Domani parleremo del mezzo scempio che si è compiuto con il flop della vendita agostana degli immobili comunali. Oggi riceviamo e volentieri pubblichiamo questa segnalazione sul Concorso per la Formazione Professionale del Comune di Roma. Anche perché grazie alla nostra pubblicazione molte persone potranno venire a sapere dell'opportunità.
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Si segnala che, come previsto, proprio in corrispondenza della settimana del Ferragosto, si sono aperti i termini per la presentazione delle candidature per l'inserimento in una speciale graduatoria, per circa 150 posizioni lavorative di personale docente e non docente da collocare nelle 9 scuole di Formazione Professionale del Comune di Roma.
Come avvenuto in passato, il sistema di presentazione si basa su internet dietro pubblicazione dell'avviso pubblico che quest'anno avviene giusto a cavallo del ferragosto, forse per garantire minor pubblicità e quindi minor numero di candidati.
Ai dubbi sulla opportunità di indire una selezione del personale in corrispondenza del periodo di riposo per la maggior parte degli italiani, si aggiungono quest'oggi le forti perplessità dell'affidamento di tutta la gestione della graduatoria, e quindi della selezione del personale, ad una società esterna della Provincia di Roma estranea all'Amministrazione Comunale che gestisce tutti i corsi nelle sue scuole.
Alla ipotesi del passaggio sotto silenzio per avvantaggiare i ben informati da conoscenti nella compagine comunale (amici, parente e amici di amici), si aggiunge ora quello che potrebbe essere un primo passo verso la cessione di tutta la Formazione Professionale del Comune di Roma alla Provincia o Città Metropolitana.
Ricordo che la formazione del Comune di Roma, in passato è stata più volte messa sotto inchiesta proprio per favoritismi di vario genere, per irregolarità nelle graduatorie, nelle chiamate, nei colloqui e nelle assunzioni (vedihttp://www. cinquequotidiano.it/politica/ 2012/07/11/le-assunzioni- facili-dell-assessore-al- commercio/ oppure http://www. prismanews.net/lavoro/ parentopoli-anche-nella- formazione-professionale.html)
Quest'anno il programma software internet per la selezione del personale e tutte le procedure per la selezione dei docenti, non sono più gestite internamente dal preposto Dipartimento del Comune di Roma, come avvenuto in passato, e nemmeno affidato alla società esterna Risorse Per Roma di proprietà del Comune, ma bensì interamente demandato alla società esterna Capitale Lavoro SPA, società per azioni nata nel 2002 tra la Provincia di Roma e il Formez.
La stessa società Capitale Lavoro SPA gestisce anche la "Banca Dati 2014 delle manifestazioni di interesse presentate da formatori che si candidano per incarichi a termine presso i Centri di Formazione Professionale gestiti dalla Provincia di Roma", alla quale si può accedere attraverso il sito http://www. capitalelavoro.it/
Molto inquietante è anche la totale inesistenza di ogni informativa in merito sul sito internet del Comune di Roma, nonostante siano presenti pagine dedicate ai Centri Di Formazione Professionale che forniscono alla cittadinanza le necessarie informazioni per le iscrizioni ed i programmi.
Le iscrizioni per la candidatura a docente nei Centri di Formazione del Comune di Roma può essere effettuata unicamente al sito di Capitale Lavoro digitando l'indirizzo http://www. capitalelavoro.it/banca-dati- formatori-2015/
Infine risulta molto strano che la selezione del personale avvenga durante il mese di Agosto nonostante le raccomandazioni dell'Assessore alla legalità On. Alfonso Sabella circa la non opportunità di effettuare selezioni in quel periodo.
Per tutti i dettagli relativi sul concorso/selezione, che si svolge unicamente on-line, rivolgersi al numero 060606 oppure all'URP del Dipartimento Sviluppo Economico ai numeri di telefono 0667102055, 0667106046, 06671071862, 0667103859, a Capitale Lavoro SPA tel. 0685358322, alla Segreteria Formazione Professionale 0667106245 e su http://www.capitalelavoro. it/banca-dati-formatori-2015/.
Alex Penta
38 commenti | dì la tua:
tra l'altro il primo passo per partecipare alla procedura è iscriversi al portale http://formatori.capitalelavoro.it, che però è stranamente in manutenzione...
scade il 17 settembre .. non mi sembra uno scandalo . CMQ .. sito in manutenzione ! sono senza parole
Figghi e moghhi vanno sistemati senza potenziali concorrenti, mi sembra lapalissiano...
