E alla fine come le avevamo accoratamente chiesto ieri Virginia ha resistito. Eccome se ha resistito. Ha resistito al punto che ora la speranza è che marchi la sua indipendenza - per il bene della città, intendiamoci - ma maniera ancora più evidente e netta, a partire dalla scelta a favore delle Olimpiadi che vede dalla parte del sì ai Giochi già metà e forse di più della sua Giunta (oppure dobbiamo scoprire che su una faccenda di questa rilevanza nazionale le decisioni di prendono da un comizietto di Nettuno). Ha resistito al punto che nel suo video pubblicato ieri (in grande ritardo rispetto alle previsioni e col solito montaggio wannabe, col solito filtro drammatico, con lei tirata, invecchiata di 10 anni, con i testi da novelas sudamericana di fine anni Ottanta) non ha detto nulla di nulla. Genio. Non ha citato De Dominicis, non ha citato Romeo, non ha citato neppure Marra. Ha citato solo Muraro e non certo per buttarla giù dalla torre come le chiedeva chi voleva impossessarsi della città a dispetto di chi aveva vinto le elezioni, bensì per difenderla strenuamente.
Era effettivamente troppo e la sindaca non poteva stravincere. E così alla fine ha dovuto cedere su Marra. Cedere per modo di dire. Cedere in maniera formale. Raffaele Marra non verrà di certo cacciato via (benché avesse potuto incidere sull'amministrazione pure da disoccupato, ne siamo convinti), bensì verrà spostato. Ma Marra aveva firmato, da vicecapo di Gabinetto, un contratto che valorizzava il suo "merito" non la sua nomina "fiduciaria". Significa dunque che Marra aveva e ha in mano un "titolo", un "diritto acquisito". Se lo sposti, lo devi spostare in un ruolo di pari grado altrimenti il Tribunale del lavoro ti fa nuovo nuovo. E così sarà: Marra si sposterà di poche centinaia di metri dal Campidoglio e andrà a Via dei Cerchi, in un palazzo che dovrebbe diventare un grandissimo museo e che invece ospita in maniera disordinata e sciatta depositi dell'Opera e uffici comunali. Lì diverrà il capo del Dipartimento delle Attività Produttive togliendo il posto a Silvana Sari, bravissima dirigente, rigida, esperta, incorruttibile, di grande esperienza lì dall'aprile 2015: si devono a lei gli spostamenti dei camion bar, si devono a lei i piani del Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari. L'imprinting politico era di Marino e Marta Leonori, ma la realizzazione pratica non sarebbe mai avvenuta senza la Sari. Per ricollocare Marra l'amministrazione si perde questa pedina e si potrebbe così pensare quale sia la - bassa - considerazione dei problemi che sono in capo a quel Dipartimento e che sono i principali (assieme a quelli dei Trasporti) problemi della città.
Marra ha voluto fortissimamente il Dipartimento Attività Produttive rifiutando ad esempio quello ai Fondi Europei. Marra sa benissimo quanto potere sia ora nelle sue mani, probabilmente molto più potere di prima. Sbaglia chi dice che Marra è stato messo lì per essere meglio "controllato" dal casaleggiano assessore al commercio Adriano Meloni: Marra ha voluto andar lì e l'assessore al commercio, purtroppo, non sarebbe comunque in grado di controllare probabilmente neppure se stesso.
Ed ecco l'altro problema, prima di arrivare agli aspetti positivi. Ovvero la compagine politico-amministrativa che lavorerà a fianco di Marra sui problemi cruciali che toccano il suo nuovo ruolo. All'assessorato c'è Adriano Meloni che si è distinto in oltre due mesi di nulla. Anzi una cosa l'ha detta: "i camion bar servono per dissetare i turisti". Una sciocchezza di una gravità estrema che in un mondo normale fa partire all'istante una telefonata del sindaco sui toni tipo: "brutto coglione smentisci subito sta idiozia sennò ti piglio a cazzotti con le mie stesse mani". La sindaca invece non ha ritenuto di occuparsene e quella frase è rimasta sospesa. Ma poi c'è il lato del consiglio, c'è la Commissione Commercio del Campidoglio. E lì anche c'è una nostra vecchia conoscenza: Andrea Coia. Una figura ad oggi imbarazzante per chi ne studia la storia. Fiero oppositore degli ambulanti - con azioni interessantissime e intelligenti - quando era consigliere di opposizione al VII Municipio, Coia è arrivato a capeggiare la commissione commercio e attività produttive esordendo con una frase allucinante: "gli ambulanti devono restare in centro perché dietro ci sono delle famiglie che lavorano". Non ci dilunghiamo sulla gravità di questa frase limitandoci a sottolineare come in due mesi di commissione Coia non abbia fatto nulla o meno di nulla.
