7 menzogne e 1 verità di Matteo Orfini sul Bando Truffa di Piazza Navona. Perché difende l'indifendibile secondo voi?

24 novembre 2015

I risultati del Bando Truffa della Fiera della Befana a Piazza Navona tiene banco sui giornali, nonostante in giro per il mondo e in città le notizie non manchino davvero, già da due giorni. La sorpresa della stampa e la finta sorpresa di certi rappresentati politici non è la nostra sorpresa che avevamo previsto gli esiti di questa storia fin dai primissimi giorni di ottobre. Oggi stesso i maggiori organi di informazione danno (sempre troppo tardi) ampio spazio alla questione con dichiarazioni tanto forti quanto ridicole di molti protagonisti. La notizia è che le carte sono state acquisite dall'Autorità Anticorruzione di Raffaele Cantone.
Ma il punto, lungi dall'essere meramente amministrativo e relativo alla legittimità degli atti, è squisitamente politico. E attiene alla visione di città che si ha. La visione di città del Primo Municipio, dei dirigenti del Primo Municipio, degli impiegati del Primo Municipio, del personale politico e dei vertici del Primo Municipio è improntata alla continuità. Chi amministra questo fondamentale ente, insomma, non ha compreso la necessità impellente di calare sul territorio una rivoluzione radicale, aprendo le finestre per fare entrare aria fresca.

Su tante scelte - non solo Piazza Navona, intendiamoci - l'organo che amministra sulla parte più centrale della città ha compiuto degli errori madornali non migliorando il mediocre governo della giunta precedente. Anche quando si è cercato di dare discontinuità (si pensi ai tavolini e ai dehors dei ristoranti) lo si è fatto senza una visione, senza una prospettiva, senza un riferimento a buone pratiche internazionali. Ponendo pezze sovente peggiori del danno. Per tacere sui lavori pubblici (grazie a Italgas e ai grandi interventi che sono stati fatti in questi anni si poteva rivoluzionare il centro città, l'occasione è stata perduta) e sul contrasto alla sosta selvaggia, autentico cancro che il Primo Municipio ha lasciato espandersi in decine di migliaia di metastasi invece che curarlo. Così, però, gli organismi muoiono.

Anche per questo è sorprendente leggere su Facebook (emblematici anche i commenti dei cittadini) l'accorata difesa dell'indifendibile da parte di Matteo Orfini. Parlare male in questo momento di Matteo Orfini è un po' scorretto: non si spara sulla croce rossa, non si attacca l'uomo che ha portato il Partito Democratico a Roma a percentuali inferiori al 10% (c'è chi giura che siamo al 7%), non si attacca l'uomo del Golpe Sfigato, del Piano Sòla che ha deposto Marino con modalità che si erano viste prima che qui soltanto in alcuni comuni della Calabria 'Ndranghetista. Ma di fronte alle tante menzogne che il Commissario del Pd romano (nonché, fino a prova del contrario, Presidente del Pd nazionale) è stato capace di inanellare sulla questione di Piazza Navona pur di difendere i suoi uomini che amministrano il Primo Municipio non è possibile tacere, se non altro perché della faccenda ci siamo occupati con attenzione e approfondimento fin dal primo minuto e sappiamo bene le cose come sono andate. Ma andiamo a sviscerare il post.


Su Piazza Navona leggo cose abbastanza strampalate e allora forse occorre anche in questo caso ripristinare qualche elemento di verità: il bando in questione fu fatto ai tempi della giunta Marino tanto che a presentarlo in grande stile furono gli assessori di comune e municipio (troverete facilmente le foto online). 

