Avere un sindaco bugiardo, pur non essendo una novità, è comunque un fatto spiacevole. Che a breve a Roma rischierà di avere nuove conferme. Molti sottolineano che il presunto o quasi certo "no" alle Olimpiadi da parte di Virginia Raggi sia un fatto di coerenza: "hanno sempre detto no, ovvio che ora siano coerenti".
Nulla di più falso. Durante la campagna elettorale Virginia Raggi non ha mai detto no alle Olimpiadi. Mai. In realtà non ha mai preso alcuna (alcuna!) posizione netta, bordeggiando con quell'atteggiamento neo democristiano tutto impegnato a sminuzzare i problemi spostandoli un po' avanti e un po' di lato. Ha sempre detto - giustamente, e siamo d'accordo con lei - che le Olimpiadi non sono una priorità. Che però fa una differenza enorme. Qualcosa che non è la tua priorità comunque lo fai; sebbene non con urgenza e foga ma lo fai. Sicuramente il fatto che le Olimpiadi non siano prioritarie non significa che la candidatura (non l'effettivo svolgimento dei Giochi, solo la candidatura) non possa essere portata avanti. Anzi.
Tra l'altro qualche mese prima dell'inizio della campagna elettorale, Di Maio aveva assicurato durante una puntata di Otto e Mezzo che in caso di vittoria a Roma il M5S avrebbe convintamente sostenuto la candidatura olimpica. Come peraltro sarebbe logico che sia: proprio ora che amministrano gli onesti rinunciamo a fare grandi eventi? Proprio ora che una nuova classe dirigente ha dichiarato di non voler far sconti a nessuno, proprio ora che ci sono i controlli? Comprensibile e giusto (come abbiamo sempre detto) fu aver annullato la candidatura del 2020: c'era una crisi finanziaria atroce e soprattutto c'era Alemanno. Ma ora lo scenario e diverso e ogni rinuncia a sfide e futuro servirebbe non a salvarci dalla corruzione e dagli sprechi (a quello ci devono pensare i nostri amministratori onesti), bensì a spingerci ancor più verso tristezza e depressione. A sgombrare il campo da qualsivoglia orizzonte di speranza per questa città inebetita e moribonda.
Ma poi Virginia Raggi ha fatto di più. Ha riformulato in maniera nuova e ancor più 'grillina' i propositi di Di Maio. E' iniziata la campagna elettorale e con lei il tempo delle promesse. "Se divento sindaco promuovo io stessa un quesito sulle Olimpiadi". Inaccettabile che, come tutti gli altri sindaci prima di lei e in definitiva come tutti i politici medi e mediocri, anche Virginia Raggi dica menzogne e si rimangi la parola data e utilizzata in campagna elettorale anche per mettere in difficoltà gli avversari politici. "Io voglio il referendum e Giachetti no".
Tra l'altro il sindaco viene da un Movimento politico che ha in grande considerazione l'opinione dei cittadini e mai farebbe questo sgarbo all'elettorato, vero? Sarebbe davvero grave infatti che dall'uno-vale-uno si passasse alle decisioni d'imperio prese da Beppe Grillo o chi per lui nonostante le plateali promesse in diretta tv. Inutile dire che un fatto simile sarebbe rinfacciato al sindaco ogni giorno. Non solo per la faccenda in se (togliere alla città la possibilità di gareggiare per i Giochi), ma anche per le modalità, l'ennesima menzogna, la ulteriore promessa mancata, la scarsissima trasparenza.
Nulla di più falso. Durante la campagna elettorale Virginia Raggi non ha mai detto no alle Olimpiadi. Mai. In realtà non ha mai preso alcuna (alcuna!) posizione netta, bordeggiando con quell'atteggiamento neo democristiano tutto impegnato a sminuzzare i problemi spostandoli un po' avanti e un po' di lato. Ha sempre detto - giustamente, e siamo d'accordo con lei - che le Olimpiadi non sono una priorità. Che però fa una differenza enorme. Qualcosa che non è la tua priorità comunque lo fai; sebbene non con urgenza e foga ma lo fai. Sicuramente il fatto che le Olimpiadi non siano prioritarie non significa che la candidatura (non l'effettivo svolgimento dei Giochi, solo la candidatura) non possa essere portata avanti. Anzi.
