Villaggio Olimpico ex quartiere modello. Com'è cambiato negli ultimi 8 anni in 5 foto-confronti spudorati

6 febbraio 2016





40 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Cioè è rimasto grossomodo tutto uguale, solo che le foto del 2008 sono durante la primavera e quelle del 2016 in autunno-inverno. Ciò non toglie che è comunque colpa di Tronca.

Anonimo ha detto...

Nel 2008 c'era Marino, valorizzatore del patrimonio verde, bei tempi.

Anonimo ha detto...

Sono le stesse foto. Ma che cazzo di post e'????

Anonimo ha detto...

Questa e' una cosa indecente. Solo a Roma in 8 anni agli alberi crescono le foglie, a Oslo non si sarebbero mai permesse.

lukeblogger ha detto...

Ovvio che siano le stesse foto, commentatori superficiali.... Ma se confrontate la cura del verde, vedrete che in 8 anni non è stato trattato, facendo proliferare a dismisura cespugli chiome e prato, rendendo l'immagine del quartiere sciatta e lasciata al degrado.
Non immaginate cosa possa essere stato buttato oltre i cespugli....?

Anonimo ha detto...

Io si, il tuo cervello.

Unknown ha detto...

le foto testimoniano l'assenza di giardinieri e manutenzione, per chi 'paraculescamente' non abbia colto.

Anonimo ha detto...

Quindi tu sei un botanico. Sai quando e come potare le piante. Ottimo, diglielo.

Anonimo ha detto...

Che bella sta citta'. Ha sempre accolto tutti, abbracciandoli, coccolandoli, facendoli sentire cittadini del mondo.
Che bella sta citta', come una mamma ha accolto toscani, anglofoni, veneti, unni e barbari, calabresi, pugliesi,umbri, molisani, abruzzesi e campani, siciliani e sardi, lombardi e savoia, senesi pelati dalla testa piatta...ed ha accolto anche il frutto del loro sperma per generazioni. Uno sperma con radici nello stabbio di cavallo, nella pastorizia e nel brigantaggio, nella poverta' piu' nera...ma lei l'ha accolto. E oggi,tutti questi derelitti che senza te sarebbero stati ancora nei campi ti sputano in faccia Roma mia.
Ma noi non ci curiamo di loro. Da signori continuiamo ad ospitarli

Anonimo ha detto...

grande

Anonimo ha detto...

La giungla romana.

Anonimo ha detto...

Purtroppo non potevamo nascere tutti intelligenti, ok, ci sto, ma perchè la maggioranza dei cretini si è riversata a Roma e ha figliato altri cretini che a loro volta figlieranno come conigli altri cretini?
Non lo dico io eh, basta dare un occhio alla maggior parte dei commenti qui sopra!
È molto peggio di Idiocracy!

Anonimo ha detto...

Carnevaleeeeee!!!

Anonimo ha detto...

pure Tonelli c'aveva piu capelli 8 anni fa. o no?

Anonimo ha detto...

Non è detto.

Unknown ha detto...

anche i presenti avevano meno corna nel 2008

Romamia ha detto...

La differenza nelle foto c'è, eccome. Anzi in realtà il villaggio olimpico è molto ma molto peggio. Se Roma è ridotta in uno stato pietoso, visti i commenti sopra, è anche colpa dei suoi abitanti che non si accorgono neanche del degrado e sciatteria in cui vivono.

Anonimo ha detto...

IL verde è una cosa che a Roma soffre tanto. E si vede...

Anonimo ha detto...

Sei sgrammaticato, riformula per favore.

Anonimo ha detto...

le foto parlano chiaro. prima e dopo. questo si che è un gonfrondo!!!

Anonimo ha detto...

AHHHHHHHH!! GOMBLOTTOOOOOO!!!

Anonimo ha detto...

Ahahahah, che bello! E' iniziata la campagnia elettorale del PD, fatta di Troll pagati che gettano fango nei siti dei loro denigratori, Tonelli in primis...

Anonimo ha detto...

Ahahahah, che bello! E' iniziata la campagna elettorale del M5S, fatta di troll pagati che accusano chi non la pensa come loro di essere troll pagati che gettano fango nei siti dei loro denigratori, Tonelli in primis...

Anonimo ha detto...

Scriva visto che ci abito in questa zona di Roma da 30 anni.

Inizio dicendo che il villaggio olimpico non è un quartiere, come detto nell'articolo, ma ben si una zona del Flaminio, basta informarsi per saperlo (e non su Wikipedia che riporta Parioli).

