Dalla sua nascita Roma fa Schifo insiste sulle tante malattie che stanno fiaccando e via via uccidendo giorno dopo giorno il corpaccione moribondo della capitale d'Italia. Non abbiamo la pretesa di risolvere i problemi, ma almeno ci siamo messi in testa di segnalarli. Almeno ci siamo imposti di non far finta di niente o, peggio, considerali normali, ineluttabili, connaturati alla vita - o alla morte, purtroppo - della città.
Tra i tantissimi problemi talvolta (una o due volte su 100, questa è la media) ci occupiamo anche di calcio. Lo facciamo non certo contro il calcio in se, che è sport affascinante, avvincente e nobile, bensì contro il rapporto profondamente malato che molti romani hanno con questo sport e con la loro squadra. E' un problema nazionale, ma che a Roma riteniamo acquisisca una caratura ed uno spessore molto preoccupante. La dimostrazione la trovate in seguito ed è di chiara evidenza.
Siamo da sempre convinti che questo rapporto malato, oltre a generare una perdita di tempo (e dunque di competitività, di lucidità, di opportunità, di economia, di visione) enorme per la città, incubi anche una profonda e potenzialmente pericolosa violenza: inaccettabile in qualunque comunità che si rispetti.
Non parliamo, per capirci, delle due fasce estreme di tifo che si possono trovare allo stadio (gli Ultras, e la gente più evoluta, capace di effettuare un ragionamento complesso e di intavolare una discussione su qualsivoglia argomento), parliamo della terza fascia, quella centrale ed enormemente più numerosa delle altre due: la gente normale. Che, in Italia, purtroppo si traduce in "analfabeti funzionali" per almeno il 40/45% dei casi (secondo gli ultimi dati), ovvero di persone che non riescono a capire più di tanto cosa succede attorno a loro, di persone non preparate, che non leggono, che non si informano, dunque facilmente suggestionabili, incapaci di rendersi conto a pieno di cosa succede di complesso attorno a loro. Sempliciotti intellettualmente, ignoranti culturalmente, aggressivi potenzialmente. Ovviamente la maggioranza continua a non essere così, ma la percentuale di persone così è soverchiante e preoccupante, non più una minoranza marginale
Non vogliamo entrare nel mondo Ultras, nei legami con la criminalità, nei rapporti con Mafia Capitale, nel fatto che forse solo a Roma la tifoseria della squadra è odiata - ricambiata - dalla proprietà della squadra stessa, nel fatto che i nostri tifosi fanno i coatti in città e nessuno torce loro un capello e fanno i coatti in Polonia e scoprono che esistono le galere, nella quantità importante di voti che questi ambienti - opportunamente strumentalizzati dalla politica e dai poteri forti che sostengono di odiare - riescono a spostare e così via. Tralasciamo per un attimo gli Ultras e concentriamoci sulla gente che pretende di essere 'normale' dei "vado-allo-stadio-per-divertirmi" e cerchiamo di capire cosa si intende per 'normalità' quando si parla di tifo. Cerchiamo di capire cosa si giustifica come 'divertimento' quando si parla di tifo.
Un modo per stanarli lo abbiamo scoperto ieri un po' per caso a seguito di questo post sulla nostra pagina Facebook. Quello che ne è scaturito lo potete leggere da soli ed è davvero da analizzare. Il post si riferiva chiaramente agli Ultras: bestie che hanno costretto "purtroppo" - così scrivevamo - le autorità a dividere in due la curva. Chiaro era il riferimento e la citazione di Margaret Thatcher che disse: "se gli hooligans si comportano da animali, non possono fare altro che mettergli delle gabbie" quando negli anni Ottanta predispose un provvedimento simile a quello che oggi noi adottiamo - tardivamente e discutibilmente - con i soliti 30 anni di ritardo sul Regno Unito.
La cosa era direzionata verso i violenti e le frange estreme, ma il tifoso medio, quello normale che ha "solo una passione" e va allo stadio "solo per divertirsi" ha fatto finta di non capirlo. Si è voluto intendere che il post (e l'insulto, o provocazione, ivi contenuta) fosse diretto a tutti gli abitanti della curva. La risposta è stata fragorosa. Un migliaio di commenti. Uno peggio dell'altro.
Centinaia di inviti a morire nei modi più fantasiosi.
Centinaia di insulti alla madre di chi avesse scritto l'articolo, alla sorella, al fratello, ai genitori.
Caccia all'uomo o alla donna che l'avesse scritto.
Minacce a profusione, inviti a comparire in pubblico per farsi pestare di botte.
Utilizzo smodato della parola "infame" (con tutto quello che ciò implica).
Volendo sintetizzare in una sola frase alcune centinaia di commenti, verrebbe fuori qualcosa di simile:
"Brutto infame pezzo di mer*a, tua madre ti ha cacato dal suo culo mentre faceva i pom*ini sulla Salaria, noi non siamo bestie hai capito? Non ci puoi offendere. Noi allo stadio ci andiamo con i nostri bambini, chiaro? Speriamo che muori così possiamo tutti venire a pisciare e a cacare sulla tua tomba. E se non muori ti sistemiamo noi visto che abbiamo scoperto pure dove abiti: spera che non ti incontriamo per strada, anzi dicci come ti chiami. Questa è la nostra 'fede' e il nostro 'ideale' per il quale siamo pronti a uccidere e morire".
Il tutto detto senza essere in grado, mai, di scrivere in italiano: curve che inneggiano alla razza ariana, ma dove nessuno articola un pensiero azzeccando mezzo congiuntivo in croce. Curve che odiano immigrati e stranieri - alimentando un razzismo di cui la città non ha davvero bisogno - i cui componenti medi parlano e scrivono di gran lunga peggio di qualsiasi albanese, qualsiasi kossovaro, qualsiasi bengalino e qualsiasi marocchino. Molti messaggi di minacce che abbiamo ricevuto erano pressoché incomprensibili ad un italofono: e chi li scriveva non era straniero! Ma vi basta leggere i commenti per scoprirlo. Il livello è stato tale che tanta robaccia l'abbiamo dovuta togliere e altra robaccia l'abbiamo dovuta rendere protagonista di denunce circostanziate visto il livello di intimidazioni mafiose che ci sono state recapitate.
In 8 anni di impegno su questa piattaforma civica abbiamo attaccato duramente tutte le categorie di questa città: vandali writers, spacciatori, commercianti, poliziotti, impiegati pubblici, ambulanti, politici, automobilisti, motociclisti. Ci rispondono tutti a brutto muso, ma non capita mai nulla che non sia una radice quadrata di quanto capita quando si parla, una volta al mese, di calcio.
Se dici male di un commerciante ti risponde magari che sei un venduto, o uno stron*o, o magari argomenta a suo favore. Se dici male di un tifoso di calcio ti risponde che la tua mamma è tro*a, che devi morire e che se ti incontra per strada ti fa passare il "peggior quarto d'ora della tua vita" e così via. E' sufficiente mettersi il giacchetto di tifoso e si acquisisce la licenza d'uccidere come l'Agente 007, ma senza il fascino di James Bond, solo squallore e tristezza. E tanta, tanta prepotenza gratuita. Pezzi di pane che conducono una esistenza mediocre e non si mobilitano mai per nessuna faccenda di vita comune (contro il crimine, contro la scarsa qualità dei servizi pubblici, contro lo scandalo di una politica mediocre, contro la mala amministrazione, contro il malfunzionamento della scuola...), automaticamente si trasformano in tanti piccoli giustizieri, tanti piccoli Rambo con gli occhi iniettati di sangue. E' normale? E' cosa da trascurare? O è una malattia da curare?
Basta questo per dimostrare il livello di violenza e di profonda malattia psicologica che lega i romani alle loro due squadra. Una malattia sulla quale Ministero dell'Interno, Questura e Prefettura dovrebbero lavorare molto di più di quanto non abbiano fatto fino ad ora. Altro che gabbie.
E per fortuna che loro allo stadio ci vanno coi bambini: speriamo tappino loro le orecchie perché altrimenti l'ipoteca sulle nuove generazioni è posta. Insomma la tifoseria media, quella che va allo stadio solo per divertirsi ha questo tenore. E non stiamo parlando, ribadiamolo, di una quarantina di ultras, bensì di qualcosa come mille persone: un campione più che rappresentativo purtroppo.
Per difendersi da un'accusa di essere "bestie" (accusa che non era diretta a loro) hanno risposto in massa comportandosi proprio da bestie. Geniale, no? Guardateli, entrate nelle loro pagine: gente normale, onesti lavoratori di borgata, padri di bambini piccoli. Che augurano la morte a qualcuno solo perché ha scritto qualcosa che non hanno capito o solo perché ha scritto qualcosa che non condividono. E questa dovrebbe essere la parte sana del tifo capace di isolare gli ultras violenti? Mmmh...
