E scoppia finalmente sui giornali cittadini, con tutto il clamore che merita, il caso assurdo di Piazza Navona e della Festa della Befana. Fino a 20 minuti fa ci sentivamo un po' dei pazzi: possibile che solo noi, ci dicevamo, ci siamo accorti e stiamo insistendo da giorni sullo schifo che fa il bando che per 10 anni assegnerà le bancarelle a Piazza Navona? Possibile, ci ripetevamo, che dopo Mafia Capitale ancora a Roma si facciano i bandi come ai vecchi tempi, scritti per favorire chi già si sa, confezionati per marginalizzare la qualità, l'eccellenza, l'imprenditoria vera?
Dopo il nostro articolo sono state troppo poche le reazioni e ci stavamo molto preoccupando. Abbiamo sollecitato le associazioni e c'è stato il silenzio, abbiamo sollecitato l'assessore alle attività produttive e c'è stato il silenzio. Le uniche repliche erano venute dal Primo Municipio: una piuttosto stizzita ma composta del presidente Sabrina Alfonsi, che per risponderci si era fatta impapocchiare un documento da quegli stessi uffici che avevano confezionato il bando-truffa (trovate tutto nel link qui sopra); e una molto meno composta da parte dell'assessore al commercio del Primo Municipio Jacopo Pescetelli il quale - potete trovare tutto sul suo profilo Facebook ammesso e non concesso che dopo stamattina non abbia per dignità cancellato - ci ha preso per un paio di giorni di fila a male parole e a insulti pur di difendere l'indifendibile di un bando che oggi è finalmente all'attenzione della città.
Oggi la svolta. Il Messaggero è uscito con un'inchiesta vera, un lavoro coi fiocchi di Camilla Mozzetti rispetto alla quale ci togliamo il cappello: quando abbiamo fatto notare la pochezza degli articoli precedenti usciti sulla stampa, alcuni colleghi della Mozzetti ci hanno schernito segnalandoci che non potevamo dare lezioni di giornalismo, oggi Mozzetti ha dato lezioni di giornalismo a mezza città. Che speriamo impari, ché in una città con una stampa attenta certe sozzerie non accadono così spudoratamente e facilmente.
La Mozzetti è andata a bussare a diverse porte. La Confcommercio, la Federazione Italia Pubblici Esercizi, gli assessorati al commercio di Comune e Municipio, le associazioni di cittadini. A parte le dichiarazioni sgangherate di Pescetelli il quale interpreta il suo ruolo come "abbiamo fatto del nostro meglio" (e evitiamo di commentare per carità di patria), il resto dei virgolettati e dei titoli che un giornale di peso come Il Messaggero ha voluto porre, prima pagina inclusa, è di gran peso. La Mozzetti ha fatto parlare tutti. Fabio Spada della Fipe spiega come tecnicamente il Primo Municipio abbia utilizzato lo strattagemma della "fiera" per escludere tutti coloro che non fossero già presenti in questa piazza, un trucchetto vergognoso che non farà altro che riconsegnare Piazza Navona agli stessi operatori che l'avevano squalificata, che l'avevano umiliata, che l'avevano sfregiata l'anno scorso e che avevano dunque generato il problema che ha portato alla necessità di un bando. Un vero paradosso: fai un bando per liberarti di gente scadente e lo scrivi in modo che solo la gente scadente possa parteciparvi e vincere. Cosa c'è di più ridicolo e indifendibile? E illustra, sempre Spada, in maniera tecnica, come sarà facilissimo, grazie a questo bando, per i vincitori, somministrare agli avventori e ai frequentatori della Festa del cibo banale e mediocre. Non ci dimentichiamo, infatti, che il bando è scritto in maniera tale da rendere totalmente inutili i requisiti di qualità: tutti li possono raggiungere senza alcuna difficoltà autocertificando ciò che il bando chiede. E così se l'asticella della qualità si abbassa fino a livello del terreno, quello che assume peso decisivo è solo l'anzianità: un giochetto niente male. Tuttavia finalmente smascherato.