PRIMA BUGIA. Che doppiogiochismo vergognoso. Che ineleganza politica. Che squallore alla potenza ennesima caro Orfini. I tuoi tirapiedi ti hanno raccontato male. Ti aiutiamo noi: il giorno in cui il bando venne presentato era il 30 settembre. La conferenza stampa era prevista per il mattino. Si svolse. Vennero date ai giornali le linee guida del bando ma NON venne dato a nessuno il bando. Ne ai giornalisti presenti ne tanto meno alle persone "della Giunta Marino" come tu dici (questa prima parte del post punta ad attaccare Marta Leonori, colpevole di essere troppo onesta e preparata per avere la considerazione e il rispetto di Orfini, evidentemente)! Ci fu la foto, è vero, ma solo con le piantine della Piazza, non col bando. Si puntava a far passare la notizia della riduzione dei banchi, ma non si entrò nel merito. Chi ha gestito la cosa, caro Orfini, ha inventato costantemente trucchetti (l'ultimo è stato presentare i risultati il venerdì sera all'ora di cena!) e quello fu il primo dei trucchetti: fare la conferenza stampa senza bando e poi pubblicare il bando al pomeriggio. Ecco perché Marta Leonori prima si fece la foto e invece i giorni successivi uscì con dichiarazioni di fuoco (al Messaggero segnatamente) contro il bando stesso, seguite a litigate furiose (sempre riportate e mai smentite dal Messaggero) tra lei e la Sabrina Alfonsi. Utilizzare questa foto qui sopra per lasciar intendere che la colpa del bando (scritto e sovrainteso dal Primo Municipio, cosa c'entra la Giunta Marino?) sia da attribuire anche a Marta Leonori è una mossa semplicemente meschina, ma lo sai anche tu e soprattutto lo sa alla perfezione chi ti scrive i testi.

Quel bando era vincolato nella stesura da norme superiori (intesa stato regioni e comunali, mi sembra di ricordare). Furono utilizzati tutti gli spazi possibili per aprire il bando e inserire principi che garantissero la qualità. Ma i paletti normativi sono piuttosto rigidi. 

SECONDA BUGIA. Ma cosa blateri, Orfini? Qualità? Il bando era privo di qualsiasi elemento che potesse filtrare i partecipanti grazie alla qualità. E proprio a causa di questo che dal giorno successivo la pubblicazione partì una polemica feroce che, dopo una settimana, portò Ignazio Marino e Alfonso Sabella, assieme a Marta Leonori, a imporre un disciplinare di qualità da integrare al bando. Pagine e pagine di dettagli da integrare al bando cosa significano? Significano che nel bando tutta quella parte mancava. Vai, Orfini, a rileggerti il bando originale e le critiche gli facemmo sviscerandolo pezzo per pezzo: era qualcosa di semplicemente ridicolo e si dovette correre ai ripari per migliorarlo.


Anche perché quella di piazza Navona è una "fiera" e quindi è sostanzialmente riservata a una specifica tipologia di operatori. Se si voleva alzare il livello qualitativo bastava cambiare la natura della manifestazione. Cosa che è nelle competenze del Comune di Roma fare attraverso una delibera. E che però il Comune di Roma - né prima di Marino né con Marino - ha ritenuto di fare.

PRIMA E UNICA VERITÀ. È vero, il Comune (per correttezza l'Assemblea Capitolina) doveva cambiare tipologia a questa manifestazione. Lo poteva fare. Non più una fiera, ma una festa, una manifestazione, qualsiasi altra cosa che non obbligasse a coinvolgere esclusivamente i bancarellari e i gestori di camion bar come poi è capitato. Ci si sarebbe esposti a nuovi ricorsi, ma con una pianificazione seria la cosa era assolutamente fattibile e lo era ancor più dopo l'episodio del 2014 con il "Funerale" della Befana e la Fiera saltata per colpa degli operatori stessi. Qui, sì, la Giunta Marino e Marta Leonori hanno mancato: Marta Leonori lo dice oggi stesso sulle colonne del Messaggero. Ma se questa kermesse non doveva più chiamarsi Fiera perché non gli hanno cambiato tipologia in due anni e mezzo? Ma soprattutto, se Orfini è convinto - come noi - che questa sia la strada giusta perché, in 20 minuti netti, non chiede al Commissario Tronca (che sussume in se tutti i poteri di Giunta, Sindaco e Assemblea) di occuparsi della cosa così, almeno, dalla prossima volta non avremo più questo problema?
 
