Ormai la chiave di lettura l'abbiamo facilmente trovata: per raccontare l'impostazione di questa Giunta è sufficiente recuperare le tante critiche che facemmo alla Giunta Alemanno visto che lo stile è esattamente lo stesso.
Uno degli stilemi facilmente riconoscibili della passata - e dunque anche di questa - amministrazione è: c'è una norma che più o meno funziona, ma che scontenta i cittadini? Allora tu togli quella norma, accaparrati il consenso dei cittadini e per non perdere la faccia approvi una norma più grande, più alta, più ampia che tanto non applicherai mai ma che ti permetterà di presentarti in ogni contesto dicendo: eh ma io...
E' esattamente quello che la Giunta ha compiuto ieri sui provvedimenti legati ad ambiente, mobilità e inquinamento confezionati da un bizzarro team misto mare tra Assessorato all'Ambiente e Assessorato alla Mobilità.
L'obbiettivo principale era, nel tentativo vano di recuperare consenso e solleticare la pancia profonda del romanaro medio, togliere le targhe alterne. Con l'arrivo dell'inverno e l'accensione degli impianti di riscaldamento l'inquinamento della città si alzerà come ogni anno e con esso tutte le patologie ad esso correlate (sapete quanta gente muore a Roma ogni anno a causa di questo? Sapete tutto questo quanto costa alla Regione per il sistema sanitario? Informatevi...), i dati rilevati dell'inquinamento atmosferico in queste circostanze obbligano l'amministrazione comunale a provvedere. Per legge. E l'unico sistema alla portata sono le targhe alterne. Raggi non voleva assolutamente: i risultati disastrosi di questi primi mesi di governo aggiunti ad una limitazione all'utilizzo di ciò che di più caro i romani hanno (a maghena) avrebbe minato ulteriormente popolarità e consenso. Occorreva trovare il mondo per non togliere l'amata vettura al romanomedio.
E allora ecco la supercazzola di stampo alemanniano. Niente più targhe alterne ma lavaggio dell'asfalto (andatevi a cercare quando la cosa venne proposta dal sindaco del quinquennio 2008-2013) e poi normative di blocco di vetture inquinanti riguardanti l'area interna all'Anello Ferroviario e quella interna al Grande Raccordo Anulare. Si tratta di divieti fatti appositamente per non essere rispettati, norme che riguarderebbero oltre 100mila vetture che per miracolo dovrebbero scomparire dalla città (giusto per dire l'impossibilità di applicazione). Ovviamente l'estensione dell'area interessata rende impossibile qualsiasi credibile controllo, specie con una Polizia Locale che ogni giorno riesce a mettere in strada meno di 1000 uomini, il resto lo fanno le prescrizioni previste dal provvedimento: se superiamo i limiti di inquinamento dopo il primo giorno non può circolare tizio, dopo il secondo giorno non può circolare tizio più caio, dopo il terzo giorno non possono circolare ne tizio, ne caio, ne sempronio ecc ecc. Con una enorme quantità di vetture interessate al blocco e una enorme quantità di vetture che in ogni momento possono invece transitare: una piattaforma che alimenta anche decine di migliaia di errori in buona fede. Il tutto naturalmente non h24 o in fasce orari ben delimitabili bensì qualche ora la mattina e qualche ora il pomeriggio col risultato non solo di rendere eventualmente intasate le ore della giornata aperte a tutti, ma da rendere impossibili (ribadiamolo: impossibili!) i controlli. Lo vedremo facilmente di numeri - e li sono statistiche e la supercazzola vacilla - riguardanti le multe. Saranno irrilevanti. Non che con le targhe alterne la possibilità di essere multati violando la norma fosse elevatissima, ma vuoi mettere un provvedimento scritto in maniera bizantina e di difficile decifrazione anche per chi deve applicarlo con un provvedimento che dice molto più semplicemente: se sei disparo pigli la macchina, se sei paro no?
Le targhe alterne sono dai romani considerate antipatiche. Il romano medio considera l'utilizzo della sua maghena come un diritto universale sancito nella Carta dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino. Il grido di "aho ma io ce pago er bollo" lo legittima a qualsiasi nefandezza sulla sosta oltre all'utilizzo del mezzo anche per coprire i 70 metri che separano il tabaccaio dal portone di casa, dunque figurarsi quanta gente sarà entusiasta e quante volte nei gazebo a Cinque Stelle sentirete ripetere ai cittadini arrabbiati "eh si però noi abbiamo tolto le targhe alterne eh!". Demagogia, populismo e propaganda della peggior specie, qui ancora più grave perché modulata infischiandosene della salute delle persone, specie degli anziani e dei bambini.
