L'assessore Stefano Esposito è tutt'altro che un cretino o un parvenu della politica come egli stesso, talvolta, si diverte a far credere.
E' escluso che si faccia fregare, in radio, da Cruciani alla Zanzara intonando ingenuamente "Roma Mer*a" senza valutarne le conseguenze potenzialmente destabilizzanti. Così come è impensabile impensabile che creda davvero in quello che è ha dichiarato riguardo alla ciclabilità.
C'è dietro qualcos'altro. Qualcosa che non si ferma alle gigionerie di un assessore-per-caso. Ciò che si potrebbe ragionevolmente ipotizzare, insomma, non è altro che un gioco politico molto poco pulito messo in piedi da Matteo Renzi tramite Matteo Orfini. Ignazio Marino non si vuole dimettere? Fantastico: rimpinziamogli la Giunta di personaggi pronti a tutto pur di mettere ulteriormente in difficoltà il sindaco. Un compito che, ovviamente, nessuno voleva ricoprire. E non ha sudato poco, Orfini, per trovare la disponibilità del senatore torinese Esposito che se ne stava bel bello a Palazzo Madama e che esercitava la sua verve poliziottesca in quel di Ostia come commissario del partito. Ma Orfini aveva bisogno di una polpettina avvelenata da somministrare a Marino. O almeno queste erano le richieste da Palazzo Chigi.
Oggi chi deve rispondere alle affermazioni di Esposito, non è Esposito stesso che parla di argomenti che non conosce e qualche volta ci prende (aumentare la tassa sui bus turistici, ad esempio. Ammesso che si concretizzi) e qualche volta no (come sulla sciocchezza dei bigliettai sui bus), ma è Matteo Orfini stesso: il commissario del PD romano che ha scelto Esposito per il ruolo più delicato e strategico (per il futuro di questa città) della Giunta. Come giustifica Orfini il fatto che il nuovo assessore ai trasporti di Roma abbia una visione strategica esattamente inversa rispetto al programma elettorale del sindaco che ha stravinto le elezioni poco più di due anni fa?
Masse di persone hanno votato Ignazio Marino perché, finalmente, si aspettavano di uscire dalla preistoria della mobilità romana (accentuata dagli anni neri di Alemanno) ed entrare pian pianino in Europa. "Sarà la città dei bambini e delle bici" disse Marino e questa visione gli ha garantito la vittoria. Quei voti, oggi, costituiscono una maggioranza politica utile a sostenere un assessore che sostiene (come riportato dalle associazioni di ciclisti che lo hanno incontrato ieri, e qui c'è tanto di file audio) le seguenti affermazioni (tra le altre):
- non si possono fare ciclabili perché a Roma è pericoloso andare in bici e io non mi prendo la responsabilità
A Roma è pericolosissimo pure andare a piedi e dunque dobbiamo smantellare i marciapiedi. E' pericoloso attraversare la strada e allora dobbiamo sopprimere le strisce pedonali. Molti non rispettano i semafori, dunque togliamoli e facciamo in modo che le auto non debbano mai fermarsi. E togliamo anche le isole pedonali, perché se poi ci giocano i bambini e entra una macchina che non rispetta la segnaletica e li schiaccia? Il magistrato "viene a cercare me". Ma soprattutto a Roma è pericoloso 5 volte più che nelle altre città europee andare in macchina! E allora chiudiamo tutte, ma tutte, le strade perché "io non mi prendo la responsabilità" visto che ci sono qualcosa come 300 morti all'anno e tra l'altro l'asfalto è in condizioni atroci. Questa presa di posizione beota da asilo infantile dunque vale solo per le biciclette oppure vale per tutti?
- se faccio una ciclabile senza protezioni e qualcuno si fa male poi il magistrato viene da me
A parte che se anche fosse vero fa parte degli oneri e degli onori di chi amministra, ma ovviamente è falso. Se un'auto arrota un ciclista su una ciclabile regolarmente realizzata e omologata, il magistrato si concentra sull'automobilista, semmai, non certo sull'assessore che quella ciclabile ha fatto progettare. Questa è una bieca scusa per non fare e per impedire alla città di svilupparsi secondo quanto scritto nel programma elettorale del sindaco.
- le ciclabili leggere fatte tra la sosta e il marciapiede non si possono realizzare perché riducono la carreggiata e aumentano ancora i tempi di attesa per le auto
Assolutamente falso. Le ciclabili leggere diminuiscono il traffico e l'attesa per le auto in transito perché agiscono togliendo spazio alla sosta selvaggia in doppia fila. Dunque la strada diventa più veloce e più sicura, come Via Portuense dimostra.
- non si possono fare ciclabili perché voi "non potete non vedere la situazione del traffico a Roma"
Il ragionamento è esattamente al contrario. Non è che non si possono fare le ciclabili perché c'è traffico, ma c'è traffico proprio perché ci sono poche ciclabili. Perché l'assessore, pur non essendo il realtà un citrullo, ragiona come si farebbe dal barbiere affrontando i problemi al contrario?
- sulla mobilità privata non possiamo mettere le mani in assenza di un servizio pubblico decente
Anche qui è esattamente il contrario. Al di là dei problemi della metropolitana, i bus e i tram non funzionano PROPRIO PERCHE' ci sono troppe auto a ostacolarli, PROPRIO PERCHE' non ci sono ciclabili visto che al posto loro si è optato di fare parcheggi e di lasciare spazi alla sosta in doppia fila. Come si fa a ragionare al contrario così da parte di un pubblico amministratore?
