Vi sembrerà una cosa da nulla, a noi è sembrato qualcosa di emblematico sotto tanti punti di vista. Ma è un esercizio che davvero possiamo fare con qualsiasi episodio, con qualsiasi elemento distonico, con qualsiasi anche apparentemente piccolissima anomalia.
Se guardi questa ci vedi dentro tutto o quasi. Ci vedi dentro l'impunità, ci vedi dentro un arredo urbano imbarazzante, ci vedi dentro l'egoismo, la prevaricazione, la violenza verso il prossimo e la totale perdita di buon senso vissuta però senza alcun senso di colpa, come cosa normale. Ci vedi dentro l'assenza totale di controllo e il comportamento ignobile di chi invece dovrebbe occuparsi di leggi, di legalità e di rispetto. Ci vedi l'abbandono di una città che non riesce a tenere sotto controllo neppure i suoi luoghi più delicati, più cruciali. Come un Tribunale.
E accade così che di fronte al Tribunale di Roma, la capitale del paese, a Viale Giulio Cesare 54, un avvocato parcheggi ogni giorno una panda sui posti dedicati agli scooter (o magari la lasci li fissa) e la usi come deposito, magazzino, perfino come ufficio. Fa dentro e fuori dalle aule di giustizia e a seconda delle esigenze va a depositare nella vecchia Fiat fascicoli e faldoni, o si intrattiene sui sedili davanti per consultare le carte prima di ritornare davanti al giudice a difendere i suoi clienti. La macchina è sempre lì, ogni giorno, coi sedili posteriori pieni di documenti. Magari tra qualche tempo sul sedile del passeggero troverà posto l'ufficietto della segretaria. Mentre lui sta lì, al posto di guida, a scartabellare e a mettere assieme le idee per la prossima udienza.
Ovviamente basterebbe un arredo urbano decente per impedire alle auto di parcheggiare dove ci sono gli stalli per i motorini, basterebbe una multa al giorno, basterebbe un carro attrezzi per obbligare il nostro azzeccagarbugli ad andare a recuperare tutti i suoi preziosi documenti alla depositeria comunale. Ma non accade nulla di tutto questo. La città è di chi se la piglia.
La domanda che basterebbe porsi quando si vedono scene miserabili come questa è solo una ed è sufficiente per spiegare l'assurdità e l'anomalia di certi comportamenti: cosa succederebbe se tutti facessero così? Ecco, basta e avanza questo interrogativo. Da tener presente ogni volta che gettiamo l'immondizia dove non si può, ogni volta che parcheggiamo in seconda fila, ogni volta che mettiamo il motorino sul marciapiede o che facciamo cagare il nostro cane in mezzo al percorso pedonale. Ogni volta che eludiamo il pagamento delle tasse o che ci comportiamo da furbi prevaricando qualcuno o ottenendo quello che magari è un nostro diritto, ma a scapito del diritto degli altri. Cosa succederebbe se tutti facessero come noi?
Bhe Roma ormai e' la rappresentazione plastica di cosa succede quando la maggioranza dei suoi abitanti si comportano cosi. Addaveni la troika...
RispondiEliminaLo preferisco a quei palloni gonfiati con studi ai Parioli/Prati. Se non altro questo dà l'impressione che sia uno stakanovista del lavoro. Dovrebbe avere però l'accortezza di parcheggiare nelle strisce a lui destinate (e pagare la sosta oraria).
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RispondiEliminaMa si, mi sembra un male minore. Il problema sono i fancazzisti comunali e ministeriali che occupano uffici dalle metrature stratosferiche senza fare un tubo!
Con quello che costano gli affitti dei locali.
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RispondiEliminaL'ordine degli avvocati dovrebbe fornire uffici di appoggio per i propri iscritti presso tribunali e procure, no?
Gli ordini professionali ... latitanti che tanto potrebbero fare e pretendere per Roma!
Non dimentichiamoceli mai ...
E basta, no. Senza gli avvocati che non si fanno dare i fascicoli sottobanco durante le indagini, tutta la mafia sarebbe in grave crisi.
RispondiEliminaE' categoria protetta.
WONDER DAVIGO, SALVACI.
Meno male che gli ordini sono latitanti. Le corbellerie autodifensive sparate sui giornali dall'unione delle camere penali manco renzi quando mette becco su questioni giudiziarie.
RispondiEliminaIl problema è che avvocato e regole, sono due termini antinomici.
Non c'è corporazione più disgustosa, pronta a tutto e capace di niente.
Metro C ha bucato. Ma è colpa del governo ladro.
RispondiEliminaNotizia su art tribune.
