12 gennaio 2017

Le affissioni contro la Fedeli non sono anonime. Ecco come trovare gli autori

Tradizionale giro di affissioni abusive a Roma. Questa volta particolarmente pruriginoso e diffuso in tutta la città. Migliaia di manifesti abusivi, forse decine di migliaia. A differenza di tutte le altre campagne abusive, che a Roma sono all'ordine del giorno e sempre ordite da un racket di pochi attacchini illegali ben congegnati residuati bellici di un mondo dove Facebook e Twitter erano di là da venire, questa assurge agli onori delle cronache.

Dichiarazioni indignate, tweet di solidarietà. Evidentemente una figura politica di prima rilevanza (il ministro dell'istruzione della Repubblica italiana, dico...) non può essere criticata - benché indifendibile viste le circostanze - poiché donna. Visto che non è un maschio, non la puoi attaccare e non te la devi pigliare con lei, questo il tono delle dichiarazioni vergate da esponenti politici e civili a Roma e in Italia.

Peccato che quando siamo di fronte ad una affissione abusiva il punto è la sua abusività, non certo il contenuto del suo messaggio. Se il contenuto fosse stato un altro, la gravità sarebbe stata pari poiché una affissione abusiva sporca, genera costi per chi deve pulire, copre le affissioni regolari che hanno pagato la tassa prevista, genera concorrenza sleale tra chi rispetta e chi non rispetta le norme. Ecco perché il concetto stesso di affissione abusiva non esiste in altre capitali occidentali evolute. 

Già, ma perché non esiste? Non esiste perché funzionano le sanzioni. E come funzionano le sanzioni? Semplicemente in virtù della certezza di essere pizzicati. E come si viene pizzicati? Ma ovvio: con le telecamere. 

A Roma un serio circuito di telecamere cctv pubbliche non c'è, ma non mancano gli occhi elettronici in città che, all'occorrenza e magari passando dalla magistratura, si possono controllare. 

Tanti politici hanno dichiarato stigmatizzando l'anonimato delle affissioni (e se fossero state firmate? Sarebbe stato meno grave? Questo appariva...). Ma l'anonimato non esiste e sapere chi ha effettuato la campagna di affissioni, chi ha pagato le svariate migliaia di euro necessarie per attaccare il Ministro Fedeli è facilissimo. Sarebbe stato sufficiente che solo uno dei solidati nei confronti della Fedele avesse fatto un esposto. Anzi sarebbe stato sufficiente che l'esposto l'avesse fatto la Fedeli stessa.

Cosa succede, in presenza di inquirenti seri e di magistratura seria (cosa non scontata, lo sappiamo), a valle dell'esposto? Ma è lineare e semplicissimo: le forze dell'ordine constatano la campagna, ne saggiano la diffusione a macchia d'olio su tutta la città, consultano alcune delle telecamere tra le centinaia che hanno inquadrato il furgone dell'attacchino, risalgono alla targa, convocano il titolare della vettura, gli mostrano le immagini, risalgono tramite questo all'attacchino e insieme a queste persone trovano in un lavoro di mezza giornata - non di più - il nome e cognome del committente. Si può fare ora e si può fare sempre, per ogni campagna di affissioni abusive. 

Di più: dopo averlo fatto una volta le campagne abusive spariranno o scemeranno moltissimo perché il senso di totale impunità degli affissori pirata verrebbe meno. Dunque? Di cosa stiamo parlando? Anonimato? Non esiste nessun anonimato rispetto ad un'azione del genere in una città nel 2017.

20 commenti:

  1. bene RFS ! giusto sanzionare ogni affissione abusiva e, soprattutto, rimuoverla velocemente, perchè poi le sanzioni, come le multe automobilistiche o le cartelle esattoriali, alla fine le pagano in pochi, mi pare.
    ma non mi risulta che la critichino perchè donna quanto piuttosto per la faccenda poco chiara licenza media, laurea oppure diploma... Quindi via subito tutte le affisioni abusive e i ministri diciamo così poco competenti.