E' evidente che in un contesto simile non può germinare nulla di buono. E' ovvio che in un contesto simile qualsiasi tentativo di arginare la prepotenza e lo spirito di sopraffazione sia giustificato da parte delle autorità. Insomma le gabbie allo stadio non saranno il massimo: ma vivaddio che qualcuno prova a far sentire a chi si sente padrone del mondo che invece esiste una pubblica autorità.
Non v'è chi non veda come la fede calcistica (parlano di "fede" e di essere "pronti a morire" per questa, esattamente come i talebani della jihad) stia erodendo i millimetri residui di spessore umano dei cittadini di questa città. Per un tifoso davvero normale, ci sono dieci tifosi che si raccontano come normali, ma che in realtà sono pronti a organizzare un pestaggio se qualcuno scrive su Facebook qualcosa che reputano lesa maestà per la loro squadra del cuore. Persone che in nome della "fede" sono pronti come fondamentalisti islamici a esercitare la violenza. Possibile che il calcio sia diventato qualcosa che trasforma in bestie - proprio così, ci avevamo azzeccato! - delle persone altrimenti normalissime? C'è evidentemente qualcosa da cambiare prima che sia troppo tardi, o no?
E' una situazione esplosiva che non danneggia banalmente il calcio, ma danneggia tutta la città, drena energie e attenzione alle cose realmente importanti (noi ci occupiamo di decine di questioni cruciali ogni giorno, ma la mobilitazione di massa avviene solo quando tocchiamo per qualche motivo faccende calcistiche e questo non può essere accettabile e non si può far finta di niente: come mai quando abbiamo anticipato di un mese lo scandalo Mafia Capitale queste persone non prestavano la stessa attenzione e non infondevano le stesse energie per incaxxarsi con chi stava divorando la loro città) e ci restituisce una cittadinanza lobotomizzata, analfabeta funzionale, totalmente miope, tendenzialmente aggressiva e - dunque - manipolabile da chiunque. Pericolosa.
Più che agli Ultras - il cui problema si risolve con telecamere, posti numerati, aumento del costo del biglietto e carcere. Oltre che piantandola di chieder loro i voti alle elezioni - la politica faccia un pensiero sulle decine di migliaia di persone che rinunciano ad avere una personalità (guardate i profili di chi insulta: sono tutti uguali, fatti con lo stampino, copertine identiche, stesso slang, stesse frasi: inquietante) avendo scambiato il giuoco del pallone per un "ideale" da seguire. Forse è il caso di dare a questa gente degli ideali veri, forse è il caso di spiegare cosa sia un ideale, forse è il caso che le scuole impostino un discorso a riguardo strappando i bambini a ciò che di fondamentalista vogliono inculcargli i loro genitori. Benissimo panem et circenses, ma i circenses servivano per tenere sopita la ribellione dei cittadini, non per alimentare la loro violenza, la loro prepotenza, la loro mafiosità. Non per trasformare ragazzini e ordinari padri di famiglia in persone violente e aggressive con la bava alla bocca.
Ma poi è davvero moralismo, da cittadini, preoccuparsi del fatto che una intera fetta di città si fa bastare questo come intrattenimento. Condendolo peraltro di contorni violenti, insulti all'arbitro e auguri di morte immediata per chi non si adegua? E' davvero moralismo auspicare e sperare che alcuni persone non trovino sfogo solo in curva allo stadio ma anche andando due volte all'anno a teatro, tre volte al cinema, leggendosi un libro? In un contesto così totalizzante e malato vi è spazio per altre forme di intrattenimento che rendono un cittadino degno di questo nome e non un suddito in balia di se stesso? Non ci fraintendete: non è sociologia o antropologia d'accatto, è semplicemente un grido d'allarme nostro e una questione sul futuro di questa città e su come fare in modo che sia un po' diverso dal declino ineludibile che tutti danno per scontato.
Vero è che Roma è intrisa di atteggiamenti violenti e prepotenti scambiati erroneamente per folklore popolare (atteggiamenti più che comportamenti concreti, per fortuna), ma questo non può giustificare e questo non è un buon motivo per spiegare e accettare che questo mood permei ogni manifestazione. Proprio perché a Roma il sostrato è quello, occorre fare attenzione che non si allarghi ulteriormente.
PS. E cosa è successo con la fanbase della pagina Facebook? Anche qui qualcosa di interessante. Solitamente quando parliamo di pallone perdiamo moltissimi fan, i like scendono di molto. Lo facciamo sovente e con piacere perché questo ci permette di pulire la fan base da quella feccia cittadina che ci è finita per sbaglio, che ha cliccato "mi piace" solo così per fare, senza davvero condividere la battaglia del blog. In occasione di questo post che ha raggiunto oltre 120mila persone, le cose sono cambiate sensibilmente. Guardate il grafico: tantissime fuoriuscite, ma tantissimi nuovi arrivi. Il saldo è negativo, sì, ma solo di 30 unità. 170 cafoni, violenti, incivili, razzisti e neofascisti (e stupidi, visto che si sono sentiti toccati da qualcosa rivolto ad altri) se ne sono andati, ma 140 persone nuove sono arrivate. Una colossale operazione di pulizia a costo zero che gioverà su tutte le prossime discussioni visto che questa gente - specialmente i razzisti - inquinavano ogni dibattito. Mutatis mutandis è quello che dovrebbero fare, nella società civile, le nostre istituzioni: premiare e dare spazio a chi si comporta per bene, togliendo spazi e margini di manovra ai facinorosi, agli sciocchi, agli aggressivi.
Tra i tantissimi problemi talvolta (una o due volte su 100, questa è la media) ci occupiamo anche di calcio. Lo facciamo non certo contro il calcio in se, che è sport affascinante, avvincente e nobile, bensì contro il rapporto profondamente malato che molti romani hanno con questo sport e con la loro squadra. E' un problema nazionale, ma che a Roma riteniamo acquisisca una caratura ed uno spessore molto preoccupante. La dimostrazione la trovate in seguito ed è di chiara evidenza.
Siamo da sempre convinti che questo rapporto malato, oltre a generare una perdita di tempo (e dunque di competitività, di lucidità, di opportunità, di economia, di visione) enorme per la città, incubi anche una profonda e potenzialmente pericolosa violenza: inaccettabile in qualunque comunità che si rispetti.
Non parliamo, per capirci, delle due fasce estreme di tifo che si possono trovare allo stadio (gli Ultras, e la gente più evoluta, capace di effettuare un ragionamento complesso e di intavolare una discussione su qualsivoglia argomento), parliamo della terza fascia, quella centrale ed enormemente più numerosa delle altre due: la gente normale. Che, in Italia, purtroppo si traduce in "analfabeti funzionali" per almeno il 40/45% dei casi (secondo gli ultimi dati), ovvero di persone che non riescono a capire più di tanto cosa succede attorno a loro, di persone non preparate, che non leggono, che non si informano, dunque facilmente suggestionabili, incapaci di rendersi conto a pieno di cosa succede di complesso attorno a loro. Sempliciotti intellettualmente, ignoranti culturalmente, aggressivi potenzialmente. Ovviamente la maggioranza continua a non essere così, ma la percentuale di persone così è soverchiante e preoccupante, non più una minoranza marginale
Non vogliamo entrare nel mondo Ultras, nei legami con la criminalità, nei rapporti con Mafia Capitale, nel fatto che forse solo a Roma la tifoseria della squadra è odiata - ricambiata - dalla proprietà della squadra stessa, nel fatto che i nostri tifosi fanno i coatti in città e nessuno torce loro un capello e fanno i coatti in Polonia e scoprono che esistono le galere, nella quantità importante di voti che questi ambienti - opportunamente strumentalizzati dalla politica e dai poteri forti che sostengono di odiare - riescono a spostare e così via. Tralasciamo per un attimo gli Ultras e concentriamoci sulla gente che pretende di essere 'normale' dei "vado-allo-stadio-per-divertirmi" e cerchiamo di capire cosa si intende per 'normalità' quando si parla di tifo. Cerchiamo di capire cosa si giustifica come 'divertimento' quando si parla di tifo.
Un modo per stanarli lo abbiamo scoperto ieri un po' per caso a seguito di questo post sulla nostra pagina Facebook. Quello che ne è scaturito lo potete leggere da soli ed è davvero da analizzare. Il post si riferiva chiaramente agli Ultras: bestie che hanno costretto "purtroppo" - così scrivevamo - le autorità a dividere in due la curva. Chiaro era il riferimento e la citazione di Margaret Thatcher che disse: "se gli hooligans si comportano da animali, non possono fare altro che mettergli delle gabbie" quando negli anni Ottanta predispose un provvedimento simile a quello che oggi noi adottiamo - tardivamente e discutibilmente - con i soliti 30 anni di ritardo sul Regno Unito.
