Quando nacque si fece gridare al miracolo perché per la prima volta a Roma si faceva una ciclabile di stampo diciamo così europeo. Ma, si sa, a Roma anche le cose belle - anzi soprattutto le cose belle - non sono quasi mai destinate a durare nel tempo e allora dopo un annetto e mezzo siamo tornati a fare un test drive sulla ciclabile di Porta Portese.
L'abbiamo percorsa in entrambi i sensi di marcia per capire come funziona dopo tutti questi mesi. Per capire se i negozi (i famosi biciclettari) ne disturbano il percorso. Per capire se la sosta selvaggia la ignora. Per capire se la cospicua presenza di locali rende la ciclabile ostruta da persone o motorini in fermata abusiva.
Non abbiamo riscontrato nessun problema di sorta. La ciclabile leggera ricavata in un intercapedine tra auto in sosta e marciapiede nell'ambito di un progetto di finanziamenti europei "Plus" che per altri versi hanno portato solo a schifezze funziona pressoché alla perfezione. E' sgombra di auto, è pulita (perché grazie alla sosta staccata dal marciapiede tutto si può pulire meglio), è sicura, è bene illuminata. Non risultano in questi mesi incidenti o particolari problematiche. Chi non rispettava la ciclabile (ad esempio alcuni negozianti che vi appoggiavano la merce in esposizione) hanno mollato l'osso e sono stati ricondotti a più miti consigli dai ciclisti o dalle forze dell'ordine.
La ciclabile portuense lancia una sfida interessantissima a chi a Roma si deve occupare di riassestare la mobilità della città. La ciclabile portuense dimostra che a Roma questo tipo di realizzazioni non solo funzionano in se, ma danno benefici a tutto il resto della strada. Via Portuense, in questo tratto, era un delirio di doppia fila e sosta abusiva. Oggi è più ordinata perché fermarsi in doppia fila è diventato se non impossibile (qualcuno lo fa eccome) per lo meno molto più spudorato. E sono meno coloro che sono disposti a farlo.
Si tratta di un esperimento che dovrebbe replicarsi a macchia d'olio, in maniera virale, in tutta la città. Roma è al tempo stesso capitale mondiale della doppia fila e capitale mondiale delle strade male congegnate. Le nostre carreggiate sono assurdamente larghe e sembrano disegnate appositamente per consentire la sosta selvaggia in doppia o in tripla fila. Le ciclabili leggere come questa, a fronte di un costo minimo di realizzazione, risolvono una quantità enorme di problemi tutti assieme: ciclisti sicuri, traffico scorrevole, doppia fila sconfitta, strade pulite e molto altro. Dovrebbe essere la norma replicare questo in tutti i municipi e su tutte le consolari. Dalla Tuscolana all'Appia, da Gregorio VII alla Gianicolense. A Roma dovrebbe diventare una cosa automatica sapere che al di là delle auto e prima del marciapiede c'è un corridoio ciclabile protetto, protetto dalle auto stesse che da nemiche giurate del ciclista diventano alleate. Da minaccia diventano protezione. A costo praticamente zero: solo un po' di vernice.
Non ci sono scuse. Neppure mezza.
L'abbiamo percorsa in entrambi i sensi di marcia per capire come funziona dopo tutti questi mesi. Per capire se i negozi (i famosi biciclettari) ne disturbano il percorso. Per capire se la sosta selvaggia la ignora. Per capire se la cospicua presenza di locali rende la ciclabile ostruta da persone o motorini in fermata abusiva.
Non abbiamo riscontrato nessun problema di sorta. La ciclabile leggera ricavata in un intercapedine tra auto in sosta e marciapiede nell'ambito di un progetto di finanziamenti europei "Plus" che per altri versi hanno portato solo a schifezze funziona pressoché alla perfezione. E' sgombra di auto, è pulita (perché grazie alla sosta staccata dal marciapiede tutto si può pulire meglio), è sicura, è bene illuminata. Non risultano in questi mesi incidenti o particolari problematiche. Chi non rispettava la ciclabile (ad esempio alcuni negozianti che vi appoggiavano la merce in esposizione) hanno mollato l'osso e sono stati ricondotti a più miti consigli dai ciclisti o dalle forze dell'ordine.
