Come abbiamo purtroppo più volte commentato e dimostrato, Roma è sempre di più una città che ti avvolge con la sua prepotenza, con la sua violenza e col suo degrado criminogeno e criminale in ogni fase della vita: dalla nascita nei reparti di ostetricia degli ospedali imbrattati da centinaia di genitori cafoni che lordano pareti, scale e muri con messaggi per i nascituri, fino alla morte in cimiteri divorati dal racket di addetti che chiedono mazzette per fare quello che è dovuto, con ladri di metallo che rubano le iscrizioni sulle lapidi e altre amenità.
A quanto pare anche il piccolo Marco, morto lo scorso 9 luglio per un incidente alla stazione Furio Camillo della Metro A, non è stato esentato.
Da qualche ora sull'uscita esterna di quell'ascensore fatale è apparsa una scritta. Ai più sarà risultata come un saluto, una testimonianza bella e popolare per il piccolo defunto. Un omaggio per una fine ingiusta. I romani sono abituati alle scritte sui muri e sono abituati al carattere col quale questa scritta è stata confezionata. In realtà si tratta di un messaggio ben preciso: la scritta è stata infatti realizzata col font tipico dei manifesti e degli striscioni delle formazioni romane di estrema destra. Secondo la rivista Vice, che in questo buon articolo ne spiega la storia, questo carattere si chiama "Ultras Liberi" (anche se comunemente è chiamato "fascio font") ed in effetti così appare registrato nelle banche di font rintracciabili in rete. Sta di fatto che è il lettering utilizzato dalle svariate conformazioni di destra estrema che infestano la città da decine di anni, forse fin dagli anni Sessanta.
Cosa è successo in questi giorni a Furio Camillo? Possono essere successe due cose. La prima è la più innocua: qualcuno, in buona fede, dovendo vergare uno striscione in omaggio a Marco lo ha realizzato semplicemente "imitando" le scritte che tante volte ha visto in giro, non ricollegando lo stile all'appartenenza politica ed a tutto quello che si porta dietro. In perfetta buona fede, insomma.
L'ipotesi più probabile invece è che alcuni dei gruppi di estrema destra che non mancano nell'area dell'Appio Tuscolano si siano occupati di confezionare la scritta (magari gli stessi gruppi che hanno organizzato la rivoltante contestazione al Sindaco Ignazio Marino non appena è uscito dalla metro dopo 2 ore con i genitori della piccola vittima). Cosa di per se buona e giusta se, però, non avessero scelto di farlo con il loro stile, marcando il territorio, con la loro modalità, con il loro carattere tipico e inconfondibile utilizzato per mille manifestazioni violente, per mille scritte idiote allo stadio, per mille azioni di sfida e di sciocca provocazione sui poveri muri della città. E non solo sui muri, anche su quello stesso ascensore il quale, come si vede dalle foto qui sopra è da sempre stato utilizzato come bacheca per le orrende affissioni abusive degli spazi neofascisti del circondario. Quell'ascensore, se non lo si fosse capito, è roba loro. E dunque anche quel triste fatto di cronaca deve essere roba loro. Così ragionano i gruppi medievali che, fascisti o comunisti nulla cambia, si sono suddivisi la città in contrade entro le quali agire in esclusiva.
Quella scritta, insomma, potrebbe non essere affatto un omaggio all'angelo Marco volato via, bensì un modo come un altro che questi gruppi senza scrupoli utilizzano per marcare il territorio come cani che pisciano agli angoli. Un sistema per dire: ricordatevi che qui è "zona mia" (quante volte questa locuzione ricorre nella Roma della piccola e della grande criminalità, nella piccola e nella grande prepotenza burina delle comitive?).
