I giornali di oggi e i commentatori più acuti fanno le gare a commentare nella maniera più lucida e illuminante possibile il terrificante armageddon della giornata di ieri in Campidoglio. Le principali aziende comunali, il principale assessore, la principale carica di apparato tutte saltate nel giro di poche ore. Con gente che se ne va non certo in maniera silente ed elegante, ma facendo presagire strascichi di polemiche irrituali e dannosissimi per l'immagine della Sindaca e della città.
C'è chi dà le colpe a Virginia Raggi, chi dà le colpe alle persone che da dietro la strumentalizzerebbero, chi dà le colpe agli elettori, chi dà le colpe (come fa bene Giannini su Repubblica) anche al Pd, chi come i commentatori del Corriere della Sera adotta un registro paternalista e indignato, chi (Iacoboni su La Stampa) delinea guerre intestine e regolamenti di conti tra bande all'interno del Movimento 5 Stelle.
E' un esercizio giornalisticamente e culturalmente interessante, ma totalmente inutile. Raggi o non Raggi, Movimento 5 Stelle o non Movimento 5 Stelle, la città resta ingovernabile. Lo sarebbe anche se arrivassero domani Ronald Reagan sindaco, Margaret Thatcher vicesindaco e Rudy Giuliani capo della Polizia Municipale. Lo sarebbe anche se Raggi si fosse rivelata quel che non è: capace, preparata, attrezzata, lucida.
Burocrazia anacronistica e autolesionistica, sindacalizzazione ottocentesca, normative costruite per complicare la vita invece che facilitarla a chi amministra (e ai cittadini), giustizia inefficiente, lenta o contraddittoria sono problemi di tutto il paese e sono il motivo vero per cui la nostra economia non potrà mai crescere. Ma i cancri che vive Roma esondano questi problemi, li travalicano, se ne abbeverano facendosi mostri. I problemi di Milano, di Torino o di Bari non sono piccoli e anche lì sono acuiti dalle storture dell'allucinante sistema-Italia, ma non fino al punto di rottura. A Roma, a causa di problemi più grandi, meno affrontati, più trascurati, a causa poi di una presenza tentacolare della malavita e di una qualità micidialmente bassa di cittadinanza e di imprese, il punto di rottura si è raggiunto e da anni ormai ci si sta giocando sopra in attesa del crack definitivo.
Non è un problema di Virginia Raggi. Marino prima di lei e ancor più Alemanno sono passati attraverso il medesimo palcoscenico. La presunta governabilità sotto Veltroni e Rutelli era finta, fasulla, costruita su una pax irrorata di soldi facili trasformatisi in debito. Ma già vent'anni fa Rutelli ebbe a spiegare plasticamente il problema: "il sindaco di Roma non ha il potere neppure di spostare una bancarella".
E' questo (QUESTO!) il problema. Non è Di Maio, non è Marra, non è Frongia o Virginia Raggi. Può venire Superman e Nembo Kid ma nessuno riesce a far nulla se la palude non viene bonificata, se l'aria fetida, velenosa e stagnante non viene spazzata via. I gran commis pubblici (Raineri, Minenna, Fortini, Rettighieri) che erano stati lasciati lì per evitare che la Raggi facesse danni più grossi del gestibile possono fare comunque poco. La loro presenza (fino a ieri) o la loro assenza (da oggi) non cambia la sostanza di una città dove la normalità amministrativa che sta alla base del governo di ogni agglomerato urbano nel mondo occidenale non è perseguibile.
Il Governo (ma ancor più su l'Europa perché il problema, vedrete, si avvia a diventare sovranazionale) deve prendersi la responsabilità e dirsi (e dirci) la verità su quello che sta succedendo in questa città. Roma è oggi un luogo dove si palesa una cittadinanza, una convivenza, dove si manifesta un modo di vivere l'agglomerato urbano inedito a livello occidentale. Nulla di similare sarebbe pensabile in nessuna altra capitale occidentale. E nessun amministratore (NESSUNO!) è o può essere in alcun modo messo nelle condizioni di risolvere neppure mezzo problema.
E' come se oggi Roma per legge (PER LEGGE!) dovesse rimanere nelle condizioni in cui è e dovesse essere accompagnata, ogni giorno peggio del giorno prima, nel suo declino costante. E' come se fosse perfino vietato sistemare le cose. Ci sarà sempre un ricorso, un TAR, un comitato, un sindacato, un esposto, una soprintendenza, un ente, una regione, un ministero, una sospensiva a rendere impossibile ogni cambiamento, ogni miglioramento. Il grosso di questi problemi è causato dai romani stessi in un mai sperimentato prima auto-olocausto civile che sarà raccontato sui libri di storia tra cento e mille anni.
Roma ha un enorme e urgente bisogno di essere salvata dai romani.
I passi devono essere immediati e lucidi. C'è bisogno in primis di una Legge Speciale per Roma che sospenda le elezioni e annulli temporaneamente le funzioni dell'Assemblea Capitolina e della Giunta. Il Governatore della città sarà nominato dall'esecutivo nell'ambito di un call aperta anche a personalità non italiane (non è fascismo eh, a Parigi prima del 1975 era così; esattamente come a Londra prima del 2000: prima hanno sistemato la città, poi hanno aperto alla democrazia), durerà quattro anni rinnovabili, sceglierà il suo staff di responsabili di settore tra il meglio dei funzionari pubblici e dei cervelli privati a disposizione. Tutte le persone saranno selezionate grazie a concorso pubblico, nella più totale trasparenza, su base europea; sarà favorito l'arrivo in città di altissimi amministratori internazionali che si sono distinti nella risoluzione di problemi simili nel mondo. La Legge Speciale garantirà poteri ultra commissariali: in virtù dell'emergenza in atto dovrà essere limitata o azzerata la capacità di veto dei sindacati così come la capacità della giustizia amministrativa di bloccare progetti, appalti e opere pubbliche. Per velocità delle procedure, trasparenza degli atti e qualità degli interlocutori istituzionali Roma diventerà il luogo migliore in Europa dove investire. In funzione anti corruzione autorità come Anac e Corte dei Conti dovranno partecipare attivamente al board di governo della città così come scaturirà delineato dalla Legge Speciale.
La città assumerà anche i poteri che oggi sono distribuiti a casaccio alla Regione, allo Stato, all'Autorità di Bacino e a mille altri enti che sono in grado di bloccare o portare per le lunghe qualsiasi progettualità volta a migliorare le condizioni delle prossime generazioni.
Le stesse regole emergenziali dovranno valere anche per le società municipalizzate.
Con le leggi attualmente vigenti in Italia, Roma muore. Ma muore per davvero, non in maniera figurata. Non resta che creare una città-stato o per lo meno una città-regione (come peraltro sono Berlino, Parigi o Londra) che consenta di applicare leggi adeguate ai problemi.
Il commissariamento non potrà durare meno di 12 anni. 12 anni durante i quali non sarà possibile fare ricorso se si riceve una multa sperando sulle lentezze della macchina per poi non pagarla, non sarà possibile bloccare una infrastruttura se si arriva secondi alla gara d'appalto, durante i quali i TAR non potranno essere chiamati in causa come strumento di disturbo. 12 anni durante i quali chi non lavora bene, chi se ne approfitta, chi si butta malato, chi abusa di leggi come la 104, come in tutte le organizzazioni serie, verrà licenziato e non potrà impugnare il licenziamento ma dovrà, come in tutti i posti civili del pianeta terra, trovarsi un altro lavoro. 12 anni durante i quali le direttive europee - ad esempio la Bolkestein - si applicheranno, non si interpreteranno. 12 anni durante i quali le ricchezze della città (suolo pubblico, spiagge, tavolini, bancarelle e relativa occupazione di spazi comuni) saranno trasformate in denaro sonante per dare servizi a tutti e ripianare i debiti, non in sconti ai soliti in cambio di voti. Perché i voti e la democrazia criminale che vi è stata costruita sopra non esisteranno più. 12 anni durante i quali si capirà che non è vero che a Roma mancano i soldi, ma manca la volontà di andarli a prendere da chi deve darli visto che se non batti cassa come dovresti hai poi una ricompensa in termini di consenso. Ma per 12 anni il meccanismo del consenso diventerà un ricordo e i pacchetti di voti usati come ricatto diverranno completamente inutili. 12 anni durante i quali sarà impensabile dire: "la scippatrice sotto la metropolitana è minorenne e incinta dunque dobbiamo subito rilasciarla", perché sul territorio di Roma le leggi cambieranno e saranno molto più dure per chiunque le violerà, esattamente come accade a New York, a Tokyo, a Londra e in tutte le città che funzionano. Non c'è modo alternativo per salvare una grande capitale occidentale da morte sicura. 12 anni durante i quali le soprintendenze non avranno più dalla loro parte la legge che gli consente di bloccare miliardi di investimenti e decine di migliaia di posti di lavoro. 12 anni in cui diventerà sostanzialmente impossibile impedire uno sviluppo sano e sostenibile della città. Sano e sostenibile perché massima e assoluta sarà la qualità di chi verrà chiamato a governare. 12 anni in cui non esisterà "a praivasi" che impedisce perfino alla Polizia Locale di trattare foto di criminali in doppia fila se contenenti la targa del veicolo. Tutte queste idiozie garantiste e ipocrite resteranno in Italia, in posti dove il livello di conflitto sociale e di emergenza civica forse le consente, non esisteranno più nel Distretto di Roma. Il suo Statuto Speciale non lo consentirà.