La stessa strada prima della ciclabile |
La ciclabile portuense lancia una sfida interessantissima a chi a Roma si deve occupare di riassestare la mobilità della città. La ciclabile portuense dimostra che a Roma questo tipo di realizzazioni non solo funzionano in se, ma danno benefici a tutto il resto della strada. Via Portuense, in questo tratto, era un delirio di doppia fila e sosta abusiva. Oggi è più ordinata perché fermarsi in doppia fila è diventato se non impossibile (qualcuno lo fa eccome) per lo meno molto più spudorato. E sono meno coloro che sono disposti a farlo.
Si tratta di un esperimento che dovrebbe replicarsi a macchia d'olio, in maniera virale, in tutta la città. Roma è al tempo stesso capitale mondiale della doppia fila e capitale mondiale delle strade male congegnate. Le nostre carreggiate sono assurdamente larghe e sembrano disegnate appositamente per consentire la sosta selvaggia in doppia o in tripla fila. Le ciclabili leggere come questa, a fronte di un costo minimo di realizzazione, risolvono una quantità enorme di problemi tutti assieme: ciclisti sicuri, traffico scorrevole, doppia fila sconfitta, strade pulite e molto altro. Dovrebbe essere la norma replicare questo in tutti i municipi e su tutte le consolari. Dalla Tuscolana all'Appia, da Gregorio VII alla Gianicolense. A Roma dovrebbe diventare una cosa automatica sapere che al di là delle auto e prima del marciapiede c'è un corridoio ciclabile protetto, protetto dalle auto stesse che da nemiche giurate del ciclista diventano alleate. Da minaccia diventano protezione. A costo praticamente zero: solo un po' di vernice.
Non ci sono scuse. Neppure mezza.
Ne parlavo proprio ieri con un amico.
RispondiEliminada street view, giocando col mouse si riesce addirittura a fare il confronto tra il prima e il dopo (impietoso naturalmente).
peccato che, e mai capirò il vostro rimpianto per il precedente sindaco, sia una tra le tante incompiute, o meglio una "cattedralina" nel deserto che così serve a poco.
anzi all'epoca sembrò l'ennesima riprova che vivere meglio si può, ma non è concesso (idem per il tram 3 tanto per dire, ma anche la sistemazione di via labicana)
speriamo che rotafixa e gli amministratori preposti si diano da fare quanto prima (non limitandosi alle zone centrali...).
ps: quanto ve piace (cit.) dire europeo/europea...ormai è inflazionato...
Aspettiamo con ansia che i fatti seguano le parole di "Erichetto". Ieri ha scritto su FB di ciclabili e arredi urbani sulla tuscolana, speriamo bene.
RispondiEliminaMi preoccupo solo delle bancarelle, cosa faranno? Ad oggi invaderebbero la ciclabile con la loro merda e poi mi chiedo perché cominciare dalla tuscolana e non da altre consolari più battute dai ciclisti.
roma delenda est
RispondiEliminaUna delle molte cose buone, piccole ma buone, della giunta precedente.
RispondiEliminavedi che la sindaca lavora? vedi che la città è cambiata? vedi che niente è più come prima grazie peppe
RispondiEliminaMagari ogni singola strada fosse strutturata come questa! Certo che è sconfortante vedere che nonostante la disponibilità dei marciapiedi su una dozzina di pedoni incontrati, buona parte cammini sulla ciclabile: l'analfabetismo funzionale a Roma raggiunge vette incredibili.
