Le città, insomma, sono complessi sistemi sociali, architettonici ed economici. Se dal punto di vista sociale la visione di chi amministra ancora non esiste, se dal punto di vista architettonico c'è da mettersi le mani nei capelli, la cosa che sorprende e allarma è l'approccio dal punto di vista economico della nuova amministrazione che da oggi, 29 agosto (le elezioni si sono svolte a maggio, ma fin da febbraio l'attuale classe dirigente era sicura al 100% di vincere), non ha più alcuna giustificazione nell'essere "appena arrivata". I Cinque Stelle al governo non solo non sembrano avere nessuna ansia, nessuna angoscia, nessuna cura nel favorire lo sviluppo e la crescita economica della città, non solo non sembrano avere nessuna idea alternativa (non ti piace come è cresciuta la città fino ad oggi? Giusto, ma quindi quale è la nuova ricetta per crescere ancora? O dobbiamo declinare?), ma si sono resi protagonisti di scelte concrete (atti, decisioni e norme - per le fare stronzate sesquipedali non vale la cantilena del "siamo appena arrivati dateci tempo") che se non saranno corrette porteranno ad un ulteriore impoverimento della città, ad un'ulteriore crescita delle diseguaglianze, ad un'ulteriore emigrazione dei migliori, ad un innalzamento ulteriore del tasso di disoccupazione.
L'amministrazione di Virginia Raggi non sembra minimamente preoccupata di rendere più povera la città con le sue scelte o comunque non sembra avere nessuna ansia per renderla più ricca, più serena, più aperta e fertile di opportunità, specialmente per gli ultimi.
Quando parliamo degli ultimi parliamo degli operai che costruiscono le nuove metropolitane e di coloro che le utilizzeranno per andare a lavoro una volta completate; gli ultimi sono le migliaia di carpentieri che edificheranno lo Stadio della Roma (progetto tenuto vergognosamente in ostaggio dall'amministrazione) e i commessi che lavoreranno nei negozi di cui sarà circondato; gli ultimi sono i tanti ragazzi delle periferie che con le Olimpiadi e solo con le Olimpiadi (ovvero con il miliardo e sette che il Comitato Olimpico Internazionale girerà alla città vincitrice per il 2024) potranno sperare di vedere restaurato il centro sportivo comunale vicino casa.
Una città che guarda alla crescita economica e che vive come una ossessione la creazione di opportunità non è una città "di destra" come una parte della webete base del Movimento 5 Stelle (abbiamo imparato quanti imbucati della peggiore sinistra sono riusciti ad infilarsi tra le fila grilline) potrebbe pensare, al contrario è una città che punta al riscatto finalmente possibile delle persone più ai margini e in difficoltà. In questa visione c'è tutto l'ipocrita paradosso italiano (il M5S non ha inventato nulla, ha solo eretto a esempio virtuoso il pensiero dell'italiano medio, ovvero l'esempio più retrivo di cittadinanza occidentale).
Entrando nello specifico, sempre tenuto presente il quadro di cui sopra, non possiamo esimerci dal parlare di nuovo (lo abbiamo fatto qui, con durezza) della Fiera di Roma.
Cosa è successo per tornarci su?
E' successo che il presidente del Consiglio Comunale e il Sindaco della città si sono recati giusto ieri alla nuova Fiera in occasione di un mega convegno di medici (uno di quei super eventi internazionali che sono la norma in tutte le grandi città occidentali e invece qui vengono vissuti con sorpresa e subbuglio, in maniera iper provinciale) e hanno consegnato alle agenzie e ai loro profili Facebook una serie di dichiarazioni del tutto sorprendenti sulla infrastruttura fieristica di Via Portuense. Vediamole:
- abbiamo fiducia nel nuovo management
- la fiera sta vivendo una vera rinascita
- la fiera è una Ferrari ferma in garage
- i nuovi vertici devono mantenere alto lo standard
- la fiera deve iniziare a correre per dare alla capitale il respiro internazionale che merita e competere nel settore fieristico con le maggiori capitali italiane (Milano) ed europee
Sembrano dichiarazioni di amministratori consapevoli e responsabili, gente che insomma sa alla perfezione quanto sia cruciale per una città collocata come Roma al centro del Mediterraneo avere un turismo congressuale qualificato ed un quartiere fieristico (ferma restando la centralità globale di Milano) peculiare e vivace. Magari migliore di quello attuale rispetto al quale (visti anche i commenti allucinati dei congressisti di questi giorni) ci sarebbe poco da esultare e parlare di rinascite.