La cosa era direzionata verso i violenti e le frange estreme, ma il tifoso medio, quello normale che ha "solo una passione" e va allo stadio "solo per divertirsi" ha fatto finta di non capirlo. Si è voluto intendere che il post (e l'insulto, o provocazione, ivi contenuta) fosse diretto a tutti gli abitanti della curva. La risposta è stata fragorosa. Un migliaio di commenti. Uno peggio dell'altro.
Centinaia di inviti a morire nei modi più fantasiosi.
Centinaia di insulti alla madre di chi avesse scritto l'articolo, alla sorella, al fratello, ai genitori.
Caccia all'uomo o alla donna che l'avesse scritto.
Minacce a profusione, inviti a comparire in pubblico per farsi pestare di botte.
Utilizzo smodato della parola "infame" (con tutto quello che ciò implica).
Volendo sintetizzare in una sola frase alcune centinaia di commenti, verrebbe fuori qualcosa di simile:
"Brutto infame pezzo di mer*a, tua madre ti ha cacato dal suo culo mentre faceva i pom*ini sulla Salaria, noi non siamo bestie hai capito? Non ci puoi offendere. Noi allo stadio ci andiamo con i nostri bambini, chiaro? Speriamo che muori così possiamo tutti venire a pisciare e a cacare sulla tua tomba. E se non muori ti sistemiamo noi visto che abbiamo scoperto pure dove abiti: spera che non ti incontriamo per strada, anzi dicci come ti chiami. Questa è la nostra 'fede' e il nostro 'ideale' per il quale siamo pronti a uccidere e morire".
Il tutto detto senza essere in grado, mai, di scrivere in italiano: curve che inneggiano alla razza ariana, ma dove nessuno articola un pensiero azzeccando mezzo congiuntivo in croce. Curve che odiano immigrati e stranieri - alimentando un razzismo di cui la città non ha davvero bisogno - i cui componenti medi parlano e scrivono di gran lunga peggio di qualsiasi albanese, qualsiasi kossovaro, qualsiasi bengalino e qualsiasi marocchino. Molti messaggi di minacce che abbiamo ricevuto erano pressoché incomprensibili ad un italofono: e chi li scriveva non era straniero! Ma vi basta leggere i commenti per scoprirlo. Il livello è stato tale che tanta robaccia l'abbiamo dovuta togliere e altra robaccia l'abbiamo dovuta rendere protagonista di denunce circostanziate visto il livello di intimidazioni mafiose che ci sono state recapitate.
In 8 anni di impegno su questa piattaforma civica abbiamo attaccato duramente tutte le categorie di questa città: vandali writers, spacciatori, commercianti, poliziotti, impiegati pubblici, ambulanti, politici, automobilisti, motociclisti. Ci rispondono tutti a brutto muso, ma non capita mai nulla che non sia una radice quadrata di quanto capita quando si parla, una volta al mese, di calcio.
Se dici male di un commerciante ti risponde magari che sei un venduto, o uno stron*o, o magari argomenta a suo favore. Se dici male di un tifoso di calcio ti risponde che la tua mamma è tro*a, che devi morire e che se ti incontra per strada ti fa passare il "peggior quarto d'ora della tua vita" e così via. E' sufficiente mettersi il giacchetto di tifoso e si acquisisce la licenza d'uccidere come l'Agente 007, ma senza il fascino di James Bond, solo squallore e tristezza. E tanta, tanta prepotenza gratuita. Pezzi di pane che conducono una esistenza mediocre e non si mobilitano mai per nessuna faccenda di vita comune (contro il crimine, contro la scarsa qualità dei servizi pubblici, contro lo scandalo di una politica mediocre, contro la mala amministrazione, contro il malfunzionamento della scuola...), automaticamente si trasformano in tanti piccoli giustizieri, tanti piccoli Rambo con gli occhi iniettati di sangue. E' normale? E' cosa da trascurare? O è una malattia da curare?
Basta questo per dimostrare il livello di violenza e di profonda malattia psicologica che lega i romani alle loro due squadra. Una malattia sulla quale Ministero dell'Interno, Questura e Prefettura dovrebbero lavorare molto di più di quanto non abbiano fatto fino ad ora. Altro che gabbie.
E per fortuna che loro allo stadio ci vanno coi bambini: speriamo tappino loro le orecchie perché altrimenti l'ipoteca sulle nuove generazioni è posta. Insomma la tifoseria media, quella che va allo stadio solo per divertirsi ha questo tenore. E non stiamo parlando, ribadiamolo, di una quarantina di ultras, bensì di qualcosa come mille persone: un campione più che rappresentativo purtroppo.
Per difendersi da un'accusa di essere "bestie" (accusa che non era diretta a loro) hanno risposto in massa comportandosi proprio da bestie. Geniale, no? Guardateli, entrate nelle loro pagine: gente normale, onesti lavoratori di borgata, padri di bambini piccoli. Che augurano la morte a qualcuno solo perché ha scritto qualcosa che non hanno capito o solo perché ha scritto qualcosa che non condividono. E questa dovrebbe essere la parte sana del tifo capace di isolare gli ultras violenti? Mmmh...
Il quotidiano La Repubblica di oggi 20 Agosto 2015 |
Non v'è chi non veda come la fede calcistica (parlano di "fede" e di essere "pronti a morire" per questa, esattamente come i talebani della jihad) stia erodendo i millimetri residui di spessore umano dei cittadini di questa città. Per un tifoso davvero normale, ci sono dieci tifosi che si raccontano come normali, ma che in realtà sono pronti a organizzare un pestaggio se qualcuno scrive su Facebook qualcosa che reputano lesa maestà per la loro squadra del cuore. Persone che in nome della "fede" sono pronti come fondamentalisti islamici a esercitare la violenza. Possibile che il calcio sia diventato qualcosa che trasforma in bestie - proprio così, ci avevamo azzeccato! - delle persone altrimenti normalissime? C'è evidentemente qualcosa da cambiare prima che sia troppo tardi, o no?
E' una situazione esplosiva che non danneggia banalmente il calcio, ma danneggia tutta la città, drena energie e attenzione alle cose realmente importanti (noi ci occupiamo di decine di questioni cruciali ogni giorno, ma la mobilitazione di massa avviene solo quando tocchiamo per qualche motivo faccende calcistiche e questo non può essere accettabile e non si può far finta di niente: come mai quando abbiamo anticipato di un mese lo scandalo Mafia Capitale queste persone non prestavano la stessa attenzione e non infondevano le stesse energie per incaxxarsi con chi stava divorando la loro città) e ci restituisce una cittadinanza lobotomizzata, analfabeta funzionale, totalmente miope, tendenzialmente aggressiva e - dunque - manipolabile da chiunque. Pericolosa.
Più che agli Ultras - il cui problema si risolve con telecamere, posti numerati, aumento del costo del biglietto e carcere. Oltre che piantandola di chieder loro i voti alle elezioni - la politica faccia un pensiero sulle decine di migliaia di persone che rinunciano ad avere una personalità (guardate i profili di chi insulta: sono tutti uguali, fatti con lo stampino, copertine identiche, stesso slang, stesse frasi: inquietante) avendo scambiato il giuoco del pallone per un "ideale" da seguire. Forse è il caso di dare a questa gente degli ideali veri, forse è il caso di spiegare cosa sia un ideale, forse è il caso che le scuole impostino un discorso a riguardo strappando i bambini a ciò che di fondamentalista vogliono inculcargli i loro genitori. Benissimo panem et circenses, ma i circenses servivano per tenere sopita la ribellione dei cittadini, non per alimentare la loro violenza, la loro prepotenza, la loro mafiosità. Non per trasformare ragazzini e ordinari padri di famiglia in persone violente e aggressive con la bava alla bocca.
Ma poi è davvero moralismo, da cittadini, preoccuparsi del fatto che una intera fetta di città si fa bastare questo come intrattenimento. Condendolo peraltro di contorni violenti, insulti all'arbitro e auguri di morte immediata per chi non si adegua? E' davvero moralismo auspicare e sperare che alcuni persone non trovino sfogo solo in curva allo stadio ma anche andando due volte all'anno a teatro, tre volte al cinema, leggendosi un libro? In un contesto così totalizzante e malato vi è spazio per altre forme di intrattenimento che rendono un cittadino degno di questo nome e non un suddito in balia di se stesso? Non ci fraintendete: non è sociologia o antropologia d'accatto, è semplicemente un grido d'allarme nostro e una questione sul futuro di questa città e su come fare in modo che sia un po' diverso dal declino ineludibile che tutti danno per scontato.
Vero è che Roma è intrisa di atteggiamenti violenti e prepotenti scambiati erroneamente per folklore popolare (atteggiamenti più che comportamenti concreti, per fortuna), ma questo non può giustificare e questo non è un buon motivo per spiegare e accettare che questo mood permei ogni manifestazione. Proprio perché a Roma il sostrato è quello, occorre fare attenzione che non si allarghi ulteriormente.