RispondiEliminabel servizio, solo una piccola osservazione: la foto mostrata è fatta di giorno, in mezzo alla settimana; la ripresa video è avvenuta la sera di un giorno feriale, quindi in un momento naturalmente meno trafficato. Per fare un confronto corretto bisognerebbe avere dei dati del prima/dopo sempre in un giorno feriale in orario lavorativo.
RispondiEliminaSottolineo qual è secondo me il problema di Roma con le ciclabili. Sono il deserto. Anche questa, fatta meglio di altre, sembra un esperimento di laboratorio. Non c'è nessuno che la percorre, zero bici. Io sono a favore degli spostamenti in bicicletta, ma finché non ci sarà un traffico effettivo di ciclisti, le piste ciclabli, come tutte le cose non usate, si deterioreranno o saranno invase di nuovo da auto e tavolini. D'altro canto come dare torto a chi vede in una ciclabile vuota solo un spreco di spazio?
RispondiEliminaRoma fa schifo ha uno strano modo di scrivere i propri articoli.
RispondiEliminaÉ palese la pochissima obbiettività di questo sito.
Erico Stefanò e l'assessore Meleo hanno più volte detto che vogliono fare piste ciclabili leggere sulle vie consolari di Roma. Cosa peraltro mai pronunciata da nessuna giunta precedente. Eppure su questo articolo non si fa nessun riferimento hai commenti dell'assessore e di Stefanò. L'articolo è scritto come se romafaschifo, come al solito, gettasse "consigli dall'alto" parlando di un argomento che - non so' per quale ragione - romafaschifo tratta come suo monopolio. Però poi come è facile scrivere articoli con titoli diffamatori come "Il patto tra Caltagirone e la Raggi" - "Via dei Fori Imperiali non è più pedonale. Ma l'amministrazione non ce lo dice" - "Incubo camion bar. L'assessore alza la palla, Tredicine schiaccia" - "Cinema Aquila. Il Comune regala ad un gruppo di mafiosi e di fascisti uno spazio pubblico".
Insomma, la qualità e i contenuti di questo blog lasciano il tempo che trovano.
MI PIACE MOLTO QUESTA SERIE DI "NON SEMBRA ROMA" PERCHE' DIMOSTRA AI RINUNCIATARI CHE IL CAMBIAMENTO NON SOLO E' POSSIBILE, MA CHE IN GIRO GIA' ESISTE. QUINDI CADONO TUTTI GLI ALIBI.
RispondiEliminaQualcuno di voi ha mai visto passare una bici su quella ciclabile? Ma servono veramente? Per chi? Io le trovo un tantino anacronistiche, andavano bene in Cina 30 anni fa, oggi ci sono altri modi per spostarsi.... basta ciclabili!
RispondiEliminagià, chi non usa il teletrasporto è proprio giurassico...
RispondiEliminaUna ciclabile che inizia nel nulla e nel nulla finisce. 400 metri di inutilita'.
RispondiEliminaForse non mi sono spiegato bene... la bici è anacronistica perché è un mezzo di svago e non un mezzo di trasporto, per questo è nata, poi qualcuno ne ha voluto piegare l'uso per qualcos'altro, ma non è mai decollato come concetto. Le ciclabili vanno bene sul Tevere e nei parchi, così i ciclisti non possono far danni e far male a nessuno. Per il resto usiamoli meglio i soldi pubblici, è inutile buttarli per queste cose che non usa nessuno
RispondiElimina- La bici è anacronistica perché è un mezzo di svago e non un mezzo di trasporto
RispondiElimina- Una ciclabile che inizia nel nulla e nel nulla finisce. 400 metri di inutilita'.
la prima cosa è falsa, in diverse città del mondo
la seconda si risolve, completandola
con questi ragionamenti non si sarebbero mai sviluppate neanche le ferrovie visto che nell'800 ci passavano due treni al giorno...
RispondiElimina...e ci sono pure i commenti di quelli che chiamano le ciclabili "anacronistiche" o da "cina anni '30".
