Nonostante la morte di Claudio Salini, andatosi a schiantare a mille all'ora su un albero della Colombo per fortuna senza ammazzare altre persone, la sua impresa ICS sta con grande lena, professionalità e doti ingegneristiche non da poco edificando una piastra-parcheggio sopra la Stazione Termini, più o meno verso la fine delle due "ali" che costituiscono su Via Marsala e su Via Giolitti i lati lunghi del quadrilatero di stazione.
Si tratta di un'opera, diciamolo, molto discutibile. Non per i contenuti (giusto, sempre giusto, creare posteggi in struttura), quanto per la forma. La Stazione Termini è una scultura urbana di valore inestimabile, addobbarla di superfetazioni e aggiunte si può anche fare, ma la qualità architettonica dovrebbe essere la uguale o superiore rispetto a quella proposta da Marcello Piacentini, Angiolo Mazzoni e compagnia cantante: purtroppo così non è e ci ritroveremo con una struttura da scalo merci del porto di Civitavecchia con sopra tanto di pannelli fotovoltaici... La stessa mediocre realizzazione la troviamo nell'altro allargamento della stazione, quello in corso verso la Galleria Gommata, che ha già dato luogo ad uno spazio nuovo chiamato Terrazza.
Al di là delle considerazioni estetiche, tuttavia, dobbiamo considerare che tra qualche mese avremo nell'area della stazione una offerta esorbitante di post auto finalmente regolari. Qualcosa come 1400 posti tra auto e moto tra l'altro realizzati con uno stanziamento Cipe in virtù della Legge Obbiettivo e dunque coi soldi di tutti noi.
A livello di mobilità e di urbanistica la domanda che la città dovrebbe farsi è come gestire questo cambiamento e come fare in modo che sia un cambiamento positivo.
Si possono lasciare le cose, come al solito, in abbandono e far sì che, semplicemente, nella zona della stazione aumentino i posti auto disponibili: oltre a quelli attuali, molti dei quali irregolari, i viaggiatori o coloro che li accompagnano potranno così beneficiare anche di posti regolari a pagamento. Questo aumenterà la disponibilità di posteggio e dunque richiamerà ancora più vettura nel gorgo micidiale di traffico che cinge d'assedio la nostra stazione centrale h24.
Si può invece programmare un cambiamento e una trasformazione urbana dell'area della stazione prendendo come spunto l'inaugurazione del parcheggio e andando a togliere dalle strade un numero congruo di posti auto così da non aumentarne troppo l'offerta e, al contempo, riqualificare le strade.
L'arrivo del grande parcheggio può essere ad esempio motivo di riposizionamento e assestamento per le tante società di noleggio auto, che oggi operano su Via Giolitti (in parte nel parcheggio Esquilino a onor del vero) nel caos più totale. Lo stesso dicasi per il car sharing. La struttura dovrebbe essere la scusa poi per una riqualificazione seria di Via Marsala (ha senso lasciare il parcheggetto o magari ha più senso creare un grande marciapiede?) e ancor di più di Via Giolitti.
Via Giolitti può diventare un vero boulevard capace di cambiare faccia a tutto il Rione Esquilino non solo all'area della stazione. Il progetto dovrebbe partire da Porta Maggiore e arrivare alla stazione e dovrebbe - con o senza trenino - immaginare cosa è un grande viale urbano oggi. Con una ipotesi addirittura di pedonalizzazione o semi pedonalizzazione.
Inutile dire come il grande parcheggio-piastra potrebbe essere strategico per rivedere Piazza dei Cinquecento. Ha senso lasciarci il parcheggio kiss&ride e altri spazi per la sosta? Oppure si può inventare spazio di qualità (non spiazzi occupati da bivacchi e bancarelle) per una pedonalità vissuta e attrezzata sul modello di quello che è diventata e diventerà ancor più Santa Maria Novella o, ancor più per quanto riguarda il piazzale esterno, Milano Centrale?
