Via del Pigneto. Sabato sera, 20 giugno, sono quasi le 23:00.
Mi alzo dai tavolini del bar Rosi e comincio a camminare verso casa. Al primo angolo che incrocia Via Macerata, il solito capannello di spacciatori levano il loro brusio nell’aria: “bello, bello, fumo, voi fumà..”
Bisbigliano dalle loro labbra carnose. Un piccolo attimo mentre cammini in cui il tuo viso li sfiora, il loro fiato lo senti nelle orecchie, nel cranio, perché ci passi accanto e per un momento è come se ti stringessero le palle tanto sono vicini al tuo corpo.
Essendo residente da 5 anni nel quartiere ho adottato una tecnica per cercare di non rovinarmi il fegato ogni volta che esco di casa. Li ignoro, come se fossero fantasmi, gli passo attraverso. Loro mi si parano davanti ed io, come Richard Ashroft nel video di Bitter Sweet Symphony, continuo a camminare come se davanti a me ci fosse un prato verde. Sereno.
A quanto pare è una tecnica che, a distanza di tempo, ha ancora bisogno di qualche modifica, perché ieri non ha funzionato perfettamente.
Ok, Innesto la modalità Ashcroft:
"No change, I can change, I can change, I can change, but I’m here in my mold I am here in my mold..”.
Ignoro, sereno, guardo davanti a me, penso alle mie cose, come un perfetto omertoso, un italiano medio insomma.
Muovo i primi passi che mi portano via da quel gruppetto. Li avevo ormai superati e già gli davo le spalle.
"But I’m a million different people from one day to the next I can’t change my mold. No, no, no, no, no”
Evidentemente a me il fumo me lo vogliono proprio dare perché, mentre li supero, continuano a chiedermelo, 1, 2, 3 volte.
Mi giro: “no, non voglio niente, capisci?!?”
Uno di loro si irrigidisce e mi manda a fare in culo sonoramente, guardandomi negli occhi, gridando, che lo sentano tutti.
Ok la sua voce era stata suadente e mi aveva soffiato maliziosamente nell’orecchio, ma non mi sembrava un motivo valido per prendersi il diritto di mandarmi a fare in culo perché all’angolo di casa mia io non abbia voluto comprare del fumo da lui ed i suoi amici che occupano il quartiere in cui vivo e di mestiere fanno gli spacciatori all’aria aperta.
Mi volto di nuovo e rispondo alla sua cortesia con la stessa cortesia: “vacci tu a fare in culo”.
Mi intima subito di fermarmi. Sono davanti alla macelleria a quel punto, accanto alla fontanella. E’ pieno di gente, davvero. Pieno. tutt’attorno.
Mi fermo, come mi aveva chiesto e lo aspetto. Lui e altri 3 amici attraversano dall’angolo del ferramenta per raggiungere quello dove ero io. Dall’accento, la cadenza e dalla morfologia dei loro volti posso supporre fossero nordafricani: (provate a farne l’imitazione nella vostra testa e l’immagine sarà molto più veritiera)
“Non fai il grosso co me, che fai o stronso, pasi così e non guardi..”.
Mentre mi si fa vicino, gli amici alle spalle. Lui mi afferra la nuca e indicando con la testa china la fontana, ma senza mai staccare i suoi occhi dai miei:
“perch’io ti metto qui a terra fontana e ti scopo..” e mima il gesto.
Ieri sera alle 23:00 all’angolo tra Via del Pigneto e Via Macerata, in un fiume di gente.
Io non sono Van Damme, ma neanche little miss sunshine, ma evidentemente a lui dei personaggi del cinema non gli interessa tanto. Lui non la pensa come me che quando sono in un paese straniero, in un altro continente, mi aggiro con rispetto reverenziale nei confronti di una cultura, rispettoso di un popolo e di un modo di condurre la vita quotidiana, timorato da un controllo e da una legge che mi giudica, lontano dal mio paese, dal mio continente. Evidentemente l’Italia e Roma non gli hanno dato l’impressione che qui ci fossero delle regole, dei valori civici, comuni. Avrà notato quanto ognuno si faccia gli stracazzacci propri qui, prevaricando, urlando, gonfiandosi come gli animali piccoli che vogliono impaurire quelli grossi, preoccupandosi di portare a casa la pellaccia e qualche euro raschiato qua e là senza alcuna dignità. Niente di più.
No, lui qui ha visto la merda e ci ha cacato sopra e poi si è messo anche la corona in testa. Come le scrofe che si beano rigirandosi nel fango e schizzano melma sui maiali tutt’attorno.
Mi divincolo dalla presa e capisco che può mettersi male, lui mi si appiccica addosso, seguito dai suoi amici per i successivi 5 metri che percorro.
“Io non voglio un cazzo da te e non ti ho risposto, punto. Mi devi lasciare stare”.
Eravamo davanti alla pizzeria Il Fiorentino, la gente era parecchia e lui decide di mollare il colpo durante la nostra amabile conversazione. La sensazione che ho provato mentre tornavo a casa dopo questo episodio, la ricordo come la più brutta degli ultimi 5 anni a questa parte. Le mani addosso, le minacce a sfondo sessuale da un uomo verso un altro uomo. La netta sensazione che non avevo a che fare con immigrati in un paese straniero, ma con dei criminali accanto a casa mia.
Io una risposta gliela DEVO quando passo. DEVO dirgli se il fumo lo voglio o no. DEVO salutarlo se mi saluta e sorridergli se non voglio comprare niente o se fa un apprezzamento galante alla ragazza che porto per mano, scatenando l’ilarità dei suoi compagni che incalzeranno e la violenteranno verbalmente davanti a me. DEVO sorridergli, sennò questo mi accoltella.
Solo stamattina ho realizzato che quella sensazione che tanto mi aveva disturbato l’avevo provata un’altra volta nella vita, a Bari, tanti anni fa. A Bari, dove sono nato e cresciuto durante tutti gli anni '80 e '90, io e tutti i miei amici, tutti i baresi che cercavano di vivere nella legalità dovevano confrontarsi quotidianamente con vessazioni di qualsiasi genere. C’erano le zone off-limits, gli occhi da non incrociare, gli scippi a tua madre scaraventata per terra, le bombe sotto casa, le violenze su di te, bottiglie infrante per minaccia, sparatorie, furti ai ragazzini davanti ai centri commerciali, i clan, le zone controllate, gli scooter vedetta con le facce note, i pestaggi dei piccoli malavitosi ai piccoli borghesi, la prevaricazione, la paura. Tutti DOVEVANO vivere così, perché è così che era. Questa era la mafia a Bari.