Seconda nota gli oleandri sono li da quando ne ho memoria io, anzi al massimo sono stati sdradicati durante i decenni perchè creano problemi di varia natura; Incidenti in primis, visto che non sono quasi mai potati, e sono stati piazzati anche davanti gli incroci rendendo la visibilità nulla.

Queste fotografie sono chiaramente scattate in periodi differenti dell'anno, ogni anno è così, potano gli oleandri e gli alberi, sistemano i giardini è tutto "bello e curato" per 15/20 giorni e poi poco a poco torna in quello stato di degrado. Notare che ho scritto tutto bello e curato tra virgolette, perchè in Italia e non solo a Roma, non sappiamo cosa sia tenere il verde pubblico in modo decoroso (consiglio una passeggiata in qualsiasi altra capitale Europea per capirlo).

Inoltre segnalo anche che alcuni giardini presenti nella zona sono di proprietà dei condomini e non del comune, ma quelli nelle foto sono tutti comunali.

Posso anche dire che se tiro fuori foto degli anni 90 il Villaggio era tenuto nettamente meglio di oggi, del 2015 e del 2008. Ma questo è vero per tutta Roma.

A voi le conclusioni su questo post.

Anonimo ha detto...

Hai confermato, da abitante, che "stranamente" hanno scritto na' cazzata.

Anonimo ha detto...

voi romani siete senza speranza, vivete e vivrete per sempre in quella situazione di decadenza sociale e morale, tanto alle prossime elezioni rivoterete i vostri aguzzini

Anonimo ha detto...

Hai ragione, mo' fatte li cazzi tua pero'.

Anonimo ha detto...

Osservazioni tutte pertinenti.
Resta altresì improbabile che gli alberi si autopotino, che le foglie si autoraccolgano e che la gestione del verde pubblico si autoprogrammi, in assenza di un ufficio giardini munito di personale competente.
Quel che resta dell'ufficio giardini è un distributore di denaro per cooperative di fasciolari.

Anonimo ha detto...

Boni i waffles!

www.fabtravel.it ha detto...

Se questo è il peggior cambiamento degli ultimi otto anni possiamo star tranquilli visto che con due potatine si risolve.
Purtroppo non è cosi e il post è controproducente perché sembra quello di uno svizzero che si lamenta

Anonimo ha detto...

E cosa sarebbe cambiato? Dalle foto si invia un messaggio sbagliato. Il quartiere Flaminio o la zona villaggio olimpico, sono tenute da schifo, e lo schifo non è iniziato di recente ma c'è sempre stato. Con Alemanno non era tenuto meglio manco per niente e manco con Veltroni prima. Vogliamo parlare dei problemi? Iniziamo parlando del piazzale a pagamento anche per i residenti. Parliamo della sporcizia e degli abusivi presenti al mercato del venerdì. Parliamo di quanto è incivile la gente, proprio questa mattina ho visto un bel divano buttato sopra le strisce blu. Parliamo dei giardini consominiali che a volte sono tenuti peggio di quelli del comune.

A me questo post ha dato fastidio non perchè è tutto perfetto. Ma perchè è sbagliato nel 2008 la situazione faceva schifo tanto quanto nel 2010 e nel 2015.

Anonimo ha detto...

Sono l'unico che ha notato che in una coppia di foto l'attraversamento pedonale è magicamente scomparso?

Anonimo ha detto...

Inutile prendersi in giro, Roma è solo uno dei tanti esempi di quanto sia tenuta male l'Italia. Città molto più piccole, sono tenute poco meglio di Roma. Con questo non giustifico l'incuria con cui è tenuta la mia città, anzi la condannò, ma non raccontiamo che fuori da Roma è tutto perfetto perché non è vero.

Anonimo ha detto...

Verissimo, ma la mia osservazione voleva solo sottolineare che quello che dice il post è fuorviante. Il problema non è risalente agli ultimi anni. Il degrado va avanti da molto prima, postare foto comparative prima della potatura e dopo é ridicolo. Venissero a fare le foto tra un paio di mesi per vedere che è uguale al 2008. Il vero problema è che non è possibile tenere "pulito" 60 giorni su 365, ma non è quello che denuncia questo articolo.

Anonimo ha detto...

Sì perché hanno rifatto il manto stradale ed è stato cambiato il senso di marcia quindi la segnaletica é stata modificata.

Anonimo ha detto...

La invito a fare un giro in primavera quando si segneranno di pulire per vedere che dal 2008 non è cambiato nulla. Il problema è che dovrebbe essere sempre così e non 2 volte l'anno

Anonimo ha detto...