In molti casi, infatti, basterebbe guardare cosa si è fatto nelle altre stazioni italiane, ma qualsiasi tensione progettuale e sguardo prospettico sembra essere destabilizzante e sovversivo. Vietato pensare al futuro della città, vietato progettarla, vietato considerare grandi infrastrutture (come un mega parcheggio) come alleate per l'aumento della qualità della vita, molto più comodo non fare nulla di nulla e timbrare il grande parking come una speculazione edilizia dei poteri forti o una mezza specie di abuso edilizio che "attirerà traffico". Lo attirerà solo se non seguito da una accorta progettazione del circostante.
Ultimo step dovrebbe essere un radicalmente nuovo disegno delle strade (potenzialmente graziose, laddove non proprio belle) dei due rioni che si affacciano, a destra e a sinistra, sulla Stazione: Esquilino da una parte, Castro Pretorio dall'altra. Tutti i posti auto lasciati ai lati del marciapiede ora non serviranno più (ai residenti che, pur vivendo in un'area super collegata, insisteranno per avere una, due o tre auto a famiglia dovrà essere consentito di siglare accordi di convenzione col parcheggio, ma non potrà essere più concesso di trasformare il suolo pubblico in box auto privato), le strade potranno essere riqualificate eliminando la sosta, allargando i marciapiedi, in alcuni casi pedonalizzando (pensate a Piazza Manfredo Fanti, solo per dirne una). Un allargamento del progetto che l'Agenzia per la Mobilità fece nelle strade tra Via Cavour e Via Gioberti in occasione dei cambiamenti sulle rotaie del tram.
Chi non pensa oggi a queste cose, è complice e anzi responsabile della pessima qualità della vita della città di domani. Il parcheggio aprirà nel 2020, la città attorno dunque va progettata ora.
Si tratta di un'opera, diciamolo, molto discutibile. Non per i contenuti (giusto, sempre giusto, creare posteggi in struttura), quanto per la forma. La Stazione Termini è una scultura urbana di valore inestimabile, addobbarla di superfetazioni e aggiunte si può anche fare, ma la qualità architettonica dovrebbe essere la uguale o superiore rispetto a quella proposta da Marcello Piacentini, Angiolo Mazzoni e compagnia cantante: purtroppo così non è e ci ritroveremo con una struttura da scalo merci del porto di Civitavecchia con sopra tanto di pannelli fotovoltaici... La stessa mediocre realizzazione la troviamo nell'altro allargamento della stazione, quello in corso verso la Galleria Gommata, che ha già dato luogo ad uno spazio nuovo chiamato Terrazza.
Al di là delle considerazioni estetiche, tuttavia, dobbiamo considerare che tra qualche mese avremo nell'area della stazione una offerta esorbitante di post auto finalmente regolari. Qualcosa come 1400 posti tra auto e moto tra l'altro realizzati con uno stanziamento Cipe in virtù della Legge Obbiettivo e dunque coi soldi di tutti noi.
A livello di mobilità e di urbanistica la domanda che la città dovrebbe farsi è come gestire questo cambiamento e come fare in modo che sia un cambiamento positivo.
Si possono lasciare le cose, come al solito, in abbandono e far sì che, semplicemente, nella zona della stazione aumentino i posti auto disponibili: oltre a quelli attuali, molti dei quali irregolari, i viaggiatori o coloro che li accompagnano potranno così beneficiare anche di posti regolari a pagamento. Questo aumenterà la disponibilità di posteggio e dunque richiamerà ancora più vettura nel gorgo micidiale di traffico che cinge d'assedio la nostra stazione centrale h24.
Si può invece programmare un cambiamento e una trasformazione urbana dell'area della stazione prendendo come spunto l'inaugurazione del parcheggio e andando a togliere dalle strade un numero congruo di posti auto così da non aumentarne troppo l'offerta e, al contempo, riqualificare le strade.