- le biciclette non devono andare in strada
Si tratta di una visione datata di trenta o quaranta anni (datata anche in città dove il traffico automobilistico è più feroce che a Roma). E' escluso che una persona intelligente come Esposito non lo sappia. E' invece molto probabile che dica queste scempiaggini semplicemente per mettere in difficoltà il sindaco, e questo è ingiusto e pericoloso. Oltre che molto rozzo e grossolano a livello politico.
- per le ciclabili non c'è spazio
Ma è una sciocchezza! Il 70% del suolo pubblico a Roma è destinato alle auto. E' un dato che non ha pari al mondo. Ogni strada può essere sistemata ricavando tantissimi spazi per la ciclabilità semplicemente non penalizzando la mobilità privata ma banalmente stroncando la pessima abitudine alla doppia fila. Basta affacciarsi alla finestra per accorgersene. Ma poi la contraddizione: l'assessore afferma che il grosso del suo impegno è volto al trasporto pubblico e alla gestione dell'affaire Atac. Comprensibile, per carità. Ma come si fa a pensare al trasporto pubblico a Roma con ficcato in testa il concetto che "non c'è spazio". E allora come fai a fare le preferenziali, le tramvie e tutte le altre cose basilari per rendere appetibile il trasporto pubblico a Roma?
- non sono previsti attraversamenti pedonali rialzati
Ah! Assessore, ma allora a lei sta a cura la salute dei cittadini che fruiscono delle strade oppure le sta a cura solo non avere seccature? Quando parla di bici è così attento ai possibili incidenti e poi non si impegna per gli attraversamenti pedonali rialzati? Ma come...
- a Roma c'è una certa ritrosìa ad utilizzare gli autovelox
Eh, ma lei, assessore, è lì appositamente per superare queste ridicole ritrosie e per fare in più che chi supera i limiti di velocità venga seriamente punito grazie a velox e radar sparsi in tutta la città come succede in tutte le altre città d'Europa (ma basta andare a Milano).
- Associazioni: "come facciamo a far sì che la gente non sia obbligata a comprare o a usare l'auto". Assessore: "questo è un lavoro che dovete fare voi"
Ma quando mai? Questo è il lavoro che fanno ogni giorno, 18 ore al giorno, gli assessori ai trasporti di Madrid, Monaco, Berlino, Parigi, Londra, Milano. Ma ve lo immaginate l'assessore Maran di Milano che risponde in questo modo? Che si scarica di dosso il suo principale compito ovvero modificare le abitudi sbagliate dei cittadini facendole virare verso abitudini giuste? Ma come sarebbe? Pensate a Maran: "smantelliamo il bike-sharing perché troppa gente a Milano usa la bici e si rischiano incidenti poi ce li ho sulla coscienza io...". E quando è che una città diventa sufficientemente "sicura" per evitare crisi di coscienza o sciocche paure di ritorsioni legali ad un assessore? Dove sta il confine? Dove sta il discrimine? Quale è il preciso quoziente di incidentalità sotto al quale scompaiono le paure di chi amministra e compare il coraggio? Le associazioni e i cittadini devono fare ciò che è chiamato a fare l'assessore? E l'assessore che fa, oltre a sabotare il sindaco su mandato del Governo?
Tra mille assurdità (che potete leggere nello sbobinamento che riportiamo nel link sopra) per fortuna una posizione condivisibile su quella grande presa per i fondelli del Grab. Ma anche qui non ci deve sfuggire la portata simbolica e politica: sbagliando profondamente il sindaco Marino ha puntato molto sul Grab, poi arriva l'assessore e dice "il Grab non si farà". Vi pare normale? Per il resto ne esce il ritratto di un assessore che finge di non sapere che la schiacciante maggioranza del traffico è fatto da auto che coprono pochissimi km (se non qualche centinaia di metri). Che finge di non sapere che non è vero che la mentalità romana è qualcosa di inscalfibile e immutabile, anzi. Che finge di non sapere che se i trasporti pubblici funzionano male è per colpa del troppo spazio dato alle auto, in primis. Ne esce un ritratto di un politicante cinico e meschino che non è interessato al benessere dei suoi concittadini, ma che preferisce che i morti in strada (che ci sono in tutto il mondo) ci siano pure, ma non siano ascrivibili a sue scelte. "Io non mi piglio la responsabilità", il piccoloborghesismo sciatto evidentemente non si cancella neppure grazie al bombastico stipendio da senatore. Cosa volete, cari amministratori, per farvi dare un po' di coraggio? Il doping? Si può amministrare la capitale del paese avendo una preparazione, una visione, un coraggio, un progetto che sarebbero largamente insufficienti
Resta l'incredibile silenzio del Sindaco su queste posizioni diametralmente opposte al suo progetto di città e alla visione che gli ha permesso di stravincere le elezioni contro Gianni Alemanno nel 2013. Che senso ha avuto se ci ritroviamo un assessore con posizioni ancora più retrograde, superate, vecchie, ideologiche degli assessori alla mobilità di Alemanno? Neppure Sergio Marchi e Antonello Aurigemma sarebbero mai arrivati a pronunciare affermazioni simili. Ma il Sindaco non favella. Evidentemente si è rassegnato ad essere eterodiretto da un partito sempre più imbarazzante e dannoso che è pronto a tutto pur di non cambiare le cose nella città che è il più clamoroso bancomat di clientele d'Europa.
Il PD deve sapere che c'è un cospicuo gruppo di cittadini, che sta crescendo sempre di più e in maniera esponenziale, che non si rassegna a vivere nella peggiore città d'Europa sotto ogni punto di vista e non si farà mai contagiare dalla fanghiglia mentale che alberga nelle scatole craniche dei suoi dirigenti, dei suoi nominati, dei suoi rappresentanti.