"Non posso reagire perché qui ci vivo, qui domani mi ci devo di nuovo svegliare". Così ho passato la mia infanzia e l’adolescenza. Appena conseguito il diploma ho lasciato Bari e non ci sono più tornato a vivere perché quella sensazione palpabile che tutti vivessimo abituati, assuefatti, rassegnati ad uno stato cose tanto tossico quanto violento, non la sopportavo più.
L’omertà che innesca la paura e la paura che innesca l’omertà.
In 5 anni me ne sono capitate di tutti i colori qui al Pigneto, a volte ci andava di mezzo una mia amica che veniva a trovarmi, a volte solo io. A volte i muri della mia casa, a volte il portone che puzzava di piscio... i morti, gli accoltellati, il sangue per terra, le retate, i cani poliziotto, i centri sociali e gli avvocati dei senegalesi, i camorristi che portano la merce, agenti di polizia che fanno finta di essere amici dei commercianti e viceversa, le camionette fantoccio, il vomito, i vetri infranti, bambini che corrono tra profumi della cocaina fumata all’aria aperta, la merda di cane e una bestemmia sguaiata urlata in romanesco.
Insomma, tante. Ieri però, sulla strada verso casa, ho pensato che qualcosa di troppo importante fosse successo. In questo orinatoio a cielo aperto che è il Pigneto, in questa cloaca immonda di illegalità, ipocrisia, disprezzo e criminalità, abbiamo una gerarchia tra i buoni e i cattivi. Tra i "cattivi ma buoni" e i "cattivi cattivi". Abbiamo i difensori degli uni e degli altri. In questa panacea ributtante di monnezza, tracotante di volgare e sudicia omertà e grondante percolato ad ogni angolo non c’è più un filo d’aria pulito che si possa respirare.
….
"But I’m a million different people from one day to the next I can’t change my mold. No, no, no, no, no” .
Bisbigliano dalle loro labbra carnose. Un piccolo attimo mentre cammini in cui il tuo viso li sfiora, il loro fiato lo senti nelle orecchie, nel cranio, perché ci passi accanto e per un momento è come se ti stringessero le palle tanto sono vicini al tuo corpo.
Essendo residente da 5 anni nel quartiere ho adottato una tecnica per cercare di non rovinarmi il fegato ogni volta che esco di casa. Li ignoro, come se fossero fantasmi, gli passo attraverso. Loro mi si parano davanti ed io, come Richard Ashroft nel video di Bitter Sweet Symphony, continuo a camminare come se davanti a me ci fosse un prato verde. Sereno.
A quanto pare è una tecnica che, a distanza di tempo, ha ancora bisogno di qualche modifica, perché ieri non ha funzionato perfettamente.
Ok, Innesto la modalità Ashcroft:
"No change, I can change, I can change, I can change, but I’m here in my mold I am here in my mold..”.
Ignoro, sereno, guardo davanti a me, penso alle mie cose, come un perfetto omertoso, un italiano medio insomma.
Muovo i primi passi che mi portano via da quel gruppetto. Li avevo ormai superati e già gli davo le spalle.
"But I’m a million different people from one day to the next I can’t change my mold. No, no, no, no, no”
Evidentemente a me il fumo me lo vogliono proprio dare perché, mentre li supero, continuano a chiedermelo, 1, 2, 3 volte.
Mi giro: “no, non voglio niente, capisci?!?”
Uno di loro si irrigidisce e mi manda a fare in culo sonoramente, guardandomi negli occhi, gridando, che lo sentano tutti.
Ok la sua voce era stata suadente e mi aveva soffiato maliziosamente nell’orecchio, ma non mi sembrava un motivo valido per prendersi il diritto di mandarmi a fare in culo perché all’angolo di casa mia io non abbia voluto comprare del fumo da lui ed i suoi amici che occupano il quartiere in cui vivo e di mestiere fanno gli spacciatori all’aria aperta.
Mi volto di nuovo e rispondo alla sua cortesia con la stessa cortesia: “vacci tu a fare in culo”.
Mi intima subito di fermarmi. Sono davanti alla macelleria a quel punto, accanto alla fontanella. E’ pieno di gente, davvero. Pieno. tutt’attorno.
Mi fermo, come mi aveva chiesto e lo aspetto. Lui e altri 3 amici attraversano dall’angolo del ferramenta per raggiungere quello dove ero io. Dall’accento, la cadenza e dalla morfologia dei loro volti posso supporre fossero nordafricani: (provate a farne l’imitazione nella vostra testa e l’immagine sarà molto più veritiera)
“Non fai il grosso co me, che fai o stronso, pasi così e non guardi..”.
Mentre mi si fa vicino, gli amici alle spalle. Lui mi afferra la nuca e indicando con la testa china la fontana, ma senza mai staccare i suoi occhi dai miei:
“perch’io ti metto qui a terra fontana e ti scopo..” e mima il gesto.
Ieri sera alle 23:00 all’angolo tra Via del Pigneto e Via Macerata, in un fiume di gente.
Io non sono Van Damme, ma neanche little miss sunshine, ma evidentemente a lui dei personaggi del cinema non gli interessa tanto. Lui non la pensa come me che quando sono in un paese straniero, in un altro continente, mi aggiro con rispetto reverenziale nei confronti di una cultura, rispettoso di un popolo e di un modo di condurre la vita quotidiana, timorato da un controllo e da una legge che mi giudica, lontano dal mio paese, dal mio continente. Evidentemente l’Italia e Roma non gli hanno dato l’impressione che qui ci fossero delle regole, dei valori civici, comuni. Avrà notato quanto ognuno si faccia gli stracazzacci propri qui, prevaricando, urlando, gonfiandosi come gli animali piccoli che vogliono impaurire quelli grossi, preoccupandosi di portare a casa la pellaccia e qualche euro raschiato qua e là senza alcuna dignità. Niente di più.