Ma chi dice che in primavera potano le piante?!? Qui non si vede un giardiniere da anni, qualche volta si degnano di rasare i prati solo per non perdere cani e bambini nella foresta!!!
L'anno scorso hanno potato una piccola fila di oleandri per accontentare le varie lamentele degli abitanti, dichiarando che i soldi per potarli tutti non bastavano!!!
Più volte ho chiesto personalmente all'amministrazione di risolvere la situazione del verde......invano

Anonimo ha detto...

CHI PAGHERA' IL CONTO ?





La storia, gli anziani del Villaggio Olimpico la conoscono bene, realizzato nel 1960 in occasione della XVll Olimpiade di Roma, era considerato il “miglior quartiere di edilizia pubblica”. Gli alloggi in cortina, costruiti tra il 1958 e il 1959 ospitarono gli atleti che parteciparono alle olimpiadi. Furono commissionati dall’INCIS (Istituto per le Case degli Impiegati dello Stato) per essere assegnati successivamente, ai dipendenti dello Stato alla fine dei giochi.

Questi alloggi realizzati su palafitte erano contornati da ampi spazi verdi con prati all’inglese, giardini fioriti, fontane, spazi per consentire ai giovanissimi di svolgere attività all’aperto, lontano dal traffico. Esisteva persino una fontana con un piccolo ruscello (realizzati negli anni 70).

L’Istituto si fece carico della manutenzione degli spazi verdi, degli edifici, esisteva per ogni lotto una guardiola con portiere.

Poi dopo alcuni anni, cambiò “musica”. L’INCIS fu sostituito dallo IACP, sparirono le portinerie, gli abitanti furono obbligati ad installare il riscaldamento autonomo poiché le centrali termiche furono dismesse.

Fu l’inizio della fine. La manutenzione del verde cessò completamente, rifiuti e liquami sospetti riempirono gli spazi delle citate centrali termiche.

Bus ed auto cominciarono a percorrere le strade per effettuare la scuola guida, roulottes e camper trovarono nelle ampie vie e piazze ottimo spazio per parcheggiare senza limiti di tempo.

Le aree dei giochi sotto il viadotto realizzato dal Nervi furono distrutte dai vandali.

La prostituzione proliferava in via India ed il lungotevere dell’Acqua Acetosa.

Lo IACP fu sostituito dall’ATER e fu il disastro completo. Da anni nessuna manutenzione dei giardini e delle strade. Alberi che da oltre sessanta anni attendono di essere potati o abbattuti. Qualcuno scriveva che l’abbandono delle strade, delle fognature e del verde hanno ridotto questo quartiere ad un letamaio. La costruzione dell’Auditorio, ampliamente criticata, benché ridusse il problema della prostituzione nel grande parcheggio ove fu realizzato, fece lievitare i prezzi degli immobili, assoggettando gli abitanti della zona al parcheggio selvaggio.

Lentamente i nuovi proprietari che acquistarono e/o acquistano gli immobili e sostituiscono i vecchi, non sanno e non conoscono la storia del Villaggio Olimpico. Ritengono che alcune aree poste nelle vicinanze degli immobili siano di loro proprietà, senza conoscere l’Atto Svampa, cioè quel documento che definiva e spartiva le proprietà delle aree tra Comune, CONI, ATER (succeduto a INCIS e IACP). Su determinate aree l’INCIS aveva la proprietà con l’obbligo di manutenere il verde. Quando alla fine degli anni settanta gli appartamenti furono venduti agli ex affittuari a prezzo agevolato, veniva firmata nel rogito la clausola che il nuovo proprietario si impegnava a contribuire alle spese di manutenzione dei giardini una volta costituito da parte dell’INCIS il Consorzio del Villaggio Olimpico. L’INCIS, lo IACP, l’ATER, rimanevano sempre proprietari di dette aree. Non essendo mai stato costituito da i vari enti che si succedettero, detto Consorzio queste aree sono rimaste sempre prive di manutenzione. Il Comune nei vari anni che seguirono, si attivava a ripulire non di frequente le aree di sua competenza, mentre privati e Comune di Roma (Ufficio Giardini), AMA, hanno ripulito le aree di competenza dell’ATER. Successivamente i nuovi acquirenti che hanno acquistato le case dai vecchi proprietari, sono costretti a pagare le spese per la pulizia dei giardini, senza sapere che non ne sono i proprietari




VUSVO.ALTERVISTA.ORG

Anonimo ha detto...

Ora, come raccontano alcuni abitanti del Villaggio, in alcuni condomini, ove esistono attività commerciali o appartamenti affittati, i proprietari di queste attività vorrebbero costituire in maniera autonoma detto consorzio per vedere valorizzato il proprio immobile.

Nei rogiti effettuati sulle case ex INCIS esiste la clausola che non si possono esercitare attività che "non sia esclusivamente abitativa", la pressione per costituire un consorzio a spese di tutti gli abitanti del Villaggio Olimpico è fortissima.