E' escluso che si faccia fregare, in radio, da Cruciani alla Zanzara intonando ingenuamente "Roma Mer*a" senza valutarne le conseguenze potenzialmente destabilizzanti. Così come è impensabile impensabile che creda davvero in quello che è ha dichiarato riguardo alla ciclabilità.
C'è dietro qualcos'altro. Qualcosa che non si ferma alle gigionerie di un assessore-per-caso. Ciò che si potrebbe ragionevolmente ipotizzare, insomma, non è altro che un gioco politico molto poco pulito messo in piedi da Matteo Renzi tramite Matteo Orfini. Ignazio Marino non si vuole dimettere? Fantastico: rimpinziamogli la Giunta di personaggi pronti a tutto pur di mettere ulteriormente in difficoltà il sindaco. Un compito che, ovviamente, nessuno voleva ricoprire. E non ha sudato poco, Orfini, per trovare la disponibilità del senatore torinese Esposito che se ne stava bel bello a Palazzo Madama e che esercitava la sua verve poliziottesca in quel di Ostia come commissario del partito. Ma Orfini aveva bisogno di una polpettina avvelenata da somministrare a Marino. O almeno queste erano le richieste da Palazzo Chigi.
Oggi chi deve rispondere alle affermazioni di Esposito, non è Esposito stesso che parla di argomenti che non conosce e qualche volta ci prende (aumentare la tassa sui bus turistici, ad esempio. Ammesso che si concretizzi) e qualche volta no (come sulla sciocchezza dei bigliettai sui bus), ma è Matteo Orfini stesso: il commissario del PD romano che ha scelto Esposito per il ruolo più delicato e strategico (per il futuro di questa città) della Giunta. Come giustifica Orfini il fatto che il nuovo assessore ai trasporti di Roma abbia una visione strategica esattamente inversa rispetto al programma elettorale del sindaco che ha stravinto le elezioni poco più di due anni fa?
Masse di persone hanno votato Ignazio Marino perché, finalmente, si aspettavano di uscire dalla preistoria della mobilità romana (accentuata dagli anni neri di Alemanno) ed entrare pian pianino in Europa. "Sarà la città dei bambini e delle bici" disse Marino e questa visione gli ha garantito la vittoria. Quei voti, oggi, costituiscono una maggioranza politica utile a sostenere un assessore che sostiene (come riportato dalle associazioni di ciclisti che lo hanno incontrato ieri, e qui c'è tanto di file audio) le seguenti affermazioni (tra le altre):
- non si possono fare ciclabili perché a Roma è pericoloso andare in bici e io non mi prendo la responsabilità
A Roma è pericolosissimo pure andare a piedi e dunque dobbiamo smantellare i marciapiedi. E' pericoloso attraversare la strada e allora dobbiamo sopprimere le strisce pedonali. Molti non rispettano i semafori, dunque togliamoli e facciamo in modo che le auto non debbano mai fermarsi. E togliamo anche le isole pedonali, perché se poi ci giocano i bambini e entra una macchina che non rispetta la segnaletica e li schiaccia? Il magistrato "viene a cercare me". Ma soprattutto a Roma è pericoloso 5 volte più che nelle altre città europee andare in macchina! E allora chiudiamo tutte, ma tutte, le strade perché "io non mi prendo la responsabilità" visto che ci sono qualcosa come 300 morti all'anno e tra l'altro l'asfalto è in condizioni atroci. Questa presa di posizione beota da asilo infantile dunque vale solo per le biciclette oppure vale per tutti?
- se faccio una ciclabile senza protezioni e qualcuno si fa male poi il magistrato viene da me
A parte che se anche fosse vero fa parte degli oneri e degli onori di chi amministra, ma ovviamente è falso. Se un'auto arrota un ciclista su una ciclabile regolarmente realizzata e omologata, il magistrato si concentra sull'automobilista, semmai, non certo sull'assessore che quella ciclabile ha fatto progettare. Questa è una bieca scusa per non fare e per impedire alla città di svilupparsi secondo quanto scritto nel programma elettorale del sindaco.
- le ciclabili leggere fatte tra la sosta e il marciapiede non si possono realizzare perché riducono la carreggiata e aumentano ancora i tempi di attesa per le auto
Assolutamente falso. Le ciclabili leggere diminuiscono il traffico e l'attesa per le auto in transito perché agiscono togliendo spazio alla sosta selvaggia in doppia fila. Dunque la strada diventa più veloce e più sicura, come Via Portuense dimostra.
- non si possono fare ciclabili perché voi "non potete non vedere la situazione del traffico a Roma"
Il ragionamento è esattamente al contrario. Non è che non si possono fare le ciclabili perché c'è traffico, ma c'è traffico proprio perché ci sono poche ciclabili. Perché l'assessore, pur non essendo il realtà un citrullo, ragiona come si farebbe dal barbiere affrontando i problemi al contrario?
- sulla mobilità privata non possiamo mettere le mani in assenza di un servizio pubblico decente
Anche qui è esattamente il contrario. Al di là dei problemi della metropolitana, i bus e i tram non funzionano PROPRIO PERCHE' ci sono troppe auto a ostacolarli, PROPRIO PERCHE' non ci sono ciclabili visto che al posto loro si è optato di fare parcheggi e di lasciare spazi alla sosta in doppia fila. Come si fa a ragionare al contrario così da parte di un pubblico amministratore?
