Questa bidonville è un mercato rionale. Ed è la prima cosa che vede chi arriva al capolinea Lodi della Metro C

12 luglio 2015





Via Orvieto: La strada e il mercato
Abito da diversi anni di fronte al mercato di Via Orvieto. E' composto da strutture definite banchi,  ma in realtà baracche di lamiera. Inizia  la mattina con lo scarico delle merci di grossi automezzi parcheggiati, per forza di cose, in doppia fila, con tutti i disagi conseguenti. In realtà l’inferno prende avvio già all’alba quando storni di gabbiani stridono disperati in attesa anche loro delle merci dei fornitori in concorrenza con i le mandrie dei silenziosi  ratti notturni. Quando smettono, poco dopo il sorgere del sole, si sente il fragore infernale delle vecchie serrande delle catapecchie che si aprono una ad una, con ritmo cadenzato, dalle 5 alle 7. Il brusio delle ore di mercato è nulla rispetto al rumore delle prime ore. Di popolare nel mercato c’è rimasto solo l’attaccamento nostalgico dei vecchi clienti, sempre meno. In realtà, tolti pochi banchi storici, gran parte degli esercenti vende oramai solo merce standard acquistata ai mercati generali e dalla grande distribuzione organizzata, ma con prezzi da merce al dettaglio. Mi ritengo comunque fortunato a non abitare davanti ai due banchi del pesce. L’accesso della via è vietato per altre ore dopo la chiusura per permettere le pulizie dei mezzi dell’Ama che raccolgo gli avanzi per strada e nei cassonetti per poi pulire il tutto. Insomma, è impensabile di riposare il pomeriggio.

Via Orvieto: piani alti e terrazzi
Qualche ora di relativa pace prima che inizi l’andirivieni  serale dei locali concentrati nella via  (tre bar con tavolini l’uno attaccato all’altro, due pizzerie con forno a legna, un ristorante di pesce e due fornai l’uno di fronte l’altro,un ristorante di sushi ed un supermercato).  Come è possibile che tutti i terrazzi degli edifici prospicienti Via Orvieto, Via Terni e Via La Spezia abbiano il più alto tasso di canne fumarie esistenti nella capitale? Quasi ovvia la risposta: gli edifici fanno parte del lotto Appio delle ex case della cooperativa autoferrotranvieri, ora passate in proprietà agli ex soci, ma ancora gestite, per un singolare artificio giuridico, dalla Cooperativa che funge da supercondominio ma decide la concessione  di locali e cappe senza assemblea condominiale. Il risultato è quello che osservo nei terrazzi condominiali peni di cappe dei locali: bisogna guardarsi bene dal frequentarli per stendere il bucato! Purtroppo il fetore del pesce fritto e della diossina colpisce anche quelli come me, che hanno la fortuna di abitare nei piani alti...

Via Orvieto: la Metropolitana C.

Prendo la metropolitana, ogni mattina da 15 anni, alla fermata Piazza Re di Roma per andare in centro, impiegando 5-7 minuti per arrivare alla fermata. La nuova fermata C piazza Lodi è proprio di fronte casa mia. Singolare e sospetto il fatto che la segnaletica pedonale, alla fermata Piazza Lodi nonché a tutte le uscite Re di Roma, dirotti i passeggeri per percorsi molto più lunghi come quelli per Via Monza o addirittura per Viale Castrense. Qual è il motivo di questo depistaggio con numerosissimi cartelli pedonali che l’Atac si è presa premurosamente la briga di attaccare persino sui marciapiedi fuori dai locali della Metro passo dopo passo?Altro fatto singolare: nell’indicazione dell’uscita Via Orvieto non solo non è consigliata (pur essendo il percorso più breve ed adiacente) ma nemmeno menzionata!

24 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Di mercati rionali ne esiste solo uno decente, quello a Viale Parioli, gli altri sono allevamenti di TOPI. Ciao

Pecora che visita i mercati dei paesi governati dall'estrema destra ha detto...

