C'è un motivo per cui le assurde polemiche di questi giorni che campeggiano addirittura sulle cronache nazionali dei principali quotidiani del paese non vengono prontamente smentite e facilmente demolite dai vertici del Movimento 5 Stelle: fanno comodo!
Eppure sarebbe semplicissimo. Si parla di stipendi, solo di stipendi, nient'altro che di stipendi. Ma quanto ci vuole a spiegare all'opinione pubblica, in maniera chiara, che spendere 6 milioni di euro di paghe in un comune che ha 6 miliardi di euro di budget\anno è lo 0,1% dell'ammontare? Quanto ci vuole a spiegare che i professionisti seri e onesti si pagano e proprio questa è una garanzia (sebbene non al 100%) di incorruttibilità? Quanto ci vuole a far capire che se si fa ripartire (specie economicamente) una città come Roma stipendi di quella entità vengono ripagati in venti minuti netti? Quanto ci vuole a spiegare a giornali con la bava alla bocca e a militanti incontinenti (sorelle di Presidenti di Consiglio Comunale incluse) che è assolutamente normale, in un Comune marcio e colluso, cercare di circondarsi di persone amiche, vicine, con le quali si è scambiato in passato già un pezzo di vita (a patto che siano in gamba, ovvio)?
Non ci vorrebbe niente, ma non lo si fa. Non lo fanno i rappresentanti del M5S romano (Frongia, Raggi... a proposito l'avete vista ultimamente? Esiste? E' viva e lotta assieme a noi? Vi ricordate l'ultima sua dichiarazione importante sulla città?) e men che meno lo fanno i rappresentanti del M5S nazionale. Perché così la stampa continua nella sua opera di distrazione di massa, parlando del nulla, e si può continuare a fare il proprio porco comodo con gli affari, le relazioni, i rapporti utilissimi a costruire il consenso e a ipotecare la vittoria alle prossime elezioni politiche. Questa la strategia.
Ovviamente senza accordarsi con i poteri forti, o per lo meno con una parte di questi, le elezioni non si vincono manco per miracolo. E a Roma i poteri forti sono tanti e ramificati, magari meno potenti di un tempo, ma perché inimicarseli inutilmente?
Ecco allora che qualcuno parla insistentemente, ormai da mesi, tra i tanti altri imbarazzanti o inconfessabili accordi elettorali (vogliamo parlare di quello coi sindacati - alcuni sindacati - delle municipalizzate che ha già fruttato la fine dell'era Frattini in Ama? Da sotterrarsi...), di un patto d'acciaio tra Virginia Raggi e Francesco Gaetano Caltagirone.
Tu, Virginia, appronti le decisioni che mi stanno a cuore; Tu, Virginia, mi fai tornare centrale non tanto nel business (ormai Calta fa affari all'estero soprattutto, mica in questo paese del menga dove è diventato impossibile lavorare) quanto nel potere e nelle decisioni e io, Franco, faccio in modo di non ostacolarti e se lo faccio lo faccio solo superficialmente, solo in apparenza. "Non affondate sulla Sindaca" avrebbe sussurrato ai suoi redattori "date solo qualche colpettino". E infatti la strategia editoriale del Messaggero questa appare essere.
Ora la ricostruzione di complotti e sotterfugi non è propriamente la nostra specialità e dunque, figuratevi, speriamo di essere smentiti, tuttavia un elemento conferma questa ricostruzione che altrimenti si potrebbe considerare giustamente fantasiosa: parliamo delle Torri dell'Eur. Sintetizziamo cosa è successo negli ultimi 55 anni.
Le torri vengono costruite negli anni Sessanta, firmate da grandi architetti dell'epoca: si deve fare il centro direzionale dell'Eur, una roba che nessun paese occidentale ancora aveva.
Le torri vengono destinate al Ministero delle Finanze.
Le torri negli anni 2000 vengono abbandonate e parte un progetto di trasformazione in spazi residenziali in capo ad una società mista e in virtù di un non felicissimo progetto di Renzo Piano che prevede l'abbattimento delle torri. In cambio i costruttori avrebbero girato 24 milioni di oneri per "pagare" il cambio di destinazione d'uso da uffici a residenze.
Il progetto non parte mai, le torri vengono spogliate del loro rivestimento durante gli anni di Alemanno ma poi tutto si arena anche perché nel 2008/2009 inizia una crisi economica micidiale dentro la quale siamo ancora. Una crisi che sconsigliava, specie in una città peracottara come Roma, di costruire case di lusso (come invece negli stessi anni si è fatto, eccome, a Milano).
Durante gli anni della Giunta Marino, l'assessore Giovanni Caudo trova la quadra. Le torri rimarranno al loro posto, non verranno più demolite, non verranno più trasformate in case ma resteranno uffici e diventeranno il grande quartier generale romano di TIM (Telecom Italia) che così potrà abbandonare altri uffici che ha in affitto mettendo tra l'altro in gioco altri spazi nella città in un risiko sano e a beneficio di tutti, inclusi i risparmi dell'azienda telefonica.
Per questa operazione, una delle tante operazioni brillantissime dell'assessore Caudo (basti pensare che il privato fu obbligato a fare un concorso d'architettura che vide vincitore un giovane studio milanese con un progetto di dignitosissimo livello), ovviamente gli oneri - i famosi 24 milioni - non erano più dovuti perché non c'era più alcun cambio di destinazione d'uso. Torri di uffici erano, torri di uffici tornavano: semplicemente venivano restaurate e riqualificate.
Nel frattempo cambiano i vertici di Telecom. Va via Patuano, che tanto aveva voluto questa operazione immobiliare, arriva Cattaneo che questa operazione aveva sempre osteggiato. Cattaneo è un "uomo di Caltagirone" potrebbe dire qualcuno. Ha presieduto la Domus, del gruppo Vianini, ed è stato nel CdA di Cementir. Noi - tra Terna, Fiera Milano e quant'altro - non lo consideriamo tale, lo consideriamo invece un bravo imprenditore con due wallere tante il quale, tuttavia, di certo non è estraneo al Calta e di certo gli deve - come succede quando si lavora senza che questo rappresenti il benché minimo illecito - qualche favore.
Cattaneo, senza che il Comune lo ostacolasse minimamente, prova immediatamente a smontare il progetto. Non ci riesce perché ci sono delle grossissime penali da pagare. Ad un certo punto parte un'inchiesta, chissà innescata da chi, che vede indagato - come atto dovuto - anche lo stesso Giovanni Caudo e che verte su quella differenza (facilissimamente spiegabile) tra 24 milioni di oneri di urbanizzazione dovuti dal primo progetto e 1 milione di contributo obbligatorio dovuto dal progetto nuovo. Come abbiamo detto il progetto nuovo è una semplice riqualificazione che non necessita neppure di chissà quale permesso e passaggio burocratico e che dunque non genera oneri per cui è normale che gli oneri non ci siano.
Questo fatto, che il Comune avrebbe dovuto ignorare o dal quale si sarebbe dovuto difendere, porta invece l'amministrazione a revocare il permesso per costruire. Come se per lo scandalo Metro C, invece di mettere al gabbio i responsabili, si fosse considerato che doveva farne le spese l'infrastruttura stessa, revocando il diritto a costruirla. Con un atto che, pare, è datato 29 luglio firmato non si sa da chi perché nulla si trova nell'Albo Pretorio benché organi di stampa riportino il 29 luglio come data di promulgazione. Praticamente il Comune si è autodanneggiato per favorire le scelte di una società privata, Telecom, che nel frattempo aveva cambiato idea rispetto ad un impegno che si era presa? Questa l'ipotesi. Un impegno, peraltro, preso con la CDP, dunque un ente di fatto pubblico. La parte pubblica è stata così danneggiata due volte, anzi tre perché il permanere ora della Beirut dell'Eur danneggerà fortemente anche la inauguranda Nuvola di Fuksas che stava per trovare acquirenti per l'albergo proprio nella prospettiva di un nuovo grande centro direzionale al suo fianco. Nuovo centro direzionale che non ci sarà. Stessi danni indiretti li subirà anche l'Acquario, altro progetto quasi terminato che la città attenda da anni e che ora si troverà ad inaugurare, se mai lo farà, in un contesto di degrado. Roba da chiedere i danni.