Sia quel che sia, quella scritta va eliminata prima di domani, prima del giorno dei funerali di Marco e del lutto cittadino. Nessuno, men che meno i ributtanti gruppetti neofasci romani, può permettersi di appropriarsi di un lutto, di strumentalizzare una tragedia così tremenda. Chiediamo a tutti di fare il possibile (divulgando questo appello) affinché in quel luogo restino solo fiori, giocattoli, pelouche e messaggi d'affetto.
A quanto pare anche il piccolo Marco, morto lo scorso 9 luglio per un incidente alla stazione Furio Camillo della Metro A, non è stato esentato.
Da qualche ora sull'uscita esterna di quell'ascensore fatale è apparsa una scritta. Ai più sarà risultata come un saluto, una testimonianza bella e popolare per il piccolo defunto. Un omaggio per una fine ingiusta. I romani sono abituati alle scritte sui muri e sono abituati al carattere col quale questa scritta è stata confezionata. In realtà si tratta di un messaggio ben preciso: la scritta è stata infatti realizzata col font tipico dei manifesti e degli striscioni delle formazioni romane di estrema destra. Secondo la rivista Vice, che in questo buon articolo ne spiega la storia, questo carattere si chiama "Ultras Liberi" (anche se comunemente è chiamato "fascio font") ed in effetti così appare registrato nelle banche di font rintracciabili in rete. Sta di fatto che è il lettering utilizzato dalle svariate conformazioni di destra estrema che infestano la città da decine di anni, forse fin dagli anni Sessanta.
Cosa è successo in questi giorni a Furio Camillo? Possono essere successe due cose. La prima è la più innocua: qualcuno, in buona fede, dovendo vergare uno striscione in omaggio a Marco lo ha realizzato semplicemente "imitando" le scritte che tante volte ha visto in giro, non ricollegando lo stile all'appartenenza politica ed a tutto quello che si porta dietro. In perfetta buona fede, insomma.
L'ipotesi più probabile invece è che alcuni dei gruppi di estrema destra che non mancano nell'area dell'Appio Tuscolano si siano occupati di confezionare la scritta (magari gli stessi gruppi che hanno organizzato la rivoltante contestazione al Sindaco Ignazio Marino non appena è uscito dalla metro dopo 2 ore con i genitori della piccola vittima). Cosa di per se buona e giusta se, però, non avessero scelto di farlo con il loro stile, marcando il territorio, con la loro modalità, con il loro carattere tipico e inconfondibile utilizzato per mille manifestazioni violente, per mille scritte idiote allo stadio, per mille azioni di sfida e di sciocca provocazione sui poveri muri della città. E non solo sui muri, anche su quello stesso ascensore il quale, come si vede dalle foto qui sopra è da sempre stato utilizzato come bacheca per le orrende affissioni abusive degli spazi neofascisti del circondario. Quell'ascensore, se non lo si fosse capito, è roba loro. E dunque anche quel triste fatto di cronaca deve essere roba loro. Così ragionano i gruppi medievali che, fascisti o comunisti nulla cambia, si sono suddivisi la città in contrade entro le quali agire in esclusiva.
Quella scritta, insomma, potrebbe non essere affatto un omaggio all'angelo Marco volato via, bensì un modo come un altro che questi gruppi senza scrupoli utilizzano per marcare il territorio come cani che pisciano agli angoli. Un sistema per dire: ricordatevi che qui è "zona mia" (quante volte questa locuzione ricorre nella Roma della piccola e della grande criminalità, nella piccola e nella grande prepotenza burina delle comitive?).
Sia quel che sia, quella scritta va eliminata prima di domani, prima del giorno dei funerali di Marco e del lutto cittadino. Nessuno, men che meno i ributtanti gruppetti neofasci romani, può permettersi di appropriarsi di un lutto, di strumentalizzare una tragedia così tremenda. Chiediamo a tutti di fare il possibile (divulgando questo appello) affinché in quel luogo restino solo fiori, giocattoli, pelouche e messaggi d'affetto.