Dunque come è possibile che gli atti e le dichiarazioni fino a ieri fossero state così diverse? La città è reduce (malconcia) infatti da una serie di prese di posizioni semplicemente forsennate adottate dall'assessore all'urbanistica Paolo Berdini e plaudite sia da Raggi che da De Vito, ma soprattutto da tutta la base. I tanti webeti osannanti quando Berdini dichiarò che l'ente fieristico romano era stato gestito male e dunque poteva anche fallire, come avranno preso il nuovo afflato di Raggi&De Vito evidentemente colpiti da un grande evento internazionale (magari non ne hanno mai frequentati in vita loro prima di buttarsi in politica)? Ma aspettiamo a ripercorrere le idiozie galattiche di Berdini restando a De Vito, un ragazzo in gamba ma ancora lungi dall'avere le idee chiare e lucide.
Lo stesso Marcello De Vito che ieri spiegava come la fiera poteva essere il grimaldello che ci permetteva di competere nel mondo e di correre come una Ferrari è quello che il 16 agosto (solo dodici giorni prima) raccontava sempre su Facebook che la fiera è una autentica "follia veltroniana". Testuale.
Allora, De Vito, delle due l'una: o la fiera è una follia (e deve giustamente fallire come dice Berdini) oppure, se ben gestita, è una opportunità: non puoi dichiarare in maniera diametralmente opposta sullo stesso argomento. Perché altrimenti significa che spari sciocchezze solo per fare sensazione e politica di serie b, come hanno sempre fatto i politici prima di te. Dove sta dunque il nuovo? Finirà che le persone rivaluteranno il vecchio, stai molto attento...
Ad ogni modo gli webeti che esultavano sotto la dichiarazione della "follia veltroniana" sono gli stessi che esultano sotto la dichiarazione della "Ferrari". Loro sono gli unici ad essere coerenti: fanno sempre la claque senza mai accendere il cervello.
Ma torniamo a Berdini e capiamo se può esistere una compatibilità tra le sue dichiarazioni e quelle rilasciate ieri da Presidente e Sindaco.
Berdini qualche settimana fa ha approvato, per pure questioni ideologiche e per biechi motivi politici d serie C (fare un dispetto alla Giunta precedente, sulla pelle dei romani), una delibera che rischia seriamete di pregiudicare per sempre il prosieguo delle attività della Fiera ipotecando anche la riqualificazione immobiliare - resa oggi antieconomica - del recinto sulla Colombo della ex Fiera. Una pazzia su tutti i livelli che però l'assessore ha giustificato con il fatto che la fiera è sempre stata mal gestita, è stata costruita su terreni paludosi e sta sprofondando sotto terra (servirebbe una Jeep più che una Ferrari, comunque sempre gruppo Fiat niente paura) e dunque può tranquillamente fallire e non è giusto salvarla con provvedimenti immobiliari che le permettano di avere artatamente ossigeno finanziario.
Un de profundis mai smentito, anzi come abbiamo visto il 16 agosto rilanciato, dagli stessi protagonisti di ieri. Ma non basta: cercando su YouTube non sono poche le performance di Berdini sulla nuova Fiera, sempre con il solito tono di superiorità, di scherno, sempre con la solita narrazione atta a ammaliare gli ignoranti. "L'unica cosa che ci fanno è un salone nautico" spiega Berdini in un filmato, "ma i miei amici costruttori (notare, "i miei amici", testuale, ndr) che vogliono comprare una imbarcazione vanno al Salone di Genova, mica vengono a Roma. Lo sanno tutti".
Secondo Berdini, insomma, nel suo stile più superficiale di un Mago Forrest che declama l'Inferno della Divina Commedia di Dante, la città di Roma "non è mai stata una città industriale e dunque non ha senso che abbia un quartiere fieristico perché non ha nulla da mostrarvi dentro".
Avere dei rappresentanti autorevoli e titolati della stessa forza di governo della principale città del paese che la pensano in maniera così diametralmente opposta su un tema così importante è un danno enorme per la città, per l'immagine che dà all'esterno, per gli investimenti che respinge. Non è accettabile prendersi gioco dell'economia della città perché, come abbiamo cercato di spiegare, questo significa prendersi gioco delle persone più in difficoltà, degli ultimi, degli emarginati (quelli veri, non chi occupa immobili per far politica e gestire il potere) che solo con una economia florida possono riscattarsi.