- le biciclette non devono andare in strada
Si tratta di una visione datata di trenta o quaranta anni (datata anche in città dove il traffico automobilistico è più feroce che a Roma). E' escluso che una persona intelligente come Esposito non lo sappia. E' invece molto probabile che dica queste scempiaggini semplicemente per mettere in difficoltà il sindaco, e questo è ingiusto e pericoloso. Oltre che molto rozzo e grossolano a livello politico.
- per le ciclabili non c'è spazio
Ma è una sciocchezza! Il 70% del suolo pubblico a Roma è destinato alle auto. E' un dato che non ha pari al mondo. Ogni strada può essere sistemata ricavando tantissimi spazi per la ciclabilità semplicemente non penalizzando la mobilità privata ma banalmente stroncando la pessima abitudine alla doppia fila. Basta affacciarsi alla finestra per accorgersene. Ma poi la contraddizione: l'assessore afferma che il grosso del suo impegno è volto al trasporto pubblico e alla gestione dell'affaire Atac. Comprensibile, per carità. Ma come si fa a pensare al trasporto pubblico a Roma con ficcato in testa il concetto che "non c'è spazio". E allora come fai a fare le preferenziali, le tramvie e tutte le altre cose basilari per rendere appetibile il trasporto pubblico a Roma?
- non sono previsti attraversamenti pedonali rialzati
Ah! Assessore, ma allora a lei sta a cura la salute dei cittadini che fruiscono delle strade oppure le sta a cura solo non avere seccature? Quando parla di bici è così attento ai possibili incidenti e poi non si impegna per gli attraversamenti pedonali rialzati? Ma come...
- a Roma c'è una certa ritrosìa ad utilizzare gli autovelox
Eh, ma lei, assessore, è lì appositamente per superare queste ridicole ritrosie e per fare in più che chi supera i limiti di velocità venga seriamente punito grazie a velox e radar sparsi in tutta la città come succede in tutte le altre città d'Europa (ma basta andare a Milano).
- Associazioni: "come facciamo a far sì che la gente non sia obbligata a comprare o a usare l'auto". Assessore: "questo è un lavoro che dovete fare voi"
Ma quando mai? Questo è il lavoro che fanno ogni giorno, 18 ore al giorno, gli assessori ai trasporti di Madrid, Monaco, Berlino, Parigi, Londra, Milano. Ma ve lo immaginate l'assessore Maran di Milano che risponde in questo modo? Che si scarica di dosso il suo principale compito ovvero modificare le abitudi sbagliate dei cittadini facendole virare verso abitudini giuste? Ma come sarebbe? Pensate a Maran: "smantelliamo il bike-sharing perché troppa gente a Milano usa la bici e si rischiano incidenti poi ce li ho sulla coscienza io...". E quando è che una città diventa sufficientemente "sicura" per evitare crisi di coscienza o sciocche paure di ritorsioni legali ad un assessore? Dove sta il confine? Dove sta il discrimine? Quale è il preciso quoziente di incidentalità sotto al quale scompaiono le paure di chi amministra e compare il coraggio? Le associazioni e i cittadini devono fare ciò che è chiamato a fare l'assessore? E l'assessore che fa, oltre a sabotare il sindaco su mandato del Governo?
Tra mille assurdità (che potete leggere nello sbobinamento che riportiamo nel link sopra) per fortuna una posizione condivisibile su quella grande presa per i fondelli del Grab. Ma anche qui non ci deve sfuggire la portata simbolica e politica: sbagliando profondamente il sindaco Marino ha puntato molto sul Grab, poi arriva l'assessore e dice "il Grab non si farà". Vi pare normale? Per il resto ne esce il ritratto di un assessore che finge di non sapere che la schiacciante maggioranza del traffico è fatto da auto che coprono pochissimi km (se non qualche centinaia di metri). Che finge di non sapere che non è vero che la mentalità romana è qualcosa di inscalfibile e immutabile, anzi. Che finge di non sapere che se i trasporti pubblici funzionano male è per colpa del troppo spazio dato alle auto, in primis. Ne esce un ritratto di un politicante cinico e meschino che non è interessato al benessere dei suoi concittadini, ma che preferisce che i morti in strada (che ci sono in tutto il mondo) ci siano pure, ma non siano ascrivibili a sue scelte. "Io non mi piglio la responsabilità", il piccoloborghesismo sciatto evidentemente non si cancella neppure grazie al bombastico stipendio da senatore. Cosa volete, cari amministratori, per farvi dare un po' di coraggio? Il doping? Si può amministrare la capitale del paese avendo una preparazione, una visione, un coraggio, un progetto che sarebbero largamente insufficienti
Resta l'incredibile silenzio del Sindaco su queste posizioni diametralmente opposte al suo progetto di città e alla visione che gli ha permesso di stravincere le elezioni contro Gianni Alemanno nel 2013. Che senso ha avuto se ci ritroviamo un assessore con posizioni ancora più retrograde, superate, vecchie, ideologiche degli assessori alla mobilità di Alemanno? Neppure Sergio Marchi e Antonello Aurigemma sarebbero mai arrivati a pronunciare affermazioni simili. Ma il Sindaco non favella. Evidentemente si è rassegnato ad essere eterodiretto da un partito sempre più imbarazzante e dannoso che è pronto a tutto pur di non cambiare le cose nella città che è il più clamoroso bancomat di clientele d'Europa.
Il PD deve sapere che c'è un cospicuo gruppo di cittadini, che sta crescendo sempre di più e in maniera esponenziale, che non si rassegna a vivere nella peggiore città d'Europa sotto ogni punto di vista e non si farà mai contagiare dalla fanghiglia mentale che alberga nelle scatole craniche dei suoi dirigenti, dei suoi nominati, dei suoi rappresentanti.