Tra l'altro qualche mese prima dell'inizio della campagna elettorale, Di Maio aveva assicurato durante una puntata di Otto e Mezzo che in caso di vittoria a Roma il M5S avrebbe convintamente sostenuto la candidatura olimpica. Come peraltro sarebbe logico che sia: proprio ora che amministrano gli onesti rinunciamo a fare grandi eventi? Proprio ora che una nuova classe dirigente ha dichiarato di non voler far sconti a nessuno, proprio ora che ci sono i controlli? Comprensibile e giusto (come abbiamo sempre detto) fu aver annullato la candidatura del 2020: c'era una crisi finanziaria atroce e soprattutto c'era Alemanno. Ma ora lo scenario e diverso e ogni rinuncia a sfide e futuro servirebbe non a salvarci dalla corruzione e dagli sprechi (a quello ci devono pensare i nostri amministratori onesti), bensì a spingerci ancor più verso tristezza e depressione. A sgombrare il campo da qualsivoglia orizzonte di speranza per questa città inebetita e moribonda.
Ma poi Virginia Raggi ha fatto di più. Ha riformulato in maniera nuova e ancor più 'grillina' i propositi di Di Maio. E' iniziata la campagna elettorale e con lei il tempo delle promesse. "Se divento sindaco promuovo io stessa un quesito sulle Olimpiadi". Inaccettabile che, come tutti gli altri sindaci prima di lei e in definitiva come tutti i politici medi e mediocri, anche Virginia Raggi dica menzogne e si rimangi la parola data e utilizzata in campagna elettorale anche per mettere in difficoltà gli avversari politici. "Io voglio il referendum e Giachetti no".
Tra l'altro il sindaco viene da un Movimento politico che ha in grande considerazione l'opinione dei cittadini e mai farebbe questo sgarbo all'elettorato, vero? Sarebbe davvero grave infatti che dall'uno-vale-uno si passasse alle decisioni d'imperio prese da Beppe Grillo o chi per lui nonostante le plateali promesse in diretta tv. Inutile dire che un fatto simile sarebbe rinfacciato al sindaco ogni giorno. Non solo per la faccenda in se (togliere alla città la possibilità di gareggiare per i Giochi), ma anche per le modalità, l'ennesima menzogna, la ulteriore promessa mancata, la scarsissima trasparenza.
49 commenti | dì la tua:
Hanno già perso il mio voto
Quando Frongia si è dimesso da consigliere tradendo molti elettori.
Quando hanno fatto fuori Lo Cicerocchi.
Quando ha nascosto le indagini della Muraro
Il M5S si è dato delle regole che anche se in parte non condivido devono rispettare.
Se volete aggiungete altri "Quando.. "
Lo Cicero
Domanda: ci sono i tempi tecnici per organizzare un referendum?
A parte che i cittadini romani si sono ampiamente espressi, votando contro chi voleva le olimpiadi ad ogni costo.
In fondo è solo una CANDIDATURA, che non vuol dire OLIMPIADI A ROMA, anche perchè in lizza c'è PARIGI, che scusate ha qualche carta in più per aggiudicarsi i Giochi Olimpici.
E basta co 'ste olimpiadi...viviamo in una città che un'ora di pioggia riesce a paralizzare completamente, e si insiste con 'sto costoso e inutile carrozzone.
Tornate a parlare di cacche sui marciapiedi e di auto in doppia fila: è quella la dimensione che Vi compete.
150.000 euro da versare alla Casaleggio & Associati sono tanti.
In ogni caso: brava sindachessa! Le olimpiadi a Roma sarebbero state materialmente possibili solo con l'esclusione totale dagli appalti di imprese italiane, ma non è consentito dalle regole UE.
Ai sostenitori delle olimpiadi, ricordo
- la stazione di Vigna Clara (italia 90) inagibile sin dall'inaugurazione, perché costruita senza tenere conto delle misure dei treni che avrebbero dovuto fermarsi e transitare per il tunnel d'accesso. Qualcuno ha pagato? Non risulta. Per non parlare di stadi riadattati a suon di miliardi e nati già vecchi.
