Le agghiaccianti immagini
dello slum che da decenni affligge il policlinico Umberto I di Roma.
Immagini che sono oggi diventate normalità, esse scorrono
davanti agli occhi dei romani che assistono ormai rassegnati e
passivi poiché a Roma, a differenza del resto del mondo, l’anomalia
è la regola e la normalità è l’eccezione. In quale altro luogo
al mondo, America Latina e Africa comprese, sarebbe concepibile
installare una baraccopoli del genere addossata alla cinta muraria
del principale policlinico universitario della capitale del paese,
umiliando i dipendenti e i parenti che si recano a trovare i propri
cari ricoverati in ospedale?
È ormai chiaro che le amministrazioni
di ogni parte politica nulla possono contro i potentati e i ras
dell’ambulantato, che stanno trasfigurando l’intera città in una
enorme bidonville di oscene bancarelle, perfino nelle zone più
centrali ed eleganti, in spregio delle più elementari norme di
pulizia, decoro, impatto ambientale, ordine pubblico. Oltre a
mortificare l’estetica dei quartieri, questa mostruosa
sotto-economia sta portando al fallimento dei negozi regolari di
mezza città, alimentando degrado, disoccupazione, fuga dei capitali, fuga di turisti, disperazione, e contribuendo inoltre notevolmente al problema dei
rifiuti e degli scarti della vendita, che rimangono a insudiciare
marciapiedi, piazze, spazi verdi.
Come è possibile che non si riesca
almeno a spostare in luoghi congrui queste attività senza che si
venga additati come dei rovina-famiglie, dei criminali, dei mostri?
È evidente che questi fenomeni sono ormai degli ammortizzatori
sociali per una vastissima gamma di individui, abusivi o meno (che
differenza fa poi, viste le collocazioni oscene di queste
installazioni? Se anche una cosa è autorizzata ma è palesemente
criminogena, brutta e deleteria non la si può cambiare?), ma perfino
nella tolleranza ci può e ci deve essere decoro, pulizia, dignità.
Si potrebbe di certo ricollocare queste attività in spazi
appropriati, in mercati di periferia, magari attrezzati e collegati
con i quartieri circostanti e regolarmente puliti.
Che senso ha
vendere mutande e stracci da quattro soldi davanti alla Città Universitaria e al Policlinico, in pieno centro? Tutti sappiamo
perché questo avviene. La risposta purtroppo si trova nell’endemico
enorme livello di connivenza, sciatteria e corruzione della macchina
amministrativa della città, ivi compresi molti rappresentanti delle
forze dell’ordine che dovrebbero eseguire controlli su queste
attività verificandone l’impatto sulla viabilità, le licenze, la
provenienza dei prodotti.
Questa problematica è accuratamente
evitata da tutte le testate giornalistiche, che si limitano al più a
denunciare l’esistenza del fenomeno, stando sempre bene attente a
non individuare mai i veri responsabili della situazione, senza mai
fare indagini giornalistiche serie, approfondite, mirate. Come nella
peggiore delle dittature sudamericane, oggi i cittadini romani sono
completamente ignari di come, quando e perché tali licenze e
autorizzazioni vengano assegnate, chi deve controllare cosa, dove
rivolgersi per segnalare irregolarità, violenza, abusivismo. Il
tutto coperto da una raggelante omertà che nemmeno nella mafia
corleonese. Mentre il resto del mondo guarda alla trasparenza, alla
modernità, al futuro, allo sviluppo e alla crescita economica, noi
probabilmente al termine della prossima amministrazione comunale ci
ritroveremo nel 2021 (duemilaventuno signori! Solo a pensarci sembra
la fantascienza… ve lo sareste immaginato?) nella stessa identica
situazione: in una città preda di un terrificante quadro di
regressione economica, culturale, etica. Tra marciapiedi rotti,
monnezza, furgoni arrugginiti e bancarelle fatiscenti.