Questo è uno dei mercati rionali di BUPADEST, dove governa l'estrema destra di ORBAN. Uno di quelli tenuti PEGGIO.

Questo è il mercato alimentare di Mosca, dove grazie a PUTIN regnano sovrane ordine, disciplina e pulizia.

Ma per avere una situazione migliore di Roma, in Russia dove governa l'ESTREMA DESTRA, non serve scomodare Mosca, è sufficiente andare a Ulan Ude. Persino un villaggio sperduto in SIBERIA a 100 km. dalla prima città è più pulito e più presentabile della fogna democratica piddina a cui la sinistra ha ridotto la capitale italiana antifascista.

Anonimo ha detto...

Pecora anche e sopratutto durante il periodo comunista in Russia e nell'est europa regnavano ordine e disciplina, ed un neonazistello gay come te lo avrebbero mandato si in Siberia, non certo per mercatini, bensì in un bel gulag a fare pompini alle guardie carcerarie. Non che la cosa non ti sarebbe comunque piaciuta.

Il mercato in questione è una di quelle situazioni che non vengono rinnovate, spesso perché chi vi lavora ha paura (nin a torto) di interminabili lavori che gli bloccherebbero l'attività (e quindi niente reddito) per molti mesi se non anni. È un peccato perché riqualificare i mercati rionali invece potrebbe essere un'ottima soluzione per rilanciarne l'uso da parte di più fette di popolazione che invece ora preferiscono gli iper-mercati, oltre a migliorare aspetto ed utilizzabilità degli spazi ad essi dedicati.

Per quanto concerne i rumori, beh amico mio, se vivi vicino ad un mercato, così come vicino ad una ferrovia, mettiti l'anima in pace e trova sistemi per non farti rovinare il sonno (tappi per le orecchie?), oppure trasferisciti in zone residenziali fuori città dai ritmi più bucolici che meglio aderiscono al tuo stile di vita.

Lo stendere i panni all'aperto, poi, è una pratica che anche il Tonelli disprezzerà: ma a Londra oppure a Parigi vedete i mutandoni della Sora Cesira stesi alla finestra (magari con telo di plastica posticcio messo sopra per evitare sgocciolamenti dai piani superiori)?! Non credo proprio. Lì si usano questi elettrodomestici alieni alla nostra cultura: le asciugatrici. E pazienza se poi per sopperire ai maggiori bisogni elettrici bisognerà aprire un paio di centrali nucleari anche in Italia, così come le hanno in Inghilterra, Francia, Germania, etc.
più qualcuna in più a carbone.

Anonimo ha detto...

CAMPIDOGLIO
Mafia Capitale, la «lista Gabrielli»:
ecco gli atti e gli appalti da annullare
La richiesta: «Celere rotazione dei burocrati». Alfonso Sabella: «Per Pecoraro la mafia non c’era...»

La rotazione degli incarichi

C’è dell’altro: «Si ritiene opportuno raccomandare che Roma provveda ad attuare nei Dipartimenti ispezionati dalla Commissione e, più in generale in tutti gli uffici individuati nel piano anticorruzione come particolarmente esposti (...) una graduale ma celere rotazione degli incarichi dei dirigenti e dei funzionari». Prima ancora di pensare all’elenco Gabrielli — secondo alcuni la disposizione dal ministero che dispone la rimozione dei burocrati potrebbe arrivare la prossima settimana — il Campidoglio, dice Gabrielli, «raccomanda» di far ruotare tutti. Il «consiglio» è subito accolto, evidentemente: «Da qualche giorno - dice Alfonso Sabella, l’assessore alla Legalità grazie al piano anticorruzione, è partita la rotazione di funzionari e dirigenti».

Anonimo ha detto...

