San Paolo alla Regola. L'ennesima potenzialmente stupenda isola pedonale diventata parking abusivo

8 febbraio 2016



Vorrei segnalare l'attuale situazione dell'"area pedonale" di Via San Paolo alla Regola, all'altezza della biblioteca comunale per ragazzi ed a pochi metri dalla lapide commemorativa  di Goffredo Mameli, morto nel vicino ospizio della chiesa della Trinità dei Pellegrini in seguito alle ferite riportate combattendo in difesa della Repubblica Romana nel 1849.

Come potete osservare dalle fotografie che, l'area pedonale -chiaramente segnalata da un cartello e da segnaletica orizzontale - era stata originariamente circondata da colonnine di marmo, unite tra loro da travi in metallo.
Una recinzione non superabile con moto ed autoveicoli, anche se teoricamente inutile in una città abitata da gente minimamente civile: la sola segnalazione avrebbe dovuto essere sufficiente a delimitare l'area.

Tre anni fa una prima colonnina venne rimossa con la forza da ignoti e, da allora, qualcuno iniziò a parcheggiare scooteroni e motorini nell' "area pedonale". 
Il I Municipio fu abbastanza tempestivo nel riposizionare la colonnina, ristabilendo la recinzione. 
Immediatamente la colonnina venne riabbattuta. 
Stavolta intervenne qualche cittadino anonimo che piantò nel foro lasciato sul selciato dalla colonnina un cilindro di alluminio; probabilmente un cestino per la carta straccia già in uso in qualche ufficio. Primo Municipio non pervenuto.
Probabilmente ringalluzziti dall'inerzia municipale gli anonimi abbattitori hanno rimosso il cestino sostitutivo ed altre due colonnine, rendendo così l'area perfettamente accessibile agli autoveicoli.

Ecco che -come d'incanto- una piccola area pedonale è diventata un parcheggio gratuito per residenti, visitatori e clienti di un ristorante che si trova a due metri lineari a desta dell' "area pedonale".

Come potrete osservare, il I Municipio è intervenuto: accantonando le colonnine abbattute e riempendo di asfalto i buchi lasciati dagli oggetti rimossi. Agevolando così le manovre degli automobilisti in fase di parcheggio.
In questo caso non abbiamo solo un caso di parcheggio abusivo, ma anche la cosciente distruzione di beni pubblici in nome del sacro parcheggio.
Cosa o quanto costerebbe, mi chiedo, ai signori Vigili Urbani passare di lì un paio di volte al giorno e decorare con multe a profusione i parabrezza di quelle automobili?

Lettera Firmata

26 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

E quelli che abitano li cosa dicono?
Voglio dire si sentono proteste per tutto e qui stanno zitti?

Anonimo ha detto...

ai romani piace cosi'! Lo volete capire?

Anonimo ha detto...


Facciamo una colletta ed ingaggiamo un cecchino che annichilisca chi tenta ancora di rimuovere la colonnetta. In alternativa, installare una colonnetta in titanio, inchiavardata con le basi in tufo 30 metri sotto il livello stradale ... una spruzzata di polonio poi sopra la loro superficie impedirebbe al 'mazzolatore' di passare la notatta ... Ciao!

Anonimo ha detto...


Per parcheggiare quattro scatolette di latta rompono i coglioni a tutti!
Vergogna

Marco ha detto...

Purtroppo a Roma le leggi non bastano.

L'amministrazione dovrebbe identificare i proprietari delle macchine parcheggiate e cominciare a perseguitarli: tutti i controlli fiscali incrociati possibili, se sono imprenditori mandargli la guardia di finanza, se hanno un locale vigili urbani e NAS a giorni alterni finché non si trova qualcosa che non va... fino a fargli 1)sputare tutti i soldi che costano alla collettività, 2) rovinarli economicamente costringendoli a vendere casa e andarsene.

Rimossi i soggetti, risolto il problema.

Anonimo ha detto...


Quella del cecchino, mi sembra l'opzione migliore ...

Anonimo ha detto...

Quanta fantasia. Basterebbe che i vigili facessero le multe invece di passare le giornate a passeggiare.

Anonimo ha detto...

febbraio 08, 2016 3:44 PM
Si ma se si vendono la casa ma tengono la macchina non serve a niente.
Sono d'accordo con febbraio 08, 2016 4:05 PM ma con un bel fucile caricato a sale grosso.