PS. E cosa è successo con la fanbase della pagina Facebook? Anche qui qualcosa di interessante. Solitamente quando parliamo di pallone perdiamo moltissimi fan, i like scendono di molto. Lo facciamo sovente e con piacere perché questo ci permette di pulire la fan base da quella feccia cittadina che ci è finita per sbaglio, che ha cliccato "mi piace" solo così per fare, senza davvero condividere la battaglia del blog. In occasione di questo post che ha raggiunto oltre 120mila persone, le cose sono cambiate sensibilmente. Guardate il grafico: tantissime fuoriuscite, ma tantissimi nuovi arrivi. Il saldo è negativo, sì, ma solo di 30 unità. 170 cafoni, violenti, incivili, razzisti e neofascisti (e stupidi, visto che si sono sentiti toccati da qualcosa rivolto ad altri) se ne sono andati, ma 140 persone nuove sono arrivate. Una colossale operazione di pulizia a costo zero che gioverà su tutte le prossime discussioni visto che questa gente - specialmente i razzisti - inquinavano ogni dibattito. Mutatis mutandis è quello che dovrebbero fare, nella società civile, le nostre istituzioni: premiare e dare spazio a chi si comporta per bene, togliendo spazi e margini di manovra ai facinorosi, agli sciocchi, agli aggressivi.
Tonelli quanto moralismo contro chi ti augura una malattia gravissima e anche peggio....
RispondiEliminaNON TI RICORDI QUANDO HAI AUGURATO TU MALATTIE GRAVISSIME A CAPODANNO??????
TONELLIFAISCHIFO.COM
SPERIAMO CHE ANCHE A CASA TUA EFFETTUINO DELLE DIVISIONI COSI' GLI OSPITI DELLA TUA SIGNORA NON TI DISTURBANO QUANDO DORMI.......
bravi.
RispondiEliminaSono d'accordo, anche il grande chef Moreno Cedroni durante l'incontro Ancona-Pescara è stato minacciato.
RispondiEliminaUltras= sfigati senza attivita' sessuale !!
RispondiEliminaChiedilo a tu madre
EliminaMoralisti del ca@@o, ma qualcuno ti ha mai detto qualcosa su PALIO DI SIENA dove la gente delle contrade si prende a cazzotti e gli animali maltrattati e schiavizzati?
RispondiEliminaMa vattene a Siena quella è la tua città, anche lì ti caccerebbero a calci se cominceresti a fare il moralista.
Ma non è che da Siena ti hanno già cacciato e per questo sei ritornato a Roma? O forse lì non avevi spazio per fare il moralista?
Se cominciassi, non se cominceresti
EliminaAlmeno l'itagliano sallo però...
"parliamo della terza fascia, quella centrale ed enormemente più numerosa: la gente normale. Che, in Italia, purtroppo si traduce in "analfabeti funzionali", ovvero di persone che non riescono a capire più di tanto cosa succede attorno a loro, di persone non preparate, che non leggono, che non si informano, dunque facilmente suggestionabili. Sempliciotti intellettualmente, ignoranti culturalmente, aggressivi potenzialmente."
RispondiEliminaCerto che se volevi spiegarti con questa frase ti sei fatto l'ennesimo autogol, tanto per restare in tema.
Complimenti per il post che condivido in pieno, proseguite la battaglia con annessa la pulizia della fan base ;)
RispondiEliminaBESTIE, TUTTI ALLLO ZOO INGABBIATI INSIEME ALLE SCIMMIE A CONTENDERVI UNA BANANA! E POI MANGIATELA MI RACCOMANDO, NON UTILIZZATELA PER SCOPI IMPROPRI
RispondiEliminaCi portano i figli così imparano presto, non sia mai che dovessimo avere un giorno una generazione di romani civili
RispondiEliminaUsate "io segnalo". Funziona!
RispondiEliminaa me invece questa feccia fa quasi tenerezza :)
RispondiEliminaIn qualche modo fanno anche girare l'economia perchè fanno la fortuna di società, calciatori, giornalisti e buffoni da radio.
"parliamo della terza fascia, quella centrale ed enormemente più numerosa: la gente normale. Che, in Italia, purtroppo si traduce in "analfabeti funzionali", ovvero di persone che non riescono a capire più di tanto cosa succede attorno a loro, di persone non preparate, che non leggono, che non si informano, dunque facilmente suggestionabili. Sempliciotti intellettualmente, ignoranti culturalmente, aggressivi potenzialmente."
RispondiEliminaDescrizione fantastica!
Forza Romafaschifo.com!!!
A Siena lo sfruttamento degli animali e i cazzotti fra le persone ti va bene?
RispondiEliminaIl calcio non ti piace mentre il Palio di Siena te piace e scommetto che te lo vai a vedere sempre vero?
Il Palio perchè ti piace è tutto giustificato mentre il calcio perchè non ti piace vieni a rompere i marroni.
Sei un moralista del ciufolo.
mica me state a di che cellavete conla maggica :-(
RispondiEliminaDa tifoso della Roma non posso che essere d'accordo con Tonelli. D'altronde è quello che dice Pallotta. I fucking idiots hanno i giorni contati, per fortuna.
RispondiEliminaPurtroppo non son 1000 sfigati, ma in uno stadio da 70k almeno un 30k son "analfabeti funzionali" potenzialmente violenti.
RispondiEliminaGli scontri allo stadio servono a formare uomini con le palle, non certo signorine giardiniere in giarrettiera tipo Secutor, per intenderci.
RispondiEliminaA seguire voi si formerebbero cittadini incapaci di difendersi fisicamente e psicologicamente, quelli di facilmente manipolabili.
L'esempio della Tatcher e dell'Inghilterra è molto calzante: prima li hanno ingabbiati gli inglesi ribelli, poi lobotimizzati definitivamente. Infatti mentre una volta l'Inghilterra esprimeva movimenti e tendenze creative in ogni campo, dalla musica arrivando addirittura alla tecnologia, oggi non esprime una beve amata ceppa.
Stay angry, stay foolish.
Ao sor Tonellò è proprio vero che te vedi tutti l'anni er PALIO, te se sono venute male le foto quest'annata gli artri anni te se venute mejo.
RispondiEliminaCerto pure tu fai a morale ai romani e poi te vai a vede lo spettacolo ndò frustato quelli poveri cavalli, chissà che ce danno pure nelle vene, e a gente se prende pure a cazzotti pe 4 cavalli.
Ma pure tu li hai dati 4 cazzotti quest'annata? Ma quarche smanacciata t'hanno data pute a te?
Sei un bravo predicatore ma me sa che razzoli male pure te.
Nicola Di Bari
Sono in dubbio se dare la coppa del patetico a quello che tira in campo il Palio di Siena o quello che cita Steve Jobs, una lotta tra giganti. Ma forse sono sempre lo stesso vecchio, affezionato troll.
RispondiEliminaNessuno che riflette su quest'articolo tutti a fare gli offesi e dare del falso moralista all autore.....l umilta a voi sconosciuta sarebbe la miglior educazione per i bambini che vi vantate pure di portare allo stadio. La vostra presunzione vi rende ridicoli e il tempo presenta sempre il conto....
RispondiEliminaL'umilta' e' sconosciuta principalmente dall'estensore dell'articolo e dal gestore del blog.
EliminaLa falsa onniscienza che pervade queste persone li indirizza sulla via del falso moralismo, della facile generalizzazione (che trovo personalmente aberrante) e dell'offesa a scopo totalmente gratuito che, pensa un po', scatena una reazione.
Articolo populista tipico di RFS per cercare consensi per appagare il suo egocentrismo.
RispondiEliminaDiscorso calcio ricordo quando il Tonelli ruppe i cosiddetti inappropriamente a Alemanno durante la partita della Nazionale Italiana e l'allora sindaco lo mandò giustamente a quel paese ( anche in quel caso morale inappropriata da tipico piagnucolone cimiteroamatoriale - provate a leggerrvi l'articolo sul web ).
In quella occasione grande Alemanno, chissà che il Tonelli sta ancora a rosicà e sta a medità vendetta.
Viva il calcio.
Anche le guardie per formarsi devono prima fare il servizio in reparto celere allo stadio. Imparando così ad usare i manganelli su tutti indistintamente. Volete trasformare la palestra di vita che è lo stadio in cosa? L'accademia della crusca? Il circolo di taglio e cucito di Secutor? La violenza fa parte della natura umana. Non è certo grazie ad un tornello o un new Jersey in plastica che l'essere umano come specie ha scampato l'estinzione per 20.000 anni su questo pianeta.
RispondiEliminaSe cadesse un meteorite domani, se ci fosse una glaciazione, o date retta ai vostri istinti di sopravvivenza oppure perite. E gli istinti di sopravvivenza bisogna saperli coltivare ed indirizzare. Lo stadio è uno di quei luoghi preposti a questo. Qualunque antropologo vi spiegherebbe questa cosa.