No, lui qui ha visto la merda e ci ha cacato sopra e poi si è messo anche la corona in testa. Come le scrofe che si beano rigirandosi nel fango e schizzano melma sui maiali tutt’attorno.
Mi divincolo dalla presa e capisco che può mettersi male, lui mi si appiccica addosso, seguito dai suoi amici per i successivi 5 metri che percorro.
“Io non voglio un cazzo da te e non ti ho risposto, punto. Mi devi lasciare stare”.
Eravamo davanti alla pizzeria Il Fiorentino, la gente era parecchia e lui decide di mollare il colpo durante la nostra amabile conversazione. La sensazione che ho provato mentre tornavo a casa dopo questo episodio, la ricordo come la più brutta degli ultimi 5 anni a questa parte. Le mani addosso, le minacce a sfondo sessuale da un uomo verso un altro uomo. La netta sensazione che non avevo a che fare con immigrati in un paese straniero, ma con dei criminali accanto a casa mia.
Io una risposta gliela DEVO quando passo. DEVO dirgli se il fumo lo voglio o no. DEVO salutarlo se mi saluta e sorridergli se non voglio comprare niente o se fa un apprezzamento galante alla ragazza che porto per mano, scatenando l’ilarità dei suoi compagni che incalzeranno e la violenteranno verbalmente davanti a me. DEVO sorridergli, sennò questo mi accoltella.
Solo stamattina ho realizzato che quella sensazione che tanto mi aveva disturbato l’avevo provata un’altra volta nella vita, a Bari, tanti anni fa. A Bari, dove sono nato e cresciuto durante tutti gli anni '80 e '90, io e tutti i miei amici, tutti i baresi che cercavano di vivere nella legalità dovevano confrontarsi quotidianamente con vessazioni di qualsiasi genere. C’erano le zone off-limits, gli occhi da non incrociare, gli scippi a tua madre scaraventata per terra, le bombe sotto casa, le violenze su di te, bottiglie infrante per minaccia, sparatorie, furti ai ragazzini davanti ai centri commerciali, i clan, le zone controllate, gli scooter vedetta con le facce note, i pestaggi dei piccoli malavitosi ai piccoli borghesi, la prevaricazione, la paura. Tutti DOVEVANO vivere così, perché è così che era. Questa era la mafia a Bari.
"Non posso reagire perché qui ci vivo, qui domani mi ci devo di nuovo svegliare". Così ho passato la mia infanzia e l’adolescenza. Appena conseguito il diploma ho lasciato Bari e non ci sono più tornato a vivere perché quella sensazione palpabile che tutti vivessimo abituati, assuefatti, rassegnati ad uno stato cose tanto tossico quanto violento, non la sopportavo più.
L’omertà che innesca la paura e la paura che innesca l’omertà.
In 5 anni me ne sono capitate di tutti i colori qui al Pigneto, a volte ci andava di mezzo una mia amica che veniva a trovarmi, a volte solo io. A volte i muri della mia casa, a volte il portone che puzzava di piscio... i morti, gli accoltellati, il sangue per terra, le retate, i cani poliziotto, i centri sociali e gli avvocati dei senegalesi, i camorristi che portano la merce, agenti di polizia che fanno finta di essere amici dei commercianti e viceversa, le camionette fantoccio, il vomito, i vetri infranti, bambini che corrono tra profumi della cocaina fumata all’aria aperta, la merda di cane e una bestemmia sguaiata urlata in romanesco.
Insomma, tante. Ieri però, sulla strada verso casa, ho pensato che qualcosa di troppo importante fosse successo. In questo orinatoio a cielo aperto che è il Pigneto, in questa cloaca immonda di illegalità, ipocrisia, disprezzo e criminalità, abbiamo una gerarchia tra i buoni e i cattivi. Tra i "cattivi ma buoni" e i "cattivi cattivi". Abbiamo i difensori degli uni e degli altri. In questa panacea ributtante di monnezza, tracotante di volgare e sudicia omertà e grondante percolato ad ogni angolo non c’è più un filo d’aria pulito che si possa respirare.
….
"But I’m a million different people from one day to the next I can’t change my mold. No, no, no, no, no” .
Roberto - racconto preso da Pigneto.it su Facbeook. Perché son cose che vanno divulgate
Ammazza che palle.
RispondiEliminaSono Roberto, autore di questo pezzo su pigneto.it
RispondiEliminaSiete pregati cortesemente di cancellare il vostro post in quanto nessuno vi ha dato l'autorizzazione a pubblicare questa mia roba, né io né quelli di pigneto.it.
Per quanto possa sembrare che il pensiero di questo blog possa essere vicino al mio, vi avverto che non è affatto così e anzi questo blog mi fa schifo tanto quanto l'autore e chi perde tempo a scrivere commenti da leccaculo e da xenofobi.
Per quanto io possa odiare quegli stronzi di spacciatori non condivido per niente il modo di fare di questo blog, che semplicemente si limita ad alimentare odio e razzismo a 360° come un populista sa solo fare.
Per non parlare che mentre io scrivo sempre e solo la verità, il vostro blog è spesso pieno di menzogne e articoli creati a regola d'arte pur di spingere all'indignazione e quindi a far salire il counter delle visite.
Ripeto: siete pregati cortesemente di cancellare questo mio pezzo dal vostro blog, perché se mi girano posso pure arrivare alle vie legali ma proprio perché mi state sui coglioni.
Grazie,
Roberto
Essere 30 anni indietro rispetto agli altri Paesi + evoluti non e' del tutto negativo: capisci come puoi finire se prendi decisioni sbagliate.
RispondiEliminaNessuno in Olanda o Francia si sognerebbe di fare la cazzata immane di riempire di nuovo interi quartieri di africani o magrebini, visto le conseguenze.
Noi stiamo recuperando terreno, li abbiamo presi e quasi superati. Chi ci frega a noi, l'unico serio progetto in corso in italia e' quello di svuotare l'Africa..
Ciao Roberto; so che probabilmente non è la cosa più giusta da fare ma, per lo stato delle cose nella Capitale, è forse l'unica cosa che può aiutare un poco: io propongo di aprire una pagina (un blog, una pagina FB o qualsiasi altra pagina web) dove si invita chi può (e vuole) per organizzare un gruppo e dare una lezione a questi conigli che sanno fare i forti solo in branco.
