COMMERCIO. STORACE: A RISCHIO 12MILA LICENZE AMBULANTI A ROMA"CON LE CATEGORIE SI DEVE PARLARE E NON FARE A BOTTE" (AGENZIA DIRE) Roma, 4 mar. - "Fra l'infame Bolkestein e il linciaggio mediatico cui sono sottoposti, i commercianti ambulanti stanno finendo in ginocchio. Il prossimo anno, se non si trova una soluzione, 12mila licenze a Roma diventeranno carta straccia grazie alla Bolkestein: 12mila famiglie che hanno un banco in piazza dovranno ricominciare da capo. Dopo essere stati additati come insozzatori della città e specie da estirpare, ai commercianti ambulanti non resta che urlare la propria disperazione". Lo scrive Francesco Storace, candidato sindaco di Roma, che due sere fa ha incontrato, in un'assemblea pubblica, un centinaio di commercianti ambulanti."Mandati via da piazza Navona, via dal centro, via da qualsiasi luogo che poi viene occupato da chi stende teli in terra e vende merci contraffatte, pur essendo italiani che faticano, alzandosi all'alba tutti i giorni e pagando le tasse a fine anno, gli ambulanti sono oramai additati al pubblico ludibrio, regolari e abusivi, onesti e disonesti, senza vedere le differenze. "Il camion bar offende il decoro" prosegue Storace su Il Giornale d'Italia "con questo slogan si è stabilito che ci sia l'esilio per chiunque abbia banchi in piazza. Tralasciando il fatto che, per decenni nessuno se ne sia sentito turbato, occorre ragionare con chi lavora senza la pretesa di distruggerlo. Si chiama concertazione. Con le categorie ci parli e non ci fai a botte. A Roma rischiano di sparire settori produttivi; che sono fondamentali anche per far ripartire i consumi. L'abusivismo prospera e i regolari soffocano. Va ricostruito un terreno di regole condivise affinché si torni a lavorare senza dover scappare. In fondo, si chiede solo di rispettare la dignità".Prima di parlare di questo comunicato (sarà difficile considerarlo come qualcosa di serio, ma ci proveremo) occorre riflettere sull'unica cosa vera che dice Storace: le licenze di ambulanti a Roma, solo a Roma, solo nel Comune di Roma, sono 12 mila. Lui parla di 12 mila famiglie, ma non sa di cosa parla (o lo sa benissimo?), perché centinaia e centinaia di licenze sono in realtà accorpate nelle mani di pochissime famiglie e dunque l'equazione 12mila famiglie 12mila licenze è semplicemente ridicola. Come è ridicolo parlare di "italiani": il 45% delle imprese ambulanti in Italia sono a conduzione extracomunitaria, a Roma il dato è sicuramente anche superiore. Ma poi quali famiglie? A conduzione familiare è il 18% delle imprese sempre a livello nazionale.
Ma rimaniamo al numero: 12mila. Per capire quale livello di emergenza sia questo basterà pensare che l'intera Regione Toscana (signori, abbiamo detto l'intera Regione Toscana, che ha un milione di abitanti in più di Roma e 2 milioni di turisti in più di tutto il Lazio) ha 11mila licenze di ambulanti. E teniamo conto che si tratta della Regione dei mercati&mercatali per eccellenza. 12mila licenze, per capirci, sono il numero di quelle attive in tutta (tuttaaaa!!!) l'Emilia Romagna. Da Rimini a Piacenza passando per Ravenna, Forlì, Bologna, Ferrara, Modena, Parma e Reggio Emilia e tutte le altre città. 12mila licenze per una regione sconfinata, da 4,5 milioni di abitanti.