44 commenti | dì la tua:
Buffoni, tutti quelli del PD , sono Buffoni. Ci prendere per il culo ogni giorno che passa. Vogliamo elezioni, vogliamo che i cittadini siano a decidere ogni cosa e non voi VENDUTI che mettete il Vostro interesse su ogni azione che si fa in questa Città.
Basta essere degli schiavi che pagano e subiscono.
Nella migliore tradizione romafaschifesca, l'intervista viene presa e distorta alla bene meglio.
Trovo invece molto pragmatico l'approccio di Esposito alla materia. No voli pindarici. Non ci sono risorse, fare ciclabili non protette è pericoloso, la prima cosa su cui focalizzarsi ora è il trasporto pubblico che attualmente non è risorsa alternativa valida all'impiego dell'auto privata.
Difficilmente un politico ha questo tipo di approccio, in genere cerca il consenso, e per farlo gli sarebbe bastato fare promesse che puntualmente sarebbero state disattese.
Riguardo gli autovelox: i vigili hanno chiesto 10.000.000 di disponibilità per gli straordinari. Apriranno un tavolo coi sindacati per vedere cosa si riuscirà a fare, ed anche lì Esposito non ha dato garanzie di successo al riguardo.
>Esposito deve prendere tutti a calci nel culo.
Analisi che non fa una piega
Ma quale tradizione romafaschifesca. L'intervista è riportata integrale e in audio nel link. Tutti si possono fare un'idea, la mia è che questo articolo sia perfetto.
Il PD deve sapere che c'è un cospicuo gruppo di cittadini, che sta crescendo sempre di più e in maniera esponenziale, che non si rassegna a vivere nella peggiore città d'Europa sotto ogni punto di vista e non si farà mai contagiare dalla fanghiglia mentale che alberga nelle scatole craniche dei suoi dirigenti, dei suoi nominati, dei suoi rappresentanti.
Concordo e sottoscrivo!
PArole sante, come sempre dalla parte dei ragionamenti impeccabili di RFS!
E' palese che il pd sta facendo di tutto per eliminare marino, il quale si è messo contro tutto il lassissismo portatore di tessere della macchina pubblica romana.
Se fosse vero che i magistrati devono indagano su chi era coinvolto nel progetto di ogni struttura dove è accaduto un incidente (e di morti causati da strade progettate a cazzo, ce ne sono stati migliaia) dovremmo aprire un gulag che non basterebbe la nuova fiera di roma.
Non so a che gioco stanno giocando, ma ho la vaga impressione che c'è qualche imprenditore dietro, pronto a impossessarsi di roma a prezzo di saldo.
@3:30 eccolo qui il romafasghifaro accolito del nulla. L'intervista non è riportata per intero, le risposte qui quotate sono parziali e con didascalia provocatoria dell'autore dell'articolo.
Esposito ha motivato le sue decisioni concretamente, piaccia o meno questa è la situazione attuale di Roma e dell'Italia in generale.
Se ti ritieni persona più capace, candidati alle elezioni, vincile, ed attua i tuoi intenti di ciclabili senza protezioni, aree pedonali impossibili da fare anche per l'antiterrorismo, senza fondi o con fondi estremamente ridotti, contratta con i sindacati di categoria per far si che i vigili svolgano le mansioni che vuoi dargli, etc.
Fai tutte queste cose, poi se ti becchi le critiche, devi anche mantenere la calma ed il tuo punto.
Vai, facce ride, chiacchierò.
Pizzardoni utili quanto la SIAE....
Il genio di "fermi tutti" esposito, ha deciso che dopo che erano stati silurati i suoi amichetti del pd, ostia si meritava una bella ritorsione.
Infatti ha deciso di annullare qualsiasi tipo di intrattenimento sul litorale costringendo 240'000 persone a riversarsi nel centro di roma...
(approposito di traffico congestionato)
Seng'hai sordi be gombratt'aaa maghina'n kakarkazzaaaoh!!!!
Le ciclabili protette non si possono fare.
il grab non si farà.
Le ciclabili non protette non si faranno.
Gli autovelox si metteranno solo se ci sono i soldi per gli straordianari dei vigili.
I tram annunciati sono stati solo promessi...ma credo che non si faranno...
QUindi in parole povere rimarrà tutto come prima.
Ringraziamo questi fantastici politici.
Ho deciso...non voterò più nessuno....
In questa città non cambierebbe nulla nemmeno se scendesse C...o in croce in questa merd..a città...
Non ci sono speranze.
Evidentemente è quello che ci meritiamo..
Le ciclabili le costruiscono in ogni dove, solo a Roma e' considerata un'operazione eversiva !!
Che persona è uno che eletto sindaco :
- si trova in giunta personaggi compromessi in mafia capitale
- si ritrova personaggi messi dal suo partito per metterlo ancor più ( come se ce ne fosse bisogno ) in cattiva luce come Esposito
- si ritrova commissariato
- non riesce a fare nessuna delle cose promesse ai suoi elettori
e nonostante tutto ancora non si è dimesso ?
Ripeto ma che persona è ?
Che sindaco sia è sotto gli occhi di tutti , spero che almeno il lato personale si possa salvare .
Marino DIMISSIONI , continuando così farai dimenticare o ridimensionare perfino le schifezze della giunta precedente .
Per ridimensionare lo sterco della giunta precedente dovrebbero trasformare roma in un poligono nucleare.
Effettivamente Esposito ha ragione su molte cose. Anzi tutto sul fatto che l'attuale situazione del sistema di trasporto pubblico di Roma non sia appetibile come alternativa all'uso del mezzo proprio (ciclomotore o automobile).