RispondiEliminaUn bel gruppetto di infami (ovviamente senza armi) che diano una lezione a questi grandi pezzi di merda.
Francamente sconcertato dal commento di Roberto. Così come il suo racconto, molto letterario e presuntuoso, mi aveva preso alla gola e fatto rivivere e vedere tante zone di Roma, col loro ignobile teatrino di gente che sta tutto il giorno senza fare un cazzo, ma con telefonino e Nike firmate, come se ne esce il nostro?? Diffidando RFS dal pubblicare il commento, sostenendo che da questo Blog si alimenta odio e razzismo. Lo sai che ti dico, Robbè? Che te lo meriti tutto il Pigneto, un posto dove qualche anno fa ci si andava ad abitare, per pura spocchia, per dire al mondo che sei "un alternativo", ma poi papà ti sgancia il cash per prenderti la tua casetta piena di kefiah attaccate al muro e di manifesti di centri sociali occupati...tieniti la tua casa, che ormai ha perso la metà di quanto l'hai pagata, e tieniti la tua fierezza antagonista...questo blog si fa un culo così, rischia di pelle sua e paga gli avvocati per difendersi da quelli come te, che pensano che i problemi sono problemi solo quando capitano a loro...e se io ho un gruppo di bosniaci ex abitanti del Casilino 900 che abitano e spacciano sotto casa mia, non lo posso dire a nessuno, perchè magari Roberto pensa che sono razzista...
RispondiEliminaCaro Roberto, il tuo post non verra' cancellato per il semplice motivo che tutto cio' che porta acqua al mulino del gestore e' utile, e viene usato con prevaricazione ed in violazione a qualsiasi diffida dal farlo.
RispondiEliminagiugno 25, 2015 3:38 GRANDE.
RispondiEliminaposso aggiungere?
sono stata 2 volte in quella zona in vita mia...NON MI PIACE. si avverte l'insicurezza e tutto il resto. Non capisco perché ci va tutta quella gente.
Smettete di farvi le canne, comprare coca, e magicamente la merda spacciatrice, che è due volte e mezzo meno merda di voi che gli comprate il fumo, sparirà.
RispondiEliminaRoberto, fra un po' immagino che il post sarà cancellato, ma ti do un consiglio: fai pace con il cervello.
RispondiEliminaIl blog alimenta l'odio? Forse, ma in primo luogo contro i comportamenti, non contro le persone in sé.
Alimenta il razzismo? No. Denunciare reati compiuti da stranieri NON è espressione di razzismo, specie quando questo stesso blog critica con forse anche maggiore asprezza i comportamenti dei nostri concittadini.
Detto questo, nel caso specifico, io conosco un solo metodo per risolvere il problema. Applicare la legge. Sia la parte che dice di combattere i reati, sia la parte che combatte l'immigrazione clandestina, ma anche la parte che regola l'accoglienza e l'integrazione dei cittadini stranieri.
La legge ci deve accomunare tutti, destra e sinistra, italiani e stranieri, perché essa, in quanto espressione della nostra storia (sì, la resistenza e anche il fascismo) e della nostra cultura è l'unica cosa che ci tiene insieme come comunità o come nazione, scegli tu l'espressione che preferisci.
Roberto, non mi sembra un blog razzista e xenofobo questo qua, sai? Perché non provi a dargli un'occhiata più approfondita? Secondo me cambierai idea. Per il resto credo che dovresti trovare il coraggio di denunciare chi ti ha usato violenza.
RispondiEliminaRingraziate il vostro sindaco di merda...è grazie a lui che posti come il pigneto sono pieni di tutta questa merda!!!
RispondiEliminabravo marino continua a pensare a ballare sui carri insieme ai trans al gay pride, a celebrare i matrimoni tra omosessuali e a sobbarcarti una marea di immigrati irregolari...questa città è al tracollo non esiste più uno spiraglio di luce!
marino devi andartene, mentre te ne vai magari ti buttano sotto sulla ciclabile (tanto sembra sia questa un'altra delle priorità della città)
Amarezza vera il commento di Roberto...dispiace leggere queste cose.
RispondiEliminaUn altro che si limita a una lettura superficiale di questo blog, o peggio ancora dei suoi commentatori il cui unico scopo è quello di distruggerlo con commenti razzisti o peggio.
Quando capirai che stiamo tutti lottando la stessa battaglia, senza ideologie politiche o analisi di parte, quanto capirai quanto tutti amiamo questa città, sarà sempre troppo tardi. Poi è chiaro che errori si commettono eh...vorrei vedere tu a gestire un blog letto da centinaio di migliaia di persone.
Qui è solo da lottare tutti insieme, non si capisce proprio eh?
Cmq tornando in argomento, l'episodio è francamente agghiacciante. Credo si sia oltrepassato ormai ogni limite da quelle parti...
Il Pigneto è una zona potenzialmente stupenda. La riqualificazione sembrava pure decente, ci sono dei locali e della gente splendida. Purtroppo le amministrazioni lo fanno morire cosi.....
Chi vi scrive ha abitato in zona fino a pochissimo tempo fa per 30 anni, i miei ci abitano ancora e i miei nonni ci hanno abitato per circa 50 anni....fa male vederlo cosi.
fate schifo...leggo i commenti che lasciate a roberto...questo blog al 99% è popolato di perbenisti, moralisti, fancazzisti e leccaculo di quell'essere immondo che gestice questa città
RispondiEliminaAnonimo delle 14.02, te invece cosa sei? Un illuminato? Un rivoluzionario? Un anticonformista? Dicci, illumina le nostre menti piccolo-borghesi...
RispondiEliminaOvviamente come immaginavo ci sono solo commenti del cazzo di gente che non ha capito letteralmente una minchia, per non parlare di quello che vorrebbe organizzare con me un gruppo per picchiare le persone.
RispondiEliminaSegno che l'aver messo il mio pezzo su questo blog ha iniziato già a far danni.
E visto che ho già inviato pure un email e nessuno mi ha risposto (evviva la professionalità di questo blog che può fare quello che gli pare senza conseguenze!!!) vi avviso che ho già contattato un amico laureato in giurisprudenza e mi ha detto cosa fare.