- la città delle sport a Tor Vergata (mondiali nuoto 2009). le Vele sgonfie di Calatrava sono l'habitat ideale per ranocchie e zanzare.
Per non parlare dello stato di abbandono dello stadio Flaminio, ridotto ad un rudere da quel CONI che si presenta come promotore delle olimpiadi: non riescono a gestire un gioiellino che -di fatto- poteva autofinanziarsi e vorrebbero organizzare un'olimpiade?
Un referendum, se si vuole, si organizza con poco.
Visto che è un cardine della demokrazia grillina basta un sondaggio online, anche sul sito del Comune previo registrazione (che molti hanno gia' fatto).
Costo praticamente zero, si puo' fare in pochi giorni.
Se si vuole
Salari accessori a Roma, altolà del Mef: «Raggi non paghi l'arretrato»
Il salario accessorio rischia di creare un nuovo corto circuito in Campidoglio, proprio mentre Virginia Raggi cerca di rimettere in sesto la giunta e ripartire. La sindaca, che ha mantenuto per sé la pesante delega al personale, vorrebbe sbloccare i pagamenti arretrati per i 23 mila dipendenti comunali, dopo che il commissario straordinario Francesco Paolo Tronca il 17 giugno scorso ha sospeso «in via cautelativa» l'erogazione del saldo della produttività per l'anno 2015. Un chiaro tentativo di uscire...
Adesso il via alle scimmie a dire che è colpa della Raggi se il MEF blocca i salari accessori...
Pronte scimmie: uno, due , tre , viaaa...
Il Messaggero > Roma > Cronaca
Roma, "miracolo" in Atac: autisti invalidi guariscono dopo una visita
«Neanche a Lourdes succedono cose del genere», scherza un funzionario dell'Ufficio personale dell'Atac. Una cosa è certa: nella sede della partecipata romana dei trasporti, anche chi diffida dei miracoli avrebbe modo di ricredersi. È successo infatti che quasi tutti i dipendenti che per anni avevano evitato i faticosi turni alla guida di un bus o di un treno della metro grazie al certificato di «inidoneità», dopo la visita medica finalmente pretesa
Poi non mi venute a dire che non c'è del marcio che si oppone al cambiamento a Roma... a far funzionare bene l'ATAC e i bus..
Grillo ha già deciso. La Raggi non conta nulla.
Come non contate nulla sul piano intellettuale voialtri, che avete invitato a votare questa cialtrona.
Questo è più classico, coinvolge ovviamente il premier Matteo Renzi e quel “suo amico a capo dei servizi…”. Ovvero Marco Carrai.
Non siamo perfetti. Gli errori servono a prendere le misure: impariamo, rimoduliamo. Di sicuro contro di noi c’è una reazione violentissima di Mafia Capitale, che ha messo in campo tutti i cannoni mediatici a sua disposizione. Stanno montando una vicenda che ha la consistenza del nulla.
Insomma, dietro c’è una “manina”…
Scusi, francamente… pensi al fatto della e-mail (quella spedita da Paolo Taverna a Di Maio per comunicare che la Muraro era indagata, ndr), agli sms, alle conversazioni private: è finito tutto sui giornali. Una puntualità sospetta, che mi spinge a pensare che dietro ci sia una regia. Parliamoci chiaro: qui c’è in ballo Roma, la possibile vittoria alle elezioni, il governo del paese.
Regia di…?