In definitiva in un momento in cui la città non ha grandi risorse a disposizione, oltre ad avere un grosso deficit, non è molto saggio realizzare piste ciclabili, meno che meno a scopo ludico intorno alla città. C'è da potenziare autobus, treni, metro, tram. Da rifare molte strade, risistemere la segnaletica (sia a terra che verticale), continuare a fare la manutenzione di queste cose.
Con risorse ridotte al lumicino si può fare poco. Ringraziate chi le ha delapidate in passato e continua tutt'ora a delapidarrle, giacché aldilà di indignazioni ed articoli di giornale, per ora ancora non si sa la situazione Mafia Capitale fini a dove abbia ramificato i propri interessi, e dove stia ancora esercitando il proprio operato.
Quindi mi sento di condividere il pensiero di Esposito in questa fase. Inutile fare promesse alle associazioni dei biciclettari che poi non si sarebbero potute realizzare. Gli va dato atto di aver avuto onestà intellettuale che generalmente i politici, in cerca di consenso, non hanno.
Certo sarebbe stato bello se Roma in due soli anni avesse potuto rifarsi di 40 di degrado incancrenito, ma è un po' utopico. Ci vorranno altrettanti anni o forse più per rimetterla un sesto, e difficilmente questo può avvenire per il solo effetto di giunte locali.
Ecco perché io vi propongo oggi di entrare nella Loggia P38.
le risorse per i rom non mancano mai.
Esposito avrà le proprie opinioni, ma invece di concepire sempre progetti mastodontici sarebbe molto interessante sfruttare per una ciclabile il fianco delle mura aureliane, affiancate da qualche bella specie arborea, attraversando Viale Castrense, sfruttando il parco dismesso di Via Cesena, magari con un casottino con biblioteca-museo della storia del quartiere, e punto ristoro - rigiùorosamente vietato alle bestie pelose, circuitando per le interne di Piazza San Giovanni, prendendo una corsia di Via Labicana o Via di San Giovanni, e ARRIVANDO IN CENTRO INCOLUMI e senza rompere i coglioni ad automobilisti e pedoni.
Per esempio.
Quanto agli zingari e agli immigrati, secondo me non si è capito in pieno il programma.
Il programma è il seguente, ben esplicato ieri da un sacerdote in radio:
"Portare all'Italia sacche di sangue fresco di cui ha assolutamente bisogno".
!
Traduzione per persone prive di carichi pendenti e senza dimestichezza con magheggi criminali: se non si garantisce all'Italia un flusso continuo di scimmie semi-analfabete, di cinesi disumanati privi di sussulti di coscienza e di rumeno-zingaroidi che garantiscano il ricambio generazionale dei delinquenti arrestati, IL NOSTRO AMATO SISTEMA MAFIOSO, QUELLO CHE REGGE L'ITALIA, DALLE ALPI AGLI APPENNINI, QUELLO CHE STA CONQUISTANDO L'EUROPA E HA GIA' CONQUISTATO L'AMERICA, CROLLA.
Serve continuamente carne fresca...
Aggiungeteci poi che gli Stati Uniti, che hanno organizzato quei rincoglioniti dell'isis con gli stessi identici criteri scenici e pubblicitari con cui organizzano le sentinelle del narco traffico in Italia e nel sud america, hanno l'unico scopo di manovrare il disordine, la guerra simulata, la finta solidarietà che schiude il passo all'inciviltà e all'impoverimento, per assicurarsi il proseguio del dominio bellico, secolare e - incredibile dictu - culturale.
Nonché, su tutto, il solito smercio di armi che insieme al traffico di droga di Stato o farmaceutica, lega tutti i vari sub-umani che reggono i governi del G 7-21.
Perché, capite, noi prima - anni '70, '80 - stavamo così male in Italia.
Poi per fortuna sono arrivate montagne di scimmie a carico, e finalmente l'economia e la civiltà sono decollate.
Ci serviva proprio il sangue fresco degli scimpanzè equatoriali.
Così scopriamo insieme a Lapalisse che l'emergenza immigrati non era un'emergenza ma un piano imposto - anzi, un piano "supposta", viste le modalità - alle popolazioni CONTRO LA COMUNE VOLONTA' ELETTORALE - nessuno ha votato nessuno per riempire il proprio paese di parassiti - al fine di mischiare gli italiani con qualche milione di zulu.
E mentre prima almeno facevano finta di essere allarmati dall'emergenza - adesso nemmeno fanno più finta. Siamo passati dal crimine internazionale - la violenza governativa pur malamente camuffata da pretesti - alla mafia governativa - la violenza imposta sfacciatamente.
Roma sembra post bellica perchè effettivamente è in corso una guerra civile.
Senza armi ne spargimenti di sangue,chiaramente, ma a colpi di sabotaggi scioperi e golpe interni all'interno dei partiti, che si sà, hanno il potere assoluto sull'amministrazione.
Una guerra all'ultimo sangue portata avanti dall'esercito di garantiti e mantenuti che ha come unico obiettivo il fancazzismo piu totale ai danni della collettività.
Il tutto culminato nella foto-poster (notare lo stesso stile delle riprese saturate dell'isis, stile diario segreto di adolescente, la massima spudoratezza pubblicitaria di fronte alla morte) del bambino sulla spiaggia, come se per le loro infamie non ne fossero morti a migliaia di esseri umani di qualunque età.
Ma lor signori si siedono al tavolo e programmano le strategie.
"Bisogna scuotere le emotività o ci incastrano" "chiama ahmid lo scafista e digli di dirottare il carico" "fotografare vittime innocenti".
