"Abbiamo aperto oggi il cantiere su via Nomentana. Un intervento che riguarda il tratto fra Corso Sempione e il GRA e che porterà alla riqualificazione della pavimentazione stradale per eliminare situazioni di rischio" scrive sul suo sito il sindaco Marino presentando il cantiere sulla consolare.
Già, peccato che le "situazioni di rischio" che interessano la sua amministrazione siano soltanto le situazioni di rischio per le macchine e per le motociclette (grandi protagoniste di questi restauri stradali, sempre coinvolte, con tanto di campioni di supebike, per testare le strade: per certificare che siano adatte per sfrecciare su due ruote!). Davvero strano perché il Sindaco due anni fa si è presentato e ha preso i voti su un approccio completamente diverso che puntava a difendere l'utenza debole e leggera della strada ("farò una città su misura per bici e per bambini"). Ebbene si è trattato ad oggi di una autentica frode elettorale: le promesse non sono state mantenute e il Comune ha continuato a produrre progetti esclusivamente a vantaggio delle macchine.
E' stato il caso del Muro Torto, come abbiamo raccontato qui, ed è anche il caso dei pochi cantieri che l'amministrazione sta portando avanti in vista del Giubileo. In assenza dei soldi del Governo il Comune fa con i suoi pochi spiccioli, ma purtroppo fa male buttando via le scarse risorse disponibili. Lo dimostrano i propositi (eccoli qui) dei lavori sulla Nomentana: si riparano le buche, si rifà l'asfalto, si collauda la strada coi i centauri e però non si fa nulla per quella utenza che, invece, andrebbe tutelata al massimo. Quella, intendiamo, che sceglie di andare a piedi, che sceglie di andare in bici, che sceglie di usare il trasporto pubblico.
Zero nuovi marciapiedi (al più si dà una passata di catrame sui vecchi assolutamente insufficienti, stretti, non protetti da paletti); zero nuove corsie ciclabili; zero nuove corsie preferenziali. Gli spazi ci sarebbero, eccome! Vale per la Nomentana, ma vale anche per tutti gli altri progetti che il Comune ha messo in campo e che, tra l'altro, definire "fondamentali" per il Giubileo appare ridicolo: ci facciano sapere quanti pellegrini faranno le rotatorie sull'Ardeatina o sfrecceranno in motocicletta sulla Nomentana finalmente senza buche: i pellegrini vanno a piedi e hanno semmai bisogno di percorsi pedonali protetti e a norma.. Insomma, la sensibilità che il nostro assessore ai lavori pubblici Pucci ha per la mobilità leggera è pari alla comprensione che Angela Merkel ha per Alexis Tsipras. Peccato che, a differenza della Merkel, Pucci sia completamente isolato in Europa: altrove le strade si progettano all'inverso di come le concepisce lui. Si dà lo spazio ai pedoni, poi quello ai mezzi pubblici, successivamente quello alle bici e poi quello ai flussi veicolari. Solo da ultimo, se dovesse rimanere spazio, si pensa a dove allocare la sosta. Si-fa-così. Punto. Il resto è scempio.
Uno scempio che è scempio a tal punto dal rendere i lavori illegali. "Cogliamo noi l’occasione, visto che non ci sono gli uffici necessari per farlo" dicono dal Coordinamento Roma Ciclabile, "di ricordare che la Via Prenestina è compresa nelle rete principale del Piano quadro della ciclabilità approvato nel 2012 dal Comune di Roma. Il Piano fa obbligo all’amministrazione comunale di realizzare lo spazio destinato alle biciclette nei casi in cui la manutenzione straordinaria riguardi parti della rete ciclabile (art 2 bis L.285/92). Esattamente il caso della Via Prenestina. Non possiamo pensare che da una Amministrazione che ha fatto della mobilità ciclistica uno dei suoi obiettivi strategici, tali impegni non vengano assolti. Ricordiamo soltanto che, in caso di mancata realizzazione (caso purtroppo già avvenuto diverse volte) il CRC sarà costretto a ricorrere alle vie legali per garantire il rispetto degli obblighi di legge (art 2 bis L.285/92)". Il sindaco ciclista che ha vinto le elezioni facendoci sognare una città civile, denunciato dai ciclisti. Mah...