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  2. Le affissioni regolari costano.
    Le affissioni abusive sono economiche.
    Le affissioni abusive con polemiche politiche le fanno i politici e i sindacati.
    I potentati politico-sindacali nessuno li tocca.
    Nel merito la contestazione alla fedeli è giusta, sebbene la forma sia veramente volgare.
    Ma più volgare è la combriccola di nulla valenti che si erge da anni a oligarchia predestinata, il duo letta, la boldrini, e gente come la fedeli.
    Su radio radicale trovate la registrazione di un ridicolo premio letterario vinto da giorgio napolitano (per merito, eh?!), con un saggio in favore dell'Europa (tutte convinzioni profonde, eh?!), in cui i pappagalli della cricca, fedeli compresa, (a un premio letterario, chi meglio di lei...), ripetono con tono ossessivo e nazista, i diktat della cricca.
    Da non perdere, specialmente la boldrini, che fa varietà a sé.
    Il pd è la rivincita dei mediocri.

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  3. Avete scritto bene, "... in una città del 2017"!
    Vedasi quanto accaduto in una piccola città turistica della Tailandia, dove coloro i quali hanno strappato delle bandiere sono stati immediatamente identificati e condannati.
    Ma, in tutta evidenza, il 2017 è arrivato altrove, mentre Roma è ferma al 1967..... (anzi no, allora la PS funzionava e una scritta contro un Ministro portava subito ad una vera e propria retata, per punire i colpevoli e educare gli altri...)

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  4. Sono d'accordo, abusivo è abusivo. Si vuole protestare nei confronti della Fedeli? Eccovi un'idea civile: inviare una raccomandata A/R al ministero dell'istruzione all'attenzione del ministro, scrivendole critiche civili. Scriverle magari in tanti, 2 volte al mese. In questo modo si protesta rumorosamente (vedersi arrivare un bel po' di lettere raccomandate non fa mai troppo piacere), ma civilmente e senza sporcare la città

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  5. capirai, l'attacchino guadagna in nero e vive in qualche stabile okkupato; non c'ha conti correnti e risulta nullatenente. Anche gli fai un verbale da millemila euro, che gli frega?
    Se invece, al momento dell'insolvenza della sanzione lo mandassi a pulire il culo agli anziani non autosufficienti delle RSA per una anno tutti i giorni, forse gli passerebbe la voglia.......anzi, imparerebbe pure un lavoro serio

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  6. Ma se la sentite la fedeli è tranquilla come un pascià. Questa è gente che non ha una faccia, inattaccabile come un nido di formiche. Li scelgono apposta.
    Inoltre la min[e]stra è consapevole che certi attacchi non mirano alla sua rimozione, nel nome di un'etica della competenza che non si riscontra in nessuno dei ministri di questo governo. Lo scopo del can can è indicarle alcune iniziative gradite alle alte sfere della cricca, che, figuriamoci, lei eseguirà senza problemi di suo.
    Per le telecamere. Io ho subito un'aggressione da parte di un vigile all'incrocio tra via Petroselli e vicolo Jugario, ho richiesto i filmati e la risposta è stata che quel tratto non risulta coperto da telecamere.
    Le telecamere funzionano quando, come e con chi gli pare.

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  7. A Roma ormai non controlla più un cazzo nessuno. Non vedo mai pattuglie girare per controllare e reprimere comportamenti scorretti ed illegali, niente di niente. Ogni tanto vedi qualche posto di controllo, ma niente di più. Ma nessuno sta vedendo sulla metro A quello che sta accadendo? Stanno nuovamente vandalizzando i treni con graffiti di ogni forma e dimensione. Questo significa che, di notte, ignoti sono liberi di entrare in aree non accessibili al pubblico: di questi tempi, con i noti rischi che stiamo correndo, mi pare una cosa abbastanza grave. E che se ne preoccupa qualcuno? Figuriamoci se controllano manifesti abusivi e chi li mette. Macchè, tanto "i problemi "so artri"...