Notevoli le dichiarazioni di Rosario Cerra, bravo presidente di Confcommercio. Lui spiega come questo bando tenga alla larga la qualità e come mortifichi le tante eccellenze che durante questi 7 lunghissimi anni di crisi hanno resistito in città oppure sono nate ex novo rischiando e stringendo i denti. Una cosa imperdonabile da parte del Primo Municipio che tante di queste realtà ospita entro i propri confini; un insulto all'economia del territorio; un pregiudizio per chi può avere voglia di investire: leggendo queste vicende la voglia, semplicemente, passa. Le dichiarazioni di Cerra valgono il doppio di tutte le altre perché Cerra è a capo di una associazione di categoria che comprende anche gli ambulanti. Questo significa che - come abbiamo sottolineato non appena è stato pubblicato (anzi sono pubblicati solo gli allegati, il bando non è mai andato online e cliccando sulla Determina Dirigenziale dà errore) - l'avviso pubblico è scritto coi piedi. Ma come, proprio ora che le associazioni, dopo anni di sciatteria, guardano alla qualità come chiave di lettura per dare un ruolo alla città e uscire dalla crisi, il Comune volta la testa dall'altra parte e dà priorità a anzianità, diritti acquisiti e lobby? E' imperdonabile.
Ma non è finita qui. Ci sono anche i cittadini. E c'è Viviana Di Capua, capa dei residenti del centro storico da decenni, la quale - esattamente come Marta Leonori - è stata raggirata durante la conferenza stampa di presentazione. Cosa è successo? Ve lo abbiamo già raccontato nel nostro primo articolo: la conferenza si è svolta al mattino, la pubblicazione del bando-truffa è avvenuta però la sera. Le persone presenti alla conferenza stampa non sapevano delle polpettine avvelenate inserite nel bando e così hanno presenziato, si sono fatte fotografare, hanno rilasciato - sulla fiducia - dichiarazioni entusiastiche sulla "svolta" e sulla "festa finalmente dedicata ai bambini": una trappola! Viviana Di Capua è stata addirittura citata, tipo: "grazie anche a lei siamo potuti andare avanti in questa battaglia di decoro e qualità". Si, come no... E ora la Di Capua si toglie qualche sassolino, anzi qualche sercio: secondo l'articolo del Messaggero ma anche secondo un lancio dell'Agenzia Dire - e speriamo che questo corrisponda al vero - la Di Capua avrebbe interessato Alfonso Sabella, l'assessore alla legalità, per un controllo sul bando-truffa visto che in tutta evidenza l'avviso pubblico esclude de facto qualsiasi possibilità di concorrenza e merito. E speriamo che Sabella dica la sua quanto prima.
D'altro canto la città ha annullato in autotutela alcune dozzine di bandi in questi ultimi mesi, non si capisce quale sia il problema ad annullare pure questo. Occorre muoversi nel più breve tempo possibile però.
Insomma Fabio Spada, Rosario Cerra, Viviana di Capua. Chissà se tutte queste persone, che dicono - anche con più forza - grosso modo quello che dicevamo noi, si piglieranno gli insulti e i goffi improperi che l'assessore al commercio del Primo Municipio Emiliano Pescetelli ci ha riservato nelle ultime 48 ore... E chissà se gli stessi insulti se li meriterà anche Marta Leonori, che chiude l'inchiesta de Il Messaggero bollando - eufemisticamente - come "poco coraggioso" il lavoro del Primo Municipio.