Roma, «Promozioni facili in Atac», sindacalisti sotto inchiesta
RispondiEliminadi Lorenzo De Cicco
Se fosse una disciplina olimpica, certi sindacalisti di Atac sarebbero da medaglia d'oro: promozioni con doppio salto, senza lavorare un giorno. Da autista a quadro, l'anticamera della dirigenza. Anziché essere premiata dai giudici sportivi, però, questa particolare abilità, maturata attraverso anni di militanza nelle corporazioni interne della partecipata romana dei trasporti, è finita sotto la lente della magistratura ordinaria.
Passino la metro e le infrastrutture cittadine, passi la Fiera che se ben amministrata può portare ricchezza o perlomeno autofinanziarsi, passino ovviamente i progetti privati che non pesano sulle casse pubbliche ma devono solo essere verificati dal pubblico, ma come si può sostenere che spendere miliardi per le Olimpiadi sia una corretta decisione economica? Non ci crede nemmeno l'autore dell'articolo che infatti la butta sui campetti di periferia. I soldi pubblici vanno utilizzati con cautela e con parsimonia perché sono il frutto del lavoro degli italiani. Meno se ne usano e più l'economia fiorisce.
RispondiEliminaVirgí sei tanto bona me te magnerei de basci ma devi da capí che o stadio daaaa riomma e l'olimbjadi so troppo 'mportanti pe sta cittá. Berdini è daaa lanzie e nun cioo volemio. #fieridellafiera #tuttiarcongresso #nunsprofondapiu #movimento5cerchi
RispondiEliminaScusate ma quanto e' bassa la Raggi?
RispondiEliminaNon è chiarissimo l'assunto.
RispondiEliminaFermi restando i perni della tonellisofia (economia di Roma è sinonimo di fatturato di Caltagirone, tutte le sciocchezze che fanno a tokio le deve fare anche Roma, lo stato deve pagare perché il privato speculi), quale sarebbe la proposta?
Che per non fare fallire l'ente, che ha dislocato la sua sede sulle direttrici della speculazione palazzinara, quindi ha artatamente agito contro il mercato in favore di interessi di parte, bisogna che il comune intervenga economicamente?
La retorica del povero operaio poi è veramente anacronistica. I poveri operai delle grandi aziende sono come i poveri inquilini dell'ater, clientele di mafia. E infatti fra un po' saranno più africani che casertani.
La retorica di Di Maio e Raggi e' la retorica di gente che sa minimamente come funzionano le cose nel mondo fuori Roma. Ancora una class "pseudodirigente" che ha come confini dell'anima da Ladispoli a Frascati piu qualche puntata da nonna in abruzzo o calabria e un settimana a Sharm.
RispondiEliminaPorca puttana come stiamo messi male
Ho votato Raggi a malincuore, turandomi il naso come si dice banalmente, ma per ora sono soddisfatto e concordo con la nuova amministrazione: niente megaprogetti ma manutenzione e ripristino dell'ordinario sono la priorità che, se correttamente impostate, anche lentamente, possono dare opportunità, lavoro e risultati. Davvero, pensare che con le olimpiadi si sistemeranno le strutture diffuse sul territorio è come credere che con i mondiali di nuoto ogni quartiere avrebbe avuto la sua piscina pubblica: ridicolo e in malafede.
RispondiEliminaAvete notato che la raggi non parla? A domanda risponde sempre con l'ultima frase che le viene rivolta, e senza dire una parola di più.
RispondiEliminaE' un arguta tecnica non- comunicativa. Resta quel grazioso guscio vuoto a cui, cascasse il mondo, non si potrà imputare nient'altro che di riuscire troppo bene nei selfie di gruppo dei 5 balle.
Dev'essere comunque bassa quanto alemanno:
"A Roma la partita dei rifiuti è ghiottissima, e totalmente trasversale. Vi hanno partecipato nel corso degli anni le gestioni Pd, e quella Alemanno, nessuno di loro può dirsi puro politicamente. Ma, pur cambiando le stagioni politiche, i soggetti (gli attori reali) del sottopotere romano sono rimasti altri, gli stessi: le imprese e i tecnici, o gli alti burocrati. Uno di questi era Giovanni Fiscon, direttore generale e braccio destro di Franco Panzironi all’Ama - l’azienda municipale dell’ambiente. Fiscon era vicino di stanza della Muraro quando lei era consulente sui Tmb, gli impianti per il trattamento meccanico della spazzatura. Un mondo che torna, quello alemanniano, un po’ troppo spesso dalle parti della giunta Raggi per non indicare qualche legame assai resistente al tempo e al mutar del vento. "
Le Olimpiadi sono un affare in perdita. Parlano i numeri.