La domanda è: il Comune è stato obbligato a revocare il permesso per costruire (ricordiamo: già sospeso all'epoca di Tronca)? L'inchiesta, seppur risibile e a nostro parere presto archiviata per lo meno per la parte relativa agli oneri, lo ha obbligato a farlo? O è stata una precisa scelta politica? O lo ha fatto per offrire una scappatoia che altrimenti Telecom non avrebbe mai avuto? Ma in ogni caso perché nessuno parla? Perché non c'è una parola di Paolo Berdini, assessore all'urbanistica, su questa faccenda che è cruciale per l'Eur e per tutta la città? Perché - in ottemperanza alla trasparenza che è uno dei cardini di questa amministrazione pentastellata - l'assessore all'urbanistica non ci illustra cosa è successo e cosa succederà? Forse Berdini, come tutti i comunisti che si rispettino, sta passando una trentina di giorni in relax agostano a Porto Ercole, a Capalbio, ad Ansedonia, a Sperlonga, a San Felice Circeo, a Ponza o a Sabaudia? Perché non ci viene spiegato ora che si farà e come si risolverà questo relitto urbano che pregiudica lo sviluppo di tutto il quartiere rischiando di mandare in fumo tutto un progetto convegnistico sul quale si è enormemente investito? Si vuole far fare al Centro Congressi la stessa fine che si è fatta fare alla Fiera di Roma per caso? Perché il Municipio non apre bocca? Perché in Municipio non apre bocca manco l'opposizione? Chi ha firmato la revoca del permesso a costruire alzando una palla che la nuova Telecom di Cattaneo (marito di quella Sabrina Ferilli sorprendente sponsor della Sindaca in campagna elettorale) ha prontamente schiacciato? E cosa c'entra Caltagirone in tutto questo e il suo presunto "patto" con Virginia Raggi?
C'entra eccome e questa revoca sarebbe uno dei primissimi punti dell'accordo tra i due di cui si favoleggia in città. Caltagirone vedeva di cattivissimo occhio questa operazione (esattamente come vede di cattivissimo occhio l'operazione del Nuovo Stadio della Roma, che infatti l'attuale Giunta sta cercando in tutti i modi di ostacolare) non tanto perché lo danneggia economicamente - beh, certo, ci sarebbero tanti uffici caltagironiani sfitti in zona Tor Marancia e Telecom potrebbe andare lì in affitto invece di costruirsi una sede sua - quanto perché è nata senza il suo consenso, senza che nessuno lo avvisasse, senza che venisse coinvolto, senza che gli venisse chiesto un parere. Caltagirone è l'uomo più ricco d'Italia e uno dei più ricchi d'Europa, non è che ha bisogno di guadagnare denaro o di fare qualche palazzina in più, è caricaturale immaginarselo così come un vecchio palazzinaro: è un uomo di finanza, ormai internazionale. Caltagirone è interessato al fascino del potere, vuole che le decisioni passino per lui, vuole dire la sua, magari cambiare il corso di qualche cosa. Potere per il potere, senza grandi secondi fini. E come biasimarlo? Tutti gli assessori all'urbanistica che Roma aveva avuto, infatti, non solo non lo biasimavano ma lo assecondavano. Fossero di destra, di centro o di sinistra. Con Marino le cose sono cambiate in maniera radicale e Giovanni Caudo ha iniziato a trattare Francesco Gaetano Caltagirone come un normalissimo imprenditore. Come tutti gli altri. Apriti cielo: è venuto giù il mondo. Caudo, il più bravo, capace, lucido e onesto assessore che la città abbia mai avuto, è stato passato al tritacarne e chissà quante ancora ne dovrà passare.
In un post e in un'intervista al Corriere della Sera di diversi mesi fa, Caudo aveva incredibilmente anticipato tutto proprio nel momento in cui il management di Telecom cambiava, la scorsa primavera. "Questo progetto ha dato fastidio a chi pensava di poter essere intermediario di ogni cosa che di importante avveniva in città". Più chiaro di così. Caudo non si è piegato a certe "consuetudini" e ne ha pagato amare conseguenze e amare conseguenze ne paga la città, la sua economia, il quartiere dell'Eur. Nel silenzio più assordante dei media, dell'amministrazione e dell'opposizione ovviamente muta come un pesce as usual (salutatece la moglie di Franceschini, please).
Poi chiaramente (qui non siamo ne la magistratura ne tanto meno dei giornalisti d'inchiesta ma solo un blog che pubblica idee, spunti e suggestioni) la storia può essere diversa. Può essere che nelle intercettazioni sulla vicenda ci sia davvero del marcio, può essere che Berdini avesse tanto voluto fare questo progetto (ma allora perché i suoi lacché esultano su Facebook?) ma che sia stato costretto dai fatti a retrocedere in autotutela, può darsi che Flavio Cattaneo si muova non tanto per compiacere Caltagirone ma per ottimizzare al massimo i risparmi di Telecom e salvarne il bilancio con i tagli che il suo azionista gli chiede di apportare. Tutto può essere, ma la faccenda merita attenzione e occhi aperti sui prossimi step. Occhi aperti che carta stampata e opposizione politica a chi governa non contribuiscono a farci tenere.
Di certo dopo la ex Fiera di Roma la città continua la sua emorragia di progetti, di cantieri, di trasformazioni, di riqualificazioni, di investimenti. Ora per Berdini non resta che ostacolare con efficacia risolutiva il progetto dello Stadio, di far definitivamente annullare le Olimpiadi e di azzerare il progetto della Città della Scienza. E magari di stoppare Metro C e Campidoglio 2. Roma avrà così perfino meno progetti urbanistici di Pomezia, di Marino, di Guidonia. Intanto, chissà come mai, tutte le altre capitali occidentali vanno esattamente nella direzione opposta.
Il problema non sono le decine di migliaia di posti di lavori che la città sta perdendo in questi mesi a causa di scelte politiche forsennate, il problema sono le centinaia di migliaia di posti di lavoro cui la città sta rinunciando in futuro. Roma sta lanciando un messaggio chiaro a tutti i capitali internazionali: state alla larga, non venite, andate ad investire altrove perché qui non c'è spazio per chi vuole scommettere denaro sula città, qui dobbiamo fare in modo che quanto più patrimonio possibile resti abbandonato, così ci sono più opportunità per okkupare, usurpare, soddisfare gli appetiti dei furbi. E' il sigillo sull'olocausto economico di una capitale occidentale, una cosa che non s'è mai vista nella storia della contemporaneità. E le colpe sono della mentalità di tutti noi ancor più che della politica.
Una capitale del G8 che si avvia ad una rilevanza economica inferiore di quella di Sofia, di Bucarest, di Atene, di Trana, di Zagabria, di Bratislava. La studieranno sui libri di storia i nostri nipoti questa deriva, a patto che, emigrati all'estero e fuggiti da una città impoverita, avranno la chance e le sufficienti risorse economiche per potersi iscrivere a scuola.
Eppure sarebbe semplicissimo. Si parla di stipendi, solo di stipendi, nient'altro che di stipendi. Ma quanto ci vuole a spiegare all'opinione pubblica, in maniera chiara, che spendere 6 milioni di euro di paghe in un comune che ha 6 miliardi di euro di budget\anno è lo 0,1% dell'ammontare? Quanto ci vuole a spiegare che i professionisti seri e onesti si pagano e proprio questa è una garanzia (sebbene non al 100%) di incorruttibilità? Quanto ci vuole a far capire che se si fa ripartire (specie economicamente) una città come Roma stipendi di quella entità vengono ripagati in venti minuti netti? Quanto ci vuole a spiegare a giornali con la bava alla bocca e a militanti incontinenti (sorelle di Presidenti di Consiglio Comunale incluse) che è assolutamente normale, in un Comune marcio e colluso, cercare di circondarsi di persone amiche, vicine, con le quali si è scambiato in passato già un pezzo di vita (a patto che siano in gamba, ovvio)?