In Toscana considerano quelle 11mila licenze una invasione poco gradita e dunque, proprio in questa settimana, tutti i comuni di tutti i colori politici (da Firenze a Lucca, da Pisa persino a Livorno) si sono incontrati per dare ancor più forza alla direttiva Bokestein facendo in modo che questa norma porti davvero un cambiamento profondo e non venga aggirata come si sta cercando di fare. Una vecchia norma licenziata dalla Stato-Regioni, in fatti, ha fissato nel 40% il premio dei vecchi titolari di licenze in caso di bandi di gara: niente di più assurdo e contrario alla concorrenza. Significherebbe fare delle gare farsa per far vincere per ogni licenza il vecchio titolare, naturalmente i Comuni toscani, che vogliono alzare la qualità dell'offerta commerciale e vogliono guadagnare il più possibile dalla cessione delle nuove licenze, non ci stanno. "La Bolkestein non deve lasciare tutto come prima, ma deve essere occasione di miglioramento" sta ripetendo da giorni Giovanni Bettarini, assessore della Giunta Nardella a Firenze. E fa bene. A Roma abbiamo Storace che ragiona esattamente al contrario con argomentazioni degne di Zelig ("le bancarelle servono a far ripartire i consumi") fingendo di non sapere quale olocausto commerciale è provocato a Roma dal commercio ambulante su suolo pubblico che è la vera causa non solo di gran parte del degrado in cui versano le nostre strade, ma anche della chiusura di migliaia di negozi. Non si capisce perché Storace chieda di tutelare 12mila licenze (non 12mila famiglie, solo licenze) e non chieda lo stesso per le decine e decine di migliaia di negozi che a causa della concorrenza più sleale del mondo hanno chiuso in questi anni. Forse perché i negozi sono davvero imprenditoria personale e non hanno dietro famiglie da 30 milioni di fatturato annuo grazie all'ambulantato che tradizionalmente danno una grossa mano finanziaria in campagna elettorale a chi dimostra attenzioni per loro? No, sarebbe troppo maligno sospettarlo.
E intanto Roma resta la città enormemente più ricoperta di fetente coltre di bancarellame con una qualità inesistente e uno schifo diffuso che non ha eguali non solo nelle città occidentali, ma neppure in quelle nordafricane e asiatiche. Suk e Bazar, infatti, sono focalizzate in un'area delle città di questi territori, Roma invece è l'unico posto dove puoi trovare bancarelle di mutande e pigiami dovunque ivi compresi luoghi ultrachic dello shopping come Via Cola di Rienzo, Via Appia Nuova, Viale Parioli.
Hanno trasfigurato la città, hanno fatto fallire migliaia di negozi, hanno mandato alla morte i mercati rionali, hanno provocato incidenti talvolta con morti, costringono all'impraticabilità interi marciapiedi e interi quartieri, in cambio non ci hanno dato nulla (le tasse che pagano al Comune sono più che ridicole, anche trenta o quaranta volte meno di un negozio nella stessa posizione) e ora dovremmo tutelarli andando contro la normativa europea? Ma in Europa hanno davvero applicato la Bolkestein o ci chiedono di farlo soltanto a noi? Certo che l'hanno applicata, ma con qualche eccezione, laddove esista la "storicità e l'eccezione culturale dei banchi". E dunque a Roma andiamo sul sicuro perché il 99.9% degli operatori vendono sciatteria e degrado, altro che eccezione culturale. Siamo l'eccezione rispetto al mondo civile semmai.
Storace dice che si deve trovare "una soluzione". Certo che si deve trovare. Occorre rispettare la legge europea: a metà 2017 tutte le licenze scadono e per legge vanno messe a gara. Non è una sorpresa. I titolari hanno poco da fare le vittime: lo sapevano da anni e anni, se ne parla almeno dal 2004 e l'ufficialità è del 2006. Hanno avuto 10 anni abbondanti per organizzarsi, differenziare l'attività, premunirsi come avrebbero fatto tutti gli imprenditori normodotati. E sicuramente lo hanno fatto. Non lo hanno fatto? Peggio per loro. Se dovessimo salvare con denaro pubblico tutti gli imprenditori che non sanno fare il loro lavoro staremmo freschi e pagheremmo il 90% non il già scandaloso 43% di tasse.