Stay angry, stay foolish.
Mejo er calcio o mejo er PALIO DI SIENA?
RispondiEliminaDaje, mejo er PALIO perchè ce piace ar Tonelli anche se sfruttano gli animali e i padri de famiglia se prendono a schiaffi in faccia e se prendono a parolacce toscane.
Perchè non portare il PALIO allo Stadio Olimpico e fa organizza tutti a Tonelli? Fate a proposta e ve lo appoggio tutto tutto.
Quando leggo i tuoi articoli mi torna sempre in mente l'arte oratoria.
RispondiEliminaUna nostra professoressa ci assegnava delle idee imposte su due temi e ci giudicava su chi riuscisse meglio a far valere le proprie idee. Ad esempio: favorevoli e contrari alla pena di morte e noi giù a sfidarci in enormi panegirici per vincere la sfida.
Io ti leggo volentieri, sono d'accordo sulle tue battaglie e spesso vengo a sapere i nomi dei politici che davvero stanno mandando in malora questo paese.
Ma stavolta non ti seguo. Allo stadio c'è una grandissima fetta di gente preparata culturalmente che agli striscioni che non trova giusti si alza e se ne va, che tutte le volte che va allo stadio coi figli ha paura. Perchè non ti metti dalla parte di queste persone, cercando di vedere la realtà per quella che è, anzichè per quella che è funzionale alle idee del blog?
A Roma Siviglia c'era un clima insopportabile, file chilometriche per entrare, steward a simulare il muro umano, presenza di polizia dentro allo stadio come gesto di sfida.
Viviamo una continua sfida tra il viminale che fa politica sui provvedimenti repressivi, le chiusure delle curve, ecc, chi contesta la presidenza per ragioni economiche, chi per interessi personali, chi per interessi sportivi. Fare sport in questo schifo è impossibile e quei pochi che vanno allo stadio per passione, sono sempre più incentivati ad andarsene.
Luis Miguel Chiasso morto a Tor di Quinto: "Lavoro per i servizi segreti, mi chiuderanno la bocca"
RispondiElimina„qualcuno mi conosce sente le mie parole alla TV mi sono creato il personaggio con un attore di Adam kadmon, vi avevo promesso che avrei levato la maschera come faccio a sapere tante cose? Semplice
Lavoro per i servizi segreti italiani ed internazionali da tempo sto vedendo cose a noi sconosciute cose non di questo mondo ma dei nostri creatori, purtroppo sapere determinate cose porta delle responsabilità , mi resta poco da vivere so già che stanno arrivando per chiudere la mia bocca per sempre.
Anni fa giurai questo "Giuro di essere fedele alla Repubblica italiana, di osservarne la Costituzione e le leggi e di adempiere con disciplina ed onore tutti i doveri del mio stato per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere istituzioni".
E ora popolo vi dico combattete ribellatevi fate che la mia morte non sia vana perché il popolo ha il diritto alla disobbedienza verso il governo quando questo perda legittimità agendo fuori dai limiti del mandato e il diritto all’uso consapevole dell’illegalità giustificato dallo stato di guerra che i governanti, tradendo il patto, avrebbero ripristinato:
“E se coloro che con la forza sopprimono il governo sono ribelli, i governanti stessi non possono essere giudicati altrimenti, se essi, che sono stati istituiti per la protezione e la conservazione del popolo e delle sue libertà e proprietà, le violano con la forza e tentano di sopprimerle, e quindi, ponendosi in stato di guerra con quelli che li avevano stabiliti come protettori e custodi della loro pace, sono propriamente, e con la maggiore aggravante, rebellantes, cioè a dire ribelli. Ma se coloro, che dicono che questa dottrina getta il fondamento della ribellione, vogliono dire che può dare occasione a guerre civili o disordini intestini il dire al popolo che esso è sciolto dall’obbedienza quando si perpetrano attentati illegali contro le sue libertà e proprietà e può opporsi alla violenza illegittima dei suoi governanti istituiti, quando essi violino le sue proprietà contro la fiducia posta in loro, e che perciò questa dottrina, essendo così esiziale per la pace nel mondo, non deve essere ammessa, per la stessa ragione essi potrebbero parimenti dire che uomini onesti non possono opporsi a briganti e pirati, per il fatto che ciò può dar occasione a disordini o versamenti di sangue. Se in tali occasioni avviene qualche male, esso non deve essere imputato a chi difende il proprio diritto, ma a chi viola il diritto dei vicini. Se l’uomo innocente e onesto deve, per amor di pace, cedere passivamente tutto ciò che possiede a colui che vi attenta con la violenza, vorrei che si pensasse che razza di pace vi sarebbe al mondo, se la pace non consistesse che in violenza e rapine, e non dovesse essere conservata che per il vantaggio di briganti e oppressori.“
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La cultura e la scienza sono relativi. Davanti a un bambino di 3 elementare uno che ha finito il liceo assurge a un genio.
RispondiEliminaDavanti ai lobotomizzati calcistici, una persona normale e civile equivale a un Nobel.
Amico fissato col calcio, ricordati l'opinione di Maurizio Mosca sugli umili
La cultura e la scienza sono relativi. Davanti a un bambino di 3 elementare uno che ha finito il liceo assurge a un genio.
RispondiEliminaDavanti ai lobotomizzati calcistici, una persona normale e civile equivale a un Nobel.
Amico fissato col calcio, ricordati l'opinione di Maurizio Mosca sugli umili
"e se prendono a parolacce toscane"
RispondiEliminaIl fatto che le parolacce siano toscane e' un aggravante?
Ah ah
Chi è questo colgione che cita Maurizio Mosca, eh? Non ti vergogni? Maurizio ha dato tutto al calcio, ha anche dovuto prendere lezioni dal mago Otelma per imparare ad usare il pendolino.
RispondiEliminaDividere la feccia da chi è persona civile mi sembra solo atto di buon senso. Non so poi se le azioni porteranno al risultato desiderato, ma almeno ci si prova. Lo dico anche da tifoso romanista.
RispondiEliminaCerto che è un'aggravante! Le parolacce in toscano non valgono una fava. Becco, m'importa sega… ma vuoi mette co un bel "a cornuto, nun me ne frega un cazzo!".
RispondiEliminaMaurizio Mosca detestava i falsi umili, quelli che parlavano sempre di umilta e cazzate simili. Amico di Otelma, ti ricordi quello che diceva di Malesani?
RispondiElimina"i nostri tifosi fanno i coatti in città e nessuno torce loro un capello e fanno i coatti in Polonia e scoprono che esistono le galere"
RispondiEliminaIn Italia non esistono le galere? Allora aspetto con ansia un articolo in cui attacchi con la stessa foga riservata agli ultras le autorità che lasciano circolare i coatti nostrani e di tutto il mondo che vengono a fare danni a Roma perché nei loro paesi esistono le galere e qui no.
AS Roma merda! Peperoni ripieni de merda! Ah pupooooneeee… ciucciameeee 'sto ditoooneeeeee…
RispondiEliminaCerto sei assurdo fai la solita litania a quelli del calcio e poi non ti perdi un Palio di Siena, dovresti essere più coerente sembri proprio un falso predicatore.
RispondiEliminaIl Palio dove gli animali valgono meno delle bestie e le persone sono più agguerrite dei Kmheer rossi di Pol Pot.
Mi dispiace per te ma l'articolo che hai messo ieri è impugnabile per una querela...
RispondiEliminarischi davvero di pagare centinaia di migliaia di euro per una stupidaggine simile.
Un avvocato.
Il progetto volto a ridurre in pecorelle l'uomo italico e più in generale la gens romana continua. Prima lo si è portato sovrappeso, poi gli si è tolta la dignità del lavoro, ora gli si vuole togliere qualunque residuo di potenziale ribellione per renderlo preda.
RispondiEliminaMa cosa credete, che poi i Lanzichenecchi li sconfiggete con le favole quando scendono a saccheggiarvi? Oppure con qualche centinaio di sgherri, ben addestrati dalla palestra di vita che è lo stadio?! Eh?!
Hai ragione, sei un vero avvocato: solo un avvocato qualificato come te potrebbe scrivere impugnabile per una querela (4 parole) invece di passibile di querela (3 parole) o querelabile (1 parola).
RispondiEliminaEra meglio l'avvocato Prisco
Forza Bayer.