RispondiEliminaQuesti poveretti mi fanno una pena. Sono loro che sono anacronistici e rimasti agli anni 30 e neppure se ne rendono conto...
...e intanto il Sindaco "ha dato buca" alla delegazione del Coni all'incontro fissato alle 14.30 in Campidoglio.
RispondiEliminaAtteggiamento pavido o, dipende dai punti di vista, arrogante.
In ogni caso ingiustificabile e comprovante una totale assenza di consapevolezza istituzionale.
Sempre peggio....sempre sempre peggio.
E' off-topic, ma:
RispondiEliminaTONELLIIIIIIII, niente Olimpiadiiiii!!!!
Finalmente una decisione saggia!
Certo che il video a quell'ora di sera (o mattino presto, non si capisce) non è molto indicativo...
RispondiEliminaroma delenda est
RispondiEliminaAi penosi adoratori di feticcio culoincistati alla maghina,
RispondiEliminache pur nella loro gretta ignoranza mista a pessime abitudini pretendono anche di dare direttive urbanistiche, consiglierei (obbligherei) visita al resto d'Europa (altro che Cina anni '30 - miserere nobis)
DOVE LA BICICLETTA E'ORMAI MEZZO PRINCIPALE DI SPOSTAMENTO NEI CENTRI STORICI E NON SOLO.
(ma basterebbe l'Italia settentrionale)
Niente Olimpiadi ragazzi!
RispondiEliminaE voi avete invitato tutti a votare per la Raggi. complimenti, eh!
La vostra stupidità è fuori misura.
Anche se essere stupidi non è un peccato.
Il problema è che voialtri vi sentita pure stocazzo!
Forse mi sono spiegato ancor più male.... magari fossimo in Cina! La bici serve solo a fare una sgambata la domenica, è uno strumento di svago, e soprattutto è un mezzo di trasporto individuale e non collettivo, non si può paralizzare una città e spendere soldi pubblici per queste fesserie dai!
RispondiEliminaFacciamo allora dei bei marciapiedi più larghi, questo sì, o delle corsie pedonali (meglio camminare) ma basta con questo ridicolo e pericoloso mezzo usato per il trasporto, che fa solo danni....
Poi, per carità, siamo in democrazia, ma se su quelle piste ciclabili circolano mezzi di trasporto, allora belli miei pagate l'assicurazione ed il bollo, mettete il casco obbligatorio, sottoponete le varie bici alla revisione periodica (chi mi assicura che i freni sono sempre efficienti?), mettete una bella targa perché si devono rispettare limiti, precedenze, semafori, e soprattutto parcheggiate solo dove consentito.
Allora cari esteti della bici: meglio mezzo di trasporto o mezzo di svago?
roma delenda est
RispondiEliminaeeeh ma ciò la bicigletta e nun inguino
RispondiEliminaIo in bici ci vado al lavoro ogni mattina piazza Navigatori - Parioli, perchè è comodo, zero imprevisti sull'orario, zero stress.
RispondiEliminaVi dirò, di non inquinare non me ne sbatte una cippa, tanto penso che il mondo sia già spacciato.
Quindi, commentatore della Cina 30 anni fa, puppami fortissimo la fava!!!
Hahaha
vi voglio vedere a fare la salita di medaglie d'oro, col bambino dietro, mentre piove e diluvia. Oppure d'estate a farsi la salita del gianicolo. A Roma ci sono i colli, solo chi è molto allenato può andare in bici. Poi le bici le rubano appena le leghi.
RispondiEliminaCina 30 fattelo un giro in bici che ti si ossigena un po' il cervello e la metti di dire cazzate
RispondiEliminaGRAZIE RAGGIIIIIIIIII
RispondiEliminaIo uso la bici ogni giorno per andare al lavoro, abito a Palestrina e lavoro all'Eur, tutte queste difficolta' non le vedo.