Ci sono tanti e tali di quegli apparati… non ultima la manovra di Renzi per mettere un suo amico a capo dei servizi…
Virginia Raggi, l’Osservatore Romano e il pezzo sul maltempo che diventa “caso”. Vaticano: “Non è un attacco alla Raggi”
Il cortocircuito mediatico su Roma. Tutti i principali giornali aprono con la notizia del quotidiano vaticano che "accusa" dopo un flash delle agenzie: "Roma in stato di abbandono", "Roma senza governo". Ma il riferimento "all'abbandono" non era in un editoriale: era in un inciso di un articolo sui disagi per un temporale. Il Vaticano "sorpreso" dalla interpretazioni dei quotidiani
Più informazioni su: Città del Vaticano, Movimento 5 Stelle, Osservatore romano, Vaticano, Virginia Raggi
“Non c’era nessuna intenzione di dare giudizi sull’operato della giunta. E’ giusto dare al nuovo sindaco di Roma, Virginia Raggi, il tempo di lavorare e affrontare i problemi cronici della città, che non possono dipendere dall’attuale amministrazione ma che certamente devono trovare al più presto una soluzione. Era questo, quello di cui si occupava l’articolo”. L’articolo di cui parla monsignor Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato, è comparso sulle colonne dell’Osservatore Romano. Era un pezzo sul maltempo a Roma, interpretato dai giornali come spia di un supposto “gelo” tra Campidoglio e Oltretevere. Dal flash di ieri dell’Ansa (“Roma in stato d’abbandono”) si è passati ai titoli di prima pagina di Corriere della sera (“Caso Roma, la Chiesa accusa“), Repubblica (“Roma senza governo“), e Messaggero, (“Roma in stato di abbandono”) mentre sugli altri quotidiani la notizia è meno visibile in prima pagina. Ma il senso era sempre lo stesso. Non era quello che però intendeva la Santa Sede, che ha espresso “sorpresa” per le interpretazioni della stampa.
Basta soldi pubblici a Roma, per cortesia. Se vogliamo uscire dall'attuale situazione bisogna fare da soli, bisogna far quadrare i bilanci, tagliare gli sprechi (quelli veri mica le auto blu che spostano pochi euro), favorire l'impresa privata abbassando le tasse. Se ogni volta aspettiamo i miliardoni dello Stato a mettere una pezza, non ne usciremo mai. No alle Olimpiadi!
@11:38 AM Non so quale articolo lei abbia citato nel suo commento (pubblicarne la fonte non sarebbe stato superfluo), ma, al di là di questo, veramente dovremmo dare tanto credito a queste "ipotesi di complotto"? Non faccia anche lei il gioco di chi corre appresso alle illazioni, le supposizioni, le ipotesi, create sul niente, come ad esempio tutto il "nulla" sul Sindaco che si muove (e fa la spesa) con la scorta, sul Sindaco pedinata, sul Vaticano che "richiamerebbe il Sindaco ai propri doveri", sul Vaticano che si lamenta dei danni del maltempo, sul Sindaco che "ha voglia di famiglia", sul Sindaco che si prende qualche ora di vacanza al lago di Bracciano in bikini, e via di seguito. Sinceramente: chissene frega!
Tuttavia, in mezzo a tutta questa monnezza giornalistica, ci sono fatti, non smentiti, che, al di là delle montature, hanno comunque un loro peso.
Un esempio? Quella famosa email della Taverna a Di Maio, non è un'invenzione (la Taverna infatti non ha negato di esserene l'autrice, ma ha promesso di querelare chi sostiene che lei stessa l'avrebbe resa nota alla stampa) e chi sospetta che sia emersa con una "puntualità sospetta" (indice di una presunta "regia") tace sulla concomitanza con quanto rivelato nell'audizione in Ecomafie da parte di Muraro-Raggi.
La "reazione violentissima di Mafia Capitale", che Grillo denuncia (nell'articolo che lei riporta) è ben altro. Mafia Capitale, i reali poteri forti (e non parlo di partiti al potere) non raggiungono il loro scopo facendo baccano (o facendolo fare ai giornali), si insinuano silenziosamente sfruttando le debolezze politiche e tecniche di QUALUNQUE partito/movimento. Chi ha voluto (e vuole) dare un "colore" partitico alla corruzione, alla delinquenza, al magna-magna, lo fa solo per cercare di coprire le proprie responsabilità e connivenze.