Poco credibili, chiaramente orientati, alimentati dalla volontà di parlare d'altro mentre il padrone dirige.
RispondiEliminaE intanto Metro C mangia mangia però l'attenzione va alla macchina dell'avvocato.
Ridicoli.
I probblemi so' antri ...
RispondiEliminac'è de peggio ...
... e gli zingari ... e i negri ... e i viggili urbani ... e gli statali ...
il problema è uno, grande, anzi enorme: una città ed un paese dove tutti fanno quel che cazzo gli pare.
Questi fatti che vediamo tutti i giorni non sono il o i problemi, sono solo le conseguenze di tutto ciò.
no caro anonimo 3:20, il problema e' uno solo e qualcuno ha gia' timidamente avanzato la medesima ipotesi: A ROMA FANNO TUTTI COME CAZZO GLI PARE.
RispondiEliminaSia nelle piccole vicende, sia nelle grandi, sia nella Metro Cci, la radice del problema e' che nessuno ti dice mai niente se fai come cazzo ti pare in barba a tutti.
Ci serve un blog per rendere salienti tali comportamenti? SI.
vuoi fare denuncia sociale, indire cortei a favore di migranti e lavoratori, tesi ad assediare i palazzi del potere? Vai a giocare su DinamoPress.it
Lo scandalo è che la macchina in divieto di sosta non viene rimossa dagli organi preposti e questo vale per il negoziante, per l'avvocato, per lo sudente che lascia la bici legata al lampione sul marciapiede...
RispondiEliminaIl problema vero è quando il padrone manipola la tenera discussione sul quotidiano degrado, di cui il padrone è fautore.
RispondiEliminaE soprattutto quando il padrone fa da tramite con altri organi di "dis-informazione e condizionamento".
Un po' di sano finto simulato pluralismo, unito alla tolleranza per una povera protesta quotidiana, senza alcun esito sui grandi meccanismi del degrado ordinario, serve a veicolare meglio i grandi piani del degrado straordinario.
RispondiEliminaTante calibrate opinioni differenti organizzate per comporre l'inamovibile pensiero unico.
RispondiEliminaConfusione, confusione.
Fumo e fuochi fatui.
Bravo anonimo delle 4.50, hai capito tutto. Tutti fanno come CAZZO GLI PARE , solo che qualcuno lo fa più di altri e tu sei contento. Bravo continua così.
RispondiEliminaTonelli spiega agli analfabeti funzionali cos'è la teoria dell'Agenda Setting.
RispondiEliminaTu la conosci molto bene!
Grande Tonè c'hai arzato la metro C in faccia!!!!!!!
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RispondiEliminaPovero Avvocato ... quanta polvere ha sollevato.
Eppure la polvere doveva solo essere quella del carro attrezzi che gli rimuove la maghina.
Comunque i liberi professionisti spariranno da Roma e dall'Italia a breve.
Tasse, poco lavoro, troppa competizione al super-ribasso e ordini inutili e costosi.
Tra pochi anni di avvocati ne rimarranno qualche decina ed al posto dell'attuale legale ci sarà un azzeccagarbugli cinese.
Ciao
Se andate a via Cicerone 61, dal ristorante Bistrot, ogni volta c'è parcheggiata davanti le vetrine, sul marciapiede la moto nera del proprietario....presto manderò foto dettagliate
RispondiElimina,,,,ristorante bistrot "Fermento"
RispondiEliminaE mica è l'unico caso di appropriazione permanente degli spazi pubblici! Ad esempio, in piazza Leonardo da Vinci (vicino metro B San Paolo) c'è un furgone permanentemente fermo, adibito a deposito frutta da parte dell'osceno chioschetto. Certo, nulla di illegale perchè non parcheggia su area sosta motorini o su strisce blu senza pagare il ticket, ma certo la dice lunga sulla mentalità corrente...
RispondiEliminaOgnuno fa come gli pare perché gli viene consentito di fare come gli pare. In un altro Paese quella macchina lì non ci sarebbe stata neanche qualche minuto.
RispondiEliminaQui si chiudono gli occhi su troppe cose soprattutto da parte di chi dovrebbe far rispettare le regole. Vediamo se nei prossim giorni quella macchina sarà ancora lì. Perché se è ancora lì questa città è persa. E comunque A Via Albalonga la situazione è ritornata simile a qualche tempo fa.
Io lavoro in centro, uso lo sgooder e mi tocca parcheggiarlo a cazzo e prendere le multe. Eppure AMEREI metterlo negli appositi stalli, un po' lontano dal lavoro, e farmi una bella passeggiata a piedi. Purtroppo non posso, mi tocca appunto parcheggiarlo a cazzo in un posto "sicuro" (da vandali e ladri) vicino all'ufficio e ciao alla passeggiata.