Tra l'altro le targhe alterne, anche se non esiste un solo romano che l'abbia compreso, avevano tra i mille difetti del provvedimento un valore educativo, culturale, didattico. Almeno un giorno ogni tanto eri obbligato a lasciare la tua auto a casa e dovevi sperimentare altre forme di trasporto. In virtù delle targhe alterne, che da oggi grazie al populismo sudamericano a Cinque Stelle non ci saranno più, tanta gente ha capito che per andare in ufficio faceva davvero prima in bici, tanta gente ha comprato una pieghevole per raggiungere i mezzi e poi fare l'ultimo miglio pedalando, tanta gente si è accorta che 3 km a piedi si fanno in 35 minuti di passeggiata che sono molto meglio che 35 minuti di traffico più qualche minuto per trovare posto laddove ti faranno una contravvenzione per divieto. Naturalmente tutte queste casistiche non potranno più manifestarsi perché da oggi le limitazioni a pigliare la macchina saranno cancellate, resteranno solo una serie di limitazioni fake che nessuno potrà controllare e che nessuno rispetterà, che non fanno paura nessuno e che comunque potranno facilmente essere aggirate comprandosi la macchina nuova, spingendo dunque ulteriormente i romani al rinnovo del parco auto invece di investire magari nella formazione dei propri figli, in viaggi, in cultura. Una impostazione politica e di visione semplicemente ributtante - oltre che classista e declinata a favore di chi può permettersi l'acquisto di una vettura di ultima generazione - da parte dell'amministrazione.
Si dice che si sta solo attuando il PGTU (Piano Regolatore del Traffico Urbano) previsto dalla Giunta di Ignazio Marino e scritto dall'assessore Guido Improta. E' vero, ma quel provvedimento non si limitava a indicare delle strategie, bensì spiegava come gestire l'enforcement, l'applicazione delle norme giù giù fino alla sanzione di chi le violava. In estrema sintesi, giusto per fare un esempio, il PGTU per i pullman turistici non diceva soltanto "non devono entrare in centro", frase sempre buona per ogni comizietto politico o ospitata televisiva, ma imponeva la realizzazione di un circuito di telecamere (modello ZTL centrale) per applicare davvero la norma. Le telecamere sono montate, in 4 mesi la Giunta non è stata capace di accenderle. Anche per gli inquinanti il PGTU imponeva la realizzazione di una area del tutto simile all'Area C di Milano, con telecamere e pagamento del ticket per chiunque volesse entrare, questo avrebbe non solo ridotto il traffico decisamente come è successo a Milano ma avrebbe portato flussi finanziari nelle casse dell'amministrazione utilissimi per realizzare ciclabili e preferenziali che oggi - per fortuna - sono quotidianamente protagoniste nei dibattiti della Commissione Mobilità e che senza risorse dibattiti resteranno. La Ztl centrale, giusto per fare un esempio, esisteva da anni, ma si iniziò a rispettarla soltanto quando vennero montate le telecamere una quindicina d'anni fa. Però il PGTU evidentemente si decide di applicarlo a geometria variabile: quello che scontenta la gente, non lo si fa.
Per fortuna (o purtroppo), i risultati di queste politiche avranno un punto di caduta statistico e numerico non emendabile e crudele quando arriveranno i risultati. La congestione crescerà, il traffico crescerà, l'incidentalità crescerà, l'inquinamento crescerà così come - se il provvedimento verrà preso sul serio - cresceranno le vendite di vetture nuove e anche il tasso di motorizzazione ovvero di auto-per-1000-abitanti. In totale contrasto a quel che succede in qualsiasi altra città europea e ormai anche italiana.
Oggi i giornali hanno raccontato questo provvedimento prendendo i dati dal comunicato stampa e evitando qualsiasi commento e analisi. Noi abbiamo cercato di farvi capire la cattiva fede e il secondo fine propagandistico (oltre che l'abisso culturale) di chi approva provvedimenti che non si possono far rispettare stante le condizioni delle tecnologie e della Polizia Locale e che, storicamente, nessuno mai rispetta (trovateci un romano con una vettura vecchia che si ferma ai "varchi" - che non esistono salvo qualche antico cartello ricoperto di adesivi e graffiti - della ZTL Anello Ferroviario). E che, paradossalmente, produrrebbero degli effetti nefasti (corsa all'acquisto di auto nuove, indebitamento delle famiglie, modifica delle priorità) anche se venissero pedissequamente rispettati.
