Una volta c'era una pizzeria, poi un centro sociale. Dopo lo sgombero, è stata restaurata a spese del contribuente (restauro costato 2 milioni e mezzo di euro), e poi chiusa e lasciata lì a marcire. "Ci faremo una biblioteca, ci faremo gli uffici del ministero dell'ambiente, ci faremo chissà che altro". Solito rimpallo di competenze, solita burocrazia inetta, soliti politici che vengono a fare la comparsata (qui l'ineffabile Nieri promette apertura entro l'estate, ma del 2014). Sono 6 anni che è chiusa, naturalmente sta andando in malora e il giorno che la riapriranno dovranno ricominciare i lavori da capo.
Nunzio
*Caro Nunzio,
questo è l'esito della mostruosità della burocrazia. Un esito che ha un nome che è "abbandono" e che è ancora peggiore e fa ancora più danni di qualsiasi Mafia Capitale. Tutto bloccato, tutto fermo. Sia per mancanza di visione pubblica, sia per assenza di investitori privati. Perché nessuno è disposto ad investire in un contesto come il nostro, con mille enti che ti dicono di fare una cosa uno e ti spiegano che quella cosa è abusiva l'altro. Basta vedere quello che è successo ieri al Casale dei Cedrati di Villa Pamphilj. Tutto abbandonato, tutto cadente, tutto sciatto, tutto pericoloso, tutto, al più, occupato abusivamente (in quel caso non scatta mai nessun sequestro). E sarà sempre di più così. Non è pessimismo, è realismo purtroppo. Felici di essere smentiti. Ma lo saremo solo quando cambieranno radicalmente le norme.
-RFS
22 commenti | dì la tua:
Milano parte la guerra ai furbetti del metrò, si timbra anche per uscire: 5 euro i ticket last-minute
Ogni giorno, i portoghesi costano 15mila euro alle casse dell'Atm che sceglie la linea dura. Si parte lunedì. Previsti sistemi di sblocco per ragioni di sicurezza, la rivoluzione non riguarda tutte le stazioni: escluse quelle con le scale troppo vicine ai tornelli. Biglietti maggiorati per chi resta 'prigioniero'
Vabbe',basta metterci una cucina abusiva, tavoli e stigliature spacciandoli per polo culturale ed e' fatta, tu lo sai bene Tone'.
Investire vuol dire trasformare un bene in un bene produttivo.
Non è questo che lo stato deve fare.
Lo stato dispone di beni mobili e immobili, che grazie al gettito fiscale deve convertire in beni disponibili e servizi per la comunità.
Voi continuate a parlare di "investimenti" invece che di utilizzo, cercando di agevolare la svendita dei beni pubblici agli speculatori.
Così lo stato resta sempre più povero, ed è costretto a pagare fior di milioni per avere una sede per i suoi uffici e ditte che svolgano le attività che dovrebbero essere di sua competenza, fior di milioni che ottiene aumentando a dismisura le tasse.
L'Italia non può ridurre il suo patrimonio storico-artistico a un'enorme catena di alberghi ristoranti e multiservizi, né può continuare a spacciare per "servizi" le occupazioni abusive.
Ma siccome imprenditori e occupanti sono due facce della stessa medaglia, è proprio questo che succede: l'unico a non avere autonomia nella gestione dei suoi beni, è proprio lo Stato.
Voglio vedere se gli "antagonisti" nella "inefficiente" Russia potrebbero mai occupare uno stabile pubblico o privato senza finire privi di denti per il resto dei loro giorni.
O se qualcuno nella "inefficiente" Russia potrebbe mai pensare di riconvertire un palazzo storico in una catena di fast food.
Mafia capitale vive proprio di questa voluta confusione tra servizi pubblici e speculazione privata.
Nei paesi civili l'assistenzialismo non esiste: esiste un costo della vita irrisorio, che consente a tutti coloro che lavorano e si comportano civilmente di condurre un'esistenza decorosa.
Mafia capitale è la conseguenza dell'esautorazione della sovranità dello stato e delle garanzie del diritto.
La mafia in generale prospera della manipolazione manco tanto occulta della politica da parte dei poteri economici.
La villa nasce da una "distorsione" di fondi ministeriali da parte di Farinacci; venne destinata a ristorante negli anni'60; viene occupata dagli strapponi negli anni 90; viene incendiata dalla mafia; poi viene ristrutturata da ditte private a spese nostre per meri 3 milioni di euro.