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  8. Che poi, ammesso che li sorprendono, mi immagino cosa mai gli fanno: "Birichini! Non lo fate più eh, se no fate piangere "'recchie a sventola!".

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  9. Oppure gli dicono: "Guarda giovinò, pe' stavorta passi, ma aaa prossima 'so cazzi tua. Ce semo capiti, eh?!". (Cioè, anche la prossima volta non gli faranno un cazzo di niente).

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  10. Che poi, mettendo a parte il riferimento all'attuale politico, da un punto di vista generale quello che dice la frase riportata su questo cartellone non è che sia poi così sbagliata...

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  11. Preparatevi a Roma perché sono in arrivo ulteriori affissioni molto interessanti. Südtiroler Heimatbund, lo scorso 27/12/2016, ha vinto il ricorso al TAR della regione Lazio contro l'opposizione del comune di Roma all'affissione di 1000 manifesti con la dicitura "Il Sudtirolo non è Italia". Dunque tra pochi giorni saranno affissi questi 1000 manifesti in molte parti della città. Questi manifesti sono assolutamente regolari e il comune di Roma percepisce il compenso previsto.

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  12. Bè, il rispetto della libertà d'espressione contempera una corretta gestione commerciale delle pubbliche risorse.
    Che il sud Tirolo non sia Italia è evidente, infatti paga le affissioni.

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  13. Ok sono illegali, invece la Rai che fa propaganda per il PD e ci estorce il canone è legale.

    (Per non parlare di Radio radicale che da decenni si mantiene solo coi soldi pubblici)

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  14. E se poi l'attacchino sputa? Come procede l'inchiesta contro lo sputatore?

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  15. LE AFFISSIONI DELLA FEDELI SONO POCA COSA IN CONFRONTO ALLA STRONZATA CHE HA FATTO GENTILONI (RENZI) DI NOMINARLA MINISTRO, ANCHE IO HO LA 3 MEDIA E MI ASPETTO UN MINISTERO DA GESTIRE.
    QUINDI BISOGNEREBBE RIEMPIRE L'ITALIA CON I MANIFESTI DI QUESTI PEZZENTI IGNORANTI CHE NON HANNO ISTRUZIONE SUFFICIENTE A MANDARLA AVANTI, VEDI LA LORENZIN E TI RENDI CONTO DELLA SANITA' IN ITALIA, VEDI POLETTI E CAPISCI PERCHE' IN ITALIA NON C'E' LAVORO, VEDI ORLANDO E CAPISCI PERCHE' NON C'E' GIUSTIZIA.

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  16. E poi vedi il commento di Anonimo ore 3:05 PM e capisci perché non c'è speranza per l'Italia :(

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  17. Hai capito...quando tocchi il marcio del potere si ribellano tutti, è una donna, è un ministro invece delle affissioni abusive nulla, non importa nulla!
    Poi se dici come mai tutti questi accanimenti contro la Raggi (una donna, un sindaco), insulti e critiche senza precedenti ecc...ecc....beh anche qui, c'è da stendere un velo pietoso!
    Praticamente devi essere del Pd per campare a Roma e dintorni, altrimenti è meglio andare via!
    Questa è la nuova democrazia, complimenti a tutti!

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  18. Di affissioni abusive ce ne sono ovunque, forse qui è normale che risalti sia l'enormità di ciò che è in ballo, ossia un governo sempre più svuotato di autonomia politica, che viene conferita dall'elettorato e dalle capacità, sia la modalità infantile della protesta.
    Una protesta si fa discutendo i presupposti che consentono a persone senza alcun titolo, neppure i voti degli italiani, di decidere della vita di persone molto migliori di loro.
    Non col cartellone offensivo.

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