L'arrivo del grande parcheggio può essere ad esempio motivo di riposizionamento e assestamento per le tante società di noleggio auto, che oggi operano su Via Giolitti (in parte nel parcheggio Esquilino a onor del vero) nel caos più totale. Lo stesso dicasi per il car sharing. La struttura dovrebbe essere la scusa poi per una riqualificazione seria di Via Marsala (ha senso lasciare il parcheggetto o magari ha più senso creare un grande marciapiede?) e ancor di più di Via Giolitti.
Via Giolitti può diventare un vero boulevard capace di cambiare faccia a tutto il Rione Esquilino non solo all'area della stazione. Il progetto dovrebbe partire da Porta Maggiore e arrivare alla stazione e dovrebbe - con o senza trenino - immaginare cosa è un grande viale urbano oggi. Con una ipotesi addirittura di pedonalizzazione o semi pedonalizzazione.
Inutile dire come il grande parcheggio-piastra potrebbe essere strategico per rivedere Piazza dei Cinquecento. Ha senso lasciarci il parcheggio kiss&ride e altri spazi per la sosta? Oppure si può inventare spazio di qualità (non spiazzi occupati da bivacchi e bancarelle) per una pedonalità vissuta e attrezzata sul modello di quello che è diventata e diventerà ancor più Santa Maria Novella o, ancor più per quanto riguarda il piazzale esterno, Milano Centrale?
In molti casi, infatti, basterebbe guardare cosa si è fatto nelle altre stazioni italiane, ma qualsiasi tensione progettuale e sguardo prospettico sembra essere destabilizzante e sovversivo. Vietato pensare al futuro della città, vietato progettarla, vietato considerare grandi infrastrutture (come un mega parcheggio) come alleate per l'aumento della qualità della vita, molto più comodo non fare nulla di nulla e timbrare il grande parking come una speculazione edilizia dei poteri forti o una mezza specie di abuso edilizio che "attirerà traffico". Lo attirerà solo se non seguito da una accorta progettazione del circostante.
Ultimo step dovrebbe essere un radicalmente nuovo disegno delle strade (potenzialmente graziose, laddove non proprio belle) dei due rioni che si affacciano, a destra e a sinistra, sulla Stazione: Esquilino da una parte, Castro Pretorio dall'altra. Tutti i posti auto lasciati ai lati del marciapiede ora non serviranno più (ai residenti che, pur vivendo in un'area super collegata, insisteranno per avere una, due o tre auto a famiglia dovrà essere consentito di siglare accordi di convenzione col parcheggio, ma non potrà essere più concesso di trasformare il suolo pubblico in box auto privato), le strade potranno essere riqualificate eliminando la sosta, allargando i marciapiedi, in alcuni casi pedonalizzando (pensate a Piazza Manfredo Fanti, solo per dirne una). Un allargamento del progetto che l'Agenzia per la Mobilità fece nelle strade tra Via Cavour e Via Gioberti in occasione dei cambiamenti sulle rotaie del tram.
Chi non pensa oggi a queste cose, è complice e anzi responsabile della pessima qualità della vita della città di domani. Il parcheggio aprirà nel 2020, la città attorno dunque va progettata ora.
31 commenti | dì la tua:
Il giudizio apatico sulla morte di un padre di famiglia qualifica questo blog!
@11:52 AM Non posso che essere d'accordo: non si può esordire in questo modo, è una mancanza di rispetto non scusabile.
@Giglio:
"giudizio apatico" un paio di palle.
Il "padre di famiglia" si è schiantato contro un albero mentre percorreva la Colombo a 200 (duecento) km/h.
Non so se tu sia di Roma, ma ti ricordo che la Colombo è una strada piena zeppa di semafori (attivi h24, tra l'altro) e attraversamenti pedonali.
Sarebbe stato meglio che l'illustre padre di famiglia avesse travolto - poniamo - un altro padre di famiglia che, insieme alla moglie e alla carrozzina del pargolo, si macchiava della colpa di aver tentato di attraversare una strada percorsa, in quel momento, da un criminale della strada?
Selezione naturale. Mi dispiace per l'albero.
In realtà pare ci fosse un dossetto sulla strada di quelli che fanno radici e pioggia che ha fatto da trampolino di lancio.
