Video. La malattia solo romana contro i tavolini. A Piazza Navona al posto loro solo degrado, sosta selvaggia e monnezza

11 settembre 2015

Qualche giorno fa vi abbiamo parlato di tavolini all'aperto, di Viale Aventino e del fatto che se un tavolino disturba pedoni, disabili e mamme con il passeggino venga probabilmente - a parità di abusivismo - più tollerato di un tavolino che compie il sacrilegio di togliere posto alle auto. Come se la vocazione dei nostri centri storici sia, immancabilmente, quella di un enorme, sconfinato, puzzolente parcheggio a cielo aperto. 

Nella zona di Piazza del Fico, Tor Millina, Via della Pace i tavolini sono la cosa più normale del mondo. Se queste strade fossero a Londra, a Madrid, a New York o a Berlino sarebbero piene di tavolini anche perché i tavolini generano gettito per l'amministrazione, contribuiscono all'erario generale, garantiscono posti di lavoro e danno un servizio impareggiabile ai turisti.

Se un turista passa una serata seduto al Bar del Fico si può innamorare di questa città, può parlarne bene ai suoi amici, può decidere di tornarci. Se un turista transita velocemente da una Piazza del Fico ridotta a sfasciacarrozze abusivo quelle sensazioni benefiche e positive non le riceve, con tutte le conseguenze del caso.

Prima dell'estate siamo ripassati nell'area in questione, interessata da interventi massicci di eliminazione dei tavolini da parte di Municipio e Polizia Municipale. Se (nella parte finale del video) gli abusivi incalliti di Via di Tor Millina qualche tavolo lo hanno ripristinato, nelle altre aree la cosa che si è provocata è molto semplice: tolti i tavolini sono arrivate le auto in divieto, la spazzatura e le mini discariche, e i parking abusivi di scuteroni. 

Il centro storico è massicciamente peggiorato. E' diventato un luogo più spiacevole dove è sgradevole passeggiare. Un posto dove sempre meno persone per bene e di qualità vanno a passare del tempo e dove per conseguenza la concentrazione di gentaglia si eleva a potenza. Il tutto con una perdita secca di introiti per il Comune, di tasse per lo stato, di indotto turistico e di posti di lavoro. Davvero complimenti, una grandiosa strategia. 

25 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Concorso per i Vigili Urbani di Roma taroccato con risposte cancellate e ricorsi e contro ricorsi. Roma è morta per questo motivo chi controlla è un raccomandato sfaticato parassita che non rischia nulla.


Anonimo ha detto...

Basta con questa solfa! Tavolini abusivi, spazi congestionati, immondizia ovunque e camerieri rompiscatole sono ugualmente indegni che macchine motorette e cartelloni.
Non è che per impedire il parcheggio di un auto l'unica soluzione è mettere monnezza seggiole e piccioni.
Evolvete!

Anonimo ha detto...

Se non c'è un bel marciapiede largo e magari anche con spazi appositi delimitati, tipo a Via Veneto, non vedo perché bisogna tollerare i tavolini. Magari in bilico sull'asfalto o sui sampietrini, tutti accalcati per guadagnare un cliente in più.

Anonimo ha detto...

Ma andateveli a vedere quanto sono belli 'sti tavolini! Brutti, sbeccati, pieni di gente accalcata che urla e butta cartacce per terra ...Fatevi un bel giretto a Trastevere, per esempio, il regno del tavolino abusivo: San Callisto, San Francesco a Ripa, San Cosimato...andate andate...Poi ne riparliamo!

Anonimo ha detto...

Come in tutte le cose ci vuole senso della misura, del bello e dell'armonia.
Sicuramente qualche tavolino in un bell'arredo non invasivo sono universalmente graditi, ma qui come ben sa questo blog, ognuno fa quel che c. gli pare e allora...I tavolini sono selvaggi e occupano intere piazze barocche (Maddalena, Navona...) e suggestivi vicoli rinascimentali, i "procacciatori" invadenti e l'arredo terribile e pacchiano addirittura appoggiato a monumenti e chiese (S. Agnese...)

Anonimo ha detto...

Tra una macchina abusiva e un tavolino abusivo, preferisco il tavolino.

E' anche piu facile controllare ed eventualmente massacrare un ristoratore che un passante in auto.

Cmq e' una citta di selvaggi: pretendo di arrivare in centro con la macchina e poi sporco quando vado al bar con ilt avolino abusivo facendo casino. Tipica serata romana

Anonimo ha detto...