In realtà Marta Leonori dovrebbe essere ben più incaxxata. Operando a favore delle lobby, operando con la paura di pestare i piedi a potentati consolidati in città, il Primo Muncipio impedisce all'assessore (e al sindaco Marino, che forse dovrebbe ora esprimersi con chiarezza a riguardo) di imprimere svolta e cambiamento su questo importante ambito. La Festa della Befana di Piazza Navona è una vetrina nota internazionalmente e cambierà registro, forse, nel 2025, quando sicuramente ne Marino ne Leonori ci saranno più. Un'occasione persa inenarrabile per questa consiliatura e per questa generazione politica, in una città che nonostante tutto continua dunque a muoversi alla stessa maniera in cui si muoveva nell'era pre-Mondo di Mezzo. Davvero Marta Leonori può limitarsi a qualche dichiarazione infastidita sui giornali? Davvero può permettersi di non interessare il Sindaco e, a sua volta come stanno facendo financo i residenti, l'assessore alla legalità? Davvero può consentire a personaggi che avrebbero la struttura e le spalle al massimo per amministrare un condominio di raggirarla impedendole di emergere per quello che si merita di essere ovvero l'assessore alle attività produttive che sta per prima affrontando le annose questioni degli ambulanti, dei cartelloni, dei mercatini, delle bancarelle e altre metastasi di una città praticamente uccisa dalle lobbies? Sul serio Marta Leonori si fa stoppare così? Sarebbe grave e sarebbe complice con chi ha deciso di chinare il capo di fronte a squallide pressioni.
Cosa bisogna fare? In primis ritirare il bando e riscriverlo. Subito e rapidamente, anche se seguendo il ragionamento dei bravi amici di Diario Romano ci si potrebbe prendere anche un po' di tempo visto che su Piazza Navona il bando dello scorso anno (quello rispetto al quale i bravi commercianti che ora il Primo Municipio vuole premiare non ritirarono neppure le autorizzazioni) vige ancora quest'anno e anche il prossimo!
In secundis, e qui l'appello è a Matteo Orfini, rivedere il personale politico che è stato messo a sovraintendere partite cruciali nei municipi. Se un qualsiasi assessore non è all'altezza di resistere alle lobbies, se ancora nel 2015 gli uffici municipali scrivono evidenze pubbliche su misura per le vecchie mafiette infischiandosene degli input politici che vanno nella direzione esattamente opposta e se, infine, invece di ostacolare questo andazzo lo si difende a spada tratta, forse è il caso - come il Commissario del Pd ha sottolineato nei giorni scorsi - di ruotare alcuni ruoli e di mettere negli assessorati chiave dei Municipi persone strutturate, lucide, dotate di una visione di città e capaci di sorreggere il peso del cambiamento. Vale ovviamente per tutti i Municipi e per tutti gli assessorati: questo caso è solo un esempio, uno dei tanti (lo diciamo a beneficio di Jacopo Pescetelli che non ha mancato di minacciarci di querela).
In secundis, e qui l'appello è a Matteo Orfini, rivedere il personale politico che è stato messo a sovraintendere partite cruciali nei municipi. Se un qualsiasi assessore non è all'altezza di resistere alle lobbies, se ancora nel 2015 gli uffici municipali scrivono evidenze pubbliche su misura per le vecchie mafiette infischiandosene degli input politici che vanno nella direzione esattamente opposta e se, infine, invece di ostacolare questo andazzo lo si difende a spada tratta, forse è il caso - come il Commissario del Pd ha sottolineato nei giorni scorsi - di ruotare alcuni ruoli e di mettere negli assessorati chiave dei Municipi persone strutturate, lucide, dotate di una visione di città e capaci di sorreggere il peso del cambiamento. Vale ovviamente per tutti i Municipi e per tutti gli assessorati: questo caso è solo un esempio, uno dei tanti (lo diciamo a beneficio di Jacopo Pescetelli che non ha mancato di minacciarci di querela).
E' sempre una questione di soldi. Follow the money. Quanto vale la Befana di Piazza Navona? Davvero pensiamo che un banco incassi meno di 2, 3 o 4mila euro al giorno? Teniamoci bassi: 2mila euro al giorno. Moltiplicate per 60 banchi e fanno 120mila euro al giorno (diamine, stiamo terribilmente bassi, ma procediamo). 120mila euro moltiplichiamoli per i 30 giorni di durata della festa e siamo a 3 milioni e 600mila euro. Il tutto va moltiplicato per 10 anni perché questa è la durata della concessione: siamo insomma parlando di un affare da almeno 36 milioni di euro. Tutti nelle mani di una o poche famiglie come la Mozzetti de Il Messaggero spiega alla perfezione: secondo voi una famiglia o un clan fa o non fa pressioni indebite quando ci sono di mezzo una quarantina di milioni di euro? Certo che le fa, ed è anche fisiologico. Ecco perché dall'altra parte ci deve essere chi non si caga addosso quando le lobbies bussano alla porta. Chiaro, no?
