda.
Io dico fanculo ai dinosauri bolscevichi come Berdini, a tutti gli improvvisati della giunta più ridicola della storia di questa città, e naturalmente alla mentecatta che tenta invano di comandarli.
Tonelli,
ecco che fine fanno le strutture realizzate per le tue amate Olimpiadi:
http://www.repubblica.it/esteri/2017/02/10/foto/olimpiadi_rio_2016_stadio_fantasma-157999439/1/#1
Bello, eh?
I grillini stanno talmente tanto a sinistra che non vogliono cacciare un comunista come Berdini nemmeno quando quest'ultimo li definisce dei miracolati e consegna le dimissioni. Pazzesco.
quanno che ce sarà o staddio daa maggica, a fianco ar depuratore rotto der tevere, tutto er monno capirà la grandezza de Roma. sarà er nuovo Golosseo dei tempi moderni. ce giocheranno 11 gladiatori e ce sarà er pupone in tribuna cor pollice verso a condannare gli sconfitti sul campo. a fianco a lui la fedele hilary con la romana prole. ce saranno tre torri a simboleggiare la filosofia nostrana: se magna, se beve e se scopa. ci sarà un enorme parcheggio a misura di SUV ammerigano, il museo daa Roma dove ce saranno esposti tutti i trofei della squadra giallorossa, uno ogni 100 anni, e poi il grande gentro gommerciale dove se potrà entrare direttamente caa maghina senza manco scenne dar mezzo. na specie de gigantesco drivetrough , per dirlo all'amerigana. chi è contrario a tutto sto progresso è solo che un laziese che se merita de torna ar paesello in mezzo ai compari burini.
Berdini se ne po pure annà affanculo co gli amici suoi ma poi nun venisse a chiede er biglietto omaggio per vedere la partita perchè nun ce lo volemio.
Io concordo totalmente con quanto detto a questo link:
http://www.romafaschifo.com/2016/09/come-risolvere-lingovernabilita-di-roma.html
Sì, l'ultimo treno per andarsi a schiantare! Ma ancora che gli date credito? Una che si fa manovrare da un comico, ma vi rendete conto? Questa non sta facendo l'interesse della città ma sta tirando la volata a Peppe e continuerà a fare solo quello che gli viene detto di fare
Senza idee, senza metodo, senza esperti di riferimento (fanno i casting!) e vogliono governare l'italia! Mai li voterò!
usare il termine "all'amatriciana"come sinonimo di pressappochismo, dopo il terremoto, è espressione di cattivo gusto. Ma i lettori di questo blog ci sono abituati....
Lei non ha capito una mazza oppure è in malafede. La questione non è sullo stadio in sé per sé ma su 400 MILIONI IN OPERE PUBBLICHE CHE IL COMUNE NON AVRÀ MAI! E anche se li avesse perché rinunciarci?!?
Inoltre ma non meno importante Berdini ha bloccato anche diversi ed importantissimi altri lavori solo per pura ideologia. Bella la Beirut con vista sul laghetto vero? Ridicolo.
Penso che se andassero in qualsiasi facoltà di architettura troverebbero centinaia di ragazzi che sarebbero migliaia di volte migliori di 'sto vecchio avvizzito in cerca della gloria perduta.
Il caso contro Berdini, con dossieratore al seguito in stile anti De Vito, è stato montato ad arte per mettere la giunta dei quattro in condizione di pagare l'ennesimo debito contratto in campagna elettorale. L'unica funzione del centro direzionale nella non collegata, ora e giammai, zona paludosa di Tor di Valle è consentire a Unicredit di recuperare i crediti in sofferenza, altrimenti inesigibili, del fu gruppo Sensi (garantiti anche dalla as Roma Spa) e de Gruppo Parnasi. Ma quali 400mln di opere pubbliche? Esca per fondi esteri.
si da per scontato che verrà nominato uno meglio di questo....a me sembra che sta barca sia ormai affondata...il Governo se ne frega e noi stiamo nella merd
La barca è affondata....ormai solo comiche....il governo se ne fotte e noi sempre più in una città allo sbando e colonizzata...quanto ancora questo scempio?
"L'unica funzione del centro direzionale nella non collegata, ora e giammai, zona paludosa di Tor di Valle è consentire a Unicredit di recuperare i crediti in sofferenza, altrimenti inesigibili, del fu gruppo Sensi (garantiti anche dalla as Roma Spa) e de Gruppo Parnasi."
Eh già, tutte le strade portano a romeo, l'unico gatto che sempre si salva nel Colosseo.
Così come le tecniche di mistificazione co sto spionaggio da osteria, virginia le ha attinte in zona caltaromeo.
Come sempre, concordo con quanto ha detto bat21, nel primo commento.
Gli architetti e gli urbanisti vengono usati come apripista per lo sfascio del territorio, con la stessa funzione che rivestono bambini, invalidi e disabili, quando gli occupanti abusivi devono aprirsi dei varchi nei cortei non autorizzati.
I le corbusier de noantri, che perorano l'impianto di strutture modellate su riusciti esperimenti del nord Europa, in contesti italiani del tutto incompatibili, al soldo dei politici, a loro volta asserviti alla finanza neocrackista, sono stati ben svergognati in merito al caso di Scampìa.
Scampìa è il risultato di chi ha preteso di applicare una formula di architettura avanguardista in un'area rurale a ridosso del centro di Napoli, che costituiva una sorta di Caffarella partenopea, e una nicchia agricola di eccellenza.