Magari chiedo pure un bel po' di soldi di danni così l'autore capisce l'antifona e chiude tutto.
Per tutti voi razzisti del cazzo senza cervello non vi preoccupate che i forum di Stormfront sono pronti ad accorgliervi a braccia aperte...
Questo è il mio ultimo messaggio prima della querela.
Ma poi. È Roberto Roberto o un troll Roberto? Boh.
RispondiEliminaNo, a questo punto è un troll. Vabbè, ci siamo cascati. Amen.
RispondiEliminaTranquilli, se sono un troll o meno lo vedrete a breve quando i codardi di sto blog cancelleranno l'articolo da sotto il vostro naso
RispondiEliminaCome facciamo a vederlo se cancellano l'articolo con tutti i commenti? Casomai lo vedremo se non lo tolgono... Sei stato bravo comunque, dai, hai trollato bene. T'ho pure scritto un bel commento sentito ed ispirato, almeno un complimento me lo potevi fare...
RispondiEliminauna querela? minchia Robbe' stamo tutti tremando :-)
RispondiEliminala prossima volta il fumello comprajelo, che ti rilassi un po'!
Quello che non capite è che Tonelli continua ad usare contenuto non autorizzato sul suo blogghe pure di far aumentare le visite
RispondiEliminaMa invece a fare del Pigneto un quartiere-stato indipendente, con la droga legalizzata? Tipo con coffee shop legali e tutto, e controllo fiscale. Così a chi piace va a mangiare e bere e fumare e abitare lì, e chi non gli piace può stare fuori in pace.
RispondiEliminaMa scusa tu quando metti il link sulla tua pagina di FB o riporti un articolo di un giornale chiedi il permesso alla redazione? Basta inserire la fonte e va bene così.
RispondiEliminaMi intendo di Rete: il post di Roberto è già PUBBLICO quindi può essere riprodotto da chiunque, incluse altre bacheche Facebook e inclusa quella di Stormfront se a loro aggrada.
RispondiEliminaPotrebbe fare causa UNICAMENTE se qualcuno lo mettesse su un sito dove c'è pubblicità e ci guadagnasse su (cosa che non mi pare qui).
L'"amico co la laurea" non è onnisciente, eh.
Quanto al resto, pur non essendo simpatizzante di RomafaSchifo ritengo che il tuo post qui sia perfetto. Esprime esattamente la sensazione che provano molti cittadini romani. Mi spiace per te: se vuoi che i tuoi sentimenti siano condivisi solo da chi vota come voti tu sei destinato ad amare delusioni.
A Robbè.... ma vaffanculo!
RispondiEliminaÈ ovvio che il sedicente Roberto non è affatto l'autore dell'articolo pubblicato. Quello dell'articolo sa scrivere, quello che commenta no. Il suo italiano è penoso, sgrammaticato e banale. E ovviamente sul piano giuridico ha torto al 100%.
RispondiEliminaC'è un mucchio di gente che viene qui solo a spargere letame. Alcuni sono solo dei troll idioti come questo semi-analfabeta che probabilmente non si chiama neanche Roberto.
una querela per un qualcosa pubblicato su facebook?
RispondiEliminaquesta è divertente proprio.
tra l'altro c'è solo il nome e non il cognome della persona e la fonte è citata.
e su RfS hai torto su tutta la linea.
sempre che tu non sia un troll che ha colto la palla al balzo...
A Robè, per me se il marocchino te faceva il servizio sotto sotto eri pure contento.
RispondiEliminaPensace la prossima volta che voti Marino, o che scegli di andare a vivere nel più radical chic dei quartieri romani.
Il ragazzo che ha scritto il post, attraverso il suo profilo personale, vi ha chiesto (sia qui che su facebook) di rimuoverlo, in quanto proivato.
RispondiEliminaPerchè non lo avete ancora cancellato?? Ma che violenza è questa??? Ma che gente siete?
Potete vedere su profilo personale di Roberto, quello che ha pubblicato il post originale, la richiesta di cancellazione.
RispondiEliminaIl resto sono solo insulti razzisti, omofobi e violenti.
questo blog era nato con uno scopo nobile, ora è solo uno sfogatoio di beceri istinti intolleranti da anonimi mediomen vigliacchi.
"Il ragazzo che ha scritto il post, attraverso il suo profilo personale, vi ha chiesto (sia qui che su facebook) di rimuoverlo, in quanto proivato"
RispondiEliminaAH AH AH AH AH AH AH!
E quale sarebbe il profilo personale di Roberto, visto che non ha mai citato la sua pagina facebook né il suo cognome?
Questa Claudia Bonifaci (che tra l'altro non esiste su Facebook) è lo stesso troll che ha commentato come Roberto, che d'ora in poi chiamerò Robertroll.
come previsto, uno sfogatoio per medioman frustrati (nonchè stalker, grazie a gente come te il mio profilo facebook è più che privato)
RispondiEliminaRipijate(ve).
Brava Claudia tu si che sci difendi da atachi di schifosi cani infedeli che si permetono di metere in discusione nostra autorità.
RispondiEliminaSi viene di Pigneto ti fasciamo retifica di tuo canale di scarico gratis i si voi pure epatite inclusa.
Adeso lasciate in pace amico Roberto che sci pensiamu noi a fare justisia prosima volta che pasa e no compra fumo puzzone.
Tanto stato ce fa pippa a due mani.
oook ma ar posto de scrive su rfs nun era mejo anna da polizia?
RispondiEliminal'ultima volta che al Pigneto ho chiesto aiuto e protezione alla polizia perché vessato dagli spacciatori a momenti mi arrestano, hanno picchiato la mia ragazza e ora ho due denunce (e vi giuro che ce l'avevo solo con gli spacciatori).
RispondiEliminaal Pigneto c'è la Camorra, sfogarsi contro gli immigrati potrà far bene al fegato, ma non serve ad altro.
Azz, l'amico laureato in Giurisprudenza. Come direbbe Giacomino, ci stiamo cagando sotto.