Ora avete capito perché si parla, sulle cronache nazionali e locali, di una cena del sindaco da 200 euro, di uno scontrino non correttamente riscontrato o della risposta del Papa ad un cronista che ha posto una domanda scorretta? Per togliere spazio e coprire scandali da decine di milioni di euro come questo. Scandali che si continuano a perpetrare esattamente come se nulla fosse accaduto a Piazzale Clodio a partire da dicembre 2014. Ecco il gioco della macchina del fango contro il sindaco: serve a coprire le magagne, quelle vere, quelle che ipotecano la città per anni e anni. Magagne peraltro attribuibili, attenzione, al sindaco stesso, che non riesce a far rigare dritti collaboratori e personaggi della sua stessa maggioranza nei Municipi e negli uffici.
Ci aspettiamo grandi svolte su questa partita che, finalmente, dopo l'inchiesta del Messaggero non può essere più ignorata. Se però Marta Leonori si dimostrerà incapace di risolvere questo bubbone, il giudizio sulla sua capacità di determinare svolte e cambiamenti nella direzione della qualità e della reale concorrenza in chiave europea non potrà che cambiare radicalmente.
Nel frattempo, dopo l'approdo sui giornali, la faccenda domani arriverà nelle aule: è pronta ad essere depositata, secondo quanto Roma fa Schifo è in grado di anticipare, una dura interrogazione sulla faccenda a firma del Movimento 5 Stelle. Interrogazione sia in Assemblea Capitolina sia nel consiglio del Primo Municipio.
Nel frattempo, dopo l'approdo sui giornali, la faccenda domani arriverà nelle aule: è pronta ad essere depositata, secondo quanto Roma fa Schifo è in grado di anticipare, una dura interrogazione sulla faccenda a firma del Movimento 5 Stelle. Interrogazione sia in Assemblea Capitolina sia nel consiglio del Primo Municipio.
Tonelli (e lo staff): se non me piacessero le donne, me te sposerei ;-)
RispondiEliminaAvanti cosi, sei/siete fra i pochi onesti-con-le-pa@@e rimasti in questo buco di città paramafiosa
Sì, proprio bravo.
RispondiEliminaLa dimostrazione che il marcio di mafia capitale non si sconfigge cambiando un sindaco o un assessore, ma guardando bene nelle stanze degli uffici del comune, dei municipi, con i funzionari che probabilmente sono sempre gli stessi da decenni e che probabilmente sono quelli più avvicinabili e facili da minacciare/corrompere
RispondiEliminaE PURE OGGI REPUBBLICA SI COPRE DI RIDICOLO DEDICANDO LA PRIMA PAGINA DELLA CRONACA DI ROMA A (UDITE, UDITE!!!) UNA CENA DEL SINDACO IGNAZIO MARINO DA BEN(!!!) 260 EURO!!!
RispondiEliminaMA QUESTI GIORNALAI DOVE ERANO QUANDO LE MAFIE SCORTICAVANO ROMA SOTTO GIANNINO ED I POTERI "FORTI" ?!
Mc Daemon
Roma fa schifo? Oppure fa schifo chi dello schifo di Roma ne sta facendo la sua rampa di lancio nello schifoso mondo della politica che degrada la Capitale? Per chi lo vuole, sull'Huffingtonpost, si può anche leggere che il bravo Max Tonelli, autore di questo blog, pur nutrendosi dello schifo di Roma, è un diventato il "celebrante" delle eroiche gesta del sindaco-chirurgo più chiacchierato e irriso d'Italia! Addirittura definisce il sindaco Marino un "rivoluzionario scomodo"! Basta leggere l'articolo citato ( http://www.huffingtonpost.it/2015/10/03/roma-fa-schifo-marino_n_8237638.html?utm_hp_ref=italy ) per renderci conto che pur di andare ad occupare una "poltroncina" ci sono persone che passerebbero sul cadavere dell'onestà intellettuale e professionale. "Marino ricordati degli amici!" è il grido di Tonelli. Per questo motivo ora più che mai non è Roma che fa schifo ma le persone che con lo schifo che insudicia questa splendida città, vuol passare per vergine e martire, senza esserlo minimamente!
