In questi giorni grazie ad un paio di articoli usciti sulla stampa locale, alcuni romani stanno iniziando ad accorgersi (dopo anni dall'apertura del cantiere) del mega parcheggio in costruzione sopra la Stazione Termini. Un'opera ingegneristicamente colossale che - al di là del discutibile impatto architettonico che speriamo venga mediato con dettagli e migliorie - dovrebbe inorgoglirci e che, soprattutto, dovrebbe dare a tutti finalmente la speranza di poter avere un'area civile attorno alla nostra stazione centrale.
Ma a Roma, la capitale intercontinentale della sosta abusiva e della malattia-della-maghina, ogni volta che si parla di parcheggi interrati o in struttura (in questo caso sopraelevati) apriti cielo. Sia mai che prima o poi qualcuno deve posteggiare regolarmente invece di sostare in seconda fila, sulle strisce, sui marciapiedi, in curva e in mezzo alla carreggiata. Sia mai!!!
Il primo comandamento della superstizione contro i parcheggi abusivi è che sono "attrattori di traffico". Appena sentite sciocchezze di questa natura iniziate a preoccuparvi. Il traffico, come tutti facilmente si possono render conto semplicemente azionando il neurone superstite, è attirato dalla disponibilità di sosta gratuita o abusiva (a Roma le due cose sono sinonimi, vista la percentuale da lotteria di esser sanzionati), non certo dalla sosta a pagamento. La sosta a pagamento, al contrario, regola i flussi (anche perché si può agire sulla tariffa), tanto è vero che ogni stazione ferroviaria in Europa, ma anche in Italia, è dotata di grandi strutture per la sosta. A partire dalla Stazione di Santa Maria Novella a Firenze, una delle principali in Italia, che di certo non è congestionata dalle auto che cercano di raggiungerla per parcheggiare e che anzi, al contrario, grazie a quel parcheggio ha portato sottoterra le vetture lasciando la superficie a tram, aree verdi e ampi spazi pedonali.
I talebani della bicicletta poi sono andati anche avanti: con una petizione. Chi scrive usa praticamente solo la bicicletta per spostarsi in città, ma un conto è servirsi della bici come mezzo di trasporto (ed è il più conveniente e smart), altro è strumentalizzare le due ruote trasformandole in strumento ideologico: grazie a questo atteggiamento tenuto dalle associazioni di ciclisti, la città oggi si presenta come il posto meno ciclabile d'Italia e d'Europa. E che genialata hanno fatto i nostri? Beh, leggetela e se siete particolarmente autolesionisti firmatela pure.
L'infrastruttura, un'opera che ripetiamo tutte le grandi stazioni hanno, è raccontato come un'opera "grottesca" e "dannosa" che serve gli "interessi particolari" scaricando i "costi sulla società". Una serie di idiozie che vanificano la giusta richiesta successiva di riservare degli spazi nel parcheggio alle bici. Giusta fino ad un certo punto, in realtà, visto che il parcheggio sarà molto in alto e raggiungibile da rampe totalmente inadatte a chi si sposta in bici: Grandi Stazioni dovrebbe provvedere ad un serio parcheggio bici in quota 0, non in un parcheggio sospeso molto difficilmente raggiungibile. Questo a riprova di quanto strampalate siano queste proteste. Chissà come mai questi ciclisti-taliban non hanno mai fatto petizioni dove considerano "dannosa e grottesca" l'assurda situazione di sosta selvaggia che umilia Via Marsala e Via Giolitti da decenni!?
Ma al di là delle cretinate e delle superstizioni sulla sosta in struttura (sul Muro Torto ci sono le entrate e le uscite del parking di Villa Borghese, il più grande del suo genere d'Europa: vi risulta che questo contribuisca alla congestione dell'area?), occorre capire seriamente se la chance che il parcheggione offre sarà colta: gli oltre mille posti auto che il parcheggio offrirà saranno eliminati dalla zona circostante alla stazione? Saranno riqualificate le strade dell'Esquilino togliendo la sosta? Sarà pedonalizzato tutto l'asse di Via Giolitti facendone, da Porta Maggiore a Piazza dei Cinquecento un boulevard di qualità urbana, verde e caffè all'aperto trasformando definitivamente in meglio tutta l'area? Sarà resa impossibile la sosta attorno alla stazione? Sarà impedita ogni forma di fermata in Piazza della Repubblica che, da sempre, ha zone pedonali trasformate in parcheggio con tanto di parcheggiatore abusivo? Queste sono le petizioni e le battaglie da fare. Tutto il resto favorisce soltanto ciò che più piace ai romani: che tutti resti com'è. Per sempre.