Uno degli stilemi facilmente riconoscibili della passata - e dunque anche di questa - amministrazione è: c'è una norma che più o meno funziona, ma che scontenta i cittadini? Allora tu togli quella norma, accaparrati il consenso dei cittadini e per non perdere la faccia approvi una norma più grande, più alta, più ampia che tanto non applicherai mai ma che ti permetterà di presentarti in ogni contesto dicendo: eh ma io...
E' esattamente quello che la Giunta ha compiuto ieri sui provvedimenti legati ad ambiente, mobilità e inquinamento confezionati da un bizzarro team misto mare tra Assessorato all'Ambiente e Assessorato alla Mobilità.
L'obbiettivo principale era, nel tentativo vano di recuperare consenso e solleticare la pancia profonda del romanaro medio, togliere le targhe alterne. Con l'arrivo dell'inverno e l'accensione degli impianti di riscaldamento l'inquinamento della città si alzerà come ogni anno e con esso tutte le patologie ad esso correlate (sapete quanta gente muore a Roma ogni anno a causa di questo? Sapete tutto questo quanto costa alla Regione per il sistema sanitario? Informatevi...), i dati rilevati dell'inquinamento atmosferico in queste circostanze obbligano l'amministrazione comunale a provvedere. Per legge. E l'unico sistema alla portata sono le targhe alterne. Raggi non voleva assolutamente: i risultati disastrosi di questi primi mesi di governo aggiunti ad una limitazione all'utilizzo di ciò che di più caro i romani hanno (a maghena) avrebbe minato ulteriormente popolarità e consenso. Occorreva trovare il mondo per non togliere l'amata vettura al romanomedio.
E allora ecco la supercazzola di stampo alemanniano. Niente più targhe alterne ma lavaggio dell'asfalto (andatevi a cercare quando la cosa venne proposta dal sindaco del quinquennio 2008-2013) e poi normative di blocco di vetture inquinanti riguardanti l'area interna all'Anello Ferroviario e quella interna al Grande Raccordo Anulare. Si tratta di divieti fatti appositamente per non essere rispettati, norme che riguarderebbero oltre 100mila vetture che per miracolo dovrebbero scomparire dalla città (giusto per dire l'impossibilità di applicazione). Ovviamente l'estensione dell'area interessata rende impossibile qualsiasi credibile controllo, specie con una Polizia Locale che ogni giorno riesce a mettere in strada meno di 1000 uomini, il resto lo fanno le prescrizioni previste dal provvedimento: se superiamo i limiti di inquinamento dopo il primo giorno non può circolare tizio, dopo il secondo giorno non può circolare tizio più caio, dopo il terzo giorno non possono circolare ne tizio, ne caio, ne sempronio ecc ecc. Con una enorme quantità di vetture interessate al blocco e una enorme quantità di vetture che in ogni momento possono invece transitare: una piattaforma che alimenta anche decine di migliaia di errori in buona fede. Il tutto naturalmente non h24 o in fasce orari ben delimitabili bensì qualche ora la mattina e qualche ora il pomeriggio col risultato non solo di rendere eventualmente intasate le ore della giornata aperte a tutti, ma da rendere impossibili (ribadiamolo: impossibili!) i controlli. Lo vedremo facilmente di numeri - e li sono statistiche e la supercazzola vacilla - riguardanti le multe. Saranno irrilevanti. Non che con le targhe alterne la possibilità di essere multati violando la norma fosse elevatissima, ma vuoi mettere un provvedimento scritto in maniera bizantina e di difficile decifrazione anche per chi deve applicarlo con un provvedimento che dice molto più semplicemente: se sei disparo pigli la macchina, se sei paro no?
Le targhe alterne sono dai romani considerate antipatiche. Il romano medio considera l'utilizzo della sua maghena come un diritto universale sancito nella Carta dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino. Il grido di "aho ma io ce pago er bollo" lo legittima a qualsiasi nefandezza sulla sosta oltre all'utilizzo del mezzo anche per coprire i 70 metri che separano il tabaccaio dal portone di casa, dunque figurarsi quanta gente sarà entusiasta e quante volte nei gazebo a Cinque Stelle sentirete ripetere ai cittadini arrabbiati "eh si però noi abbiamo tolto le targhe alterne eh!". Demagogia, populismo e propaganda della peggior specie, qui ancora più grave perché modulata infischiandosene della salute delle persone, specie degli anziani e dei bambini.