Insomma, la villa si è fatta tutto il cursus dis-honorum dell'edificio romano.
Ci impiantassero una banalissima ma sempre utile biblioteca comunale.
Aggiungessero poi uno spazio espositivo e una sala congressi da affittare, un bar o un distributore di bevande a soddisfazione di camorropoli, qualche posto di lavoro per le clientele del pd, e tutti vissero felici e contenti.
Sennò fa la fine della fattoria Dorna, se la compra il "signor franco" tramite il solito prestanome della ndrangheta.
Vi dico solo una cosa:
tra qualche anno staremo come la Grecia, cioè: col culo per terra!
Tutto è fatto per impoverire le genti e Roma non fa eccezione.
L'iniziativa privata è un nemico da combattere. Il profitto e la ricchezza sono speculazione. Lo Stato deve essere l'unico attore sulla scena ed è per questo che la burocrazia italiana ha l'obiettivo di frenare l'impresa individuale. Meglio una struttura in abbandono, ma saldamente nelle mani degli impiegati statali, che svendere ad un imprenditore. Chi ha i soldi non può essere una persona per bene; dobbiamo puntare sui poveracci senza arte e ne parte.
Per esempio ci potevano mettere il museo della Shoah invece di costruire un edificio nuovo, peraltro a Villa Torlonia.
.....ci faremo un' altro restauro tra qualche anno, per qualche altro milione di euro, eh eh eh eh. Tanto paghiamo noi!
I complottisti anticapitale destrorsi che infestano questo forum sono peggio dei vecchi pecora e sekutor, hanno reso questo blog uno schifo illeggibile. Ovviamente il Tonelli ha ragione da vendere.
Non c'e' neanche una societa' consortile che riesce ad aggiudicarsela con appalto finto?
È sempre il solito psicopatico.
Il bello è che molti la pensano davvero così e per loro è un ragionamento assolutamente sensato. Scommetto che alcuni non si sono resi nemmeno conto che il commento è sarcastico.
Perché commenti destrorsi? Io voto comunista da due vite e sono d'accordo con 1.35.
Anche perché non è che esprima un'opinione. Se sei un privato virtuoso investi del tuo, non mi rubi i soldi delle tasse.
Chi incamera capitale alle spalle del lavoratore non è "ricco" e tanto meno "capace", è un LADRO.
Nessun imprenditore onesto può incamerare il patrimonio di certe perle della nostra finanza, neanche con tre lauree e lavorando 25 ore al giorno.
Non mi pare che fatti obiettivi siano soggetti a opinione.
A.A.A. cercasi scarl per istituzione di cucina abusiva.
L'alternativa non è tra occupanti strapponi e palazzinari mafiosi, c'è la terza via, un'imprenditoria onesta che non consentirà mai a nessuno di avere milioni di milioni di euro che gli passano tra le mani come niente, e di comprarsi e di gestire tutto il crimine sulla piazza internazionale.
Coi soldi di un caltagirone ci si fanno trecentomila imprenditori ricchissimi e non troppo disonesti, o, meglio, 5000000 di imprenditori normali. Forse pure qualcosa di più.
E che però non hanno la capacità economica di comprarsi opinion makers, politici, e scagnozzi di ogni risma, quindi di dare un potere spaventoso alla mafia. Né la tecnologia per rendere la mafia un meccanismo scientifico.
Ciò non ha nulla di irragionevole, nulla di destrorso, e nulla di comunista.
E' la normalità, quella di cui nell'ospedale psichiatrico dal quale vi estraggono e vi trovano un lavoro in cambio di certi servizietti, non avete mai sentito parlare.
Daje Tone', pijamosela noi. Se metteno io, te, Hiro per il crudo, Mariola pe' i panini, Ravaioli pe' l'ebrei, Corelli pe' er prociutto e Moreno Cedroni alle lamentele. Nun ce ferma nessuno Tone'...daje!
Ci addobbiamo togliere i sordi a Cartagirone!!1!1!
A Tone',ma te la conosci Rita Loccisano? Je vorrei tocca' le zinne. Che dici? Se po' fa'?
Farà la fine del Casale dei Cedrati.
Quanto a caltagirone, visto che candidiamo un pluriinquisito in concorso coi reginetti della p3, perché mai dovremmo rivendicare i crimini di un inquisito per traffico di armi e truffa aggravata?
E' stato solo molto "abile", secondo la prospettiva dell'italiano medio.
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