Questi sono i compagni di strada di Marra.
Ma Marra ha una grande chance per fare bene: il fatto che tutti gli staremo addosso come con nessuno mai prima di lui. Lo stigma - ingiusto secondo noi - di "alemanniano" lo perseguiterà e dunque il manager pubblico non potrà permettersi di sgarrare minimamente: non lo potrà fare sui cartelloni, sui piani locali che si stanno ultimando, sulle gare che ne seguiranno e che daranno alla città ricchezze insperate a partire dal bike-sharing sul quale dovrà vigilare anche la commissione e l'assessorato alla mobilità. Non potrà sgarrare sui tavolini che abbisognano di una riforma seria, post ideologica, in cui si capisca come l'abusivismo va stroncato ma dando modo agli operatori di creare ricchezza, servizi e posti di lavoro pagando le tasse e dunque non tenendoli in sospeso per anni per banali richieste di occupazioni di suolo pubblico. Non potrà sgarrare soprattutto sugli ambulanti. E qui c'è un mondo dalle bancarelle, ai camion bar, ai mercati rionali.
Tutte queste partite assommano insieme centinaia di milioni annui. Forse miliardi. Passa da lì lo stato di salute o lo stato di perenne malattia della città.
Marra dovrà decidere, confacendosi certo alle decisioni politiche (ma ha dimostrato di saperle strumentalizzare quando e come vuole), se questi soldi andranno per lo sviluppo della città, la promozione del merito o della qualità oppure se resteranno in pancia a mafie e potentati rispetto alle quali Mafia Capitale di Buzzi&Carminati è una riunione di educande. Solo stroncando questo scempio che dura da decenni Raffaele Marra potrà affrancarsi dal ruolo di "alemanniano" e "polveriniano" dimostrando di essere un uomo di potere a prescindere dalle etichette.
Ribadiamolo in chiusura: non può sgarrare. E se lo farà non verrà perdonato.
Era effettivamente troppo e la sindaca non poteva stravincere. E così alla fine ha dovuto cedere su Marra. Cedere per modo di dire. Cedere in maniera formale. Raffaele Marra non verrà di certo cacciato via (benché avesse potuto incidere sull'amministrazione pure da disoccupato, ne siamo convinti), bensì verrà spostato. Ma Marra aveva firmato, da vicecapo di Gabinetto, un contratto che valorizzava il suo "merito" non la sua nomina "fiduciaria". Significa dunque che Marra aveva e ha in mano un "titolo", un "diritto acquisito". Se lo sposti, lo devi spostare in un ruolo di pari grado altrimenti il Tribunale del lavoro ti fa nuovo nuovo. E così sarà: Marra si sposterà di poche centinaia di metri dal Campidoglio e andrà a Via dei Cerchi, in un palazzo che dovrebbe diventare un grandissimo museo e che invece ospita in maniera disordinata e sciatta depositi dell'Opera e uffici comunali. Lì diverrà il capo del Dipartimento delle Attività Produttive togliendo il posto a Silvana Sari, bravissima dirigente, rigida, esperta, incorruttibile, di grande esperienza lì dall'aprile 2015: si devono a lei gli spostamenti dei camion bar, si devono a lei i piani del Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari. L'imprinting politico era di Marino e Marta Leonori, ma la realizzazione pratica non sarebbe mai avvenuta senza la Sari. Per ricollocare Marra l'amministrazione si perde questa pedina e si potrebbe così pensare quale sia la - bassa - considerazione dei problemi che sono in capo a quel Dipartimento e che sono i principali (assieme a quelli dei Trasporti) problemi della città.
Marra ha voluto fortissimamente il Dipartimento Attività Produttive rifiutando ad esempio quello ai Fondi Europei. Marra sa benissimo quanto potere sia ora nelle sue mani, probabilmente molto più potere di prima. Sbaglia chi dice che Marra è stato messo lì per essere meglio "controllato" dal casaleggiano assessore al commercio Adriano Meloni: Marra ha voluto andar lì e l'assessore al commercio, purtroppo, non sarebbe comunque in grado di controllare probabilmente neppure se stesso.