«Si ritiene opportuno proporre l’annullamento delle seguenti procedure». Nella relazione consegnata da Gabrielli ad Alfano le ultime pagine raccontano tutti gli atti amministrativi di Roma (tutti in date tra il 2013 e il 2014, quelli precedenti hanno terminato gli effetti) che, evidentemente, per il prefetto della città, Franco Gabrielli, sono da mandare al macero. Proroghe e rinnovi finiti nelle carte di Mafia Capitale. Dipartimenti — per lo più Verde, Sociale e Politiche Abitative — numero di serie delle determine, scopo: tutto quello che amministrativamente non torna, dunque, è qui.

Anonimo ha detto...

Il ruolo della macrostruttura

Prima ancora di entrare nel dettaglio degli atti da «annullare» — valore: milioni di euro — bisogna però notare le parole che lo stesso Sabella dedica all’ex prefetto, Giuseppe Pecoraro: «Gabrielli nella relazione inviata ad Alfano lamenta il fatto che il sindaco Marino è stato lasciato solo dalle altre istituzioni e in effetti l’ex prefetto Pecoraro nel 2013 dichiarava “la mafia a Roma non esiste”....». Sabella lancia anche un messaggio chiaro al Viminale: «Ora abbiamo varato la macro-struttura e dobbiamo riempirla. Se, come pare, non si va verso lo scioglimento del Comune per mafia, bensì verso azioni mirate del ministero dell’Interno su funzionari o dirigenti, sarebbe molto utile che arrivasse per tempo qualche indicazione da parte del Viminale, proprio per la composizione della macrostruttura».



Adesso che Partono le rotazioni dei quadri e dirigenti e funzionARI SARà ANCORA PIù FACILE PER marino, sabella E pignatone TROVARE LE CARTE di altri illeciti del sistema corruttivo del Comune di Roma.

LA corruzione si annida negli amministartivi, personale e burocrati dirigenti e altro della macchina del comune. Biosogna fare piazza pulita incidendo e tagliando via con il bisturi tutte queste persone che NON RUOTANO da oltrew 40 anni nei vari dipartimenti, amicizie e consuetudini consilidate ...

Anonimo ha detto...

Le rotazioni dei funzionari, se non lo sapessi, sono attive da gennaio. Ma gonfiate ancora un po' er petto co' ste cazzate.

Anonimo ha detto...

Uh per carità, non andate a toccare i fognai che a "loro" piacciono tanto.
"Eh, gònfiate - o gonfiàte, chissà- ancora un po' er petto co ste cazzate, aho, ce sta mi' zio che vende li pinoli, mi fratello che spaccia dietro er banco, mi sorella che fa la mignotta a dieci metri, er bengalese che me pulisce er cesso a casa che ce vende l'ajo, e tutti qunati annamo a occupa' e'case de via cartagirone co a benedizzione de franco cancelli, ma perché non ve fate na manica de * vostri, visto che noi ne la zella ce stamo bene e la fantino ce dà puro na mano?".
Mi sembrava necessario interpretare il laconico pensiero del precedente commentatore.

Anonimo ha detto...

Uh per carità, non andate a toccare i fognai che a "loro" piacciono tanto.
"Eh, gònfiate - o gonfiàte, chissà- ancora un po' er petto co ste cazzate, aho, ce sta mi' zio che vende li pinoli, mi fratello che spaccia dietro er banco, mi sorella che fa la mignotta a dieci metri, er bengalese che me pulisce er cesso a casa che ce vende l'ajo, e tutti qunati annamo a occupa' e'case de via cartagirone co a benedizzione de franco cancelli, ma perché non ve fate na manica de * vostri, visto che noi ne la zella ce stamo bene e la fantino ce dà puro na mano?".
Mi sembrava necessario interpretare il laconico pensiero del precedente commentatore.

Anonimo ha detto...

Due volte l'hai scritta sta cazzata?????
Ahahah.

Anonimo ha detto...