Scusa RFS sono stato sempre dalla parte tua per molte cose (quasi tutto) però al di là del fatto che SALVAICICLISTI prima esprime disappunto per l'opera (e qui possiamo essere in disaccordo; io sono comunque favorevole a un parcheggio di scambio ferro-gomma ndr):
RispondiEliminaLa petizione finale non chiede semplicemente di far costruire una VELOSTAZIONE SORVEGLIATA?
Cosa che trovo condivisibilissima...
Spiegami grazie!
Scusami ma cito il apssaggio che mi interessa:
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Come parziale compensazione del danno arrecato alla collettività, insieme al coordinamento nazionale #Salvaiciclisti chiediamo che Grandi Stazioni S.p.A. e il Gruppo Ferrovie dello Stato, si facciano carico dei costi per la predisposizione di infrastrutture in grado di incentivare modelli di mobilità dolce come l'uso della bicicletta.
In particolare, chiediamo che una parte del parcheggio sia riservato, a titolo gratuito per gli utenti e senza costi aggiuntivi per lo Stato, alla sosta sorvegliata delle biciclette, in numero almeno equivalente a quello dei posti auto. In alternativa, si richiede che gli spazi per la sosta sorvegliata delle biciclette, vengano predisposti, a carico di Grandi Stazioni SpA, nelle adiacenze della Stazione Termini.
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Non sarebbe una OTTIMA cosa avere si il parcheggio per le AUTO e anche la PRIMA VELOSTAZIONE ROMANA SORVEGLIATA proprio a Roma termini?
Vorrei capire meglio...
Finalmente. La soluzione a Roma e' quella di buttare giu' alcuni degli osceni palazzi costruiti tra il 60 egli 80 in ogni quartiere e sostituirli con parcheggi silos dove ficcarci le macchine. Unica soluzione per risolvere il problema del:
RispondiEliminaparcheggio==> traffico==> caos==> sporcizia==> invivibilita'
Anonimo delle 6:04
EliminaQUOTO, QUOTO, QUOTO, RI-QUOTO E STRA-QUOTO.
Finalmente, credevo ormai di essere l'unico a pensarla così.
Non capisco dove sia la pazzia di chiedere un parcheggio per bici sopraelevato.
RispondiEliminaLe bici non solo possono arrivare dove arrivano le auto, ma con una rampa di scale mobili adeguata possono arrivarci più facilmente, sta tutto nella volontà di farlo.
Il discorso sugli interessi non è del tutto sbagliato: perché investire in una velostazione quando posso usare quello spazio per posti auto a pagamento? Se avesse portato introiti maggiori, probabilmente l'avrebbero pianificata senza problemi.
Se enti o società responsabili della mobilità come Trenitalia, Grandi Stazioni e ATAC non promuovono diversi tipi di mobilità, chi prende mezzi come la bici viene fortemente penalizzato.
Questo e' il solito trionfo del Nimby. Trionfo possibile nelle società più involute com'è la nostra e quella romana in particolar modo. Bravo Rfs martella martella!
RispondiEliminaDa ciclista dico che non si può criticare quella struttura predisposta a rimuovere auto parcheggiate dal suolo pubblico, in modo tale che sia utilizzato per altri scopi (magari a favore di pedoni, ciclisti e utilizzatori di mezzi pubblici). Significa darsi la zappa sui piedi.
RispondiEliminaSono stato sabato a Parco Leonardo; il park costa ben 1€ per le prime 4 ore e ovviamente tutto intorno agli ingressi, in divieto, c'erano decine di auto che hanno risparmiato l'iperbolica cifra. Senza le multe e l'opportuno arredo delle strade il problema "selvaggi" non si risolve.
RispondiEliminal'unico difetto di questo parcheggio è che leverà un bel pò di luce alla banchine
RispondiEliminaper questo non mi piacciono le soluzioni sopra i binari, vedi anche stazione tiburtina.
io l'avrei fatto interrato
Concordo con messaggio 8:00 PM (macchine in divieto di sosta nonostante disponibilità di parcheggio a cifra modica), indice della mentalità da accattone del romano medio (il che spiega anche il successo commerciale delle orrende bancarelle o, peggio, dei mercatini della mondezza e/o del rubato). A 'sto punto mi sa che neanche un soggiorno in una campo di lavoro e rieducazione di una risaia cambogiana potrebbe cambiare 'sta mentalità da miserabili...
RispondiEliminaMa di cosa vi preoccupate, ci penseranno i 5stelle, a tutto, daje che sarà uno Shangrilla', un paese del Bengodi. So finiti i tempi cupi!
RispondiEliminaNon è un parcheggio, è un hangar per le astronavi aliene che ci invaderanno in maggio per conquistarci!
RispondiEliminaSVEGLIAAA!!1!!!11
Le bici sono la risposta a tutto, anche allo stato islamico.
RispondiEliminaIo più che altro mi sto domandando se faranno i lavori come si deve oppure alla carlona - come a Tiburtina che ci pioveva dentro - e quindi preoccuparmi che non mi cada in testa mentre prendo un qualche treno.