Ma gli imprenditori-ambulanti si sentono evidentemente diversi dagli altri, più furbi. Forse ottenere fette di suolo pubblico praticamente in gentile omaggio guadagnandoci sopra cifre blu fa sentire onnipotenti, al di sopra di tutti gli altri. Non è e non sarà così. L'applicazione della Bolkestein dovrà servire a trasformare radicalmente questo settore, in primis riducendo in maniera profonda i posteggi su strada, in secundis a riempire i mercati che ora sono deserti, in terza battuta a guadagnare finalmente molti più soldi da questo settore: oggi il Comune concede di operare a 12mila realtà sul suo suolo pubblico, ma non chiede quasi nulla indietro in termini economici (e ci si permette di dire "non ci sono i soldi"), poi ci dovrà essere un aumento della qualità massiccio e infine un arrivo di nuova imprenditoria, giovani, anche dall'estero, persone nuove non venditori di panciere col furgone arrugginito del 1991 parcheggiato in doppia fila.
Anche il Lazio, ancor peggio della Toscana (ve lo ricorderete con la faccenda di Piazza Navona), ha consentito alle lobbies di intrufolarsi nelle scelte politiche consentendo aiuti agli ambulanti che rischiano di lasciare invece tutto com'è, ecco perché è necessario - come sta accadendo a Firenze - un sindaco ed un assessore al commercio lucidi e competenti. Intanto di questi temi non c'è traccia in campagna elettorale, Storace escluso. Che però rema verso il medioevo e la conservazione della raccapricciante situazione attuale.
Ci deve essere concorrenza, meritocrazia e qualità. E devono vincere i migliori, non gli amici o gli sponsor di Storace (per noi, simpaticamente, sempre StoraCetto Laqualunque). E' l'unico modo per salvare questa città e la faccenda delle bancarelle è strategica e cruciale più di quanto si possa immaginare. Il problema è che la posizione di Storace, che Storace almeno ha avuto la coerenza e la spudoratezza di esplicitare, è sotto sotto anche la posizione di molti altri candidati. Probabilmente di tutti. Ivi compresi i nuovissimi... Attenzione.
Su Storace non ho commenti da fare, temo però che se andate da tutti i candidati a chiedere cosa hanno intenzione di fare in merito avrete più o meno la stessa risposta. Roma non sarà mai Europa, bisogna solo capire quanto sarà lungo il processo di espulsione.
RispondiEliminaIn effetti Storace difende apertamente i suoi clientes (o quelli che vorrebbe lo diventino)ma gli altri? Che idee hanno gli altri? Ottimo articol comunque bravi.
EliminaSono inorridita, è impensabile che tutte queste schifose bancarelle continuino ad occupare il suolo di Roma. Dovrebbero bruciare tutte insieme a chi vende e acquista. Se sei povero e non puoi permetterti di andare da Coin excelsior che ci vivi a fare a Roma? Bisognerebbe trasferire tutti questi pezzenti in qualche città di provincia e lasciare solo i benestanti nella capitale. Solo così potrò evitare di schifarmi ogni volta che metto piede per strada. Il vero degrado lo fanno i poveracci...sempre più convinta di questo.
RispondiEliminaio non le vedo tutte ste famiglie che si alzano alle 4 di notte per andare a lavorare a montare le bancarelle di stracci.
RispondiEliminavedo solo bangla lavorare a quelle bancarelle e nessun italiano. ma proprio letteralmente nessuno eh.
questo vuol dire che i titolari delle licenze guadagnano talmente tanti soldi che possono permettersi di rimanere a casa a dormire e mandare a lavorare al posto loro dei poveri cristi che vengono dal bangla e dintorni e pur di guadagnare qualcosa si umiliano a lavorare per certa gente.
lo stesso discorso vale per camion bar e banchi di souvenir davanti ai monumenti.
quanti italiani o famiglie di italiani vedete lavorare in queste attività?
pressoché zero...
Perche' le licenze sono state date in affitto a loro.
Eliminae pensare che Storace fu anche ministro della salute sotto un governo Berlusconi.