*Caro Giovanni,
purtroppo in città i soliti ignoti sono riusciti a far passare il concetto secondo cui queste bancarelle sarebbero inamovibili, potenti, frutto di chissà quali potenti e inattaccabili lobbies. Non è necessariamente così: basterebbe controllarle (come è stato fatto ieri a Piazzale Flaminio) per rendersi conto che oltre la metà sono totalmente abusive che l'altra metà presenta enormi irregolarità. In attesa di una grande riforma che il Comune dovrà fare nel 2017 e che deriverà dalla Direttiva Bolkestein, occorre fare tanti tanti controlli. Ci potrebbero essere tante tante sorprese. Chissà che dopo Piazzale Flaminio la Polizia Locale non si decida a controllare anche qui!?
-RFS
Quanta tristezza... Roma resta la peggiore capitale europea! Ma in realtà questo grande " paesone " forse è proprio quello che si merita!!!
RispondiEliminaQuando una città è la vetrina continua di illegalità e abusivismo senza che chi è preposto a controlli, repressione e regolamentazione riesca ad intervenire, significa che comanda la mafia e che sul territorio lo Stato non esiste, neanche nella forma che dovrebbe essere la sua più alta e nobile, quella della giustizia rappresentata dalla magistratura, quella che pochi giorni fa ha sancito che la mafia a Ostia (Roma) non esiste.
RispondiEliminaQuesta oscena bancarelville e' una rappresentazione plastica di cosa sia Roma. Ammorbava i miei rientri a casa dall università già ben prima del 2000. Incapacità di migliorarsi, capacità solo di regredire ecco cosa e' Roma....purtroppo questa regressione permessa dai contribuenti delle regioni produttive ormai sempre più fiacchi e stanchi.
RispondiEliminaAlla fine a Via del Policlincino saranno una decina di bancarelle che creano questo schifo.
RispondiEliminaQuale emergenza sociale si creerebbe se si decidesse di toglierle ?
E a questo punto sorge un dubbio. Se davvero tutto ciò danneggia i commercianti, allora perché le associazioni dei commercianti romani non si mettono a schiamazzare come fanno certe associazioni per cose che francamente sono delle stron..te?
RispondiEliminaPurtroppo la Bolkestein può far veramente poco in Italia, visto che lo stesso MISE ha già provveduto a siglare accordi con associazioni di categoria per il rinnovo delle licenze fondato anche su criteri di "storicità" delle aziende ambulanti. Cioè un escamotage per escludere dai bandi tutti i soggetti che volessero intraprendere questo tipo di attività, il tutto a vantaggio degli attuali possessori di licenze. Quindi zero possibilità di rinnovare una categoria fatiscente dal punto di vista morale ed economico.
RispondiEliminaL'unica vera arma contro questo ignobile degrado è la ridefinizione totale dei criteri legati alla concessione di suolo pubblico: solo per fare un esempio tra i mille percorribili, basterebbe determinare che in prossimità degli attraversamenti pedonali non debbano esserci strutture ambulanti e mezzi parcheggiati ingombranti che coprano la visuale con una distanza minima di x mt e la metà di queste oscenità sparirebbe.
Oppure basterebbe semplicemente determinare che le bancarelle stanno solo dentro le aree di mercato autorizzate e addio alle paccottiglierie. Ma dopo, le iniziative "cioè culturali, cioè solidali cioè tipo capito cioè dell'artiggianato" come le fanno quelli che sono rimasti al '68 o al '77? E soprattutto chi glielo dice ai bancarellari che hanno pagato le campagne elettorali?
Altro aspetto (ad oggi assente se non in rare eccezioni, tipo sotto votazioni o grazie a qualche eroico comandante della Municipale) è il controllo, a due vie. La prima in modo stringente verso le attività (mi da fastidio anche assimilarle a quelle regolari con questa parola) e poi anche verso chi compra, con multe in mancanza di scontrini; perché serve aggredire questa piaga in modo specifico, ma occorre anche aggredire un vezzo culturale degradato e degradante che si è impadronito della città.
Un mio amico straniero uscendo da un grande store a via cola di Rienzo si è trovato davanti 3/4 bancarelle di vestiti, mi ha detto ma come è possibile che davanti ad un negozio ci sia una bancarella, non sono riuscito a trovare nessuna risposta...
RispondiEliminaFamo un Flescmob Tone'.