RispondiEliminahttp://www.romadailynews.it/primo-piano/roma-2024-olimpiadi-no-grazie-0292334
http://referendumroma2024.it/wp-content/uploads/2016/02/DossierOlimpiadi_NEW.pdf)
Guarda, grazie alla vicenda rifiuti, che è molto più complessa di come è stata affrontata, basti pensare ai rapporti tra l'azienda trevigiana che compirà il trasporto al nord e la muraro, i 5 stelle si abbufferanno abbastanza da potersi evitare sia lo stadio che le olimpiadi.
RispondiEliminaPer capire come i partiti si spartiscano equamente la torta dei grandi lavori pubblici, fingendo di litigare, avvicendandosi in buon ordine alle elezioni, e ci tengano a mantenere la cosiddette "regole della democrazia", che altro che i salvacondotti per la conservazione delle oligarchie, ci sono due possibilità.
- La prima è andare in Campania, e farsi spiegare dal candore dell'impunita camorra come funziona la distribuzione degli appalti. Io ebbi in merito una edificante conversazione con un assessore del beneventano, il quale mi spiegò che ci si accorda garbatamente prima delle elezioni per fare un "proporzionale" a tavolino fra gruppi di potere.
- La seconda è leggere Sudditi di Massimo Fini, che generalizza ad altri livelli la truffa dei cosiddetti regimi democratici, il suo canto del cigno prima di finire svenduto con gli altri al Pizzino quotidiano.
Gli ultimi, gli operai che costruiranno lo stadio, sono operai rumeni immigrati, pagati due soldi, quindi non ci interessa lo stadio. Lavoro per i romani disoccupati? ZERO.
RispondiEliminaChiameranno ucraine, rumene ed immigrati per bar e pulizie, a due soldi, bene che non si faccia lo stadio
Se vai sotto la galleria Colonna vedrai che 3/4 dei commessi e tutti i buttafuori sono africani. In Via delle Muratte e adiacenze lavorano solo africani e cinesi. Il centro si va adeguando a questo trend. Volete che l'Italia diventi lo scarico umano degli esiti delle tangenti dei Cara, delle società Vaticane e delle compagnie petrolifere?
RispondiEliminaSe l'Italia in ciabatte e curcuma vi piace, non potete che supportare sia lo stadio, che le Olimpiadi, che l'espansione urbana verso Fiumicino, di cui la nuova Fiera è il cavallo di troia, perché sono le nuove mire del solito comitato d'affari petrol-armaiolo che fa capo a caltacialtrone.
Il romano non studia, non si forma, non pensa che nella vita, se c'è bisogno si può anche cambiare mestiere e soprattutto è convinto di essere un privilegiato benestante quindi i lavori che normalmente fanno gli immigrati non li accetta perchè pagati poco o perchè poco adatti allo "status" (tipo il fornaio o lavorare ai mercati generali).
RispondiEliminaResta un arcano gravitazionale: il kit per la raccolta differenziata, consegnato poco prima della vittoria dei 5 stelle, definito gratuito (perché pagarlo con la tasi alle stelle fa meno male che pagarlo in contanti), quanto è costato?
RispondiEliminaE, soprattutto, quale azienda lo ha prodotto?
E, già che ci siamo, il contestuale curioso cambio dei cassonetti, che costerà 5 milioni di euro di AFFITTO a giunta, a chi lo si deve?
Brrowan...
L'ultima frontiera delle tangenti è la consulenza, signori.
Infatti, ho visto, ho visto. Nella nota libreria, non comprero' piu neanche un biglietto da visita...perche non hanno assunto, come APRIPORTA, un romano? Idem al noto magazzino di lusso,ma tanto li non andavo neanche prima.
RispondiEliminaStessa cosa un un negozio di scarpe costosissime di piazza di spagna....cosa vogliono far credere, di non avere soldi per pagare uno stipendio ad un romano, e poi vendono scarpe made in turchia a 300 euro minimo?
12.50Pm...non vali neanche la risposta.