Scusami, ma qui è una questione di logica più che di opinioni.
Se la polizia arresta un ladro, e al suo posto arriva un truffatore, poi bisogna piangere perché era meglio il ladro?
Gli abusi vanno rimossi, punto.
Chiaro che se gli abusi sono inseriti in un sistema completamente corrotto fino a che non si rimuoveranno le radici del sistema ad abuso rimosso ne subentreranno infiniti.
Ciò non toglie il principio - anche perché se togliamo pure quello...- che l'occupazione di suolo pubblico vada autorizzata e che il rilascio delle autorizzazioni vada contemperato con le esigenze di tutti i cittadini che NON HANNO UN BAR O UN RISTORANTE.
Nella Costituzione non c' ancora l'articolo che dichiara il tavolino sul marciapiede uno dei diritti garantiti dalla Repubblica.

Giovanni ha detto...

W i tavolini tutta la vita. Quando vado all'estero le strade che amo di più sono quelle con i caffè all'aperto, mentre quelle costellate da automobili e secchioni le evito come la peste.
Inoltre, i caffè all'aperto (che a RM sono fruibili quasi tutto l'anno) riducono la DELINQUENZA, lo spaccio e altre attività oscure favorendo il passeggio serale di famiglie anche in periferia, dove i tavolini dovrebbero essere MOLTO incoraggiati.

L'unica norma che metterei è il DIVIETO di quelle porcherie di sedie in plastica rossa o bianca che fanno subito terzo mondo.

Quanto a chi vorrebbe proibire i tavolini: non vedo perché io debba vivere in una città di merda solo perché voi rosicate dei guadagni di baristi e ristoratori.
Che guadagnino, se serve a farmi campare meglio!

Anonimo ha detto...

Ma che c'entra quello che piace a te?
Se a te piacciono gli scarafaggi dobbiamo smettere di usare il baygon?

Anonimo ha detto...

I caffè all'aperto riducono la delinquenza?!!!
Certo, i caffè all'aperto sono la delinquenza, sono la via privilegiata del riciclaggio, la convogliano! Come i supermercati peraltro.
E' morto ieri un operaio nel sottoscala di un ristorante di Piazza Navona, folgorato.
Quando la gestione dei locali di una città è cosa loro, le norme di sicurezza sono le medesime dei loro cantieri.

Anonimo ha detto...

Questa più o meno voluta mancanza di logica corrompe il giudizio su tutte le cose.
Per citare polemiche recenti, è come prendersela con Vespa per l'intervista ai casamonica.
Il giornalista fa il proprio mestiere, come il prete ai funerali, non è che l'oggetto riprovevole comprometta l'etica della prestazione, altrimenti non si dovrebbe parlare né di guerra né di mafia.
In questo caso il problema sta nella sostanza più che nella forma (e non sempre è così), ossia che un clan dall' attività mafiosa verificata sia talmente potente da vedere i propri rappresentanti a piede libero dopo furti, omicidi ed estorsioni varie, quando non indagati affatto, come la raffinata pulzella intervistata da Vespa.
Talmente potente che i suoi componenti possono permettersi di giocare sfacciatamente in pubblico con i precedenti penali dei propri seguaci più "in vista".
Poi certo la psiche italica si bea della proterva grossolanità di certi personaggi, perché la abbina alla forza, e quindi all'impunità, e quindi alla "protezione".
E così anche un autorevole giornalista del Corriere si mette ad argomentare la beatificazione scenica dei due burini (tieng famije non si sa mai).
Ma "uno può sorridere sorridere sorridere ed essere un furfante, in Danimarca" e soprattutto alla Magliana. Il famoacccapisse alla romana, che molti sottolineano per depotenziare l'effetto della mafia romana sulla ricezione collettiva, non è che una modalità espressiva, diversa dall'esoterismo siculo, per esempio, che riveste però la stessa materia.

Anonimo ha detto...

Aspettiamo ancora un po' e questi pretenderanno le slot machine sul marciapiede, a proposito di riciclaggio.
"Sennò ci tocca licenziare i dipendenti, eh-eh".
Comunque tre ore fa hanno arrestato a Roma andrea rollero, grandissimi FINANZIERI! arriveranno i sigilli a qualche centinaio di locali romani, come minimo ;-)

Anonimo ha detto...


>> A Piazza Navona al posto loro solo degrado, sosta selvaggia e monnezza
perchè il commerciante non può chiamare i vigili e far spostare la macchina ?
ah no! scusate, dimenticavo, probailmente è la sua o di un suo cliente, quindi intoccabile!!!


>>Tra una macchina abusiva e un tavolino abusivo, preferisco il tavolino.
io preferisco lo spazio per camminare... tanto rifuggo qualsiasi locale del centro, piuttosto panino dall'alimentari...