12 anni durante i quali un gruppo di persone assolutamente e misurabilmente valide si prenderà la responsabilità di scelte terrificantemente impopolari per tutti nessuno escluso, sapendo benissimo di non doverne minimamente rendere conto a livello di consenso al cospetto di un men che mediocre elettorato.
12 anni durante i quali l'idea di ridurre la città potenzialmente più ricca d'Europa in un posto pezzente e raccapricciante per il sol fatto di rubarsi la differenza sarà totalmente rigettata.
Tutto sarà ripensato per generare benessere, denaro, opportunità di lavoro e di ricchezza per tutti, non come accade oggi per quei pochi che amministrano il consenso. Per il semplice e lineare fatto che il consenso non varrà più un cacchio. I titoli azionari che sono nei portafogli di chi tiene per le palle la città automaticamente non varranno più una ceppa e i detentori di questi plusvalori - dai dipendenti pubblici ai movimenti dei centri sociali, dei palazzinari agli ambulanti passando per i tassinari e i balneari - si ritroveranno senza più nulla in mano. Finalmente cittadini fra altri cittadini e non padroni di un pezzettino, sempre più marcito, di città.
Roma sarà l'unico luogo del Bel Paese dove la mostruosa selva di norme, leggine, regolamenti costruiti negli anni appositamente per favorire la clientela, la mafia e la corruzione saranno aggirabili.
Roma sarà il primo e per ora l'unico posto d'Italia dove i doveri avranno un pelo più rilevanza dei diritti.
Roma è come un tossicodipendente che si sta distruggendo di overdosi. Devi decidere se fargli del male legandolo ad una sedia e salvargli la vita, o se farlo contento e permettergli liberamente e democraticamente di suicidarsi e morire. Cosa decide il nostro Governo?
Anni durante i quali poi ci sarà tutto il tempo, con spirito costituente, di delineare l'assetto della città a regime, scriverne lo statuto e riconsegnarla, finalmente bonificata, ad una normalità amministrativa fururibile. Immaginabile nel lungo periodo, negli Anni Trenta. Anni in cui finalmente comprenderemo che i problemi di Roma non sono stati in questi anni i politici (pur pessimi) che sono stati eletti per governarla, ma è stato un imbarazzante e criminogeno assetto burocratico fatto per garantire e coprire la corruzione e la criminalità, un assetto che ha impedito alla parte buona della politica (che c'è sempre stata e c'è anche oggi e va coinvolta anche nel nuovo ente Distretto di Roma a Statuto Speciale) di incidere e di marginalizzare quella cattiva.
In caso contrario, nel caso si voglia continuare a far finta che non esista un'emergenza gravissima, si vada pure avanti così. Cadrà anche questa Giunta, se ne farà un'altra dopo un'altra vergognosa campagna elettorale, Camorra e 'Ndrangheta che si stanno succhiando la città continueranno a prosperare e a portare voti a seconda delle convenienze del momento, il debito della città continuerà ad aumentare, continueranno ad aumentare le tasse, continueranno a peggiorare i servizi. Chi orchestra le fila della parte clientelare della città starà sempre meglio, tutti gli altri staranno sempre peggio. Come in una megalopoli sudamericana di qualche decennio fa. Fino alla guerra civile. Ma la colpa sarà del Governo e del Parlamento, non certo di chi prova ad amministrare ciò che amministrabile non è.
Si colga questa ennesima terribile crisi per dire la verità una buona volta.
C'è chi dà le colpe a Virginia Raggi, chi dà le colpe alle persone che da dietro la strumentalizzerebbero, chi dà le colpe agli elettori, chi dà le colpe (come fa bene Giannini su Repubblica) anche al Pd, chi come i commentatori del Corriere della Sera adotta un registro paternalista e indignato, chi (Iacoboni su La Stampa) delinea guerre intestine e regolamenti di conti tra bande all'interno del Movimento 5 Stelle.
E' un esercizio giornalisticamente e culturalmente interessante, ma totalmente inutile. Raggi o non Raggi, Movimento 5 Stelle o non Movimento 5 Stelle, la città resta ingovernabile. Lo sarebbe anche se arrivassero domani Ronald Reagan sindaco, Margaret Thatcher vicesindaco e Rudy Giuliani capo della Polizia Municipale. Lo sarebbe anche se Raggi si fosse rivelata quel che non è: capace, preparata, attrezzata, lucida.
Burocrazia anacronistica e autolesionistica, sindacalizzazione ottocentesca, normative costruite per complicare la vita invece che facilitarla a chi amministra (e ai cittadini), giustizia inefficiente, lenta o contraddittoria sono problemi di tutto il paese e sono il motivo vero per cui la nostra economia non potrà mai crescere. Ma i cancri che vive Roma esondano questi problemi, li travalicano, se ne abbeverano facendosi mostri. I problemi di Milano, di Torino o di Bari non sono piccoli e anche lì sono acuiti dalle storture dell'allucinante sistema-Italia, ma non fino al punto di rottura. A Roma, a causa di problemi più grandi, meno affrontati, più trascurati, a causa poi di una presenza tentacolare della malavita e di una qualità micidialmente bassa di cittadinanza e di imprese, il punto di rottura si è raggiunto e da anni ormai ci si sta giocando sopra in attesa del crack definitivo.
Non è un problema di Virginia Raggi. Marino prima di lei e ancor più Alemanno sono passati attraverso il medesimo palcoscenico. La presunta governabilità sotto Veltroni e Rutelli era finta, fasulla, costruita su una pax irrorata di soldi facili trasformatisi in debito. Ma già vent'anni fa Rutelli ebbe a spiegare plasticamente il problema: "il sindaco di Roma non ha il potere neppure di spostare una bancarella".
E' questo (QUESTO!) il problema. Non è Di Maio, non è Marra, non è Frongia o Virginia Raggi. Può venire Superman e Nembo Kid ma nessuno riesce a far nulla se la palude non viene bonificata, se l'aria fetida, velenosa e stagnante non viene spazzata via. I gran commis pubblici (Raineri, Minenna, Fortini, Rettighieri) che erano stati lasciati lì per evitare che la Raggi facesse danni più grossi del gestibile possono fare comunque poco. La loro presenza (fino a ieri) o la loro assenza (da oggi) non cambia la sostanza di una città dove la normalità amministrativa che sta alla base del governo di ogni agglomerato urbano nel mondo occidenale non è perseguibile.
Il Governo (ma ancor più su l'Europa perché il problema, vedrete, si avvia a diventare sovranazionale) deve prendersi la responsabilità e dirsi (e dirci) la verità su quello che sta succedendo in questa città. Roma è oggi un luogo dove si palesa una cittadinanza, una convivenza, dove si manifesta un modo di vivere l'agglomerato urbano inedito a livello occidentale. Nulla di similare sarebbe pensabile in nessuna altra capitale occidentale. E nessun amministratore (NESSUNO!) è o può essere in alcun modo messo nelle condizioni di risolvere neppure mezzo problema.
E' come se oggi Roma per legge (PER LEGGE!) dovesse rimanere nelle condizioni in cui è e dovesse essere accompagnata, ogni giorno peggio del giorno prima, nel suo declino costante. E' come se fosse perfino vietato sistemare le cose. Ci sarà sempre un ricorso, un TAR, un comitato, un sindacato, un esposto, una soprintendenza, un ente, una regione, un ministero, una sospensiva a rendere impossibile ogni cambiamento, ogni miglioramento. Il grosso di questi problemi è causato dai romani stessi in un mai sperimentato prima auto-olocausto civile che sarà raccontato sui libri di storia tra cento e mille anni.
Roma ha un enorme e urgente bisogno di essere salvata dai romani.
I passi devono essere immediati e lucidi. C'è bisogno in primis di una Legge Speciale per Roma che sospenda le elezioni e annulli temporaneamente le funzioni dell'Assemblea Capitolina e della Giunta. Il Governatore della città sarà nominato dall'esecutivo nell'ambito di un call aperta anche a personalità non italiane (non è fascismo eh, a Parigi prima del 1975 era così; esattamente come a Londra prima del 2000: prima hanno sistemato la città, poi hanno aperto alla democrazia), durerà quattro anni rinnovabili, sceglierà il suo staff di responsabili di settore tra il meglio dei funzionari pubblici e dei cervelli privati a disposizione. Tutte le persone saranno selezionate grazie a concorso pubblico, nella più totale trasparenza, su base europea; sarà favorito l'arrivo in città di altissimi amministratori internazionali che si sono distinti nella risoluzione di problemi simili nel mondo. La Legge Speciale garantirà poteri ultra commissariali: in virtù dell'emergenza in atto dovrà essere limitata o azzerata la capacità di veto dei sindacati così come la capacità della giustizia amministrativa di bloccare progetti, appalti e opere pubbliche. Per velocità delle procedure, trasparenza degli atti e qualità degli interlocutori istituzionali Roma diventerà il luogo migliore in Europa dove investire. In funzione anti corruzione autorità come Anac e Corte dei Conti dovranno partecipare attivamente al board di governo della città così come scaturirà delineato dalla Legge Speciale.
La città assumerà anche i poteri che oggi sono distribuiti a casaccio alla Regione, allo Stato, all'Autorità di Bacino e a mille altri enti che sono in grado di bloccare o portare per le lunghe qualsiasi progettualità volta a migliorare le condizioni delle prossime generazioni.