Naturalmente la straw argument iniziale per ricoprire di cemento questo gioiello - l'architettura di qualità, la bonifica delle periferie - crolla di fronte allo status quo e alle istanze reali di certe iniziative, che sono di mera speculazione finanziaria, e il risultato è una periferia al cubo sovraccaricata demograficamente, artificiosa socialmente ed esposta ai monopoli criminali.
Concordo con il contenuto dell'articolo. Berdini di giorno sprecava fiumi di inchiostro contro i palazzinari e di notte tutelava gli interessi di Caltagirone contribuendo urbanizzare Tor Vergata.
la sindaca se vuole puo gia fare molto.
Essersi tolta un peso del genere all'urbanistica puo dare la possibilità alla città di ripartire dalla RIQUALIFICAZIONE URBANA di cui abbiamo bisogno come l'acqua.
La sfide piu grandi rimarrano sempre le partecipate e i pizzardoni.
Tonelli che definisce Asor Rosa e Montanari personaggi grotteschi?
Uno che in curriculum ha un blog e una laurea mai usata, si permette di giudicare uno tradotto in mezzo mondo come Asor Rosa? E lo fa in una riga di insulti?
Uno che è stato cacciato pure da un forum di architetti e urbanisti come SSC perché unanimemente giudicato uno che puntava ai voti?
Aveva proprio ragione Eco sugli scemi del villaggio 2.0, solo che Tonelli è pure un ometto cattivo e rancoroso. Tanto non te la danno la consulenza, Toné nessuno ti sopporta.
Occupati di auto in doppia fila, ché quello è lo scopo della tua vita.
Prima di giudicare altri architetti e urbanisti, trova qualcuno che usi i soldi suoi per affidarti almeno la costruzione di una latrina. Poi giudichi gli altri, inutile nano pelato.
adesso che berdini s'è levato di mezzo, finalmente qualcuno investe sui romani.
METTIAMOCI LA FIRMA! firmiamo la petizione per fare il nuovo stadio della roma (e la riqualificazione di una delle aree piu dimenticate di roma)
https://www.change.org/p/sindaca-di-roma-virginia-raggi-s%C3%AC-allo-stadio-della-roma-basta-melina
Molto interessante
Non ci crederai ma io su sto sito apposta per leggere ivtuoi commenti: sei 1 Grande... com'era quello dei 43 punti delle cisecfatte? 'Avemio...' ahahah che Grande che sei ANZI che grandi che siete voi romani: troppo forti! 1 Polentone del Nord
Caro autore, la prima parte dell'articolo è imbarazzante, menti sapendo di mentire...ma le bugie hanno le gambe corte.
Oho, "si fa lo stadio, era nel programma, eh-eh". Posto che effettivamente lo stadio nel programma c'era, ma che l'urbanista di qualità inserito nella giunta ha evidenziato le truffe multiple ai danni di Roma insite nel progetto, e che lo stanno sbolognando all'uopo di rimuovere una sgradita cassandra.
Posto tutto questo, la domanda da farsi è:
Fino a quando vogliamo lasciare che a fare il sindaco di Roma sia caltagirone? Che poveretto, peraltro ha già troppo da fare come presidente del consiglio ombra.
Ma se Caltagirone è escluso dal progetto e per questo gli ha fatto guerra dal primo momento sul Messaggero!? Berdini gli regge il gioco proponendo più volte Vergata. Macché nemico dei poteri forti!
O di nuovo, parnasi - pallotta/ caltagirone, unicredit, mafia, coff coff.
Tutti i palazzinari portano a unicredit.
CE LO SIAMO TOLTO DAI COGLIONI!
Certo, con i soliti metodi. Mi raccomando quando si va a trovare il badrone e la sua signora, non dimenticate un mazzo di fiori e la solita fetta di **** buono, vicino all'osso.
BERIDNI MAGARI MORI
Sei di una tristezza infinita...alla fine faranno lo stadio, cosí potete andare felici e contenti a vede aroma.
complimenti, blog che dovrebbe dare la voce a chi é stufo della gestione di Roma.
Ciao sono Theresa Williams Dopo essere stato in rapporto con Anderson per anni, ha rotto con me, ho fatto tutto il possibile per riportarlo indietro, ma tutto è stato vano, lo volevo tornare tanto per l'amore che ho per lui, lo pregai con tutto, ho fatto promesse, ma ha rifiutato. Ho spiegato il mio problema al mio amico e ha suggerito che dovrei piuttosto contattare un mago che potrebbe aiutare me un incantesimo per riportarlo indietro, ma io sono il tipo che non ha mai creduto in magia, non avevo altra scelta che tentare, io mail il mago, e mi ha detto che c'era un problema che tutto andrà bene prima di tre giorni, che il mio ex tornerà a me prima di tre giorni, ha gettato l'incantesimo e sorprendentemente nel secondo giorno, era intorno 16:00. Il mio ex mi ha chiamato, ero così sorpreso, ho risposto alla chiamata e tutto quello che disse era che lui era così dispiaciuto per tutto quello che è successo che voleva me tornare a lui, che mi ama così tanto. Ero così felice e sono andato a lui che era così che abbiamo iniziato a vivere insieme felicemente di nuovo. Da allora, ho fatto promessa che qualcuno so che hanno un problema di rapporto, mi sarebbe di aiuto a tale persona da lui o lei si riferisce all'unico mago reale e potente che mi ha aiutato con il mio problema. e-mail: drogunduspellcaster@gmail.com lo si può e-mail se avete bisogno la sua assistenza nel vostro rapporto o di altri casi.
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A scema......
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