RispondiElimina11,18
RispondiEliminama non temevamo i saraceni che provengono dal nord africa? adesso temiamo anche i Lanzichenecchi? Ammazza come siamo cacasotto
Tutto ciò non fa che dimostrare che il calcio fa schifo e a Roma fa particolarmente schifo. Non tutte le persone che seguono il calcio fanno schifo ma la moltitudine dei violenti e dei coatti che non perde occasione per dimostrare la propria inettitudine e inciviltà. Non c'è motivo di orgoglio in quello che fate e dite, siete solo ridicoli quanto più dovreste essere adulti e interessati ad educare le nuove generazioni, a badare ai problemi reali del posto in cui vi è capitato di vivere. Sì perché a voi è capitato di nascere a Roma, non avete nessun merito se non l'eredità che vi portate dietro e che non fate altro che denigrare e umiliare continuamente coi vostri atteggiamenti violenti ela vostra gargantuesca stupidità. (gargantuesco significa che siete stupidi de brutto, gl'ammollate con la stupidità insomma). Visti da fuori siete una gabbia di imbecilli e il brutto è che non ve ne rendete conto ed offrite uno spettacolo tristissimo innanzitutto ai vostri figli che sono condannati a somigliarvi.
RispondiEliminaarticolo giustissimo.
RispondiEliminala maggior parte delle risposte conferma l'articolo stesso.
molti cercano la discussione piu' o meno violenta solo perche' si sentono "offesi" invece di cogliere lo spunto per cercare di migliorare la situazione.
spettacolo tristissimo
ma come si fa? Se gli levi il tifo non rimane più nulla nelle loro povere vite...
RispondiElimina11.17 AM, condivido il tuo commento relativo all'articolo di ieri che potrebbe essere in toto impugnabile per querelare RFS da parte dellAmministrazione Capitolina romana.
RispondiEliminaIl signor Tonelli in questo caso se non fosse raggiunto da una querela dovrebbe veramente ringraziare il Sindaco e tutta l'amministrazione romana.
Avvocato Spaduzzi Claudio
@11:26 a questo punto tifo jihad. E sai perché? Mentre i lanzichenecchi, oltre ad averci depredato, ridotto a rango di castrati e pretendono che dovremmo pure fare da cuscinetto con i saraceni, almeno quei tizi hanno le palle. E di certo non li sconfiggi con un editoriale loffioso di Scalfari alla Domenica mattina o qualche pseudo minchiata del suo accolito Merlo. Meno che meno col guercio de Il Tempo che si atteggia a novello statista.
RispondiEliminaIn natura i grossi predatori, tipo i Leoni, quando conquistano il territorio di un'altra predatore, per prima cosa si cibano delle carni della progenie dell'avversario sconfitto. Nessuno sta lì a dire che non è moralmente accettabile, accade per processo naturale: let it be. E allora ti dico, che la natura faccia il suo corso: ci avete ridotto al rango di smidollati che credono alle favolette? Bene così, gli affamati saraceni devono conquistarci ed instaurare la sharia anche qui.
Fare pulizia etnica, e da qui partire alla volta dei lanzichenecchi. È la storia, bellezza.
@11:37 ma non ti vergogni? Ma qua sopra vieni a trollare?
RispondiEliminaConfermo. Vuoi che ti prenda sotto la mia cappella?
RispondiEliminaAvv. Pignacorelli in Selci
Quale sarebbe la legittimazione attiva di Roma Capitale?
RispondiEliminaOcchio Spaduzzi che sull'albo del CNF non compari. Di loro di aggiornare la pagina o meglio non spendere il titolo su un blog
11,45
RispondiEliminaHai una fissazione con le palle, ok. Sono gusti
@romafaschifo: l'avete fatta fuori dal vaso... non è che puoi etichettare qualcuno come "bestia" e scandalizzarti se poi reagisce "da bestia". Con tutte le gradazioni possibili nella "bestialità" delle persone. Certi epiteti squalificano anche chi li pronuncia.
RispondiEliminaCerto, io non me le faccio tagliare da Romafaschifo.com, tantomeno da te. Se vuoi ce vediamo all'ardito stasera alle 21:30 e te le faccio leccare 'set due belle palle che c'ho qua sotto.
RispondiEliminaDaje stronzo, viè all'Ardito stasera alle 21:30, vedi come se divertimo: te faccio leccá le mie palle sudate.
RispondiEliminaChe fai abbozzi?! Eh?!
RispondiEliminaDunque se mi chiami stronzo (maschile) presumi che io sia uomo e hai ragione.
RispondiEliminaMa, senza offesa, proprio perche sono uomo, io palle non ne lecco.
Come ti dicevo, se ti piacciono le palle o farti leccare le palle da altri uomini, sono i tuoi gusti, ma non i miei
Quindi, secondo il tuo ragionamento, visto il tasso di violenza verbale presente all'interno di questa pagina (offese, insulti, ecc.) qualsiasi azione, anche con mezzi superati come l'oscuramento della pagina stessa, è giusta, no?
RispondiEliminaDa tifoso (10 anni di abbonamento allo stadio fino al 2002) condivido pienamente l'articolo. Allo stadio da sempre vedo persone tranquille e composte, ma vedo anche migliaia di bestie.
RispondiEliminaIl problema, del resto, non è il calcio quanto la gente di Roma, che per la maggior parte fa schifo. Altrimenti non vivremmo ormai da decenni nel degrado dilagante.
Grazie per quello che fate e complimenti per il vostro coraggio. Andate avanti così.
Immaginavo che fosse un'esperimento quello di ieri... il calcio a Roma è tabù,
RispondiEliminaanche se non solo a Roma si registrano atti di violenza negli stadi ( guarda Napoli ).
Sicuramente la passione aggressiva è patologica perchè dire "quelli che vanno negli stadi e incitano alla violenza e al razzismo sono bestie" e avere un buon 60% della popolazione romana che ti spara insulti e minaccia percosse è abbastanza preoccupante come cosa. Non è normale come cosa... la cosa peggiore è che ne vanno anche fieri di essere incivili.
Poi si lamentano dell'Italia perchè non è indietro anni luce rispetto un altro paese europeo.
Per fortuna a me il calcio fa schifo!
correzione per il commento sopra (sono sempre lo stesso)
RispondiEliminaPoi si lamentano del fatto che l'Italia E' indietro anni luci rispetto altri paesi europei.
Se hai scritto questo articolo per chiarire la tua posizione ai nuovi 140 arrivati non ne avevi bisogno dal momento che si spera siano 140 civili romani, se speravi di spiegare le tue ragioni ai 170 che se ne sono andati dovevi sapere di perdere tempo...
RispondiEliminaLe mie palle mi piacciono eccome. Me le so fatte uscì fuori a furia di spaccare teste di dementi come te. Vieni all'Ardito stasera alle 21:30, due pizze te le sei guadambiate pure oggi.
RispondiEliminacome sei violento!
RispondiEliminaPrima volevi che ti leccassi le palle e ora vuoi prendermi a pizze?
Sei un po volubile... ma anche questo e' in linea con i tuoi gusti.
Senti ma perche mi inviti proprio all'Ardito?
Civilotto, quando c'avrai Al Bagdadi che ti butta giù la porta di casa, perché lui non bussa, ne riparliamo. Allora ancora non vi è chiaro a cosa serve lo Stadio? A formare e selezionare combattenti pronti a tutto pur di difendere una fede, esattamente come quelli che vi stanno alle porte di casa, e che non si faranno certo scrupoli a tagliarvi la testa dopo aver ridotto in schiavitù le vostre donne. Questo è il mondo del mediterraneo attuale. E questi problemi non li risolvi con Secutor ed i suoi geranei ben recisi o col punto e croce. Anche tutta la situazione post-bellica di Roma, a cosa credi serva!? Credi che io Califfo faccia viaggiare i suoi su convogli con l'aria condizionata?!
RispondiEliminaDaje viè all'Ardito che te sfonnoooo!!!
RispondiEliminaArdito nel senso di ardito ar cu...? Non ci penso proprio deve essere un posto tipo blue oyster...
RispondiEliminaChe cazzo te pensi? A me m'hanno puntato pure na pistola in faccia, nun ho battuto ciglio! Da regazzino andavo a rubà io dentro i campi de li zingari, e je scopavo le donne. Mò sta a vede che qua er damerino manco se presenta all'Ardito dopo che ha fatto er gaggio.
RispondiEliminaAbbozzi ehhhh!!!
PPPPRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR
RispondiEliminaCredo tu abbia visto un po troppi film con Thomas Milian.
RispondiEliminaComunque se anche fossero vere le tue storie, le donne zingare che ti scopavi sono il passato (anche li, questione di gusti, c'e' chi si fa le zingare e chi le ariane). Vabbe, ora ti piace che gli uomini ti lecchino le palle: col tempo si cambia. Tranquillo, nessuno qui te ne fa una colpa.
Io te rompo er culo… daje viè all'Ardito si te regge, cagasotto!
RispondiEliminaMa secondo me il nostro amico stupratore di zingarelle è Jhondoe74 !!! a ridicolo
RispondiEliminaQuesta è la riprova che i videogame violenti non fanno male alla buona educazione dei vostri figli, come il MOIGE vuole farvi credere.