Tra l'altro le targhe alterne, anche se non esiste un solo romano che l'abbia compreso, avevano tra i mille difetti del provvedimento un valore educativo, culturale, didattico. Almeno un giorno ogni tanto eri obbligato a lasciare la tua auto a casa e dovevi sperimentare altre forme di trasporto. In virtù delle targhe alterne, che da oggi grazie al populismo sudamericano a Cinque Stelle non ci saranno più, tanta gente ha capito che per andare in ufficio faceva davvero prima in bici, tanta gente ha comprato una pieghevole per raggiungere i mezzi e poi fare l'ultimo miglio pedalando, tanta gente si è accorta che 3 km a piedi si fanno in 35 minuti di passeggiata che sono molto meglio che 35 minuti di traffico più qualche minuto per trovare posto laddove ti faranno una contravvenzione per divieto. Naturalmente tutte queste casistiche non potranno più manifestarsi perché da oggi le limitazioni a pigliare la macchina saranno cancellate, resteranno solo una serie di limitazioni fake che nessuno potrà controllare e che nessuno rispetterà, che non fanno paura nessuno e che comunque potranno facilmente essere aggirate comprandosi la macchina nuova, spingendo dunque ulteriormente i romani al rinnovo del parco auto invece di investire magari nella formazione dei propri figli, in viaggi, in cultura. Una impostazione politica e di visione semplicemente ributtante - oltre che classista e declinata a favore di chi può permettersi l'acquisto di una vettura di ultima generazione - da parte dell'amministrazione.
Si dice che si sta solo attuando il PGTU (Piano Regolatore del Traffico Urbano) previsto dalla Giunta di Ignazio Marino e scritto dall'assessore Guido Improta. E' vero, ma quel provvedimento non si limitava a indicare delle strategie, bensì spiegava come gestire l'enforcement, l'applicazione delle norme giù giù fino alla sanzione di chi le violava. In estrema sintesi, giusto per fare un esempio, il PGTU per i pullman turistici non diceva soltanto "non devono entrare in centro", frase sempre buona per ogni comizietto politico o ospitata televisiva, ma imponeva la realizzazione di un circuito di telecamere (modello ZTL centrale) per applicare davvero la norma. Le telecamere sono montate, in 4 mesi la Giunta non è stata capace di accenderle. Anche per gli inquinanti il PGTU imponeva la realizzazione di una area del tutto simile all'Area C di Milano, con telecamere e pagamento del ticket per chiunque volesse entrare, questo avrebbe non solo ridotto il traffico decisamente come è successo a Milano ma avrebbe portato flussi finanziari nelle casse dell'amministrazione utilissimi per realizzare ciclabili e preferenziali che oggi - per fortuna - sono quotidianamente protagoniste nei dibattiti della Commissione Mobilità e che senza risorse dibattiti resteranno. La Ztl centrale, giusto per fare un esempio, esisteva da anni, ma si iniziò a rispettarla soltanto quando vennero montate le telecamere una quindicina d'anni fa. Però il PGTU evidentemente si decide di applicarlo a geometria variabile: quello che scontenta la gente, non lo si fa.
Per fortuna (o purtroppo), i risultati di queste politiche avranno un punto di caduta statistico e numerico non emendabile e crudele quando arriveranno i risultati. La congestione crescerà, il traffico crescerà, l'incidentalità crescerà, l'inquinamento crescerà così come - se il provvedimento verrà preso sul serio - cresceranno le vendite di vetture nuove e anche il tasso di motorizzazione ovvero di auto-per-1000-abitanti. In totale contrasto a quel che succede in qualsiasi altra città europea e ormai anche italiana.
Oggi i giornali hanno raccontato questo provvedimento prendendo i dati dal comunicato stampa e evitando qualsiasi commento e analisi. Noi abbiamo cercato di farvi capire la cattiva fede e il secondo fine propagandistico (oltre che l'abisso culturale) di chi approva provvedimenti che non si possono far rispettare stante le condizioni delle tecnologie e della Polizia Locale e che, storicamente, nessuno mai rispetta (trovateci un romano con una vettura vecchia che si ferma ai "varchi" - che non esistono salvo qualche antico cartello ricoperto di adesivi e graffiti - della ZTL Anello Ferroviario). E che, paradossalmente, produrrebbero degli effetti nefasti (corsa all'acquisto di auto nuove, indebitamento delle famiglie, modifica delle priorità) anche se venissero pedissequamente rispettati.
38 commenti | dì la tua:
A virgi' e le scie chimiche, come famo con le scie chimiche...?
Ce mette quelle comiche....
Trammy
E' un cane che si morde la coda. Ieri il 913 l'ho aspettato per 26 minuti, dopo che per diverso tempo è stato annunciato ad 8 minuti. e poi l'ho dovuto far passare perché era stracolmo. L'altro è passato dopo altri 6 minuti, dopo che era stato annunciato in arrivo subito dopo l'altro! Ben 32 minuti di attesa per un autobus! Ma di che stiamo parlando.