RispondiEliminapovera italia quante ne hai passate e quante ne passerai.
ora riprovano a sdoganare Bertolaso...
brividi.
@ anonimo del marzo 06, 2016 11:52 AM:
RispondiEliminail discorso non cambia se in affitto o non in affitto. dove sono gli italiani a lavorare nelle bancarelle o ai camion bar? come mai non si alzano loro all'alba per mantenere le loro tenere famiglie moribonde di stenti per la fame?
evidentemente hanno già invece la panza bella piena.
ma qua vogliono legalizzare i mercatini degli zingari con la roba rubata e presa dai cassonetti... e stamo a parlà de licenze per ambulanti e normative europee??? qui a Roma ci sta la normativa Banglastein. punto e basta. l'europa ce fa na pippa ar sugo. ancora nun l'hanno capito che famo come cazzo ce pare.
RispondiEliminaIo vedo solo bancarelle di merda a Via di Donna Olimpia dove vivo e un mercato che è fermo al dopoguerra a Piazza San Giovanni Di Dio, sia nella struttura (baracche degli anni '50) che nel concept (apre alle 5/6 di mattina e chiude alle due, come quando le donne all'alba facevano la spesa e passavano la giornata a cucinare per 18 figli). E sì che Monteverde è considerato un quartiere "chic" e affitti e vendite sono alle stelle. Peccato che i negozi chiudano inesorabilmente e al loro posto spuntano cinese, bengalesi e frutteti di quart'ordine. Per non parlare degli autolavaggi a 6 euro senza ricevuta. E il bello è che la gente, spesso con non meno di due appartamenti a testa, in questi luoghi fa acquisti, credendo di "fare l'affare". Salvo poi lamentarsi se i figli non trovano lavoro. Tra l'altro, molti dei residenti over 60 (ché l'età media è davvero alta in zona) vivono grazie a latte pensioni ottenute per aver lavorato nel pubblico: San Camillo, Ministero Pubblica Istruzione, Finanze, ecc. In pratica, tutta gente che 50 anni fa è entrata grazie a concorsini di dubbia correttezza o spinti da parenti e amici (guarda caso, c'è sempre più di un componente della famiglia impiegato negli stessi uffici/ministeri). Fatevi un giro nelle immobiliari di zona è chiedete quali comunità riescono sempre a pagare gli affitti più alti. Sono i bengalesi, aumentati a dismisura negli ultimi 5/7 anni, sia nelle case (facile pagare 1100 euro al mese quando si è in 8/10) sia nei negozi. Il commercio ambulante è solo uno dei problemi. Ma tanto conta il dio denaro e a nessuno frega niente del decoro.
RispondiEliminaLe mutande che ho comprato sulla bancarella (3X5euro), mi sono durate molto di piu' di quelle prese da Intimissimi. Non c'e' paragone, al secondo lavaggio quelle di Intimissimi avevano l'elastico distrutto.
RispondiEliminaCara Anonima, il probema non siamo infatti io e te che possiamo permetterci solo le mutande 3x2, ma quella massa di benestanti che invece di comprare nei negozi vanno in incognito alle bancarelle, poi ci sputano sopra attraverso le chat, ma tirano giù il prezzo quando comprano un ombrello a 5 euro. Se ognuno andasse dove può, ricchi ai negozi e poveri alle bancarelle, ci sarebbe una situazione equilibrata.
RispondiEliminamolto meglio le bancarelle. tanto la qualita è la stessa e costa tutto di meno. i commercianti hanno tirato troppo la corda da quando ci sta l'euro. è giusto che chiudano. io compro solo dalle bancarelle e non me ne frega proprio niente se chiude un negozio dall'altra parte della strada. non vedo nessuna concorrenza sleale. di sleale vedo una maglietta comprata a 1 e venduta a 25. o un paio di guanti a 30 euro. tanto gli scontrini non li battono neanche loro.
RispondiEliminaNel mondo civile la scelta è tra boutique e grandi magazzini. Non serve avere le bancarelle nel centro storico per poter trovare roba a poco prezzo.
