Intendiamoci, sarà anche stata una 'veltronata' (ma quel periodo si sta giorno dopo giorno rivalutando, alla luce di quello che è successo dopo e che sta succedendo oggi), sarà stata anche una delle troppe ciliegine-senza-torta di quegli anni in cui non v'erano problemi di denaro (ma neppure di visione e di progetto), sta di fatto che la Città dell'Altra Economia era un'oasi. Un posto dove rifugiarsi, specie per una tipologia di persone un briciolo più attente a determinati aspetti del vivere comune e civile.
Al di là di questioni antropologiche, comunque, l'ex Campo Boario era, questo lo si può dire senza tema di smentita, un'area pedonale. Entravi e potevi lasciare i bambini correre in uno spazio amplissimo, particolare, con i palazzi di Marconi a incombere di là e il Gazometro di Ostiense di qua. Una Roma che non è Roma, diceva Pier Paolo Pasolini. Oggi questa Roma è tornata Roma a tutti gli effetti perché i nuovi gestori dell'area, assegnata dopo il bando ad un gruppo di realtà associative e cooperative che vede come capofila l'AIAB (Associazione Italiana Agricoltura Biologica) e subito dietro la Cooperativa 29 Giugno di Buzzi (ehm), stanno dimostrando giorno dopo giorno la volontà di rendere questo posto finalmente normale, ordinario, in stretto rapporto con la città. Romano, insomma. E allora basta a sciocche limitazioni sull'uso dell'auto: l'altra economia è quella dell'ecologia, del rispetto, del riuso, del riciclo, del mezzo pubblico, della lotta al motore e alle lamiere? Non a Roma. Roma è diventata l'unica città dove l'economia alternativa si basa, manco fossimo negli anni Sessanta o Settanta, sulla "maghina".
Da mesi ormai la Città dell'Altra Economia, non sappiamo se autorizzata o meno dall'assessorato che ne vigila l'operato (dovrebbe essere la delega alle Periferie, di Maurizio Pucci. E capirai...), si è trasformata in un mega parking abusivo a cielo aperto. Queste immagini si riferiscono a sabato scorso, ma è praticamente sempre così. Auto dovunque, via vai di motorini sfreccianti, aree pedonali, aree con interventi artistici completamente incrostate di lamiere. Uno scenario raccapricciante che cozza enormemente con i principi sui quali questo posto è stato fondato. Intanto il parcheggio esterno al compound, che costa pochi spicci, resta vuoto. Idem per quanto riguarda il grande parcheggio sotto al mercato su Via Galvani: per dire quanto è vasta l'offerta di sosta regolare in zona e dunque zero (zero!!!) necessità di offrire sosta aggiuntiva. Vuoi mettere quanto è più comodo parcheggiare dentro, gratis, e potendo osservare il cofano della propria auto (e magari sentirne l'olezzo) seduti al tavolo del ristorante trangugiando mangiarini bio?
Già, il ristorante. Qualcuno potrebbe malignare che la CAE ha deciso di ridurre e anzi eliminare i controlli, trasformandosi in una sorta di sfasciacarrozze, per poter riempire i tavolini che nel frattempo hanno occupato qualcosa come mezzo ettaro. Ed è l'unica spiegazione plausibile per spiegare e dare una logica ad un atteggiamento suicida. Suicida, già, perché i tavolini, come si deve, rimangono vuoti visto che le persone che amavano questo luogo nascosto e sgarrupatamente esclusivo non hanno più nessun interesse a venirci se devono, anche qui, stare a contatto col cafone di turno che ha appena parcheggiato il suo suv nell'area pedonale.
Prima hanno iniziato con la strada interna, quella che separa la CAE dagli spazi assegnati e solo purtroppo parzialmente utilizzati dall'Accademia di Belle Arti, ora però le auto sono dappertutto. Ovviamente in questo contesto di degrado, anarchia e prepotenza sguazzano impostori, vandali e teppisti: tutto è massacrato, scarabocchiato e distrutto.
La domanda dovrebbe essere rivolta agli uomini dell'assessorato capeggiato da Maurizio Pucci. Controllate che chi conduce immobili pubblici previo vittoria di un bando lo faccia nei crismi? Il bando di assegnazione della CAE prevedeva la sua trasformazione in parking? Le manifestazioni che continuamente (immaginiamo con un cospicuo introito per il consorzio che le ospita) si svolgono alla CAE sono tutte compatibili e coerenti con questi luoghi? Le altre domande andrebbero fatte ai dirigenti della CAE e all'AIAB. Anzi una domanda sola: perché state distruggendo la storia, la vocazione e il fascino di questo luogo?