La realtà purtroppo è questa. Se non ci fosse la gente che prende la macchina i mezzi di trasporto pubblico scoppierebbero peggio di come stanno scoppiando adesso.
E chi scrive è uno che i mezzi di trasporto li prende tutti i giorni ma si sta accorgendo anche che ogni giorno peggiorano sempre di più.
Siamo alla frutta e chiunque cercherebbe di governare questa città non saprebbe che pesci prendere visto l'andazzo di tolleranza di questi ultimi anni.
RFS è tornata a credere che siano politiche di destra ad aver rovinato Roma, così cerca di accostare Alemanno e Raggi (come fa Repubblica) per farle perdere voti. In realtà la capitale non ha mai visto altro che statalismo, spesa pubblica e clientelismo per quasi un secolo.
E non sono solo questi "provvedimenti" populisti sul traffico che confermano sempre di piu' l'equazione Raggi=Alemanno; adesso dobbiamo prepararci ad assistere alla guerra santa tra l'amministrazione grillina ed il governo per la difesa, da parte della giunta M5S, della proprieta' comunale di Atac dopo il provvedimento votato in Parlamento sia da centrodestra che centrosinistra che in pratica mette sotto commissariamento governativo (in prospettiva di un possibile passaggio gestionale a RFI della medesima) l'azienda di trasporto pubblico piu'disastrata, inefficace ed improduttiva che esista al mondo, tecnicamente gia' fallita, generatrice di debiti astronomici che ricadono sulla pelle dei cittadini romani che di contraltare ricevono i servizi piu' scadenti del pianeta, carrozzone di potere da sempre in mano a sindacalisti, caste ed apparati di potere vari (basta vedere cosa dovette subire Marino dai macchinisti ai quali stava tentando di togliere i privilegi), e buon serbatoio di voti da dove il M5S ha attinto a piene mani nelle ultime elezioni. Una difesa dello status-quo (con il primo immancabile comunicato facebook della Meleo gia'postato) con cui, in un misto di ideologia statalista di tipo cubano ed un nazionalismo tipicamente fascista, Raggi, Stefàno e la prestanome Meleo si faranno passare come martiri "difensori dei diritti pubblici dei cittadini", per salvaguardare tutto il controllo di uno dei tanti cancri che caratterizzano questa citta' come e' appunto la municipalizzata dei trasporti, da parte del suo storico apparato di potere.
strano che non ci sia nessun riferimento a uber... eppure dava la stecca ar blogghe. poi qui stamo a parla de inquinamento e targhe alterne quando a 50 metri ci stanno i vari rom-sinti-camminanti e compagnia bella che bruceno li copertoni e ce fanno respirà la peggio merda. stamo tranquilli perô che ce salverá er ponentino e quella bella brezza de aria fresca che ristora l'anima... de li mortacci vostri.
Le targhe alterne sono totalmente inutili.
Guarda caso il problema dell'inquinamento causato dalle automobili c'è "solo" con la brutta stagione: inizia più o meno quando vengono accesi i riscaldamenti e finisce per magia quando gli stessi vengono spenti.
Nonostante il periodo coincida, stranamente, con la stagione delle piogge.
Una semplice richiesta, si è un grado di articolare un discorso in un italiano decente senza ricorrere all'utilizzo di uno pseudo dialetto romanesco che di romanesco ha poco ma che è tanto cafone e coatto?
Confermo, da dopo l'estate la situazione e' in caduta libera. E si partiva da un livello gia' pessimo. Ho dovuto ripiegare sull'auto anche io. Ballarin-Torrino (7km) ci vuole fisso un'ora e 10-20' (2 bus che passano quando je pare). Le app sono ormai inaffidabili. Il Torrino e' grande come un capoluogo di provincia, ma e' quasi privo di collegamenti con il resto del mondo. Mi spiace, ci ho provato senza, ma a maghina, anche se e' un bagno di sangue, ci vuole davvero
Sapessero al Campidoglio o nella villa ligure quando e' perorata la loro battaglia da coloro che sono impalati, umiliati, per 50-60 minuti alle fermate. La bile dopo mezz'ora,vi posso assicurare, sale al punto che regaleremmo Atac pure ai cinesi o a Putin, pur di vedere mezza vettura in piú per strada. Lo dico con preoccupazione e tristezza: il M5S tra due anni in Italia non esiste piu e non voglio neppure immaginare che fine faranno tutti quei voti.
Sapessero al Campidoglio o nella villa ligure quando e' perorata la loro battaglia da coloro che sono impalati, umiliati, per 50-60 minuti alle fermate. La bile dopo mezz'ora,vi posso assicurare, sale al punto che regaleremmo Atac pure ai cinesi o a Putin, pur di vedere mezza vettura in piú per strada. Lo dico con preoccupazione e tristezza: il M5S tra due anni in Italia non esiste piu e non voglio neppure immaginare che fine faranno tutti quei voti.