Ben detto da Grillo: "Non siamo perfetti!" Ma è proprio in quel "prendere le misure: imparare e rimodulare" che cerca di insinuarsi il "soccorso" dei reali poteri forti, cammuffati da buon samaritano. Purtroppo il Sindaco e la giunta, sono ancora troppo politicamente immaturi per capire "a colpo d'occhio" dove i reali poteri forti hanno piazzato le loro trappole, e l'inesperienza non permette loro nemmeno di saperle disarmare, o almeno di limitarne i danni a posteriori. I casi di AMA e ATAC lo stanno dimostrando: mettere i bastoni tra le ruote ai sindacati (e se non sono poteri forti quelli!) vuol dire apporre volontariamente una taglia sulla propria testa. Ed alla testa, il Sindaco e giunta, ci tengono!
Da ultimo, per quanto riguarda il tema specifico del post, vedo che ancora molti commentatori si perdono sulla diatriba "sì o no" (sempre eludendo il fatto che si tratta di "candidatura"). Il post invece vuole richiamare l'attenzione su quello che sta a monte della decisione finale, qualunque essa sia. Ci sono state delle dichiarazioni ben precise da parte dell'allora candidata Sindaco, promesse ad un elettorato. Ed ora? Quanto pesa ora la volontà della "base"? Nulla, solo perchè Grillo ha anticipato il suo autorevole (?) parere? E poi, con quale diritto? Finalmente, dico io, pare che alcune catene siano cadute: il ritiro del mini-direttorio, lo smarcamento di Di Maio (e, si spera, anche del resto del gran direttorio). Quando si potrà dire: Roma è VERAMENTE ammistrata dal Sindaco Virginia Raggi, come lei stessa ha promesso?
E' che bisognerebbe far votare gli italiani. Le olimpiadi non sono un fatto privato di Roma. Le olimpiadi le hanno fatte ad Atene, ma ad andare dal culo è stata tutta la Grecia. Questo valeva anche per l'Expo, che i debiti li paghiamo tutti
http://www.linkiesta.it/it/article/2016/09/12/elite-e-giornaloni-massacrano-la-raggi-e-fanno-la-sua-fortuna/31735/
Bene o male... purchè se ne parli!
Io non sono un fanatico delle Olimpiadi, ma che la Grecia sia andata a gambe all'aria per le olimpiadi del 2004 è la barzelletta del secolo...continuano a raccontarla ma tanto ormai siamo abituati ad avere un informazione leccaculo dei poteri finanziari.
Ci sorprendiamo ancora?
Scusa, rfs, ma era evidente che il "forse", il "vedremo", il "faremo un referendum " in grillolinguaggio volevano dire "no". Solo rfs immaginava che ci fosse uno spiraglio. Non c'era. Olimpiadi addio, e addio anche ai finanziamenti che sarebbero venuti a Roma in cambio di questo evento. In perfetto accordo con il disincantato immobilismo italiano.
Lo sapete perché abbiamo tanti ruderi e tante antichità?
Perché siamo colti e rispettosi delle vestigia del passato? Macché.
A causa - e in questo caso sarebbe una fortuna, se imparassimo a saperle far fruttare come all'estero - del nostro immobilismo.
Raggi: un avvocato è per studi, cultura e allenamento un bugiardo, glielo insegnano all'università a mentire senza farsi cogliere in fallo.
Cosa vi aspettavate? Tu rfs la chiami giustamente neodemocristiana. Appunto.
Scorta: deve averla anche mentre va a fare la spesa, è giusto e basta. Non se ne discute.
Però i grillos non tritino le scatole agli altri che ce l'hanno, non facciano moralismi ottusi, avere la scorta è una gran rottura di scatole.
Imparino a rispettare gli altri politici, che qualcuno li ripaghi con la stessa moneta è stupido ma un po' comprensibile.
Referendum? Magari. Anche online, sì, ma sul sito del Comune, NON SUI SOCIAL. La democrazia online non deve MAI usare piattaforme private, men che meno il blog di Grillo.
E le bugie dei moralisti giustizialisti valgono doppio, è pura logica. In gran parte si tratta solo di ipocriti, la storia insegna.
Niente referendum, quindi, dovessero mai perderlo o, come è praticamente certo, gestirlo male.
Saluti
Guardate che le visite fiscali ai dipendenti assenteisti ATAC le aveva mandate Rettighieri, ora dimissionario...
