Cari amici,
sono stato chiamato in questi giorni a dire la mia sul tema dei cartelloni pubblicitari. Lo faccio qui visto l'importante ruolo che in questi anni hanno svolto associazioni, blog, cittadini per riportare legalità e decoro nella città.
Ho detto fin da subito che non volevo manifesti abusivi, perché chiunque conosca Roma sa quanto sia stata rovinata da un settore che va profondamente cambiato.
Per questo sono convito che la riforma del settore degli impianti pubblicitari, avviata da Marta Leonori e che ha visto finalmente l'approvazione del PRIP, vada conclusa. Vanno terminati gli incontri sui piani di localizzazione - e per questo, insieme a tante associazioni, ho sollecitato il Commissario Tronca a sbloccarli con una delibera che ha superato un rilievo del TAR - e poi sulla base di questi andrà fatta, per la prima volta nella nostra città, una gara. Gara che porterà maggiori risorse, maggiori servizi - tra cui il bike sharing - e maggiore trasparenza. E con un'app chiunque dovrà sapere se un impianto è o meno regolare.
Grazie agli interventi di questi anni, certamente a Roma il quadro è cambiato: il dibattito è sulla qualità delle ditte, perché molte sono state revocate. Ma certo l'attenzione non va abbassata, perché c'è chi fa ancora spuntare cartelloni di notte. Nella piccola parte della mia campagna elettorale sulla cartellonistica fissa, ho chiesto che tutti gli impianti utilizzati fossero nella banca dati del Comune, ma forse non è sufficiente. Quindi non esitate a segnalarmi eventuali irregolarità, in modo da darci la possibilità di intervenire.
Il mio impegno è e rimarrà quello di combattere malaffare e illegalità e lavorare per lo sviluppo e la bellezza di Roma.
Roberto Giachetti
***
Riceviamo e con piacere pubblichiamo questa lettera che dimostra la sensibilità sul tema da parte del candidato sindaco del PD. Sensibilità che purtroppo (Giachetti è persona per bene, come lo era Marino, ma purtroppo ogni persona per bene inserita nel contesto di questo PD rischia di essere sporcata) non si è tradotta pienamente nei fatti allorquando si è proceduto all'acquisto degli spazi pubblicitari per la campagna elettorale. Registriamo (difficilmente sarebbe pensabile leggere cose simili da Giorgia Meloni e, visti i personaggi con cui si accompagna, specie a Ostia, da Guido Bertolaso) con piacere questa lucida presa di posizione permettendoci però un appunto.
In questo testo Giachetti ci parla di una app, una app che consenta ai cittadini di controllare i cartelloni distinguendo tra quelli regolari e quelli irregolari. Ecco, con risolutezza facciamo presente che trattasi di minchiata. Minchiata pericolosa che fa intravedere a monte di questa mille fraintendimenti e equivoci: se un sistema è correttamente gestito e ben riformato non occorrerà nessuna app (lo dimostra il fatto che nulla del genere esiste in nessuna altra città occidentale e evoluta) per il semplice fatto che gli abusi verranno eliminati a monte, per il semplice fatto che il terreno non consentirà l'esistenza, la germinazione, la proliferazione degli abusi stessi.
Giachetti metterebbe in mano dei cittadini una app per controllare se davvero il lampione dell'illuminazione davanti alla loro casa è gestito da Acea o se magari la scorsa notta è arrivata l'Enel e ha piantato tre o quattro lampioni per illuminare abusivamente? Sarebbe chiaramente impossibile: tutti sanno che i lampioni sono gestiti da Acea. Punto. Utilizzereste un'app prima di salire sul tram per verificare che quel dato codice di vettura corrisponde veramente ad un veicolo di proprietà Atac e dunque autorizzato? Certo che no, sarebbe perfettamente inutile: tutti sanno che i tram sono gestiti da Atac e un presunto tram "abusivo" sarebbe subito identificato (anche solo per differenze estetiche) e comunque gli sarebbe precluso l'ingresso stesso nella rete tramviaria. Per i cartelloni è esattamente la stessa cosa: si tratta di un servizio a rete della città. La presenza dell'abusivismo è solo dovuta alla corruzione, alla mafia, ad un caos perfettamente studiato. Basta risolvere a monte il problema come Marta Leonori aveva iniziato a fare. Pensare che le magagne possano essere individuate a valle dai cittadini equivale a considerare le magagne plausibili e possibili: così non deve e non può essere. Così non è da nessuna parte. Roberto Giachetti si faccia meglio consigliare, in settori delicatissimi come questo il mosaico è fragile e univoco: basta una tesserina fuori posto per far cadere tutta la parete. Non bisogna inventare nulla (men che meno app che trasformano i cittadini in tecnici o ingegneri dell'ufficio affissioni), bisogna solo copiare chi aveva i nostri problemi e li ha risolti 20 se non 30 anni fa!