EliminaOgnuno cerca di tirare su de voti come può, perché nessuno più si candida per un progetto di vita e quindi di politica, ma solo per mettere al caldo le terga.
RispondiEliminaEr lavoro è lo specchietto per le allodole con cui da sempre si assecondano i circuiti criminali.
Saltando le peregrine argomentazioni sulla durata delle mutande - articolo notoriamente soggetto all'usura del tempo - è naturale che se saltano i paletti, ossia se non esiste più alcuna regola per trasferirsi in Italia, e da una regione all'altra, allora chiunque può appellarsi alla sussistenza per giustificare ogni bordello.
Il punto è che se arrivi a Roma prima di metterci piede dovresti dimostrare di essere in condizione di vivere dignitosamente e secondo legge.
Se devi vivere alla ventura puoi rimanere in Calabria o in bangladesh. Perché vieni a fare il presunto barbone qua? Ecco, da questa domanda parte l' universo infinito della mafia e del clientelismo.
Se devo vivere fuori legge non c'è alcun motivo che per farlo mi trasferisca a Milano.
Invece così il mercato nero della camorra ma soprattutto il sentinellaggio del narcotraffico e dell'eversione hanno sempre il loro straw argument:
RispondiEliminafadegevà gome ge bare.
Gi è danda boverdà.
Se lo fai in Svezia ti fanno scappare, perché ti rendono impossibile vivere se non rispetti le regole.
Il numero non fa ricchezza, a differenza di quello che cercano di farci credere i fautori della "ricchezza migratoria" e del parametro pil.
RispondiEliminaE' chiaro che se lavoriamo in cento dobbiamo spartire per cento i frutti del lavoro.
Se lavoriamo in cento milioni dobbiamo spartire per cento milioni i frutti del lavoro, con tutte le ripercussioni che dal caos derivano sul controllo sociale e fiscale, e sullo sfruttamento delle risorse naturali.
Si sa che le dodicimila licenze sono - in gran parte in possesso di una certa famiglia con un nome strano, ma sicuramente non sara' la sola (famiglia) ce ne saranno anche altre. Giusto il commento che pero' a gestire le bancarelle et cetera siano quasi sempre bengalini, mai vedi un italiano.
RispondiEliminaMa non sono queste le risorse che ci pagheranno la pensione ? Pagano i contributi i bengalini ? Equitalia mazzola solo il povero italiano DOC ?
Quindi pure loro pappano, La Guardia di Finanza ed equitalia, basterebbe che facesse controlli fiscali sulle migliaia di bancarelle. Perche' non lo fanno ? Chissa' perche'. Immagginate voi.
RispondiEliminaREGA ER POBBLEMA SO I RICCHI CHE COMPRENO A E BANGARELLE EPPOI VANNO SUE CIAT O SUR BLOGGHE A CRITICA!
RispondiEliminaAaahòòò mortasci ma se lascerebbero ebbangarelle a noi der popolo a situazzione sarebberesse più equilibbrata no?
Scioè er pobblema deeeee bancarelle se arisorve quanno i ricchi (che nea maggica capitale so mioni de miardi) se vanno a comprà e mutanne da Tiffany noooo???
Scioè anagabido che qua nun c'entrano gniente mafia, camorra, viggili corrotti, politisci corrotti, immigrazzione clandestina... NOOOOO!!! NUN CENTRA GNENTE ANAGABIDO?
ER POBBLEMA SO I RICCHI CHE COMPRENO DE NISCOSTO E POI SPARLENO SUR BLOGGHE!
AHO!
PERCHE' TONELLI CHIEDE DONAZIONI AL SITO SULLA PAGINA FACEBOOK? QUALCUNO ME LO SA SPIEGARE?
RispondiEliminaAHHOOOO!! TONELLI CHIEDE E DONAZZIONI AAHOOO QUARCUNO ME SA SPIEGA COMME MAI???
RispondiEliminaER BLOGGHE DEVE ESSE INDIPENDENTE, APOLITICO, APARTITICO, SIFILITICO, IMMOBBILE, MUTO, ZITTO E MOSCA!