RispondiEliminaMa per favore, a sto punto viene il dubbio che sta storiella te la sia pure inventata.
auuhahuahuahuahuahua bello mio er nigeriano se te se chiude te rovina. accanna col risvoltino e la prossima volta invece de piagne il giorno dopo fate un gruppetto e andate a lanciare la soda caustica su quegli animali. Perche' come hai potuto vedere si comportano come bestie , non come esseri umani.
RispondiEliminaAggiungo: ma il tuo amico avvocato, non ti ha consigliato, prima di minacciare querele, di evitare di offendere ("tutti voi razzisti del cazzo" cit.), tra l'altro anche con espressioni molto pesanti (e queste sì, punite dalla legge) ?
RispondiEliminaCARO MIO, TI ATTIRI LE BOTTE PERCHE' SEI UN DEBOLE...SUDAVI TIMORE IN QUEL MOMENTO...TIMIDINO DEL C...O CHE SEI...DEVI MENARE...DEVI PICCHIARE DURO COME UN INVASATO...HAI PRESENTE JOE PESCI IN CASINO'...COSI' DEVI FARE...QUEI NERI TI HANNO "FIUTATO"...HANNO CAPITO IL TUO VITTIMISMO E CODARDIA...E' LA LEGGE DELLA JUMGLA COCCO MIO...DEVI MENARE E MENARE E MENARE E TUTTO SI SISTEMA ANCHE SE LE PRENDI...APPENA INTUISCI LA MAL PARATA CORRI...CORRI A PERDIFIATO...POI RIDI DA INVASATO E FAI AMICIZIA CON I TUOI AGGRESSORI CHE ALLA FINE TI RISPETTERANNO SEMPRE...
RispondiEliminaFIRMATO PIRIPICCHIO
HO SCRITTO JUMGLA INTENZIONALMENTE...TRATTASI DI LICENZA POETICA...LA JUNGLA E' QUELLA VEGETAL-ANIMAL...LA JUM-GLA INVECE E' LA METROPOLI SCONNESSA E SCORDINATA...ROMA BELLA NOSTRA E' DIVENTATA ORMAI UNA JUM-GLA DOVE NON CI SI CAPISCE PIU' NU CAZZ...TE INVECE ROBERTO SE PUBBLICHI UNA COSA SU INTERNET DEVI ASPETTARTI CHE POI LA COSA RIMBALZA QUI E LA...TU INVECE DELLA LICENZA POETICA NON HAI BISOGNO A TE SERVE LA LICENZA DE MENA'...TI DEVI IR-RO-BUS-TI-RE...LA PROSSIMA VOLTA DIVENTA FURIOSO...E SENTITI ONORATO PER VEDERE PUBBLICATO 'STO RACCONTINO PENOSO SU UN BLOG TANTO SEGUITO...TUTTI 'STI IMMIGRATI SERVONO ALLA MAFIA-CAMORRA SE NO QUA NON STAVANO...E' TUTTA 'NA BANDA E CE LE SONANO A NOI
RispondiEliminaFIRMATO PIRIPICCHIO (QUALUNQUISTA SOLIDALE E PESSIMISTA SOLARE)
è arrivato er leone da tam-stiera (licenza poetica)
RispondiEliminaMa il poeta qui sopra che ha il caps lock rotto che diavolo si é pippato? scorie nucleari e arsenico? amico mio il tuo cervello é fritto....se mai ne hai avuto uno...
RispondiEliminaE' colpa di Marino , è colpa di Marino.....ma guarda caso durante i 5 anni di Alemanno come sindaco al Pigneto giravano più spacciatori e tossici che gente "normale" ....A RIDICOLI!!!!!!
RispondiEliminaCaro Roberto invece il tuo racconto deve restare, per far capire a tutti quei moralisti che fanno i benpensanti col culo degli altri che sta gente deve rigare dritto altrimenti torna a casa sua. Poi appena si trovano nei casini loro allora diventano intolleranti. Ti da fastidio che ti cercano di spinge il fumo sotto casa? Magari se lo fanno sotto casa di un altro allora va bene, no? Magari li avresti pure difesi. Non ce sta altro da dire o da fare, ste merde devono sparire dalla circolazione. Siano bianchi neri verdi o arancioni.
RispondiEliminaSete tutti mmerde!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! TUTTIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminapure io? e tu' sorella?
RispondiEliminaAVOJA!!!!!!!!!!! Te più mmerda de tutti, FAI SCHIFOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!! E PE DITTELO DIMOSTRO PURE DA NUN ESSE UN ROBOT CAPITO???????????? MMERDAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaCiao sono Roberto l'autore di questo poste vi diffido dal pubblicare il mio testo in quanto preso da un lavoro fatto per concorso di letteratura a cui ho partecipato.
RispondiEliminaAnzi no sono Richard Ashcroft e vi diffido dal pubblicare testi delle mie canzoni in quanto ne io ne la mia etichetta vi abbiamo dato il permesso.
Anzi no sono il capo di Roma fa Schifo, anzi no, sono Renzi.
Sono quello che mi pare tanto credete a tutto.
Come se per sapere che a Roma si spaccia all'aria aperta in qualsiasi momento del giorno o della notte servisse leggere l'opera prima di Roberto...
chissà perchè da napoli in su nordafricani e africani spadroneggiano praticamente in quasi tutte le citta del nord e del centro italia hanno in mano lo spaccio al dettaglio .
RispondiEliminaforse perchè a napoli,reggio calabria ,palermo ecct ecct il clima è piu mite ma le persone che ci abitano no!e loro lo sanno benissimo e si tengono alla larga da certe regioni.
andavi dai carabinieri e sporgevi denuncia per aggressione
RispondiEliminaCiao sono Roberto.
RispondiEliminal'amico laureato in giurisprudenza mi ha pisciato perché lo hanno steccato all'esame d'avvocato.
però ho un cugino che ha un amico che fa l'usciere in tribunale e ha detto che per 20€ un giudice amico suo ti querela, quindi occhio RFS, prima o poi ti arriva la citazione via PEC.
GRAZIE A DIO ABITO A NAPOLI..... !
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaRoberto o troll casuale che dir si voglia, misa proprio che la querela te la beccherai tu per aver fatto insinuazioni del tipo ""il vostro blog è spesso pieno di menzogne e articoli creati a regola d'arte pur di spingere all'indignazione e quindi a far salire il counter delle visite.""
