Eccoli qua!
In ferro, acciaio inox, plastica, pietra, cemento, alti e bassi, flessibili, incatenati, snelli o tozzi.
Come li volete voi!
Si chiamano dissuasori.
Sono presenti in tutte le città "civili" d'Europa.
In ferro, acciaio inox, plastica, pietra, cemento, alti e bassi, flessibili, incatenati, snelli o tozzi.
Come li volete voi!
Si chiamano dissuasori.
Sono presenti in tutte le città "civili" d'Europa.
Vengono installati per proteggere i marciapiedi e per restringere le corsie, per delimitare parcheggi o aree pedonali.
Mi viene da pensare che se lì ci sono, beh... probabilmente gli automobilisti, prima, non fossero così educati. Ci sono proprio per evitare le infrazioni, significa che in quei posti la città è vivibile non perché la gente sia civile, ma semplicemente perché sia impossibile per quella gente comportarsi in maniera incivile. E queste dissuasioni a farlo siano nate proprio perché rima c'era inciviltà. No?
Ma ora funzionano.
Cavolo se funzionano!
Dove delimitano la larghezza delle corsie, se ti fermi , subito le altre auto ti suonano dietro.
Dove stabiliscono le aree pedonali sono rispettati e temuti.
Mi viene da pensare che se lì ci sono, beh... probabilmente gli automobilisti, prima, non fossero così educati. Ci sono proprio per evitare le infrazioni, significa che in quei posti la città è vivibile non perché la gente sia civile, ma semplicemente perché sia impossibile per quella gente comportarsi in maniera incivile. E queste dissuasioni a farlo siano nate proprio perché rima c'era inciviltà. No?
Ma ora funzionano.
Cavolo se funzionano!
Dove delimitano la larghezza delle corsie, se ti fermi , subito le altre auto ti suonano dietro.
Dove stabiliscono le aree pedonali sono rispettati e temuti.
Delimitano gli spazi di vivibilità urbana.
A Valencia li ho visti anche installati come "orecchie" antiparcheggio al limite dei marciapiedi.
Quelli flessibili poi sono eccezionali.
Non ti rovinano la macchina se ne prendi uno ma il rumore sordo che fanno con l'impatto ti fa prendere un colpo.
Davvero questo cilindro potrebbe salvare Roma dai maleducati, da quelli che "me' so' fermato solo 5 minuti..." (ma a fare un incidente bastano cinque millesimi di secondo!), dai malati della macchina.
A Valencia li ho visti anche installati come "orecchie" antiparcheggio al limite dei marciapiedi.
Quelli flessibili poi sono eccezionali.
Non ti rovinano la macchina se ne prendi uno ma il rumore sordo che fanno con l'impatto ti fa prendere un colpo.
Davvero questo cilindro potrebbe salvare Roma dai maleducati, da quelli che "me' so' fermato solo 5 minuti..." (ma a fare un incidente bastano cinque millesimi di secondo!), dai malati della macchina.
Meno auto in divieto di sosta significherebbe, da subito, un migliore scorrimento dei mezzi pubblici. Poi ne guadagnerebbe il decoro della città perchè strade e piazze non sarebbero piene di lamiere, e, dulcis in fundo, forse, si comincerebbero a costruire parcheggi privati.
Si, avete letto bene.
A Roma nessun imprenditore investe sulla realizzazione di silos o, meglio ancora sullo svuotamento di palazzi, (come ho visto fare a Oviedo) per farne parcheggi.
In una città dove tutti parcheggiano dove vogliono, il gestore di un parcheggio a pagamento rischia di fare la fame.
Con i dissuasori si potrebbe generare finalmente la richiesta di box e parcheggi privati perchè si eliminerebbero i parcheggi alla "come me pare".
Andiamo alla mia proposta
Realizzare un piano della mobiità pedonale di Roma, ovvero una mappa dove, strada per strada, siano indicati i marciapiedi esistenti e, dove questi non ci sono, gli spazi minimi garantiti per il passaggio dei pedoni.
Spesso i marciapiedi finiscono nel nulla o si intersecano in un incrocio dove, puntuale, trovi la macchina del maleducato di traverso.