>>Che guadagnino (i bar), se serve a farmi campare meglio!
OK a patto che lo spazio esterno sia venduto dal comune allo stesso prezzo di quello interno....
almeno 300 euro al mese per tavolino direi...

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 12.46... ma non starai per caso insinuando che i locali del centro sono gestiti dalla ndrangheta, vero? Ma noooooooo, ma cosa dici, ma cosa te lo fa pensare...
La nostra società ha un cancro incurabile, ma fa finta che vada tutto bene... Tutti sanno, a tutti fa comodo... Requiem eterna a tutti!

Anonimo ha detto...

Insomma, sul tema dell'alternativa tavolini / auto Tonelli non sfonda....
E devo dire che la cosa mi rassicura, perchè è ul'alternativa mal posta, ma proprio ai limiti dell'idiozia! Sembrà però che mentre RFS non se ne accorga..quelli che seguono il Blog sì. Non voglio pensare che ci sia interesse sotto..però alla lunga il sospetto affiora.
Suggerirei all'altrimenti lucidissimo Tonelli di reimpostare veramente la visione sul tema, e per una volta accantonare il mantra delle auto in centro. Si parli SEPARATAMENTE di tavolini abusivi e di traffico in centro, valutando i due fenomeni autonomamente come due manifestazioni di malcostume romano che vanno SEPARATAMENTE risolte, non l'una come rimedio all'altro...E per cortesia smettiamola di raccontare le favole dell'escalation virtuosa, per cui tolte le macchine dal centro il barista improvvisamente vede la luce e decide di investire in arredi eleganti, stile sobrio, qualità dell'offerta, etc. Roma è una città di infimo livello in ogni sua manifestazione urbana, per cui tolta la sosta selvaggia arriverà il tavolino selvaggio..punto! Occorrono controlli a tappeto su tutto. Punto!
Se questo tema continuerà ad essere così grossolanamente mal posto su questo blog, allora forse converrà spostare la discussione altrove. E sarebbe un peccato, francamente!

Anonimo ha detto...

Lungi da me affermare che i locali del centro siano in mano alla 'ndrangheta.
Io volevo dire che sia i locali del centro che quelli della periferia sono in mano alla 'ndrangheta. Perdonami se non sono stato chiaro.

Anonimo ha detto...

Non volevo alludere ad affermazioni di potere mafioso legate alla violenza con cui i gestori ignorano le regole fino ad aggredire le forze dell'ordine, e all'impunità conclamata di cui godono, che indicherebbe reti di potere e collusione.
Io volevo solo far presente che i locali sono tutti affidati a teste di legno che garantiscono la rete di controllo del territorio, insieme a camerieri, baristi, cassieri e commessi appositamente inseriti nel commercio per blindarla.
La forma più attuale del pizzo è lo scambio clientelare, che rende i boss ancora più forti, perché quale favore più potente puoi fare oggi a uno sderenato che trovargli un lavoro in cambio di totale asservimento?
Se passi un paio d'ore in uno dei nuovi locali e osservi con attenzione tutta una serie di gesti e segnali posti in essere al di là di atteggiamenti apparentemente frivoli, innocenti e magari gentili (anche queste sono metodiche studiate, più sono criminali e più giocano a fare gli sprovveduti), fai una scuola di sociologia mafiosa che non ti danno nemmeno dieci soggiorni a Corleone.

Anonimo ha detto...

Così, loro riciclano il denaro della droga nei locali, l'acquisizione dei locali garantisce una piazza commrciale infinita per garantirsi la fedeltà della base criminale, la base criminale garantisce la copertura dello spaccio, la gente onesta resta senza lavoro e si estingue.
Ecco spiegata l'Italia di oggi.
E già che ci siamo gli dobbiamo pure far mettere i tavolini a piacere sui marciapiedi, mi pare conseguente.

Anonimo ha detto...