Anonimo ha detto...

ennesima dimostrazione che non e' solo colpa dei politici o degli immigrati come piace ripetere a tanti. I politici li eleggono i cittadini, gli immigrati di adeguano ai cittadini che trovano.
E questa storia prova una volta di piu a tutti i porci auto-assolutori che quelli che piu fanno schifo a roma sono proprio queelli che ci vivono.

Anonimo ha detto...

Per me i buchi sono stati riempiti dai criminali culi-pesanti, non dal I Municipio!
Il I Municipio si fa pisciare in testa da tutti (come del resto il Comune di Roma tutto) e manco se ne accorge, così siamo ridotti.

Anonimo ha detto...

il problema è che le leggi non si fanno rispettare ecco perchè nasce l'incivilta...

Anonimo ha detto...

Basterebbe appurare se l'area è ancora isola pedonale oppure no.
Se si, paletti o non paletti, in presenza di segnaletica la Polizia municipale dovrebbe fare le multe.
Non lo fa, da anni?
Non credo ci si debba arrovellare per trovare una spiegazione: esiste un accordo con coloro i quali hanno interesse a parcheggiare o far parcheggiare. Molto semplice.
In teoria, si potrebbe far intervenire un'altra forza di polizia (pure la Forestale può fare le multe!). Basterebbe un ordine del Prefetto o del Questore.
Se si facesse così, nelle 1000 circostanze analoghe che esistono a Roma, e se si bombardassero di multe i responsabili, anche il "patto" con i VU salterebbe, perché divenuto inutile.
Ecco, piuttosto che inviare migliaia di militari per passeggiare davanti ai monumenti, il Ministero dell'Interno dovrebbe far arrivare 50 fra CC e PS da fuori Roma, e impiegarli per 90 giorni solo a fare multe.
Il ricavo sarebbe più che sufficiente per coprire i costi, e situazioni "storiche" di impunità verrebbero finalmente messe in discussione.

Anonimo ha detto...

Speriamo che intervengano anche in Piazza Farnese...
Non sono quei pochi posti auto che risolvono il problema della sosta ma bastano a deturpare un luogo
Viviana

Anonimo ha detto...

A ridosso di quest'isola pedonale abitano una dozzina di beneficiati di affittopoli, evidentemente avvezzi all'idea di poter fare quel che desiderano con la cosa pubblica.
Se frequentate la biblioteca comunale vi potete godere anche i loro schiamazzi e i loro stereo a tutto volume, con predilezione per i ritmi sudamericani e neppure un tentativo da parte degli impiegati di chiedere l'interruzione degli schiamazzi.
Le liste comprensive dei civici incriminati a San Paolo alla Regola le trovate sul Tempo di l'altro ieri.

Augusto ha detto...

i vigili dove sono?????? non si vedono più neppure al bar, girano per Roma. Girano e guardano Guardano e girano. Non fanno altro, oppure, non sanno fare altro!

Anonimo ha detto...