COMME E' POSSIBBILE CHE CHIEDE E DONAZZIONI AHHHOOOOOO!!! SCIOE' MA CO TUTTI I MIARDI DE EURI CHE JE DA ANSALDI AAAHOOO!!
QUARCUNO ME SPIEGA??
Quando i camorristi dovevano decidere se sversare i rifiuti inquinanti nella famigerata terra dei fuochi, qualcuno sollevò l'obiezione che poi quei rifiuti avrebbero contaminato l'acqua che essi stessi bevevano. Gli fu risposto che avrebbero bevuto acqua minerale.
RispondiEliminaStessa mafia e stesso ragionamento a Roma. Le bancarelle ammazzano l'economia, prima ancora che il decoro. Però a chi ragiona come mafioso questo non interessa, interessa il guadagno immediato, sicuro e esentasse.
I mafiosi propongono lo stesso modus operandi di Storace. Coincidenza?
Storace chi? Quello che ti percula se gli fai notare che le sue affissioni sono sempre immancabilmente abusive?
RispondiEliminaAnche Wikipedia chiede donazioni. Perchè? Perchè tutto questo bisogno di soldi? La droca?
RispondiEliminaE i soldi per la causa contro Roberta Sciattanuga che fine hanno fatto?
Tonelli ogni tanto sparisce per poi riapparire misteriosamente in un sito archeologico vicino Città del Messico. Perchè? Dove va in quel lasso di tempo? Briefing con gli alieni?
Gli alieni odiano Roma e vogliono distruggerla?
Pensateci!!!
Va detto che però in tutte le parti del mondo viene riconosciuto un bonus del 40% agli uscenti ! Quindi le apette che pubblicizzi devono mettersi il cuore in pace ! Va detto che poi la normativa europea non parla minimamente di qualità...ma poi come tra l'altro come fai a misurarla ? la dai ai tuoi amici ?
RispondiEliminaI toscani dovrebbero spiegarla perchè non vogliono applicare la bolkestein ai balneari....credo sia chiaro il perchè !
Va detto che in tutte le parti del mondo viene riconosciuto un bonus del 40% agli uscenti ! Quindi le apette che pubblicizzi devono mettersi il cuore in pace ! La normativa europea non parla minimamente di qualità... tra l'altro come fai a misurarla ? la dai ai tuoi amici ?
RispondiEliminaI toscani dovrebbero spiegare perchè non vogliono applicare la bolkestein ai balneari....credo sia chiaro il perchè !
Lanzo se sei a conoscenza di reati chiamala tu la finanza. Poi se hai parura di chiamarla perchè hai qualcosa da nascondere.... continua pure a scrivere sui blog !
RispondiEliminaLa destra romana e' la classe poitica piu' agghiacciante del pianeta Terra, quasi alla pari a quella della sinistra romana....
RispondiEliminaBisogna fare un massacro di queste merde di ambulanti. Non solo le bancarelle, ma proprio gli ambulanti!
RispondiEliminaalle minacce di morte esplicite qui sopra non rispondo. Mi sembra strano che il blog non moderi. Provo a segnalare alla polizia postale...
RispondiEliminaa metà 2017 tutte le licenze scadono e per legge vanno messe a gara. Non è una sorpresa. I titolari hanno poco da fare le vittime: lo sapevano da anni e anni, se ne parla almeno dal 2004 e l'ufficialità è del 2006. Hanno avuto 10 anni abbondanti per organizzarsi, differenziare l'attività "
RispondiEliminaScusami che racconti ? sciocchezze vero ? la bolkestein è stata recepita e hanno dato il 40% di punti agli uscenti . Se qualcuno vuole cambiare le regole sono problemi suoi ! Comunque nonostante minacce gli ambulanti stanno mostrando una signorilità assoluta !
MARISA CHIAMA LA POLIZIA POSTALE!
RispondiEliminaFRA 5 MINUTI ARRESTATI, POI PROCESSO PER DIRETTISSIMA E TUTTI DENTRO QUELLI DER BLOGGHE!