E perché questi fiancheggiatori mafiosi sono capaci di sembrare dei santarelli?
La psicologia applicata in tutte le sue forme e campi di esercizio esorta a ottenere la persuasione partendo da una base emotiva, posta la discutibile premessa che la pulsione emotiva abbia sempre la meglio sulla fondatezza razionale del discorso e della sua verificabilità nel reale.
Questo principio, che le persone particolarmente rozze pongono in atto istintivamente, trattandosi di un retaggio animale - la finzione di debolezza di fronte al pericolo costituito da una forza presumibilmente superiore - guida anche la psicologia applicata al crimine, che negli ultimi trent'anni è stata codificata ad hoc per l'ampliamento e il radicamento definitivo del sistema mafioso ("Nel 2000 si legalizzerà la mafia" cantava il barbone dei Parioli, e non si allontanava dalla situazione effettiva).
Il criminale è istruito a solleticare la compassione, la simpatia, l'identificabilità.
Se voi prendete certe interviste dei casamonica, e le paragonate a quelle di certi industriali o politici indagati o arrestati con ottima probabilità di colpevolezza e poi rilasciati, troverete sempre lo stesso untuoso atteggiamento, che risponde a schemi precisi: sollecitazione emotiva dell'ascoltatore, appunto, rovesciamento delle responsabilità, colpevolizzazione del nemico, vittimismo.
Questa struttura semplice ma inaffondabile è alla base dei modi sia del tangentista che intervistato sembra un agnello e riesce ad apparire sereno e magnanimo, e a far apparire il Magistrato che lo ha incastrato come un aguzzino, che del politico che frammenta le proprie vicende giudiziarie e le ricompone fino a far sembrare gli inquirenti dei persecutori visionari, sia del camorrista che si presenta come il benefattore di quartiere, che del casamonica che gioca la parte del buon selvaggio che mai potrebbe incarnare la figura del boss.
Ciò è possibile anche perché è proprio la struttura della mafia a distribuire e "delocalizzare" le responsabilità, per cui dell'azione compiuta a Milano è committente lo zingaro di Cinecittà o il politico ligure, ma passando per una fitta serie di passaggi intermedi, tutti coperti, che lasciano il mafioso più spesso incensurato che non, perché il mafioso lo becchi solo nel contesto di un'inchiesta che coinvolga almeno parte della rete, e mai la persona sola.

Diego ha detto...

Perfettamente ovvio che i tavolini siano meglio delle auto e delle motorette abusive che trasformano le incantevoli strade del centro di Roma in un orripilante deposito di lamiere stile sfaciacarrozze dei casamonica.
Risibili poi tutti questi finti "legalisti" che si dicono contrari sia alle auto che ai tavolini...in effetti i comitati anti tavolini pullulano...MA DOVE SONO I COMITATI ANTI AUTO ABUSIVE? non ci sono...perché i signori dei comitati anti tavolini sono gli stessi che devono "parcheggià a maghina 'ndo capita"....
In tutti i modi il traffico veicolare al centro storico deve essere vietato tout court, anche per i residenti, tranne, forse, per coloro che dispongono di un parcheggio al coperto in modo da non deturpare le strade barocche e rinascimentali.
E' utile ricordare a tutti che l'uso del veicolo privato non è un diritto sociale, come la scuola o la sanità, che va garantito a chiunque e comunque. Chi puo' permettersi un parcheggio coperto al centro storico avrà l'auto, gli altro no. Punto e basta. Chi non vive al centro storico, poi, non ha nessun titolo per recarvisi con il suo veicolo privato, tranne se l'uso del veicolo privato è strettamente indispensabile all'esercizio del proprio lavoro, casi limite, che sono solo una minima parte dei veicoli privati che attualmente scorrazzano per il centro. Tutti gli altri, alzino il culo e prendano i mezzi pubblici.

Anonimo ha detto...

Ma Tonelli, un filtro automatizzato anti idiozie non è possibile implementarlo?
Una soglia alta, solo per i casi estremi come quello del post precedente!

Anonimo ha detto...

ripondendo a Diego....
>> Chi non vive al centro storico, poi, non ha nessun titolo per recarvisi con il suo veicolo privato, tranne se l'uso del veicolo privato è strettamente indispensabile all'esercizio del proprio lavoro
Se le motivazioni non sono socialmente utili, non devi nemmeno uscire di casa, centro o periferia che sia, non devi intralciare quelli che hanno da fare cose serie con le tue inutili passeggiate... se hai da perdere tempo vai a fare volontariato in ospedale, altro che andare al mare o al centro commerciale.....

AHAHAH vabbè volevo esagerare!!!!

Anonimo ha detto...

A proposito di articoli in ginocchio coi casamonica, daniela ranieri è in pole position.
L'ultima volta che ho sentito usare la formula "è un signore" riferito a un casamonica (si trattava del noto Vittorio) veniva da uno spacciatore, che dal suo punto di vista aveva delle ragioni.
Poi per carità, i criteri della signorilità sembrano diventati molto personali, soprattutto quando se "tienne famigghie".

Anonimo ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=RIfOZ2hFCEU

Er faina sugli immigrati.

Anonimo ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=u-mPA0xQ_8E&spfreload=10

Matteo Montesi sugli zingari.

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