Confermo, da dopo l'estate la situazione e' in caduta libera. E si partiva da un livello gia' pessimo. Ho dovuto ripiegare sull'auto anche io. Ballarin-Torrino (7km) ci vuole fisso un'ora e 10-20' (2 bus che passano quando je pare). Le app sono ormai inaffidabili. Il Torrino e' grande come un capoluogo di provincia, ma e' quasi privo di collegamenti con il resto del mondo. Mi spiace, ci ho provato senza, ma a maghina, anche se e' un bagno di sangue, ci vuole davvero
Mi sembra una buona idea.
Credo che dobbiamo forzare il nostro buon senso... mi spiego... dobbiamo sforzarci di continuare ad evitare più possibile di usare le macchine. Siamo troppo dipendenti, basta evitare quando è possibile..es. per accompagnare i figli a scuola che magari si trova a poche centinaia di metri da casa... oppure per chi è vicino dal lavoro o che ha una accettabile distanza... io prima usavo lo scooter. Risultato 45 minuti.. con la metro c e tram 45 minuti con 1,50€... Poi non mi spiego come si può guadagnare 1200/1400 € e spendere 200€ di carburante al mese... chiudo con Le targhe alterne. Non vanno perché ogni famiglia ha in media due o tre vetture con targhe pari e dispari, pertanto si annulla l`effetto.... Dimenticavo... fuori dalle ore di punta i mezzi sono pressoché vuoti.....
Scusa Tone', apro questo post e mi appare il banner di Allianz che mi vuol far risparmiare sull'rca. Ahahah.
Sei un tafazzi.
Mi spiace ma non sono d'accordo. Ammetto di essere uno con il culo incollato alla macchina, ma vivo in campagna quindi almeno per un tratto la macchina serve. Però detto questo, premesso che sarebbe ultra necessario far funzionare bene tutti i veicoli e dare una bella ripulita a lassismo ed assenteismo, sono convintissimo che se in un colpo solo sparissero magicamente tutte le auto (e moto) parcheggiate in seconda e terza fila, agli incroci, nelle preferenziali etc. etc. etc. si risolverebbe un buon 3/4 dei problemi di circolazione dei mezzi pubblici.
Io ho il GPL e quindi me ne fotto... Ma senza "a maghena" come ce vado al lavoro pe' paga' le tasse pe permette al furgone euro 0 del bangla de mettese in doppia fila? E al rom/sinto/camminante de brucia' li fili de rame? Famo così: voi fate sparì prima tutta sta roba, ripiamo le misure dei gas tossici e dopo, se ancora serve, io vado coll'autobus... Ok?
L'Area C a Roma è follia pura. Il problema è che, allo stato attuale, non esiste un'alternativa credibile al trasporto su gomma. La ztl centro storico, per come è stata strutturata, ha creato più problemi di quanti ne abbia risolti. Uno su tutti: ha congestionato il lungotevere, attualmente unica arteria che collega la città da sud a nord. Questo non significa che il problema del traffico vada sottovalutato o che non si possano trovare alternative percorribili. Ma pensare di fare un'Area C con varchi d'ingresso all'anello ferroviario (che interesserebbe una zona più grande della stessa Milano) vuol dire aver capito poco della città. Oggi l'unica misura attuabile a costi relativamente bassi è il potenziamento delle ferrovie urbane. Roma è tra le città europee con il maggior numero di stazioni e collegamenti ferroviari interni, sarebbe sufficiente riqualificarle e collegarle meglio con gli autobus. Per questo sono d'accordo con la cassazione, nel progetto stadio, del prolungamento della metro B a Tor di Valle. C'è già un treno (la Roma-Lido) che ferma a Tor di Valle e incrocia la linea B a Ostiense. Riqualificassero quello, invece di buttare soldi per fare un doppione sotterraneo.
mettiamo le ruote ai frigoriferi??
La propaganda di Roma fa schifo è peggio della tv nordcoreana.
Tonelli puà lavorare al servizio di Kim Jong-un, o di Renzi.
Difatti adesso l 'ATAC la commissarieranno e ci butteranno 500 milioni con una grande mangiata senza la partecipazione delM5S che gridera allo scandalo solo perche' tagliati fuori. L'amministrazione M5S si sta rivelando una cosa tra lo scandaloso e il comico,stando così le cose non avranno futuro e si sono bello che mangiato la possibilità di vincere le prossime elezioni politiche....peccato in tanti avevamo creduto e dato fiducia....