RispondiEliminaA Cina 30 (ahah) mancava di dire che "le bici sono un pericolo per sè e per gli altri" e poi aveva completato il quadro. Sembrano troll, ma ragionano veramente così. 50 anni di martellamento pubblicitario vi hanno fatto credere che l'auto sia l'unica possibilità. "Rispettare i limiti e parcheggiare dove consentito", eh in città le bici vanno a 80kmh e posteggiano in tripla fila!
RispondiEliminaMa Tonelli ancora non fa un post sulle Olimpiadi? Rosica in muto silenzio? :-o
RispondiEliminaO in silenzioso mutismo?
Elimina..io che me volevo fa' due risate a pijallo un po' per il culo..!
EliminaE le Olimpiadi, rfs?
RispondiEliminaPosso anche capire, anche se non le condivido, le ragioni del no.
Ma trovo inaccettabile e incivile far aspettare il presidente del Comitato olimpico, dopo aver fissato la conferenza stampa un'ora dopo.
Più volte in campagna elettorale Raggi aveva svicolato sull'argomento olimpiadi, dopo la sua elezione continuava a dire che avrebbe deciso dopo l'incontro con Malagò.
Nella mezz'ora buona che hai fatto attendere il tuo interlocutore, dov'eri, Raggi?
A preparare le slide per la conferenza stampa?
A truccarti?
A leggere i curricula degli aspiranti assessori al bilancio?
O a pranzo come confermerebbe la foto del Corriere?
Se intendevi prendere a pesci in faccia Malagò dovevi dirlo subito. Ai romani.avevi promesso un referendum sulle Olimpiadi, ho rivisto il video del confronto con Giachetti.
Ma non l'hai fatto.
Perché come ogni avvocato sai mentire, sviare le domande, parlare senza dire nulla e poi nasconderti dietro le tue stesse parole.
Intanto nessuno vuol accettare il posto di assessore al bilancio.
Penso proprio che il motivo principale per cui non vuoi le olimpiadi a Roma sia che non sei in grado di gestire un grande evento.
Nemmeno i piccoli, per la verità.
Che tristezza, che menzogne...
Povera Roma
Ahahahahah come rosicate! Dopo questa, Raggi la rivoterei altre 100 volte!
EliminaTante manfrine per manco mezz'ora di attesa: non sanno più a cosa attaccarsi! E oggi mi sono divertito parecchio a vedere le facce frustrate degli intervistati che rosiconi!
Leggere i commenti dei grillini che vi insultano su Facebook è un vero toccasana per l'anima.
RispondiEliminaAvete invitato a votare per queste scimmie senza cervello e adesso cercate di farcelo dimenticare?
Il ricordo della vostra palese idiozia rimarrà negli annali.
In fondo voi e i grillini vi assomigliate: non capite un cazzo ma pensate di essere dei luminari.
Falliti!
Nel mondo moderno e non cattocomunista si creano metropoli integrate a emissioni zero
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=qKl1Cz3Qxz8
da noi "njaa fanno" a tracciare due righe per terra per una ciclabile,
intanto gli altri riescono a dare valore anche al loro sterco...
https://www.youtube.com/watch?v=hdIQ1G-2VXk
4:02 AM Posso capire essere contrari ai giochi olimpici a Roma ma puoi continuare ad osservare i valori dello sport come il fair play e il rispetto per gli avversari.
RispondiEliminaIntanto cominciamo col dire che le bici nascono come mezzo di trasporto merci. Oggi le biciclette sono molto cambiate nell'aspetto ma resta comunque evidente che un buon portapacchi sul retro permette di trasportare roba assai meglio (soprattutto se grossa) che usando le braccia e camminando. É durante la fase degli "esperimenti" per migliorarne le prestazioni che divenne un ninnolo per improvvisati "meccanici" che pure inventarono parecchie cose interessanti: in primis il manubrio,i pedali e le molle sotto il sedile. Nel frattempo arrivarono le auto e la bici devenne un mezzo per ragazzini: un giocattolo. Tuttavia vorrei sottolineare che oggi le biciclette, nel mondo, permettono a molti di recarsi a scuola o a lavoro a basso costo. Parlo anche di quei paesi dove le macchine non sono proprio per le tasche di tutti.