Tornando al parcheggio (sentirlo definire "piastra" mi ha fatto ridere un bel po') resto contrario visto il rischio di facimento "all'italiana" con conseguente crollo sulle teste dei pendolari.
@ Anonimo 12:09
Il "dossetto" (che non dovrebbe esserci) funge da rampa di lancio se lo si prende a 200 km/h.
O forse tutti quelli che percorrono la Colombo si schiantano contro gli alberi a causa dei dossi?
@anonimo 12:05
Considerazione banale ed infantile, che evidentemente oltre a qualificare il blog qualifica anche i suoi lettori/autori.
La legge del taglione di cui ti fai portatore è proprio il cancro di questa città, ergo...
Un pirata della strada in meno.
@ Giglio,
non si tratta di legge del taglione (che non sai neppure cosa voglia dire, probabilmente: informati, basta Google).
Si tratta di punire i comportamenti potenzialmente criminali.
In questo caso, ci ha pensato il fato (o, più semplicemente, la persona coinvolta è rimasta vittima della propria idiozia).
Saludos.
p.s. aspettiamo le tue considerazioni, sicuramente meno banali e infantili di quelle del sottoscritto
A parte l'uscita su Salini, veritiera, ma che manca certo di tatto, la piastra è una grandissima occasione se fatta con un progetto di qualità.
Termini, oltre ad essere una delle maggiorni stazioni del continente, è veramente un gioiello architettonico che deve esser preservato e non deve assolutamente mancare un controllo accurato del progetto e dell'esecuzione ad parte della Sovrintendenza.
Uno scempio è ora Piazzale dei Cinquecento, che potrebbe diventare anche un giardino sul modello di Piazza Cavour se si riuscissero a spostare i bus sottoterra o sulla piastra.
12:11 PM
Io di solito ci passo col bus Cotral, quello non va a 200 neppure se spingono i passeggeri, quindi non saprei proprio dirti come è farla a 200.
> In realtà pare ci fosse un dossetto sulla strada di quelli che fanno radici e pioggia che ha fatto da trampolino di lancio.
dossetto un cavolo..... era un vero e proprio avvallamento della strada pericoloso anche a 80 kmh, specialmente se chi lo vedeva frenava all'ultimo ed entrava con gli ammortizzatori compressia pacco.... ho visto macchine alzare le ruote posteriori da terra dopo averlo preso.
La cosa schifosa è che c'era da almeno 6 mesi e si sono sbrigati a rifare la strada il giorno dopo l'incidente.
a proposito, in campana che si sta riformando. Passo da lì tutti i giorni la mattina all'alba ed effettivamente lì si corre perchè per surfare sull'onda verde fino all'eur devi tenere i 90 kmh circa.
...devi tenere i 90 km/h....Ah beh pensavo 200 , come il compianto padre di famiglia? Io compiango le CENTINAIA DI PEDONI E CICLISTI assassinati ogni anno dai vs comportamenti da COATTI IMPUNITI MICROCEFALI
....il dosso GOLBA dei Bolidigi...(ma l'eventuale risarcimento chiesto dalla solita pletora di sciacalli, lo pagheremmo noi con le tasse).
Città senza speranza, soffocata dal coattume incivile e decerebrato
Ho scritto dossetto perché dalle mie parti si chiamano così quelli formati dalle radici degli alberi. Non era una considerazione qualitativa; semmai che non era solo causa della velocità.
I ciclisti mi faranno compassione quando non li vedrò pedalare perennemente al centro della corsia (a destra dovete stare), in tre per occuparla tutta (e in fila), tagliare la strada alle macchine per svoltare a sinistra confidando che l'automobilista dietro abbia buoni riflessi e inchiodi in tempo (usare il braccino o qualcos'altro vi pesa tanto?) o sfrecciare con le loro pieghevoli sulle banchine di Termini (a mio avviso pericoloso).