Mitico Mosca.
Eliminasi segnala da qui
https://www.commissariatodips.it/collabora.html
eppure non sarebbe difficile.... basta mettere l'obbligo che l'intestatario della licenza sia presente al posto vendita pena ritiro della licenza e inibizione per 5 anni.
RispondiEliminaQuesto gia' c'e'. Infatti, chi affitta una licenza (perche' sono sempre affittate) e' sempre sul posto. L'unica deroga ammessa e' per un dipendente regolare.
Eliminama non è vero ! Una minima parte sono affittate e tra l'altro non esiste nessuna norma del genere. Ormai vi inventate tutto pur di aver ragione !
RispondiEliminaMi spiegate come sia possibile verificare la regolarità di 12000, ripeto, dodicimila bancarelle sul suolo cittadino se non si riesce a controllare i venditori di prodotti contraffatti che espongono sui marciapiedi nei luoghi più importanti di Roma, e sono pure facilmente riconoscibili visto che sono neri e alti. Credo sia impossibile purtroppo, la cosa è degenerata troppo.
RispondiEliminahttp://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/16_marzo_06/firenze-cura-unesco-le-bancarelle-6177d6a2-e383-11e5-a7d5-ef0db2a134ed.shtml
RispondiEliminaecco l'articolo del corriere. La sottigliezza della proroga di 30 anni ai balneari ...ne vogliamo parlare ?
Sarebbe interessante sapere cosa pensano dell'uscita di Storace i tanti proprietari di negozi che ormai, a giudicare dalla quantità di serrande permanentemente abbassata e dalla selva di cartelli "affittasi" e "vendesi" esposti da anni, non riescono ad affittare o vendere (ma intanto continuano a pagarci sopra l'IMU!).
RispondiEliminaComunque 'sto commercio straccione, unitamente agli abusivi, sta trasformando la filiera del commercio romano in un suk africano, se non peggio.
La GdF di norma fa il suo dovere, purtroppo c'è un giro di protezione da parte di politici e di uomini delle istituzioni, che se coinvolti in modo indiretto negli illeciti avverte i trasgressori o tampona gli esiti dei controlli.
RispondiEliminaNel caso peggiore, lo abbiamo visto, punisce chi fa il suo dovere.
Com'è che si chiamava watson?
P3 se non sbaglio, my sir.
La vera goduria non è vedere Roma ridotta a una discarica, esattamente come previsto da tutta Italia da almeno 25 anni.
RispondiEliminaLa goduria somma è pensare che i ROMani con meno di 30 anni pensano che questa discarica sia la normalità, il modo giusto di vivere.
Ormai a 90° i ROManuzzi minorati/minorenni ci vivono, lo prendono di dietro più che alle Forche Caudine e non lo sanno neanche.
Il sogno del Bossi diventato realtà, un po' di pazienza e riusciamo pure a cacciarvi da Schengen e a farmi uscire dal GRA solo col passaporto.
paolé, San Gennaro ha già dimostrato da che parte sta.
RispondiEliminaHa dato gli anticipi sia agli angeli che ai pierangeli.
Suvvia. Bisogna saper perdere, anche quando si trasuda in modo tanto convincente soddisfazione da ogni poro.
Adinofi si definisce "un po' pingue": capisci da te che non tiene. La realtà si impone sulle spacconate parolaie, anche se munite di grembiule d'ordinanza.
Non val la pena di abbassarsi in cotal guisa.
"Scandalo a caserta. case a 5 euro dentro la reggia".
RispondiEliminaMa scandalo de che? Che è una novità? Ricordo male o anni fa in cronaca di repubblica pubblicarono notizie su una situazione analoga a palazzo Venezia? Una dozzina di case affittate senza titolo a prezzi risibili, lasciate agli occupanti dopo un incredibile esposto al tar?
I sindacati fan miracoli, vedrete che li faranno anche a caserta.
Se uno consuma poco può lavorare - e vendere - anche meno.