RispondiEliminaImmagina una persona, magari con qualche problema di salute o disabilità, magari d'estate - con il caldo, che esce dalla metro e deve attraversare a piedi questa assurda favela per raggiungere il policlinico. Certo non è problema dei nostri politici che si muovono in auto blu e godono di accessi preferenziali (in tutti i sensi). Percui sticazzi.
RispondiEliminaOgni volta che passo di lì mi viene la nausea. Comunque fino a quando la gente si ferma e compra i bancarellari continueranno ad essere sempre lì. E' comunque gente che frequenta l'ospedale. Evidentemente non gliene frega niente di questo schifo.
RispondiEliminamo ce pensa Berdini a sistemare tutto.
RispondiEliminaD'accordissimo su tutto, ma non sullo spostare sto schifo in periferia. Guardate cosa hanno fatto diventare via del quadraro, non si riesce nemmeno ad uscire da casa. La merda va buttata nel cesso, non sotto le case delle persone.
RispondiEliminaProva a spostarne una e Storace si fa scudo umano. Non gli toccate i Bangladesh!
RispondiEliminaViale Giulio Cesare/ Piazzale Flaminio/ Viale del Policlinico tre esempi eclatanti di come sta citta' attraverso sto monnezzaio d bancarelle sia piu' propensa a diventare la Capitale del degrado e del malaffare....altro che Olimpiadi
RispondiEliminaperfino a L'Aquila dopo il terremoto hanno messo tutte le bancarelle in un piazzale fuori città, così possono fare il loro lavoro senza rompere i coglioni all'universo, ed è facile per le FFOO tenerli sotto controllo e fargli pagare le tasse... e qui nella capitale invece no, non ci si riesce.
RispondiEliminaSi vede che siamo scemi.
O votiamo ancora PD perchè sotto sotto ce conviene.
O aspettiamo che torni Gesucristo a cacciare i mercanti a calci in culo...
Articolo molto opportuno. Sempre meglio però le bancarelle esterne dello sfascio interno al Forlanini
RispondiEliminaPurtroppo la Bolkestein può far veramente poco in Italia, visto che lo stesso MISE ha già provveduto a siglare accordi con associazioni di categoria per il rinnovo delle licenze fondato anche su criteri di "storicità" delle aziende ambulanti. Cioè un escamotage per escludere dai bandi tutti i soggetti che volessero intraprendere questo tipo di attività, il tutto a vantaggio degli attuali possessori di licenze.
RispondiEliminaDavvero ? Si apprendosono cose incredibili. Chi al ministero avrebbe fatto questo e quando ?
Ecco, queste sono le porcherie quotidiane che interessano ai cittadini perchè devastano la vita nella città
RispondiEliminaQuando una città è la vetrina continua di illegalità e abusivismo senza che chi è preposto a controlli, repressione e regolamentazione riesca ad intervenire ...
RispondiEliminaNon so se sono illegali, ma certo è uno scempio, come a piazzale Flaminio
Non so se non possono intervenire. Visto che la cosa va avanti da sempre - come i parcheggiatori abusivi a Piazzale Clodio e dietro via Giulia, sorgono dubbi sulla volontà di fare un bel repulisti
Questa oscena bancarelville e' una rappresentazione plastica di cosa sia Roma
RispondiEliminaE poichè stanno li da anni ed anni, basta fare il conto dei sindaci e delle giunte che li hanno lasciati prosperare e rovinare la città...
Si vede che siamo scemi.
RispondiEliminaO votiamo ancora PD perchè sotto sotto ce conviene.
O aspettiamo che torni Gesucristo a cacciare i mercanti a calci in culo...
Ci conviene ? Ancora a segare il ramo su cui siamo seduti ?
Roma resta la peggiore capitale europea! Ma in realtà questo grande " paesone " forse è proprio quello che si merita!!!