RispondiEliminaCittadini sceriffi per un candidato incompetente?
RispondiEliminaChe 'pelotas' con queste APP! PIN per buttare la monnezza, PIN per pagare le tasse, PIN per ricevere le bollette, APP per pagare wireless, APP per denunciare gli abusi, APP per parcheggiare ... e se tornassimo alla realtà, alla materia, al vero?
Spero Proprio che il prossimo Sindaco di Roma si adoperi per eliminare la perniciosa elettronica posticcia dalle burocrazie (tanto non funziona!) per tornare al rapporto personale, diretto, pulito e franco. Anche l'INPS manda le bustine arancioni ... sempre meglio delle mazzette da pagare per avere la propria pensione.
Purtroppo però le APP non eliminano la corruzione, la concussione, le mafie ed il malaffare, qualcuno a Giachetti dovrebbe spiegarglielo.
Ma i vigili urbani che li abbiamo a fare?
RispondiEliminaI vigili urbani ce li abbiamo per dare uno stipendi a chi non poteva trovare un lavoro normale. Si chiama assistenzialismo.
RispondiEliminaAlmeno una risposta l'ha data... Come dice giustamente RFS, i candidati sindaci della destra, dato il milieu che li circonda, sono molto silenziosi. Bertolaso è appoggiato da Davide Bordoni, assessore al commercio con Alemanno, e questo già lascia capire tutto. La Meloni non ha proprio la cultura civica per comprendere, se poi pensiamo che è appoggiata da Salvini che conta sul voto degli urtisti ai quali ha già fatto promesse elettorali. Marchini ha la coda di Paglia. Raggi non pervenuta.
RispondiEliminaGiachetti se dovessi vincere sara' l'ora di tirare fuori il pugno di ferro e fare scelte impopolari. Sei sicuro di essere pronto ? Per questo secondo me serve un sindaco che non sia romano.
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RispondiEliminaDiciamoci la verità: i candidati fanno tutti più o meno schifo.
Sono inadeguati al ruolo che dovrebbero coprire.
I peggio sono Bertolaso e la grillina. Seguono Giachetti e la Meloni.
Roma avrebbe bisogno di ben altro. Fra tutti la Meloni forse è la più sincera, ma chi si porta appresso??? Anche Giachetti però si tira tutto il perniciosissimo PD romano!
Chi ci salverà? Io comunque non voto: non posso ... non ce la posso fà!
Se non altro ha fegato per esporsi in prima persona. Bravo! Inoltre pare che legga il blog, magari se una o due idee le ruba Tonelli non se la prende troppo.
RispondiEliminaA chi sul tema prende posizione contro la Raggi, ricordo che il M5S di Roma non solo appoggiò e arginò la deriva al ribasso fatta dal PD contro il PRIP della Leonori. Ma più radicalmente non stampa manifesti elettorali.
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RispondiElimina... pé sparambià?
RispondiEliminaPurtroppo il M5S è un'entità irrigidita e verticistica.
Almeno nel PD(ue) esiste una certa qual fronda interna.
Devo dire che il M5S mi fa un pò paura, in che mani ci mettiamo?
Hanno si un programma ma è cangiante e poi come si affrontano le migrazioni?
Come i campi ROM? Come si debella la Mafia istituzionale?
Non so, mi sembra tutto un pò fumoso ... eppoi arriva il Kapò Grillo che mette tutti in riga oppure li defenestra ... non mi sembra molto democratico, no?
Personalmente, raccolgo e rilancio l'idea, credo proposta proprio qui, di disattivare l'utenza telefonica di tutte le affissioni abusive, quindi degli impianti pubblicitari ma soprattutto quelle effettuate tramite manifestini fai-da-te, un vero flagello che sporca tantissimo e ovunque!
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RispondiEliminaFINALMENTE GIACHETTI PRENDE POSIZIONE SU QUESTO SCANDALO. FA COMUNQUE PIACERE LEGGERE IL SUO INTERVENTO. BENE, UN PUNTO IMPORTANTE A SUO FAVORE!