Quindi, quando esposito o chi per lui, magari il nostro innocente marino fatturatore compulsivo e millantatore di dipendenti, vi guarda con l'aria della boschi, ossia con l'aria di dire "ma tu,. ancora checcecredi? Ma non lo vedi chimmechachiamato? e allora sveja...", pensate che ha ragione.
D'altronde basta leggere i giornali per avere il polso della situazione legalità dei vertici: Foglio e Giornale che vogliono i Giudici votati (...), e il solito Fatto quotidiano che in un solo numero se la prende con l'unica azione anti-mafia della Giunat marino, ossia le multe ai clienti delle prostitute.
Nello stesso numero una lettera contro i dipendenti di trenitalia che non fanno, giustamente, salire sul treno un cretino col cane, come da regolamento. E sul tempo l'avvocato naso che ancora per il naso cerca di prenderci, continuando a negare che carminati sia un mafioso. E per finire la beatificazione di vittorio casamonica, che ha ucciso un uomo a pugni, sì, "ma è stato tanto tempo fa".
E voi vi chiedete perché esposito non si preoccupa per il grab...
Fatelo fare a roberto carlino o agli amici di abete il grab, magari con qualche centinaio di bici-grill, vedete poi come corre esposito.
Parentesi. Un paio di cose giuste le ha dette. L'autobus non passa per i soliti motivi, ossia soldi deviati per stra pagare i dirigenti, che sono 2/3 del personale complessivo! e per le tangenti dei vari mezzi ciofega, per esmepio i breda romeni o i convolgi metro spagnoli. e per il foraggio alle cooperative mafiose.
Se i soldi venissero impiegati per assumere un numero sufficiente di personale COMUNALE competente, onesto e cortese, vedi se passano o no.
Quando si prende l'autobus in centro il mezzo corre, il problema è che tu entri ti incastri tra due danesi e probabilmente non ne uscirai prima del capolinea.
quindi almeno non ci diamo la zappa sui piedi dicendo che i mezzi passano ma li blocchiamo noi con le auto, che è una frescaccia galattica, i mezzi non passano soprattutto dove il traffico non c'è, ossia in periferia.
In questo il pensiero di Esposito è civile, ragionevole e al servizio del cittadino.
Fatevi quattro risate va, ecco l'unico caso di oratore che oltre la telecamera segue il gobbo gestuale oltre che scritto.
Il beneamato panzone pugliese in tutta la sua "autorevolezza".
https://www.youtube.com/watch?v=LflUIwstVXs
PER LE CICLABILI NON C'E' SPAZIO (cit.) http://1.citynews-romatoday.stgy.it/~media/originale/48803778301406/baffigo.jpg
Dott. Esposito: "Roma capitale d'Italia? Naaaaaaaa........lo escludo..."
Ha detto in politichese quello che chiunque LAVORI a Roma sa da anni.
Guardate che Esposito è un fanatico favorevole al TAV, quindi tanto sveglio non può essere... Considerate anche che è arrivato ad inventarsi persecuzioni e persino attentati contro la sua persona accusando nientemeno che Fiorella Mannoia ed un giudice di esserne mandanti morali. Quando fece trovare delle molotov sul suo pianerottolo, fu talmente furbo da sputtanarsi da solo con la rivelazione suicida, che smantellò in un attimo il fasullo attentato notturno: "Casa mia è come Fort Knox. Ho messo 6 telecamere, ho l'antifurto, sono collegato alla centrale di sicurezza. Ho pagato tutto io. Mi è costato più di 10mila euro". Peccato che nelle registrazioni dell'efficientissimo e costoso sistema di videosorveglianza non si sia mai visto nemmeno un'ombra di attentatore... Pensate sia un caso che il PD abbia spedito a Roma un genio come questo?
Se sei contro la TAV e non abiti in Val di Susa, sei tu a non essere tanto sveglio.
Anonimo ha detto...
"E' palese che il pd sta facendo di tutto per eliminare marino, il quale si è messo contro tutto il lassissismo portatore di tessere della macchina pubblica romana."
Se così fosse Marino avrebbe fatto saltare il tavolo, anzichè acconsentire di farsi eterodirigere da orfini prima e da gabrielli ora. la narrazione, vagamente enfatica, del sindaco solo contro il suo stesso partito, che va avanti nonsotante tutto allo scopo di cambiare la città, mi pare smentita dagli stessi fatti: anzichè lasciare campo libero a Marino, il pd si è impossessato di roma, ha imposto i suoi uomini e, come fa notare il pezzo di romafaschifo, ha imposto scelte politiche che sono in netta contraddizione con lo stesso programma elettorale del sindaco. a che pro, allora, restare a tutti i costi? arrivati a questo punto, prodottasi una condizione di tutti contro tutti, in cui gli appalti sono congelati, i servizi essenziali negati, e quei pochi concessi -quelli avviati per il giubileo- vengono fatti in modo manifestamente approssimativo e lesivo nei confronti della città, che senso ha restare a tutti i costi? ho già avuto modo di dire, e qui lo ripeto, che giunti a questo punto l'unica cosa saggia che il sindaco e il pd potrebbero fare nei confronti della città è prendere atto che la situazione è giunta a un punto di non ritorno e, per il bene dei citadini e di quel che resta di roma, consentire a noi tutti un rapido ritorno alle urne. il fatto che ce lo neghino la dice lunga sugli interessi del pd, che se perdesse roma vedrebbe indebolirsi il governo, e anche sugli interessi di Marino, il quale sa bene che, persa la prestigiosa carica di primo cittadino della capotale, non avrebbe molte chance di continuare la sua carriera politica. ahimè, tra tutti questi interessi quello di roma latita amaramente.