Co la coperativa ve mennerebbe.....
Infatti RFS dovrebbe scrivere che i grillini fanno male perché si stanno comportando come il PD e tutta la sinistra che ha governato l'Italia negli ultimi 70 anni. Alemanno è un puntino nella storia che ha governato per qualche anno; tra l'altro anche lui si adeguò a quello che già aveva trovato e fece politiche socialiste (la destra a Roma ragiona come la sinistra, eredità fascista).
Comunque, va anche detto che le targhe alterne, per quanto possano essere un provvedimento valido, non risolvono il problema di base. Il problema di scoraggiare l'uso dell'auto privata non è di facile risoluzione, e va anche detto che qui a Roma non esiste una valida alternativa di mobilità, ossia non c'è un trasporto pubblico efficiente. Poche linee metropolitane e tramviarie, troppe linee su gomma, poche corsie preferenziali, una rete completamente da ridisegnare e, soprattutto, aziende di trasporto che non sono degne di essere chiamate tali, ma meri carrozzoni completamente in mano ai sindacati ed alla politica, il cui scopo principale è di assorbire disoccupazione, senza una vero obiettivo di efficacia del servizio (quest'ultimo concetto non è mio, lo scrisse un ex vicesindaco di Roma di diversi anni fa in un suo libro, uno dei pochi politici che capivano i reali problemi di Roma). Poi, certamente, c'è anche una certa mentalità provinciale che porta ad un uso eccessivo dell'auto privata, vista come uno "status-symbol" e non come uno strumento del quale fare un giusto e sensato uso, ma manca, appunto, una reale alternativa di mobilità.
Ah, poi va aggiunto che, da un po' di anni a questa parte, sono entrate in scena le donne: diversi anni or sono non guidavano, o al limite guidavano auto piccole; oggi, invece, la sfrenata emancipazione che ha coinvolto il pianeta femminile fa sì che non sia raro vedere fragili dame condurre suv lunghi tra un po' quanto un autobus urbano, e guai a toccarglielo. Qui a Roma siamo lontani anni-luce dalla mentalità, ad esempio, dominante in Svizzera, dove anche il riccone e il politico prendono tranquillamente il tram (il quale ultimo, ovviamente, funziona come un orologio, come tutto il loro trasporto pubblico).
Va poi fatta anche un'altra considerazione. Le linee su rotaia qui a Roma sono poche anche per una insensata pianificazione delle stesse, costruendo ad esempio metropolitane su tracciati sbagliati, ossia sovrapposti a linee su ferro già esistenti, con contemporanea chiusura di queste ultime, invece di realizzarsi su un tracciato distinto aggiungendosi a quelle già esistenti. Vedasi la metro C, realizzata al posto della ferrovia Roma-Pantano Borghese, tra l'altro ammodernata nella tratta esterna in tempi recenti, che andava realizzata su un percorso diverso, ad esempio mandandola a Tor Vergata, dove su ferro non c'è nulla, mantenendo ed ammodernando la predetta ferrovia. Anche la metro A, tra San Giovanni ed Anagnina, era prevista in origine su un tracciato diverso, che avrebbe consentito, tra l'altro, un miglior interscambio con la stazione di Roma Tuscolana; no, invece fu realizzata al posto della tramvia Termini-Cinecittà, la quale ultima, non va dimenticato, era (insieme a quella di Capannelle) il residuo moncone della rete tramviaria dei Castelli Romani, anch'essa ingiustamente chiusa entro il 1965, invece di mantenerla ed ammodernarla.
C'è stato un momento in cui c'era meno traffico?
Forse era agosto, volpi.
E' solo un modo per far comprare due macchine o una macchina nuova.
Solo un ingenuo pensa che con la targa alterna si levano di mezzo meta' delle auto in circolazione. Le auto parcheggiate a permanenza sono molto piu' di quelle che circolano. E sono la vera causa di inquinamento e traffico, sottraendo parcheggi di rotazione. Ma se ogni nucleo familiare a 2-3 o piu' auto, contando anche le vecchie carrette di proprieta' degli anziani o dei nipoti neopatentati, far passare l'idea che SERVE almeno una "pari" e una "dispari" fa si che l'idea di rottamare le piu' anziane sia un'utopia. Casomai, se si considera l'auto un fattore "inquinante" andrebbero penalizzate, a scalare, in funzione del livello di inquinamento che producono, VIETANDO la presenza all'interno del GRA, specie se PARCHEGGIATE sulla pubblica via di tutte le euro 0,1 e 2 (che sono auto che hanno almeno 14 anni di vita sul groppone). La questione vera e' che tutti i demokratici aborrono l'idea che il SUV euro 6 ibrido che costa 100.000 euro (o anche solo 35.000) possa circolare liberamente (e pure parcheggiare gratis sulle strisce blu) mentre la Panda rossa della nonna, che brucia la verde pur avendo bisogno del piombo, inquinando come 100 SUV di cui sopra, debba essere rottamata.