Torri di Ligini appena costruite |
Non ci vorrebbe niente, ma non lo si fa. Non lo fanno i rappresentanti del M5S romano (Frongia, Raggi... a proposito l'avete vista ultimamente? Esiste? E' viva e lotta assieme a noi? Vi ricordate l'ultima sua dichiarazione importante sulla città?) e men che meno lo fanno i rappresentanti del M5S nazionale. Perché così la stampa continua nella sua opera di distrazione di massa, parlando del nulla, e si può continuare a fare il proprio porco comodo con gli affari, le relazioni, i rapporti utilissimi a costruire il consenso e a ipotecare la vittoria alle prossime elezioni politiche. Questa la strategia.
Ovviamente senza accordarsi con i poteri forti, o per lo meno con una parte di questi, le elezioni non si vincono manco per miracolo. E a Roma i poteri forti sono tanti e ramificati, magari meno potenti di un tempo, ma perché inimicarseli inutilmente?
Il cantiere delle Torri quando era appena partito, coperto dall'installazione di Matteo Cibic |
Ecco allora che qualcuno parla insistentemente, ormai da mesi, tra i tanti altri imbarazzanti o inconfessabili accordi elettorali (vogliamo parlare di quello coi sindacati - alcuni sindacati - delle municipalizzate che ha già fruttato la fine dell'era Frattini in Ama? Da sotterrarsi...), di un patto d'acciaio tra Virginia Raggi e Francesco Gaetano Caltagirone.
Tu, Virginia, appronti le decisioni che mi stanno a cuore; Tu, Virginia, mi fai tornare centrale non tanto nel business (ormai Calta fa affari all'estero soprattutto, mica in questo paese del menga dove è diventato impossibile lavorare) quanto nel potere e nelle decisioni e io, Franco, faccio in modo di non ostacolarti e se lo faccio lo faccio solo superficialmente, solo in apparenza. "Non affondate sulla Sindaca" avrebbe sussurrato ai suoi redattori "date solo qualche colpettino". E infatti la strategia editoriale del Messaggero questa appare essere.
Ora la ricostruzione di complotti e sotterfugi non è propriamente la nostra specialità e dunque, figuratevi, speriamo di essere smentiti, tuttavia un elemento conferma questa ricostruzione che altrimenti si potrebbe considerare giustamente fantasiosa: parliamo delle Torri dell'Eur. Sintetizziamo cosa è successo negli ultimi 55 anni.
Le torri vengono costruite negli anni Sessanta, firmate da grandi architetti dell'epoca: si deve fare il centro direzionale dell'Eur, una roba che nessun paese occidentale ancora aveva.
Le torri vengono destinate al Ministero delle Finanze.
Le torri negli anni 2000 vengono abbandonate e parte un progetto di trasformazione in spazi residenziali in capo ad una società mista e in virtù di un non felicissimo progetto di Renzo Piano che prevede l'abbattimento delle torri. In cambio i costruttori avrebbero girato 24 milioni di oneri per "pagare" il cambio di destinazione d'uso da uffici a residenze.
Il progetto non parte mai, le torri vengono spogliate del loro rivestimento durante gli anni di Alemanno ma poi tutto si arena anche perché nel 2008/2009 inizia una crisi economica micidiale dentro la quale siamo ancora. Una crisi che sconsigliava, specie in una città peracottara come Roma, di costruire case di lusso (come invece negli stessi anni si è fatto, eccome, a Milano).
Durante gli anni della Giunta Marino, l'assessore Giovanni Caudo trova la quadra. Le torri rimarranno al loro posto, non verranno più demolite, non verranno più trasformate in case ma resteranno uffici e diventeranno il grande quartier generale romano di TIM (Telecom Italia) che così potrà abbandonare altri uffici che ha in affitto mettendo tra l'altro in gioco altri spazi nella città in un risiko sano e a beneficio di tutti, inclusi i risparmi dell'azienda telefonica.
I rendering della riqualificazione annullata |
Per questa operazione, una delle tante operazioni brillantissime dell'assessore Caudo (basti pensare che il privato fu obbligato a fare un concorso d'architettura che vide vincitore un giovane studio milanese con un progetto di dignitosissimo livello), ovviamente gli oneri - i famosi 24 milioni - non erano più dovuti perché non c'era più alcun cambio di destinazione d'uso. Torri di uffici erano, torri di uffici tornavano: semplicemente venivano restaurate e riqualificate.
Nel frattempo cambiano i vertici di Telecom. Va via Patuano, che tanto aveva voluto questa operazione immobiliare, arriva Cattaneo che questa operazione aveva sempre osteggiato. Cattaneo è un "uomo di Caltagirone" potrebbe dire qualcuno. Ha presieduto la Domus, del gruppo Vianini, ed è stato nel CdA di Cementir. Noi - tra Terna, Fiera Milano e quant'altro - non lo consideriamo tale, lo consideriamo invece un bravo imprenditore con due wallere tante il quale, tuttavia, di certo non è estraneo al Calta e di certo gli deve - come succede quando si lavora senza che questo rappresenti il benché minimo illecito - qualche favore.
Cattaneo, senza che il Comune lo ostacolasse minimamente, prova immediatamente a smontare il progetto. Non ci riesce perché ci sono delle grossissime penali da pagare. Ad un certo punto parte un'inchiesta, chissà innescata da chi, che vede indagato - come atto dovuto - anche lo stesso Giovanni Caudo e che verte su quella differenza (facilissimamente spiegabile) tra 24 milioni di oneri di urbanizzazione dovuti dal primo progetto e 1 milione di contributo obbligatorio dovuto dal progetto nuovo. Come abbiamo detto il progetto nuovo è una semplice riqualificazione che non necessita neppure di chissà quale permesso e passaggio burocratico e che dunque non genera oneri per cui è normale che gli oneri non ci siano.
Questo fatto, che il Comune avrebbe dovuto ignorare o dal quale si sarebbe dovuto difendere, porta invece l'amministrazione a revocare il permesso per costruire. Come se per lo scandalo Metro C, invece di mettere al gabbio i responsabili, si fosse considerato che doveva farne le spese l'infrastruttura stessa, revocando il diritto a costruirla. Con un atto che, pare, è datato 29 luglio firmato non si sa da chi perché nulla si trova nell'Albo Pretorio benché organi di stampa riportino il 29 luglio come data di promulgazione. Praticamente il Comune si è autodanneggiato per favorire le scelte di una società privata, Telecom, che nel frattempo aveva cambiato idea rispetto ad un impegno che si era presa? Questa l'ipotesi. Un impegno, peraltro, preso con la CDP, dunque un ente di fatto pubblico. La parte pubblica è stata così danneggiata due volte, anzi tre perché il permanere ora della Beirut dell'Eur danneggerà fortemente anche la inauguranda Nuvola di Fuksas che stava per trovare acquirenti per l'albergo proprio nella prospettiva di un nuovo grande centro direzionale al suo fianco. Nuovo centro direzionale che non ci sarà. Stessi danni indiretti li subirà anche l'Acquario, altro progetto quasi terminato che la città attenda da anni e che ora si troverà ad inaugurare, se mai lo farà, in un contesto di degrado. Roba da chiedere i danni.