La sindachessa - sì, sindachessa, perché se no io, dottore femmina, voglio essere chiamata dottore e non dottoressa - ha scoperto che esistono i paparazzi. Complimenti. Non ha mai sentito parlare di Lady Diana?
Immagina che appellandosi alla presenza del figlio la smetteranno?
Si prepari: essere un personaggio pubblico comporta essere diventata un bersaglio umano a tutti gli effetti.
E ancora non è stata presa di mira dalla satira. Ci pensi. Pensi anche alle altre donne che fanno politica che sorridono educatamente a chi le disegna con cellulite (Maria Elena Boschi) o le dileggia come fatte di plastica (Daniela Santanché).
Sinora le hanno solo detto che è un elfo, le è andata bene.
La satira è terribile, bisogna avere uno stomaco di ferro per mandarla giù. Se no si diventa patetici o dittatori come il premier nordcoreano.
Lo stesso vale per Charlie Hebdo.
Le loro vignette sul profeta erano offensive come quelle sul terremoto italiano. Anche di pessimo gusto. Solo che io, che non mi sento di sottoscrivere "je suis Charlie", continuerò a battermi in ogni modo perché le loro schifezze possano essere pubblicate senza rischiare la vita o una querela.
Non rendiamoci patetici.
Alla satira e al dileggio si risponde con un educato sorriso, se no fai il loro gioco.
Quindi, sindachessa, la saluto. Mi rimane il sospetto che il suo appello ai paparazzi che tormentano suo figlio - figlio che lei ha molto inopportunamente messo sul suo scranno al Campidoglio, facendolo diventare personaggio pubblico a sua volta - faccia parte ancora una volta di una strategia studiatissima a tavolino.
Saluti
IPOTESI TRUFFA
Atac e finti invalidi: nel mirino
della procura 160 conducenti
di Giulio De Santis
L'indagine decisa dopo i controlli medici richiesti dall’azienda, al termine dei quali gli autisti di bus e metro in possesso di un certificato «d’inidoneità temporanea al lavoro» sono stati«riabilitati»
TRIBUNALE
Fisco, condannato Pambianchi
Ai clienti 250
anni di carcere
di Giulio De Santis
Prima sentenza sul sistema architettato per eludere le imposte: tre anni all’ex presidente di Confcommercio, due al suo socio storico Carlo Mazzieri. Tra i «beneficiari» anche Sergio Scicchitano, ex avvocato di Antonio Di Pietro
La «cricca» Pambianchi tra Londra e Montecarlo
Vi meritate quelli che piacciono a voi quelli con lo pelo sullo stomaco quelli come questi dell'articolo soprastante...
E se poi capitasse ad uno di quelli che piacciono a lei, come la metteremmo? Si nasconderebbe dietro ad un "Vaff..." oppure ad un "Non siamo perfetti"?
(E poi abbia almeno la decenza di citare le fonti che usa)
Una domanda per rfs: ogni giorno pubblicate quello che non va in questa città e poi pensate che una simile realtà possa anche solo pensare di candidarsi per le Olimpiadi??
Perché non fate un bel approfondimento sugli sprechi dei Mondiali di nuoto del 2009, sugli appalti e le ditte che si sono aggiudicati i lavori e poi riflettete ancora se è possibile anche solo pensare di candidare Roma per le Olimpiadi, a meno che anche voi, nel vostro piccolo, non abbiate degli interessi nel sostenere così fortemente tale candidatura.
Per favore, non parlate di volano per l'economia e sviluppo della città perché, se siete in buona fede, sapete che non sarà così.. la riforma di Roma, prima che economica, è una battaglia culturale e di educazione civica a tutti i livelli e non ci sono finanziamenti che tengano...
Una domanda per @5:53 PM: pur rispettando la sua opinione (e come qualcun altro ha già fatto notare), le sembra che il suo commento abbia direttamente a che fare con l'argomento del post? Il sì o il no alla candidatura è irrilevante, in questo contesto; ci si sta chiedendo (pur non negando un probabile coinvolgimento di parte) se si arriverà ad una decisione secondo le dichiarazioni e le promesse del Sindaco.