Ed ecco l'altro problema, prima di arrivare agli aspetti positivi. Ovvero la compagine politico-amministrativa che lavorerà a fianco di Marra sui problemi cruciali che toccano il suo nuovo ruolo. All'assessorato c'è Adriano Meloni che si è distinto in oltre due mesi di nulla. Anzi una cosa l'ha detta: "i camion bar servono per dissetare i turisti". Una sciocchezza di una gravità estrema che in un mondo normale fa partire all'istante una telefonata del sindaco sui toni tipo: "brutto coglione smentisci subito sta idiozia sennò ti piglio a cazzotti con le mie stesse mani". La sindaca invece non ha ritenuto di occuparsene e quella frase è rimasta sospesa. Ma poi c'è il lato del consiglio, c'è la Commissione Commercio del Campidoglio. E lì anche c'è una nostra vecchia conoscenza: Andrea Coia. Una figura ad oggi imbarazzante per chi ne studia la storia. Fiero oppositore degli ambulanti - con azioni interessantissime e intelligenti - quando era consigliere di opposizione al VII Municipio, Coia è arrivato a capeggiare la commissione commercio e attività produttive esordendo con una frase allucinante: "gli ambulanti devono restare in centro perché dietro ci sono delle famiglie che lavorano". Non ci dilunghiamo sulla gravità di questa frase limitandoci a sottolineare come in due mesi di commissione Coia non abbia fatto nulla o meno di nulla.
Questi sono i compagni di strada di Marra.
Ma Marra ha una grande chance per fare bene: il fatto che tutti gli staremo addosso come con nessuno mai prima di lui. Lo stigma - ingiusto secondo noi - di "alemanniano" lo perseguiterà e dunque il manager pubblico non potrà permettersi di sgarrare minimamente: non lo potrà fare sui cartelloni, sui piani locali che si stanno ultimando, sulle gare che ne seguiranno e che daranno alla città ricchezze insperate a partire dal bike-sharing sul quale dovrà vigilare anche la commissione e l'assessorato alla mobilità. Non potrà sgarrare sui tavolini che abbisognano di una riforma seria, post ideologica, in cui si capisca come l'abusivismo va stroncato ma dando modo agli operatori di creare ricchezza, servizi e posti di lavoro pagando le tasse e dunque non tenendoli in sospeso per anni per banali richieste di occupazioni di suolo pubblico. Non potrà sgarrare soprattutto sugli ambulanti. E qui c'è un mondo dalle bancarelle, ai camion bar, ai mercati rionali.
Tutte queste partite assommano insieme centinaia di milioni annui. Forse miliardi. Passa da lì lo stato di salute o lo stato di perenne malattia della città.
Marra dovrà decidere, confacendosi certo alle decisioni politiche (ma ha dimostrato di saperle strumentalizzare quando e come vuole), se questi soldi andranno per lo sviluppo della città, la promozione del merito o della qualità oppure se resteranno in pancia a mafie e potentati rispetto alle quali Mafia Capitale di Buzzi&Carminati è una riunione di educande. Solo stroncando questo scempio che dura da decenni Raffaele Marra potrà affrancarsi dal ruolo di "alemanniano" e "polveriniano" dimostrando di essere un uomo di potere a prescindere dalle etichette.
Ribadiamolo in chiusura: non può sgarrare. E se lo farà non verrà perdonato.
40 commenti | dì la tua:
Incorreggibili ottimisti...
Per le Olimpiadi, ieri Dibba ha già anticipato il parere della Sindaca: NIET, anzi NEIN. E forse non è sbagliatissimo
ALV
ma ieri lo spostamnto di Marra non era definito terribile?
Scelta a favore delle Olimpiadi?!?!
Ieri Di Battista ha ribadito il "NO". E meno male, aggiungo: Roma è una città nella quale non si riesce a gestire l'ordinario, figuriamoci lo straordinario.
Il NO alle Olimpiadi è uno dei motivi principali per i quali ho votato Raggi.
Il NO alle Olimpiadi è importante per la credibilità di questa sindaca. Non si può dire No prima e Si dopo .
Mi raccomando continua a resistere! Ad oltranza! ;D
Spiace Tonè, ieri dal palco di Nettuno è stato detto chiaramente: NO alle olimpiadi. Li hai amati, li hai sostenuti, poi li hai rinnegati, avevi ricominciato a sostenerli quando hai intravisto uno spiraglio sulle olimpiadi.
E invece no, puoi ricominciare ad attaccarli con serenità.