Intanto grazie per l'informazione.
Poi, magari fosse semplice nepotismo.
Le clientele hanno implicazioni ben più inquietanti del favore a soreta.
La presenza di ditte esterne di per sé è una clientela.
Nei ministeri si fanno corsi di aggiornamento completamente pretestuosi, strapagati dal pubblico stesso, affidati a ditte esterne, vedere sul portale di moody.
Ma come può una ditta costituire il parametro di addestramento di personale pubblico e di giudizio sulla qualità quando per definizione è il pubblico che costituisce parametro per il privato, ovviamente?
A parte i soldi regalati alle ditte suddette, cfr. scandali consip per capire che sempre a tangentopoli stiamo, è chiaro che la ditta avendo interesse a entrare a carpire i soldi dal pubblico, adegua le proprie prestazioni alle richieste dei fruitori, per cui ti saluto qualità.
Ma non avete visto come il privato fa risparmiare il pubblico?
Zetema adesso infilerà otto dei suoi al posto di quattro impiegati già attivi in una biblioteca di periferia.
Otto servi mal pagati e negligenti al posto di quattro persone con titoli ed esperienze.
Ma naturalmente dietro ogni schifezza c'è sempre lui! Caltapitone...e infatti...tatà...
Alemanno è Alemanno, l' uomo dallo sguardo fedele che dai bastoni giovanili è maturato fino all' empito sociale; i potentati sono i palazzinari che dai tempi di Monsignor de Merode governano Roma; gli inadeguati sono quella coroncina di nulla che il sindaco sta edificando in posti chiave, pensando di dotarsi di un fossato contro gli assalti dei lanzichenecchi della sua stessa parte. Un fossato forse deterrente se fosse popolato di coccodrilli: ma sono bastate le prime nomine, Giancarlo Cremonesi all' Acea, Massimo Tabacchiera all' Atac, Francesco Marcolini a Zètema, per capire che l' acqua intorno al Campidoglio va popolandosi non di scattanti coccodrilli, ma di inutili carpe. E i potentati non hanno aspettato per mettere in mora il sindaco velleitario come collocatore di "amichetti". Erasmo Cinque, palazzinaro finiano, uomo di fiducia del ministro Matteoli, ha avvertito:«Il rodaggio di Alemanno è finito», e ha bollato acidamente la nomina di Cremonesi, sua ex creatura postfascista. Come dargli torto? Un Cremonesi qualunque in cambio di uno come Fabiano Fabiani, che delle giunte di centrosinistra fu la testa pensante. Franco Caltagirone, che dell' Acea è azionista e voleva mettere un suo famiglio, non solo non ci è riuscito ma si è visto togliere l' appalto Vianini da centinaia di milioni per riparare le strade. E Francuccio non perdona, soprattutto dopo essersi speso per Alemanno sostenendo la teoria della discontinuità rispetto alla stagione del centrosinistra, che pure non gli ha risparmiato onori. Nell' attesa di collocare il direttore del Messaggero Roberto Napoletano nel tempio del Sole-24 Ore fianco a fianco con Cesare Geronzi che impera (dio lo perdoni) in piazzetta Cuccia, va dicendo in giro che il giovanotto che ha preso il Campidoglio sarà peggiore del giovanotto che l' ha lasciato, che dalle pizzerie veltroniane si arriverà alla tessera del pane. Vedete perché è una deliziosa pièce teatrale? Si svolge tutta nella stessa casa, con una certezza solo su chi non perderà la partita: i tardi epigoni del Cardinal de Merode, che, se non fu santo, certamente fu edificante.
ALBERTO STATERA
Voi tirate le fila di ogni mega appalto rinnovato senza gara all'interno del pubblico - esiste ancora il concetto di "fuori legge" in italia? forse no - e ci troverete dietro sempre le stesse cinque persone.
Nelle biblioteche il monopolio delle fotocopie ce l'ha la famigerata gap, nota per i costi mostruosi, la maleducazione e l'incapacità degli addetti.
Da quindici anni continua ad ammorbare i servizi fotocopie di tutto il Regno, SENZA ALCUNA GARA DI APPALTO, e senza alcun dato di eccellenza, anzi.
Oltretutto nel resto dell'universo mondo le fotocopie se le fanno da soli gli utenti, con immenso risparmio per tutti. Noi no, noi dobbiamo avere sempre l'acaro parassita in qualunque struttura pubblica.