La domanda è: il Comune è stato obbligato a revocare il permesso per costruire (ricordiamo: già sospeso all'epoca di Tronca)? L'inchiesta, seppur risibile e a nostro parere presto archiviata per lo meno per la parte relativa agli oneri, lo ha obbligato a farlo? O è stata una precisa scelta politica? O lo ha fatto per offrire una scappatoia che altrimenti Telecom non avrebbe mai avuto? Ma in ogni caso perché nessuno parla? Perché non c'è una parola di Paolo Berdini, assessore all'urbanistica, su questa faccenda che è cruciale per l'Eur e per tutta la città? Perché - in ottemperanza alla trasparenza che è uno dei cardini di questa amministrazione pentastellata - l'assessore all'urbanistica non ci illustra cosa è successo e cosa succederà? Forse Berdini, come tutti i comunisti che si rispettino, sta passando una trentina di giorni in relax agostano a Porto Ercole, a Capalbio, ad Ansedonia, a Sperlonga, a San Felice Circeo, a Ponza o a Sabaudia? Perché non ci viene spiegato ora che si farà e come si risolverà questo relitto urbano che pregiudica lo sviluppo di tutto il quartiere rischiando di mandare in fumo tutto un progetto convegnistico sul quale si è enormemente investito? Si vuole far fare al Centro Congressi la stessa fine che si è fatta fare alla Fiera di Roma per caso? Perché il Municipio non apre bocca? Perché in Municipio non apre bocca manco l'opposizione? Chi ha firmato la revoca del permesso a costruire alzando una palla che la nuova Telecom di Cattaneo (marito di quella Sabrina Ferilli sorprendente sponsor della Sindaca in campagna elettorale) ha prontamente schiacciato? E cosa c'entra Caltagirone in tutto questo e il suo presunto "patto" con Virginia Raggi?
C'entra eccome e questa revoca sarebbe uno dei primissimi punti dell'accordo tra i due di cui si favoleggia in città. Caltagirone vedeva di cattivissimo occhio questa operazione (esattamente come vede di cattivissimo occhio l'operazione del Nuovo Stadio della Roma, che infatti l'attuale Giunta sta cercando in tutti i modi di ostacolare) non tanto perché lo danneggia economicamente - beh, certo, ci sarebbero tanti uffici caltagironiani sfitti in zona Tor Marancia e Telecom potrebbe andare lì in affitto invece di costruirsi una sede sua - quanto perché è nata senza il suo consenso, senza che nessuno lo avvisasse, senza che venisse coinvolto, senza che gli venisse chiesto un parere. Caltagirone è l'uomo più ricco d'Italia e uno dei più ricchi d'Europa, non è che ha bisogno di guadagnare denaro o di fare qualche palazzina in più, è caricaturale immaginarselo così come un vecchio palazzinaro: è un uomo di finanza, ormai internazionale. Caltagirone è interessato al fascino del potere, vuole che le decisioni passino per lui, vuole dire la sua, magari cambiare il corso di qualche cosa. Potere per il potere, senza grandi secondi fini. E come biasimarlo? Tutti gli assessori all'urbanistica che Roma aveva avuto, infatti, non solo non lo biasimavano ma lo assecondavano. Fossero di destra, di centro o di sinistra. Con Marino le cose sono cambiate in maniera radicale e Giovanni Caudo ha iniziato a trattare Francesco Gaetano Caltagirone come un normalissimo imprenditore. Come tutti gli altri. Apriti cielo: è venuto giù il mondo. Caudo, il più bravo, capace, lucido e onesto assessore che la città abbia mai avuto, è stato passato al tritacarne e chissà quante ancora ne dovrà passare.
In un post e in un'intervista al Corriere della Sera di diversi mesi fa, Caudo aveva incredibilmente anticipato tutto proprio nel momento in cui il management di Telecom cambiava, la scorsa primavera. "Questo progetto ha dato fastidio a chi pensava di poter essere intermediario di ogni cosa che di importante avveniva in città". Più chiaro di così. Caudo non si è piegato a certe "consuetudini" e ne ha pagato amare conseguenze e amare conseguenze ne paga la città, la sua economia, il quartiere dell'Eur. Nel silenzio più assordante dei media, dell'amministrazione e dell'opposizione ovviamente muta come un pesce as usual (salutatece la moglie di Franceschini, please).
Poi chiaramente (qui non siamo ne la magistratura ne tanto meno dei giornalisti d'inchiesta ma solo un blog che pubblica idee, spunti e suggestioni) la storia può essere diversa. Può essere che nelle intercettazioni sulla vicenda ci sia davvero del marcio, può essere che Berdini avesse tanto voluto fare questo progetto (ma allora perché i suoi lacché esultano su Facebook?) ma che sia stato costretto dai fatti a retrocedere in autotutela, può darsi che Flavio Cattaneo si muova non tanto per compiacere Caltagirone ma per ottimizzare al massimo i risparmi di Telecom e salvarne il bilancio con i tagli che il suo azionista gli chiede di apportare. Tutto può essere, ma la faccenda merita attenzione e occhi aperti sui prossimi step. Occhi aperti che carta stampata e opposizione politica a chi governa non contribuiscono a farci tenere.
Di certo dopo la ex Fiera di Roma la città continua la sua emorragia di progetti, di cantieri, di trasformazioni, di riqualificazioni, di investimenti. Ora per Berdini non resta che ostacolare con efficacia risolutiva il progetto dello Stadio, di far definitivamente annullare le Olimpiadi e di azzerare il progetto della Città della Scienza. E magari di stoppare Metro C e Campidoglio 2. Roma avrà così perfino meno progetti urbanistici di Pomezia, di Marino, di Guidonia. Intanto, chissà come mai, tutte le altre capitali occidentali vanno esattamente nella direzione opposta.
Il problema non sono le decine di migliaia di posti di lavori che la città sta perdendo in questi mesi a causa di scelte politiche forsennate, il problema sono le centinaia di migliaia di posti di lavoro cui la città sta rinunciando in futuro. Roma sta lanciando un messaggio chiaro a tutti i capitali internazionali: state alla larga, non venite, andate ad investire altrove perché qui non c'è spazio per chi vuole scommettere denaro sula città, qui dobbiamo fare in modo che quanto più patrimonio possibile resti abbandonato, così ci sono più opportunità per okkupare, usurpare, soddisfare gli appetiti dei furbi. E' il sigillo sull'olocausto economico di una capitale occidentale, una cosa che non s'è mai vista nella storia della contemporaneità. E le colpe sono della mentalità di tutti noi ancor più che della politica.
Una capitale del G8 che si avvia ad una rilevanza economica inferiore di quella di Sofia, di Bucarest, di Atene, di Trana, di Zagabria, di Bratislava. La studieranno sui libri di storia i nostri nipoti questa deriva, a patto che, emigrati all'estero e fuggiti da una città impoverita, avranno la chance e le sufficienti risorse economiche per potersi iscrivere a scuola.
RispondiEliminaIl casino lo ha creato il Sig. Veltroni (quello che aveva come braccio destro il pluripregiudicato per droga Luca Odevaine), è sotto la sua giunta che l' Eur (e non solo visto che Veltroni regalò Roma ai palazzinari) ha iniziato ha morire , questo per la cronaca e per la Verità.
Alessandro
Il casino lo sta creando la nuova sindaca Raggie ed il loro progetto della decrescita felice che porterà Roma ad essere una città del terzo mondo, in pochi mesi di malgoverno i 5 stelle sono riusciti a fare molto peggio di Alemagno e del Marziano... mai Roma è stata così sporca e degradata.
EliminaDaniele
Ma dove vivi... roma è pulitissima, e dove è sporca, è colpa di qualche antiromano che sporca a più non posso. Bisogna solo vedere al rientro delle ferie che succede. Pensate allo schifo degli ultimi anni pensavate che in 2 mesi roma tronava come nuova ?? Finitela e rimbocchiamoci le mani TUTTI QUANTI !!
EliminaRoma con il nuovo sindacato fa più schifo di prima, ma dove vivi tu....
EliminaAmmesso e non concesso che sia come dici tu, ora che facciamo, continuiamo a farlo morire l'Eur (e Roma in generale), o proviamo a rilanciarlo?
RispondiEliminaLa mangiatoia e finirà.devi capire che non sempre ci si può indebitare.ci sono milioni di progetti free cemento che si realizzeranno.primi i bisogni dei cittadini.ambiente e territorio.i palazzinari cadano ad edificare con il cemento altri lidi qui non ce trippa per gatto.rilanciare i monumenti con le luci e pulizie agibilità nel fruorke.educazione civica con progetti mirati SD adulti digitalizzate i percorsi con il cellulare ce ne sono di cose da fare
EliminaCioè tu quindi vuoi lasciare quello schifo di torri all'EUR a mo' di città bombardata? Allucinante.