Uh per carità, non andate a toccare i fognai che a "loro" piacciono tanto.
"Eh, gònfiate - o gonfiàte, chissà- ancora un po' er petto co ste cazzate, aho, ce sta mi' zio che vende li pinoli, mi fratello che spaccia dietro er banco, mi sorella che fa la mignotta a dieci metri, er bengalese che me pulisce er cesso a casa che ce vende l'ajo, e tutti qunati annamo a occupa' e'case de via cartagirone co a benedizzione de franco cancelli, ma perché non ve fate na manica de * vostri, visto che noi ne la zella ce stamo bene e la fantino ce dà puro na mano?".
Mi sembrava necessario interpretare il laconico pensiero del precedente commentatore.

Anonimo ha detto...

x luglio 12, 2015 11:26 AM

scemo informati, putin è comunista fino al midollo ex agente del kgb.
l'estrema destra in europa ha fatto quello che ha fatto ovvero scatenare la 2° guerra mondiale
ovvero ha fatto schifo, e giustamente sono stati schiacciati come vermi dai sovietici (comunisti).
quindi non scrivere boiate. queste bidonville per strada è colpa dei romani che sono mediamente masochisti e di amministratori incapaci , il fascismo non è la risposta a questi problemi anzi li amplificherebbe essendo un ideologia sbagliata e fallimentare come sono dei falliti quelli che ci credono

Anonimo ha detto...

Io trovo che a fianco di una bella metropolitana dell'andrangheta non ci potrebbe essere panorama urbano migliore.
Qualche finto barbone qua e là, i lavavetri a profusione che grugniscono come scimmie mentre segnalano a che punto si trovano i tre chili di cocaina, qualche finto studente di Cosenza che arriva con la merce nel trolley e tutti insieme la sera a brindare da Don Vito a colpi di rutti e focu meo.
E che ci volevate vicino alla metro C, tra Action e il Pigneto, Colazione da Tiffany?

Anonimo ha detto...

Per il signore delle ore 8.22 ricordo che i trucchetti con cui gli hanno spiegato in che modo deve articolare le fesserie di regime sono disvelati.

n. 2 – L’omonimia

Usare l’o­mo­ni­mia, per esten­de­re l’af­fer­ma­zio­ne pre­sen­ta­ta a ciò che, al di là del nome ugua­le, poco o nulla ha in co­mu­ne con la cosa in que­stio­ne; poi darne una con­fu­ta­zio­ne lam­pan­te, e così fin­ge­re di avere con­fu­ta­to l’af­fer­ma­zio­ne.

Ossia chiamare col nome di "fascismo", ossia un fenomeno storico che dovrebbe presupporre una visione storica, ogni forma politica che si dichiari di destra, come se il fascismo storico poi non fosse socialista. Ignoranti, cretini e in mala fede, eccoteli gli occupanti abusivi che vogliono fare gli avvocati delle cause perse.

Anonimo ha detto...

anonimo delle 8:33 con i finti studenti calabresi (che io personalmente non sopporto) hai toccato l'apice.Genio!!!

Anonimo ha detto...

Ma i macellai di questo mercato ce li hanno buoni i petti di pollo per i nerds??

Anonimo ha detto...

Uiiiiiiiiiiiiiiiiii cheffigooooooooooooooooo!!! Un articolo su quel trojaio di mercato sotto casa mia....da bambino sotto i cassoni ci trovavo qualche moneta da 50 o da 100 lire per un paio d'etti di pizza bianca...

Giù a palla con dei carrettini fatti con le tavole trovate nell'immondizia e le ruote di ferro a cuscinetti che ci regelavano i meccanici....mamma mia....47 anni a Via Terni....e ora che sono a Melbourne....quanta nostalgia!!!!

Chissà da quanto tempo è che s'era deciso per lo spostamento a Via Cesena nel fantomatico spiazzo della Polizia, con quella storia che c'erano andati gli operai a iniziare i lavori per un parchggio quando gli abitanti del quartiere stavano vedendo in Tv la partita dell'Italia...


