Roma, il luogo per l'attentato perfetto è Ponte Nenni. Lo sistemiamo?

22 agosto 2016
Ci auguriamo che la cosa, che invece vuole essere proprio un grido d'allarme per evitare spiacevoli episodi, non venga presa come una istigazione. Tuttavia dobbiamo essere molto chiari. Anche alla luce di qualche scambio informale con qualche personalità interna ad Atac: a Roma c'è un luogo dove - a causa della proverbiale anarchia, sciatteria e carenza di controlli della città - si può organizzare l'attentato perfetto.

Con tutte quelle caratteristiche, insomma, che deve avere il grande attentato terroristico che, a differenza di New York, Madrid, Londra, Parigi, Roma non ha per fortuna ancora mai avuto. 

Immaginate: una detonazione a pochi chilometri dal Vaticano. Equidistante tra San Pietro e Palazzo Chigi. A pochi metri da Piazza del Popolo. Un botto clamoroso, una metropolitana che non trova più il suo ponte e finisce dritta nel fiume. Il tutto  Alcune decine, forse centinaia, di morti e una città paralizzata per i mesi successivi, spaccata in due. 

Tutto questo può succedere a Ponte Nenni. E' l'unico luogo in cui la rete metropolitana della città valica il fiume. Lo fa non sottoterra ma in superficie, con un ponticello ferroviario ai lati del quale sono state ricavate due corsie veicolari. In una di queste corsie, quella di destra andando nella direzione di Lepanto, le auto spesso e volentieri sfruttano un dimensionamento scorretto della carreggiata (troppo larga) per posteggiare ai lati. Decine di auto ferme a pochi centimetri dai binari della metro in transito. Piazzare un'autobomba è gioco da ragazzi. Per carità ci sono i controlli, ci sono i Servizi Segreti, ma perché correre questo rischio quando potrebbe essere evitato semplicemente allargando il percorso pedonale (una semplice fila di parapedonali a croce di Sant'Andrea) o disegnando una ciclabile protetta e rendendo impossibile la sosta? Per quanto ne sappiamo la paura non è solo nostra, ma anche condivisa da qualche macchinista Atac particolarmente sensibile e sprovvisto di paraocchi...

In questa città dobbiamo capire una volta per tutte - come hanno capito in tutte le altre città del mondo - che la sosta selvaggia, simbolo di squallida furbizia, è in realtà un pericolo reale non solo per la mobilità ma anche per molto altro. Vale la pena vivere insicuri per consentire a quattro cafoni di parcheggiare male per evitare di pagare le strisce blu o per far risparmiare loro i 15 minuti al giorno in più che dovrebbero investire servendosi dei mezzi pubblici? Non vale la pena mai!

24 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Tutto risolto, i sindacalisti dell'ATAC faranno sciopero ed i treni non passeranno piu'...

Anonimo ha detto...

E che cazzo, ma fatti i fatti tuoi!! M'hai rovinato la sorpresa, io con gli attentati ci campo, avevo svariate vergini in paradiso ad attendermi, pay tv pagata all'infinito e babbucce gratis di tutti i tipi e m'avete rovinato tutto!
Maledetto Tonellen, che Allah ti maledica!

Anonimo ha detto...

Scommetto che il problema si potrebbe risolvere anche solo facendo multe per divieto di sosta.

Anonimo ha detto...

Bere la mattina con sto caldo fa male alla testa, ai pensieri e al fisico. Tonelli diventa astemio.

Anonimo ha detto...

Ecco che con il suo delirio di onnipotenza Romafaschifo ha sventato un sicuro attacco terroristico!

Anonimo ha detto...

che poi basterebbe una corsia ciclabile protetta, utile per collegare la ciclabile che passa Per Lepanto con Villa Borghese/piazza del popolo.

Anonimo ha detto...

Credo che l'isis provi pena per Roma per questo non attacca la città. E' già distrutta. Dubito che possano verificarsi attentati a Roma. Arrivasse l'isis la situazione di Roma potrebbe solo migliorare.

Anonimo ha detto...

....a roma siamo talmente accalcati in una miriade di situazioni (spiaggia a freGGene, code x strada, centri commerciali, pizzerie, autobus, aperitivo-sguderone a pz campo de fiori, bivacchi a pz trilussa etc etc) che quando vorranno veramente fare secche centinaia di persone con due mitra e una bomba non ci metteranno oltre 15-20 minuti.....

Anonimo ha detto...

L'ISIS non attacca Roma e in generale l'Italia perché fa loro troppo comodo, sia come porta per i clandestini, che come bancomat sempre pronto a pagare il riscatto per ogni italiano sequestrato. Inoltre abbiamo la Mafia, che ci tutela, non avendo nessun interesse a cedere il monopolio delle stragi a qualche cerebroleso o borderline o depresso votatosi al martirio per questi fanatici seguaci di Allah. Quindi possiamo dormire sonni più che tranquilli. Alessandro

Anonimo ha detto...