RispondiEliminaSi, perchè non reagiamo
Atac, scandalo infinito. "Così è diventata il bancomat dei politici e dei sindacalisti"
RispondiEliminaDopo lo sciopero la sera della partita Italia-Belgio parla il direttore generale Rettighieri: "Da quando sono arrivato sono calati i furti nei depositi e si è ridotto di due terzi il consumo di gomme". Tra dipendenti e familiari la municipalizzata dei trasporti di Roma può valere 70mila voti
un ex assessore ai trasporti e ora senatore di Forza Italia, Francesco Aracri, hanno deciso di dare la spallata al marziano che, da poco più di tre mesi, in assoluta solitudine, ha sfidato il moloch chiamando le cose con il loro nome. Un ingegnere per bene, Marco Rettighieri, nominato direttore generale dell'Azienda nel febbraio scorso e dipinto dalla narrativa aziendale come un padrone delle ferriere ostile alle "maestranze", un "liquidatore fallimentare". Nel passato di Rettighieri ci sono le Ferrovie (è stato direttore generale della Tav Torino-Lione e quindi responsabile del progetto della stazione Tiburtina a Roma) e la direzione generale dell'Expo. Nel presente, un'azienda che racconta così: "In Atac ho trovato il malaffare. Perché Atac è sempre stato il bancomat delle forze politiche e sindacali di questa città. Quando sono arrivato ho aperto i cassetti e quello che ho trovato l'ho portato alla Procura della Repubblica. Non me lo perdonano".
In quattro mesi, Rettighieri ha rimosso quattro dirigenti di vertice. Ha scoperto che sull'azienda pesano 111 mila ore di distacchi sindacali non giustificate (solo la Cisl ne conta oltre 6 mila), con un danno di 5 milioni di euro l'anno. Ottenendo come risposta dal segretario dell'Ugl Fabio Milloch (tra i sindacalisti messi in mora e con la busta paga sospesa, dal momento che la sua di sigla sindacale ha 1.861 ore di distacchi non giustificati) uno sciopero la sera della partita Italia-Belgio. Rettighieri ha fatto di peggio. Ha messo il naso nel potentissimo "dopolavoro aziendale" che, in forza di un accordo sindacale del 1974, rinnovato nel 1978 e quindi nel 2010, ha da 42 anni la gestione, senza gara, delle mense aziendali (5 milioni di euro l'anno), oltre a uno stabilimento balneare in concessione ad Ostia e un centro di soggiorno di proprietà a Roccaraso. "In quel dopolavoro, tanto per dirne una, uno degli ultimi assunti è stato il cugino di un sindacalista della Cisl che è nel collegio dei sindaci", osserva Rettighieri. "E in quel dopolavoro - prosegue - tanto per dirne un'altra, fino al mio arrivo non era possibile avere il riscontro cartolare di quanti pasti venivano effettivamente serviti ogni giorno".
Negli ultimi cinque anni, Atac ha bruciato 4 miliardi e mezzo di euro arrivati da Comune e Regione, ma nessuno sa come siano davvero stati spesi. È un fatto che dopo l'arrivo di Rettighieri e la decisione di mettere le telecamere a circuito chiuso in tutti i depositi di mezzi, il numero di furti di materiale è precipitato, consentendo di cominciare a riassorbire una voce di costo che ha sin qui pesato per circa 10 milioni di euro l'anno, perché a tanto ammontava il saccheggio. Così come è un fatto che, dal febbraio scorso ad oggi, improvvisamente il consumo di gomme che venivano sostituite sui mezzi si è ridotto di due terzi. Da 1.500 pneumatici a quadrimestre a 500. "Ho provato a fare qualche domanda sulle ragioni per cui ci fosse questa moria di pneumatici - dice Rettighieri - Nessuno mi ha saputo rispondere. Così come nessuno riusciva a spiegarmi per quale diavolo di ragione le ruote dei convogli della Metro A si usuravano inspiegabilmente più di quelli della Metro B. Da ingegnere, ho controllato i binari e ho scoperto che quelli della linea A richiedono delle rettifiche. Un controllo banale, l'Abc per chiunque lavori sul ferro. Ma non in Atac".
RispondiEliminaDel resto, in azienda anche l'assenteismo è un mistero glorioso. Sulla carta, tutti presenti. In concreto, molti con il doppio lavoro. "Le racconto una storia per farle capire - dice ancora Rettighieri - Da quando sono arrivato ho due abitudini. Sono il primo direttore generale che va al lavoro con la propria macchina e sono il primo direttore generale che, in incognito, gira per depositi, uffici, mezzi. Bene, mi sono presentato a uno dei più grandi depositi che abbiamo in città. Vedo che la sbarra è alzata, cosa già di per sé non corretta, e noto una macchina di servizio con quattro dipendenti a bordo che esce. Vado alla porta carraia e chiedo all'addetto chi fossero quelli che erano usciti e quali fossero le ragioni di servizio. Mi viene risposto che chi è alla porta non è tenuto a fare domande".