EliminaCioè tu quindi vuoi lasciare quello schifo di torri all'EUR a mo' di città bombardata? Allucinante.
EliminaConcordo con Alessandro
RispondiEliminaprima o poi qualcuino dovra scoperchiare il vaso di pandora che e' stato Veltroni: il PRG mattonaro, la gestione fallimentare di tutte le municipalizzate, la rincorsa a progetti velleitari come il festival del cinema, i ritardi negli avvii dei lavori delle mtro (per di piu progettate in mondo approssimativo), la contabilita doppia delll'atac (che Alemanno non invento, ma si ritrovo e continuo), la collusione del PD con cartellonari e abusivi non inizio quando il PD era all'opposizione con Alemanno.
Pero al sindaco PD che governo roma con le vacche ancora grasse nessuno ha mai chiesto nulla... Mistero della fede
CMQ si, l'EUR (come tutta Roma) va rianimato e questi progettui servirebbero come il pane, ma con Berdini e co possiamo pur dirgli addio
Ma Caltagirone non e' un paese siciliano vicino a Corleone ?!??!?!
RispondiEliminaLa città della scienza è puro e semplice sperpero di denaro pubblico come nella migliore tradizione sinistroide e meridionale (non è un caso che anche Napoli ha la sua inutile città della scienza). Le Olimpiadi non ne parliamo nemmeno, sono soldi buttati dalla finestra. Però, al contrario, non si possono bloccare progetti privati che non gravano sul bilancio del Comune come questo e lo stadio della Roma. Non ha alcuna logica.
RispondiEliminaTu ci sei mai stato alla città della scienza a Napoli? Vai a gioca' a calcetto urlando come una scimmia. Quello si che migliora la cultura e il livello della città.
EliminaE pensare che il vostro insulso blog ha invitato caldamente a votare per la Raggi.
RispondiEliminaQuanto vi sentite stupidi, adesso?
Bene! Ora moltiplicate quel sentimento per 1000 e avrete circa lo 0,1% della vostra stupidità.
Ovviamente, la stima è per difetto.
La tua invidia ti annienterà
EliminaSei pronto ed evoluto PRT andate altrove.Roma pulita e civile non fa per te.ritorna nella realtà i partiti ti hanno fottuto e ancora li difendi
Ma mi sa che vi sfugge quale immondo casino è in corso da anni tra eur spa e il codice di diritto penale e tributario.
RispondiEliminaCaltagirone è uno dei soci della a. s. Roma, non può essere contrario allo stadio.
Lo stadio non è a costo zero, si regalano a James ettari di terreno della collettività, a destinazione vincolata, quindi in violazione del piano regolatore; terreno che, edificato, per il signor James, parnasi e calta, in borsa diventa oro. Giochetto vecchio quanto tonelli.
La mangiatoia la vedranno il 25,a natale
EliminaLa torta e per tutti non per i soliti
E la Virginia vi fara vedere
La mangiatoia la vedranno il 25,a natale
EliminaLa torta e per tutti non per i soliti
E la Virginia vi fara vedere
Intanto in ATAC i soliti noti continuano con gli appalti e affidamenti ai soliti noti vedasi appalto pneumatici tolto mesi fa a gommeur per presunta truffa e riaffidato alla stessa sotto altro nome fino al 2019......la mangiatoia continua....
EliminaDa quando Caltagirone e' socio della Roma?
RispondiElimina...e da quando i terreni di Parnasi sono della collettività? Allora me ne vado a prendere un pezzo pure io!!!
RispondiEliminaAmmazza quante cazzate in un messaggio solo!!!!!
Negli interessi di marchini se non sbaglio, c'è da un pezzo la copertura edilizia verso l'eur. Gli interessi di questi personaggi sono una rete inestricabile.
RispondiEliminaIl "potere" di Caltagirone consiste tutto nel poter dare lavoro. Ed è il motivo per cui la cricca, di cui Caltagirone è il grande manovratore, dirige la politica verso la privatizzazione completa. E per cui il sindacato è uno dei perni delle strutture mafiose.
L'ultima proposta di legge del governo renzi, che viaggia in questa massonica direzione, è la possibilità di licenziamento arbitrario per i pubblici dipendenti. Voi commessi della standa esulterete, senza rendervi conto che se passasse una cosa del genere sarebbe la fine di quel che resta dello stato di diritto.
Se un pubblico dipendente con una responsabilità funzionale, per esempio giudiziaria o ispettiva, finisce in balìa degli abusi della dirigenza, che è frutto di nomina, quindi è il braccio della politica, ne viene svuotata l'autorità a tutela della collettività.
Ma che state dicendo? A parnasi vengono regalati ettari di terreno del comune, cioè nostro, in cambio de sto grande regalo che ci farebbe con lo stadio della Roma.
RispondiEliminaPallotta è in cordata unicredit insieme a Caltagirone.
>Pallotta è in cordata unicredit insieme a Caltagirone.
RispondiEliminaPensa che io ho un conto corrente in Unicredit. Sono pure io nell'affare?
Se Caltagirone fosse stato socio della Roma lo stadio l'avrebbe fatto lui non Parnasi. E' cosi' difficile?
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaSi perde di credibilità"
EliminaAnche se e evidente la realtà?
Telecom deve tagliare i costi, la nomina di Cattaneo è stata fatta in questo senso. Ora taglierà ancora il personale, meno impiegati in ufficio ... che senso avrebbe investire soldi che non hanno, per costruire uffici che non riempirebbero mai ?
RispondiEliminaCaro blog, smetti di gettare merd@ sulla Raggi e di difendere ad oltranza il Partito del Cemento: hai un po' stufato.
Cara Sig. Marilena, rimaniamo dunque tutti in trepidante attesa di sapere cosa proporranno in alternativa Raggi & Co. (Berdini in particolare). Chissà, forse ci stupiranno con effetti speciali! Naturalmente non subito, ci mancherebbe: bisogna dare loro tempo (per scendere definitivamente dalla montagna del sapone, un po' ce ne vuole!). Magari, dato che lei sembra così esperta, ci può dare qualche anticipazione. Intanto noi aspettiamo... Godot!
RispondiEliminaConcordo con la prima metà del post di Marilena Giordano. Mi dissocio totalmente rispetto alla seconda: criticare l'operato della giunta Raggi è utile e necessario.
RispondiEliminaCaro anonimo che ne sai poco intorno alla questione Stadio della Roma, ti inviterei a leggerti il blog https://stadiodellaromafaq.wordpress.com/ così potrai reperire le notizie che ti mancano e farti una idea tua.
RispondiEliminaPerò se non ne hai voglia sappi che:
Caltagirone non è socio della Roma ed è contrario perchè non fa parte ad oggi del business.
UNICREDIT ha dismesso la sua quota azionaria nella Roma nel 2013
Nella parte di proprietà privata riguardante lo stadio non c'è un cambio di destinazione d'uso in quanto è già destinata ad impianti sportivi mentre il cambio ci sarà per la parte business district a scomputo degli oltre 300mln di € di opere pubbliche richieste dal comune.
Nella zona di proprietà pubblica verranno creati tre parchi dove ora esistono solo discariche e mondezza.
Quindi nessun regalo anzi gli oneri concessori arriveranno ad un 30% del totale circa cosa mai vista a Roma.