RispondiEliminaMa li pagano bene, stai tranquillo.
RispondiEliminaLa leggenda del povero negro asservito al capitalismo è roba da guerra di secessione.
Non hai visto come se li lisciano, preti e politici? Dietro ogni salamelecco c'è il ricordo di una mazzetta di banconote, proveniente dai sussidi che paghi con le tue tasse di cittadino "europeo".
Se li pagano bene...tanto peggio!
RispondiEliminaQuanto di piu SCHIFOSO possa esistere, e poi vuoi mettere un immigrato SI BADRONE, i romani ogni tanto vogliono un permesso!
Maledetti, poi ti fanno la predica che non trovi lavoro ed e' colpa tua.
Bella figura hai fatto gestore del sito, come ti permetti di chiamare ULTIMI, persone con molta piu dignita' di chi tanto apprezzi?
ultimi in base a cosa? perche so poveri? ma va va
UNA PROPOSTA CIOCIARA PER LE OLIMPIADI
RispondiEliminaUn vecchissimo libro, e definitivo, sulle ecomafie, evidenziava i legami tra la mafia attiva nel campo dei rifiuti e l'immobiliare.
Vi invito a consultare questo prospetto informativo sugli enti controllati da ama spa:
http://www.amaroma.it/public/files/SocietaPartecipate_28072015.pdf
Solo per citare un punto, il fondo immobiliare sviluppo nasce da una iniziativa di bnp paribas. Potete voi immaginare quale prevedibile rete di interessi bancari ed edilizi scoperchi già solo questo passaggio, e cosa esce fuori se andate a vedere in quali parti di Roma investano.
Coff coff. Scusate.
Però, fintantoché non si ripristina il colonialismo e l'istituto dell'esilio, per isolare le figure perniciose che stanno alla guida di queste cordate di interessi, e fino a che non li riescono ad arrestare, si può anche indirizzare la speculazione mafiosa in direttrici meno funeste.
L'autocandidatura di Frosinone per le olimpiadi per esempio, è geniale. A quanto si dice Frosinone fa veramente schifo, una botta di cemento non può peggiorare la situazione, e può dare vita a un polo alternativo a Roma, con connotazione commerciale e industriale.
Coi vs risparmi la banca fornisce prestiti ai grandi imprenditori legati alle partecipate, che lavorano tramite sub società a capitale limitato, in modo da poter dichiarare fallimento in caso di fallimento della banca, e in modo che le perdite ricadano interamente sulle spalle dei piccoli investitori.
RispondiEliminaNotare però di quell'interessante prospettino ama pieno di implicazioni, un punto ancora. Protagonista della nascita del Fondo immobiliare sviluppo è lo studio legale Lipani. Vi ricorda qualcosa?
Qui si saldano gli interessi di eur spa (Nuova fiera di Roma) e di ama spa.
http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/mafia_capitale_lodo_ama_arbitrato_cerroni-845413.html
http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/14_dicembre_04/ama-ed-eur-spa-scatole-magiche-piene-soldi-amici-appalti-24f3684e-7b89-11e4-b47e-625f49797245.shtml
1 PM, la vorrei proprio sentire la risposta
RispondiElimina3.05pm ti ripeto, non vali neanche una risposta, spiacente.
RispondiEliminavacci tu a lavorare ai mercati generali, li prendono comunque solo IMMIGRATI.
Che gente che esiste, poi ci meravigliamo che roma fa schifo...strano il contrario.
Tu dovresti andare a scrivere per qualche giornale per il governo.
vacci tu a lavorare per 2 euro l'ora, buffone.
RispondiEliminacontinuate a lamentarvi e a dare la colpa agli immigrati, sicuramente così la vostra vita è piena e soddisfacente
RispondiEliminaNon passa giorno in cui non scriviate un articolo contro il M5S.
RispondiEliminaEppure in campagna elettorale avete invitato a votarli.
Quanto vi "sentite" stupidi, adesso?
Complimenti vivissimi.
beh meno male che vanno verso fiumicino, quella zona brutta era anche prima, e adesso diventa orribile, in primis per il clima umido e caldo.
RispondiEliminaHanno fatto quell'obbrobrio di pacco leonardo, si salva una stradina all'interno, fuori è una landa desolata di strade senza senso, e cemento a più non posso.
Alberi e verde?
Zero.
Qualche prato secco e arido si è salvato...per il momento.