Una pianta organica della mobilità pedonale servirebbe ad evitare questo ed a realizzare un e un reticolo di percorsi pedonali che abbia un senso.
Quella mappa, quelle striscie di civiltà sono i luoghi dove, prioritariamente, dovrebbero essere installati i dissuasori.
Il primo obiettivo di questo piano infatti sarebbe quello di proteggere la mobilità pedonale dall'invasione delle auto.
Senza ulteriori delibere o passaggi decisionali. La pianta sarebbe immediatamente esecutiva.
Ovviamente il comune dovrebbe approvare un modello di dissuasore unico, uguale per tutta la città onde evitare che ogni municipio decida per se e ci siano in giro soluzioni fantasiose.
Fatta la mappa e deciso il modello, si darebbe il via all'installazione.
Mi aspetto già la domanda. Chi paga?
Non solo il comune ed i municipi, ma le associazioni di cittadini, le associazioni ambientaliste, i condominii, i cinema, i teatri, i centri sportivi, le scuole, le università, anche i comitati spontanei, insomma tutti i soggetti che hanno un interesse immediato ad un miglioramento della circolazione pedonale potrebbero finanziare l'acquisto di un certo numero di dissuasori. Il comune dovrebbe solo fare una gara per affidare il servizio di installazione a prezzo stabilito, in modo da garantire una installazione sicura ed a norma di legge.
Mi viene da pensare (e sognare) che un po' come si prefiggeva di fare quella legge che prevedeva di piantare un albero per ogni nuovo nato, beh... a Roma si dovrebbe pensare a regalare ai nostri figli un dissuasore!
Per migliorare la sua vita futura!
Mi viene da pensare (e sognare) che un po' come si prefiggeva di fare quella legge che prevedeva di piantare un albero per ogni nuovo nato, beh... a Roma si dovrebbe pensare a regalare ai nostri figli un dissuasore!
Per migliorare la sua vita futura!
I cittadini si riapproprierebbero della città finanziandone il miglioramento, sarebbe una prova collettiva straordinaria.
Un modello partecipativo, "dal basso" che rischia di funzionare davvero.
Questa città ricomincerebbe a vivere e respirare.
Lettera Firmata
Lettera Firmata
33 commenti | dì la tua:
MHAH MHORDASSGIH VOSDRIH, MHA GHOSI' NDOO'MHEDDOH L'X6???
Hai detto cose troppo intelligenti, ergo a Roma le tue proposte non verranno seguite....
La soprintendenza ha detto che sulla Tiburtina 'nze possono mette sinno' vanno a rovinà l'eleganza della zona
Pensare che nella mia zona li hanno piantati e sdradicati 3 o 4 volte .... ora non ci sono più e vai cor tango!!! si parcheggia sulle strisce pedonali e sui percorsi per non vedenti.
Servono sicuramente ma occorre l'utilizzo sistematico delle telecamere anche ai fini della sicurezza stradale e del decoro urbano.
Io amo la mia smart ma come mi piacerebbe vedere una strada ordinata e pulita.
I dissuasori flessibili cor SUV me fanno na zagana, agli altri me ce parcheggio in mezzo ca'a Smarte
Ma perché illudersi ?
Troppa incultura incistata nell'orgoglio coatto tra scuteroni e SUV, misere speranze di visibilità per disperati. La bellezza, la vivibilità, il decoro, la pulizia, l'armonia e l'arte sono cose incomprensibili ai neo-neandhertaliani (ma c'è il dubbio che a Roma non si siano mai estinti). Andatevi a fare un giro (quando non c'è il vigile ma con tanta accortezza) al neo itinerario "giubilare" dell'appiaantica fra Numa Pompilio e Porta S. Sebastiano. Lì dentro ai feticci sfreccianti e su le moto rombanti mi sono convinto che il Sapiens qui abbia perso la sua battaglia.