208 commenti | dì la tua:
«Meno recenti ‹Vecchi 201 – 208 di 208 Nuovi› Più recenti»Infatti ho esposto la mia opinione al riguardo. Sono perfettamente conscio di come funziona questo luogo, e di chi lo abita da parecchi decenni ormai.
Sia esso RFS coi cordoli ma con due linee metro e mezza di metropolitana, le smanie da rieducatore di alligatori o un gruppo di fascisti che se fa le canne (!!) e attacca manifesti abusivi dettando l'ordine (!!), o quattro compagnucoli der pigneto che se dicono anti-capitalisti e poi se controllano bene bene gli incassi derivanti dalle iniziative nei luoghi che oKKupano.
Ma io ho quasi sempre torto, e ne vado fiero.
VERGOGNATI PEZZENTE
Drogato chi ha scritto questo articolo "ridicolo" , e altrettanto ridicolo e drogato chi appoggia chi l'ha scritto..
I fascisti sono cosi' sempre pronti a speculare sulle miserie umane..
Chi ha scritto questo post è un idiota sinistroide a cui il lavaggio del cervello fatto dai cattocomunisti ha funzionato alla perfezione.
Preoccupati di altro è meglio!
L unico fascista buono e' quello morto
SCHIFOSA NAZIFASCISTA PUTTANA MONICA LONGERI ( O SCHIFOSA NAZIFASCISTA PUTTANA MONICA CINZIA LONGERI CHE SIA) DI PAULLO VIA MASCHERPA 29)! SEMPRE AD ARCORE-HARDCORE A CIUCCIARE E PRENDERE CAZZI DI VECCHI PORCI BAVOSI BERLUSCONICCHI! E SUO MARITO, IL NOTO TERRORISTA ASSASSINO DI ESTREMISSIMA DESTRA, CLAUDIO CREMONESI DI IMQ E PURE DI PAULLO, VIA MASCHERPA 29...
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PROSTITUTA BERLUSCONICCHIA SEMPRE SBORRATA DENTRO AL CULO: MONICA LONGERI DI PAULLO VIA MASCHERPA 29. PROSTITUTA BERLUSCONICCHIA SEMPRE A FARSI SFONDARE IL DI DIETRO AD ARCORE-HARDCORE: MONICA LONGERI DI PAULLO VIA MASCHERPA 29. NOTA IMMENSA NINFOMANE NATA A LODI IL 31.1.1970. COME DICEVAMO, SEMPRE A FAR INFINITO SESSO ANALE ( A VOLTE ANCHE CON CAVALLI, SI, SI, I FAMOSI "CAVALLI MAFIOSI" DI VITTORIO MANGANO, NOTA BENE, PLEASE)! PRESSO IL PEDOFILO, FASCIOMAFIOSO, STRAGISTA SILVIO BERLUSCONI! E' UNA ZOCCOLA NAZIFASCISTA, RAZZISTA, KUKLUKLANISTA! ODIA I MERIDIONALI CHE CHIAMA SEMPRE "TERUN DE MERDA", AGGIUNGENDO POI " SPERIAMO CHE IL VESUVIO VI LAVI CON LA LAVA". ODIA CHI DI COLORE, CHE CHIAMA SEMPRE "NEGHER DE MERDA". TRUFFATRICE, LAVA SOLDI MAFIOSI, LADRA. SPOSATA CON L'ESTREMISSIMO CRIMINALE DI CUI SCRIVO ORA QUI A SEGUITO...
SPOSATA CON PERICOLOSISSIMO TERRORISTA E PEDERASTA NAZIFASCISTA CLAUDIO CREMONESI DI PAULLO E DI IMQ MILANO ( VICINISSIMO A NOTO MASSONE OMICIDA GENNARO MOKBEL E AD ACCLARATO ASSASSINO GIOVANNI BATTISTA CENITI, COME AD UN ALTRO KILLER DI ESTREMISSIMA DESTRA, ANCHE LUI NOTO PEDOFILO, MAURIZIO BARBERO DI TECHNOSKY MONTE SETTEPANI E MERCATOLIBERONEWS.BLOGSPOT.COM, COME AD ALTRE 2 TERRORISTE NAZISTE E RAZZISTE, DEL KU KLUK KLAN AMERICANO E PADANO, NONCHE' NOTE PUTTANE SEMPRE AD ARCORE-HARDCORE A FARE SESSO ANALE: ELISA COGNO E PIERA CLERICO DELLA FRUIMEX DI CUNEO)!