Nessuno sa se e per quanto tempo ancora Rettighieri resisterà.
Non credo che nessuno dei candidati sia interessato a cose del genere : una perchè ama i mercatini l'altro perchè erede delle giunte che hanno causato questo immondezzaio
RispondiEliminaRettighieri: "Da quando sono arrivato sono calati i furti nei depositi e si è ridotto di due terzi il consumo di gomme".
RispondiEliminaOttimo, però il servizio bus continua ad essere penoso
Non so se il problema di Atac sia l'assenteismo. A me pare che sia problematico anche quando e come lavorano
RispondiEliminaPeraltro le bancarelle del policlinico allietano anche le uscite della metro B
RispondiEliminaImmagina una persona, magari con qualche problema di salute o disabilità, magari d'estate - con il caldo, che esce dalla metro e deve attraversare a piedi questa assurda favela per raggiungere il policlinico
RispondiEliminaverissimo ! uno scandalo davvero.
Che peraltro non riguarda solo quel posto, visto che tutta la città pare offlimits per i disabili .
Ma davanti ad un ospedale è intollerabile
Perchè non chiedere ai candidati se si impegnano a rimuoverle ?
RispondiEliminaQualcuno ha citato il caso drammatico di piazzale clodio, dove si amministra la legalità. Ma proprio la zona del policlinico mi pare che per i parcheggiatori abusivi non sia seconda a nessuno
RispondiEliminaDavvero ? Si apprendosono cose incredibili. Chi al ministero avrebbe fatto questo e quando ?
RispondiEliminagiugno 16, 2016 12:04 PM
È frutto dell'accordo stato regioni del 2012 in cui si applica nella concessione di licenze agli ambulanti (quindi anche sulla messa al bando delle licenze quando saranno "azzerate" dalla Bolkestein) un criterio per cui il 40% del punteggio è dato in base alla storicità e udite udite alla "professionalità acquisita".
Quindi la via unica è quella di smantellare il criterio di assegnazione degli spazi destinando al commercio ambulante solo aree di mercato e mai più le strade.
ma poca di quella *********
RispondiEliminaStamattina la polizia è andata a piazzale flaminio, ha chiuso diversi banchi e fatto multe agli altri per occupazione di suolo pubblico. Ma quanto sarà difficile? ma fino a ieri non lo vedeva nessuno?
la via unica è quella di smantellare il criterio di assegnazione degli spazi destinando al commercio ambulante solo aree di mercato e mai più le strade
RispondiEliminaCerto che di problemi giuridic ce ne sono, ma manca la campagna per l'appoggio dell'opinione pubblica, visto che di questi temi si parla poco e male. Un gran polverone poi si frammenta tutto, e sfuggono notizie come quella dell'accordo tra stato e regioni alla massa dei cittadini. Ma poi gli effetti di quelle decisioni ginote le scontiamo tutti i giorni
Stamattina la polizia è andata a piazzale flaminio, ha chiuso diversi banchi e fatto multe agli altri per occupazione di suolo pubblico.
RispondiEliminaOttimo ! Finalmente. Fino a poco tempo fa si inciampava sui banchi che ostruivano l'uscita dalla stazione. Ora sembra migliorata ma rimaneva lo scempio.
Il confronto in tv tra i candidati è stato il trionfo del nulla. Non si abbassagno a discutere di cose serie come liberare la strada da quello schifo, pensano a cose molto più elevate.
RispondiEliminail 40% del punteggio è dato in base alla storicità e udite udite alla "professionalità acquisita".
RispondiEliminaO mamma mia ! Professionalità nel deturpare la città !
Anche viale Giulio Cesare è un orrore per le bancarelle orripilanti. Ma li è pieno di vigili e allora ne deduco che sono tutti in regola, tutti ottimi contribuenti, tutti rispettano le leggi sul lavoro e le licenze sono ok. Vero,comune di Roma ?