Una domanda per @6:07 PM: pur rispettando la sua opinione, davvero pensa che abbiamo l'anello al naso?
@6:17 "abbiamo", chi?
Le olimpiadi sono una buona occasione, ma non nelle mani di Montezemolo, Malagò e Pescante. Mi dispiace, non mi fido. Preferisco non farle. Con altri organizzatori, se ne può discutere.
Le olimpiadi a Roma sono un affare d'oro, ma non certo per i cittadini romani.
Le priorità sono altre, sono tante , sono urgenti ed i cittadini le conoscono sulla propria pelle. Invocare un referendum sarebbe oltre che un gioco d'azzardo, un modo di distrarre ulteriormente il lavoro dell'amministrazione dalle sue reali priorità.
In ultima analisi, se vogliamo parlare seriamente di sport, dobbiamo ricordarci che a Roma il bisogno reale non è quello di aggiudicarci eventi spettacolari ed effimeri, bensì di dotarci in modo capillare di strutture pubbliche per lo sport praticato: piscine, palestre, percorsi podistici etc , di cui da sempre di sente la mancanza. Questo sì, è un vero problema, ma solo per per la stragrande maggioranza dei cittadini, non certo per la ristretta cerchia dei soci dei Circoli modello Canottieri Aniene.
Mi scusi archimed, quindi, se non ho interpretato male, "Invocare un referendum sarebbe oltre che un gioco d'azzardo, un modo di distrarre ulteriormente il lavoro dell'amministrazione dalle sue reali priorità", varrebbe a dire che quello che ha promesso esplicitamente il Sindaco (a quel tempo candidata) era mera propaganda elettorale?
lo sport bisogna farlo in prima persona andando a correre o in palestra, non si diventa sportivi e amanti dello sport stringendo le chia**e slla poltrona di casa davanti alla TV, e a costo di indebitare ulteriormente la capitale. Quindi basta con queste olimpiadi, basta, ce li avete fatti a coriandoli, i romani non le vogliono, si sono espressi chiaramente quando la Raggi è stata eletta con il 67% dei voti, quello è stato il referendum
Mi dispiace contraddirla Sig. Quaresima, ma la faccenda non è così semplice come la vuole dimostrare lei. Se l'allora canditata Sindaco era così sicura di vincere, perchè ha promesso il "valore aggiunto" del referendum sulle Olimpiadi? Non ha fatto un'affermazione generica, ma ben precisa e in netta opposizione a Giachetti. Non ha promesso il referendum "tanto per dire" (all'epoca), ma ora sembra proprio di sì.
Poi, io stesso sono sicuro che la maggioranza dei romani non voglia la candidatura delle Olimpiadi, ma il principio è un'altro. Il fatto è che quando fa comodo "la base" va consultata, quando non fa comodo si da per scontata.
Mi scuso per gli errori grammaticali...
"Se divento sindaca esordisco nel mio primo porno soft".
Questo voleva dire.
Visto che video messaggi? Di traverso come la gruber, calza spianante sullo schermo come berlusconi, contenuti pregni di senso come "stiamo lavorando per Roma" (e saresti sindaco, che vorresti fare, spostare le cassette di meloni?)
Ma soprattutto, bella come un di maio.
... prego, come un Di Mail!
non avete neanche i soldi per tappare le buche... e volete fare le olimpiadi con i soldi degli italiani... ma tappatevi la bocca
Maurizio Costanzo ha tradito mario de filippi. Ma il de filippi non stava insieme a emmo marrone?
In teoria potrebbe anche essere vero che, ora che ci sono loro che sono onesti e bla bla bla, non dovrebbero avere paura delle Olimpiadi, perché dovrebbero essere in grado di gestirle senza che si commettano ruberie. Ma siccome chi non è un fan sfegatato dei grillini sa che, onesti o no, non sono particolarmente capaci di governare, e la cosa è sotto gli occhi di tutti dato che dopo tre mesi non sono neanche riusciti a fare la giunta, pensare che solo perché ci sono loro in Campidoglio, allora si possono fare le Olimpiadi senza sprechi e ruberie, è veramente un'ingenuità unica.