Ma infatti il problema delle auto in generale, inteso come massiccia motorizzazione di massa, è il consumo di spazio che tale fenomeno crea, perchè sull'inquinamento la tecnologia apporterà sicuramente, via via, delle soluzioni o dei correttivi, e lo sta facendo già adesso, se vogliamo. Roma è una città che, per caratteristiche intrinseche, non è adatta ad un numero di automobili maggiore di quello delle persone. E non non va dimenticato il recente fenomeno (invasione forse è più giusto?) di quelle mini-automobiline imbecilli che se non sbaglio chiamano quadricicli, rumorosissime tra l'altro oltre ogni limite, che il figlio di papà stra-mega-ultra-arci-viziato deve rigorosamente avere (non sia mai).
Avete invitato a votare per la Raggi.
La vostra stupidità è pressochè infinita.
La legge dice che se i livelli di inquinanti superano i limiti X volte l'anno, la magistratura deve indagare la giunta per vedere se ha fatto abbastanza cose per ridurre l'inquinamento. Le giunte quindi varano una serie di provvedimenti spesso inutili al solo scopo di pararsi il culo... le targhe alterne nacquero a Milano negli anni '80 e dopo poco le cestinarono quando capirono che non servono a una ceppa.
Esempio: in famiglia ho uno scooter (targa dispari) e un'auto (pari). Poichè i mezzi pubblici sono inesistenti e ho degli orari da rispettare, ho preso lo scooter per fare casa/lavoro, l'auto invece mi serve per i viaggi fuori città. Mi blocchi lo scooter? Prendo l'auto, inquinando di più e intasando il traffico. Eccellente risultato!
Tutto il resto sono fregnacce che cacciate per tirare merda su una giunta che sta appena iniziando a lavorare... chiudete il becco e riparlate tra 3 anni.
L'Atac andrebbe privatizzata, solo così si potrebbe rendere efficiente. Ovviamente, duole dirlo, andrebbe licenziata almeno la metà dei dipendenti, che si dovrebbero cercare un lavoro vero (ora non fanno nulla perché nulla hanno da fare). Invece a quanto pare il governo vuola farla assorbire dalle Ferrovie (in modo da nascondere i costi esorbitanti diluendoli in quelli di un carrozzone ancora più grandi), mentre la Raggi scandalizzata vuole che rimanga un carrozzone sulle spalle dei romani, perché secondo lei sarebbe un patrimonio della città di cui i cittadini vanno orgogliosi ahah. Le comiche...
Le targhe alterne sono una cazzzata che non risolve nulla. Disse bene Alemanno: è come se chiedi a un fumatore di fumare un po' di meno per qualche pomeriggio durante l'anno.
Per risolvere il problema dell'inquinamento e dell'eccessivo traffico occorre un trasporto pubblico più efficiente. Solo quello può davvero convincere la gente a lasciare il mezzo privato, cosa che non si può fare se non c'è alternativa.
Lo vediamo nelle domeniche ecologiche. Servono solo a confermare che a Roma, senza auto, è molto difficile muoversi.
E c'è anche un effetto contrario: la gente così è portata a comprare una seconda auto oppure a comprarla nuova così inquina meno.
Dunque, quando ci sono le targhe alterne le rispetto (ma cmq, durante la settimana, raramente uso l'auto) ma queste non possono considerarsi una soluzione al problema del traffico.
La scolaretta Raggi e i 5S: tragica fine per Roma che morirà di populismo sciatto e parolaio.
Incapaci dia qualsiasi pur banale provvedimento concreto che non sia scontentare un elettorato capace solo di urlare e farsi i cazzi propri.
Alla fine l'amara storia di Roma moderna li ricorderà addirittura peggiori di AleDanno.
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Questo articolo dice una quantità di idiozie da far paura.
Il discorso è mlto più semplice: l'inquinamento genera una serie di problemi dei quali giustamente hai parlato. Il punto è. Posto che le targhe alterne creano ovviamente del disagio ai cittadini, sono un provvedimento in grado di risolvere i problemi di cui tu parli!? Veramente pensi che si risolva l'inquinamento e quindi l'incidentalità e le patologie ad esso correlate, istituendo le targhe alterne?! Come fai a credere ad una scemenza simile?! Che il provvedimento della Raggi sia stato populista lo credo anche io ma le targhe alterne non servono a niente.
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