E pure dietro la gap...
Pierreci - electa che ha due terzi del monopolio (senza gara) dei servizi aggiuntivi dei siti culturali è mondadori, quindi è resca, quindi è caltapulcione.
Ma soprattutto è fuori legge, sia per la connotazione contrattuale dei dipendenti - cocococcodè per decenni, e stipendi da scaricatore di patate bulgaro.
Selezione del personale, la solita, a ca...so e a servitù.
Gebart il terzo rimanente, e per il resto idem come sopra, più nutrito gruppo di figli di papponi in cda.
Gebart il terzo rimanente, e per il resto idem come sopra, più nutrito gruppo di figli di papponi in cda.
Ma la stessa gebart rientra nel grande cosmo di civita, che ingloba l'orbe terracqueo dei cosiddetti "eventi".
Presidente onorari di civita è...gianni letta...
e ogni parola è superflua.
Se voi cliccate sui nomi dei rappresentanti dei cda di questi misteri dell'imprenditoria italiana, vi si spalancheranno ramificate cateratte di lobbismi e corruzione, ma tutte riducibili ad unum, o al massimo dues-tres, e di parassitismo a spese del pubblico.
Ma la cosa più ignobile e sfacciata è che codesti ceffi aggirando completamente la Legge per controllare il sistema economico piazzando figli, nipoti, amici, e soprattutto varia servitù mafiosa , hanno trovato il modo di cementificare per l'eternità sistemi di innesto che si voleva occasionale del privato, con un programmato imbroglio parte legislativo, a cominciare dalla legge Ronchey, e parte semplicemente illecito (tanto sarebbero loro che delinquono a dover vigilare, e campa cavallo).
Capito perché decantano tanto le virtù del privato le nostre eminenze?
Perché il "privato" è tutta la loro clientela, figli rimbambiti compresi, che sarebbe fantascientifico pensare vincitori di concorso quindi vengono imposti di forza a fare la "classe dirigente" tramite l'inserimento insidioso di "ditte", tramite cui spadroneggiare sulle persone che per titolo, per Legge e a diritto lavorano nel pubblico.
Io più che la P4 la chiamerei la B5, ossia borlotto 5, cinque fagioli borlotti rincoglioniti e senza scrupoli che si spartiscono il potere tramite svariati sotto - borlotti, tipo i vari Messa e Nastasi.
Rincoglioniti non vuol dire innocui. In vetta si chiama massoneria, alla base si chiama mafia, l'insieme è o'sistema.
che palle io volevo iscrivermi, ma il sito è in manutenzione....non ne usciremo mai dalla cultura delle raccomandazioni...è inutile me ne devo andare all'estero, perchè tanto quà non riuscirò mai a combinare un cazzo.
Avete visto cosa hanno combinato?
Stranieri semi-sconosciuti a dirigere i nostri musei, sostituendo personale regolarmente assunto e selezionato.
Come può un tedesco qualunque avere più titoli a dirigere un museo, di uno studioso italiano che lo gestisce da anni?
Ma che è la lottizzazione rai, che arriva il primo pennellone comunista e fa piazza pulita dell'esperienza e delle irripetibili competenze che acquisisce un direttore di museo sul campo?
Ma quando mai si destituisce un direttore di museo?
Ma a quale imbecille può venire in mente di creare direzioni museali con decine di siti che fanno capo a una sola persona?
Franceschini, invece di trasformare l'Italia in una specie di gigantesca festa dell'unità, perché non ti guardi allo specchio e ti chiedi a che titolo stai facendo il ministro dei beni culturali?
Macché raccomandazioni, ma magari. Le raccomandazioni erano quelle di andreotti che metteva la buona parola ai concorsi - requisiti minimi garantiti - ma si rifiutava di assumersi la responsabilità di mettere degli incapaci a gestire reparti di ospedale o assessorati.
La raccomandazione è quella cosa che si camuffa perché rispetta di fatto le regole di selezione che lo Stato esigerebbe.
Questa è clientela, questa è l'inettitudine e l'arroganza degli inetti al potere, questo è lo sfascio, questa è la spartizione lobbistica, questa è la mafia.