RispondiEliminaTanto per fare un esempio di chi fa schifo.....Tonelli dice....."Come? In questo momento è sotto attacco proprio per i viaggi.
RispondiEliminaIl sindaco sta spendendo una media di 1800 euro al mese ed è poco. Fa pochi viaggi, poche cene, spende poco per la rappresentanza e il sindaco della Capitale non può permettersi questo. Ha pochi rapporti, deve curare di più le relazioni. Non mi sta bene che il sindaco viaggi in seconda per risparmiare 40 euro. Deve viaggiare in prima per poter fare incontri di un certo livello." da http://www.huffingtonpost.it/2015/10/03/roma-fa-schifo-marino_n_8237638.html?utm_hp_ref=italy
GIUDICATE VOI A CHE PUNTO SIAMO ARRIVATI
...E LA COSA PIU' TRISTE E' CHE REPUBBLICA, DOPO ESSERE STATI RICOPERTI DI COMMENTI GIUSTAMENTE SDEGNATI PER L'ARTICOLO DI IERI SUI "CONTI" DI MARINO - VISTA LA BESSEZZA E SCORRETTEZZA DEL PEZZO- OGGI HANNO DISATTIVATO I COMMENTI SUL "SEGUITO" DELLA PORCATA DI IERI ( dove ricordo-tanto per dirne una- che per ingenerare confusione nei lettori il titolo riportava paroloni a vanvera "il VAN DI LIMOUSINE" senza dire che Limousine ltd è il nome della società da cui è stato affittato un pulmino). COSI' SI PRENDONO IL LORO "DIRITTO DI REPLICA" PUNTANDO SU 260 EURO (!!!) E NON DANNO LA POSSIBILITA' DI COMMENTARE.
RispondiEliminaSE QUESTO E' GIORNALISMO, IO SONO UN ASTRONAUTA.
Mc Daemon
Ma che c'entra? Se tonelli pure fosse prezzolato da qualcuno, ciò renderebbe meno fondata la disamina del bando?
RispondiEliminaE se è verissimo che i meccanismi della mafia permeano ogni attività commerciale e amministrativa, e vanno sistematicamente evidenziati, ciò rende meno significativo che il sindaco che guida una coalizione immersa nel malaffare, quindi certo non estraneo al marciume, e per di più già inchiodato dalla faccenda fatture false e falsi collaboratori nonché affittopoli, usi i soldi pubblici come se fossero le monetine del suo salvadanaio?
Se si dice una cosa non si deve dire l'altra?
Mi direte al massimo che una cosa è denunciare l'uso privatistico della cosa pubblica e una cosa è aggredire personalmente il sindaco senza alcun rispetto umano, ma questo è tipico della viltà dell'hominus italicus, che salta sul carro del vincitore, e adora il bullismo di gruppo contro il bersaglio isolato.
Arriva il Giubileo e tutto deve essere democristianamente anestetizzato, ecco perche' il retromarcia su tutto....
RispondiEliminaMa no, è tutta l'economia a essere impostata su questi magheggi, tutta, e il Giubileo viene strumentalizzato all'uopo. Le forze sono armoniosamente congiunte nel mettere la polvere sotto il tappeto quanto prima, dopo aver inscenato il bel coretto scandalizzato per quanto si è trovato sporco il soggiorno.
RispondiEliminaPer questo il tappeto va alzato in continuazione, di modo che quando passa l'aspirapolvere giudiziario riesca a tirar via la polvere fino in fondo.
Pulizia articolata e a fondo che nessuno vuole.
Questo si che è fare pulizia nella Mafia di Roma. Tonelli (purtroppo, visto che lo stimo) è stato smentito nel giro di 24h....