La figura dell'onorevole Stefano Esposito è sintetizzabile tramite questo video:
https://www.youtube.com/watch?v=nuUhvniXqXk
RFS, ti amo ogni giorno di più ;-)
LAVORI DI AMPLIAMENTO TIBURTINA: da settecamini verso il centro vedo comparire
mega marciapiedi (ma non ci sono negozi) ma non è prevista pista ciclabile !!!!!
ma se non è prevista una pista ciclabile neanche nelle nuove strade che si realizzano (tiburtina e prenestina bis) non c'è la volontà di migliorare niente... SONO TUTTE CHIACCHIERE E DISTINTIVO !!!!!
Tutti quelli che chiedono le dimissioni di MARINO in realtà vogliono che LUI smettadi collaborare con la PROCURA e i MAGISTRATI nelle prossime inchieste che verteranno sul SECONDO LIVELLO.
Ossia i dipendenti/dirigenti comunali.
Sono essi il vero GOVERNO OMBRAdella città di ROMA degli ultimi 20 anni.
In fondo i sindaci vanno e vengono mentre chi mette in piedi strutture di corruttela deve essere presente PRIMA e DOPO l'avvento delle giunte e del sindaco di turno, con il quale poi impongono e vengono a patti....
L'uomo con il dito indica la luna.
Lo stolto guarda il dito.
Il saggio guarda la luna.
Se fosse così come dici, Marino dovrebbe urlarlo su tutti i giornali.
A che servirebbe urlarlo su tutti i giornali???
Così gli amici degli amici si allarmerebbero ancora di più!
MARINO ha scelto unprofilo basso e NON risponde alle provocazioni (che poi sono la tecnica tipica del romano per far sempre saltare il banco e mandare uttto incaciara..ndr).
Profilo basso e andare avanti come un lento bulldozzer.
Contro la stampa interessata alla corruttela del SECONDO LIVELLO che gli rema contro.
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Tutti furbi noi romani e poi nonvediamo la LUna ma gurdiamo il DITO.
Basta aprire gli occhi.
Semo i più furbi.DAJE.
I più sgamatiiii eeeeee..
Bravi cojoni.
Sono decenni che, pur in un ambito di malinconica rissosità tra prime donne, i CICLISTI ROMANI hanno presentato progetti concreti e in linea con le realizzazioni già fatte nell'Europa Felix dove le ciclopedonalizzazioni sono state i principali interventi urbanistici effettuati con successo e beneficio per la mobilità e la fruizione civile e turistica delle città.
Questo in piccoli e grandi centri più o meno ricchi, ma anche poveri, dei paesi scandinavi, anglosassoni, tedeschi, iberici e balcanici (Ryanair costa meno delle FS per eventuale rapido inequivocabile e, soprattutto, sconfortante raffronto).
Non capire che questi sono gli interventi che qualsiasi urbanista preparato, politico onesto, cittadino non telelobotomizzato promuovono ed auspicano per il bene della propria vita quotidiana è VOLER ESSERE FUORI DAL MONDO: per tigna? per disonestà almeno intellettuale? per stupidità, notoriamente peggiore della cattiveria?
Negare la grande rilevanza del GRAB dal punto di vista della fruibilità ciclistica, della salvaguardia di territori ancora non massacrati, della grande visibiltà internazionale e relativi benfici turistico-ambientali rientra in questo gioco al massacro in cui non a caso si sfidano quali primari tristi protagonisti politici mediocri, blog di prime donne e una pletora di piccoli uomini rosi tra invidia e miseria umana
@12.16 pm
dobbiamo morire nello smog, è questo il nostro destino!
dobbiamo avere centinaia di morti l'anno per incidente.
dobbiamo essere costretti a buttare il 20% del nostro stipendio in benzina.
dobbiamo essere costretti a perdere 3 ore del nostro tempo (che nessuno ci ridà indietro) nel traffico o cercando parcheggio.
Insomma a roma non si puo fare nulla, devi solo pagare e aspettare.
Ovviamente non sperare che mettano qualcuno competente a gestire le cose, non conviene, non porta tessere ne voti!
Ah, ci ride dietro pure BOGOTA' !!!!
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/c9/Chapinero_bike_path.JPG/800px-Chapinero_bike_path.JPG
Ma stiamo parlando di una persona che per anni si é dichiarata assolutamente a favore della TAV in qualunque forma fosse declinata, inventandosi anche presunete minacce ed attentatori.
Ci prova a spararle grosse per farsi notare all'interno ed all'esterno del partito.
Se deve dire delle immani cazzate sulle ferrovie, di sicuro le dice lo stesso sulle ciclabili.
E' decisamente inspiegabile la difesa a spada tratta di marino da parte di tutti, da destra a sinistra.
Silenzio assoluto sulla faccenda americana, che già da sola basterebbe a qualificare il personaggio, no comment sulla truffa e il coinvolgimento in affittopoli della sua associazione culturale, e mancanza completa anche di semplici considerazioni politiche: una bamda di cialtroni ha per capo un cialtrone maximo, un gruppo di persone oneste è guidato da una persona onestissima, una giunta di criminali come potrebbe avere per capo un boy scout?
L'unica possibile interpretazione della testa a pera di marino è che, come renzi, sia la testa di legno baluardo di un sistema che si attacca al lumicino pur di non cadere.
Per fortuna che grazie ai Ros per altre vie non solo cadrà, ma ROVINERA' vergognosamente.
Le ricordo che la DESTRA ROMANA è indagata per associazione di stampo mafioso, con i suoi esponenti CARMINATI e ALEMANNO...
Nello specifico di Alemannocon la Ndrangheta..
Vedi un pò te a criticare MARINO...
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