RispondiEliminaSalini Impregilo è un'azienda che opera in tutto il mondo: dalla Metro di Parigi, al canale di Panama, passando per la diga più grande in Islanda fino ai grattacieli di Dubai. Gli italiani sono grandi costruttori e non sono tutti cialtroni come te.
EliminaOrmai bisogna rassegnarsi al fatto che l'opera non è utile, bensì indispensabile! Spero solo che il costo sia equivalente alle strisce blu altrimenti ci parcheggeranno solo coloro che sono esenti.
RispondiEliminaPer quando sarà finito probabilmente non esisteranno più nemmeno le automobili...
RispondiEliminaPerché mai i ciclisti dovrebbero parcheggiare gratis? Sempre suolo pubblico occupano quindi paghino, meno delle macchine ovviamente ma gratis no.
RispondiEliminaGuardate in Giappone che si inventano
http://www.wired.it/lifestyle/mobilita/2015/02/20/parcheggio-bici-sotterraneo/
Qui è sotterraneo ma niente vieta che si faccia sopraelevato. In Giappone usa la bicicletta un sacco di gente (poi viaggia sui marciapiedi e se non stai attento ti arrota, vabbè), e i parcheggi per bici sono diffusissimi, specialmente nelle stazioni.
Termini è il nodo cittadino meglio servito dal trasporto pubblico. La presenza di un parcheggio auto in prossimità della stazione otterrà unicamente di spostare utenti dal trasporto pubblico all'auto privata, congestionando ulteriormente l'area. Non credo nemmeno un po' all'idea che verrà ridotta la sosta attualmente esistente, né che verranno effettuate pedonalizzazioni, né che verrà perseguita la sosta d'intralcio, ed il viavai di gente che si fa accompagnare in stazione (pur di non pagare la sosta) rimarrà immutato.
RispondiEliminaIn che modo vorresti creare percorsi ciclabili, aree pedonali, aree verdi, linee ferrate per i tram o semplicemente modernizzare la stazione degli autobus, se tutto lo spazio è occupato per parcheggiare? Metti in moto le sinapsi e cerca di guardare in prospettiva.
EliminaSembri dare per scontato che all'apertura del nuovo parcheggio corrisponderà una riduzione della sosta esistente su strada. O sei molto più ottimista di me, o non hai vissuto in questa città negli ultimi cinquant'anni.
EliminaIl parcheggio non lo costruisce Salini Impregilo, ma l'Impresa Claudio Salini (quello che si è schiantato sulla Colombo qualche mese fa). Nonostante il nome sono imprese separate, frutto della spartizione dell'eredità della famiglia Salini alla morte del capostipite.
RispondiEliminaIl parcheggio nel cielo di Roma Termini potrebbe servire a qualcosa se levasse altrettanti posti auto a livello strada per dedicarli ad altro (marciapiedi e piste ciclabili). Ma così com'è servirà per circa 1500-2000 pendolari e viaggiatori in giornata (ipotizzando 1,5 persone per automobile) che lasceranno la macchina in parcheggio l'intera giornata. Una goccia nel mare di viaggiatori di una stazione in cui transitano 800 treni al giorno e nessun vantaggio per la viabilità sottostante.
RispondiEliminaIl ragionamento sbagliato dietro al nuovo parcheggio Roma Termini | Benzina Zero http://owl.li/XpUa1
RispondiElimina"A partire dalla Stazione di Santa Maria Novella a Firenze, una delle principali in Italia, che di certo non è congestionata dalle auto che cercano di raggiungerla per parcheggiare e che anzi, al contrario, grazie a quel parcheggio ha portato sottoterra le vetture lasciando la superficie a tram, aree verdi e ampi spazi pedonali"
RispondiEliminaEvidentemente non sei stato recentemente a Firenze....
Purtroppo la zona attorno a Roma Termini é una zona di grande circolazione, anche per la frattura che la stazione e la ferrovia determinano nel tessuto urbano. Per il traffico il parcheggiato non porterà alcun vantaggio, per i posti auto forse qualche vantaggio per chi prenderà il treno, chissà a quale costo.
RispondiEliminaCi dovrebbero implementare un enorme car sharing (o come si scrive)
RispondiEliminaquesto è quello che penso io https://cittadinirediroma.wordpress.com/2016/01/26/la-mobilita-romana-non-passa-da-termini/
RispondiEliminaIo quella petizione l'ho firmata. Pagherei volentieri per poter lasciare la bicicletta (custodita) alla stazione. E al prezzo di cosa, un 1% dell'area dedicata alle auto? Direi che ci guadagneremmo tutti (anche i gestori del parcheggio, in termini di green washing)
RispondiEliminaAh, sul parcheggio per le auto, ovviamente funziona se le vie circostanti sono monitorate e le auto in divieto multate, che ve lo dico a fà