RispondiEliminaVai vai, buona fortuna :D
Buona fortuna Roberto, ti servirà. Qui puoi permetterti la spocchia di insultare e minacciare, vuoi perché siamo italiani e civili, là in quel cesso, o meglio, quel bel quartiere che hanno fatto diventare una fogna a cielo aperto, animato dall'immondizia del mondo, dove vivi, e di cui ci hai dato un'appassionata rappresentazione, non puoi permetterti altro che di avere paura e tacere, tacere e fuggire.
RispondiEliminaRingrazia le persone che voti, quelli bravi, buoni, accoglienti ed antirazzisti.
interessante e triste vedere la rabbia umana che si sfoga su un blog.
RispondiEliminamolto e' dovuto all'incapacita'dell'uomo di controllare la propria "mente egoica".
in altre parole: l'aggressivita' di un post si trasforma per l'autore in soddisfazione personale dell'io inconscio.
il risultato e' ovviamente pessimo.
invece di prendere l'occasione per migliorare il sistema, esso peggiora affogando in insulti senza senso.
e per l'autore? che perdita di tempo! il momento di iniziale euforia lascia inevitabilmente il vuoto dentro.
apprezzo -nel mio piccolo- il lavoro della redazione comunque volto ad uno scopo migliorativo della societa'.
un commento spero costruttivo: siate piu' bilanciati. cercate di esaltare il bello. essere sempre negativi e distruttivi e' molto piu' facile. (e il nome del sito ne e' bandiera)
c
VOTATE PIRIPICCHIO...ALLE PROSSIME ELEZIONI VOTATE PIRIPICCHIO E I FATTI DEL PIGNETO NON ACCADRANNO PIU'...CI VUOLE UN REPULISTI FATTO A DOVERE...RASTRELLAMENTI STRADA PER STRADA E COPRIFUOCO DALLE 23 ALLE 7e30...CI VORREBBE UN COLONNELLO COME NEL FILM "LA BATTAGLIA DI ALGERI" DI PONTECORVO...ALTRO CHE MOVIDA E DRINK NOTTURNI...SCEGLIAMO UN SANO COPRIFUOCO CHE RESTITUIRA' LA CITTA' ALLA SUA PERTINENTE SUGGESTIONE METAFISICA NOTTURNA...ALLA SERA VOGLIAMO SILENZIO PER LE STRADE...BASTA CON I CHIOSCHETTI DI BANANARI E PORCHETTARI...SMANTELLIAMO TUTTO E RICONSEGNAMO ROMA ALL'OBLIO FELICE DEI TEMPI...LUOGO ANUSTO ADATTO ALLA MEDITAZIONE SULLA STORIA E LA SUA TRAGEDIA...COSI' COM'E' ROMA ORMAI FA SCHIFO
RispondiEliminaeh ma non e' che napoli sia meglio. Io ci sono stato 1 volta ed ho avuto paura. Appena sceso dal treno un bordello peggio di roma. Macchine che passavano anche con rosso. bande di ragazzini che inculavano gelati e altre cose nei bar. Far west. per ora meglio Roma poi si vedra'.
RispondiEliminaCiao a tutti.
RispondiEliminaA parte il fatto di come e dove sia stato recuperato l'articolo, l'importante è che io l'abbia potuto leggere e che possa dire che sia scritto benissimo e che spieghi altrettanto bene e nel dettaglio la triste situazione della zona Pigneto.
Sono proprietario di un piccolo locale street food proprio in zona pedonale e vicino al luogo descritto nell'articolo.
Ogni sera mi affaccio e vedo proprio di fronte al mio locale un grumello di spacciatori (non me ne frega nulla che siano neri o bianchi) che operano indisturbati, fanno affari e pisciano nel tombino poco distante...
La cosa che mi fa incazzare, per usare termini idonei, è l'assoluta indifferenza delle forze dell'ordine difronte alle evidenti attività illecite; indifferenza non corrisposta per le nostre attività, dove l'attenzione va a tematiche di natura assolutamente prioritaria... Non si devono somministrare alcolici dopo le ore 22:00 per l'ordinanza antidegrado.... ANTIDEGRADO?!?!!
La parola è AMAREZZA..
Praticamente le forze dell'ordine che io pago con le tasse che verso ogni mese, mi stanno dicendo che se vendo alcolici legali per lo stato italiano oltre le 22:00 (orario in cui la gente esce di casa per dare un senso alla propria vita) sono a rischio sanzione per migliaia di euro, questo per non far degradare la zona...
praticamente: VIVA LO SPACCIO, ABBASSO LA MOVIDA.
Sapete, io non mi incazzo con gli spacciatori, bianchi o neri che siano (non me ne frega nulla) loro hanno capito tutto, sanno stare al mondo (questo mondo) meglio di noi gente onesta.
Io mi incazzo con me stesso perchè ho deciso di avviare un'attività legale in un paese dove le cose vanno al contrario.
E sono felice di essere incazzato con me stesso perchè credo nella legalità... anche se fallimentare...
Lascio a voi i commenti!
Complimenti per il blog, perchè nel piccolo fate qualcosa di grande.
Ciao
Paolo
Caro Paolo, quelli possono spacciare come gli pare, perche la loro droga viene dalla Camorra, e la Camorra paga e fa votare i politici che poi vanno in Parlamento, paga e sponsorizza i ministri dell'interno che dovrebbero tutelarci, invece no, possono fare come gli pare e piace. Ricordati che ogni mancanza di controllo, specie nella Capitale, non risponde a sciatteria, io la chiamo complicita Leggiti e guardati le interviste di Carmine Schiavone
RispondiEliminaanonimo delle 6:50
RispondiEliminail problema e' senza dubbio questo ma la radice e' nella mentalità delle persone. roma non fa schifo. e' stupenda.
l'italia non fa schifo, e' stupenda.
il problema e' la mentalita' delle persone. quelli che per risparmiare il 10% affittano l'auto in nero, quelli del "non si preoccupi dotto' " quelli che permettono che ci sia il mercato nero.
la criminalità organizzata si ciba di questo, null'altro (!)
vero, il problema non e' semplice ma un comportamento civile e' il minimo necessario per iniziare a cambiare le cose.
ci vuole anche molta pazienza perché' la maggior parte delle persone non ha avuto la fortuna di avere un'educazione e un'educazione civica per migliorare la società. il blog deve essere costruttivo ed educativo per questo motivo. per cercare di migliorare la società dalle fondamenta.
c
Nessuna solidarietà per voi.