Le stesse regole emergenziali dovranno valere anche per le società municipalizzate.
Con le leggi attualmente vigenti in Italia, Roma muore. Ma muore per davvero, non in maniera figurata. Non resta che creare una città-stato o per lo meno una città-regione (come peraltro sono Berlino, Parigi o Londra) che consenta di applicare leggi adeguate ai problemi.
Il commissariamento non potrà durare meno di 12 anni. 12 anni durante i quali non sarà possibile fare ricorso se si riceve una multa sperando sulle lentezze della macchina per poi non pagarla, non sarà possibile bloccare una infrastruttura se si arriva secondi alla gara d'appalto, durante i quali i TAR non potranno essere chiamati in causa come strumento di disturbo. 12 anni durante i quali chi non lavora bene, chi se ne approfitta, chi si butta malato, chi abusa di leggi come la 104, come in tutte le organizzazioni serie, verrà licenziato e non potrà impugnare il licenziamento ma dovrà, come in tutti i posti civili del pianeta terra, trovarsi un altro lavoro. 12 anni durante i quali le direttive europee - ad esempio la Bolkestein - si applicheranno, non si interpreteranno. 12 anni durante i quali le ricchezze della città (suolo pubblico, spiagge, tavolini, bancarelle e relativa occupazione di spazi comuni) saranno trasformate in denaro sonante per dare servizi a tutti e ripianare i debiti, non in sconti ai soliti in cambio di voti. Perché i voti e la democrazia criminale che vi è stata costruita sopra non esisteranno più. 12 anni durante i quali si capirà che non è vero che a Roma mancano i soldi, ma manca la volontà di andarli a prendere da chi deve darli visto che se non batti cassa come dovresti hai poi una ricompensa in termini di consenso. Ma per 12 anni il meccanismo del consenso diventerà un ricordo e i pacchetti di voti usati come ricatto diverranno completamente inutili. 12 anni durante i quali sarà impensabile dire: "la scippatrice sotto la metropolitana è minorenne e incinta dunque dobbiamo subito rilasciarla", perché sul territorio di Roma le leggi cambieranno e saranno molto più dure per chiunque le violerà, esattamente come accade a New York, a Tokyo, a Londra e in tutte le città che funzionano. Non c'è modo alternativo per salvare una grande capitale occidentale da morte sicura. 12 anni durante i quali le soprintendenze non avranno più dalla loro parte la legge che gli consente di bloccare miliardi di investimenti e decine di migliaia di posti di lavoro. 12 anni in cui diventerà sostanzialmente impossibile impedire uno sviluppo sano e sostenibile della città. Sano e sostenibile perché massima e assoluta sarà la qualità di chi verrà chiamato a governare. 12 anni in cui non esisterà "a praivasi" che impedisce perfino alla Polizia Locale di trattare foto di criminali in doppia fila se contenenti la targa del veicolo. Tutte queste idiozie garantiste e ipocrite resteranno in Italia, in posti dove il livello di conflitto sociale e di emergenza civica forse le consente, non esisteranno più nel Distretto di Roma. Il suo Statuto Speciale non lo consentirà.
12 anni durante i quali un gruppo di persone assolutamente e misurabilmente valide si prenderà la responsabilità di scelte terrificantemente impopolari per tutti nessuno escluso, sapendo benissimo di non doverne minimamente rendere conto a livello di consenso al cospetto di un men che mediocre elettorato.
12 anni durante i quali l'idea di ridurre la città potenzialmente più ricca d'Europa in un posto pezzente e raccapricciante per il sol fatto di rubarsi la differenza sarà totalmente rigettata.
Tutto sarà ripensato per generare benessere, denaro, opportunità di lavoro e di ricchezza per tutti, non come accade oggi per quei pochi che amministrano il consenso. Per il semplice e lineare fatto che il consenso non varrà più un cacchio. I titoli azionari che sono nei portafogli di chi tiene per le palle la città automaticamente non varranno più una ceppa e i detentori di questi plusvalori - dai dipendenti pubblici ai movimenti dei centri sociali, dei palazzinari agli ambulanti passando per i tassinari e i balneari - si ritroveranno senza più nulla in mano. Finalmente cittadini fra altri cittadini e non padroni di un pezzettino, sempre più marcito, di città.
Roma sarà l'unico luogo del Bel Paese dove la mostruosa selva di norme, leggine, regolamenti costruiti negli anni appositamente per favorire la clientela, la mafia e la corruzione saranno aggirabili.
Roma sarà il primo e per ora l'unico posto d'Italia dove i doveri avranno un pelo più rilevanza dei diritti.
Roma è come un tossicodipendente che si sta distruggendo di overdosi. Devi decidere se fargli del male legandolo ad una sedia e salvargli la vita, o se farlo contento e permettergli liberamente e democraticamente di suicidarsi e morire. Cosa decide il nostro Governo?
Anni durante i quali poi ci sarà tutto il tempo, con spirito costituente, di delineare l'assetto della città a regime, scriverne lo statuto e riconsegnarla, finalmente bonificata, ad una normalità amministrativa fururibile. Immaginabile nel lungo periodo, negli Anni Trenta. Anni in cui finalmente comprenderemo che i problemi di Roma non sono stati in questi anni i politici (pur pessimi) che sono stati eletti per governarla, ma è stato un imbarazzante e criminogeno assetto burocratico fatto per garantire e coprire la corruzione e la criminalità, un assetto che ha impedito alla parte buona della politica (che c'è sempre stata e c'è anche oggi e va coinvolta anche nel nuovo ente Distretto di Roma a Statuto Speciale) di incidere e di marginalizzare quella cattiva.
In caso contrario, nel caso si voglia continuare a far finta che non esista un'emergenza gravissima, si vada pure avanti così. Cadrà anche questa Giunta, se ne farà un'altra dopo un'altra vergognosa campagna elettorale, Camorra e 'Ndrangheta che si stanno succhiando la città continueranno a prosperare e a portare voti a seconda delle convenienze del momento, il debito della città continuerà ad aumentare, continueranno ad aumentare le tasse, continueranno a peggiorare i servizi. Chi orchestra le fila della parte clientelare della città starà sempre meglio, tutti gli altri staranno sempre peggio. Come in una megalopoli sudamericana di qualche decennio fa. Fino alla guerra civile. Ma la colpa sarà del Governo e del Parlamento, non certo di chi prova ad amministrare ciò che amministrabile non è.
Si colga questa ennesima terribile crisi per dire la verità una buona volta.
Mi chiedo da tempo come è possibile che alcune persone considerino credibile questo blog.
RispondiEliminaEcco, ora facciamo un bel salto di livello: una tirata sulla soppressione della democrazia. Togliamo i diritti a tutti, perché lo ha detto un blogger che chiede legalità agli altri eppure si è preso un paio di condanne (a quanto risulta cercando in rete: ma la legalità è sempre quella degli altri, e benvenuti in Italia), e, oltre tutto, scrive faticosamente in italiano.
Certo che, se leggete una cosa del genere, Roma ha problemi ben seri.
Il preambolo sul fatto che non era colpa di Raggi mi ha spinto a leggere per capire dove volesse arrivare il ragionamento.. La conclusione del ragionamento (e lì naturalmente non c'è la faccio più a proseguire nella lettura, sarebbe stata un'offesa alla mia intelligenza) è far nominare il sindaco di Roma dal governo!!!!!
EliminaÈ c'è anche la postilla che i concorsi pubblici sono trasparenti! Ahahahahah
EliminaOgni giorno cagate sempre piu' grosse si leggono su sto blogge.
RispondiEliminasospendere la democrazia per te può andare anche bene la scelta di essere sottomesso nella tua vita già la hai presa.
Sospendere la democrazia perchè sai benissimo che anche col casino che sta succedendo in queste ore se si andasse a votare domani i risultati sarebbero gli stessi.
RispondiEliminaDubito....
Elimina.....però su alcune cose ha ragione.....
RispondiElimina@ 11:17
la democrazia è finita da tempo, crediamo che avere ancora la possibilità di votare ci faccia vivere in uno stato democratico, ma per come la politica gestisce l'Italia, direi che non è così.....
L'articolo in realt anon chiede la sospensione della democrazia, ma delle elezioni dirette. Gli amici del blog devono raffinare un po il inguaggio altrimenti rischiano di buttare il bambino con l'acqua.
RispondiEliminaSospendere le elezioni non e' necessariamente sospendere la demcorazia, perche i commissari sarebbero nominati con procedure pubbliche avviate da un governo demcoraticamente eletto.
La gente ormai confonde la democrazia con le elezioni dirette, ma sono due cose diverse, ma forse sarebbe troppo complicato spiegarglielo.
Si puo essere d'accordo sulla sospensione delle elezioni. Una cittadinanza che elegge puntualmente i peggio va salvata da se stessa.
Sulla sospensione dello stato di diritto invece non si puo essere d'accordo. Le procedure vanno snellite e, se credo di aver ricevuto una multa ingiusta, devo essere in grado di fare ricordo. Come se credo di essere stato licenziato ingiustamente devo poter far ricorso. Perche quando si sospende la legge, allora si che c'e' dittatura (non quando si sospendono le elezioni).
In compensio se tu fai una causa senza senso, devi essere massacrato sulle spese e sulla lita temeraria. E' li che devi alzare lo standard, non sospendere diritti costituzionali (per davvero, una volta tanto). Di nuovo, non buttiamo acqua sporca col bambino per cortesia. La situazione e' gia grave, tentiamo di non farla diventare anche non seria
E' solo un esercizio di retorica, vero? Sennò, mi sfugge un dettaglio: questo super Governatore, CHI lo sceglie?