L’Interporto Roma-Fiumicino è fallito: 120 milioni di euro di debiti. Il rebus delle società
Dopo il rinvio a giudizio per truffa dei vertici, avviata la procedura fallimentare. Tutto inizia da un terreno argilloso che fa sprofondare i capannoni
Centosessanta ettari di terreno, 30 dei quali destinati a capannoni per il trasporto – in treni, aerei cargo, tir, navi container – e lo stoccaggio delle merci: questo è l’Interporto romano a poca distanza dall’autostrada Roma-Civitavecchia. O meglio: questo sarebbe dovuto essere l’Interporto secondo il progetto iniziale del 2002. Peccato che la società proprietaria sia fallita in malo modo.
Oggi l’intera area si presenta più che come una innovativa infrastruttura per lo sviluppo del Lazio, come una cattedrale nel deserto: capannoni incompiuti, zone verdi incolte, strutture pericolanti. Cinquemila posti di lavoro stimati sfumati, così come il potenziamento della rete viaria progettato. L’allarme era stato già lanciato tre anni fa dall’assessore all’Urbanistica dell’epoca, Paolo Calicchio del Pd, che denunciava lo stato di degrado dell’intera area e gli errori di progettazione che hanno portato a costruire i capannoni su terreni argillosi e alluvionali, poi sprofondati.
Oggi l’intera vicenda è nelle mani nel tribunale di Roma. Che deve districarsi tra le varie società che hanno dato vita all’Interporto. Un vero e proprio intreccio.
Il capitale sociale di Interporto Romano spa è detenuto da Cirf (Consorzio Interporto Roma-Fiumicino) e Ccc (Società cooperativa). Cirf che a sua volta fa parte del gruppo della Immobiliare Europea e di Ifitel. Maggiore azionista di Cirf è Cisco. Perché è importante ricostruire i passaggi societari? Perché in tutte le società spunta sempre il nome di Pierino Tulli in veste, a seconda dei casi, di membro del cda, consigliere, presidente. Denunciato in passato per violazioni fiscali, truffa ai danni di Italease per 17,7 milioni, Tulli sale di livello proprio con Interporto con il rinvio a giudizio per truffa, insieme a Giuseppe Smeriglio (con già all’attivo denunce per reati valutari) e Francesco Crovatto, presidente e direttore generale della società.
Giuseppe Smeriglio è l’uomo del sottosegretario ai trasporti Mino Giachino del governo Berlusconi. Entrambi torinesi riescono a piazzarsi sempre nella stessa società.
Il legame Smeriglio-Tulli è solido. È dal 2007 che fanno coppia. Pierino Tulli, imprenditore romano attivo dagli anni ’80 è un esperto di società consortili strutturate a scatole: tante sigle, vari proprietari e spesso un’unica sede operativa e un unico titolare “di fatto”.
La vicenda: il pavimento del mega capannone di 64mila metri quadrati inizia a sprofondare, solo in un mese di 50 centimetri, per il terreno argilloso. Da qui la sospensione dei finanziamenti da parte delle banche, l’inchiesta della procura di Roma, e quindi la richiesta di concordato preventivo rigettata dal tribunale che a luglio di quest’anno dichiara il fallimento, considerando che il «possibile» attivo realizzabile di 28 milioni di euro a fronte di un’esposizione passiva di 120 milioni dichiarati non rende possibile nessuna soluzione alternativa. Spetta ora al tribunale fare luce su questo gioco di scatole cinesi e accertare la vera entità dei debiti, con relative responsabilità.
Resta comunque il fatto che l’intera area di Fiumicino è vittima di abusi e truffe. Iniziò il porto turistico che ha portato all’arresto di Francesco Bellavista Caltagirone per frode e appropriazione indebita, ora l’Interporto. E qualche voce inizia a levarsi a proposito della Fiera di Roma sulla Portuense.



Anonimo ha detto...

Michail Bakunin sarebbe fiero di vivere oggi a Roma, il regno dell'anarchia compiuta! Pensate invece che in altre città come Bologna, la Municipale in due interventi di seguito, fatti il 29 gennaio e oggi, ha fatto rimuovere addirittura le bici in sosta vietata con relativa multa di 84 Euro (pagando la quale si ha indietro la bici)! Il problema quindi è tutto romano, degli abitanti, dei miserevoli amministratori che questi esprimono e dell'inefficientissima macchina - o meglio, baracca - comunale!

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2016/02/08/news/bologna_nuovo_blitz_in_stazione_rimosse_le_bici_in_divieto-132984875/

Anonimo ha detto...

questo è il vomitume che i turisti oramai notano a Roma molto di più rispetto ai tempi passati, e anche per questi motivi decidono di non tornare più e fanno passaparola per evitare ai loro amici di venire a buttare soldi visitando Roma.
e di questo i primi a rimetterci sono i commercianti (quindi anche i ristoranti, come ad esempio potrebbe essere pure quello ritratto in foto).
quartieri ridotti a parcheggi per far piacere ai residenti. come dire "piscio sul pianerottolo di casa per far dispetto al vicino". intelligentissimi.
Giubileo flop, alberghi flop, b&b flop, case vacanza flop.
continuate così cari amici romanari e fra un po' sarete costretti a magnavve i serci.

Anonimo ha detto...

Gli anarchici sono anarchici, non sciattoni maleducati e furbastri senza senso civico!

Qui non è più questione di rispetto delle legge, qui è semplicemente rispetto della comunità di cui fai parte, degli spazi comuni che sono tuoi e di tutti. Senso civico..

Anonimo ha detto...

AAAAHOOOOOOO A REGGAAAAAAAA!!!1!

Ve volevo solo da di na cosa! Che nun ve dovete da nventà l'articheli anagabido? Che noi se ne accorgemio!!
Scioè come fa mbambino de aaaaa terza alimentare a scrive ntema de 15 righe? Scioè mampossibbile nooo??? Ma ppoi pure li giardini prensili! Ma che ccazzo ne sanno li regazzini de li ggiardini prensili che se studieno ar seconno anno de dottorato mica aaalimentari??

Scioè mappoi a cosa più grossa è che er tema era scritto ar combiude! AAAHOOO ARGOMBIUDE!!!! Scioè ma che mo li regazzini sanno usa er gombiude? Scioè ma porcoddue io che so ngenio ammalappena riesco a conta e banconote da scento euri per compramme l'aifone AAHOOO!!!!