RispondiEliminaPerché?
Perché gli appositi stalli sono occupati DA QUELLE MERDE DI MACCHINETTE e Smart che occupano 4 posti ognuna. Ogni volta che ci provo e poi rinuncio mi viene una voglia folle di prendere un punteruolo e sgarargli le gomme.
Che ci vorrebbe a mettere qualche cordolo di cemento di 10 cm negli stalli tra un posto e l'altro? E vogliono pure farci credere che ora ci sono i "competenti" a governare!!!
Prima o poi le gomme però ve le sgaro, statevi accorti.
Tonelli possiede la Metro C, lo volete capire?
RispondiEliminaEgli sta scavando tunnel con diaboliche macchine verso la porta dell'Inferno, e intanto ci distrae e ci mette uno contro l'altro, e pure contro l'avvocato e i venditori abusivi!!
Tonelli è il male, e un dì ve ne accorgerete persino voi suoi leccaborse!
H. 9.19. Gli avvocati che pagano le tasse si sono già estinti da un pezzo, gli altri sono un pezzo fondamentale della società italiana.
RispondiEliminaUn criminale preavvertito di intercettazioni a suo carico, controlla la propria condotta a proprio favore e manipola le conversazioni per calunniare, diffamare e fornire informazioni manipolate.
Il trait d'union tra le cancellerie traforate e i criminali, chi è?
Al massimo si estingueranno i tassisti.
Questo metodo conosce molteplici evoluzioni, a seconda delle persone implicate e della loro categoria professionale, ma l'avvocato resta un passaggio insostituibile.
Certo, l'accampamento indisturbato di zingari estorsori di emolumento parcheggio, accanto a un tribunale poi, è un fenomeno sicuramente più inquietante.
RispondiEliminah. 3.13 Con certi presupposti forse il blog non va a parare dove sembra.
RispondiEliminaChi pubblica intercettazioni secretate, offre il destro a chi vuole delegittimarle.
Chi difende un magistrato, può voler giustificare la contestuale offesa ad altri tre.
Conta l'esito prevedibile delle iniziative, non solo la pretestuosa dichiarazione di intenti.
L'ambiguità è il perno di questa società annoiata.
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=jkhX161RFqI
https://www.youtube.com/watch?v=uHoWdcqZoG8
https://www.youtube.com/watch?v=AZj4og3edqw
Al Tribunale Civile sono talmente sommersi di carte e fascicoli che per far muovere la giustizia (civile) si preferisce affidare atti agli avvocati così che possano fare loro ciò che il personale non riesce più a garantire, vista la mancanza di turn over sono sempre di meno. È un modo -dicono - per velocizzare la buroscrazia e la procedura civile che prevede tempi lunghissimi, più del penale. Non condivisibile perchè un atto giudiziario dovrebbe uscire solo in copia e previo pagamento dei diritti, ma questa è cosa nota da sempre e non so come funziona in qualsiasi capitale europea, anche quelle post "muro" , ma di certo la macchina l'avrebbero multata perchè altrove la municipale non è impegnata a far ricorso al tar...dappertutto fanno il loro dovere e, se accade, accettano il cambio delle regole!
RispondiEliminaIntanto dovrebbero far sgomberare gli zingari, magari.
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RispondiEliminaForse non vi è chiaro ma l'articolo dice chiaramente che l'avvocato è una vittima della sciatteria in generale. Anche quella del modo in cui è gestito il tribunale, che dovrebbe fornirgli un posto più dignitoso per consultarsi le carte. cosa che non ha evidentemente.
RispondiEliminaIl problema secondo me è un altro.
RispondiEliminaè vero che ormai a Roma ognuno fa il cazzo che vuole.
Non parlo di questo caso, di per sé ridicolo, ma il problema è che a Roma, per come è organizzata, non è possibile fare tutto secondo la legge. Prova a trovare parcheggio regolare per prendere una persona. Se neanche un'auto si mettesse in divieto, non si saprebbe dove metterle, bisognerebbe dimezzare il numero di auto. Ma con questi mezzi pubblici?
Se non metti il motorino sul marciapiede, sarebbe impossibile parcheggiare anche esso.
Insomma è una città organizzata in modo che ognuno faccia il cazzo che vuole.
Hi....
RispondiEliminaThis is when each attorney can tell the jury what evidence ... (defendant's first name) was just riding in a car stolen by someone else.
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