Basta farsi esplodere dentro l'androne di un palazzo per fare un casino.
Basta farsi esplodere dentro un convoglio metro in orario di punta per fare un casino.
Basta farsi esplodere da ikea per fare un casino.
Basta farsi esplodere a piazza di Spagna per fare un casino.
Un attentatore vero si farebbe esplodere davanti a palazzo Chigi o da giolitti, nell'ora dei pavesini.
Invece questi mentecatti sono al servizio delle fantasie malate di quattro generali casbonbon che sceneggiano attentati grotteschi, rigorosamente in mezzo a dei poveri sfigati e ben attenti che non gli esploda qualche beduino in mezzo ai piedi.

Anonimo ha detto...

La prima causa della nostra temporanea sicurezza è la presenza in Italia di finmeccanica. per ragioni che neanche vi spiego.
La seconda è che qui abbiamo le basi delle scimmie.
Quindi la devono pensare molto bene.
Mica vorrete che un imprevisto venditore di fiori si faccia esplodere al tavolo di mauro moretti mentre degusta una cacio e pepe con la boldrini, vero?

Anonimo ha detto...

Il vero attentato all'Italia è quello soft. Quello che sottrae inavvertitamente la sovranità. Quello che dispone con complessi golpe dei pagliacci al governo, che somministrano le purghe dei pluripotentati. Quello che colloca dei deficienti nei gangli dell'amministrazione pubblica. Quello che riduce arte, letteratura, politica e opinione a tappetino dell'industria.
Guardate cosa hanno fatto di gente come vasco rossi. Vasco rossi che pareva il jim Morrison di zocca e si è ridotto a fare lo sbavone psicolabile sui social network.
Elisa che doveva diventare la whitney Houston italiana, e che ora va a fare marchette da maria de filippi. irene grandi che aveva uno stile unico costretta a cantare le serenate disfatte del fallimento.
E' la psiche collettiva italiana che ha subito attentati da cui difficilmente si riprenderà.

Anonimo ha detto...

ma se non riescono neanche a tenere puliti i vetri divisori su quel ponte! e poi c'è un passetto che collega i due lati della strada, che passa filo filo ai cavi dell'alta tensione della metro, senza protezione, che uno ci si può anche suicidare mentre transita qualche convoglio....

Anonimo ha detto...

AVVISO DI TRUFFA.

Meccanico di Via dell'Acqua Vergine, Rosario Paratore, truffatore all'ennesima potenza.
Sguinzaglia carri attrezzi abusivi sull'autostrada, attenzione, da evitare come il lupus.

A tutte le unità, divulgare, ROSARIO PARATORE, TRUFFE AGGRAVATE E LADROCINI.

A Roma ci sono molte più probabilità di incorrere in un ladro che in un kamikaze.
La gricia è troppo convincente.

Anonimo ha detto...

"Scommetto che il problema si potrebbe risolvere anche solo facendo multe per divieto di sosta."
ahahahahah
sai che gli frega all'eventuale autobomber di pigliare una multa da 41€?
ariahahahah

Anonimo ha detto...

Non c'è più bisogno di fare attentati in cui paese in cui i cittadini maggiorenni passano ore a fotografare Pokemon invisibili.

Anonimo ha detto...

Ma non ho capito l'ultimo pezzo , c'era la pubblicità ho cambiato e poi non ho più rimesso dov'ero prima...poi come finisce?

Tram

Anonimo ha detto...

Spiegami per favore, mi hai incuriosito!

Anonimo ha detto...

E non gliela scrivi na letterina al grande Peppe che così te risolve pure questo de problema????

Anonimo ha detto...

L'unico modo per fermare un eventuale attentato a Roma si sa qual'è, pulizia etnica di tutti i musulmani e fucilazioni di massa di tali beduini allogeni. Il buon Milosevic insegna.

Anonimo ha detto...

@ agosto 22, 2016 9:17 PM
Guarda vengo incontro alle tue capacità mentali spiegandoti l'ovvio.

Il problema sottolineato nell'articolo è la presenza di macchine parcheggiate sul ponte, fra le quali si può nascondere un'autobomba.
Se i proprietari delle auto fossero regolarmente multati o se le auto venissero regolarmente rimosse si smetterebbe di parcheggiare lì, rendendo impossibile il camuffamento di un'autobomba fra le altre auto.

Anonimo ha detto...

Ma basta che un furgone in transito esplode e il danno lo fa....che cazzata il finto problema della sosta lungo il ponte

Anonimo ha detto...