Quindi non c'è nessuna restaurazione dopo la fine della giunta, parliamo di una vicenda nata e gestita con Marino sindaco. Anche l'anno scorso i Tredicine avevano vinto e non aprirono per protesta contro il municipio che aveva ridotto gli spazi per le bancarelle. 
 
TERZA BUGIA. Orfini cerca di mettere fumo sulla storia dello scorso anno, anche perché non c'era e per sua fortuna si occupava di altro. Lo scorso anno i vertici politici, orfiniani, del Primo Municipio fecero di tutto e il contrario di tutto per prorogare (come fece negli anni precedenti Orlando Corsetti, ex presidente del Primo Municipio, sempre del Pd) le concessioni ai soliti noti. In nome del "aho ma so posti di lavoro". Di più: il Consiglio Comunale, all'unisono, si coalizzò per far passare una norma che annullasse le prescrizioni di Soprintendeza e Vigili del Fuoco e per lasciare la Fiera a 115 bancarelle contro le circa 70 imposte dallo Stato. Grazie ad un nostro articolo in extremis la pastetta venne fuori e, per un soffio, il provvedimento non passò. Proprio questo fu il motivo che fece arrabbiare i bancarellari e fece decidere loro di far saltare la Fiera. È impossibile raccontare la storia in maniera diversa da come si è svolta veramente, si fanno solo brutte figure. 

QUARTA BUGIA. Riguardo al bando dello scorso anno, poi, è vero che aveva le stesse caratteristiche di questo e che aveva portato allo stesso esito (poi vanificato dal non ritiro dei titoli da parte dei vincitori), ma è fondamentale considerare che quel bando si svolse qualche istante prima dello scoppio della bomba di Mafia Capitale. Forse Orfini, visto che la cosa coinvolge tanti suoi compagni di partito, preferisce rimuovere quello che a Roma è successo a dicembre del 2014 grazie a San Giuseppe Pignatone da Piazzale Clodio. E invece la storia è stata riscritta e se nel 2014 il bando era comunque morbido - verissimo - farlo altrettanto morbido anche nel 2015 con i figli e i nipoti degli operatori di Piazza Navona in galera per Mafia Capitale sarebbe dovuto risultare un po' più impervio a livello politico. E invece non si è battuto ciglio. Ecco perché qualsiasi parallelismo con il 2014 e con l'era pre-Mafia Capitale per cercare di dare responsabilità a Ignazio Marino è patetico. Anzi, semplicemente è Orfini-style.
 
Riduzione che è stata non solo confermata ma anche aumentata quest'anno e accompagnata da altre prescrizioni per garantire un miglioramento della manifestazione. Scelte coraggiose che hanno prodotto minacce pesanti agli esponenti politici del Pd del I Municipio. 

QUINTA BUGIA. Le minacce sono episodi risalenti allo scorso anno. In un particolare frangente che, come abbiamo detto, aveva fatto particolarmente saltare i nervi ai bancarellari: prima il Primo Municipio gli aveva promesso una proroga, poi la proroga è saltata nonostante il Primo Municipio fosse assai favorevole a concederla (altro che miglioramento), poi l'Assemblea Capitolina stava salvando capra e cavoli e invece anche lì in extremis si sono rotte le uova nel paniere. A quel punto la Giunta del Primo Municipio si è trovata nella condizione, suo malgrado, di eroe anti-bancarellari. Una condizione assolutamente non voluta. E lì c'è stato l'episodio delle minacce. Minacce dovute ad una fiducia tradita: "ma come, siete dalla nostra parte e poi sfruttate l'onda mediatica di chi è riuscito a fregarci" hanno tra se e se pensato i ras degli ambulanti. Minacce per un amore tradito, altro che scelte coraggiose.


È la giunta del I Municipio ad essersi esposta in prima persona contro lobby e interessi, sono loro che in queste ore si sono per primi dichiarati insoddisfatti dell'esito del bando e hanno giustamente attivato le procedure di controllo per verificare che gli uffici tecnici abbiano correttamente applicato quanto stabilito. 