Costo delle case?
300.000 euro per 40mq...
Eh quanto sono INTELLIGENTI i romani.
Beh però stanno vicino A MARE.
RispondiEliminaSi, la foce del Tevere.
"passi la Fiera che se ben amministrata può portare ricchezza"
RispondiEliminaehhh si è visto a Milano la ricchezza a CHI la porta.
OGNI FRASE che dici non la sopporto, anonimo evidenziato.
4,29
RispondiEliminache hai detto? Spiegati meglio pls
amichetto dei palazzinari, stai a rosicà che niente magna magna eh?
RispondiEliminaSei contento de vive ancora nelle caverne eh?
RispondiEliminaM5S, due mesi e mezzo, periferia roma: NN nessuna novità.
RispondiEliminaOggi, visto che altri romani sono tornati, i cassonetti sono strapieni e intorno si è riformato il cumulo di monnezza , mobili usati, piante potate.
Andando in giro per roma, non noto NULLA di diverso rispetto a tre mesi fa, nulla.
Autobus non passano, sporchissimo sulle strade e marciapiedi, puzza, giardini secchi e pieni di erbacce.
Quartieri visitati: Tor sapienza, centocelle, prenestino labicano, porta maggiore, san giovanni, celio, piramide, testaccio, trastevere, san lorenzo, nomentana, sempione, vigne nuove, talenti, casal de pazzi, rebibbia.
RispondiEliminaTutto come sempre.
il movimento 5 stelle è riuscito nell'impresa di saldare la galassia delle sinistre neo-post marxiste, alteromondiste, atiglobal e anticapitaliste con le destre neo-post fasciste e nazionaliste con aspirazioni all'autarchia stracciona! Il tutto riuscendo anche a guadagnarci a colpi di clickbait! Kudos!
RispondiEliminama cosa gliene frega ai romani....
RispondiEliminagli basta avere sky in televisione, il suv parcheggiato sottocasa e hanno risolto tutti i problemi.
Qui c'è bisogno di una leadership illuminata, non di un governo "dal basso" altrimenti non si va da nessuna parte, magari se lo chiedi al romano medio rivuole pure la pena di morte...
Questa giunta si sta muovendo con coerenza seguendo una linea di prudenza che rispecchia l'idea della maggioranza dei romani. Chi si nasconde dietro la parola sviluppo sono gli stessi ipocriti che chiamano stadio della Roma un mega progetto di milioni di m3 in cui lo stadio e' la minima parte, una pura speculazione edilizia di pochi privati che rimarranno i veri proprietari dello stadio, affittandoli alla as Roma a caro prezzo un impianto inutile. Questi servi dei palazzinari vogliono far arricchire i soliti pochi ai danni di molti. Gli operai facciamoli lavorare alla ristrutturazione del patrimonio pubblico già esistente e non per costruire altre cattedrali nel deserto come le vele di Calatrava, altri milioni di euro e di m3 sprecati e che deturpano,l'ambiente. Forza Sindaca, non cedere alle pressioni di questi marpioni che hanno rovinato la nostra amata Roma.
RispondiEliminae ricordiamoci sempre che lo stadio e i lavori edilizi, metropolitane, non danno lavoro ai romani, ma solo a rumeni ed immigrati sottopagati e sfruttati, e poi una volta conclusi, a rumene ucraine ed immigrati africani per le pulizie ed i bar.
RispondiEliminaLa vecchia scusa del dare lavoro non vale piu, poi a roma figurarsi.
Caro Sig. citizen provi a leggere questo articolo:
RispondiEliminahttp://www.nextquotidiano.it/stadio-roma-giunta-raggi/
e si renda conto a quale rischio sta portando la "linea di prudenza" di questa giunta.
Poi per quanto riguarda la presunta coerenza... bhè rilegga il post, perchè è proprio di quello che parla.
Evidentemente la cara Sindaco, di fronte ai risultati dell'Esc Congress che (cito da fonte www.agi.it) "ha portato nelle casse di Roma 960 mila euro solo di tassa di soggiorno e 800 mila euro ai trasporti della rete Atac, muovendo tuttavia un indotto ancora piu' consistente e stimabile in almeno 160 milioni di euro", forse ha dovuto ammettere che la Nuova Fiera non è poi un progetto così scellerato, se ben gestito. E vorrei ricordare inoltre che al vertice di Fiera di Roma c'è un tal Pietro Piccinetti (non nominato da questa giunta) che, di fronte alle acide polemiche dell'assessore Berdini, ha replicato, da vero signore, in questo modo:
http://archivio.agi.it/articolo/b766e064e346a0a2bfe67d375e93eb0e_20160804_fiera-roma-maxicongresso-agosto-polemica-fra-berdini-e-piccinetti/?query=piccinetti
Per cui, prima di asserire che "tutto quello che tocca questa giunta si trasforma in oro", le consiglio di pensarci due volte.
in una vignetta, il romano medio!