RispondiEliminaGuardate la differenza tra chi pratica e segue uni sporto mò,tuo più violento, tipo il Rugby oppure il pugilato, rispetto ad un gioco con una palla in cui non c'è quasi mai contatto fisico, o nel caso questo è spesso annoverato tra i falli.
Ma quale stupratore?! Le zingare me volevano e me invitavano loro, che je piaceva con me rispetto a fallo co quelli del campo. Me invitavano, me le scopavo, e me indicavano pure dove trovare i soldi e le refurtive da fotteje.
RispondiEliminaComunque m'hai beccato, so proprio Jhon e te aspetto all'Ardito stasera alle nove e mezza. Vieni già mangiato, che le pizze che te do nun so commestibili.
"Io te rompo er culo…"
RispondiEliminaCon cosa? Ancora che neghi di avere quei gusti?
@ agosto 20, 2015 12:45 PM
RispondiEliminadiccelo subito ma c'e' tumadre all'ardito?
senno' non venimo
Comunque se fotti con le zingare e rubi con le zingare, mi sa che sei uno zingaro
RispondiElimina"Questa è la nostra 'fede' e il nostro 'ideale' per il quale siamo pronti a uccidere e morire"
RispondiEliminaBoh, ammazzatemi pure, pisciate sullaa mi tomba, ma per me chi scrive certe cose ha seri e altro che andare allo stadio con i bambini... gli andrebbero legati gli attributi per evitare che si riproduca.
Gente che guida. Gente che vota. Gente che spiega perché questa città sia ridotta a una cloaca.
Il MOIGE in tutto ciò, cosa dice?! Vuole vietare anche le aste delle bandiere in plastica, perché corpi contundenti? Ed i bimbi potrebbero farcisi male?!
RispondiEliminaMeno male che sò cresciuto nell'anni '70, quando la cintura di sicurezza in maghina era er braccio de tu madre o de tu padre, quando che cascavi per tera co la bici te sfracellavi, ma ripijavi a correce e facce le penne, quanno che te menavi co qualcheduno, poi ce facevi pace, te ce smezzavi le canne 'nzieme e c'è annavi a rimorchià 'n centro quarche sciampista che magari te facevi pure insieme, mentre ar fidanzato je la faceva giusto annusà e quello stava lì a guardà le minchiate de chi parcheggiava 'n doppia fila.
V'hanno proprio tajato li cojoni sti parapreti der cazzo.
Sticazzi der voto, si te pijo t'aroto sotto a smarte de mi moje, e me fanno pure na targa 'ndove te lasso steso.
RispondiEliminaChe t'hanno fatto? T'hanno insurtato?!? Sur webbe?! Mò ce penso io… piò o smartephone da combattimento e vado a fa 'n firmato fori da 'o stadio!
RispondiElimina11.45 , però che un complotto sia in piedi per distruggere Roma vien da pensare, questo blog potrebbe farne parte, dopo un articolo diffamante come quello di ieri, uno dei tanti, nessuno querela questo blog?
RispondiEliminaLe condizioni per querelare il blog ci sono tutte e i capi di accusa infiniti ma nessuno muove un dito ma accetta tutto in silenzio.
Complotto? Mi vien da pensarlo!
Io so da magica e de a Selva de Siena nun me frega nulla anzi li odio perchè a me non me piace sfrutta l'animali pe fa diverto a gente.
RispondiEliminaAo sor Tonelli ma i cavalli che perdono o c'è scoppia er fegato pe a stanchezza, ar Palio de Siena che te piace tanto, l'ammazzano e poi se li magnano o li ammazzano salamente?
Tu sei appassionato e ne capisci sor Tonelli, risponnimi!
Se è questo il livello culturale dei ROMANI allora è meglio che ci popoliamo dei Zi....ri , ci portano un po di civiltà
RispondiEliminaBonaaaaaaa la carne di cavallo e a Siena costa pure poco, chissà perchè.
RispondiElimina@1:23 certo che è un complotto, ancora non lo avevi capito?! E non è per distruggere solo Roma, quello è un semplice tassello. Noi serviamo da area cuscinetto, da una parte e dall'altra.
RispondiEliminaCosa succede a ciò che si trova tra incudine e martello?
Bona si a carne de cavallo! E te farebbe pure bene, invece de fa er vegano de merda che te fa diventà pure frocio. Magnate er cavallo, e ngroppate na cavalla. Passa tutto.
RispondiEliminaQui è Roma Fa Schifo, non Siena Fa Schifo, dementi....
RispondiEliminaMa il comun denominatore è Tonelli!
EliminaIo credo che RFS dovrebbe seriamente valutare l'ipotesi di introdurre la moderazione sui messaggi inseriti
RispondiEliminama l'amico delle zingare che ti da appuntamento all'Ardito e' scomparso?
RispondiEliminaChe sta in pausa pranzo?
Me stavo a chiavà tu moje. Se vedemo stasera all'Ardito alle nove e mezza, te rompo le corna… è già so che me c'è vorrà parecchio perché cè ne hai un palco in capoccia.
RispondiEliminasei male informato. Non sono sposato.
RispondiEliminaMi fa piacere che rispondi a comando pero
Stasera flash mob all'Ardito
RispondiElimina2.29, leggi ma nun capisci un cazzo, cambia canale vatti a vedere qualcosa di visivo almeno con le immagini probabilmente comicerai a capir qualcosa.
RispondiEliminaTonelli = Siena = Palio di Siena = sfruttamento animali = senesi che si prendono a cazzotti per dei cavalli che corrono = Tonelli ama tutto ciò
Tonelli = odia calcio = odia Roma
Calcio peggiore del Palio? Si, perchè Tonelli nel suo ego vuole trasmetterci questo messaggio subliminale.
Ti consiglio di leggere i commenti a riguardo, come fatto dal sottoscritto, sopra riportati probabilmente comicerai a capire le cose come funzionano su questo blog.
Rast
Bene, venite all'Ardito. Più siete e più ne brucio. Fate na bella coreografia de stronzi in fiamme. Poi mettiamo il video su youreporter.it e mandiamo la segnalazione a io segnalo: gruppo de cojoni in fiamme davanti all'Ardito. Se richiede intervento tardivo di Vigili der Foco: lasciateli brucià!
RispondiEliminaMe raccomando, mettetevi un costume acetato, che fa da accelerante.
RispondiEliminaEr palo de Siena infilatelo ar culo.
RispondiEliminaMò manco più a cintate allo Stadio se po' fa?! Eh?! Guarda che poi se sfogamo sotto casa tua, che cazzo te credi?
RispondiEliminaLascia sta che gia sei passato da frocio e da zingaro. Ancora che continui?
RispondiEliminaC'ho la tanica pronta cojoncè… daje viè all'Ardito e portate l'amichi tua, più sete e più calore farete.
RispondiEliminaBene. Raggiunta quota 1-o-1 fanno 40 euro. Ed anche oggi vi abbiamo fottuto ed abbiamo guadagnato cazzeggiando. Avete cliccato i banner e donato via paypal? Mò sappiamo pure de che colore vi piacciono le mutande, oppure vi influenziamo a comprarne in quantità industriale del colore e taglia che ci è avanzato a magazzino.
RispondiEliminaPS na maja der pupone ar pupo comunque compratejela a purciari!
RispondiEliminama fai il cameriere all'ardito?
RispondiEliminaSolidarietà a RFS. Gli stadi, in Italia, meriterebbero una bomba atomica lanciata durante il primo tempo.
RispondiEliminaMASSIMILIANO TONELLI SONO CAIMMI, QUELLO CHE HAI ESPOSTO IN QUESTO ARTICOLO E DI CUI CANCELLI I COMMENTI DA IERI. PERCHE' DALLO SCREENSHOT DEL MIO POST HAI CANCELLATO IL TUO NOME? NON MI DIRE CHE HAI PAURA DI UN LINCIAGGIO SOMMARIO...EH? CREPA SERVO, ORA CHE HAI SPUTATO LA TUA "AUTOREVOLE" SENTENZA (CHE Dà CONTO DI QUANTO SEI IGNORANTE, FRUSTRATO, E DI QUANTO NON CONTI UN CAZZO) RIMETTITI GUINZAGLIO E MUSERUOLA, DA IERI MI PARE CHE GIA' HAI ABBAIATO TROPPO. ROMA TI ODIA, TIENILO A MENTE TONELLI, ROMA TI SCHIFA !
RispondiEliminaAl Simpatico Caimmi: sei un troglodita e un uomo delle caverne. Vai a zappare. Questi sono gli ultras: cafoni, ignoranti e violenti. TU NE SEI UN CLASSICO ESEMPIO. VAI A SPIPPARTI DAVANTI LE "GESTA" der cabidano e a tirare cortelli ai laziali.