Alcuni documenti del SISDE rivelati recentemente affermano che, dopo le affermazioni del presidente del consiglio, secondo cui la civiltà occidentale è superiore a quella islamica, Bin Laden diede ordine di organizzare un attentato aereo in Italia.

Due terroristi, provenienti da un Paese del Medio Oriente, arrivarono a Napoli con la ferma determinazione di eseguire "il castigo di Allah per gli infedeli italiani".

Ecco la storia e l`itinerario dei due terroristi una volta giunti nel nostro Paese:

Domenica ore 23:47: arrivano all`aeroporto internazionale di Napoli, via aerea dalla Turchia; escono dall`aeroporto dopo otto ore perchè gli hanno perso le valigie.

La società di gestione dell`aeroporto non si assume la responsabilità della perdita ed un impiegato consiglia ai terroristi di provare a ripassare il giorno dopo: chissà, con un po` di fortuna...!

Prendono un taxi. Il taxista (abusivo) li guarda dallo specchietto retrovisore e vedendo che sono stranieri, li passeggia per tutta la città, durata un`ora e mezza.

Dal momento che non proferiscono lamentela, neanche dopo che il tassametro raggiunge le 374.000 lire, decide di fare il colpo gobbo: arrivato alla rotonda di Villaricca, si ferma e fa salire un complice. Dopo averli derubati dei soldi e coperti di mazzate, li abbandonano esanimi nel Rione 167.

Lunedi ore 15:45: arrivano all`aeroporto di Capodichino con la ferma intenzione di dirottare un aereo per farlo cadere sulle torri dell`Enel del centro direzionale.
I piloti ALITALIA sono in sciopero; Stessa cosa per I controllori di volo.
L`unico aereo disponibile che c`e in pista e uno della MARADONA AIR con destino Sassari ed ha 18 ore di ritardo... gli impiegati ed i passeggeri sono accampati nelle sale d`attesa... intonano canti popolari... gridano slogan contro il governo ed i piloti! Arrivano i celerini... cominciano a dare manganellate a destra e a manca, contro tutti... si accaniscono in particolar modo sui due arabi.

Lunedi 22:07 A questo punto, i terroristi discutono se farlo oppure no... non sanno più se, distruggere Napoli e un atto terroristico o un`opera di carità.

Lunedi 23:30 Morti di fame, decidono di mangiare qualcosa al ristorante dell`aeroporto ...ordinano panino con la frittata ed impepata di cozze.

Martedi 04:35 In preda ad una Salmonellosi fulminante causata dalla frittata, finiscono all`ospedale San Gennaro, dopo aver aspettato tutta la notte nel corridoio del pronto soccorso. La cosa non sarebbe durata piu di un paio di giorni, se non fosse subentrato un sospetto di colera dovuto alle cozze.

Domenica 17:20 dopo dodici giorni escono dall`ospedale e si trovano nelle vicinanze dello stadio San Paolo.
Il Napoli ha perso in casa con il neopromosso Palermo, per 3-0 con due rigori assegnati alla squadra siciliana dall`arbitro Concettino Riina da Corleone.
Una banda di ultra della "MASSERIA CARDONE", vedendo i due arabi scuri di carnagione, li scambia per tifosi del Palermo e gli rifila un`altra caterva di legnate.

Il Capo degli ultra e un tale "Ciccio o'ricchione" che abusa sessualmente di loro.

Domenica 19:45 Finalmente, gli ultra se ne vanno. I due terroristi decidono di ubriacarsi (una volta nella vita, anche se è peccato!). In una bettola della zona portuale gli rifilano del vino adulterato con metanolo e i due rientrano al San Gennaro per l`intossicazione.
Gli viene anche riscontrata la sieropositività all`HIV (Ciccio non perdona).

Martedi 23:42 I due terroristi fuggono dall`Italia in zattera con direzione Libia, cagando per tutto il percorso, semiorbi per il metanolo ingerito e con una dozzina di infezioni e il virus HIV. Giurano su Allah che non tenteranno mai più nulla contro il nostro amato Paese; gli attentati preferiscono farli negli Stati Uniti.

Anonimo ha detto...

Anonimo ha detto...
@ agosto 22, 2016 9:17 PM
Guarda vengo incontro alle tue capacità mentali spiegandoti l'ovvio.

Il problema sottolineato nell'articolo è la presenza di macchine parcheggiate sul ponte, fra le quali si può nascondere un'autobomba.
Se i proprietari delle auto fossero regolarmente multati o se le auto venissero regolarmente rimosse si smetterebbe di parcheggiare lì, rendendo impossibile il camuffamento di un'autobomba fra le altre auto.

ora te la spiego io secondo le tue capacità mentali
il carro la alza per rimuoverla
bum!
fine della storia
ovunque a roma
ovunque

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