Via della Madonna dei Monti e le amministrazioni fallimentari nei Municipi. Sparite, fatelo #perRoma

13 gennaio 2016

"Insieme agli altri Presidenti dei Municipi di Roma abbiamo deciso di promuovere, per sabato 23 gennaio dalle ore 10.00 al Teatro Brancaccio di Roma, Via Merulana, 244 l'incontro pubblico #perRoma, un’occasione per confrontarci e discutere su idee, proposte e possibili strategie per un programma di governo della nostra città.
Partendo da ciò che di positivo è stato fatto in questi tre anni, ma anche dall’analisi degli errori compiuti e delle cose che vanno migliorate, vogliamo aprire la discussione e verificare se esistono le condizioni  per rimettere in campo per la città un'opzione progressista, la stessa che ha caratterizzato, oltre che i Municipi di Roma, anche l'azione della Giunta Regionale". 


Fin qui la mail inviata da Sabrina Alfonsi, presidente del Primo Municipio, ai suoi contatti. Speriamo che la "analisi degli errori compiuti" sia onesta e ampia perché l'azione di governo nei Municipi è stata, in questi anni, se possibile ancor peggiore dell'azione di governo centrale. E se almeno con Ignazio Marino, tra mille casini, qualche tentativo di cambiare l'ordine delle cose è avvenuto, nei municipi, dove i presidenti sono personaggi che hanno mangiato pane e politica in questa città da quando erano bambini, si è proceduto come sempre: stesso stile, stesso atteggiamento, stessa totale incapacità di dare una gerarchia ai problemi.

Guardate Via Galvani - per dire un cantiere che il Primo Municipio sta per far partire -, qui c'è un problema enorme e pericolosissimo di sosta selvaggia e poi c'è una questione di fondo stradale sconnesso. La sosta selvaggia la puoi sconfiggere con una ciclabile, che riduca la carreggiata (e tra l'altro offra alle bici un percorso protetto). Una ciclabile che sarebbe a costo zero. Ma il Municipio dopo essere stato sollecitato dalle associazioni di ciclisti cosa risponde? Risponde che non bastano i soldi per farla. A parte che i soldi per fare una bike line non servono perché è pura questione di segnaletica a terra (vedasi Via Portuense), ma è un po' come prendere un malato di tumore e dire: gliel'avete fatta la chemioterapia che potrebbe salvargli la vita? "Eh no, scusate, abbiamo speso tutto per rifare la messa in piega e non sono avanzati soldi, d'altronde c'aveva tutti i capelli scombinati...". Questo è lo stile operativo del Primo Municipio, ma di un po' tutti i municipi sul territorio. E il fatto che questi signori ora si propongano come i salvatori della città è davvero un insulto al buon senso.

Ma se Via Galvani sarà la zozzata dei prossimi mesi, siamo pieni zeppi di zozzate in corso (Piazza San Cosimato sarà clamorosa) e di zozzate già consegnate. Una, ad esempio, è Via della Madonna dei Monti. Il Municipio ha optato per fare quello che mai ci si sarebbe potuti aspettare: un lungo cantiere stradale - dovuto all'Italgas - e poi tutto è tornato come prima, non si è deciso di sistemare la sosta, non si è deciso di togliere le auto in divieto che rendono la strada impossibile da fruire, non si è deciso di realizzare percorsi pedonali. Oggi Via della Madonna dei Monti è una strada fuori legge, non a norma, qualsiasi incidente o sinistro è responsabilità dell'amministrazione, che sarà costretta a pagare risarcimenti, naturalmente coi soldi di tutti noi. Chi ha fatto queste scelte - peraltro su un percorso giubilare - che mettono a repentaglio la vita di turisti, bambini, anziani e disabili dovrebbe essere denunciato. 

Ovviamente le conseguenze commerciali e sociali di un'amministrazione fallimentare e surreale non si sono fatte attendere: una grande eccellenza enogastronomica di questa strada, Dall'Antò, ha chiuso i battenti. E stanno nascendo naturalmente i minimarket, uniche "botteghe" disposte a vivere in un oceano di caos, pericoli, lamiere, abusi e illegalità.

E sarebbe successo lo stesso a Via Urbana se alcuni cittadini non si fossero mobilitati per ottenere almeno dei paletti a protezione dei pedoni. 
E questo per quanto riguarda solo il Primo Municipio, gli altri operano grossomodo alla stessa maniera: pur di non mettere a rischio il consenso di quattro cafoni con la macchina parcheggiata -ovviamente in divieto- sotto casa, si mette a rischio la vita della gente in una città da 300 morti e 40mila feriti all'anno. 

16 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Pensavo che se in Inghilterra avessero governato alla romana a quest'ora sarebbero una nazione di hooligans ubriachi probabilmente in fallimento. Se in germania avessero governato secondo le logiche romane oggi sarebbero una nazione di nazisti assassini isolata dal resto del mondo e probabilmente bombardata ogni tre per due dagli americani. Attendiamo per vedere la fine che farà l'Italia...

Anonimo ha detto...

a me sembra che tutti gli sforzi fatti in tutti i fronti non portino a niente... perchè il sistema di corruzione e di eccezzioni diventate regole portano a GONFIARE UNA RUOTA BUCATA... e qui di buche ne abbiamo da vendere ... che bussines !!!