DICEVAMO, ANYWAY... PLEASE... ATTENZIONE, PLEASE, AL PERICOLOSISSIMO PEDOFIL-O-MOSESSUALE NAZIFASCISTA CLAUDIO CREMONESI ABITANTE A PAULLO IN VIA MASCHERPA 29: E' UN AGENTE SEGRETO SOTTO COPERTURA DI VERE E PROPRIE OVRA E GESTAPO DI FASCIOMAFIOSI SILVIO BERLUSCONI, MATTEO SALVINI E PAOLO BARRAI DI MEGA RICICLA SOLDI MAFIOSI BSI ITALIA SRL VIA SOCRATE 26 MILANO, MEGA LAVA SOLDI MAFIOSI WORLD MAN OPPORTUNITIES LUGANO E MEGA LAVA SOLDI MAFIOSI WMO SA PANAMA! STO PEDERASTA OMICIDA DI CLAUDIO CREMONESI, COME DETTO, OPERA PRESSO CRIMINALISSIMA IMQ DI VIA QUINTILIANO 43 MILANO. SOCIETA' CHE PREPARA E COMMISSIONA ANCHE OMICIDI. DI PROPRIETA' DI COSIDETTI " SERVIZI SEGRETI DEVIATI". DI ESTREMISSIMA DESTRA ( GIRI DI LEGA LADRONA E FORZA ITALIA "MAFIOSA). DIFFAMA ANCHE, TANTO, GENTE PER BENE, VIA INTERNET! PREPARA UCCISIONI DI CHI NON FASCIO E FILO NDRANGHETISTA COME LORO!
IL SANGUINARIO OMICIDA CLAUDIO CREMONESI DI IMQ E PAULLO VIA MASCHERPA 29 (NATO A LANDRIANO IL 31.1.1966) PREPARA ATTENTATI SPEZZA VITE PER LE OVRA E GESTAPO, SIA PUBBLICHE CHE PRIVATE, DI SILVIO BERLUSCONI, PAOLO BERLUSCONI E VERMINOSA BAGASCIA DANIELA SANTANCHE’ O VERMINOSA BAGASCIA DANIELA GARNERO SANTANCHE' CHE SIA ( VEDI POLIZIA OMICIDA SEGRETA CON COTANTO DI SVASTICA AL BRACCIO DI NOTI TOPI DI FOGNA MISTI A TERRORISTI ASSASSINI GAETANO SAYA E RICCARDO SINDOCA:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/07_Luglio/01/polizia.shtml O VEDI COPPIA DI MASSONI NEOPIDUISTI, MEGA FIGLI DI PUTTANA UBALDO LIVOLSI E GIULIO OCCHIONERO , CHE INTENDEVANO SGOZZARE LA DEMOCRAZIA, SOLO POCHE SETTIMANE FA). COME DEI, VI ASSICURO, FREQUENTI MANDANTI DI OMICIDI, TANTO QUANTO, UMBERTO BOSSI, ROBERTO MARONI, MATTEO SALVINI E ROBERTO COTA (CHE SI COMPRAVA LE MUTANDE PEDERASTA, MUTANDE VERDE-ROSA, A BOSTON, COI SOLDI DEL POPOLO CIUCCIONE
http://www.identitainsorgenti.com/lega-ladrona-anche-le-mutande-verdi-di-cota-tra-i-rimborsi-spese-della-regione-piemonte/ )!
porkoddio fascista demmerda
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