Purtroppo si preferisce vomitare falsità perchè informarsi e quindi legger costa fatica.
tutto il blog è troppo palesemente anti-Raggi... qualunque lettore di idee politiche "neutre" rimane infastidito da questo squallido tentativo di manipolazione. provate a farvi altre domande e a dare altre ipotesi...adesso la Raggi è causa di tutto? siamo seri... valutiamo alla fine del mandato (sono neutro nei suoi confronti, non ho nemmeno votato). Roma è morta da oltre due decenni, purtroppo. è stata svenduta ai poteri forti che vogliono decidere tutto loro, con la sola logica del profitto personale... e quindi vai di olimpiadi (che pochi anni fa erano state dichiarate pubblicamente non sostenibili per l'Italia), di stadi, di retromarce, di soldi buttati ovunque... dietro tutte queste operazioni immobiliari ci sono sempre mutui da pagare...anche se non ve lo dicono. I mutui di Italia-90 sono stati finiti di pagare nel 2015...25 anni di interessi..in sintesi si tratta di interessi di grandi gruppi bancari e di grandi gruppi immobiliari...sempre. poveri sindaci a districarsi in mezzo a questo schifo...
RispondiEliminahttps://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/fr/cp0/e15/q65/14045570_1669690053357973_5126183325235859590_n.jpg?oh=b1be785063a34a58acae3cf8bf1a2144&oe=58527A0D
RispondiEliminaVeltroni ha smesso di essere sindaco di questa città dieci anni fa. Lascerei la discussione agli storici e preferire parlare del qui ed ora, a meno che evocare i fantasmi del passato non serva proprio ad evitare di parlare dei marpioni del presente.
RispondiEliminanon capisco questa teoria esclusivista: s parli di veltroni non puoi parlare di alemanno? o delle stronzate che stanno facendo i M5S?
RispondiEliminaMa perche sempre sta cosa con le barricate? se sei contro A, allora sei per B oppure vuol dire che non sei abbastnza contro B.
Puoi benissimo essere contro A e B!
Madonna mia che concentrato di cazzate che come consuetudine vengono ripetute come un mantra fino a che non diventano VERE.
RispondiEliminaQuello delle torri dell'EUR è solo un piccolo esempio della totale inettitudine di questi personaggi.
Assolutamente vero che VEltroni a svenduto Roma ai palazzinari così come è vero che per i mondiali di nuoto hanno fatto le peggiori porcate e certo James Pallotta non è un BENEFATTORE che ha deciso di REGALARE alla città la riqulificazione di un'area che ad oggi è solo piena di discariche, ratti, accampamenti di zingari e nulla più.
Ma si continuiamo a dire ONESTA' e non decidere un cazzo per questa povera città che sta morendo.
Invece di approfittare del forte consenso e dire OK INVESTIAMO E FACCIAMO INVESTIRE I PRIVATI ma con il MASSIMO RIGORE E CONTROLLO (e il primo che sgarra va al gabbio!) no, continuiamo a dire solo ed ESCLUSIVAMENTE NO!
NO e BASTA senza alcuna motivazione o giustificazione plausibile se non ONESTA'.
Una manica di INETTI ed INCAPACI ad iniziare dal loro comico che a dispetto di quanto tutti loro credono, ha fatto i milioni co' sto pseudo movimento...
@ 3:38 PM
RispondiEliminaSi dà il caso però che, nelle ultime elezioni, tra quei quasi 800 mila elettori pro M5S ci siano stati, oltre ai "convinti a prescindere", anche quelli (e sono molto più di quello che si può immaginare) che si erano stufati sia di A che di B, e quindi hanno votato C nella speranza che ci fosse davvero un'alternativa. Ora, dobbiamo davvero starcene zitti e buoni (come ha suggerito il commentatore 3:00 PM) per "valutare a fine mandato", oppure è legittimo avere qualche perplessità (ed è un eufemismo) su questa che appare sempre più come una "scelta del C"?
Io dico solo una cosa: va benissimo preparare piu' progetti, lo stadio, le olimpiadi ... ma lo volete capire o no che PRIMA di pensare ai progetti, bisogna ripulire la citta' dalla feccia che c'ha sguazzato fino a ieri, e fare in modo che ci siano strumenti perche' non si ripetano le ruberie del passato? Che senso ha fare un Expo dove i cittadini ci rimettono milioni? Ci isono meno progetti che a Pomezia? Benissimo! E' esattamente quello che deve succedere: pulire tutto il lerciume ed iniziare da zero con roba che non sia stata infettata dai soliti noti.
RispondiEliminaMa la nomina di Cattaneo sarebbe per ridurre i costi di Telecom???
RispondiEliminaMa lo sapete chi è Cattaneo??
Cattaneo che ha finito di AFFONDARE Seat Pagine Gialle e in RAI non ha combinato un beneamato NULLA!
Cattaneo è SOLO figlio della politica e nulla più vicino ai poteri imprenditoriali forti di Roma.
Provate a cambiare litania che forse è meglio...
Infatti i progetti NON sono a carico della collettività.
RispondiEliminaQuello delle torri era un progetto di riqualificazione che NON verrà fatto che sarebbe stato a carico di TELECOM ed ora rimangono sul groppone della COLLETTIVITA'.
Quello dello STADIO forse è anche peggio. La completa riqualificazione di un'area ad oggi abbandonata con miglioramento sostanziale delle infrastrutture è a completo carico di un privato che in cambio della possibilità di ottenere un guadagno (non è un benefattore ma un imprenditore) ha un investimento di SOLE infrastrutture di 400 milioni di euro con miglioramenti di cui potrebbero godere TUTTI.
Quindi, questi progetti servirebbero per una riqualificazione ed un miglioramento della città e non un peso per la collettività.
Ma come da qualche giorno si sta facendo una campagna a favore di Ryan Air che investirà nei prossimi anni ca 1 miliardo di euro e con un investimento di oltre 2 miliardi di euro con una fortissima ricaduta per noi comuni cittadini (e non solo tifosi) per la costruzione dello stadio non si dice nulla??
Ma pensate che gli investimenti vengano SOLO perché c'era Giulio Cesare o la Dolce Vita??
RispondiEliminax Zeigarnik
Amico mio, io non ho pregiudizi verso nessuno, vengo da una famiglia di sinistra e la prima volta votai pure per Veltroni, però ho anche la fortuna di essere onesto intellettualmente ed obiettivo, Alemanno e Marino non hanno governato bene ma se parlo di Veltroni non è per sport o per pregiudizio ma semplicemente per il fatto che le giunte Veltroni sono state più dannose per questa città, e sai perchè? Perchè i danni che hanno provocato le scellerate politiche urbanistiche di Veltroni-Morassutt li sconteremo per decenni e decenni e sono tutti danni che è impossibile eliminare e questo perchè non si possono buttare giù interi quartieri dormitorio creati in periferie remote (tipo Ponte di Nona ma anche tantissimi altri).
Il traffico delirante che c'e' a Roma è solo una delle tante conseguenze dannose che i folli piani regalatori (con controno di varianti e deroghe) Veltroniani ci hanno lasciato in dono.
Sai chi è stato l' unico che denunciò il sacco di Roma Veltroniano ? Proprio Paolo Berdini attuale assessore all' urbanistica, una pesona che pur essendo di sinistra non esitò a denunciare il torbido intreccio tra il PD romano ed i potenti palazzinari locali (non solo Caltagirone ma anche i fratelli Toti ad esempio).
I danni fatti da Alemanno e da Marino sono sicuramente gravi ma meno gravi e più facilmente reversibili di quelli fatti da Veltroni.
Alessandro
p.s:: tra l'altro comunque il "buon" Veltroni aveva come braccio destro un pluripregiudicato per droga che si è persino fatto cambiare nome (roba da narcos colombiano) ed inaugurava stabilimenti balneari contorniato da boss mafiosi (ci sono foto in rete che ovviamente non vedrai mai al Tg3 o su La Repubblica)
Assolutamente d'accordo su Veltroni sarebbe folle negare l'evidenza di ciò che ha fatto.
RispondiEliminaMa proprio per questo cercare di salvare il salvabile e concentrarsi sulle cose VERE della città magari delegando a qualcun'altro i progetti di riqualificazione facendo un VERO lavoro di controllo sui meodi e sui conti, non sarebbe più auspicabile?
Si sta passando e sprecando tempo solo per dire NO senza proporre alternative valide che abbiano lo stesso risultato e che facciano godere la collettività di qualcosa di nuovo.