Anonimo ha detto...


Non si vogliono arrendere all'evidenza:
CHIUSURA TOTALE DEL CENTRO STORICO ALLE AUTO E MOTO.
Questa è la verità. Il centro storico deve essere una zona pedonale.
E' totalmente incompatibile con il traffico veicolare ed ancor più con la sosta.
Ciò andrebbe fatto e le amministrazioni lo sanno bene solo che non vogliono inimicarsi i negozianti che pensano (a torto) di veder ridotto il loro già misero profitto.
Invece la pedonalizzazione diverrebbe un caso internazionale e attirerebbe turisti intelligenti da tutto il mondo!

Ma queste operazioni sono troppo intelligenti per farle, meglio lo schifo consueto ... sennò i topi dove vanno a dormire? E i cormorani dove si appoggiano per saccheggiare i cassonetti? E zio Geppo dove parcheggia?

Anonimo ha detto...


CHISURA TOTALE DEL CENTRO STORICO AD AUTO E MOTO!

Anonimo ha detto...

All'ultimo appuntamento che la Alfonsi c'ha proposto (alla sala parrocchiale della Madonna dei Monti) non si è nemmeno (democraticamente) presentata.

Anonimo ha detto...

Beh, questa è colpa di Renzi.

Anonimo ha detto...

Abito da quelle parti (Primo municipio, Monti), da sempre, e la cosa che posso dire è che senz'altro eviterò di votare la Alfonsi ovunque essa si presenti. Per via Madonna dei Monti poi...val la pena di vedere la situazione tra lo slargo della chiesa e il simpatico caffè "la casetta", davanti ci sarebbe tutto lo spazio per mettere qualche tavolino (invece è pieno di macchine), la stradina dietro (un vicolo cieco) è in totale abbandono, praticamente una toilette. Il Municipio se ne disinteressa completamente e, come sottolineate, tutta la zona ne risente (mini market a volontà tuttavia).

Anonimo ha detto...


Costringiamo le amministrazioni a chiudere il centro storico alle auto e moto!
Non sono tollerabili e l'inquinamento insegna ... oltre allo schifo che fanno ed al fastidio che danno.
Roma potrebbe diventare una città modello per tutto il mondo!

Troppo avanti per voi, eh?
Vabbè, allora rimaniamo così nello schifo, che è meglio ...

Anonimo ha detto...

orario dell'incontro: le dieci.
Tipico orario di chi non ha preso mai un mezzo pubblico affollato, non deve presentarsi in orario al lavoro.
Immagino la platea.

Anonimo ha detto...

LA ALFONSI DOVREBBE DIMETTERSI E NON CANDFIDARSI MAI PIU'!

AMICA DEI BANCARELLARI DI PIAZZA NAVONA GIOCA SU PIU' TAVOLI FACENDO FINTA DI LAVORARE CONTRO IL DEGRADO.

Anonimo ha detto...

CHIUSURA TOTALE DEL CENTRO STORICO ALLE AUTO E MOTO.

Anonimo ha detto...

Ce ne sono nel PD e nei dirigenti e funzionari capitolini di amici, conniventi dei bancarellari!!! Personaggi di una ignoranza e cattivo gusto abissali.... quando non corrotti per soldi o per voti

Anonimo ha detto...

Questa volta dissento: via Madonna de' Monti non è una via di transito e vi passa mediamente una macchina ogni dieci minuti, tutte dei residenti che escono di casa. Tavolini fuori ne abbiamo già abbastanza, ultima vittima dei dehors era lo storico chiosco da giornalaio della piazza, comprato e smantellato dal ristoratore per allargare il terrazzo. Meglio via Madonna de' Monti adesso che una versione radical chic, tipo via Urbana

Anonimo ha detto...

Concordo con gli altri commentatori sulla chiusura totale del centro storico ad auto e moto. Le stradine del centro vanno sostituite con percorsi pedonali, ciclabili, corsie preferenziali per autobus e taxi, linee ferrate per i tram, incremento delle linee metro.

Anonimo ha detto...

Vi risulta che il 30% degli introiti da multe dovrebbe essere usato per le ciclabili? Non ricordo dove l'ho letto. Se fosse vero come si fa a costringere l'amministrazione a redicontare quanto viene dalle multe e come viene speso?

Massimo ha detto...

1- Chiusura totale del Centro Storico;
2- Regolamento Comunale (o Metropolitano o Regionale che sia) per cui ogni strada (OGNI STRADA) debba prevedere un marciapiede di una larghezza minima di mt. 3/4, percorso ciclabile dove possibile e canali di servizi sul marciapiede realizzato con materiali rimovibili e recuperabili che siano mattonelle del bagno di zia Cesira oppure il miglior Porfido in circolazione o marmo di Carrara!
3- Obbligo ogni qual volta si realizzino lavori in una strada di mantenere queste linee guida per il ripristino. Laddove il marciapiede largo impedisca il passaggio di auto per le dimensioni della strada che la stessa diventi PEDONALE!

Sarebbe un discorso a lunghissimo termine, ma almeno sarebbe qualcosa.

E poi finitela con 'sto "radical chic" che non serve a niente e non significa niente!!!

ShareThis