SESTA BUGIA. Ma cosa dice? Ma possibile che Orfini abbia pubblicato un post neppure verificando le inesattezze dei suoi ghost writers? I vertici politici del Primo Municipio hanno letto il bando venerdì, lo hanno pubblicato venerdì sera 20 novembre, il primo comunicato stampa in cui si rammaricano della scarsa qualità delle bancarelle di Dolciumi (dopo aver letto il nostro post mattutino che metteva in evidenza la cosa) è datato 21 novembre ore 16. Sono passate circa 20 ore. Come si fa a dire che si sono "per primi dichiarati insoddisfatti"? Fino alla sera precedente, ne abbiamo le prove se occorrono, i vertici del Primo Municipio difendevano i risultati a spada tratta, solo nell'inoltrato pomeriggio del giorno successivo hanno dovuto parzialmente ritrattare. Altra brutta bugia insomma.

Questa è la verità. Chi vuole raccontare un Pd servo delle lobby, pronto ad azzerare le battaglie di legalità di questi anni, fa cattiva e scorretta propaganda. Noi continuiamo a lavorare per rendere Roma una città più giusta e più moderna dove legalità e trasparenza non siano considerate un optional.

SETTIMA BUGIA. Non è retorica della "restaurazione". Quello che sta succedendo a Roma in questi giorni è sotto gli occhi di tutti e tutti i cittadini si stanno facendo un'idea dei veri motivi per cui Ignazio Marino è stato malamente prima messo in continua difficoltà e poi cacciato via dal Campidoglio.

Viene da chiedersi perché? Viene da chiedersi, senza retorica, quali interessi (politici, probabilmente, più che economici) stiano dietro a questa questione per spingere un politico scaltro e navigato a mettersi in una situazione così patetica. Se uno come Matteo Orfini, cresciuto a pane e politica sotto gente come D'Alema (strepitoso di per se, ma incapace di generare una scuola all'altezza a quanto pare), arriva a diramare comunicati pieni di bugie facilmente smentibili pur di difendere le terze, le quarte e le quinte linee della sua corrente c'è qualcosa che non va e forse qualcosa da approfondire. Un politico di caratura nazionale, che dovrebbe occuparsi di questioni di una certa rilevanza, si abbassa a farsi scrivere una serie di sciocchezze riguardanti delle bancarelle. Pensateci un attimo...

(Rispetto a queste nostre considerazioni Matteo Orfini ha replicato così su Facebook).

29 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

non è vero. Marta Leonori ha esultato per il bando , ti faccio il copia incolla del suo tweet

"Presentato con @Sabrinalfonsi e @jacopoemiliani il bando per Piazza Navona: la nuova Befana di Roma è per i bambini! "


Che cosa racconti !

Dopo le tue proteste iniziali, La leonori disse che ci voleva più coraggio (queste sarebbero parole di fuoco??), poi la Alfonsi andò da Marino e l'ex sindaco fece delle modifiche ! Sta scritto su tutti i giornali ! Nel bando ci sono le mani della passata giunta ! Ha ragione Orfini!

Che cosa racconti ??????

Anonimo ha detto...

Pensare che in quel luogo un tempo comandavano Cesari e Papi ed ora zincari abruzzesi inurbatisi...che tristezza !!!

Anonimo ha detto...

Orfini è un politicante della peggior specie, rappresentante perfetto del PD romano..

Anonimo ha detto...

Ricordiamoci tutti i nomi di questo primo municipio che gioca a fare i trucchetti e ci prende in giro

GIUNTA MUNICIPALE Vice Presidente Jacopo M. Emiliani Pescetelli Assessore Emiliano Monteverde Assessore Alessandra Ferretti Assessore Emiliano Monteverde Assessore Andrea Valeri Assessore Anna Vincenzoni
CONSIGLIO MUNICIPALE
DIRETTORE DEL MUNICIPIO Dr. Marcello Menichini
DIREZIONE TECNICA Ing. Marco Vona
DIREZIONE APICALE Dr. Marcello menichini

Anonimo ha detto...