Cioe' il fatto che un sindaco prima menta a tutto spiano, poi faccia messaggi in cui, parole vostre, "non dice nulla di nulla", sarebbe "geniale"?!?!? Vabbe' ormai siamo ridotti ad applaudire chi prende meglio in giro la gente.
(benché avesse potuto incidere sull'amministrazione pure da disoccupato, ne siamo convinti)
Pure voi con l'italiano....
Per fortuna che gliel'avete chiesto voi. Senno' questa cedeva eh? Ah si, sicuramente.
Parlando con alcuni dipendenti che hanno visto passare decine e decine di dirigenti è venuto fuori, in tempi non sospetti, cioè quando la Raggi ancora non era stata eletta, che Marra era uno dei più grandi cretini che avessero mai messo piede dentro gli uffici comunali, uno che si vantava di essere fascista, che se era per lui bisognava rievocare la buonanima, uno pronto alla battuta maschilista, con il culo parato per ogni cavolata che commetteva, e soprattutto un grande incompetente.
Questa è la persona scelta da Raggi
Grandissimo: fai le battaglie contro il degrado e poi hai votato e fatto votare pesantemente ("votate la Raggi, è l'unica alternativa percorribile per Roma") questi campioni di onestà per ritrovarti, a giochi fatti, alle attività produttive un Alemanniano, uno che i Tredicine te li farà ritornare al potere scortati da due fila di Centurioni. Sei uno dei migliori strateghi politici che io abbia mai avuto modo di poter ammirare. Fossi in te, invierei il mio curriculum a Donald Trump, per vedere se ti piglia come spin doctor. Oppure, cosa che ti riabiliterebbe, scriverei un bel post di pubbliche scuse ai lettori/elettori che hai obnubilato. S'intende, puoi sempre continuare a girare sulla ruota come un cricetino col mal di pancia: giri su se stesso e contorcimenti.
Fermo restando che gli ambulanti (che sono tutto meno che tali, ovvero negozi stanziali che non pagano l'affitto) devono sparire. Nel mercato di Piazza S. Giovanni di Dio si sono presi un quarto del parcheggio, bloccano parte delle vie di fuga con conseguenze sulla sicurezza ed uno si è addirittura piazzato sul marchiapiede in corrispondenza della fermata dell'autobus.
Per non parlare poi della situazione sul marciapiede di Viale Regina Elena che costeggia il Policlinico Umberto I
che probblema c'è santa virgy ha ripulito roma, sistemato le buche, messo a posto i trasporti e ora sistemerà pure il commercio grazie al suo fido collaboratore marra.
basta avere pazienza, poi se può sorgere qualche inghippo ordito dal partito dei delinquenti (PD) basta declamare una invocazione al guru che solamente materializzandosi sistemerà tutto
de che ve state a lamentà?
Tonelli, che articoluccio insulso! In una città dove c'è gente come te che campa sui difetti e sulle nefandezze di Roma , è meglio non permettere le Olimpiadi. Nel 1960, quando tu manco c'eri ci furono le Olimpiadi ma forse tirava un'altra aria.
Le olimpiadi non verranno fatte ! il solito articolo dove si mostra tutto l'odio possibile ( e perchè no gli interessi presenti ed evidenti...visto che hai tutta una sfilza di vincitori, con "qualità altissima" degli eventuali bandi. Ricordiamolo, sono i vertici di un'organizzazione di categoria ).
Cara RFS , eh si...sicuramente il tizio in questione si intimidirà di fronte al pericolo di venir criticato qui sulla vostra pagina. Centinaia di milioni di euro in ballo sono un ottimo argomento per infischiarsene della stampa e dei blog. E chissà, forse sarebbe stato meglio evitare di appoggiare questo pernicioso esperimento di governo della città?
Vedo che sulla faccenda Olimpiadi questo blog insiste anche laddove l'oggetto della discussione è altro. Premesso che sarei favorevolissimo al ritiro della candidatura di Roma, che allo stato delle cose sarebbe autentica follia, e che non credo a una sola delle sciagure paventate da Malagò e che anzi il ritiro sarebbe un gesto di dignità, serietà e coscienza del buon padre di famiglia e tale sarebbe interpretato (e non si capisce perché le stesse sciagure non fossero state paventate durante il Governo Monti, tanto da reinsistere col voler candidare Roma), faccio sommessamente presente che quella di Roma sarebbe solo una candidatura, non una designazione. A nessuno di coloro che tifano perché la Raggi cambi idea viene in mente che la vittoria di Roma è tutt'altro che scontata? No, chiedo... Alessandro
Cara RfS, redazione (c'è? non c'è?), Tonelli o chi per lui... perchè prima di pubblicare certe opinioni non vi rileggete i VOSTRI post precedenti?