RispondiEliminaMa invece di commentare prima leggiti l'articolo..
Eliminacambiare nome in Caltagironia, squadre di centurioni che ristabiliscono l'ordine a colpi di gladio, dichiarare guerra ed annettere Viterbo e Latina.
RispondiEliminaOOh, e alla fine ci sei arrivato, Tonelli!
RispondiEliminaLo penso da molto tempo: serve un commissario di lungo periodo, per varare riforme strutturali. L'elettorato romano deve essere cortesemente esentato dal fastidio di esprimere preferenze elettorali: è troppo frammentato e animato da interessi di bottega e soprattutto di corto respiro. Roma è una città a parte, e deve essere amministrata con criteri a parte. Come Washington ha uno status speciale, in quanto capitale federale, anche a Roma deve essere garantito un'analoga condizione. Troppi interessi nazionali gravitano attorno a Roma per lasciarne l'amministrazione a figure di infimo profilo come quelle che abbiamo visto in giro negli ultimi anni, di cui i M5S sono solo l'ultima evoluzione, l'ennesimo passo indietro.
Di più, essendo oramai la città virtualmente in dissesto, serve un piano di finanziamento di lungo periodo provenienti dal governo centrale, ovvero dalle tasche degli italiani. E, come è giusto, sono questi ultimi che devono poter decidere come questi fondi vengono impiegati per la riqualificazione di Roma nel ruolo di capitale.
Who pays the piper calls the tune!
Altro che democrazia e altre fesserie....
Ma volete rendervene conto, o no?
Bravo Tonelli e insisti su questa linea.
Solo in questa prospettiva posso comprendere la tua altrimenti scellerata indicazione di volto per i M5S: sono il modo migliore per vaccinare gli idioti elettori romani e instaurare un regime commissariale di lungo periodo, per gestire tra l'altro i grandi eventi che ci aspettano: Olimpiadi (che tanto si farannno) e soprattutto il Giubileo!
Ok, ma guarda che su RomaFaSchifo del commissariamento ne parlano da anni...
Eliminache roma vada commissariata e anche a lungo per evitare gli inciuci partecipate - partiti, secondo me sarebbe sacrosanto.. non ultimo il M5S che ha vinto le elezioni facendo promesse che non poteva fare
RispondiEliminapoi ovviamente l'articolo è troppo drastico, ma l'idea di fondo è giusta: bisogna far governare Roma a qualcuno che non abbia legami con i partiti politici, con i costruttori, con le partecipate, con gli interessi clientelari ecc, e possibilmente farlo governare con il pugno di ferro e rispondendo direttamente al governo o giu' di li..
Non è colpa della Raggi ora? Ma per favore.
RispondiEliminaPuoi metterci chiunque. La colpa è del romano-tipo che se ne frega di tutto, guida col cellulare appoggiato al collo tatuato, molla i frigoriferi vicino i cassonetti, parcheggia in tripla fila e poi dice che è stufo della politica e vota 5stelle in massa. State bene così....
EliminaQuesto blog sta diventando sempre più schizofrenico...
RispondiEliminaSono tornato a Roma domenica e per tutta questa settimana nella mia zona (Torrino sud) è stato tutto un pulire di strade da parte dell'AMA, con spazzini e spazzatrici automatiche. Stamattina mi sono svegliato per il rumore (erano le 8:00). Mia moglie sempre in zona li ha visti pulire i tombini. Sono anni che non si vedevano fare queste cose. Fino a una decina di anni fa sotto casa mia pulivano il primo martedì di ogni mese, da allora il nulla.
RispondiEliminaDal mio punto di vista, ovviamente del tutto soggettivo, il cambiamento già si vede.
Sei un tipo fortunato. A pochi chilometri da te invece Ostia puzza, svuotano i cassonetti della differenziata quando gli pare e senza criterio, spazzano solo in poche strade ed è pieno di escrementi di cane che se ne andranno solo con le prime piogge. Per non parlare della collezione di frighi e mobiletti che marciscono accanto ai cassonetti. Anche per me è soggettivo...il cambiamento non si vede proprio.
EliminaQuesto articolo mi sembra un puerile tentativo di mascherare il gigantesco errore commesso dall'Autore quando ha sostenuto a spada tratta la Raggi e i Cinquestelle alle elezioni.
RispondiEliminaOra, dopo un disastro palese, peggiore persino di quelli precedenti targati PD e AN, la tesi auto-assolutoria è che Roma è in realtà ingovernabile, che la Raggi non c'entra nulla col disastro in atto e che serve una legge speciale (ovvero che bisognerebbe vivere in un altro pianeta).
Sono tutte scemenze.
A Roma serve "semplicemente" una classe dirigente di alto livello, tanto nelle posizioni di responsabilità politica quanto in quelle amministrative e gestionali.
I vertici di ATAC, appena dimessissi, non avevano nulla di sbagliato. Se ci fosse stata una Giunta appena migliore, potevano di certo andare avanti.
Alcuni alti dirigenti del recente passato andavano benissimo (come il precedente Comandante dei Vigili).
Ciò che serve è moltiplicare per dieci (almeno) la presenza di persone serie e capaci nei posti di responsabilità.
Da qui, da una alta dirigenza davvero competente (l'onestà è un pre-requisito, non un merito!), si può partire per modificare le norme e costruire una struttura di quadri intermedi che oggi è praticamente inesistente.
Ma per fare questo, cioè per cooptare una classe dirigente di alto livello, serve da parte dei politici competenza e cultura.
Leggete i curricula di quelli che governano adesso e capirete perché non saranno mai in grado di comprendere cosa sia la governance di un sistema complesso.
Morale: Roma fa schifo ed ha giganteschi problemi. Servono "giganti", politici e professionisti, per rimetterla a posto, non leggi straordinarie o progetti dittatoriali.
Quoto
EliminaPerdonatemi, sono sempre il milanese curioso.
RispondiEliminaA me pare che in forma esponenziale a Roma ci siano i mali dell'Italia.
Per risolverli non bisogna chiedere l'intervento di Cincinnato, Augusto o Nerone, bisognerebbe che si applicasse un principio di responsabilità che esiste in tutti i paesi democratici: chi rompe paga! chi non lavora viene licenziato ! chi lavora "contro" pure.
Da noi invece chi cerca di fare il suo lavoro si trova boicottato dai peggiori, trova la macchina vandalizzata, la bici pure e magari anche peggio.
e alla fine si guarda allo specchio e si dice " ma chi me lo fa fare"?
Non si può pensare che le cose funzionino bene in un paese dove i peggiori sono tutelati a danno degli altri.
Poi è chiaro che, su queste basi, ha ragione Rutelli
Rfs forse "pericolosa" per la deriva antidemocratica,
RispondiEliminama pericolosi e penosi sicuramente alcuni suoi commentatori che sguazzano e prosperano nella merda del degrado e dell'inciucio .
Cartellonari, mutandari, abusivi d'ogni tipo, evasori, maghinari, smart-sguderoni-cazzimiei, importatori di carne disperata per dirigenze catto-camorriste, sindacalisti furbetti e trovaposto ai parenti, okkupatori nsaccocommunisti che eroicamente "sostituiscono" la vecchietta delle case popolari, zozzoni, taggaroli e minimiserie a perdere.
Roma fa VERAMENTE SCHIFO.
E ormai nessuno la salverà più.
Non sono d'accordo per nulla con l'articolo. Primo perché la Raggi ha molte colpe per quello che è successo ieri: se Rettighieri se n'è andato è per il comportamento della Raggi che ha preferito certi sindacati a lui.
RispondiEliminaMa non sono d'accordo per un'altra ragione: Rfs propone di abolire la Costituzione. Solo così non saranno ammessi ricorsi, solo così le leggi che valgono a Tivoli non varranno a Roma, solo così i romani non potranno votare. Infatti, dato che ogni cittadino è uguale di fronte alla legge (Costituzione, sia la vigente sia la proposta), non è possibile che il romano lo sia in un modo e il viterbese in un altro. Ergo, tutto l'articolo si iscrive alla voce "cose impossibili". E questo approccio, cara RfS, fa più danni delle cavallette. Perché sembra dire: per salvare Roma bisogna fare X; X non si può fare? E allora Roma è condannata. Fine dei discorsi, arrivederci, tra due anni dirò "ve l'avevo detto".
Manco per niente. Rettighieri stava dimostrando che qualcosa, anche nella situazione attuale, è possibile fare. Marino qualche (timido) cenno lo stava dando (sulle torri dell'Eur chi stava prendendo decisioni giuste? Marino/Caudo o la Raggi?). Qualcosa è possibile fare, insomma, anche con queste leggi e anche con questi romani.
Invocare soluzioni impossibili significa deresponsabilizzare e giustificare ancora di più sia il cittadino medio e cafone sia la Sindaca colpevole e incapace.
è emblema dell'italia, ci abbiamo messi 40 anni di progressiva follia e ipertrofia burocratica, di sistematica lotta alla meritocrazia per rendere l'italia cio' che è.
RispondiEliminaci vorranno di 40 di impegno per recuperare, noi siamo la generazione persa.
il punto è che il movimento 5 stelle, (che di sicuro non è responsabile dello sfacio) rappresenta la rabbia, ma non la via per l'uscita. in quanto spesso irrazionali e poco capaci, l'onesta o il proposito di onesta non bastano.
non si vedono all'orizzonte movimenti veramente capaci e lucidi in grado di proporre un cammino di riforma.