8 commenti | dì la tua:
Ormai la sigla di Roma dovrebbe essere cambiata da SPQR = Senatus Populusque Romanus in SMQR = Senatus Maghinusque Romanus
METTI UNA FIRMA CONTRO L'HDR!!!!!!!!!!!!
è gestita da amici di amici di figli di amici di politici
Secondo me ci dovrebbero fare un bel campo per rifugiati!
Avete intravisto le famose "trappole per i writer" ideate dal poderoso IMBECILLE quello più grande che mai storia di Roma ricordi............si vede proprio come i writer sono kascati nella ingesgnosa trappola proposta da più grande Kojone che Roma ricordi si vedono proprio le tag dei topi di fogna poi caduti in trappola grazie alla geniale idea avuta dal più FAMIGERATO KOJONE DI TUTTI I TEMPI !
Una volta, mi sembra di ricordare, scrisse un avvocato dicendo anche che si metteva a disposizione del blog per consigli e altro, quindi, pensavo, possibile che dobbiamo passivamente subire questi scempi alla luce del sole? abbiamo le tasse più alte d' Italia per mantenere tutto ciò, è possibile una bella class action per danno erariale e spreco di denaro pubblico? come mai solo i bancarellari, gli urtisti e compagnia bella riescono a far valere i loro "diritti"?.
Questo blog oltre che denunciare (cosa per altro meritoria) non potrebbe anche essere propositivo?.
E' già un campo rifugiati.
Se questa era un'oasi la discarica di malagrotta era un arcipelago del Pacifico.
Si tratta solo dello spazio pubblico concesso, buttandoci milioni di euro per rimetterglielo a nuovo, ai soliti sderenati con la prima elementare, forse, non in grado neppure di trovarsi un lavoro come raccatta palle, ma ben inseriti nel meccanismo spaccio-sinistroide.
E perciò a questa gentaglia una bella gestione esentasse, esentaffitto, esentmeritocrazia, della serie più sei lurido e più ti conviene, non si nega mai: tant'è che malgrado le strutture, che esibiscono qualche ambizione avveniristica, l'idea resta sempre quella di una costosa stalla, perché dentro ci deve stare il bestiame.
Non risparmiate niente e nessuno ... come siete bravi e come è facile parlare male !
Per quanto la situazione sia inconfutabile, otterrete solo il tanto sospirato disappunto dei vostri lettori e mandatari ed il malumore di tante persone ignare.
Ma voi fate i guardoni paparazzi, giocate agli agenti segreti, con l'unico scopo di ottenere consensi e visibilità per una informazione maledettamente triste e deprimente e dalla parte dei contrari.
Allora dai buttiamo giù questa "giunta" e ricominciamo...tanto morto un papà se ne fa un altro, siamo a Roma! Immagino abbiate da suggerire qualcuno....
Vedo che vi preme tanto quel di cui scrivete male ma allora invece di fare tante foto, sopralluoghi e spionaggio potreste anche provare a dedicare il vostro tempo a progettare una azione positiva piu funzionale e non ridurvi a fare qua qua Ra qua... no questo non va!
Dimenticavo! voi sareste dei giornalisti e ma allora ad ognuno il suo... I ladri fanno i ladri, idottori i dottori, i mafiosi i mafiosi e i guardoni i guardoni...
È quel che volevate lo state ottenendo. ..sto parlando male di voi! Contenti? Il solito gioco degli estremi. ..
Cosa suggerisco per il vostro futuro:
È sufficiente prendere un pezzo di carta e scarabbocchiare con FANTASIA la pianta del posto, segnare i punti dove posizionare un certo numero di hostess, i parcheggi per chi vi lavora, le zone di transito per i disabili e suggerire qualche soluzione per facilitare il trasporto della spesa verso i parcheggi per i clienti del supermercato...
Mostrarlo alla direzione di tutte le molteplici e non coordinate realtà presenti. Se ciò non avesse sortito alcun effetto pubblicare un articolo divertente in merito...con consigli per chi frequenta questo posto..che immagino attualmente non sia nella cerchia dei vostri contrariati lettori...
fatevelo dire questo blog è INSOSTENIBILE!
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