RispondiEliminahttp://www.newsday.com/polopoly_fs/1.2309447.1285186359!/httpImage/image.jpg
Caro citizen, una capitale deve essere una capitale, e noi dobbiamo diventare come Madrid, Berlino o Londra.
RispondiEliminaNella capitale deve essere sempre alta stagione, ci devono essere eventi, ci deve essere cultura , ci deve essere ricchezza, sviluppo ma soprattutto lavoro.
Se invece ti piace il ritmo campagnolo puoi anche andare a dissodare la terra in giro per il lazio.
Tutto giusto tranne le olimpiadi. Quelle sono una vaccata mangiasoldi.
RispondiElimina(ps vi ricordo che voi li avete endorsati questi pentagrilli)
Caro Tonelli, NON mi piace Berdini per quello che rappresenta in fatto di ideologia (per quanto, a dispetto delle tue opinioni, lo veda perfettamente organico al pensiero pentastellato fatto di soli "NO" a tutto). Ciononostante, non posso non essere d'accordo sul fatto che:
RispondiElimina- la nuova Fiera è stata costruita su terreni paludosi (come del resto lo stesso Aeroporto di Fiumicino, si vada a leggerne la storia, che è legata a doppio filo con la nascita della discarica di Malagrotta)
- Roma non è Milano, e nemmeno Bari o Genova; sai come chiamava mio padre la vecchia fiera di Roma (paragonandola con quella di Milano)? Il "mercato rionale"
- D'accordo sulla necessità di ricucire la maglia slabbrata del tessuto urbano romano, con i più alti indici di sprawl in ambito europeo, ma prima di riempire i "vuoti" urbanistici con altri palazzi forse sarebbe il caso di riempire i vuoti NEI palazzi. Ha senso contnuare a costruire uffici in una città che NON attrae attività né dal'Italia (persino Telecom ci ha lasciati oramai da un pezzo), né tantomeno dall'estero? NON siamo Milano! Roma, capitale di un Paese che con una visione miope da trent'anni si ostina pecorinamente a "guardare verso l'Europa", ha perso ogni centralità nel Mondo, a tutto vantaggio delle città del nord. Il giorno in cui finalmente ci ricorderemo che siamo la testa di ponte nel Mediterraneo (a scuola ci facevano il lavaggi de cervello ricordandoci a ogni occasione che "l'italia è una penisola"; ma s'insegna ancora?), sarà sempre troppo tardi.
Dunque: quale visione per il futuro di una città come Roma? Non quella di Berdini, ma nemmeno quella di chi vuole farci credere che possiamo fare concorrenza a Milano. Perché il risultato sarebbe tanti altri edifici vuoti. Alessandro
Roma e Milano vengono da storie diverse, e diversi sono i modi dei loro cittadini.
RispondiEliminaI milanesi sono ligi, programmativi, la storia ci dice che sono praticamente da sempre un popolo di abili commercianti che sa vendere e sa vendersi.
Il romano è esattamente quello che tipicamente vedi fare ai nostri calciatori durante i mondiali (probabilmente è per questo che tengono tanto alla Roma e alla Lazio, Totti, etc.) ovvero: la merda attorno cresce (perdiamo miseramente partite facili nei gironi) ma non si da nulla finché non ce ne abbiamo fino a sopra la testa, allora si da un bel colpo di reni sperando di tirarcene ben fuori (riuscito benissimo in Spagna nell'82, ad esempio) ma a volte il lassismo è troppo e non basta (vedi Sud Africa 2010).
Questo per dire che i romani ancora non si sentono del tutto nei guai, per questo sono cosi tranquilli, aspetta una decina d'anni e vedrai...
@9.14 AM
RispondiElimina"Roma non è Milano" vero, ma neanche milano era cosi interessante qualche anno fa.