Il PD ad oggi le elezioni le perderebbe, l'ordine partito da Renzi è quello di recuperare voti e evidentemente i tredicine ne muovono qualche migliaio.

Ogni cittadino può fare la sua piccola parte, facendo capire al governo nazionale che accordandosi con le mafie locali i voti a Roma si perdono ALMENO in misura pari a quelli che si guadagnano.

Continuiamo a parlare di questa storia ovunque, non facciamola sparire dai media e dai social e possiamo vincere ancora.

roma ha detto...

Beh intanto sei anonimo. ..poi porti come fonte i giornali! !
Se fosse come dici tu. .come mai fu imposto un disciplinare non seguito? Ma primo..il bando è del Municipio! Non del Comune. ..come tra l'altro molti del Pd in un primo momento hanno commentato festeggiando lo schifo. .secondo loro migliorativo!! Vergognatevi tutti

Anonimo ha detto...

Una risposta di RFS a 10:15 AM sarebbe gradita.
Grazie!

Anonimo ha detto...

Ah Tone', quanto me piaci quando fai a pezzi quegli inetti/furbetti del PD

Anonimo ha detto...

Ma di cosa si sta parlando?
Ma davvero vi scannate per stabilire se "la qualità" sia un criterio prevalente sulla "anzianità"? Se la pasticceria da tè è meglio delle caldarroste, o se la porchetta è più tradizionale del torrone?
Che cambia se questo schifo lo ha vidimato un imbecille del Municipio o un imbecille del Comune?
Davvero questo è l'orizzonte culturale di chi governa, si propone di governare o pretende di giudicare chi governa Roma?
Ma vi pare che una Piazza Navona qualsiasi, ammesso che ce ne siano altre nel mondo, possa essere stuprata tutti i giorni in questo modo (perché non è che lo schifo ci sia solo per la Befana), con decine di ambulanti, questuanti, imbonitori, commercianti senza scrupoli che occupano gli spazi, e migliaia di turisti che pascolano col gelato in mano alla ricerca della maglietta di Totti??
L'unica certezza è che l'attuale classe dirigente, al governo o all'opposizione, è totalmente inadeguata anche solo per avvicinarsi alle esigenze di una realtà come il centro di Roma.
E mi pare che l'oggetto di polemica, in questo post, non aiuti ad elevare il confronto al livello che sarebbe necessario.

Anonimo ha detto...

D'Alema è stato strepitoso soprattutto nel bombardare la Serbia. Sul resto siamo d'accordo. Il pd oggi è il peggio del peggio.

Anonimo ha detto...

Quindi solo quando li riporta Tonelli i giornali sono attendibili?

Anonimo ha detto...

Direi che è chiaro. Il PD sta provando a riguadagnare terreno e l'unico modo, secondo loro, è di rastrellare comunque il voto di scambio appoggiando le esigenze dei bancarellari, visto che oramai presso i cittadini onesti sono screditati. Dall'altra parte, per dare comunque un'immagine di onestà pubblicano un posto obiettivamente fumoso ma che, per chi non ha seguito questa vicenda da vicino, può apparire convincente. In fin dei conti probabilmente pochi sanno i dettagli della storia e, in fin dei conti, ragionano, il mercatino natalizio è simpatico, chi se ne importa di queste magagne amministrative.

In breve, voto di scambio e indifferenza per una vicenda all'apparenza marginale: contano su questo.

Anonimo ha detto...

E' vero che ieri Ignazio, a San Basilio, ha detto che si candida e nelle sue liste c'è pure Tonelli?
Qualcuno ha notizie se vero o falso?

Anonimo ha detto...

@ novembre 24, 2015 1:02 PM
non saprei, ma magri fosse vero. dal tuo tono non capisco se tu sia favorevole o contrario.
tornando al tema del post: pare che Cantone deciderà entro 48h se annullare il bando. ma devono venir fuori irregolarità.
irregolare per me sarebbe se il bando non richiedesse il certificato antimafia. credo che degli esponenti di una famiglia non possano partecipare a bandi pubblici se altri loro esponenti si trovino agli arresti domiciliari in attesa di essere processati per una inchiesta su reati definiti mafiosi. tutto qui.