RispondiEliminaAllora se il rispetto delle regola porta al degrado, vuol dire che le regole fanno schifo
fino a quando la gente si ferma e compra i bancarellari continueranno ad essere sempre lì. E' comunque gente che frequenta l'ospedale. Evidentemente non gliene frega niente di questo schifo.
RispondiEliminaLa gente compra li perchè spende poco e perchè, si, non gliene frega niente. Diciamocelo...
Quale emergenza sociale si creerebbe se si decidesse di toglierle ?
RispondiEliminaAndrebbero tolte ovunque e ricollocate. ma a loro non sta bene, perchè li dove stanno ora ( Flaminio, Policlino, Giulio Cesare etc..) c'è più passaggio di persone.
Questione di soldi, è tutto un giro di soldi perchè perderebbero introiti. Dell'estetica e del decoro, del degrado e della sporcizia se ne fregano altamente
Certo che di problemi giuridic ce ne sono, ma manca la campagna per l'appoggio dell'opinione pubblica....
RispondiEliminagiugno 16, 2016 12:36 PM
per certe cose nn serve l'appoggio di nessuno, ma è sufficiente andare contro qualcuno se questi lede ai diritti dei cittadini, alle regole del commercio sano, e alla qualità dei luoghi che si amministrano.
Il confronto in tv tra i candidati è stato il trionfo del nulla. Non si abbassagno a discutere di cose serie come liberare la strada da quello schifo, pensano a cose molto più elevate.
RispondiEliminaSi, evidentemente pensano sia degradante mettersi pancia a terra a risovere le umilianti indecenze quotidiane. E non è un caso che ormai da anni i cittadini bocciano sempre la giunta uscente, ma nulla cambia perchè il sistema di selezione (anche giornalistico) dei candidati è quello che è.
è sufficiente andare contro qualcuno se questi lede ai diritti dei cittadini, alle regole del commercio sano, e alla qualità dei luoghi che si amministrano.
RispondiEliminaCondivido, ma il politico fa un ragionemento diverso di solito : "che vantaggio ho se faccio o non faccio una certa cosa?"
Non parlo di vantaggi economici (quello sarebbe un reato!) ma di consenso e appoggi
Sugli ambulanti nessuno ha detto niente; il metodo di Piazzale Flaminio è l'unico: polizia, multe, controlli, chiusure. Meglio che vadano a casa loro, al limite, che un commerciante che paga un capitale di tasse e licenze e non ingombra le strade.
RispondiEliminaSul resto, spero si possa approfondire una cosa: oggi Rizzo scrive sul Corriere che i sindacati dell'ATAC hanno scelto come linea quella di non votare Giachetti, perché ha appoggiato Rettighieri (http://roma.corriere.it/amministrative-2016/notizie/atac-sindacati-elezioni-stop-relazioni-industriali-f53e788e-330e-11e6-a482-ab4404438124.shtml).
Questa è una cosa su cui mi piacerebbe capire di più. Perché la Raggi non ha preso posizione? Già vedere la sua pubblicità elettorale sui taxi, onestamente, non mi ha fatto grande piacere.
Micaela Quintavalle, sindacalista in ATAC, appoggia apertamente la Raggi. Si trova anche l'audio in rete che ha fatto circolare su Whatsup, cercate con Google.
EliminaPiazzale Flaminio nacque con 3 (tre) mutandari davanti Roma-Nord -Metro A poi nell'indifferenza generale si son moltiplicati in misura esponenziale con grande gioia del sistema CATTO-CAMORRISTICO e adesso insudiciano degradano immiseriscono occludono la vista della Porta Flaminia del circuito Mura Aureliane e i Propilei di Villa Borghese.
RispondiEliminaD'altronde il turismo internazionale che porta reddito a Roma è qui per i mutandari o no?
no, Quintavalle no...
RispondiEliminaQuindi come è la storia, siamo seri: il PD pesca da una parte, e il M5S si è apparecchiato i voti dell'ATAC?
Perfetto, domenica vado a Sabaudia.
Perfetto, domenica vado a Sabaudia.