Roma è morta. Si salva solo perché c'è la politica centrale, altrimenti nemmeno quei benefici (non parlo dei problemi che sono maggiori, ma tant'è ad oggi!) in termini economici che abbiamo oggi.
Le ultime modifiche radicali della città (non parlo della costruzione dell'auditorium, della fiera, della nuvola, dell'acquario che sono solo in parte funzionali per la vita di tutti i giorni) sono state effettuate durante il fascismo e negli anni '50 - '60 (ovviamente non tutte meravigliose opere urbanistiche).
Da allora il VUOTO.
E si continuerà con tale vuoto purtroppo...
Si continua, non volendo o non potendo, a non capire un semplice concetto:
RispondiEliminai mattoni, il cemento, e quello che diventano una volta costruiti, non sono dotati di intelligenza propria, non creano spazi sociali, non cambiano le disfunzioni urbane, non sono oggetti magici. Le idee, le giuste idee fanno lo sviluppo di una città, non due mattoni. Abbiamo visto cosa sono stati capaci di "realizzare" i privati: il nulla,
condito col degrado.
Qualcuno qui, in nome di un modernismo ignorante, vorrebbe il "fare", il fare subito, la corsa a riempire gli spazi vuoti. Fare costruire, significa pensare la città come un tessuto e non come un gioco di lego, purchè ci sia "robba nuova costruita"!
Ma non vi fa schifo come è stata ridotta questa, e le altre città di questo bellissimo e sciagurato paese? Nessuna pianificazione, nessun pensiero per la collettività e il futuro.
Dipendesse per alcuni figuri le città medioevali che il mondo invidia non sarebbero state mai costruite.
Ma non credi che iniziando a lavorare in sinergia, riempiendo Spazi non con mattoni ma con punti di aggregazione e principalmente migliorando la vivibilità della città abbinata ad una gestione del bene pubblico come tale e non come esclusivamente privato possa essere un modo per cambiare?
RispondiEliminaOppure semplicemente dicendo "che sono stati capaci di combinare i privati" pensi che la città cresca e si evolva?
Ma sei mai andato all'estero?
Non parlo di Londra, Parigi o Berlino che sono fuori scala, ma semplicemente Bucarest che da una pista a Roma??
Ma perché si dice sempre: "...siccome tutti hanno mangiato ora non mangia più nessuno (GIUSTO ci mancherebbe) e non si fa NULLA" e in effetti non si fa niente.
E a chi dovrebbe essere messa in mano la rinascita di questa città?
@ 5.17
RispondiEliminaL'estero lo conosco anche io, e so che è qui da noi l'"anormalità": la mala politica la mala imprenditoria e il disprezzo per la storia e il bene collettivo. All'estero
un minimo di SANO interesse per il bene comune c'è, qui bisogna RIcostruirlo, questa si sarebbe un utile costruzione, è la cultura che costruisce e non viceversa.
aggiungo:
RispondiEliminaall'estero perlopiù non fanno tanto per inaugurare, sviluppano con cura e con in mente il bene collettivo. Bisogna quindi ripensare questa città, con ponderazione e attenzione (i volponi sono ovunque). Insomma quello che non è stato fatto per decenni.
Poi sarebbe ora che anche i cittadini tra loro si attivassero piuttosto che fare i "guardoni" della politica, le bacchette magiche sono finite e il movimento 5 stelle è l'ultima possibilità, realisticamente poi non so che cosa ci potrebbe attendere di praticabile per cambiare in positivo le cose
L'unico problema di questo Blog (che ringrazio nonostante il nome) è la possibilità di commentate senza palesare nome e cognome.
RispondiEliminaL'unico problema di questo Blog (che ringrazio nonostante il nome) è la possibilità di commentate senza palesare nome e cognome.
RispondiEliminaSe pensiamo di salvare Roma con il movimento 5 stelle siamo veramente ma veramente messi male.
RispondiEliminaNon l'ho votato e lo considero per alcuni versi un incapace, ma il lavoro che aveva iniziato Marino e la sua giunta è stato fin da subito un segnale di rottura con il passato ma si è visto come è andata a finire.
Già ora si palesano le prime commistioni e i primi agganci (noti già prima per chi non si basa ed accontenta delle apparenze) con i poteri forti che hanno sempre comandato a Roma.
Ragionare solo in termini di onestà e non di capacità è veramente puerile.
Faccio una domanda provocatoria:
se chiunque di voi avesse un figlio malato grave, dove lo porterebbe da uno bravo o da uno onesto?
Io non ho dubbi nella risposta nella speranza o nella convinzione e nella verifica che sia anche onesto.
Beh, Roma è proprio come un figlio gravemente malato che ha bisogno di un bravo dottore (onesto o controllando che lo sia) e non solo di un onesto dottore.
Si sospettano, non si palesano, come lei asserisce: malafede, o paraocchi?
Elimina@marianli
RispondiElimina...che non mi sembra tu abbia palesato ;)
>Faccio una domanda provocatoria:
RispondiElimina>se chiunque di voi avesse un figlio malato grave, dove lo porterebbe da uno bravo o da uno onesto?
In decenni trascorsi, i "bravi" politici, hanno ridotto il paziente in fin di vita!
Se la loro "cura" non fosse stata così pessima nessun movimento 5 stelle sarebbe stato necessario
...non è così.
RispondiEliminaQuello bravo (e non indico solo il politico ma anche i tecnici di cui si contorna) lo puoi controllare per fare in modo che sia onesto.
Con quelli solo onesti che non sono bravi non ci fai proprio un bel niente e il paziente MUORE senza scampo.
queste sono solo sentenza sputate, chi ti dice che quelli del 5 stelle non sono capaci? Solo perchè non sono stati calati dall'alto come i politici navigati?
RispondiEliminahttps://www.facebook.com/pietrocalabresem5s
https://www.facebook.com/Ferrara.Paolo.Roma
https://www.facebook.com/enricostefanoportavoce
Chi ti dice che questi cittadini non sono capaci?
Bisogna smetterla con le deleghe in bianco e col fare cittadinanza passiva, ancora non lo avete capito
> Chi ti dice che questi cittadini non sono capaci?
RispondiEliminaMa sei serio?
Ma li hai letti i curriculum di questi personaggi?
Sono capaci in base a quale cosa?
Un artista (si definisce lui così)
Un finanziere
Uno stagista
Sicuramente persone ONESTE nessuno dice il contrario ma qui non stiamo gestendo l'economia domestica di casa propria (nemmeno del condominio perché anche li c'è bisogno di una capacità) ma il comune più esteso d'europa nonché la capitale d'Italia.
Non ci si improvvisa in nessun campo.
...e non scherziamo per favore...
La Raggi ha messo persone competenti come assessori e questi consiglieri hanno curriculum migliori di molti deputati del governo
RispondiEliminaNon puoi difendere la tua linea: il movimento 5 stelle esiste perchè la classe politica a Roma è stata incompetente oltre che disonesta. Questo è un fatto
La classe politica e la classe dirigente collusa hanno fallito
RispondiEliminaBene, allora affidiamoci a questa nuova classe politica immatura (politicamente) e, oltretutto, incompetente tanto quanto quelle precedenti... vedremo che succederà. Santa Onestà, aiutaci tu!
RispondiEliminaahh finalmente entriamo nel vivo del processo di decrescita felice! So sweet <3!
RispondiEliminaAuguri di anni felici!
A prescindere da ogni militanza o credo politico credo noi tutti dovremmo essere d'accordo sulla conclusione di questo illuminante articolo.
RispondiEliminaC'è un chiaro progetto per bloccare ogni piano di sviluppo, pubblico o privato, che porti miglioramenti a quella che dovrebbe essere la capitale d'Italia.
Il progetto di cui sopra favorirà città molto più dinamiche quali Milano in Italia e tutte le capitali di nazioni di secondaria importanza in Europa (per quanto riguarda le principali capitali come Londra, Parigi, Madrid o Berlino la battaglia è persa da decenni!).