Giusto quello di ieri, mica tanto lontano...
"Terribile sarebbe poi la notizia - se confermata - dello spostamento di Marra al Dipartimento del Commercio. Si tratta del Dipartimento che ha in mano le partite più delicate dei prossimi mesi (cartelloni, bancarelle, mercati rionali, Bolkestein, tavolini) con in più un assessore evanescente come Meloni. Piazzare lì Marra come punizione e come esilio starebbe a significare che chi sta gestendo le sorti della città non ha capito quanto è importante quella posizione e la considera invece un parcheggio per piazzare personaggi ingombranti".
Qualcuno di voi (redazione?) mi/ci spiega come si concilia con il post di oggi?
Se volevate fare ironia/satira con certe affermazioni (a volte sembra questo il tono) forse era meglio essere più espliciti.
Molto semplice: è terribile dal lato di chi l'ha fatto se l'ha considerata una punizione (ma lo diciamo anche oggi), mentre può essere un'opportunità per lui che è stato oggetto del provvedimento
Scusate, ma sembra che qui si stia giocando ad acchiapparella, annaspando un po' a casaccio.
Ma che vorrebbe dire "è terribile dal lato di chi l'ha fatto se l'ha considerata una punizione"? Punizione?
Chi ha preso il provvedimento, è stata costretta a farlo, non per altro, e, oltretutto, non ha avuto margini di scelta, e l'avete scritto pure voi.
Il nuovo incarico doveva essere equiparato al precedente, e lui (Marra) ha voluto (e a quanto pare, potuto) scegliere dove andare; per cui in che consisterebbe la punizione?
Perchè non può più operare come prima?
Ma, scusate, con i trascorsi che ormai tutti conoscono, e soprattutto con l'appoggio che ancora gode da parte del Sindaco (perchè non mi si venga a dire che il sodalizio Raggi-Marra si è interrotto), un soggetto come Marra dovrebbe sentirsi punito, messo all'angolo o, tanto per citare l'inopportuno Berdini, "in grado di non nuocere"? Inoltre, proprio un tipo come lui, circondato da quelle "amebe" di assessori e consiglieri, dovrebbe considerarsi ai margini?
Soggetti del genere, ingombranti o meno, non si fanno mettere da parte, cambiano semplicemente strategia. Marra l'ha dimostrato chiaramente: se gli capita di uscire "sbattendo la porta", poi rientrerà dalla finestra.
Tuttavia, lo devo riconoscere, avete detto bene: "può essere un'opportunità per lui..."! E, nel caso, lo sarà, statene certi, ma sarà solo lui e chi sarà "in cordata" (a proposito, sono curioso di sapere dove verrà "collocato", prima o poi, il suo fratellino) a trarne beneficio, non certo Roma o i romani.
Ho votato Virginia Raggi: oggi non lo rifarei. La Raggi si sta rivelando assolutamente priva di carattere, di personalità e delle capacità che il ruolo richiede.
A quattro mesi circa dalle elezioni, non vedo, non dico risolto, ma neppure avviato a soluzione nessuno dei gravi problemi che affliggono Roma. Sono deluso e sconfortato, si stanno sgretolando quelle aspettative che avevo riposto nel M5S.
Per ritornare sulla persona Virginia Raggi: la vedo impacciata, confusa, fuori ruolo ( molto più grande delle sue possibilità); comunque mi fa molta tenerezza e bisognosa di aiuto.
Auguri Virginia.
Antonio
Toné ti volevo dire che la tua pagina Facebook c'ha piú troll di tutta la mitologia nordica messa insieme. No cosí giusto per
EEEEE BATTAJEEE...DER BLOGGHERERRRR...A GAMORRRAAAAAAA....A NDRINGHETENDRANGHETE.....A MAFFFFFIAAAA.....TONELLI C'HA A SCORTA COME SAVIANOOOOO....SOLO CHE LUI PILUCCA SUSHI IN BICI
No a rega', ma mo' alla mobilita' ce sta Ericostefa'no, coll'accento sull'ano. Faceva l'avvocato e e' riuscito a perde pure contro casapound (4 babbei,mica parlamo della mafia, ma lui ha perso e poi c'hanno chiesto i soldi a noi), ma questo non conta. Va a lavora' in bici. Se filma, pure mentre caga, e esprime idee...ce credo sta a caga'. Abita al pigneto e pija bici e tramvi...na diteme: e' o nun e' er piu' forte? Se fa i video come i bimbiminkia...ma del resto ce lo deve di' o nun ce lo deve di' se c'ha le mutande zozze? Io da elettore lo vojo sape'. Vojoerdialogo.