Anonimo ha detto...

Il PD è corrottissimo, lo vediamo tutti i giorni, è palese!! allora noi cittadini abbiamo il dovere, ripeto, il DOVERE di boicottare tutte le attività commerciali investite dalla corruzione. DOBBIAMO lasciare questa piazza VUOTA!!!! altrimenti queste chiacchiere sono completamente inutili.

Anonimo ha detto...

Un decimo dell'impegno che ha messo per andare dal notaio e fate cadere Marino, il PD lo so usasse per il bene della città e, magari, oggi Roma sarebbe una novella Zurigo. La restaurazione è sotto gli oggi di tutti.

Anonimo ha detto...

Il prefetto, con il il verbo transitivo "normalizzare", ha indicato chiaramente quale sia la volontà di chi lo ha nominato. Peccato che sarà anche l'epitaffio della loro fine fine politica.

Anonimo ha detto...

Ma una battaglia una per il bene della città, Orfini è capace di farla?

Lanzo ha detto...

Pecunia non olet.

Anonimo ha detto...

Come questo blog: Sei libero di dire ciò che pensi solo se la pensi come loro http://www.tag24.it/

Anonimo ha detto...

leggete

http://centro.romatoday.it/centro/piazza-navona.html


Jacopo Pescetelli parla del documento integrativo di Marino. Assurdo è dir poco !
Si chiedeva tra l'altro di produrre la lista di 10 fornitori bio ! Tenete presente che al masimo un locale ne ha 5 (cifra altissima). Se fosse vero credo che la finalità era quella di impedire la qualità ! Grazie Marino !

Anonimo ha detto...

Il PD ad oggi le elezioni le perderebbe, l'ordine partito da Renzi è quello di recuperare voti e evidentemente i tredicine ne muovono qualche migliaio.
Ogni cittadino può fare la sua piccola parte, facendo capire al governo nazionale che accordandosi con le mafie locali i voti a Roma si perdono ALMENO in misura pari a quelli che si guadagnano.
Continuiamo a parlare di questa storia ovunque, non facciamola sparire dai media e dai social e possiamo vincere ancora.


ECCO I NOMI DI QUESTA GIUNTA CHE HA IMBROGLAITO L'OPINIONE PUBBLICA
Ricordiamoci tutti i nomi di questo primo municipio che gioca a fare i trucchetti e ci prende in giro

GIUNTA MUNICIPALE Vice Presidente Jacopo M. Emiliani Pescetelli Assessore Emiliano Monteverde Assessore Alessandra Ferretti Assessore Emiliano Monteverde Assessore Andrea Valeri Assessore Anna Vincenzoni
CONSIGLIO MUNICIPALE
DIRETTORE DEL MUNICIPIO Dr. Marcello Menichini
DIREZIONE TECNICA Ing. Marco Vona
DIREZIONE APICALE Dr. Marcello menichini


Voti della giunta del I MUNICIPO guadagnati CON tredicine <= Voti persi diffondendo questa notizia su tutti i media...
FAcciamolo diventare REALE! Questa è la DEMOCRAZIA con il controllo dal BASSO!
LORO fanno questi giochetti perchè sanno che possono passarla liscia in quanto a VOTI persi.
Pensano di NON predere voti vostri perchè siete buoni e non alzate la voce e di GUADAGNARE quelli di 13ine e tutto il mondo di mezzo...

Capite questo avete capito tutto,
e nessuno potrà più prendere in giro l'elettore romano.

DAJE che anche LA7 ieri in prima serata del TG-LA7 ha riportato coem uno scandalo questa infamia del I MUNICIPIO e della Festa della befana.

Basta farsi prendere in giro da codesti soggetti.

Anonimo ha detto...