RispondiEliminaCiò detto che una pista ciclabile di 400 metri che va da nulla al niente sia poco utile è fuori discussione e serve un minimo di rete integrata altrimenti è uno spreco di soldi e spazio.
ottimo! Che stiamo aspettando a replicare in tutta Roma questo modello?
RispondiEliminasettembre 21, 2016 7:10 PM
RispondiEliminaLa sgambata la domenica la farai con la tua spocchia di decerebrato lugubre adoratore di feticcio.
La bici E' la SOLUZIONE al traffico urbano quotidiano in TUTTO IL MONDO CIVILE
(Ryanair per credere, costa meno del nerolucido per le gomme del tuo ridicolo SUV).
A tutti gli "scaldati per poco" commentatori dei miei post, forse proprio non riesco a spiegarmi, ma ci riprovo... ci sono sicuramente mezzi più sicuri e migliori della bici, che rappresenta - se usata come mezzo di trasporto e non di svago - il trionfo dell'egoismo e dell'individualità.
RispondiEliminaSpero solo, cari ciclo-fedayn, che non dovrete mai portare bambini o persone anziane da qualche parte con le vostre amate bici!
E soprattutto...fatevi sta assicurazione, non se ne può più dell'ipocrisia (ho un mezzo di trasporto, sono un utente della strada, ma non voglio pagare una lira, non funziona così).
Fatemi sapere, che vi rispondo! Ci vediamo in bici....al parco!
10.19 E non ti viene il dubbio che i pedoni camminano sulla "ciclabile" perché di cicli NON ce ne è neanche l'ombra ? Sulla ciclabile della Laurentina (pezzi e bocconi) che si associa come grande "opera pubblica" al corridoio per la mobilita' (anni e anni di cantiere e code, con spesa mostruosa per generare che cosa ? qualche centinaio di metri di corsi preferenziale con i bus che poi rientrano nella viabilita' ordinaria creando altri ingorghi) solo ogni tanto si vede un eroico ciclista. Ma vuoi mettere avere la "pista ciclabile" ?
RispondiEliminaLa bici è il mezzo di trasporto più efficiente e con emissioni più basse in assoluto. La bici che nasce per il trasporto merci?! La prima automobile era di fatto un triciclo con motore a scoppio. I pedoni pagano il bollo per usare il marciapiede?
RispondiEliminaI pedoni non sono veicoli, le bici si.
EliminaI veicoli elettrici e ad emissioni zero non pagano il bollo. Un'automobile da 1000kg per trasportare una persona e con un ingombro di 4x2 metri invece è il massimo dell'altruismo. Gli "improvvisati meccanici" inventarono anche le ruote pneumatiche. Non capisco il tuo accanimento. E' ovvio che per un trasloco, per portare 4 figli al paesello, o per fare il rappresentante in giro per l'italia non usi la bici. Ogni mezzo di trasporto ha la sua applicazione ideale. L'automobile per andare in centro non lo è.
RispondiEliminaIl casco per legge non è obbligatorio. Io però lo consiglio.
RispondiEliminaE invece funziona proprio così, arguto argomentatore delle 12:57 PM: la legge obbliga ad assicurare i veicoli a motore, ma non i velocipedi.
RispondiEliminaAl povero demente SUVnormale troll-provocatore lugubre adoratore di feticcio che insiste:
RispondiEliminanel mondo CIVILE (C I V I L E) nei centri urbani SI VA IN BICI (a volte solo, spesso soprattutto) grazie a evidente funzionalità ed efficienza per i singoli cittadini e per la comunità. Pretendere di abusare dell maghina in luoghi spettacolari come il millenario Centro di Roma è da ignorantoni coatti arroganti da allontanare dalla comunità con TSO.