Caro Tonelli, quando ti si diceva che le tue parole fomentavano la reazione più assoluta, non speravo certo che a distanza di una settimana scrivessi un testo così smaccatamente totalitario. Buon Lavoro e non dimenticare di indossare il fez.
RispondiEliminaQuoto su tutta la linea. Roma deve diventare come Singapore per almeno 12 anni.
RispondiEliminaNono, il M5S rappresenta l'ultima consguenza di questio sfascio ossia:
RispondiElimina1) l'illusione che sia colpa dei politichi, e non degli italiani che quei politici hanno finora scelto e creato;
2) lo si vede dalla selezione fatta dal M5S stesso, dibbatista e' un idiota; di Maio che passa per un genio e' solo uno che parla italiano, ma non ha ne arte ne parte, mai lavorato, mai laureato. Tanto militato...
3) la Ragfgi per prendere il potere (che avrebbe preso comunque) si e' messa a 90 coi sindacati (concausa dei problemi d'italia e di roma) coi dipendenti comunali (idem), con ATAC (idem)
4) M5S non sta creando una classe dirigente, ma l'appalta ai frongia/marra alemanniani o ai berdini/montanari comunisti
5) M5S in sintesi non prova a dirigere un cazzo, non e; nel proprio DNA dirigere, Deve fare referendum online su tutto perche non hanno un minimo di idea
6) M5S e' solo l'ultima degenerazione di un popolo che si crede intelligente e non e' nemmeno furbo
Ma intanto se la gente non capisce le proprie cazzate, ci pensano i fatti a fare venire i nodi al pettine
Senza offesa e non che abbia torto, ma a parer mio, e diciamola tutta, RFS in questa situazione ci sguazza.
RispondiEliminaAssolutamente d'accordo .. e badate che dato il fallimento finanzairio DI FATTO del comune ( debito a 13 miliardi di euro ) la motivazione per la nomina di un commissario è già bella e servita.
RispondiEliminaOramai giusto il Messia può salvare Roma
RispondiEliminaI migliori ( Marino, Leonori, Caudo, Clemente, Rettighieri...)
RispondiEliminanon sopravvivono a BECEROPOLIS.
Un prece per FU-Roma
Articolo squallido.
RispondiEliminaRoma, come tutte le città "democratiche" del mondo occidentale, è soggetta ai vincoli della costituzione e delle regole democraticate. Dire che il sindaco non ha poteri e che tutto è ingovernabile è acqua marcia che appartiene ai peggiori discorsi del duce.
In democrazia, grazie al cielo, nessuno arriva e decide tutto lui in barba alle opposizioni, le associazioni e i diritti di ogni cittadino.
La retorica del qui tutto è ingovernabile e non cambia mai nulla è deplorevole. Le cose qui cambiano eccome. Negli ultimi vent'anni quasi tutto è andato a rotoli. La città è stata depredata dal potere di turno e la responsabilità è tutta dei sindaci che si sono susseguiti. Troppo facile dire che è solo una questione di leggi(certo il parlamento può e deve fare meglio, ma è sempre stato così e sempre sarà così perché non esistono stati perfetti)
La democrazia non è semplice, ma anche in mezzo al groviglio di leggi vigenti, sono la volontà e la capacità di comprensione dei meccanismi applicati che contantano. Virginia Raggi sta facendo le sue scelte. Si possono condividere o meno, ma se Roma fallisce o Roma rinasce, sarà solo responsabilità sua.
Tutto bello. Nel mondo delle favole.
RispondiEliminaCon le leggi speciali (se non fatte con criterio) penalizzi sempre gli onesti, mentre i palazzinari, gli "zingari residenti" e tutti gli altri che mangiano nell'enorme sottobosco ci si faranno una bella pippa perchè potranno pagarsi i migliori avvocati e vincere ogni ricorso. Pensate che una legge speciale possa torgliergli il potere di sparare ad un sottosegretario che si mette a 90 gradi?
Eppoi chi garantisce? Questo governo che si è messo a culo pizzo coi banchieri, con i petrolieri, con tutti? I cui predecessori hanno fatto uno scudo fiscale che al confronto il riciclaggio è un atto d'onore?
12 anni di commissariamento, dove se dal primo anno vedi che non è cambiato niente.... devi tenerteli per altri 11. E ne abbiamo già esperienza: proveniamo da un commissariamento durante il quale - nel periodo delle elezioni - abbiamo assistito ai sabotaggi di atac e ama.
Complimenti al genio del pensiero contemporaneo.
L'unica salvezza è la partecipazione attiva della cittadinanza onesta contro quella dei farabutti, anche quelli in giacca e cravatta.
Quanto espresso, forse con troppa enfasi, in questo post è esattamente quanto si aspettavano gli elettori di destra del M5S.
RispondiEliminaUna dittatura che con la scusa dell'onestà facesse tabula rasa di tutto il preesistente.
Ricordo che già in occasione delle questioni sull'immigrazione clandestina e sulle unioni civili la Casaleggio & Associati frenò gli istinti sinistrorsi ed anarchici dei "portavoce", assestando il movimento su posizioni più "democristiane". Il motivo venne individuato nelle indagini statistiche sull'elettorato del Movimento, paragonato ad una piramide rovesciata. La base a punta (e quindi minoritaria) era quella degli attivisti della prima ora, super impegnati nei meet up e adoratori del sacro blog, assestati su posizione di estrema sinistra.
Il vertice allargato (e quindi la maggioranza degli elettori) erano gli orfani della DC andreottiana e del MSI.
Di Battista, per dire, rappresenta la base a punta; Di Maio rappresenta la maggioranza degli elettori.
Le selezioni informatiche dei candidati, tuttavia, sono decise dagli attivisti di sinistra, anche se poi la maggioranza degli elettori si aspetta che i portavoce facciano cose di destra.
O il movimento esce allo scoperto liberandosi della sua componente minoritaria ma rumorosa di sinistra e si assesta a destra, oppure imploderà.
Che palle questa negativita’.
RispondiEliminaFacciamo le olimpiadi dai
Caro rfs,
RispondiEliminaNon è facile non condividere gran parte delle tue parole.
Tante volte vedo come la democrazia al tempo dei social sta cannibalizzando se stessa.
Eppure è l'unica cosa che abbiamo per arginare il peggio.
Commissariare Roma sì, ma senza lasciare spazio a una sospensione democratica che non deve essere mai permessa.
La politica è l'arte del possibile, quindi occorre svestirsi della purezza e mediare fra interessi contrapposti, anche luridi, anche disonesti. Roma ora è meno sporca perché è stato fatto questo, un accordo con il peggio.
Essere puri conduce al Terrore, come la storia ha ampiamente dimostrato. Occorre pragmatismo, umanità e saper accettare dolorosissimi compromessi. Se si vuole il bene comune va fatto proprio questo, anche le trattative con il male.
Commissariamo Roma, cerchiamo di imporre anche con l'autorità che lo Stato deve avere e saper esercitare, la legalità per quanto è possibile. Ma anche tu rfs ti sei scagliato contro gli amministratori, per la verità senza distinzione di colore politico, con un linguaggio giacobino che, se rivelava la passione che ti anima e che io condivido, andava tuttavia ad alimentare la violenza indistinta di chi vuol assaltare il palazzo sempre e comunque, facendo leva sull'invidia, l'insoddisfazione, l'abitudine a sfruttare sempre qualcun altro, la violenza cieca che cova nelle moltitudini di umani riuniti in folla.
Quando si cede alla tentazione autoritaria alla fine vince chi è più forte e più violento di te. Lo dimostra la storia di ogni rivoluzione, da quella francese alle primavere arabe.
Eppure ribellarsi al marciume è giusto, semplificare le leggi e anche la Costituzione è indispensabile. Anche commissariare Roma va fatto, ma poi lasciamo spazio a chi la politica la sa fare, cioè a chi è capace di mediare fra interessi diversi senza il fanatismo che da danni in ogni campo, calcio e religione inclusi
11:29 sono d'accordo. Forse l'articolista ha esasperato il concetto di proposito però.
RispondiEliminaLevateje er vino...
RispondiEliminaTonè, le tue simpatie per i regimi forti sono evidenti da sempre, tuttavia non spieghi in virtù di cosa la dittatura commissariale di nomina governativa sarebbe scevra da intromissioni da parte di mafie e criminalità varie.
Un intero articolo senza mai citare uno dei principali feudatari di Roma: il Vaticano.
RispondiEliminaEppure recenti scandali hanno dimostrato quanto sia attiva nel rendere immutabile lo schifo della città.
Nei secula seculorum ...
Sono d'accordo, tranne che su un punto, di anni ce vorranno almeno 20.
RispondiEliminaComunque questo e’ vero per tutti i paesi occidentali
RispondiEliminaLa gente, specie quella poco istruita (che a Roma e’ massa), ha aspettative eccessive e vuole cose contrastanti – meno tasse e piu’ servizi, pugno di ferro con gli altri e tolleranza per se’, mezzi pubblici efficienti ma liberta’ di parcheggio in doppia fila.
Una volta non era cosi’, credo che questo sia anche il risultato di decenni di individualismo in cui si e’ persa l’abitudine a vedersi come parte di una societa’ in cui ognuno ha un suo ruolo, le sue responsabilita’ e le sue difficolta’. In altre societa’ tipo Giappone questo legame non si e’ rotto del tutto.