Innanzitutto, qualcuno mideve spiegare quale apporto darà
al PARCO ARCHEOLOGICO DI PAESTUM costui:
Gabriel Zuchtriegel – 34 anni, archeologo. Tedesco, nato a Weingarten, nel Baden-Württemberg, si è laureato in Archeologia classica, preistoria e filologia greca alla Humboldt-Universität di Berlino e ha poi conseguito con lode il Dottorato di ricerca in Archeologia classica presso l’Università di Bonn. Ha condotto numerosi scavi archeologici in Italia e all’estero e ha collaborato con importanti istituzioni nazionali e straniere nel settore dell’archeologia, maturando anche esperienza nella gestione museale. Professore a contratto di Archeologia e storia dell'arte greca e romana nell’Università degli Studi della Basilicata, è autore di svariate pubblicazioni.
Me cojoni, direbbe franceschini.
Non ce l'avevamo di meglio alla Sapienza?
Però è un bel fighetto, magari franci apprezza.
Allora, questo "professore a contratto" in Lucania di 34 anni si piglia Paestum. Perfetto proprio. Poi arriva lui.
alle GALLERIE DEGLI UFFIZI (FIRENZE):
Eike Schmidt – 47 anni, storico dell’arte. Tedesco, nato a Friburgo in Brisgovia, si è laureato in storia dell’arte medievale e moderna alla Ruprecht-Karls-Universität di Heidelberg nel 1994. Nella stessa università ha conseguito con lode, nel 2009, il dottorato di ricerca in storia dell’arte con una tesi su “La collezione medicea di sculture in avorio nel Cinque e Seicento”. Dal 2009 è curatore e capo del dipartimento di scultura, arti applicate e tessili del Minneapolis Institute of Arts. Ha lavorato e vissuto a lungo in Italia, in particolare a Firenze, dove dal 1994 al 2001 è stato borsista e ricercatore presso il Deutsches Kunstshistorisches Institut. Nel 1997 ha vinto il premio Nicoletta Quinto della Fondazione Premio internazionale Galileo Galilei di Pisa. Dal 2001 al 2006 è stato curatore e ricercatore nella National Gallery of Art di Washington. Dal 2006 al 2008 è stato curatore nel Dipartimento di sculture e arti decorative nel J. Paul Getty Museum di Los Angeles. Dal 2008 al 2009 ha lavorato a Londra da Sotheby’s come direttore e capo del dipartimento scultura e arti applicate europee. Esperto di arte fiorentina di fama internazionale, ha pubblicato svariate monografie e decine di saggi.
Bè, il premio nicoletta quinto preso da eike deve essere stata la discriminante per far allontanare Antonio Natali, che ha diretto gli Uffizi brillantemente fino all'altro ieri.
Meno male che poi arriva non so quale di questi cialtroni a dichiarare che va bene affittare le sale dei musei a privati.
E te pare. Capirai che bella novità, ste porcherie si fanno dal 2000 senza chiamare accoliti di frau merkel a contribuire. Se rimanevi a stoccarda a partorire questi colpi di genio nessuno piangeva.
Significato di tutto ciò.
Dichiarare che l'Italia non esiste più, lo Stato non esiste più, la Legge non esiste più, ed esiste solo l'arbitrio del primo scemo che occupa una poltrona.
Perché, badate bene, come ha scritto nel 2014 Vitaliano Tiberia negli Annali della Pontificia Accademia, l'Italia così diventa l'unico paese al mondo che abbia collocato direttori stranieri a capo dei propri musei, come se peraltro nulla contasse la formazione e la cultura d'origine per la comprensione di un contesto e di un patrimonio culturale.
Primo.
Lo Stato non esiste più perché la Legge non conta più nulla, e nulla conta l'indipendenza che la Legge dovrebbe garantire ai funzionari per compiere correttamente il proprio lavoro.
Ha detto benissimo Sgarbi, domani proporranno di scegliere così anche i Magistrati, si sveglia pinco pallo al ministero e fa una selezione internazionale scegliendo quelli più graditi a sua maestà la lobby dei borlotti.
La scelta di stranieri ha poi il compito di fare favori alle varie frau e a vari mr. della politica internazionale: angelita, io ti dò due poltrone coi contro fiocchi tu in cambio fa' la brava e dì che l'expo t'è piaciuta.
Ossia, ormai siamo alla clientela internazionale: fra un po' creeranno il comitato bildemberg per la scelta centralizzata del personale negli istituti pubblici dei paesi europei.
I porti della Grecia ormai sono della grassona, l'andazzo è quello, e non è uno scherzo.
Degli stipendi ne vogliamo parlare?
Dai 40000 ai 150000 euro AL MESE, mentre un'eccellenza italiana, un vero direttore di museo, ne prende 5000 quando va bene, a fine carriera e con gli emolumenti extra.