Infatti solo nei Paesi SOTTOSVILUPPATI e miserabili si continua considerare insostituibile la maghina, feticcio da esibire con desolante ma unico orgoglio.
Già a nord di VITERBO i rapporti cominciano ad essere favorevoli alla bici.
I famigerati 7colli sono ridicole pendenze, alibi per molluschi ameboidi che scesi dal SUV spesso poi si allenano come criceti in palestra.
Infatti, malgrado il rozzume molesto motorizzato, oltre 10 000 sagge persone (molte bellissime mamme) pedalano quotidianamente a Roma, e si giovano delle rare oasi di tranquillità delle poche ciclabili sempre più frequentate malgrado le battute idiote e i luoghi comuni da bar del microcefalo.
Osservatela bene questa foto. OSSERVATELA BENE
RispondiEliminahttps://www.visualnews.com/wp-content/uploads/2014/10/CanberraTransportPhoto.jpg
che senso ha dedicare tutto lo spazio di una città alle maghine?
La citta rappresenta il benessere dei suoi cittadini, non un parcheggio a cielo aperto
Rispondo a tutti qui.
RispondiEliminasettembre 22, 2016 2:24 PM : "La bici che nasce per il trasporto merci?!"
Eh si. Ti dirò ho fatto fatica anche io a crederci. Erano i garzoni dei negozi o anche i postini. Ma se ci pensi i pizza bike, quelli dei giornali e quelli delle bocce del latte portano proprio merci. Per fare un esempio, ancora oggi alcuni venditori di hotdog che si vedono nei film americani usano de facto una bicicletta (con due ruote davanti e un cassone con le cose sopra) tipo quello della scena iniziale di "the sleeper" per capirci.
settembre 22, 2016 2:09 PM :"camminano sulla "ciclabile" perché di cicli NON ce ne è neanche l'ombra"
Vero. Ma potrebbe dipendere dal fatto che il video è in un orario improponibile per andare in giro da solo, nel buio, in bici. O magari sono appena scesi dalla macchina.
settembre 22, 2016 2:41 PM : "Gli "improvvisati meccanici" inventarono anche le ruote pneumatiche."
Giusto, me ne ero dimenticato. Tra l'altro per le auto le "copiarono" da la.
settembre 22, 2016 2:46 PM : "E invece funziona proprio così, arguto argomentatore delle 12:57 PM: la legge obbliga ad assicurare i veicoli a motore, ma non i velocipedi." Si ma i rischi ce li ha pure il ciclista a modo suo, sia di farsi male, sia di danneggiare pedoni (tipo investendoli: fa malissimo! Io lo so.) e cose.
Il troll è fatto così, si alimenta dei commenti di chi ancora lo prende sul serio.
RispondiEliminaSi è vero
RispondiEliminail troll, onanista seriale inchiodato al pc, non meriterebbe considerazione così da farlo scoppiare insieme al suo abusato e devastato micropene,
ma se esprime, suo malgrado, concetti estrapolati dai più beceri luoghi comuni dei lugubri adoratori del feticcio,
va comunque azzittito perché nel contempo si mina la scontata arroganza DEI CULINCISTATI ALLA MAGHINA convinti che le strade siano state inventate dopo le loro scatolette lucide e pertanto appartengano solo a loro.
dedicata al troll
RispondiEliminahttps://www.visualnews.com/wp-content/uploads/2014/10/CanberraTransportPhoto.jpg
Sta foto, spero che tu ti sia accorto che ha una fallacia grande come una casa: ovvero i mezzi si giudicano in movimento e non fermi.
RispondiEliminaSe devi fare 15 km puoi prendere pure una bici ma se ne devi fare 1500?
E allora fateli 'sti 15 km in bici....
RispondiEliminaproporrei di allungarla almeno fino a piazzale della Radio,e di collegarla alla ciclabile sotto al lungotevere: la strada è larga e la renderebbe molto piu' fruibile.
RispondiElimina