E’ una situazione che non puo’ continuare, perche’ genera scontentezza per tutti e quindi instabilita’. Non so se la soluzione sara’ in forma di limiti alla democrazia (magari paradossalmente imposti dai politici populisti quando verranno eletti) o uno shock esterno che ci costringera’ a una forma di solidarieta’ forzata (come fu la poverta’ del dopoguerra).
Ottimo post, condivido
EliminaPer alcuni versi un po' troppo drastico e purtroppo utopistico, ma sottoscrivo in pieno il senso dell'articolo.
RispondiEliminaServe una sorta di "statuto speciale" per questa città morente.
Naturalmente tutti i sinistrorsi e le anime belle agitano subito lo spettro del fascismo o della deriva autoritaria, ma i fatti dimostrano inequivocabilmente che, almeno in questa città, con i metodi tradizionali non se ne esce.
Perché una base sociale marcia esprime (ed esprimerà sempre) una classe politica/dirigente marcia.
Il problema vero, infatti, è che l'attuale governo e quelli che lo hanno preceduto negli ultimi 40-50 anni, sono composti perlopiù da invertebrati, mezze tacche, incapaci e spesso corrotte, quindi non vedo come possano selezionare a loro volta un gruppo di amministratori seri e capaci (e naturalmente incorruttibili) in grado di salvare Roma.
Volesse Iddio che si arrivasse ad una soluzione di questo tipo.
RispondiEliminasparare un articolo su queste fantasticherie utopiche nel peggior stile grillino. Siete usciti di senno anche voi, o lo siete sempre stati.
RispondiEliminaeh no caro RMF, quello che proponete è il fascismo, pura, semplice e chiara dittatura.
RispondiEliminaNon si può fare.Per una marea di motivi, costituzionali, sociali, amministrativi.
La stessa UE ti metterebbe alla porta due due secondi netti.
Prima appoggiate la Raggi ed ora volete Mussolini; non ci siamo proprio.
Fate come volete concittadini, io continuo a andare in bici e a scureggiarvi addosso! Prrrrrrrrrr!
RispondiEliminaMa la Sindaca avendo 2 anni di esperienza da Consigliera Comunale doveva secondo la mia modesta opionione, ripeto doveva, avere le idee chiare su chi doveva nominare senza ombra di dubbio una volta eletta a sindaco. Non si può leggere che oggi, viste le revoche e dimissioni, sta valutando i Curriculum Vitaee dei prossimi candidati a Capo Gabinetto ecc. ecc.. Non doveva assolutamente accadere. Certamente non è una buona partenza per chi si presenta a governare Roma. Sembra la fotocopia di Ignazio Marino che iniziò con la scelta del comandante dei vigili urbani. Ultima considerazione: come mai non fa fare le scelte agli iscritti romani 5 stelle tra una rosa di candidati che ritengono validi? Sarebbe un segno di scelta condivisa visto che una scelta univoca e personale mi sembra che non ne ha in testa!
RispondiElimina1.36
RispondiElimina"La gente, specie quella poco istruita (che a Roma e’ massa), ha aspettative eccessive e vuole cose contrastanti – meno tasse e piu’ servizi, pugno di ferro con gli altri e tolleranza per se’, mezzi pubblici efficienti ma liberta’ di parcheggio in doppia fila.
Una volta non era cosi’, credo che questo sia anche il risultato di decenni di individualismo in cui si e’ persa l’abitudine a vedersi come parte di una societa’ in cui ognuno ha un suo ruolo, le sue responsabilita’ e le sue difficolta’. In altre societa’ tipo Giappone questo legame non si e’ rotto del tutto."
Grande sintesi, seguire RfS è molto utle perchè tra tanti esperti in rutti e scuregge, poi ogni tanto emerge un fiore da ammirare. Grazie, veramente
Di Battista rappresenterebbe la base a punta? e quindi con idee di estrema sinistra? ma v...
RispondiEliminail fatto è che beppe è un fascistoide quindi fa andare avanti gente di destra perchè è quello che vuole che il suo PARTITO diventi
Da un punto di vista giuridico si tratta d proposte del tutto irrealizzabili e in gran parte incostituzionali. Se si vuol fare qualcosa di simile, senza ovviamente la sospensione dello stato di diritto (TAR e magistratura del lavoro, per intenderci), non lo si può fare solo a Roma. In fondo basta abolire gli enti locali territoriali (Comuni, Regioni e Provincie e occorre una legge costituzionale)e il gioco è fatto: il Comune diventa un'articolazione locale dello stato centrale, come una prefettura. Ma non può valere solo per Roma, ovvio. Si deve necessariamente fare su scala nazionale. Non si possono fare leggi speciali solo per alcuni cittadini e non per altri. Non può essere che a Milano il sindaco è elettivo e a Roma no. Per nessun motivo.
RispondiEliminapiurtroppo è fantascienza
RispondiElimina"Anonimo ha detto...
RispondiEliminaLevateje er vino...
Tonè, le tue simpatie per i regimi forti sono evidenti da sempre, tuttavia non spieghi in virtù di cosa la dittatura commissariale di nomina governativa sarebbe scevra da intromissioni da parte di mafie e criminalità varie.
settembre 02, 2016 1:14 PM"
Gliel'ho scritto pure io. In prima cosa è un commissariamento che - costituzionalmente e per diverse ragioni - è completamente campato in aria.
E poi sai col commissario e le leggi speciali cosa ci si fanno i padroni dei camion bar, quelli che campano sui luridi delinquenti da recupero materiali, i "nomadi stanziali", i palazzinari?
Na bella pippa, perchè ci metteranno poco a puntare una pistola alla tempia al commissario.
Sopratutto coi presupposti governativi che abbiamo adesso... "a garanzia di legalità".
Ma fatemi il piacere.
"Adriano Abate ha detto...
RispondiEliminaDa un punto di vista giuridico si tratta d proposte del tutto irrealizzabili e in gran parte incostituzionali. Se si vuol fare qualcosa di simile, senza ovviamente la sospensione dello stato di diritto (TAR e magistratura del lavoro, per intenderci), non lo si può fare solo a Roma. In fondo basta abolire gli enti locali territoriali (Comuni, Regioni e Provincie e occorre una legge costituzionale)e il gioco è fatto: il Comune diventa un'articolazione locale dello stato centrale, come una prefettura. Ma non può valere solo per Roma, ovvio. Si deve necessariamente fare su scala nazionale. Non si possono fare leggi speciali solo per alcuni cittadini e non per altri. Non può essere che a Milano il sindaco è elettivo e a Roma no. Per nessun motivo."
Sign. Abate: ottimo intervento.
Poco più sopra volevo scrivere la stessa cosa ma non volevo appisolare la platea.
C'è un'enorme ignoranza alla base di quello che stimo vivendo.
E lei ha colto il punto: la riforma degli enti locali (mangiatoie che ci fanno colare a picco) risolverebbe in maniera significativa l'impantanamento amministrativo e burocratico.
Mi permetto di aggiungere: una nuova legge sugli appalti, subappalti e disciplina ricorsi (in formula di deroga) se ben strutturata non avrebbe appigli, ed anche li si risolverebbero diverse anomalie.
Sono due iniziative molto sfidanti, ma non ci sarebbe bisogno di avere un commissariamento per 12 anni.
e come sempre quando fa questi articoli, abbiamo la conferma leggendo i commenti che Tonelli ha ragione soprattutto su un punto: Roma va salvata dai romani.
RispondiEliminaCampi di lavoro, subito.
RispondiEliminaSenza se e senza ma.
Rom, zingari, negri, zozzi vari, a lavorare. Forzatamente.
Ripulire Roma? Se si vuole si Può. Oltre l'ESTREMA DESTRA.
Tonelli,
RispondiEliminain teoria Lei ha ragione, in questo caso. Per quanto mi riguarda, da tempo dico che Roma avrebbe bisogno di una sorta di "dittatura illuminata" per poter provare a risolverne i problemi. Se volessimo far riferimento ad altri tempi, ci vorrebbe una sorta di Napoleone Bonaparte. Che, non a caso, se non sbaglio considerava Roma come la "seconda città dell'Impero" dopo Parigi.
Ma, purtroppo, temo che quello che lei dice in questo suo intervento così come le mie elucubrazioni facciano parte del libro dei sogni, ahimè.
Ragionamento da estendere a tutto il Meridione (con qualche eccezione tipo Salerno)
RispondiEliminaInsomma una dittatura di 12 anni.
RispondiEliminaIn astratto potrei anche essere d'accordo, c'è un solo problema: chi nomina il dittatore?....
…oppure si potrebbe fiinalmente spiegare ai cittadini perche’ la citta’ e’ “ingovernabile”.
RispondiEliminaCerto questo sarebbe un discorso doloroso che molti non vorrebbero sentire, perche’ i problemi sono complicati e spesso nascono proprio dall’immaturita’/ignoranza dei cittadini stessi. Chiaro che e’ molto piu’ facile buttarla sull’onesta’, dare la colpa agli altri che erano tutti ladri ecc. E’ una strategia che ti fa anche vincere le elezioni, ma poi quando sei tu al comando?
Ma l'autore di questo blog ha fumato? che è questo delirio?
RispondiEliminaCandidatevi voi, visto che avete tutte le risposte.
RispondiEliminaIl problema è che non vi vota nemmeno mamma vostra (perché vi conosce).