RispondiEliminaIl concetto base di "consumo" come qualcosa di positivo è già una millanteria, o una superficialità; una isterica circolazione di denaro non è un valore, e tanto meno il sommo valore.
Inoltre le bancarelle sono in regime di monopolio, per cui non possono produrre "ricchezza". Producono ricchezza in eccesso e fuori legge per pochi potentati, e povertà per migliaia di esclusi dalla gestione autonoma di un'attività commerciale, a causa della concorrenza sleale.
E' la mafia che schiaccia o ingloba il piccolo esercente, e poi compra la pa per assicurarsi certi scempi a cascata.
ROMa, una mondezza di città, abitata in prevalenza da mondezza di gente, governata da mondezzosi politicanti inefficienti se non delinquenziali... L'unica speranza per questa città è un bombardamento a tappeto con bombe N, con successivo ripopolamento con persone che non abbiano nel loro DNA mentale le caratteristiche delle scimmie (caratteristica tipica del romano medio)...
RispondiEliminaStorace? ah si quello che che è stato presidente della Regione Lazio, accendendo mutui che pagheremo per i prossimi decenni, votatelo mi raccomando!
RispondiEliminaI giornalai, i fruttivendoli, i casalinghi e tante altre attività comprese le bancarelle, tutte in mano agli Italiani??? Col ca........zzo, gli Italiani, soprattutto i Romani , dai governanti in poi hanno odiato così tanto gli Italiani e Roma da dar in mano agli stranieri tutte queste attività. Bravi, intanto abbiamo 50 enni senza lavoro con famiglia.
RispondiEliminadirei che per colpa delle bancarelle i consumi stanno a zero... e daje! siete tutti uguali, che pena
RispondiEliminaroma fa schifo....vorrei che tu fossi un candidato sindaco....
RispondiEliminati darei subito il voto!!!
E' vero che uno straniero che apre una bancarella per 2 anni non paga tasse? E poi di 2 anni in 2 anni cambiano il titolare per non pagate mai i tributi? Aspetto risposta seria.
RispondiEliminaE' proprio così e questo spiega anche il numero sempre crescente di minimarket e frutterie etniche che stanno invadendo e stravolgendo i nostri quartieri. Non pagando il fisco e lavorando con orari disumani riescono a rientrare delle spese che sono invece insostenibili per i cittadini italiani
RispondiEliminaQuella degli stranieri che non devono pagare le tasse è una leggenda metropolitana. Figuratevi se lo Stato si lascia sfuggire un'occasione di raccogliere tassazione. In realtà esiste un bando, emesso nel 2008 sotto la destra sociale di Alemanno, che agevola e finanzia quegli immigrati dai paesi poveri che vogliono fare impresa nel Comune di Roma.
RispondiEliminaEccolo qua: http://www.stranieriinitalia.it/briguglio/immigrazione-e-asilo/2008/febbraio/bando-imprese-rm.pdf
gli anni passano l'acqua del tevere pure,
RispondiEliminama la storia e sempre la stessa....
o le giovani leve spiegano ai parenti e amici prossimi cosa
non va e e si danno da fare per cambiare, o smetttetela
di lamentervi da tutte le parti perche i lupi sperano
sempre che le pecore continuano a belare senza mai mettersi insieme per rompere il c...lo ai 4 lupi che comandano,
succede con i bulli a scuola , al lavoro, fra gli amici,
in politica, quindi o escogitate un piano oppure nun ce rompete li coi...ni con questi lamenti continui.
Non m'interessa cosa dica o non dica Storace.
RispondiEliminaMi auguro che con il nuovo sindaco non si vedano più immagini come quelle delle foto, che noi ogni giorno vediamo sulle nostre strade. Degrado che si aggiunge al degrado.
Hi.....
RispondiEliminaTesting at 21°C ambient conditions on a late-model mid-sized American car shows that idling for more than 10 seconds uses more fuel (Figure 3) and emits more CO2 (Table 1) than engine restarting. Idling for more than 10 seconds uses more fuel (Figure 3) and emits more CO2 than engine restarting.
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