Qui il punto è che questa "piastra", se non la fanno bene, crolla in testa ai pendolari. Ci potrebbero essere anche i morti e pensate che figuraccia internazionale ci facciamo.
Anonimo 2:27 pensi che mentre noi siamo qui a commentare gli ingegneri non abbiano fatto i loro calcoli e abbiano affidato la riuscita della struttura alla fortuna? Pensare una cosa del genere è da ignoranti e irrispettoso del lavoro degli altri, e allo stesso modo dovresti aver paura anche di uscire di casa perchè qualcosa to crolli sulla testa o il terrneo dove cammini sprofondi. La piastra se non la fanno bene crolla mi ricorda tipo i comitati del no pup a via fermi che misero in giro la voce che levando gli alberi le fondazioni dei palazzi sarebbero state compromesse e i palazzi sarebbero crollati. E' anche questa faciloneria nei giudizi che alimenta l'ignoranza e ostacolo ogni cambiamento, lasciate fare le cose a chi è preparato per farle.
Anonimo 2:53 io degli ingeneri mi fido (sono studente d'ingegneria anche io), è di quelli che mettono un po' meno sabbia qua o un profilato un po' più piccolo ed economico la rispetto al progetto deciso dall'ingegnere che non mi fido...
Tonelliiiiiiiiiii!!!!!!!!! A furia di parlare di politica e di farti ubriacare dalla politica, hai perso di vista ciò in cui credevi e per cui questo blog era interessante!!!!!
Questa notizia non la commenti???????
http://www.romatoday.it/politica/cartelloni-pubblicitari-assessore-commercio-meloni.html
leggo questo blog sempre con molta attenzione e condivido molto di quello che viene scritto.....però non ne posso più delle persone che lasciano certi commenti.....non sopporto più gli invidiosi, i repressi (in sostanza quelli contro) che godono per le disgrazie altrui, mi ricordano molto quelli che hanno votato i 5s perchè sono contro le lobby, i politici, i professionisti o comunque quelli che nella vita per motivi professionali hanno più voce in capitolo di altri. Penso che per far crescere questo Paese (questa città) dovremmo essere tutti coesi e coscienti dei nostri ruoli e delle nostre capacità e remare tutti verso lo stesso obiettivo ovvero quello di migliorare la qualità di vita degli esseri umani.
@4:59 PM Caro commentatore, se lei ha votato M5S allora si può considerare illuminato, in caso contrario tenga conto che le sue buone intenzioni (tutti coesi, coscienti dei nostri ruoli e capacità, remare tutti verso lo stesso obiettivo, migliorare la qualità di vita degli esseri umani) verranno valutate come "farina del diavolo". Questo è l'ecumenismo 5S.
@4:46 PM Articolo interessante... molto... soprattutto se considerato nella sua interezza!
@4:46 PM Però, visto che ci siamo, dovremmo dare risalto anche a questo, no?
http://roma.repubblica.it/cronaca/2016/09/26/news/roma_il_comune_revoca_il_bando_a_7_asili_nido_in_concessione-148567936/
PEDONALIZZAZIONE TOTALE DI PIAZZA DEI CINQUECENTO VIA GIOLITTI E VIA MARSALA (carrabili solo da e per le rampe della "piastra").
Che sogno!!!
2.27
Sapientino dell'Uccello
a 90 km/h in città ammazzano non solo i ciclisti che odi ,
ma anche i pedoni....e prima poi scenderai dal tuo SUV o dalla tua smart...
oh presuntuosa gonade semovente,
Basta, è inamissibile che questo blog continui a riempire la testa dei romani di fantasticherie utopiche e irrealizzabili!
Deve chiudere!
Er "padre de famija" annava a 2 piotte su una strada dove il limite è 50... Ringraziamo santo albero che probabilmente ha evitato una carneficina...
LE PARTECIPATE IN MANO AD UN INDEPENDENTISTA VENETO CHE NON SA NEANCHE QUANTE METRO CI SONO A ROMA, AHAHAHAH
DA RAGGI TI AMO A RAGGI MA VATTENE AFF.........