Mc Daemon
Ottimo anche che Giachetti scriva a RFS!
E' molto significativo, speriamo continui.
Certo fa impressione vedere il candidato sindaco di Roma del partito democratico rivolgersi in maniera cosi remissiva,se non sottomessa, a dei cittadini. Paura degli ultimi sondaggi che lo danno perdente anche con la Meloni e quindi fuori dal ballottaggio? Non sarebbe meglio evitare le primarie ma mettere persone decise? Veltroni non mi piaceva ma ormai va considerato uno statista !
RispondiEliminaPerfino un sito intelligente come questo sembra non rendersi conto che i cartelloni pubblicitari stradali NON dovrebbero proprio esistere, punto! Nei paesi civili i cartelloni stradali fondamentalmente non esistono (a parte pochissimi sistemati in cima ad alcuni edifici).per il semplice fatto che sono un fattore di DISTRAZIONE (prima ancora che un obbrobrio) e quindi pericolosissimi. I pochi cartelloni sono posizionati sui marciapiedi per essere visti dai pedoni, e solo da loro. Da noi e' tutto il contrario, per cui nei luoghi adatti ai cartelloni, ovvero nelle fermate delle metro e soprattutto lungo i binari dove la gente aspetta (il posto ideale, dove di illegali non ce ne possono essere per ovvi motivi) non ci sono!!
RispondiEliminaSTRAQUOTO l'intervento di Andrea Bini precedente al mio. Così avviene tra l'altro nei Paesi scandinavi.
RispondiEliminaQui, ahimè, siamo in Italia e se il buongiorno si vede dal mattino, questo Giachetti è da NON votare. Una lettera che, in sostanza, non DICE NULLA, soltanto un gettone di presenza sull'argomento, senza prendere le DISTANZE dalla cartellonistica pubblicitaria che appare essere di DUBBIA provenienza imprenditoriale e senza veramente prendere una NETTA posizione di chiusura con il vergognoso passato.
BASTA, i cittadini romani sono nauseati da questa politica vecchia, insofferente, lontana anni luce da quanto veramente sia necessario portare a termine in una città come Roma. Bene ha fatto questo sito a porre in risalto i problemi, a porre sul tavolo possibili soluzioni e a portare in luce la POCHEZZA di questi candidati.
Giachetti 1 Mafia 0
RispondiEliminama con quella foto con sguardo idiota, davvero pensa che la gente vedendo la sua faccia lo voti?
RispondiEliminapoteva dare in beneficenza i soldi destinati ai cartelloni. avrebbe ottenuto un risultato migliore
Ma con Virginia Raggi in campo, gli altri non esistono.
RispondiEliminaVotare meloni vuol dire rischiare di caricarsi l'assurdità delle Olimpiadi, e già da questo capisci la sequela di vincoli che si trascina.
IL solito cestino pieno di buoni propositi......MA non ho sentito spendere una parola CONTRO i writer vandali che stanno sistematicamente devastando Roma.......sono solo ragazzi ? Sono solo giovani artisti che colorano la città ? NO sono solo dei squallidi minorati mentali che vanno adeguatamente repressi.....questi devono sparire da Roma.....Giacchetti facci sentire qualcosa contro questi delinquenti che affliggono Roma.....meno che la famigerata "trappola per i writer" proposta del babbeo precedente !
RispondiEliminaPer la cronaca, anche tra gli originalissimi slogan di Giachetti appare la volontà di adoperarsi per le olimpiadi di Roma. Qualcuno lo informi che i radicali (quelli autentici), hanno organizzato una raccolta firme per chiedere ai cittadini attraverso un referendum, se sono favorevoli o contrari a tale evento (nefasto, aggiungo io).
RispondiEliminaSempre per la cronaca RIVOLUZIONE CRISTIANA (Rotondi), appoggerà Bertolaso. No, ecco, una notizia così dirompente mi sembrava opportuno condividerla con voi tutti.
RispondiEliminaUltim'ora: FINI ha appena ricordato che nella corsa a sindaco c'è anche STORACE, il quale "potrà fare delle grandi battaglie in consiglio comunale". Mi raccomando a tutte le anime pie di questa città: non fate mancare il vostro sostegno a questo rarissimo esemplare di Ritornosauro Rex, che ormai credevamo estinto ed invece è ancora tra noi.
RispondiEliminaHi...
RispondiEliminaThen, as if a shadow had fallen between us, he grew somber. I had just asked him to help me with the investigation.
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