Le colpe, a mio giudizio, sono della classe politica romana ed italiana, di chi altro?
In questo sito c'è chi è palazzinaro nell'animo e nella mente, fiato sprecato
RispondiEliminaPer fortuna che, in compenso, ci stanno quelli che sono "Figli dei fiori 2.0"...
RispondiElimina"L'inchiesta, seppur risibile e a nostro parere presto archiviata per lo meno per la parte relativa agli oneri"
RispondiEliminaDopo Tonelli urbanista abbiamo Tonelli giurista?
"beh, certo, ci sarebbero tanti uffici caltagironiani sfitti in zona Tor Marancia"
Eh? ci sono uffici sfitti a Roma? E perché sono sfitti, perché non sono in grattacieli firmati? O sarà forse che non c'è tutta sta richiesta di uffici a Roma?
Grazie, grazie ai pennivendoli che hanno fatto sembrare la panda di marino l'olocausto del 2015, grazie ai romanari che vogliono "l'arberi" pero poi hanno i figli costretti ad andare all'estero perchè a Roma non c'è un cazzo di lavoro.Grazie alle associazioni "no tutto" che allontanano qualsiasi prospettiva di sviluppo. Ovviamente grazie a quegli stronzi di politici che pensano solo ad affondare nella poltrona trasformando la città in un enorme cimitero a cielo aperto.
RispondiEliminaGrazie a tutti voi, di cuore.
La hai fatta votare anche tu 'sta gente. Vergognati
RispondiEliminaNon so quanto durerà st' armata Brancaleone al Campidoglio, ma una cosa la so per certa:alla prossima dovremo, tutti, nessun romano escluso, scegliere gente competente al di la del colore, ben venga un comitato cittadino non legato ne a rosso, bianco, o nero, o verde, il prossimo sindaco dovrà essere giallorosso,dove giallorosso è la bandiera di Roma,senza a.s. davanti.
RispondiEliminaVedo con piacere di non essere l'unico che ha capito che la radice di tutti i mali è l'era aurea di uolter
RispondiEliminapagheremo i suoi danni ancora per decenni (gli interessi sui derivati, fino al 2048 non a caso)
Marco1963
Tutto può essere, ma nel dubbio meglio continuare ad infangare la Raggi vero RFS?
RispondiEliminaMA la telecom non è (era) tra gli azionisti de "LA7"? quella amena televisione che sita un giorno si e l'altro pure un soliloquio di esponenti del Mov5stelle?
RispondiEliminama guarda che coincidenze!!!
LA7 non è più di Telecom, ora è di Cairo
RispondiEliminaOvvio, alexblues, perchè, come un commentatore ha scritto: "...i mattoni, il cemento, e quello che diventano una volta costruiti, non sono dotati di intelligenza propria, non creano spazi sociali, non cambiano le disfunzioni urbane, non sono oggetti magici. Le idee, le giuste idee fanno lo sviluppo di una città, non due mattoni."
RispondiEliminaQuindi, per il momento, riempiamo quello schifo di torri con le idee, le giuste idee (e chi dovrebbe poi decidere quali sono quelle giuste?), e dopo vedrai come saranno più belle, funzionali, dei veri fiori all'occhiello di cui Roma si potrà vantare!
Tonelli, io sono un rispettabilissimo comunista ma agosto lo passo nella mia roulotte a Lavonio. Rientro nella tua ideale cornice di coerenza? Poi i comunisti, quelli veri, non si mischano con le stelline fasciste, siete voi quelli che un giorno li idolatrate l'altro li osteggiate, perchè ambigui e opportunisti proprio come voi. I comunisti veri non li voterebbero mai, voi sì.
RispondiEliminaCerto che voi di ROMAFASCHIO fate SCHIFO per davvero!
RispondiEliminaComplimenti a @8:15 PM per le argomentazioni, e soprattutto per l'originalità!
RispondiEliminaGuarda, telecom, la7, acea, ama, se vai alle sorgenti sono sempre gestite dalle stesse tre persone. Si sarà capito ormai che non è per caso che il sindaco l'hanno pescato dal carnet di panzironi, no? Quanti di voi hanno lavorato mai per panzironi? E' o no un caso un po' strano?
RispondiEliminaIl problema è che qualcuno prova a svelare questo verminaio, si trova contro la rete di tutti coloro che hanno trovato un lavoro o un trasferimento o una progressione di carriera grazie alla cupola.
Per scoprire il mazzettificio degli uffici pubblici, che è la regola, basterebbe mettere cimici in un qualunque ufficio pubblico dove passino gli appalti, e dico qualunque: il problema è che la cupola dispiega tutti i suoi mezzi per bloccare le indagini, primo fra tutti avvertire chi è controllato dei controlli, e approfittando di questo vantaggio, per creare problemi a chi indaga.
Caltagirone non è in galera coi duecento ergastoli che si merita, e l'antitrust non lo cassa, perché sono decenni che i caltagirone pagano tutti, ma veramente tutti. Per cui se ti metti contro caltagirone, trovi almeno trenta milioni di persone pronte a montare uno scandalo contro di te, e trentamila "giornalisti" pronti a scrivere frescacce affinché non si tocchi loro l'osso.
E tonelli ne sa qualcosa.
Caudo poi, che si vanta di aver dato il via alla demolizione di un'opera di Ligini...magari cerca di far naufragare l'iniziativa nell'oblio.
RispondiEliminaDa qui bisogna partire.
RispondiEliminahttp://ildispaccio.it/reggio-calabria/119307-ecco-cosa-nuova-gli-intrecci-tra-ndrangheta-massoneria-istituzioni-e-servizi-segreti
Se si prescinde dal presupposto che i fascicoli di indagine vengono divulgati quasi sistematicamente - e che questo consente di manipolare gli eventi non solo al fine arginare i danni per i criminali, ma anche per disturbare gli inquirenti e demotivare i testimoni, non si capisce niente.
Detto con certi paroloni (massoneria, serivi segreti...)sembra chissà che. Invece vuol dire semplicemente che in questi sistemi chi ha giurisdizione sullo spionaggio (avvocati, militari, a volte segretari), fornisce materiale per prendere in contropiede chi indaga, tramite la rete dei clientes che si presta a organizzare messinscene più articolate.
Un altro bell'articolo contro il M5S?
RispondiEliminaVolete forse far dimenticare a tutti che in campagna elettorale avete invitato a votare la Raggi ed il suo patetico e squallido partito di peracottari?
Tanto internet non dimentica. E i vostri articoletti non cambiano le cose.
Siete complici di questo scempio.
La questione sulle torri è puramente tecnica: vi invito a leggere la definizione, nella normativa di riferimento, di intervento di "restauro e risanamento conservativo" e chiedetevi se è coerente con il tipo di intervento che è stato proposto sulle torri. Dopo aver verificato se l'intervento può essere o meno legittimamente riconducibile ad un "restauro e risanamento conservativo", cercate di calcolare gli oneri dovuti nelle modalità indicate nelle molteplici delibere del comune e determine del dipartimento. Tutte le altre considerazioni sono semplici speculazioni.
RispondiEliminaI professionisti si pagano. Se in Italia esistessero professionisti degni di essere pagati non staremmo nella merda fino al collo.
RispondiEliminaI professionisti si pagano. Se in Italia esistessero professionisti degni di essere pagati non staremmo nella merda fino al collo.
RispondiEliminaTutti sono professionisti nel loro. Per pagare un professionista quanto pagheresti Ettore Majorana devi dimostrare che fa qualcosa il cui valore giustifichi il dispendio.
RispondiEliminaNei casi ordinari il "professionista" deve essere pagato secondo tariffe ordinarie, altrimenti è una mazzetta mascherata.
l'eur sarebbe un bellissimo quartiere,una perla del turismo e invece solo abbandono, degrado, prostituzione dilagante, maghine ovunque.
RispondiEliminaVai così! Evidentemente ormai non frega piu nulla neanche ai suoi abitanti
Mio dio che posto di merda che é Roma. Ed in fondo, l'Italia tutta.
RispondiElimina