Volete leggere una analisi seria? http://www.ilfoglio.it/politica/2016/09/03/cosa-centra-la-giostra-di-potere-delle-partecipate-con-la-crisi-dei-5-stelle-a-roma___1-v-146841-rubriche_c642.htm eccola. Resisti Raggi resisti, più resisti più il crac sarà peggiore più probabilità avremo di archiviare la pratica cinque stelle!
Scusate, dimenticavo, Ericostefa'no coll'accento sull'ano c'ha promesso pure le preferenziali coi cordoli in titaGNo pe' l'auti fantasma.
"non può sgarrare" ?? Perché, chi è che prenderebbe provvedimenti contro di lui, il Sindaco Raggi?
Scusate mi sembra che il movimento trova sempre nuovi metodi per non fare politica. Come nel 2013
Ancora con le Olimpiadi? Ebbasta su che perdete la faccia anche con chi vi segue da tempo.
Senza le Olimpiadi e i soldi che arrivano a pioggia dallo Stato centrale, il Comune di Roma è costretto a far quadrere i conti, a verificare tutte le entrare e a tagliare le spese se vuole realizzare anche solo un piccolo marciapiede. Chiudere i rubinetti dei soldi pubblici! Per fare impresa e dare lavoro ci sono le imprese dei privati cittadini!
settembre 08, @3:08 PM Roma fa schifo ha detto...
"Molto semplice: è terribile dal lato di chi l'ha fatto se l'ha considerata una punizione (ma lo diciamo anche oggi), mentre può essere un'opportunità per lui che è stato oggetto del provvedimento."
Dunque, dopo i soliti tira e molla, la "punizione" che dovrebbe subire Marra è quella di un incarico "pro-tempore" (che ridere!) alle Risorse Umane, cioè Capo del dipartimento del personale (ma non era una delega che si era voluta tenere personalmente la Raggi?)! Cara RfS, ne vogliamo riparlare?
Peggio di così non poteva andare i 5s pensano che le persone siano pedine da spostare a piacimento loro che fanno marcheting politico sono degli incapaci
Cara RfS, le ha lette le ultime "chicche" che riguadano il Sig. Marra?
http://espresso.repubblica.it/inchieste/2016/09/13/news/cosi-il-braccio-destro-della-raggi-faceva-affari-con-l-immobiliarista-della-casta-1.282682
Anche in questo caso la Raggi non ne sapeva nulla? Ah, ma già, è vero: "OGGI è del tutto autonoma, a lei onore e onere!". Parola di Dibba!
ma non avete capito che marra, romeo, raggi etc..sono solo pedine di previti? la lombardi è stata la prima 5s che finalmente ha capito. il movimento è stato infiltrato dalla destra previtiana. le olimpiadi si faranno perchè loro vogliono così, affari e affari ancora una volta. solo allora la raggi sarà buttata fuori dai 5s
@3:55 PM La Lombardi dovrebbe fare meno la "falsa scandalizzata". Lei critica i clientelismi della Raggi, ma dovrebbe anche ammettere che ha sponsorizzato un De Vito, il quale, anche se "arrivato secondo", dalla sua poltroncina di Presidente dell'Assemblea Capitolina ha "sistemato" la moglie al III Municipio (lo stesso della Lombardi) con la delega alla Sicurezza e Polizia Municipale.
Dunque, prima tutti compatti, tutti a "fare quadrato", ed ora? Tutti a smarcarsi, prendere le distanze, pontificare sulle bugie, le omissioni, le mancate trasparenze. La Lombardi ha solo giocato d'anticipo, per non restare invischiata dopo.
Mi creda, il Movimento ha infiltrazioni di tutti i tipi, altro che destra previtiana.
Se, per ipotesi, anzichè la Raggi, fosse stato scelto De Vito, crede ci sarebbero stati sviluppi differenti?
beh la volevate la raggi? e ora pedalate...
@9:15 PM Caro commentatore, si sta rendendo conto (mi auguro) che, nel caso il M5S dovesse andare al governo (e la riuscita o meno dell'amministrazione Raggi sarà determinante) toccherà pedalare pure a lei, vero?
Behh direi che avete sbagliato tutto. O meglio capito nulla
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