PS. Ricordiamo sempre, inoltre, le promesse su Via Giolitti e Via Marsala da parte di Maurizio Pucci. Si tratta di uno dei bubboni viabilistici più assurdi della città: decine di migliaia di persone ogni giorno bloccate per colpa di poche decine di persone che, aiutate da orde di parcheggiatori abusivi, si piazzano in mezzo alla carreggiata per far salire, far scendere, attendere viaggiatori in arrivo o in partenza alla stazione Termini. "Alla fine di marzo il progetto per eliminare questo scempio sarà pronto e in quattro mesi faremo tutto", disse Pucci a marzo. Poi per i lavori del Giubileo l'unico intervento sensato e valido per i pellegrini è scomparso. E si è andati a rifare la Nomentana. Male!
Già, peccato che le "situazioni di rischio" che interessano la sua amministrazione siano soltanto le situazioni di rischio per le macchine e per le motociclette (grandi protagoniste di questi restauri stradali, sempre coinvolte, con tanto di campioni di supebike, per testare le strade: per certificare che siano adatte per sfrecciare su due ruote!). Davvero strano perché il Sindaco due anni fa si è presentato e ha preso i voti su un approccio completamente diverso che puntava a difendere l'utenza debole e leggera della strada ("farò una città su misura per bici e per bambini"). Ebbene si è trattato ad oggi di una autentica frode elettorale: le promesse non sono state mantenute e il Comune ha continuato a produrre progetti esclusivamente a vantaggio delle macchine.
E' stato il caso del Muro Torto, come abbiamo raccontato qui, ed è anche il caso dei pochi cantieri che l'amministrazione sta portando avanti in vista del Giubileo. In assenza dei soldi del Governo il Comune fa con i suoi pochi spiccioli, ma purtroppo fa male buttando via le scarse risorse disponibili. Lo dimostrano i propositi (eccoli qui) dei lavori sulla Nomentana: si riparano le buche, si rifà l'asfalto, si collauda la strada coi i centauri e però non si fa nulla per quella utenza che, invece, andrebbe tutelata al massimo. Quella, intendiamo, che sceglie di andare a piedi, che sceglie di andare in bici, che sceglie di usare il trasporto pubblico.
Zero nuovi marciapiedi (al più si dà una passata di catrame sui vecchi assolutamente insufficienti, stretti, non protetti da paletti); zero nuove corsie ciclabili; zero nuove corsie preferenziali. Gli spazi ci sarebbero, eccome! Vale per la Nomentana, ma vale anche per tutti gli altri progetti che il Comune ha messo in campo e che, tra l'altro, definire "fondamentali" per il Giubileo appare ridicolo: ci facciano sapere quanti pellegrini faranno le rotatorie sull'Ardeatina o sfrecceranno in motocicletta sulla Nomentana finalmente senza buche: i pellegrini vanno a piedi e hanno semmai bisogno di percorsi pedonali protetti e a norma.. Insomma, la sensibilità che il nostro assessore ai lavori pubblici Pucci ha per la mobilità leggera è pari alla comprensione che Angela Merkel ha per Alexis Tsipras. Peccato che, a differenza della Merkel, Pucci sia completamente isolato in Europa: altrove le strade si progettano all'inverso di come le concepisce lui. Si dà lo spazio ai pedoni, poi quello ai mezzi pubblici, successivamente quello alle bici e poi quello ai flussi veicolari. Solo da ultimo, se dovesse rimanere spazio, si pensa a dove allocare la sosta. Si-fa-così. Punto. Il resto è scempio.