Enzomma er blogghe me piasceva pure quanno se parlava solo de li zingheri che puzzeno e de li politichi che rubbeno! Ma li regazzini ntelliggenti aaaroma nun zo credibbili EDDAAAAJE NOOOOO!!!!!1!


Vai co a rassegna de' scimmie!

===== Mario Rossi Giardino pensile. 8 anni bha
===== Andrea Bruno Bozzi E a 8 anni giustamente gia smetti di scrivere i temi a mano, tanto in futuro useremo solo tastiere
===== Simone Leggerini Che boiata
===== Marco de Angelis Si certo.Compito a casa:''scrivi un componimento di 10 righe di un fatto di cronaca caro a Barbara D'Urso".
===== Daniele Lampasona Sì, certo, come no. Ad 8 anni non sanno neanche cosa sia il punto e virgola...
===== Andrea Bruno Bozzi I compitini a casa me pare se scrivano ancora a mano comunque. Sennó è inutile x una maestra correggere un compitino gia autocorretto da microsoft word
===== Giorgio Croce Nanni GIARDINO PENSILE. Otto anni. Ah romafaschì, provane n'altra va.
===== Claudio Di Gioacchino davvero... non ce crede nessuno tonelli sei patetico quando ti inventi ste cagate.
===== Alessandra Putignano Non ci credo
===== Flavia Ines Carloni Si certo ad 8 anni un bambino utilizza queste terminologia e soprattutto sa cos'è un giardino pensile...ma per favore
===== Andrea Papale Cioè l'hai scritto tu?


Ovviamente poi è arrivata la madre del bimbo a confermare che il tema è vero. E tutte le scimmie co nome e cognome hanno fatto l'ennesima figura di merda.
Ma ndo cazzo volete anna' quando un adulto non sa riconosce un temino de terza elementare quando lo vede? Perché je sembra TROPPO ACCULTURATO! MA NDO CAZZO VOLETE ANNA CO NA CITTA POPOLATA DA SCIMMIE?


Anonimo ha detto...

poi lì c'è anche la "biblioteca dei ragazzi" di modo che già da piccoli imparano che essere cafoni è una cosa normale in questa città

Anonimo ha detto...

Quanta rabbia contro chi ha l'automobile!

Anonimo ha detto...

Anche io, che ho inviato la segnalazione, ho l'automobile, ma -pur abitando in zona- non mi sono mai sognato di parcheggiarla in quell'area pedonale o in altre analoghe.
Oggi un'amica residente in quella via mi informa che -secondo lei- a parcheggiare nell'area sarebbero gli abitanti delle case del comune di roma con ingresso alla sinistra dell'entrata della biblioteca comunale.
Non so da dove derivi questa convinzione.
Per dovere di informazione riferisco che in quell'area ci sono stati casi di gomme bucate, ma mai di automobili degli inquilini del comune. Relata refero.

Anonimo ha detto...

Anarchico vuol dire scimmia, vuol dire copertura per il terrorismo.

Anonimo ha detto...

Chiedi al proprietario del ristorante davanti, il SUV è il suo...

Anonimo ha detto...

Ritengo che, a proposito di parcheggio selvaggio, sia una battaglia persa non tener conto delle seguenti, imprescindibili, circostanze:
1) ai Romani piace muoversi in auto; 2) il servizio pubblico versa in uno stato pietoso; 3) i vigili urbani tollerano alla grande, forse perchè anch'essi sono Romani.
Pertanto, l'Amministrazione dovrebbe adoperarsi perchè siano creati più parcheggi interrati o multipiano nei vari quartieri, ingrandire quelli nei pressi delle fermate periferiche della metro e delle ferrovie urbane e incentivare la sosta a prezzi contenuti. Eliminata la causa per cui i Romani dicono di sentirsi costretti a lasciare l'auto in doppia/tripla fila, sulle strisce pedonali, nelle aree vietate ecc., si potrebbe avere un servizio pubblico di trasporto più fluido ed efficiente, ponendo in essere un piano razionale di interventi (chiusura dell'anello ferroviario, linee tranviarie di superficie), facendo pagare tutti, ma un po' meno. Infine, man mano che sono adottate dette misure, si dovrebbe richiedere ai vigili sempre maggiori impegno ed inflessibilità per i trasgressori, che non avrebbero più scuse. Basterebbero cinque anni per raggiungere questi obiettivi. Sto sognando?

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