Dovreste ringraziare. Se Roma fosse amministrata bene, questo ridicolo blog non esisterebbe. E noi camperemmo tutti meglio.
Ottima idea quella di un periodo di sospensione del sistema in vigore per consentire un bel repulisti. Tentativi del genere sono già stati fatti anche in altri Paesi nel corso della storia. Ecco 8 punti che si potrebbero seguire: 1) evacuazione nelle campagne della popolazione di quasi tutta la città; 2) chiusura di tutti i mercati e del commercio ambulante; 3) abolizione del denaro; 4) secolarizzazione dei sacerdoti; 5) eliminazione dei quadri del passato regime; 6) instaurazione di comuni agricole in tutta la provincia; 7) immediata espulsione di tutti i non Romani; 8) schieramento di una milizia volontaria sui confini della provincia.
RispondiEliminaCioè il programma di Pol Pot...Roma è appunto "'na Camboggia"
EliminaDELIRIO PURO....
RispondiEliminaL'ente costituzionale Roma Capitale commissariato dallo Stato per tre consiliature? Non sarebbe una cattiva idea, ma il governo centrale (Renzi) è all'altezza?
RispondiEliminaAnonimo 7.29 PM
RispondiElimina"Dovreste ringraziare. Se Roma fosse amministrata bene, questo ridicolo blog non esisterebbe. E noi camperemmo tutti meglio".
Ecco, la frase corretta avrebbe dovuto essere:
Dovreste ringraziare. Se Roma fosse amministrata bene noi camperemmo tutti meglio.
Purtroppo per noi Roma sino ad oggi è stata amministrata malissimo e le prospettive non sono delle migliori. E questo "ridicolo blog" non fa altro che denunciarlo. Ma evidentemente non bisogna dirlo, altrimenti qualcuno ci va in puzza.
Basta 5 stelle! A ridatece i ladri, era molto meglio!!!
RispondiEliminaA Roma vanno eliminate le figure di sindaco, assessori, consiglio comunale, minisindaci e miniassessori.
RispondiEliminaCi vuole un consiglio di 8 membri, 4 eletti dai romani, 4 di nomina governativa scelti tra non politici di professione ed esperti dei macrosettori più importanti per la città come bilancio, urbanistica, beni culturali, trasporti.
Sotto il consiglio che decide ci dovranno essere enti pubblici sul modello della Transport for London, con amministratori unici, che mettono in pratica le decisioni del consiglio.
In questo modo si elimina in un colpo solo la figura del sindaco-dittatore, che magari non è esperto di niente e si trova in mano una delle città più famose del mondo con il rischio di decisioni assurde, e tutta la pletora di consiglieri e assessori. Inoltre si da un taglio alla macchina burocratica comunale le cui funzioni saranno sostituite dai vari enti.
Ormai e delirio tra un po' Tonelli vedrà di unicorni sulla Salaria cerberi a piazza del popolo ninfe che svolazzano su fontana di trevi.
RispondiEliminaA Roma vanno eliminati i romani, ecco il segreto, ma perché siete tornati, perché? Non potevate rimanere in vacanza a Gibbonlandia???
RispondiEliminaPerché santo cielo, percheeeeeeee???
SONO IN CONTROTENDENZA . PER ME SERVONO 3 COSE :
RispondiEliminaA) UN SINDACO CHE SI IMPICCI DI OGNI SINGOLA COSA MA NON STANDO IN UFFICIO, UNO CHE VERIFICHI TUTTO GIRANDO PER LE STRADE E PARLANDO CON LE PERSONE
B) LA MESSA IN CONCORRENZA DEI SERVIZI PUBBLICI, SCIOGLIENDO SUBITO I CARROZZONI MOSTRUOSI DELLE MUNICIPALIZZATE E TUTTE - DICO TUTTE - LE PARTECIPATE PUBBLICHE (IN QUESTO CASO COMUNALI)
C) TOLLERANZA ZERO (AMMINISTRATIVA) CON LA MICROILLEGALITA' URBANA, PER RESTITUIRE SICUREZZA E DECORO AD UNA CITTA' MERAVIGLIOSA OGGI RIDOTTA A UNO SCHIFO MONDIALE
Solo a Roma chi chiede che l'applicazione delle regole viene accusato di fascismo. Benvenga la podestà, il comissariamento, un CEO che rende possibile tornare alla normalita'. Forse anche 10 anni bastano.
RispondiEliminaIl problema è esattamente l'opposto.
RispondiEliminaDopo che è stato scoperchiato il vaso di Pandora della corruzione in comune, e che si è evitato malamente il commissariamento di Roma, non si poteva continuare né con marino né con altri che segnalassero pericolosamente le contiguità corruttive.
I partiti sono stati costretti a produrre un cambiamento, e hanno scelto di agevolare l'elezione di un sindaco 5 stelle.
Siccome sono attaccati alla robbba peggio di mastro don Gesualdo, più che produrre un cambiamento, il cambiamento lo hanno inscenato, perché i 5 stelle, o almeno, i 5 stelle prescelti per Roma, sono contigui al pd, di fatto e di principio.
Quindi stanno proponendo le stesse dinamiche malsane delle giunte precedenti (sostegno all'illegalità, nomine legate al vecchio sistema), solo ricoperte da una patina di giovanile ecologismo.
Che tutto sia una fictio pd-pdl-5 stelle risulta evidente dalla risibile audizione che attende la muraro in commissione ecomafia, dove la attende la deputata pd che ne ha caldeggiato la nomina ai grillini.
Il fatto che la giunta sia impantanata non dipende dal fatto che sia una giunta onesta, ma dal fatto che sta tignosamente varcando quelle strade che dopo mafia capitale non possono essere più varcate, se non per finire dritti dritti al vaglio giudiziario. E chi se ne è accorto si è dato.
Le messinscene riparatrici sono necessarie quando c'è da chiarire qualcosa di buono che non è stato capito, danno il colpo di grazia quando cercano di camuffare qualcosa di pessimo che è già stato capito benissimo.
RispondiEliminain questo caso la messinscena del nuovo, rappresentata dai 5 stelle, privi di individualità e di pensieri, coi giacchini sciancrati e militarmente inerti a qualunque sollecitazione, crolla di fronte alla scelta della muraro come assessore, quando per una ragione anche solo di forma e convenienza, non parliamo della sostanza, era evidentemente opportuno scegliere personalità non compromesse con le giunte precedenti, e con aziende sotto inchiesta.
E così, la decisione di non costruire impianti di smaltimento in provincia di Roma, da proposta ecologista si trasforma in ambigua agevolazione della ditta che trasporterà i rifiuti al nord, per la quale, per inciso, la muraro è stata consulente.
INGHILTERRA FUORI DALLA UE: ECONOMIA IN CRESCITA, CONTRO IL TERRORISMO DI BRUXELLES
RispondiEliminaQuello che bisogna fare è uscire dall'Europa. L'Europa che ammazza la gente nel nome delle gobbe di dieci banchieri, e dei loro tirapiedi.
L'Europa carponi davanti agli usa.
L'europa che con l'esercito comune ci vuole togliere l'ultima residuale parvenza di libertà.
Non si vince il degrado la mafia, fino a che non arrivino dei politici veri, che dicano no all'invasione migratoria, no allo zingarame, no alle multinazionali che governano al posto degli amministratori.
L'Inghilterra è uscita dall'Europa e ha l'economia in crescita all'11 %.
Ve lo dico solo perché siete italiani, quindi servi della pagnotta.
Loro lo hanno fatto per ragioni ideali, e pronti a scontarlo materialmente.
Sono stati premiati, e punite le bugie di bruxelles.
L'Inghilterra non è affatto uscita, hanno detto che vogliono uscire, ci metteranno un paio d'anni almeno per le procedure. Adesso è dentro come prima.
RispondiElimina> Anonimo ha detto...
RispondiElimina"Solo a Roma chi chiede che l'applicazione delle regole viene accusato di fascismo. Benvenga la podestà, il comissariamento, un CEO che rende possibile tornare alla normalita'. Forse anche 10 anni bastano."
settembre 03, 2016 6:41 PM
E di grazia: commissariare Roma togliendo con la forza qualsiasi potere ad un sindaco eletto da due mesi tramite regolari elezioni quale "applicazione delle regole" rispetterebbe esattamente?
L'Inghilterra è fuori, stacce. E appena è stato Brexit lo sviluppo inglese è schizzato alle stelle. Ti spezzi le unghie se ti arrampichi sulle scartoffie ancora da smaltire per concludere la pratica. Sicuramente se avessero avuto un crollo del pil avresti detto: "Ecco che succede a uscire dall'Europa".
RispondiEliminaI concorsi pubblici non sono trasparenti, ma esigono requisiti di assunzione tali, che chi viene assunto garantisca i titoli formali per adempiere degnamente al ruolo, e non sia un pregiudicato.
Inoltre, in qualunque concorso se sei veramente preparato, hai una possibilità di bypassare la mafia sindacale. Senza concorso la fidanzata scema e con il diploma stilista dell'apicale uil verrà sistematicamente collocata in un ruolo dirigenziale al posto di chi ha lauree e contro specializzazioni.
Con l'assunzione diretta, per esempio nelle cooperative, hai la certezza che verrà assunta gente ignorante, rozza e delinquente. Servi. Basta vedere di che avanzi di feccia caltagirone e proietti hanno riempito gli uffici pubblici con la ales, Zetema e manutencoop.