RispondiEliminaL'informazione è la prima cosa, l'effetto di una corretta informazione si vede sulla lunga distanza, dai mercatini disertati, dai risultati delle elezioni, dall'apertura di ulteriori squarci giudiziari sui meccanismi politico - amministrativi.
RispondiEliminaLa coscienza dei pochi cittadini in buona fede è la base per la repressione della corruzione.
Bravi, un ottimo articolo che, spero, sia determinante per riconsegnare Piazza Navona (una piazza unica al mondo) alla sua decenza. Quelle bancarelle di plastica, con prodotti di plastica offendevano la storia e le persone che cercavano di respirare quel passato di cui gli assessori e molti romani non sono degni.
RispondiEliminaRoma è una città unica al mondo, lo vogliamo capire si o no?
Merita un'attenzione dieci volte superiore a qualsiasi altra città al mondo!
Peccato, abitare sull'oro e non rendersene conto ... peccato davvero. Ciao
All'autore dell'articolo, CAPRA CAPRA CAPRA! Non si può leggere un italiano così pieno di errori di scrittura. Siete delle CAPRE IGNORANTI.
RispondiEliminaQui pare evidente solo una cosa. Che Tonelli o il Fodria (Forze oscure della reazione in agguato) oppure il complotto pluto-giudaico-massonico (ci sta sempre bene, questo) tramano per negarci, anche quest'anno, il "profumo della ciambella calda di Piazza Navona". Avremmo tanto voluto accaparrarci, finalmente, la più ambita delle ciambelle, quella che giace in fondo al contenitore trasparente, sotto la massa di tutte le altre; lì a stagionare serenamente e ad acquisire la sua irresistibile fragranza. Dovremo rinunciarci? No pasarán!
RispondiEliminaHa ragione, Marino è il sindaco della Capitale e spende pure troppo poco. Non puoi ricevere capi di stato al pubbetto sotto casa come un peracottaro, nè dire al sindaco di New York "No non ci vediamo perchè l'aereo costa troppo"
RispondiEliminaSono argomenti che la stampa cavalca perchè fanno presa sul popolino, che ovviamente non può spendere così tanto, ma nemmeno deve intrattenere rapporti con rappresentanti esteri.
Complimenti ragazzi mi impegno a dare visibilità al vostro articolo ad amici e parenti. Continuate così
RispondiEliminaChe palle st'ironia sul "complotto pluto - giudaico - massonico", infilata a pera, pure quando si parla del tavernello o del derby o della metro che si rompe.
RispondiEliminaSi chiama semplicemente "m'arricchisco alla faccia tua e se ti metti in mezzo stai attento a quando attraversi la strada", poi se volete negare le lobby che si gestiscono la cosa pubblica, andate sul blog di radici nel cemento non su questo.
bravissimi, RFS. Un ottimo giornalismo di servizio. Speriamo venga ritirato subito
RispondiEliminaMa Fabio Spada non è quello delle apette itiniranti che cominciano a vedersi nel centro (vedi fan zone ) e non pagano occupazione suolo pubblico ? Oppure è quello che ogni tanto si vedeva con i reatekers ? O forse mi sbaglio ?
RispondiEliminaForse più che massonico è il complotto post sovietico.
RispondiEliminaLe tecniche che usano sono le stesse da sempre, corruzione, spionaggio, violenza di massa sull'oppositore, i migliori li fanno passare per pazzi, vedi il povero Paolo Ferraro del cui processo stranamente nessun giornale si premura di pubblicare gli atti, mentre tutti fanno i piagnoni perché non possono pubblicare cosa urlano gli imputati mentre trombano.
Comunque, quanto alla massoneria, che semplicemente è una forza di coordinamento, esistono libri a cura della stessa massoneria, in cui spiega perfettamente come viene programmata l'organizzazione delle masse.
Per esempio Lettera di un fratello anonimo, del 1965, se non la trovate in biblioteca la trovate on line, l'idea del complotto massonico la esplicita con chiarezza.
Si parla chiaramente di manipolare le masse con una fittizia idea motivazionale di uguaglianza, molto interessante, e molto pd.