FIRMA LA PETIZIONE SU CHANGE.ORG
Niente più auto sull'Appia Antica: un parco archeologico dal Colosseo alla Regina Viarum
Da qualche giorno è stata lanciata una petizione per chiedere di “far vivere questo museo a cielo aperto, riservando il passaggio solo a pedoni e ciclisti”. In...
L'Appia Antica con i suoi 2300 anni di storia e il fondo stradale in basolato che in più tratti è ancora quello delle origini è una perfetta macchina del tempo, un racconto itinerante di secoli di storia tra catacombe, templi e mausolei.
Purtroppo - nonostante già Napoleone nell'800 sognasse di trasformare in parco archeologico tutta la zona monumentale dall’Appia Antica al Colosseo e ai Fori - la Regina Viarum è
ancora oggi soffocata da un intenso traffico motorizzato.
È arrivato il momento di far vivere questo museo a cielo aperto, riservando il passaggio solo a pedoni e ciclisti e sfruttando l'enorme potenziale turistico ed economico dell'Appia Antica. La Regina Viarum inoltre è il cuore del GRAB - il progetto del Grande Raccordo Anulare delle Bici di Roma di VeloLove, Legambiente, Touring Club Italiano e tante altre associazioni. La realizzazione di questa ciclovia su un'Appia Antica libera dal traffico può produrre green economy e green jobs e dare un impulso al cambiamento della città.
Niente più auto sull'Appia Antica: solo a piedi e in bici dal Colosseo alla Regina Viarum
Abbhe rheghà, dove n'gendra l'x6 ge bhosso zembre medde er t-max.
al Pigneto i Vigili dicono che lo strumento per combattere la sosta selvaggia sono le multe, non i dissuasori. Quindi si mettono di traverso e non li fanno installare.
Certo. Riempi Roma di denti di drago e azzeri le residue possibilità di parcheggio. Il contemporanea con la morte del trasporto pubblico.
Certo che è una soluzione efficace. Ma devi dire DOVE mettere le auto. Intanto quelle parcheggiate a permanenza in strada. E poi quelle di chi si sposta in città.
Macchissenefrega delle auto ! A piedi, in bicicletta, a cavallo. Che problema c'è ? Basta cambiare vita, abitudini, luogo di studio/lavoro e possibilmente chiudere i vecchi in un ospizio o deportarli in periferia.
http://spettacoliecultura.ilmessaggero.it/ROMA/primo_uomo_neanderthal_roma_250_mila_anni_fa/1658224.shtml
a tutti quelli fotografati manca la sbarra orizzontale continua per non far invadere la strada ai pedoni!!!
"Ma devi dire DOVE mettere le auto..."
Chissà mai come fanno nel resto del mondo.
Ah ...già. Lì prevalsero i Sapiens.
Verrebbero divelti dopo 2 giorni al massimo.
Ed + questo il vero motivo per il quale niente viene fatto in Italia.
Ciò che fai verrà vandalizzato entro breve perciò a che pro farlo.
Quando sulla Roma-Velletri han portato il nuovo vivalto Zingaretti
nel discorso inaugurale ha dovuto fare un appello a non vandalizzarlo
subito. Solo in Italia si sente la necessità di sottolineare una cosa così.
@4.28 PM
Purtroppo è vero. A Piazza della Repubblica non è raro trovare che i "banchi di stracci" legano teloni di copertura al colonnato della piazza, per allargare la zona di vendita e riparare la merce in caso di pioggia.
Innumerevoli monumenti sono assediati dai mezzi e dagli ambulanti, fin sopra i sagrati delle chiese.
Dove si sono allargati i marciapiede, spesso le auto e le moto parcheggiano sopra di essi. Coi paletti non lo farebbero? No, ne verrebbero divelti alcuni per far transitare le auto e parcheggiarci dietro.
Se poi si spargesse la voce che sono di buon metallo, da fondere e rivendere....
Provate a guardare la disinvoltura con cui si manomette la segnaletica, la si rende illeggibile o la si usa a fini pubblicitari.
In quale altra città moderna avviene questo?
In sostanza, ben venga ogni soluzione costo-efficace, ma temo che a Roma non basti "dissuadere". Serve una ricetta ben più radicale.