Il concorso non a caso è la procedura d'elezione secondo il dettame costituzionale.
Per risolvere il caso di Roma bisognerà attendere che la classe politica mafiosa venga progressivamente bonificata dalla magistratura, e che quella non bonificata almeno cominci a muoversi con salutare paura di delinquere.
RispondiEliminaRoma andava commissariata giudiziariamente, e a quel punto non avrebbero retto tutti gli equivoci rapporti tra i servizi pubblici e imprenditore come caltagirone, che detengono un illecito monopolio su cui l'antitrust misteriosamente non interviene, bontà sua.
Il sogno di un commissariamento eterno è la mira finale della massoneria, che dopo aver messo un pupazzo al governo vuole estendere la prassi-pupazzo a tutti i settori dell'amministrazione. Cosa che fa in modo occulto da decenni, peraltro.
RispondiEliminaIl "segreto" della massoneria, che ormai è diventata una banalissima associazione a delinquere, è, ormai è noto, lo spionaggio capillare che consente la manipolazione politica tramite "tecniche specchio" di deformazione informativa.
Una delle debolezze dei massoni è parlare sempre e solo di massoneria, anche se loro credono, "sotto velame". Perciò, una volta individuata una chiave, è facilissimo sia riconoscerli che decifrare dalle sciocchezze che dicono quali siano i prossimi piani politici.
fascistelli imberbi, mi spiegate cosa garantisce che l'uomo solo al comando sia necessariamente portatore di giustizia, equità ed efficienza?
RispondiEliminaDai, giù la maschera, è solo voglia di sottomettervi ad un potere ad una forma di governo che vi affascina, di migliorare veramente questa città non vi importa proprio niente.
Quale uomo solo al comando? Ma che stai a dì? Al centro sociale la mattina cominciate presto con l'alcool.
RispondiEliminahttps://www.forexinfo.it/Regno-Unito-la-Brexit-fa-bene-PMI
http://www.italia.co/politica-societa/istat-italia-a-crescita-zero-economia-congelata-padoan-colpa-di-isis-brexit-e-migranti/
Il preambolo sul fatto che le colpe non possono essere imputate alla Raggi mi ha spinto a leggere per capire dove volesse arrivare il discorso.. La conclusione del ragionamento (e lì naturalmente non ce l'ho fatta più a proseguire nella lettura, visto che sarebbe stata un'offesa alla mia intelligenza) è far nominare il sindaco di Roma dal governo!!!!! È c'è pure la postilla che i concorsi pubblici sono trasparenti!! Ahahahahah
RispondiEliminaLa soluzione al problema invece sarebbe di una facilità ancora più disarmante: i poteri straordinari vengano dati al sindaco stesso! Tanto il ragionamento non cambia (a meno che il problema sia il CHI e non il COME)
RispondiEliminaMa perché ripeti le stesse cose già dette e confutate dieci commenti fa? I poteri straordinari Roma li ha dal Giubileo del 2000, e sono solo la ratifica di fatto delle scorciatoie in uso per disperdere i finanziamenti nelle clientele imprenditoriali e mafiose.
RispondiEliminaQui non serve il potere straordinario, qui serve l'obbedienza ordinaria alle leggi e alle procedure, ossia serve un sindaco che non faccia parte del giro di panzironi e di mafia capitale, in sintesi di quel male assoluto dell'Italia che è caltagirone.
T'ai compri?
Quindi servono i 5stelle, e allora non ho compri' che altro volete? I mafiosi sembra che per ora siano alla porta, a bussare per le olimpiadi e lo stadio magari! Speriamo se la inizino a prender in quel posto come si deve
EliminaCaltagirone che è il ponte con la mafia internazionale, morgan Stanley in primis, e che andrebbe abbattuto come un grizzly.
RispondiEliminaGran Bretagna, non Inghilterra. E no, non è uscita perché continua a seguire le regole europee, cosa che farà fino a quando le scartoffie non saranno smaltite.
RispondiEliminaAnonimo 2.31 a chi ti riferisci? Io personalmente non leggo tutti i commenti ma quando passo ne dico quattro, magari son cose già dette da altri, ma se c'è da confutare un commento lo si faccia in risposta allo stesso (c'è la finzione "rispondi")
RispondiEliminaSolite dichiarazioni da pazzi frustrai mossi solamente da un odio verso persone normalissime e quasi sempre oneste, quali i cittadini romani.
RispondiEliminaDetto ciò, io non ho votato la Raggi e non mi piacciono i cinquestelle, ma dico: lasciamoli lavorare! D'altronde gli altri hanno ridotto Roma in questo stato e noi li abbiamo pure votati. Poi ci lamenteremo se davvero lavoreranno male. Ma per un attimo si pensi al bene della città!
Massì, le arance sono salate, i pesci volano, i conigli nascono sugli alberi, virginia raggi non ha niente a che fare con panzironi, i 5 stelle non hanno a che fare con la massoneria globalista e la brexit è un'invenzione dei giornali reazionari.
RispondiEliminaLa verità non esiste ed è solo un punto luminoso e passeggero nel flusso e reflusso delle cazzate.
Così si propugna alle vostre segretissime riunioni, ma non funziona gran che.
non ho capito poi come si garantisce che 12 anni di sospensione democratica poi non diventino 120..l'apparato criminogeno-burocratico è stato costruito di proposito per escludere la cittadinanza dal governo e dalle decisioni, siamo sicuri che non sarebbe un modo per farli vincere a mani basse?
RispondiEliminaQuesto articolo è inquietante
Non è vero che un Sindaco non può spostare nemmeno una bancarella. Guardate De Luca a Salerno cosa è stato capace di fare (si, quello che ha dato della bambolina alla Raggi!). Altro che spostare una bancarella. Non per questo lo chiamano ancora il Sindaco sceriffo. Salerno non è certamente Roma ma un Sindaco oggi può fare molto se riesce a creare attorno a se una squadra forte e motivata e se il Sindaco ha la determinazione necessaria durante tutto il suo mandato.
RispondiEliminaSiamo al delirio fantapolitico. Per carità, forse è pure vero che l'unica soluzione per Roma è la sospensione della democrazia. La cosa divertente è l'eccitazione che traspare da questa visione di ordine e disciplina... ma non è fascismo, eh? Assolutamente no. E poi, solo per una dozzina d'anni deve durare il pugno di ferro, mica un ventennio.
RispondiEliminaCapisco che l'esasperazione genera rabbia, da questo punto di vista il post è interessante per capire a che livello di frustrazione sono arrivati i romani ma, senza fare della democrazia un feticcio, sarebbe il caso di mantenere la lucidità invece di avventurarsi in ipotesi di dittatura illuminata.
Una domanda: oltre Roma, esiste il resto d'Italia. Perché mai Milano, Torino o Trieste, ma anche Catania o Bari, dovrebbero accettare e avallare una legge speciale che, a scapito loro, dovrebbe fare di Roma " il luogo migliore in Europa dove investire"? (Sic: ma davvero si crede a queste favolette semplicistiche?).
Ma a dire il vero l'articolo è talmente sopra le righe che si fa molta fatica a prenderlo sul serio.
Si, sono molte le cose sopra le righe e che sembrano rimbalzare da Predappio, ma il problema di fondo c'è. Il caso Roma è oggettivamente straordinario, e non può che essere affrontato con strumenti straordinari e persone straordinarie.
RispondiEliminaMi dissocio dalle solite sparate anti-romane.
RispondiEliminaRoma non va salvata dai romani, come se fossero loro i responsabili dello sfacelo.
Dire che Roma fa così schifo per colpa del comportamento dei cittadini è veramente grottesco.
Roma fa schifo a causa di tanti decenni di cattiva amministrazione anche da parte dello Stato, come avete cercato di descrivere fomentati dal vostro odio anti-romanaro.
I cittadini semmai si comportano di conseguenza. Io sono certo che i piccoli comportamenti dei cittadini che tanto vi scandalizzano sono quasi sempre dovuti proprio alle inefficienze della città stessa.
I Romani come voi fanno schifo!
Il bello è che io sono anche d'accordo con il fatto che l'unica possibilità per salvare Roma sia il commissariamento, per un motivo molto semplice: qualunque impresa, investimento, infrastruttura è bloccata dalla burocrazia che finisce così per favorire l'illegalità ed il degrado. Di fatto le uniche economie che vanno avanti sono quelle illegali e la criminalità.
RispondiEliminaIl problema è che esprimi il tuo parere con una tale violenza, cattiveria, cafonaggine che davvero verrebbe voglia di affermare il contrario pur di andarti contro, cioè che è meglio la Raggi o i pessimi sindaci che l'hanno preceduta.
Roma non va salvata dai Romani, anzi, i romani sono una popolazione eccezionale, forse l'unica cosa buona che c'è a Roma e nell'Italia intera. Roma va salvata dai delinquenti che, come detto, vengono favoriti dall'attuale assetto legislativo e burocratico.
Ci vuole una legge speciale che riesca superare questi ostacoli.
Ahahahahah voi al mare mi sa che non siete andati eh? Il mitico è da meta agosto che gira su quella bicicletta che fa video... Poraccio... E poracci..
RispondiEliminaVorrei sapere:
RispondiElimina1) Come Roma pensa di andare avanti ed offrire servizi con il debito che si ritrova
2) Come Roma pensa di rientrare nel debito viste le industrie che continua a perdere e gli interessi da pagare.
Dite quello che volete ma o commissariamento o default.
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