Che palle sti piagnistei… ma dove sta il diritto costituzionale dell’Italiano al Riposo di Agosto in Spiaggia? Andate in questi giorni a Londra o a Berlino o a Singapore e ditemi se trovate la serrata che c’e’ a Roma. Nei paesi evoluti si continua a lavorare (o a cercare lavoro) come sempre. Pure volendo stare sdraiati sull’asciugamano, un’occhiata al portale gliela si da’ comunque. Poi che il sito non funzioni e’ ridicolo ma e’ un altro discorso…
Per finire, ma solo perché vorrei andare a vomitare sulla faccia di franceschini pubblicata su un paio di quotidiani e di corsa, l'uso del decreto legge deve essere una eccezione, perché usato così tanto vale che la Costituzione la buttiamo e conferiamo lo scettro dello stivale a caltamuflone, incoronandolo a caronìa e sperando che un improvviso effetto geiser lo catapulti al largo senza ritorno, creando un effetto risacca che sommerga le basi nato con tutti gli al capone di casa-cosa nostra, anzi di our house.
Così è solo uno stillicidio.
Ah no, non posso vomitare senza aver aggiunto che la "selezione internazionale", ben lungi dall'essere un bando di concorso, è stata affidata a una sola persona senza alcun titolo e NO-MI-NA-TA. ! La follia.
Ossia il solito nessuno vestito da niente che agevola gli acc-ordigni sotto banco.
Ladri, assassini e TRADITORI DELLA PATRIA!
Avete tradito il paese per il quale mangiate ai 'sette palmenti'!
Vergogna, ladroni, pagherete per quel che avete fatto: svendere l'ITALIA.
Vergogna.
Al frignone che lavora al mibact e che sta rompendo con commenti che non c'entrano nulla con il post: 1) basta leggere i cv per capire che non è gente senza competenza; 2) alla Merkel non interessa che un tedesco sta agli uffizi; 3) la commissione che sceglie deve esser nominata, a meno si fare un bando per sezionale chi dovrà selezionare i direttori dei musei; 4) i poli museali non sono una follia: i grandi musei trainano i piccoli; 5) i musei sono ormai un business e bisogna mettere chi è in grado di farli fruttare. Impariamo come fanno all'estero così in futuro non avremmo bisogno di cercare direttori fuori dai confini nazionali
La risposta è molto semplice: perché si a Ferragosto sei così sfigato da sta a cercà roba de concorsi, invece de sta in vacanza fori Roma, allora è giusto tu abbia accesso a qualcosa che può sfuggire a chi non ne ha veramente bisogno.
STICA DEI PROF NOI CIAVEMO TOTTI DAA MAGGICA AS!!!!!!!! E NDITE CHE SARRUBBATO E CASE POPPOLARI!
LA RACCOMANDAZIONE E' UN FURTO DI VITE ALTRUI, UN CRIMINE GRAVISSIMO CHE INVECE A ROMA E' CONSIDERATO QUASI NORMALE. ECCO PERCHE' LA CITTA' FA VERAMENTE SCHIFO!
CIAO
Ahhhhhh puponeeeeeee… ciucciameeeeee er ditoooneeeeee ahr ahr ahr ahr
Cittadino Romano e Italiano ha detto...
Roma. funerali casamonica con la musica del padrino. le istituzioni e i loro rappresentanti locali eletti o in divisa guardano , blog di protesta e giornali locali tacciono per convenienza vergogna vergogna .
Bisogna essere abbastanza imbecilli per non capire il senso della poltrona di scambio e della nomina clientelare al posto del concorso e della perdita di autonomia dei funzionari della tutela, che essendo di nomina politica e quindi temporanea sono ricattabili e condizionabili, a scapito della tutela stessa.
O forse bisogna essere nastasi.
agosto 19, 2015 9:14 PM
1) Hanno la competenza di qualunque laureato con qualche esperienza lavorativa, i musei si dirigono con altre credenziali, quelle che avevano i precedenti direttori. Comunque sul giornale troverai i pareri unanimi dei tecnici che parlano di questi signori carneade come di persone non all'altezza.
2) manco ti rispondo, sei troppo stupido.
3) Le commissioni ai concorsi si scelgono tra persone che hanno vinto un concorso, come esige la Costituzione e l'eccellenza.