Uno scempio che è scempio a tal punto dal rendere i lavori illegali. "Cogliamo noi l’occasione, visto che non ci sono gli uffici necessari per farlo" dicono dal Coordinamento Roma Ciclabile, "di ricordare che la Via Prenestina è compresa nelle rete principale del Piano quadro della ciclabilità approvato nel 2012 dal Comune di Roma. Il Piano fa obbligo all’amministrazione comunale di realizzare lo spazio destinato alle biciclette nei casi in cui la manutenzione straordinaria riguardi parti della rete ciclabile (art 2 bis L.285/92). Esattamente il caso della Via Prenestina. Non possiamo pensare che da una Amministrazione che ha fatto della mobilità ciclistica uno dei suoi obiettivi strategici, tali impegni non vengano assolti. Ricordiamo soltanto che, in caso di mancata realizzazione (caso purtroppo già avvenuto diverse volte) il CRC sarà costretto a ricorrere alle vie legali per garantire il rispetto degli obblighi di legge (art 2 bis L.285/92)". Il sindaco ciclista che ha vinto le elezioni facendoci sognare una città civile, denunciato dai ciclisti. Mah...
PS. Ricordiamo sempre, inoltre, le promesse su Via Giolitti e Via Marsala da parte di Maurizio Pucci. Si tratta di uno dei bubboni viabilistici più assurdi della città: decine di migliaia di persone ogni giorno bloccate per colpa di poche decine di persone che, aiutate da orde di parcheggiatori abusivi, si piazzano in mezzo alla carreggiata per far salire, far scendere, attendere viaggiatori in arrivo o in partenza alla stazione Termini. "Alla fine di marzo il progetto per eliminare questo scempio sarà pronto e in quattro mesi faremo tutto", disse Pucci a marzo. Poi per i lavori del Giubileo l'unico intervento sensato e valido per i pellegrini è scomparso. E si è andati a rifare la Nomentana. Male!
9 commenti | dì la tua:
A Ci , allora? sta ciclabile la mettemo li o la mettemo la , ma senti un po ma che ce frega de sta ciclabile, ma che tu vai in bici? e allora sti... zzi? senti mo se famo na bella foto vicino na ruspa cosi famo vede che semo proprio operativi.
A Ci, fammela bene è? Io intanto a casa ce vado co la scorta che fa calo, haaaa, na bella macchina cor condizionatore. Che bello.
A CI stamme bene, se beccamo.
Ma uno come Marino, che era un chirurgo, ma mi dite che ne sa di ruspe e di lavori edili?
E' evidente che è solo una foto per prendere per il culo la gente, col dito che indica il tubo a pressione della benna? BO??
se se mo trasformiamo la nomentana in una mega autostrada ciclabile (voglio vedere chi dei tanti fenomeni che si propongono a sindaco di roma - marchini, di ballista meloni ecc ecc - riuscirà in tale impossibile impresa).
Intanto il sindaco è stato eletto principalmente da chi quella strada la percorre tutti i giorni in auto perchè non ha alternative e sono certamente di più dei 4 pensionati che vanno in passeggiata la domenica mattina con la bici.
Se le fai le ciclabili la gente le usa!!! vedi quella del tevere.
State attenti a Marchini vuole solo entrare per far buttare cemento dalla sua azienda. Lui dice che rinuncia allo stipendio da Sindaco hahaha tanto magna da un'altra parte.
Ah mo andate contro Marino, dopo averlo difeso con lunghissimi articoli pieni di stronzate!
Che commento puntuale, come fai? Ci pensi la notte?
"i pellegrini vanno a piedi e hanno semmai bisogno di percorsi pedonali protetti e a norma" sulla Nomentana?
ma pucci chi? quello che ha preso per i fondelli tutti al tempo della pedonalizzazione del tridente? il tipo è il perfetto esempio dell'improvvisazione e pressappochismo romani. e sapere che i maggiori progetti cittadini sono in mano sua dovrebbe togliere il sonno ai più.
Marino occhi che a Roma e Ostia il Ministro Lorenzin già sta a butta dentro raccomandati su raccomandati poi te li ritrovi a gesti Roma ... capiarai tutti raccomandati e quando te se inculano....hai voglia a da fiato!!
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