RispondiEliminaLa merda che vi circonda l'avete cagata voi, e ora ci affogate meritatamente.
I "cattivi buoni" non vi salveranno.
Ma di che diavolo stai parlando?!
EliminaAbbi almeno la decenza di firmarti...
ahahah, quando rivedremo al telegiornale i filmati delle ridicole forze dell'ordine, polizia, carabinieri e vigili, sapremo che si tratta di propaganda e che tutte e 3 non fanno niente di niente. Non agiscono nemmeno verso violazioni e reati palesi alla luce del Sole. Sono l'incarnazione dell'incompetenza da Alfano a tutti gli agenti.
RispondiEliminapoliziotti fancazzisti, vigili fancazzisti, carabinieri fancazzisti, tutti gli agenti fancazzisti a partire da Alfano. Ricordiamoci che sono pagati con le NOSTRE tasse. Ogni lavoratore dipendente che guadagna € 2.000 netti, con gli altri € 2000 paga un esercito di imboscati in un ministero ridicolo
RispondiEliminaSe le forze dell'ordine fossero sul mercato avrebbero fallito da secoli ma i giornalisti non hanno il coraggio di raccontare le cose come stanno: inefficienza sovietica, vessazioni, reati, infrazioni a ogni regolamento, fancazzismo sfrenato, menefreghismo, lassismo, omertà assoluta, nessuno viene mai punito manco se uccide, impunità, sono tutti sceriffi contro i cittadini, non sanno cosa significa "servizio", quasi tutti leccapiedi.
Se poi qualcuno vuole controbattere con qualcuno di loro che lavora, si cerchi su Youtube "benigni recupera craxi"
Visto che per te sottolineare la merda che sta ricoprendo questa città è xenofobia, caro Roberto, il Pigneto ridotto così te lo meriti tutto. Goditi il multiculturalismo e l'integrazione razziale.
RispondiEliminaCiao, non penso ci sia bisogno di ricordare che il Pigneto è coinvolto nell'ultima inchiesta sulla camorra del tuscolano, quindi probabilmente anche se qualcuno vuole intervenire trova almeno altri quattro che gli fanno nz nz col ditino, se sono molto molto cortesi.
RispondiEliminaTanto per ribadire che siamo affogati nella mafia, vi consiglio di leggere l'articolo di oggi sul Tempo a proposito dell'incendio in quel bel circoletto di africani giganti di Via Altamura, che faceva capo a uno di mafia capitale - strano, usciva e entrava tanta bella gente...-, l'altro ieri è andata a fuoco - da sola, naturalmente - tutta la documentazione. L'indomani i delinquentelli del circolo degli artisti hanno messo a ferro e fuoco la zona, non paghi dei reati già accumulati.
Andare via da Roma, ormai la città è distrutta
RispondiEliminaSi sa che quel quartiere è una fogna piena di africani e compagni...di cosa ti lamenti?
RispondiEliminaTu perchè sei andato ad abitarci? Ovviamente sarai uno di quelli a favore di questo incontrollato multiculturalismo, che al primo parere contrario, punti il dito incitando la caccia allo xenofobo, nemmeno sapendo il vero significato, ma blaterando perchè va di moda...fa bene il negro.
Se non ci fossero merde come voi non ti ritroveresti con il culo rotto di fianco una fontanella...ben ti sta...
Eh? Di fianco una fontanella? Eh?
RispondiEliminaDi questo andazzo la mafia ha gioco facile.
stiamo superando compagni e africani quanto a raffinatezza, vedo che la propaganda ossessiva funziona.
Ma probabilmente sei uno di loro che si finge un cittadino non sub umano per squalificare le persone civili che vogliono la bonifica radicale.
RispondiEliminaNuova strategia?
NON CI POSSO CREDERE, MA QUESTO PIGNETO.IT VEDE OGNI GIORNO LO SCEMPIO CHE SI E' FATTO DEL QUARTIERE, RACCONTA FATTI DEL GENERE E ANCORA HA LA FACCIA DI DARE DEI RAZZISTI A QUELLI CHE DICONO CHE L'IMMIGRAZIONE E' NATA COME STRUMENTO DELLE MAFIE?
RispondiEliminaMA VERAMENTE L'IDEOLOGIA DA' ALLA TESTA, ANCHE DI FRONTE A UNA MINACCIA DI STUPRO.
"Ar pigneto er problema só le guardie, no l'immigrati.." cit.de na massa de imbriaconi che se dividono la strada iniziale di Via del Pigneto con quella moltitudine di spacciatori pisciammuro..i soldi dell'università dei vostri paparini tutti in tennent's e fumo..hai capito gli alternativi..
RispondiEliminaIl Pigneto e non solo, è il risultato dell'integrazione impossibile che ci vogliono fare ingoiare quelli di sinistra e MAFIA CAPITALE ce l'ha fatto capire bene!
RispondiEliminaso contento che i negri tanno menato...e cmq semo tutti mmerde.
RispondiEliminail pigneto è pieno di forze dell ordine non in divisa forse,ma non deve essere questo il motivo per non drogarsi ,la vera vita ce l ha chi usa la testa e cerchi di evitare gente che gli propone ciò che a lui porta danaro dietro il tentato danneggiamento ad altri,che però gli diventa proficuo se tu dici ,si.gente che ti parla di amore ,ma solo perchè ti parlano ,ma chi è questa gente in termini di "me stesso/a".sono qui a via ascoli piceno 32 ho un attività di ristorazione ,ma per lo meno è come la stazione di benzina per i veicoli a motore.
RispondiEliminaper domani martedi 11/10/2016 in gruppi di dieci persone vi faccio un offerta menu per viaggiare un po in messico un taco di mais € 3.50 alprezzo di €3.00.
RispondiEliminanelle parole c è violenza ,ma sono fini a se stesse ,nessuno ha paura o fa perchè l altro parla.
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