Mi semmbra del tutto chiaro che questa consigliatura sa che andrà a casa alla prossima tornata elettorale, e quindi fa di tutto per aggiustarsi le cose come meglio crede anche per gli anni successivi, così i prossimi che verranno (M5S) si troveranno ben impantanati a cercare di sciogliere le magagne lasciate. Roma ormai è alla frutta e non ci sorprendiamo se bastano quattro pseudo centurioni che tengono sotto scacco l'intera area del Colosseo con il beneplacito di tutti...
RispondiEliminaCi vorrebbe LUI...Comunque qui ce marciano e cemagnano....come diceva il divo giulio...a penza' male ce s'azzecca
RispondiEliminaBravissimi di Roma fa schifo. parlerò tanto bene di voi, anche in questo caso. Grazie Grazie Grazie. Continuate così
RispondiEliminaGRANDE GIORNALISMO
RispondiEliminaDove c'è la sinistra c'è mafia. La destra può avere una corruzione un po' crassa e quasi ingenua, la sinistra è crimine allo stato sofisticatissimo, e non è un complimento.
RispondiEliminaSono d'accordo su tutti i rilievi che hai fatto al bando, analizzandolo punto per punto, e ho seguito anche su fbook il dibattito con l'assessore Emiliani che non ti ha mai risposto nel merito, limitandosi tristemente alle solite frasette di circostanza. Quindi avanti così, sperando di "ribaltare" il bando. Detto questo, mi fanno sorridere gli elogi sperticati alla Mozzetti. Leggo giornali con attenzione da 40 dei miei 50 anni, ho letto attentamente il pezzo della Mozzetti e non c'è traccia di inchiesta, le inchieste sono altra roba. Si è limitata a "rubare" tutti i tuoi rilevi al bando sena mai citare il blog. Ha fatto parlare Fipe e Confcommercio come fossero due entità distinte mentre non lo sono, che, tra l'altro, hanno riportato tutti i tuoi rilievi attribuendoseli. Insomma, la giornalista scopiazza idee altrui senza citare la fonte, sente una sola associazione di categoria spacciandola furbescamente per il totale dei commercianti, gli intervistati riportano le tue critiche al bando spacciandole come loro...e tu mi parli di esempio di giornalismo?!. Fermo restando che non è un'inchiesta, è pessimo giornalismo, ma prprio di bassa lega perché l'autrice del pazzo non ci mette niente di suo: scopiazza le tue critiche, sente una sola parte che a sua volta si appropria delle tue critiche. insomma, un collage neanche ben fatto. E non diventa ottimo giornalismo solo perché riporta le tue tesi. Non farti strumentalizzare, non ti serve pubblicità occulta fatta da scribacchini senza coraggio. Vai avanti col tuo blog con fierezza come hai sempre fatto, tra l'altro usando sempre toni corretti anche nelle polemiche forti. Nel caso specifico del bando, hai mosso rilievi punto per punto: aspettiamo, se mi permetti di dirlo, ancora risposte.
RispondiEliminaSindaco Marino, grazie per averci provato e per aver resistito . dai Romani onesti un grazie ; delle critiche strumentali cercate a tavolino non ti curare .
RispondiEliminaCome diceva Checco zalone , in trattoria hai mangiato poco e ti hanno criticato, se magnavi e facevi soprattutto magnà allora andava bene .
La redazione di RFS che ti ha attaccato ingiustamente e faziosamente ora ti prende le parti ? troppo tardi .
Abbraccio .
fatelo diventare virale
A me nun me ne frega gnente di chi governa o di chi protesta. Io voglio piazza navona. Se per fare meglio si deve fare peggio, viva la faccia delle cose com'erano prima.
RispondiEliminaCon questa mania di creare schieramenti e di fare guerre per presunti miglioramenti non si va avanti di una virgola.
Come pe' le strade. Se le autostrade fossero ora da costruire tutte, non se ne farebbe una perché ci sarebbero sempre e solo proteste.
A volte un sano potere decisionale che se ne frega di tutti gli isterismi è il benvenuto. E non me ne frega gnente della politica.