La differenza tra Roma e milano, ma anche tra Roma, Madrid, Barcellona, Berlino e Londra è che le altre città hanno avuto un concetto chiamato VISIONE che le ha portate a guardare avanti, a studiare i bisogni futuri, a progettare a lungo termine.
La loro visione, caro 9.14 ha sempre vertito sulle infrastrutture SEMPRE!
Questi dei 5Stelle dove vincono governano sempre allo stesso modo: immobilismo totale. Così niente corruzione e loro possono dirsi onesti, anche se in percentuale rispetto alle città che amministrano, sono i più indagati di tutti. Immaginiamoci questi qua al governo del Paese: altro che decrescita felice! Fallimento tipo Argentina:questo ci aspetta.
RispondiEliminadirei che dopo la cantonata che stanno prendendo con roma, i 5 stelle faranno la stessa fine di tutti quei partiti reazionari come AN e UDC.
RispondiEliminaasfaltati.
@2:17 PM "direi che dopo la cantonata che stanno prendendo con roma..." Cantonata???
RispondiEliminaMa non ha mai sentito il loro ritornello del momento? "I romani sono con noi!" "Le decisioni che prendiamo non sono nostre, sono le decisioni dei romani!". Sarebbe davvero interessante conoscere quali sono le attuali (e soprattutto reali) quotazioni del titolo "Giunta 5S".
E' magnifico scoprire che è Roma che deve assomigliare a Madrid, Barcellona, Berlino, Londra e pure Milano. Magari pure Pompei deve mirare a Stoccolma.
RispondiEliminaLa droga d'una volta almeno li faceva fuori subito.
E, a proposito di alterazioni mentali, sapete dove è stato fatto rotolare di recente il senza posa salvo nastasi?
RispondiEliminaA presiedere L'ACCADEMIA D'ARTE DRAMMATICA SILVIO D'AMICO. La GLORIOSA accademia d'arte drammatica Silvio D'Amico.
Voi capite bene che questa è autodistruzione.
@2.29 il problema è proprio quello, ossia il 5s ha gli stessi obiettivi dei romani.
RispondiEliminasaranno forse sostenibilità, mobilità, riqualificazione, creazione di spazi sociali, ammodernamento della città ? ma certo che no...
l'obiettivo finale del romano medio è non fare un cazzo , parcheggiare il suv sul marciapiede e guardare la partita su sky
ma quale sostenibilità, ma quale riqualificazione, ma che cazzo dici?
RispondiEliminasei in africa qui, è gia tanto se la gente non mangia con le mani.
Sullo Stadio avete ragione, sulle olimpiadi proprio no...
RispondiEliminaOrmai sono decenni che le citta' che ospitano le olimpiadi finiscono in perdita...figurati a roma..
Niente Olimpiadi? Va bene, ma almeno che sia un bel NO chiaro e deciso! Poi sarà quel che sarà! Ma che è tutta sta "melina"? Che senso ha tutto questo "farsi attendere"? Questo dire e non dire? Vogliono per caso trovare il modo di salvare capra e cavoli? E anche con lo stadio: hanno inviato solo una parte della documentazione in Regione, ma la cosa più importante è ancora sospesa, per cui, tutto fermo. Ma cosa sono tutti questi tira e molla? E basta!
RispondiEliminaLa gente già mangia con le mani. Internet point. Senegalese cena con piatto pieno di teste di pesce e patate. Maneggia accuratamente i propri piedi dolenti di una giornata di lavoro, giacenti nella ciabatta d'ordinanza, prende una testa di pesce con la stessa mano, due patatine, si gira, prende i soldi, mi dà il resto, fa lo scontrino, pulisce la mano sull'alluce, attacca un'altra testa di pesce, e già che c'è, siccome son signori, mi chiede se voglio favorire.
RispondiEliminaOra sulle Olimpiadi è un NI!
RispondiEliminahttp://www.corriere.it/politica/16_agosto_31/berdini-l-assessore-raggi-che-apre-all-olimpiade-roma-5ccc062e-6ef1-11e6-adac-6265fc60f93f.shtml
Certo che non ci si capisce più nulla, ma è chiaro che qui sono solo a caccia di soldi.
Prima no, no, no e poi quando fiutano un po' di euro (ma solo per il bene della città, sia chiaro!) eccoli a calare le braghe. E il Coni, pur di non perdere l'occasione, le calerà pure lui. Bisognerà vedere chi le abbasserà di più!
E anche questa volta, non ne verremo fuori!