@ novembre 24, 2015 4:46 PM

ma quando dici "... e possiamo vincere ancora.", ti riferisci ai tuoi amici di estrema destra che hanno "governato" nell'amministrazione Alemanno?
cioè dopo quello che è stato combinato quella volta, tu credi veramente di poter vedere la meloni sullo scranno del Campidoglio?
Alemanno all'epoca vinse solo perché il PD mise Rutelli come candidato (scelta incredibilmente suicida (forse fatta apposta) e difatti gran parte dell'elettorato non votò per uno che già si era dimesso anni prima da sindaco di Roma.
l'estrema destra non ha alcuna possibilità di vincere alle prossime comunali, mettiti l'animo in pace sennò ci credi troppo.
la storia delle migliaia di voti che i Tredicine assicurerebbero è una emerita cazzata, in quanto nessun gruppo del genere è in grado di assicurare migliaia di voti. le lobby in genere sono potenti non perché assicurino voti, ma perché sono in grado di far fare leggi e leggine ad hoc pagando gli amministratori di turno.
l'unico modo di sopraffarli è eleggere qualcuno che non accetti di farsi corrompere da gente simile, e Marino è uno di quelli, nonostante quello che la tua testa creda (coscientemente o non).

Anonimo ha detto...

Ma non l'avete ancora capito che il casino lo ha fatto il più improbabile dei sindaci ! La finite di fare campagna elettorale ? credete verament eche i romani non hanno capito chi state cercando di far tornare ??

https://www.facebook.com/matteoorfiniufficiale/posts/759241347536691

Anonimo ha detto...

Forza PD il rilancio partirà da Napoli con Bassolino....

Anonimo ha detto...

@novembre 24, 2015 5:01 PM

???
Io vedo bene ALemanno e tutta la fogna di CArminati etc in galera a vita.
SOno al 100% con te quando sei dalla parte del SINDACO MARINO...
Forse c'è stato un misunderstanding...
??
Volevo semplicemente dire che bisogna far sapere i NOMI della giunta del PRIMO MUNICIPIO perchè ovviamente fanno un favore ai bancarellari in cambio di ritorno politico (voti e consenso).

E quindi bisogna "sputtanarli" in modo tale che il consenso "negativo" che questa azione porta sia maggiore del consenso para-mafioso (alla romana) che aumma aumma si costruisce favorendo lobbies come questa dei bancarellari.

Ergo fuori i nomi della GIUNTA, che ci devono mettere la faccia UNO PER UNO quelli che ahnno firmato e/o non si sono opposti a questo BANDO VERGOGNA...
-----
ARIDATECE MARINO SINDACO A VITA!
(chiaro adesso?)














Anonimo ha detto...

Roma, sospeso il bando del mercato: in bilico la Befana a piazza Navona

Il I municipio: "Stop all'assegnazione dei posti agli operatori fino al termine delle verifiche in corso". Indaga l'Anac sulla gara che ha premiato la famiglia Tredicine


ECCO UN PRIMO RISULTATO DELLA DIFFUSIONE DELLA NOTIZIA CONTRO I PARA-MAFIOSI...

Lanzo ha detto...

@ Anonimo di Nov 24 - 4.46
Spero che tu sia nel giusto, veramente. Purtroppo credo che i Tredicine e Casamonica ed affini - non ci sono SOLO i Casamonica - siano in grado di determinare una cifra di voti, mettici poi l'astensionismo dei "puri" e di quelli che se' so rotti le palle de vota', annamo ar mare che e' mejo, et voila, il pranzo e' servito!
Caldarroste - non gratis - per tutti.

Anonimo ha detto...

una domanda che faccio a tutti, ma secondo voi tronca dovrà verificare la graduatoria o il bando? se si basa sulla graduatoria ad eccezione di orari ssospetti li licenze sono tutte ok, la qualità dei dolciumi é quella, non vi sono state altre domande perché aaccettavano solo licenze ambulanti e non sede fissa per tanto di che parliamo? cosa vi aspettate se il bbando è fatto ad hoc. ossia non le domande ma il bando

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