Tra l'altro non ti ci puoi neanche eavvicinare che ti fanno stalking...non sei libero di comprare, devi farti fare un'estorsione se vuoi uscire indenne da quel mercato di Sarajevo durante l'assedio.

Ma poi glielo dite voi ai bar, ai supermercati di Via Orvieto che si vedranno il calo degli incassi se togliete quel trojaio da lì?

Buon'Italia a tutti!


Voster semper Voster

Tramvinicyus

Non sono un robot (non almeno di Lunedì)


bat21 ha detto...

Sei riuscito a tornare in Australia! Bravo tram cosa fai di bello? Beato te...

Anonimo ha detto...

I resti della banda della magliana si sono comprati mercato e dintorni, non chiuderà!
Sui finti studenti calabresi, concordo in pieno. Via Taranto parallele e traverse sono il regno dell'andranghetista imboscato con affitto in nero, trolley "stupefacente" in entrata e in uscita, e seratina al mitico donvi, il locale consigliato da ciccio calogero.
Che buona che era negli anni'70-'80 la pizza bianca col sale grosso sopra e la mortadella dentro dal fornaio di Via Orvieto.

Anonimo ha detto...

Sempre con la radio che trasmette in italiano....bye Bat..I Love you...

bat21 ha detto...

Bravo sei riuscito ad andartene! Sono contento per te, buona vita!

Anonimo ha detto...

L'importante è mandare indietro sempre l'ultimo commento rivelatore...!
Banda della Magliana everywhere, anche su Roma fa schifo!

Bisco ha detto...

A me sembra un normalissimo e pulitissimo mercato rionale in mezzo alla strada, così come sono quasi tutti quelli a Torino.
Non ci vedo veramente nulla di anomalo.

Anonimo ha detto...

Cito un magnifico commento sulla Trattativa stato-mafia inspiegabilmente rimosso e che va bene in calce a tutti gli ultimi post di Roma fa schifo, sul significato di questa sfacciata arroganza degli abusi di fronte al "potere", ossia col beneplacito del "potere" e a vantaggio del "potere":

In seconda istanza, è da ribadire che autodenominarsi "Trattativa" è stato limitante per la stessa inchiesta palermitana: il concetto di "trattativa" presuppone un legame episodico tra due contraenti mentre il legame tra Stato e mafia è sistemico; perché la mafia è un'associazione segreta interna allo Stato, ossia la mafia infiltra lo Stato (anzi lo Stato infiltra la mafia, come direbbe Dario Fo).
Ciò vuol dire altresì che nel descrivere situazioni in cui alcuni pubblici ufficiali prendono accordi coi mafiosi non è sensato identificare i suddetti pubblici ufficiali con lo Stato: eventualmente si tratta di pubblici ufficiali collusi, ossia di mafiosi tout court; né tanto meno è verosimile immaginare che si prendano accordi con i mafiosi per arrivare al bene dello Stato, con un compromesso che spartisca vantaggi tra crimine e Stato, il che è evidentemente surreale.
O ancora sono fantascientifiche le ricostruzioni di un fantastico mondo dei "servizi segreti" che infiltra le organizzazioni mafiose e anarchiche per gestirle meglio, lasciandole poi scatenare entro certi margini, come se si trattasse di un gruppo di ragazzini caratteriali, per evitare il peggio: soluzione che sarebbe da giudicarsi quanto mai originale, quando negli altri paesi con molta meno fantasia i servizi segreti infiltrano le organizzazioni criminali per anticiparne le azioni in contropiede, ossia per farne piazza pulita.
Semplicemente bisogna arrendersi al fatto che ci sono mafiosi in ogni settore della vita sociale - il che del resto è implicito nel concetto di mafia - da dizionario, appunto

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