RispondiEliminaCaimmi visto che sei sobrio e ti ergi a paladino di Roma ricorda un'espressione tipicamente romana:
RispondiEliminaMeglio un morto in casa che un marchigiano alla porta
"Civilotto, quando c'avrai Al Bagdadi che ti butta giù la porta di casa, perché lui non bussa, ne riparliamo. Allora ancora non vi è chiaro a cosa serve lo Stadio? A formare e selezionare combattenti pronti a tutto pur di difendere una fede....."
RispondiEliminaMadonna ma la gente sta veramente ma veramente male di testa. Stiamo messi molto male, ormai l'Italia è equiparabile al Burundi come livello di istruzione. Con tutto il rispetto del Burundi eh questo essere dovrebbe rifare tutte le scuole da zero, se mai ne ha fatte
Ah ah,li voglio vedere gli ultras come si sacrificheranno per resistere all'IS. Se al Bagdhadi gli promette le partite pure il venerdi gli ultras saranno i primi a convertirsi.
RispondiEliminaRicordo quando venne Gheddafi a Roma nel 2009 e giravano voci di un investimento di Gheddafi nella AS Roma. Al Campidoglio quando Gheddafi fece uno dei suoi sproloqui di due ore c'era un bel manipolo di valorosi tifosi della Roma che srotolarono un bello striscione di benvenuto al colonnello.
Morale, col petorlio di al bagdhadi si potrebero comprare bei calciatori per vincere il campionato.
Interessanti ed inquietanti i commenti - ci posso stare ma poi questi "difensori" tosti, dove stavano fatto quanno la signora che stava a rientra' a casa, zona Tor di Quinto , senza illuminazione e servizio bus tagliato, fu stuprata e ammazzata da un rom ?
RispondiEliminahttp://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/roma/2009/06/11-30460/%C2%ABBenvenuto%20Gheddafi%C2%BB,%20tifosi%20Roma%20al%20Campidoglio
RispondiEliminaEcco i valorosi tifosi della Roma che resistono all invasioni barbariche forgiandosi allo stadio.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/08/20/vittorio-casamonica-cavalli-e-rolls-royce-per-il-boss-re-di-roma/1971020/12/#foto
RispondiEliminama che volete da una città dove succede questo?
Cittadino Romano e Italiano ha detto...
RispondiEliminaRoma. funerali casamonica con la musica del padrino. le istituzioni e i loro rappresentanti locali eletti o in divisa guardano , blog di protesta e giornali locali tacciono per convenienza vergogna vergogna .
Io quanno che Gheddafi stava 'n Canpidojo c'avevo da pesta un paro de frocetti davanti all'Ardito. Robetta de paranza. Sinnò a ammucchiavo er Colonnello e quelle tre zoccole cubane che se portava appresso, sta tranquillo! Però aho, viè prima er lavoro eh! Pè ammucchià quei due frocetti m'hanno dato 20 euri, giusto er costo der kerosene pè illuminate de 'mmenzo stasera si te presenti all'Ardito.
RispondiEliminaMa pure tu prendi solo 20 Euro? Pensavo solo tu madre!
RispondiEliminaMi madre ormai pia solo 10, è vecchia ma ancora quarche giovinotto che ce va ce sta, perché ce sa fa. Io 'nvece a 'n frocetto come te pagherei de tasca mia pè daje foco.
RispondiEliminaDaje viè all'Ardito si te regge.
Avanti Al Bagdadi! Tifiamo Jihad! Voglio proprio vedere come vi difenderete dai Jihadisti, se con gli articoli di Repubblica ed una copia del Venerdì arrotolata, oppure se poi vi metterete alle spalle di qualche centinaio di neo-gladiatori, combattenti per la libertà come noi Ultras capitolini. Che ci alleniamo per quel giorno ogni maledetta Domenica.
RispondiEliminaAlle Termopoli c'erano 300 spartani a difendere il mondo libero dai Persiani, alle porte di Vienna c'erano dei manigoldi come noi a sconfiggere il Salatino. Fuori dalle mura di Mordor, sempre noi ce stavamo a parà er culo a Frodo. Razza di borghesucci rammolliti che non siete altro! Almeno se non avete la spina dorsale e strisciate, non rompete le palle a chi ancora ne ha una e la mantiene bella dritta.
Dai commenti penosi che leggo e dallo scalpore suscitato dall'articolo mi rendo conto che le "bestie", intese come animali, si offenderebbero ad essere paragonate ad una certa categoria di tifosi di questa città. Menti malate per un calcio malato.
RispondiEliminaUltras? Bimbi col soldino, bimbi col soldino ovunque. Mi raccomando fatevi ricaricare la postepay dal papi.
RispondiElimina"Anonimo Anonimo ha detto...
RispondiEliminaAvanti Al Bagdadi! Tifiamo Jihad! Voglio proprio vedere come vi difenderete dai Jihadisti, se con gli articoli di Repubblica ed una copia del Venerdì arrotolata, oppure se poi vi metterete alle spalle di qualche centinaio di neo-gladiatori, combattenti per la libertà come noi Ultras capitolini."
Sì e poi mi raccomando quando arriva Grande Puffo croccalo per bene e visto che ci sei dai due sberle anche a zio paperino.
Ma vai a zappare la terra cavernicolo. Già è tanto se hai il pollice opponibile. Torna al tuo baretto a parlare daaaroma che quello è il picco della tua giornata. Terra terra proprio, manco un neurone ti è rimasto...
Ma quale al baghdadi, ma quali gladiatori, andate a scuola porco idd*o.
RispondiEliminaVai, vai, vai a scuola… sai che je ne frega a Al Bagdadi si c'hai tre lauree? Meno che a Renzi, Berlusconi, e compagnia. Zero. Ecco quanto je interessa. Te voi difende dall'invasore maghrebbino? Comincia a armatte. Metti da parte er libretto, sotto ar comodino, e fatte 'n kalashnikov! Dame retta… ar limite viè fori allo stadio ogni tanto a fa du scontri pure te, così te alleni a pija e a dà un po' de botte.
RispondiEliminaLazio-Milan dello scorso campionato. Sono in Sud-Est perché ho accompagnato a vedere la partita mio figlio di dieci anni (io simpatizzo per altra squadra).
RispondiEliminaDopo cinque minuti gol del Milan. Cinque-sei ragazzi dall'apparente età di venti/venticinque anni (tra cui un paio di donne) che si trovano circa quattro file sotto di noi esultano (evidentemente tifosi del Milan, pur non portandone alcun segno distintivo).
Due file sopra di noi si alzano tre energumeni e un altro (penso di circa 60 anni) si alza dal posto a fianco a mio figlio, tutti come delle furie, decisi a "chiedere conto" di quell'esultanza.
Fortunatamente sono intervenuti gli steward che hanno allontanato i ragazzi, perché, molto probabilmente, quei ragazzi avrebbero passato un brutto quarto d'ora.
Mi sono rattristato, per la situazione, per mio figlio, per tutto, per un luogo dove negli anni '60 stavano fianco a fianco romanisti e laziali, milanisti e interisti, e che dall'avvento del tifo organizzato è diventato un luogo dove avere paura.
Caimmi e tu andresti all'Universita'? Dal livello dei tuoi interventi non ti darei neanche la quinta elementare.
RispondiElimina"Vai, vai, vai a scuola… sai che je ne frega a Al Bagdadi si c'hai tre lauree? Meno che a Renzi, Berlusconi, e compagnia. Zero. E bla bla..."
RispondiEliminaSìsì daje tiramo i pugnni parlamo der cabidano, se bevemo la bira e passiamo le giornate ar baretto.
E fu così che questi prodi paladini salvarono l'Italia!!!
Gli abissi della psiche umana sono sempre più profondi...
Mi piacerebbe sapere quante persone di quelle che frequentano uno stadio vantano un curricula comprendente una condanna a nove mesi e 20.000 euro di multa mai pagata.
RispondiEliminaAl solista dell'ardito con la madre mignotta: ma quanti fratelli hai?
RispondiEliminaUna soluzione c'è: spargimento massivo di gas nervino all'Olimpico durante il derby, così in un colpo solo li facciamo fuori tutti! Ahahahahahahahah!!!!!
RispondiEliminaIo sono un tifoso di calcio, precisamente della Roma, ogni tanto vado allo stadio e amo questo sport.
RispondiEliminaTutta questa vostra montatura (come se il problema di Roma fosse il calcio) mi pare eccessiva.
Non mi piacciono gli ultras perchè sono dei buzzurri, cafoni, mezzi criminali ed effettivamente malati di calcio.
Non mi pare che il calcio esista solo a Roma.
Poi se c'è gente così malata che ritiene opportuno prendersi a coltellate per una partita di pallone, facessero pure tra di loro. Fanno pena!
Io credo sia sbagliato criminalizzare il calcio e chi lo segue. Semmai è da criticare una serie di comportamenti che l'eccessiva fissazione per il calcio produce in alcune persone.
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