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/grazie-virginia-colomban-ci-faremo-grandi-risate-zanzara-133050.htm
io la foto della sindaca sul tetto del campidoglio lo riguardata bene, quei due sono andati di sopra sul tetto perché dentro sono intercettati, o almeno lo credono
roma delenda est
" La Stazione Termini è una scultura urbana di valore inestimabile, addobbarla di superfetazioni e aggiunte si può anche fare, ma la qualità architettonica dovrebbe essere la uguale o superiore rispetto a quella proposta da Marcello Piacentini, Angiolo Mazzoni e compagnia cantante"
Perché, come hanno trasformato l'atrio che nel progetto originale era vuoto (c'erano anche delle palme se ricordo bene) ti piace?
O come hanno riempito di negozi l'atrio di Ostiense, altra stazione monumento?
Per non parlare del ponte di Tiburtina, che da progetto originale con i suoi spazi e volumi è stato riempito di negozi anche quello.
gentile redazione di roma fa schifo
la vostra posizione di far vedere le cose negative e lodevole
io invece metterei una tassa di 500.000 per ogni notizia negativa proprio per far invertire le cose
non siete credibili se non fate vedere le cose che vanno bene,l umanita' di un popolo,i rapporti che esistono tra le persone ,le istitutuzioninon voglio credere che roma sia una latrina cosi schifosa che non vi sia niente di bello,buono,ben fatto
dai ogni due negative (che vi farei pagare 1.000.00 di euro)mettete anche qualcosa di comico di interessante magari di spettacolo,di motori
altrimenti fate diventare roma peggio di quella che e
io vorrei un servizio sul volontariato
su quello che fanni i politici nella vita privata,quando divetano anche loro cittadini
cosa fanne gli imprenditori di roma per la citta,ho visto che hanno sistemato la scalinata
fate qualcosa oltre il lamentarsi
senno' diventerete ciechi
chiariamo la faccenda della Colombo una volta per tutte.
La Cristoforo Colombo, nel tratto urbano dal centro fino all'Eur, è un'arteria urbana di scorrimento composta da una carreggiata centrale di tre corsie per ogni senso di marcia, separate da un doppio new jersey, più due carreggiate laterali di due corsie ciascuna, destinate ai bus ed al traffico locale, separate dalla carreggiata centrale da aiuole spartitraffico nelle quali si trovano i famigerati pini.
I pochi incroci sono regolati da semafori e, data la larghezza ed il tracciato essenzialmente rettilineo, sono visibili da grande distanza.
Non ci sono passaggi pedonali se non in corrispondenza dei suddetti incroci regolati da semafori.
Date le caratteristiche, in qualsiasi paese civile ci si metterebbe un limite intorno ai 70, non essendoci nessun cartello il limite dovrebbe essere 50, anche se non ci va nessuno e la stessa regolazione dei semafori consente di procedere senza beccarli tutti rossi se si viaggia intorno agli 80, cosa che di giorno, con traffico inteso e scorrevole, più o meno avviene.
La percorro tutte le mattine per andare al lavoro e posso assicurare che l'avvallamento, percorso con una Panda a circa 80 all'ora, poteva risultare fastidioso ma non certo pericoloso.
L'avvallamento non era dovuto agli alberi, che provocano piuttosto dei "bozzi", ma al cedimento di un sottostante cunicolo sotterraneo.
Comunque è evidente che se ci passi a 200, anche con la migliore sportiva del mondo, rischi di decollare.
Salini ha fatto una fesseria, tutti ne facciamo nella vita e quasi sempre ci va bene, a lui non è capitato.
Per fortuna la fesseria ha coinvolto soltanto lui e non altre persone innocenti che potevano passare in quel momento.
Tutto qui.
Umberto Vassallo nel blog ci sono decine di notizie positive. Bastava leggersele. E poi parlare di cosa va già bene non migliora le cose. sarebbe come guardarsi allo specchio e dirsi "quanto sono bello" ignorando la panza che cala sotto la cintura.
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