RispondiEliminaCi vediamo sotto Torre Paola...
ci sarà un motivo se è contro uber
RispondiEliminaMi sa che domenica piove
RispondiEliminaLa Raggi ha appena detto su La7 (è in diretta in questo momento) che lo sciopero durante la partita dell'Italia è stata una coincidenza e che i dipendenti dell'ATAC lavorano in pessime condizioni!!!!!!! Grillini attaccati ai 60 mila voti (+ familiari) dei dipendenti comunali.
RispondiEliminaRettighieri è ottimo professionista, senza dubbio. Mi schiererei con lui e non con i sindacati. Però una domanda : il servizio Atac con lui è migliorato ?
RispondiEliminaRisposta : NO, o se è migliorato non se ne è accorto nessuno.
Dall'altra parte sono coi tassisti contro uber... Altro che Sabaudia, all'estero dobbiamo andare !
i dipendenti dell'ATAC lavorano in pessime condizioni!!!!!!! Grillini attaccati ai 60 mila voti (+ familiari) dei dipendenti comunali
RispondiEliminaE i voti dei viaggiatori ?
coincidenza?
RispondiEliminacosì capiamo da dove vengono i voti di vantaggio....
fate voi.
RispondiEliminaio sto con rettighieri e chiunque lo appoggi.
Adoro leggere quotidianamente le facezie e le assurdità del tipo che scrive catto-comunisti, catto-camorristi, catto-massoni...secondo me l'hanno violentato da piccolo nei boy scout.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCatto-comunisti sono gli eredi della prima repubblica, dominata dal duello tra democristiani della DC e comunisti del PCI, che alla fine hanno messo da parte le divergenze (minime a dire il vero) per far posto al compromesso storico. Massoni e camorristi escono invece dalla fantasia del carabiniere in pensione.
RispondiEliminaE i catto-grillini?
RispondiEliminaCATTO-CAMORRISTA è il sistema che sguazza e si arricchisce nel degrado, incentivandolo e di fatto rendendolo ormai esplosivo ed incontrollabile secondo norme e regolamenti che si elidono a vicenda. Poi nel giro dei chiagn-u muorto e frega o'vivo del clericume "bbuono ed accogliente" qualche buon posto nell'Elite che conta si trova sempre, da vivi in tante strutture ricchissime di diretta emanazione vaticana, ma anche qualche tomba di prestigio nelle chiese del centro se occorresse.
RispondiEliminaAlla miserabile gonade semovente e saccente che non gradisce questa espressione (sintesi di una realtà ovviamente più complessa ma fin troppo evidente) potrei ricordare le accertate turpi abitudini della sua diretta parentela femminile, ma mi astengo per evitare di aggiungere altro degrado a una città ormai precipitata a sua squallida misura
Illegalità, abusivismo, sfruttamento? Pizzardoni non pervenuti
RispondiEliminaE perché non parlare dei catto-carabinieri?
RispondiEliminaSempre a citare il Tempo, il tempo. Il Tempo è un giornale di fasci. Il più pulito dei giornalisti del tempo è coniugato con un colonnello massone. pensa quelli sporchi.
RispondiEliminaD'accordo con h. 3.22. Il Papa ha mai proposto di smantellare le antenne cancerogene delle sue radio, o mentre piagnucola dal balcone ha mai ricordato che dando l'elemosina ai "poveri", già assistiti dalle cooperative, si compie un gesto inutile e contemporaneamente si alimenta un circuito malavitoso?
RispondiEliminaNo.
Eppure saprà l'una cosa e l'altra.
Questa è la Camor-Chiesa.
Per una volta sono pienamente d'accordo con un vostro articolo. Ho studiato e lavoro a Odontoiatria ed ogni giorno assisto a questo scempio al quale sembra non esserci soluzione. Vedremo col nuovo sindaco ma ci credo poco...
RispondiEliminaOggi sono passato a Flaminio per curiosità ed ho visto che la stragrande maggioranza delle bancarelle è ancora lì.
Catto-mente.
RispondiEliminaHi....
RispondiEliminaIn Rio de Janeiro, there are approximately 600 favelas, the largest and one of the safest favelas is Rocinha (ironically meaning 'little farm') located in the south zone of Rio and supports a population of 70,000 people.
You are also read more Best Home Loan in India