Non viene considerato che spesso la gente vive di misere pensioni, molti abitanti stentano a pagare l’affitto all’ATER, molti non pagano il condominio, poiché non riescono ad arrivare a fine mese.

Poi esistono i profittatori, come viene raccontato, che pur essendo dei liberi professionisti con attività ben remunerate, approfittano della situazione per non pagare anche loro il condominio.

Il Villaggio Olimpico viene ritenuto una miniera d’oro per fare soldi. Tempo addietro, voci non identificate parlavano di qualcuno che voleva comprare tutte le case del Villaggio Olimpico per demolirle e ricostruire in questa area semicentrale un nuovo quartiere di dimensioni gigantesche.

L’idea del consorzio poi sta attirando una marea di apprendisti manager, come riportano a piazza Grecia. L’iniziativa di questo consorzio, fallita alcuni anni fa, sta ritornando in auge. L’dea che ci sarà un presidente, un direttore, dei consiglieri, degli operai, solletica molti che vedono in ciò una nuova fonte di guadagno e di potere.

L’Ater ed il Comune di Roma, come riportano, vedono nella formazione dei consorzi un ottimo modo per disfarsi di costi di gestione e responsabilità, di assenza di reggenza durata anni. Basti pensare che le alberature del Villaggio Olimpico, parliamo di migliaia di alberi, sono cadenti o malate. Alberi altissimi necessitano di essere potati o abbattuti, pertanto gru con particolari piattaforme che in genere costano solo di affitto 1.300 euro al giorno, più i costi del personale tecnico, del blocco della strada, della sicurezza, dello smaltimento del materiale derivante dagli abbattimenti o dalle potature, fanno lievitare i costi a cifre spaventose.

Questo lassismo durato decine di anni ora si vuole farlo ricadere sugli abitanti.

Voci provenienti dalla circoscrizione, caldeggiano il formarsi di consorzi, poiché come avvenuto a Olevano romano o a Viterbo, le spese di manutenzione stradale si sono ridotte tantissimo a vantaggio dei bilanci comunali.

In pratica in alcuni consorzi, come viene riportato, il 50% viene messo dal Comune di Roma e l’altro 50% dagli appartenenti al consorzio (vedi consorzio di via Cortina d’Ampezzo). Ma chi risiede nel perimetro consortile deve pagare per intero le tasse ordinarie al Comune ed una quota fissa per il mantenimento del consorzio cioè su un bene che non è di uso esclusivo di chi paga questa doppia tassazione.


VUSVO.ALTERVISTA.ORG

Anonimo ha detto...

Le voci contrarie ai consorzi sono tante, come raccontano, i consorziati debbono solo pagare, le norme stabiliscono che solo il prefetto può sciogliere i consorzi obbligatori ed il Comune ha l’obbligo contribuire con soldi pubblici e di verificare ed approvare i bilanci consortili (D.L.Lgtn. 1446/18).

Esaminiamo cosa avviene o è avvenuto nella realtà. Il Consorzio di via Cortina d’Ampezzo, non ha ricevuto per anni dal Comune di Roma il contributo obbligatorio. Cioè 2 milioni di euro e pertanto i 5.000 consorziati si sono trovati a dover effettuare tre ricorsi al TAR poiché con tre delibere il Campidoglio si autoriduceva la quota di sua spettanza. Il Comune veniva condannato al pagamento delle spese processuali, lo standard qualitativo offerto ai consorziati diminuiva. In pratica i consorziati dovevano sostenere le spese legali per il ricorso al TAR, i costi di gestione del Consorzio e le tasse ordinarie al Comune di Roma. Quindi nessuna decurtazione di TASI/IMU.

Ecco il parere di alcuni consorziati: “I consorzi esistono solo in Italia e sono fonte di corruzione e guadagno di pochi”.

Prima di trovarsi coinvolti in una situazione ove non sarà più possibile tornare indietro, è bene che gli abitanti del Villaggio Olimpico facciano valere le loro ragioni, anzi poiché pagano le tasse, è bene che l’ATER ed il Comune di Roma comincino a rispondere per le loro omissioni gravissime che hanno arrecato (per anni) solo che danni allo stile di vita di chi abita e vive in queste zone bellissime. Il balzello delle strisce blu, gli incassi del mercato del venerdì, la sosta dei pullman e delle auto che fanno del Villaggio Olimpico il magazzino degli eventi sportivi e culturali, le manifestazioni per il Festival del Cinema all’Auditorium, sono servitù che non riescono a soddisfare l’ingordigia degli organi comunali.

VUSVO.ALTERVISTA.ORG

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