Bè, sono belli come possono esserlo due agenti immobiliari. Cioè sono carini. Per essere belli bisogna essere anche sublimi, ossia, bisogna essere espressivi di un "se stessi" qualsivoglia. Se non si dispone di "se stessi" ma si è il prototipo di tutto ciò che è neutro, pubblicitario, scenico, di asettico e igienizzato, allora anche il bell'involucro riflette qualcosa di puerile.
Sempre meglio degli zozzoni del pd, eh? Intendiamoci.
In un certo senso la vera bellezza è la spia dell'intelligenza, e questo fa capire in che acque galleggi la nostra politica. Il prototipo estetico del grillino/della grillina (alto, magro, lineamenti spianati, vestito in qualche standa di lusso, sulla soglia di un ristorante fusion), non è altro che l'equivalente del modo di [non] parlare di virginia raggi, ossia di [non] esporsi mai, rimanendo un duttile strumento, in senso strettamente imprenditoriale, di un sistema che ha bisogno di figure fluide e impalpabili e buone per ogni occasione. Funzionali. Senza veemenza, senza passioni, senza anima. L'ideale di essere umano propugnato da una società di cloni, asserviti all'incultura industriale.
Se parliamo invece di Bellezza, parliamo di una qualità dell'anima che si riflette sul corpo. Parliamo di pudore, di sensibilità, di pazienza, di "capacità di vedere anche sulla stella più lontana" e di leggere gli eventi in trasparenza.
E allora parliamo di tutt'altra politica.
Parliamo dell'unico elemento che dà vita all'estetica: la capacità di sentire.
Mentre i grillini, come tutta la schiera dei politically correct, sono l'apoteosi dell'anestetica.
Noto con piacere che su questo blog si comincia ad esercitare la censura, visto che è stato cancellato il mio post di ieri. Mi spiace solo di non aver fatto uno screenshot dopo averlo pubblicato.
A mai più rivederci. Vi cancello anche dai preferiti.
Avete ridotto una città come una merda col vostro senso civico e disquisite di estetica...
Bravissimi
Non lo ha detto esplicitamente ma ha sempre detto che Roma ha tante altre priorità prima delle Olimpiadi e risolte quelle se ne sarebbe potuto parlare..Ora, fare un referendum quando ancora non si è risolto niente mi pare fuori dal mondo..
Non rinunceranno mai alla mangiatoia olimpica
Sig. Nasty, temo che qui si voglia girare attorno al punto senza affrontarlo. Il Sindaco non è scesa dalla montagna del sapone il 19 giugno (per quanto...), per cui delle priorità di Roma ne era pienamente cosciente in campagna elettorale (e anche prima, mi auguro), come anche del fatto che non si sarebbero certo risolte nell'arco di poco tempo. Per cui, ripeto, che senso aveva fare la promessa di un referendum? Il tema del post è quello!
Ma del fatto che ora un DiBattista in fase di (falsa)autocritica affermi che "Se poi Raggi vuole indire un referendum - é il sindaco di Roma ed è liberissimo di farlo" (e tutto questo per supportare il concetto che "Oggi (notare: OGGI) Raggi è del tutto autonoma, a lei onore ed onere"), mentre nel contempo il consigliere regionale Perilli (ex mini-direttorio) dica "Vedrete che il suo `no´, come è stato anche ribadito, arriverà e sarà motivato come sempre", ne vogliamo parlare?
Ma tutta questa sicurezza che in caso di assenso le olimpiadi vadano a Roma, su centinaia di candidature, non vi dice niente?
Che so, mega tangenti internazionali già in viaggio, per esempio.
"Da noi i caratteri sono tutti uniformi perché sono tutti artificiosi : non si vede la gente com'è, ma come la si obbliga ad essere.
In quella schiavitù del cuore e dello spirito non si sente parlare che il timore, che ha un solo linguaggio, e non la natura, che si esprime in modi così diversi e che appare sotto tante forme."
no..non hai mai preso una posizione sulle olimpiadi. ha detto solo che era CRIMINALE anche solo pensarci
mi sa che durante la campagna elettorali avete dormito in riva al tevere.. a peracottari !!
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