Anonimo delle 4:25
"a tutti quelli fotografati manca la sbarra orizzontale continua per non far invadere la strada ai pedoni!!!"
Quanto cazzo ci puoi ave' ragione. Mortacci loro.
MA IO DEVO PARCHEGGIA A MAGHINA GRATISSSE E SUBITO.
Mica posso perdere tempo a girà a trova' parcheggio e pagare 4 euri!! 4 euriii per 10 fanno 40 che so preciso preciso i soldi per caricarmi un travone all'eur sul mio Q27. ANNACAPITO?
questo commento è stato censurato prima di essere pubblicato dal suo autore
a Via del Boschetto (Rione Monti) ne hanno divelti un bel pò; così adesso qualche maghina ce se pò parcheggià!!!
va bene i dissuasori, ma ci vuole controllo e repressione!
Sono anni che lo dico!
I DISSUASORI sono l'unica arma sicura contro la sosta selvaggia.
Guardatevi quelli di Madrid e non quelle schifezze moderne delle foto ...
... basta andare sul centro di Madrid con streetview.
A Roma c'è anche il TRAVERTINO, ottimo, bello ed economico.
Daje che avemo scoperto l'acqua calla!!!
Ciao, bella regà.
FANTASCIENZA per una città dove il caos e l'inciviltà è voluta. Ma non stiamo parlando di una Città qualunque.. ma di ROMA " a capitale" una Città che dovrebbe dare l'esempio.. invece ha solo da imparare e vergognarsi !!!!
ROMA VERGOGNATI... SEI LA CAPITALE DELLA VERGOGNA IN TUTTO E PER TUTTO !!!!!
oltre ai dissuasori ci sarebbe un'altra maniera http://i.kinja-img.com/gawker-media/image/upload/s--kwy7GRy4--/18s3qvwcvym50jpg.jpg
Nun ce fidàmo dei link! Dicce cosa voi dì ...
Oltre ai DISSUASORI occorrono controlli, telecamere, multe e rimozioni.
Un'operazione CIVICA globale e corale.
Roma non è pronta, credo e temo, troppi burini in giro ... ;-)
Buon Giubileo a tutti!
Occhio che dove vivo io (in provincia di Roma) i dissuasori con fioriere sul corso principale già tutto sommato stretto, impreziosiscono di certo, ma vengono comunque ignorati dagli automobilisti che parcheggiano ugualmente. Se anzichè il vigile che fischia passa un autobus o mezzo pesante...aspetta!
>>Realizzare un piano della mobiità pedonale di Roma, ovvero una mappa dove, strada per strada, siano indicati i marciapiedi esistenti e, dove questi non ci sono, gli spazi minimi garantiti per il passaggio dei pedoni.
Mi sono sempre chiesto se tra i 25.000 dipendenti comunali esiste qualcuno incaricato di fare una cosa simile.
Mi sono sempre chiesto se tra i 25'000 dipendenti comunali esiste qualcuno che fa qualcosa.
Finché per gli amministratori ci sarà la scusa della maleducazione e dell'inciviltà dei romani (come se fossero tutti buzzurri usciti dall'ultimo cinepanettone), ecco che non si smuoverà mai nulla.
Affogherei Roma di questi parapedonali.
Comunque devo registrare con tristezza che qui a Milano li tolgono i cittadini imbecilli e sottosviluppati come fanno a Roma ma fortunatamente il comune li ripiazza.
Alcuni possono essere veramente gradevoli
SE SO DE PLASTICA GLIE DANNO FOCO SE SO DE METALLO SE LI FREGANO GLI ZINGHERI
MA SE DISSUADI LA SOSTA 100 MILIONI DI EURO DI MULTE A CHI LE FAI?
Se una macchina si ferma in mezzo alla strada, con o senza le quattro frecce, il romano non suona, non protesta. Si sposta, piano piano, e riprende il percorso. E così chi gli sta dietro. Tutti gli altri che sopraggiungono sono intralciati ma non protestano. Tutti riconoscono un proprio simile e non condannano un comportamento fatto in passato e che rifaranno che in futuro. Romani.
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