4) I musei non sono supermercati, il traino è semplicemente una parola che non c'entra nulla con la realtà museale, che è conservativa e culturale. Nessun museo al mondo è in attivo, il rientro economico delle istituzioni culturali è indiretto e giova alla società intera, innanzitutto per il richiamo turistico.
5)Come sopra, dici cose a vanvera senza sapere una parola sull'argomento, o meglio ripetendo argomenti infondati usati dai prosciuttari per lottizzarsi le istituzioni dello Stato.
IN COMPENSO CI SONO BUONE NOTIZIE:
MAGGIO 2015
Oggi per Francesco Bellavista Caltagirone, che lo scorso novembre aveva incassato una assoluzione nell’ambito del processo per truffa sul caso del porto di Imperia, è stato rinviato a giudizio assieme ad altre 15 persone con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata all’evasione fiscale. Il giudice per l’udienza preliminare di Roma, Annamaria Gavoni, ha fissato il processo al prossimo 3 dicembre.
Gli accertamenti hanno consentito di portare alla luce una galassia societaria costituita da cinquanta imprese con sede formale non in Italia e presenti in Lussemburgo, a Cipro, nel Principato di Monaco, a Madeira, in Francia ed in numerosi ‘paradisi fiscali’ oltreoceano (tra cui le Isole Vergini Britanniche e le Antille Olandesi), per lo più utilizzate dall’imprenditore, secondo la tesi della Procura, per l’intestazione di beni mobili ed immobili sia in Italia che all’estero – nella esclusiva disponibilità sua e dei familiari.
Una maxi frode alle casse dello Stato che i pm di Roma quantificano in circa 162 milioni di euro. L’indagine nel marzo del 2013 portò gli uomini della Guardia di Finanza ad effettuare sequestri per oltre 145 milioni di euro. L’inchiesta si era sviluppata su documentazioni che erano state sequestrate dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia e poi trasferite per competenza a Roma. La Guardia di finanza aveva ricostruito la catena delle società estere e facenti parte dalla holding nazionale a capo del Gruppo Acqua Marcia e Sca servizi contabili, amministrativi nella disponibilità di Caltagirone dietro la denominazione ‘The Ignazio Caltagirone Trust’ con sede a Malta. Secondo le conclusioni dell’inchiesta a Caltagirone si contesta l’omissione delle dichiarazioni annuali relative alle società in questione pur essendovi obbligato.
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Imperia - C’è un filone d’inchiesta tutto imperiese riguardante il barone Filippo Dollfus De Volckesberg.
Il finanziere svizzero con partecipazioni nella Corner Banca di Locarno, grande riciclatore di denaro «sospetto», è stato arrestato su input della Procura di Milano dagli agenti della Guardia di finanza di Busto Arsizio diretti dal capitano Stefania Quarta. A Imperia Dollfus è indagato per ricettazione: un’indagine nata da una serie di perquisizioni fatte dai finanzieri della Compagnia a Roma, nelle sedi di Acquamarcia, durante l’inchiesta sui fatti del porto turistico. Dollfus è sospettato di aver riciclato all’estero, tramite un dedalo di società fiduciarie, soldi affidatigli dal costruttore romano Francesco Bellavista Caltagirone, anch’egli inserito nel registro degli indagati con lo stesso capo d’imputazione: ricettazione.
Il lavoro della Finanza è coordinato dal pm Roberto Cavallone. Le Fiamme Gialle sono arrivate a individuare un consistente flusso di denaro, si parla di centinaia di milioni di euro provento di reato – almeno questa è l’ipotesi accusatoria – che ha preso la direzione dei paradisi fiscali: Montecarlo, Lussemburgo, Isola di Jersey, Cayman, Isole Vergini britanniche, Cipro, Malta. E’ stato complicatissimo per i finanzieri aprirsi la strada in una giungla di società rivelatesi altrettante scatole cinesi. Oltre a Dollfus e Caltagirone la stessa contestazione, ovvero la ricettazione, è stata fatta a carico di Gabriele Bravi Tonossi, svizzero e commercialista della famiglia Caltagirone (fu arrestato nel 2013 in merito all’inchiesta sul lodo Imi-Sir che vedeva coinvolta l’ex moglie di Caltagirone Rita Rovelli, figlia del petroliere Angelo), e Delia Merlonghi, manager e braccio destro di Caltagirone, finita in tutte le inchieste che hanno visto protagonista il suo datore di lavoro, compreso il processo a Torino sul porto, dal quale peraltro è uscita assolta.
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